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Racconti Erotici Etero

1. UN INCONTRO INTERESSANTE

By 26 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Basta, lei era stufa di comunicare solo attraverso la chat di un computer…L’inverno era finito, era ora di uscire dal letargo, di risvegliare i sensi assopiti e di lasciarsi andare alla vita…Pochi mesi prima aveva conosciuto in chat un tipo che la incuriosiva, così per caso nel torpore delle fredde giornate invernali era nata una bella amicizia virtuale, fatta di battute e di confidenze. Lei, sola nella sua stanza, ascoltava incuriosita le vicessitudini di quest’uomo, sposato con una donna che non stimava più, che non sapeva ascoltarlo ed amarlo più…un matrimonio, come tanti, naufragato nella noia e nell’amarezza. Questa conoscenza virtuale aveva risvegliato in lui la voglia di tornare a ridere ed a vivere, la voglia di uscire dal grigiore quotidiano. Sera dopo sera i due avevano trovato un affiatamento che aveva stupito entrambi. Lui sulla battuta le scriveva “Ti avessi incontrata prima…” e lei ne era lusingata “Ma va’ chissà quante ti fanno il filo…”. Non si erano mai visti, se non in foto, non amavano usare webcam, un po’ per pudore, un po’ perchè era bello usare l’immaginazione…Già, l’immaginazione…quante volte avevano fantasticato su un loro possibile incontro…Lui era veramete un bell’uomo, aveva notato lei, guardando le sue foto. Lui pensava che lei fosse una bella donna, affascinante con quel sorriso che le illuminava il viso. Poi una sera, una bella notizia: “Sai, tra qualche giorno devo capitare dalle tue parti per lavoro. Che ne diresti se ci incontrassimo? Era l’occasione che aspettavamo…” – ” Ne sarei proprio felice. Sono stufa di sta chat…”
Lei era veramente euforica, non pensava che l’occasione di conoscere quell’uomo così affascinante sarebbe davvero arrivata. Invece il gran giorno era giunto. Lui l’aspettava in un bel ristorante in centro. Lei si preparò con gran cura per l’incontro, bagno caldo, intimo seducente, abbigliamento sobrio ma curato, un tocco di profumo e via, all’appuntamento. Lui era seduto ad un tavolo vicino alla finestra, isolato dagli altri tavoli della sala; lei non potè fare a meno di notarne il fascino e l’eleganza, cravatta, camicia chiara, veramente un tipo interessante. Lo sguardo di lui venne calamitato dal suo…donna veramente affascinante, più di quanto aveva già notato in foto. Un po’ imbarazzata, lei si avvicinò ed i due si saluatarono come non si fossero mai conosciuti prima. Complimenti, battute, risate, sorrisi, un po’ di vino, un buon pranzo. L’atmosfera era diventata molto presto familiare, gli imbarazzi reciproci erano scomparsi e l’intimità cresceva. “Parlami di lei, sai, un conto è la frequentazione in chat, ed un altro è averti qui davanti…Non vorrei che tu…” – “Non preoccuparti, so che cosa pensi, ma non voglio parlare di lei, lei oggi non c’è, è tanto tempo che lei non c’è…Ci sei tu, ci siamo tu ed io, e non faremo nulla che tu non voglia, o che non abbiamo già immaginato mille volte…Ti confesso che tante volte sei stata la protagonista assoluta delle mie fantasie…Non arrossire, è la verità. Ma la magia è che, nonostante non ci siamo mai visti, ci conosciamo come se ci fossimo sempre visti durante tutto questo anno. Certo che, vedendoti di persona, sei veramente più bella e seducente…” – “Ok, devo confessarti che anch’io ho spesso fantasticato su di te…” – ” E dimmi, che tipo di fantasie hai avuto? “, chiese lui con un sorriso malizioso. Lei arrossì, non era abituata a tutto quello, non era abituata a giocare così, nonostante la cosa la eccitasse molto. “La fantasia che ho avuto su di te? Non so, mi sono spesso chiesta come sei