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Racconti Erotici Etero

5. Al mare. Cinzia

By 23 Marzo 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Era proprio una bella mammina quella che prendeva il sole sul lettino in prima fila.
Capelli lunghi neri un po’ mossi, occhiali da sole, un due pezzi rosso slacciato sopra per evitare i segni delle spalline sull’abbronzatura e le unghie di mani e piedi dello stesso rosso del costume. Un corpo decisamente abbronzato e ben proporzionato, magra e con quelle tettine piccole e sode che mi fanno impazzire.
La guardavo dall’alto della terrazza del bar sulla spiaggia dove sorseggiavo un drink mentre rispondevo a un po’ di mail di lavoro.
Decisamente curioso ed interessato.
Un figlio più piccolo e una più grande si dividevano l’altro lettino e lei sembrava imbronciata e infastidita.
Chissa se &egrave sola o con il marito?
La risposta non tardò ad arrivare poco dopo. C’era un marito.
La raggiunge in spiaggia e si posiziona sotto l’ombrellone su una sedia.
Non &egrave proprio un tipo da spiaggia. La pancetta fa bella mostra di se e la sua carnagione bianca contrasta decisamente con la splendida abbronzatura della bella moglie.
Bene mi dico. Non starà tanto in spiaggia. Sarà più facile abbordarla.
Non passa nemmeno un’ora e la vedo alzarsi. E’ girata verso il mare e mi mostra per la prima volta il suo culetto. Sodo e davvero stuzzicante sotto il costume alla brasiliana.
Il fastidio di prima &egrave diventato quasi un broncio mentre segue il marito sino al bar.
La situazione &egrave evidente. Il marito le ha chiesto di andare al bar con lui e lei non si sarebbe alzata dal suo lettino per nessuna buona ragione. Ma con ogni probabilità lui ha insistito sino alla nausea.
Si siedono a un tavolo vicino al mio e tolgo l’auricolare per poter cogliere brandelli di conversazione.
‘Se continui a comprare gelati a tuo figlio non potrà che diventare grasso come te’ gli dice mentre il figlio inizia a divorarsi un Magnum e la figlia si allontana verso il mare con una coetanea.
Lei ordina un the freddo mentre lui ordina un bicchiere di prosecco.
La guardo con insistenza approfittando del fatto che lui mi da le spalle.
Finalmente vedo anche i suoi occhi: verdi, non grandi ma sicuramente belli.
La conversazione tra i due &egrave abbastanza tesa.
Si rimproverano un litigio della sera precedente.
Lei scarica sulla sigaretta che si &egrave accesa il suo evidente nervosismo e fastidio.
I miei pensieri iniziano a galoppare e immagino che la mammina abbia bisogno non solo di sole ma anche di svago.
‘Vado a prendere i giornali in paese e poi torno in albergo. E’ più fresco e sto meglio a leggerli. Ci vediamo là più tardi?’
‘Vengo anch’io papa’ ‘ così mi compri un po’ di giornaletti”
Lui lascia 10 euro sul tavolo e la saluta con un bacio casto sulla fronte e se ne va con il figlio, mentre lei riguadagna il lettino finalmente contenta.
Non mi aspettavo un’occasione simile così in fretta, ma capisco che non me la posso lasciare scappare.
Metto le mie cose nella sacca e la lascio nella mia cabina, avviandomi verso la spiaggia con solo calzoncini e asciugamano.
Ora serve solo una scusa per abbordarla.
Ci riesco dopo una ventina di minuti quando si alza per spostare il suo lettino.
‘Posso aiutarla?’
‘Grazie ‘ma non c’&egrave bisogno ‘.’
Ma nel frattempo avevo già preso il suo lettino per spostarlo nella direzione del sole.
‘Davvero una splendida abbronzatura”
‘Beh anche lei non scherza”
‘Vivo qui ‘lei invece arrivata da poco?’
‘Un paio di giorni”
Si siede sul lettino dopo averne alzato lo schienale.
Lo interpreto come un segnale che le va di continuare la conversazione.
Accende una sigaretta e mi fa un po’ di spazio in modo che io possa sedermi su un angolo del lettino ai suoi piedi
‘Ma suo marito non gradisce il sole mi pare d’aver capito”
‘Già. E avrà anche capito che &egrave di una noia mortale”
‘Beh ho visto poco fa al bar..’
‘Anch’io l’ho vista. In verità era difficile non notarla mi ha guardata in continuazione’
‘Se devo essere sincero non solo al bar. E’ da quando &egrave arrivata in spiaggia che non faccio altro che guardarla’
‘Ah si? Immagino sia una specie di sport per un tipo come lei”
‘In realtà guardo solo le donne belle”
‘Lusingata dal complimento”
‘Meritato direi’
‘Alla sua età sicuramente troverà di meglio di una quarantenne con marito e figli al seguito, pure un po’ inacidita’A proposito quanti anni ha?’
