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MAX

Ma che fa, si addormenta ora? ho il cazzo duro come la pietra e questa si accascia sul cuscino e mi dice “che bello, ora mi rilasso un attimo”.

Aspetto un po’ per vedere se si ridesta, ma dorme profondamente. Sento il suo respiro lungo, profondo, dorme proprio! sono ancora eccitato, ce l’ho ancora un po’ duro, ma la frenesia sta lentamente scemando; coi pensieri che turbinano sulle emozioni di quella serata pazzesca, indimenticabile, da tanto tempo desiderata, scivolo anch’io in un sonno profondo.

Riapro gli occhi, nella penombra dei raggi di sole che si infiltrano tra le persiane, sento che zia si sta alzando, mi dice di riposare ancora che lei va a prepararmi il caffè. Dopo qualche altro tempo in cui alterno il sonno alla veglia, dove mi crogiolo nel letto, avverto il suo odore, fino a che mi accorgo che il letto è troppo vuoto, la voglio. Mi desto del tutto, sono nel lettone di zia, questo mi da la conferma che non si è trattato di un sogno, me la sono fatta, finalmente! Abbiamo scopato davvero! Ma dove sarà?

Mentre mi alzo, la sento chiamarmi per la colazione. Varco la soglia del soggiorno, ma….. ma come cazzo è vestita? Cosa s’è messa indosso? In cima ad un paio di sandalini altissimi, non propriamente da casa, inguainata in un costume intero, molto sgambato, quasi totalmente trasparente fatto salvo le parti intime e poco più che i capezzoli, mi dice: “ho messo il costumino comperato ieri al mercato. Ci tengo particolarmente al tuo parere. Come mi sta?”

“benissimo zia”

fottendomene del fatto che l’avessi chiamata zia. Mi eccitava sta situazione di zia e nipotino. Cazzo, come vuoi che ti stia??? Sei una figa pazzesca, mi sono fatto anni di seghe pensandoti. Ora mi provochi così? Ora ho la possibilità di sfogare tutte le mie fantasie su quel gran pezzo di gnocca.

Sento il mio amicone che si è svegliato, lo sento premere contro la tela del boxer ancora incappucciato che spinge per far uscire il capo. Indifferente al fatto che avessi ancora la bocca impastata dal sonno, mi avvicino alla mia tigre da domare, le ficco la lingua in bocca e la spingo verso il tavolo della cucina dove la faccio sedere, scosto di lato il costume e con un colpo secco la penetro facendole fare un urletto di godimento. È bagnatissima, mi insinuo in tutta la mia lunghezza in un attimo, scivola perfettamente nella sua figa fradicia; aveva una voglia pazzesca anche lei evidentemente, che porca! Inizio la danza, me la scopo in piedi, come gode la troia, mi eccita vederla così…fuori di testa per i miei colpi; quanto ho sognato questi momenti, vederla godere per come la scopo! La sento che sta per venire, ci diciamo cose zozze che nemmeno ricordo; parla, le piace farsi dire cose mentre scopa. A un certo punto la vedo agitarsi, quasi urlare, se la sta godendo. A quella vista paradisiaca, non resisto; sto per venire anch’io, lei se ne accorge, si stacca e si fa schizzare addosso. Abbondanti fiotti di sperma le imbrattano il costumino e il deocolletè. Anna ne raccoglie un bel quantitativo con le dita e se lo mangia. Subito dopo mi mette la lingua in bocca. Che porca! Che scopata!

Dopo un lunghissimo bacio al sapore del mio sperma, la sento che è ancora parecchio su di giri. Mentre le nostre lingue si intrecciano, mi palpa il mio serpente, lo stringe, lo carezza, lo soppesa. Mi spinge verso il divano dove mi abbandono seduto.

“amore hai un cazzo fantastico. Lo sai questo? Le tue amiche saranno contentissime, o sbaglio?”

e immediatamente si china a leccarmelo mettendosi poi in ginocchio sul pavimento davanti a me come una gheisha che soddisfa il suo padrone. Mentre mi ciuccia l’uccello, cerco di risponderle avendo capito che se parlo anch’io lei si eccita.

“non tutte, alcune si spaventano appena vedono quanto è grosso e queste preferiscono solo ciucciarmelo che farselo metter dentro perché dicono che è troppo grosso e che fa male. Per non parlare del culetto….finora nessuna me l’ha mai fatto provare”

“mmmmmmh amore, ci credo! Una bestia così non è da tutte”

e continua a lavorarsi il cazzo con la bocca. Un lavoro di bocca fantastico, alternato da lunghe leccate all’asta con abbondante saliva fino a scendere ai coglioni che mi prende fra le labbra succhiandoli, giù giù fino al buco del culo.

“dio che bocca! Così non me l’ha mai leccato nessuna”

le dico mentre mugola inginocchiata ai miei piedi con una mano che si fruga in mezzo alle sue gambe. Incitata dalle mie parole, me lo prende con la mano alla base dell’asta e allargando le labbra lo imbocca, prima la cappella, poi se lo spinge fino in gola inghiottendone più della metà.

“mmmmh che troia. Come fai a ingoiarne così tanto? Chissà quanti cazzi hai ciucciato così….”

Appena ho fatto il riferimento a quanti ne avesse ciucciati, alza gli occhi lanciandomi uno sguardo eloquente, ma non dice nulla, ha la bocca impegnata. Mugola, lo tira fuori dalla bocca che cola tutta la sua saliva quando deve riprendere fiato. Ogni tanto mi lancia sguardi assassini. Mammamia che vacca!
Risale lentamente baciandomi un po’ la pancia, si sofferma a leccarmi a mordicchiarmi i capezzoli e la cosa mi provoca un brivido inusuale, Anna lo capisce e insiste nel giocarci con la lingua, coi denti senza smettere di carezzarmi il cazzo con una mano, sto per venire. Poi provvidenzialmente risale baciandomi il petto, il collo e ci rimettiamo la lingua in bocca in un lunghissimo e profondo bacio.

Mi sale a cavallo senza staccarsi dalla mia bocca e con la mano con cui mi stava carezzando l’uccello se lo dirige nella figa e con un movimento rapido, quasi calamitata se lo infila tutto dentro. Proseguiamo a baciarci, si muove lentamente roteando il bacino avanti e indietro, ce l’ho tutto dentro, in fondo, è calda, umida, mi fa impazzire.

Dopo qualche istante di intimità assoluta coi nostri corpi uniti, quasi fusi uno nell’altra, smette di baciarmi solleva il capo, il viso sconvolto dall’eccitazione, le labbra turgide, gli occhi semi chiusi, lo sguardo quasi assente, appoggia le mani sul mio torace e inizia la danza. Comincia a muoversi su e giù, la agevolo, mi muovo anch’io, mi stacco e lo spingo in fondo da sotto, ansima, gode è su un altro pianeta, la vedo. La scopo da sotto, troviamo un ritmo sincrono perfetto. Si stacca un attimo e si toglie tutto da dosso, il costumino da spogliarellista, i sandalini da puttana, ora è completamente nuda. Mi denudo completamente anch’io. Sale coi piedi sulla seduta del divano, se lo rimette dentro e ricomincia la danza, china sul mio cazzo con le ginocchia piegate mi sta scopando, mi scopa lei!

(continua)

per commenti: narciso.a@outlook.it

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