mentre fai l’amore, mi sono sempre chiesta che effetto farebbero le tue mani su di me, la tua bocca sulla mia pelle…” – ” Ti piacciono le mani di un uomo? ” – ” Sì, guardo molto le mani di un uomo, mani forti, grandi, mani che sappiano dove e come accarezzare una donna…Penso che le tue sappiano accarezzare molto bene…” – ” E’ tanto tempo che non provo ad accarezzare una donna…Non penso mai al sesso, eccetto quando sono in chat con te…Risvegli i miei sensi assopiti, riaccendi in me la voglia…Il tuo sguardo ed il tuo sorriso ora mi confermano che anche tu hai voglia di tutto questo, hai voglia di stare con un uomo che hai sognato e mai avuto finora, hai voglia della trasgressione che può dare un incontro che forse non avrà un futuro…” – “Era proprio quello che stavo pensando…Mi dispiace per tua moglie, ma mi eccita da impazzire il pensiero che tu sia qui con me, che desideri me e nessun’altra…” E dicendo così, lei sfilò il piede dalla scarpa e cominciò a risalire la gamba dell’uomo, su e giù, morbida, seducente…”Sai, penso che sia ora di chiedere il conto…”, disse lui. “Lo penso anch’io…” , confermò lei maliziosamente. I due si alzarono dal tavolo e si avviarono all’uscita con tutta l’eccitazione che l’aspettativa aveva creato. “La mia auto è dietro l’angolo”, disse lui. “Ok, adiamo a casa mia! ” . I due salirono frettolosamente in macchina, lei con in mente di continuare quello che aveva iniziato al ristorante sotto il tavolo. Avvicinò la bocca all’orecchio dell’uomo e cominciò a mordicchiarlo, poi a leccarlo, lui si voltò ed i due cominciarono a scambiarsi baci sempre più intimi e vogliosi. Le mani cominciarono a cercare il corpo dell’altro, irrefrenabili, carezze sempre più frenetiche. “Aspetta! ” disse lei, ansimando, “Aspetta, è meglio andare…abito qui vicino, dai, a casa mia potremo fare tutto quello che vogliamo…” – “Sì, andiamo, non vedo l’ora di averti fra le mie braccia!” Sgommata, e via di corsa, verso un rifugio tranquillo e sicuro. La mano di lei sulla sua, la mano di lui sotto la sua gonna stretta, a cercare in mezzo alle cosce tutto il suo calore. Le dita di lui a spostare l’orlo invadente degli slip di lei, per farsi strada nella sua fica bagnata, per muoversi sempre più veloci e sicure. “Fermo, dai”, disse lei ansimando, “fermo, altrimenti mi fai venire così…E non voglio, voglio sentirti tutto, dappertutto, voglio gustare tutto ciò che c’è da gustare…Fermo…” – “E’ difficile togliere le mie dita da te, sei così eccitata, così calda…Sto immaginando che al posto delle mie dita ci sia il mio cazzo duro, sto pensando a come lo accoglieresti bene…” Lei allungò la mano , l’appoggiò sulla gamba di lui, cominciò ad accarezzarla, fino ad arrivare lì, al suo cazzo stretto nei pantaloni. “Mi piace sentirlo, mi eccita sentirlo pulsare sotto la stoffa ruvida dei tuoi pantaloni…” . “Sai, sto guidando a fatica, non ce la faccio più, dove cavolo sta casa tua? ” – “Ecco, siamo arrivati, svolta a destra, la casa bianca in fondo alla via.” I due scesero e si precipitarono dentro. “Baciami, ho voglia della tua bocca, delle tue labbra, della tua lingua…” – “Ed io ho voglia di sentire le tue mani su di me, accarezzami tutta, dappertutto…” Lui non si fece pregare, e cominciò a spogliarla lntamente, la gonna, i bottoni della camicetta, le calze, fino a farla rimanere in intimo, quell’intimo seducente che lei aveva scelto con tanta cura. “Sei fantastica…una visione…” Poi la strinse a sè in un abbraccio caldo ed avvolgente, un bacio dolce e sfiorato e le sue mani sul seno. “Sai? Anche a me piace sentire i capezzoli turgidi sotto la stoffa leggera del reggiseno…” Le sue mani la percorsero lentamente, poi le sue dita arrivarono all’orlo degli slip, e come era