’27 e mi chiamo Giorgio’
‘Cinzia’piacere” Mi da la mano sorridendo.
‘Senza il broncio &egrave ancora più bella sa?’
‘Beh credo sia ora di passare al TU’non trovi?’
‘Certo ‘ e magari di farci un bagno insieme’ nuoti?’
‘Diciamo che so stare a galla mentre tu a giudicare dal fisico sei un ottimo nuotatore”
‘Mi difendo’ andiamo dai”
Mi alzo e allungo una mano invitandola.

Si allaccia il reggiseno e si sfila gli occhiali e prende la mia mano per aiutarsi ad alzarsi.
In effetti nuotare non deve essere la sua principale abilità, visto che si muove appena in una specie di rana con la testa sempre fuori dall’acqua.
Inizio a giocare con lei nell’acqua.
E’ un po’ spaventata come chiunque non &egrave a proprio agio nel mare, ma si diverte.
‘Finalmente ti vedo ridere”
‘Merito tuo”
Le propongo di raggiungere a nuoto uno scoglio ma rifiuta.
Allora mi tuffo sottacqua e le passo tra le gambe prendendola a cavalcioni sulle mie spalle.
Ride divertita come una bambina e capisco che continuando a giocare nell’acqua inizia a sciogliersi.
In tre o quattro occasioni i nostri corpi entrano in contatto sottacqua e sono certo che ha sentito più volte la consistenza del mio grosso cazzo sotto i calzoncini.
Non si &egrave mai ritratta e quindi decido di osare di più, avvicinandomi e prendendola sotto le ascelle per alzarla fuori dall’acqua.
La lascio cadere e la prendo a cavalcioni su di me.
Le sue gambe attorno ai miei fianchi, le mani attorno al collo, le bocche vicine.
Ora il mio cazzo duro e grosso &egrave proprio contro la sua fica.
‘Non &egrave proprio la posizione ideale in cui si deve mettere una moglie e una mamma con un ragazzo appena conosciuto”
‘Dici? A me sembra di si invece’.Perch&egrave non lo &egrave?’
‘Perché ‘mette in tentazione ‘.’
‘Tranquilla non ti bacerò ‘almeno non qui davanti a tutti”
‘Lo spero’sarebbe decisamente pericoloso per me”
Muovo il mio bacino sottacqua per farglielo sentire molto bene.
I suoi capezzoli ora sono duri e spingono decisamente il reggiseno del costume.
‘Usciamo dai ‘mi sa che hai bisogno di una bella doccia fredda”
Usciamo insieme dall’acqua e mi accorgo che appena le &egrave possibile il suo sguardo &egrave subito sul mio pacco.
Il cazzo grosso gonfia il costume piegato e disteso in direzione del mio fianco sinistro.
Raggiungiamo le docce e ci infiliamo sotto uno di fianco all’altra.
Poi la battuta che non ti aspetti.
‘L’amore per il sole e il mare non &egrave l’unica cosa che ti differenzia da mio marito”
‘Beh certo Cinzia ‘anche l’età ‘e la pancia’.’
‘Scemo ‘mi riferivo a qualcosa d’altro”
Sposto il costume per fare entrare l’acqua della doccia e la guardo mentre lo faccio fissa negli occhi.
‘Lui non ha un cazzo così grosso vero?’
‘Ecco ‘almeno hai evitato di farlo dire a me’.’
‘E ora ti piacerebbe vederlo meglio e assaggiarlo ‘ma hai paura ”
‘Beh ‘si .. non mi &egrave mai capitato niente di simile da tempo”
‘Allora vai ‘ io resto qui ancora un paio di minuti per non crearti imbarazzo’ la mia cabina &egrave la numero 5′ entra e aspettami li”
Il mio sguardo &egrave fisso nei suoi occhi e so cosa le sta passando per la testa in questo momento. Voglia, paura, indecisione ‘.
Mi guarda ancora il pacco. Credo si accorga che &egrave ancora più gonfio di prima.
Adesso so che la troverò lì.
E infatti non mi sono sbagliato. La porta della cabina &egrave socchiusa.
Il tempo di fissare il gancio di chiusura e le infilo subito la lingua in gola baciandola con avidità.
Ricambia il bacio con altrettanta passione e la sento fremere quando la mia mano si infila nelle mutandine del suo costume.
E’ fradicia. Le mie dita le scivolano dentro e inizio a scoparla così senza smettere di baciarla.
Le prendo una mano e la porto al mio cazzo.
