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Racconti Erotici Etero

2° Prima volta

By 20 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

2° prima volta
“Oggi pomeriggio, ho la casa libera, vieni da me?”
“Che domande, stò arrivando”.
Arrivo a casa di Afrodite, che il caffè è appena salito, mi accomodo in cucina e mi gusto il caffettino fatto dalla mia amata. Dopo la sigaretta di rito, si siede in braccio e iniziamo a baciarci, subito le mani iniziano a perlustrare i corpi vogliosi. La prima cosa che le ho tolto è il reggiseno, poi con calma tolgo anche maglione e camicia. Alla vista delle sue tette mi commuovo, sono splendide, grosse, sode con due capezzoli duri come il marmo che svettano come frecce. Mi chino a succhiarle i capezzoli, li bacio, li lecco, li mordo. Ci alziamo, mi metto dietro di Afrodite per palpare meglio le tette e spingere contro di lei la mia erezione. Mi trascina in cameretta, si volta e mi slaccia i calzoni, il cazzo la ringrazia per averlo liberato, svettando ocme un totem. Lo prende tutto in bocca, sento il calore cuocermi la cappella. La faccio alzare, e le slaccio i suoi pantaloni in una sola mossa le tolgo pantaloni e slip. Rimane nuda davanti a me che ammiro il suo corpo, pochi peli sgorgano dal pube e sotto di loro una figa calda e umida. La masturbo dolcemente, infilandole piano un dito, la mia linga alterna leccate ai capezzoli a limonate intense.le cingo la vita e la sdraio sul letto, mi adagio sopra di lei e indirizzo il mio cazzo nella sua custodia naturale, la figa. Iniziamo un lento su e giu, mentre scopiamo le strizzo le tette, succhiandole i capezzoli, poi abbasso una mano sul monte di venere,e piano inizio a masturbarla. Le sue contrazioni accelerano il mio orgasmo e mentre Afrodite, esterna la sua goduta, io estraggo il cazzo e le sborro tutto sulla pancia. Non curanti ci abbracciamo stretti baciandoci continuamente. Necessitiamo però di una doccia, detto fatto, mentre aspetto che Afrodite esca dal bagno, mi siedo in cucina e mi fumo una sigaretta. Quando butto il mozzicone nel cestino, l’occhio mi cade sulla bottiglia dell’olio. Finalmente esce dal bagno, è sempre nuda e ancora vogliosa. Ci risdraiamo in cameretta, e riprendiamo da dove avevami lasciato. Le mie mani vagano estasiate dalle tette al culo passando per la figa. Lei è più fortunata, una la tiene sulla schiena e l’altra sul cazzo. Quando appunto il cazzo si riprende, mi viene spontaneo
“Amore, posso mettertelo in culo?”
“Ma sei pazzo? Mi farai un male prco!”
“ma no figurati faccio piano, piano.” “almeno proviamo, se ti faccio male smetto.”
“OK”.
Vado in cucina a prendere l’olio, quando mi vede arrivare, mi guardacon fare interrogativo, ma sorvolo. Mi verso dell’olio sulla mano e comincio a lubrificarle il buco del culo, senza ancora entrare. Afrodite è nella posizione più comoda, a pecora, con le gambe divaricate, percui la mia mano lubrifica tanto il culo quanto la figa, accarezzo con precisione le grandi labbra, entro a oliare le piccole labbra, le dita vengono inghiottite dalla figa. Tra l’olio e isuoi umori, è un lago. Mi sono entrate tre dita, che estraggo per proseguire la lubrificazione del culo. Spalmo l’olio per bene tutto intorno al buco aggiungendo ancora olio, lo sfregamento e la pressione fanno sì che anche il buco del culo risucchi al suo interno un dito. Molto utile per oliare anche l’interno Dopo aver lubrificato per bene il buco, le chiedo di fare la stessa cosa con il mio cazzo, Afrodite esegue perfettamente l’operazione, massaggiando bene l’asta e lasciando un po’ d’olio in più sulla cappella. Mi verso ancora l’olio sula mano, e questa volta lubrifico direttamente l’entrata del buco, mi spingo anche dentro cercando di lubrificare bene le pareti. Sembra gradire in quanto non geme e il suo respiro è regolare anche se affannato dall’ardore. E’ ora di infilarle il totem. Mi metto dietro di lei, le allargo bene la gambe, punto la cappella sul buco del culo, con le mani allargo le chiappe e poco a poco infilo il mio cazzo nel culo di Afrodite. Appena entrata la cappella, mi fermo per fare adattare le pareti, intanto le accarezzo i fianchi,
“Tutto OK?”
“Siiiiii.” Mantenendo la sue chiappe larghe, spingo un po di più, non volevo antrare tutto in una volta, ma la lubrificazione ha fatto il suo dovere, è entrato come un coltello caldo taglia il burro. Una volta entrato tutto, mi fermo per farla di nuovo abituare ell’intruso, quando la sento rilassarsi, inizio a pompare, prima leggermente, poi visto come lei gradisce, sempre più forte. Afrodite è presa così tanto dalla goduria che si sta anche masturbando, sento con il cazzo il suo dito entrare ed uscire dalla sua figa, Viene copiosamente, e si lascia cadere sul letto sfinita, le chiappe strette non hanno lasciato il mio cazzo e anch’io le sono stramazzato sopra, affondando ancora di più in lei. Restiamo per un attimo ancora così, poi lentamente Afrodite riallarga le cosce permettendomi di continuare a scoparle il culo. Esco da lei e mi sdraio a pancia sopra, Afrodite si mette sopra di me e prendendo ilcazzo in mano lo indirizza nel culo. Entra tranquillamente fino alle palle, afrodite dritta come un fuso, cavalca il mio cazzo, si palpeggia le tette vogliosamente, ne aprofitto per titillarle il clitoride, è appena venuta, ma siccome è eccitatissima, in breve riesco a portarla all’orgasmo. Questa volta si trattiene stringendo di più i muscoli del culo, questa strretta è la mia fine veniamo insieme. Lei vorrebbe che le entrassero anche le palle da tanto spinge, mentre io le scrico nelle viscere un ettolitro di sperma. Mi abbraccia stremata.
”Oh Zeus, è stato sconvolgente.” Intanto il cazzo si stà ammosciando e si sfila dal culo, lasciando colare un rivolo di sperma.
“un gemito di disapprovazione le sfugge dalla bocca.
“Non ti preoccupare, se ti è piaciuto si può rifare.”
“Non me lo dimenticherò”.

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