successo nell’auto poco prima, si intrufolarono nella sua fica bagnata, ad assaporarne il calore. “Sì, dai, muovile così, mi fai impazzire, le tue dita sono fantastiche…” – “Anche la tua fica non scherza…” Poi lei afferrò la mano di lui e se la portò alla bocca, cominciando a leccare avidamente le sue dita. “Sanno di me…” – “Allora hanno un buon sapore…” Lei sorrise, il viso pervaso dal desiderio. Gli slacciò la cravatta, lentamente, slacciò ad uno ad uno i bottoni della camicia ed appoggiò le mani sul suo petto nudo, sfiorandolo con le labbra, leccandolo, mordicchiandolo. Fece scivolare le mani sui suoi pantaloni, li slacciò e si intrufolò all’interno dei boxer a toccare il suo cazzo duro. “Te lo massaggio tutto, voglio sentirlo in tutta la sua prorompenza…” – “hai un tocco fantastico, immagino il resto…” – “Sì, eccolo il resto…” . Si inginocchiò e cominciò ad accarezzare il cazzo di lui, sempre più avidamente. “Dai, prendilo in bocca, voglio sentire le tue labbra, il calore della tua bocca!” Accontentato. Lei cominciò a leccarlo, lentamente, su e giù, poi lo prese in bocca e lo succhiò con avidità, in tutta la sua lunghezza, fino alle palle. “Sì, così, mi fai impazzire, così, che bocca…Mmmmhh…Aspetta, che mi fai avvicinare troppo…Ora sdraiati, voglio leccarti io, voglio stuzzicarti e tormentarti con la mia lingua…” Lei si sdraiò languidamente sul divano e spalancò le gambe, facendo dischiudere la fica e lasciando intravvedere il clitoride rosso e gonfio. “Sono pronta, fammi sognare con la tua lingua…” Lui cominciò a leccarla, con un tocco leggero, la sentì bagnarsi ulteriormente, poi mordicchiò il clitoride sempre più gonfio, mentre lei gemeva e gli accarezzava i capelli. “Non ti fermare, sto per venire, non mi fai capire più niente, fammi venire ti prego!!!” Lui si staccò, ansimando e sorridendo disse: “Avevi detto che volevi sentirmi tutto, dappertutto, prima di venire ed ora voglio fartelo sentire dappertutto…” La fece slzare dal divano e la portò in cucina. Qui la fece sdraiare sul tavolo a pancia in giù, tenendole le mani dietro la schiena. “Ora voglio infilartelo e farti godere di culo!” – “Sì, mi piace prenderlo dietro, mi fa godere quasi come davanti. Sì, infilalo nel culo, dai!” e così dicendo si allargò le natiche con le mani, mentre lui lo infilava voglioso. Il ritmo sempre più frenetico, il culo lo accoglieva bene, quasi come la fica, lei urlava di piacere e succhiava le sue dita. Poi le sue dita si tuffarono nel caldo umido della sua fica, frenetiche anche quelle. “Godi, con questa doppia penetrazione, dai godi!!!” – “Sì, mi fai impazzire, sto per venire, non capisco più da dove arriva…Vengooo!!!” Il ritmo seguì le onde di lei, del suo piacere, della sua fica fradicia. Lui estrasse il cazzo duro dal culo e lo infilò nella fica gonfia. “Sì, come immaginavo, ce l’hai fantastica, calda, accogliente…” – “Muoviti, dai, muoviti veloce, fammelo sentire tutto!!!” – “Non resisto molto, sto per venire anch’io…” – “Sì, hai ragione, tesoro, adesso ti faccio venire con una pompa…” – “No, il tuo culo mi è piaciuto troppo, voglio sborrarti nel culo…” – “Sì, come vuoi tu, anche a me piace da impazzire” E di nuovo lo infilò nel culo, di nuovo il ritmo crebbe freneticamente, di nuovo lei urlò di piacere, e lui non resistendo più, si lasciò andare ad un orgasmo liberatorio,sborrando tutto il suo liquido dentro di lei. “E’ stata un’esperienza esaltante…” Disse lui abbracciandola e baciandola. “Veramente…Ma pensavo che magari si potrebbe ripetere qualche volta…” – “Sì, adoro questo gioco, mi fa sentire finalmente vivo, non chiedo di meglio…” E soddisfatti cominciarono a baciarsi ancora ed ancora…|

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