‘Prendilo Cinzia’ senti come &egrave grosso ‘senti come &egrave duro ”
Inizia a segarmi lentamente mentre le mie dita affondano in lei.
Mugula mentre raggiunge il suo primo orgasmo.
Le gambe che le tremano dal piacere.
Si stacca da me.
‘Mi hai fatta godere in due minuti ‘come una ragazzina”
‘No ‘come una donna vogliosa di cazzo’ prendilo ora ‘guardalo ‘prendilo ‘ &egrave tutto tuo”
Si inginocchia.
‘Dio ‘&egrave enorme’non ho mai visto un cazzo simile ‘ &egrave bellissimo”
‘Prendilo in bocca ‘succhialo ”
Non se lo fa ripetere e mi gusto il suo primo pompino.
Un po’ impacciato ma voglioso.
La fermo perché non voglio goderle in bocca. Voglio scoparla anche se siamo in una situazione in cui non si può andare oltre la semplice ‘sveltina’.
Mi siedo sullo sgabello. Il cazzo drittissimo e teso davanti a lei.
Le prendo le mani e la guido verso di me.
‘Vieni Cinzia’impalati ‘fatti scopare’.’
Se lo gusta lentamente facendoselo scivolare dentro poco alla volta.
Resto immobile e la lascio prendere confidenza con le dimensioni del mio cazzo.
E’ una donna che ha fatto due figli e quindi non &egrave certo una verginella ma sono sicuro che cazzi così grossi non li ha mai presi.
‘E’ bellissimo ‘ dio mio ‘.’
Si morde le labbra e butta la testa all’indietro.
E’ il momento di affondare.
Le metto le mani sotto le natiche e inizio a pomparla con forza facendola cavalcare sul mio cazzo.
‘Dio ‘godo di nuovo’ &egrave bellissimo’.’
Mi infila la lingua in bocca per trattenere le urla di piacere che le uscirebbero.
‘Lo senti Cinzia ‘ lo senti come ti apre ‘ come ti riempie la fica ‘ ‘
‘Si’ si ‘ dammelo ancora ‘continua ti prego’.’
Scopiamo così per qualche minuto ancora.
Lei viene nuovamente sul mio cazzo, mugulando e trattenendo la voglia di urlare.
Io mi sfilo appena prima di schizzare.
Sborro sulla sua pancia baciandola.
Ci ricomponiamo.
‘Dio mio ‘cosa ho fatto? ‘ sei un matto’ e ora?….’
Non le lascio il tempo di pentirsi di ciò che ha fatto.
‘Ora io uscirò di qui. Dammi il tuo numero di cellulare’ ti faccio uno squillo quando non c’&egrave nessuno e puoi uscire senza problemi’ una doccia e beviamo qualcosa insieme al bar della spiaggia ‘ ok?’
Un bacio leggero sulle labbra e esco.
Una ventina di minuti dopo siamo insieme.
Mi sono seduto su una poltrona al sole, distante dai tavolini più frequentati per poter parlare con maggiore tranquillità.
‘Ora penserai che sono una puttana ‘ una donna abituata a questo genere di cose”
‘Penso solo che ci siamo piaciuti e avevamo voglia uno dell’altra ”
‘Non mi &egrave mai successa una cosa simile sai?’
‘Ci credo’ e mi sembra che ti sia piaciuto molto”
‘E’ stato bellissimo davvero ‘ ma sono una mamma e una moglie ”
Inizia a raccontarmi di sé e del suo matrimonio.
Di come con il tempo si sia abituata a una vita tutta votata alla famiglia in cui il sesso &egrave una cosa rara e decisamente poco piacevole.
Le chiedo quanto si fermerà in vacanza e quando pensa di riuscire a liberarsi da tutti per venire da me.
Mi dice che il pomeriggio successivo il marito porterà i due figli a fare una gita e lei ha già detto loro che rimarrà in spiaggia.
Ci accordiamo per vederci l’indomani subito dopo l’ora di pranzo.
‘Ti aspetto da me’ meriti di essere scopata su un letto ‘a lungo ‘e non in una cabina scomoda in spiaggia’.’

(continua)
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Il pomeriggio successivo si &egrave presentata a casa mia puntualissima.
Poco dopo le 13 e con le idee molto chiare in testa.
‘Non torneranno sicuramente prima delle 19”
Pochi secondi dopo ci stavamo baciando come due ragazzini al primo incontro rimarcando senza il bisogno di altre parole che sarebbe stato un intero e lungo pomeriggio di piacere.
Avevo deciso di trattarla da signora e non da puttana da sbattere e basta.
‘Vieni ‘ ho preparato qualcosa in terrazzo ‘ Stai tranquilla non ti vedrà nessuno ”
Un secchiello con il ghiaccio, una bottiglia di champagne in fresco, un piatto di gamberi frutti di mare e carpaccio di pesce, un altro con un insalata di frutta’
‘Siediti ‘spero ti piaccia il pesce crudo ‘ e che ti piaccia qui su ”
‘Lo adoro ‘ e mangiato al fresco e con questo panorama davanti ‘.’
‘Sono stato fortunato allora”
‘Oppure sai bene come trattare una donna..’
‘Un brindisi allora Cinzia’.
Volevo che si sciogliesse e si sentisse trattata come una signora. Corteggiata, curata, ascoltata’ Il tempo per scoparla a fondo non sarebbe certo mancato.
Aveva un vestito di cotone bianco che esaltava ancor più la sua abbronzatura, con due spalline sottili sottili che chiaramente indicavano che non aveva il reggiseno e una gonna a mezza coscia. Un paio di ciabatte bianche con un tacco non altissimo ma elegante.
La bottiglia di champagne e il pesce finirono presto tra chiacchere risa e complimenti reciproci. Qualche bacio ogni tanto.
Non una parola su marito e figli. Volevo che se li togliesse dalla mente quel pomeriggio.
‘Non sai da quanto non sono stata così bene ”
‘Davvero? ‘ vieni ”
La faccio sedere sulle mie gambe e inizio a baciarla a fondo e con passione.
E’ lei ad aprire le danze scivolando in ginocchio tra le mie cosce e liberando il mio cazzo.
‘E’ davvero enorme ‘ &egrave bellissimo ‘non ho mai visto un cazzo simile..’
Sono le sole parole che riesce a dire prima di infilarselo in bocca e di deliziarmi con un pompino davvero favoloso. Fatto con dolcezza, con adorazione per il mio cazzo. Alternando pompate ed affondi con l’uso della lingua dalla cappella sino ai coglioni.
‘Entriamo ora ‘ &egrave meglio’.’
Le sfilo il vestito dalle spalle e rimane solo con un perizoma bianco che le rende il culo ancora più attraente.
La faccio sdraiare sul divano e mi dedico a leccarla semplicemente scostandole il perizoma di lato.
E’ la prima volta che lo faccio e la sua fica completamente depilata apprezza quello che le faccio usando lingua e dita insieme.
‘Si ‘continua cosi ‘ ti prego ‘. Vengo Giorgio ‘vengo”Dio ‘mi fai impazzire così”
I suoi orgasmi sono ripetuti e prolungati.
L’ultimo arriva quando infilo un dito completamente bagnato dai suoi umori nel suo culetto stretto e inizio a scoparla mentre le divoro la fica e il clitoride.
Decido di scoparla nella medesima posizione. Io in ginocchio per terra e lei sul divano a cosce spalancate.
‘Ora si che ti farò impazzire veramente ‘ riempiendoti con il mio cazzo’ scopandoti senza sosta ‘Prendilo ‘prenditelo tutto il mio cazzo ‘ Goditelo ‘ ‘
‘Si ‘ dammelo ‘così ‘ancora’ vengo Giorgio ‘.godo”
Continuo fino al momento in cui capisco che devo sborrare e ancora una volta &egrave lei a sorprendermi.
‘Vienimi dentro ti prego ‘ti voglio dentro ‘..prendo la pillola puoi farlo ‘ti prego’dammela’.’
Non me lo faccio certo ripetere due volte e schizzo tutto il mio seme caldo dentro di lei.
Ci accasciamo uno sull’altra sudati ma sappiamo bene entrambi che &egrave solo il primo round di quel pomeriggio.
Ce ne sono stati altri. Tutti più lunghi come sempre mi accade dopo essere venuto la prima volta.
Si &egrave fatta scopare in ogni posizione passando dal divano al letto al tavolo sino all’ultima sotto la doccia insieme.
E oltre a prendersi il cazzo in ogni posizione e in ogni luogo si &egrave presa la mia sborra altre due volte una in bocca e una sulla schiena dopo una pecorina lunghissima e ‘devastante’ come lei l’ha definita.

Ci sono stati altri incontri nei quindici giorni in cui &egrave rimasta al mare.
Qualcuno fugace in spiaggia nella solita cabina e quattro a casa mia, sino all’ultimo giorno prima di partire in cui pur di farsi sbattere per bene un ultima volta ha preso parecchi rischi di essere scoperta dal marito, visto che era sparita senza dirgli nulla.
Ho deciso che quella voglia andava premiata come si deve, regalandole un pomeriggio che non avrebbe più dimenticato per il resto della sua vita, per il modo in cui l’ho fatta godere più e più volte.
E perché sarebbe stato il pomeriggio in cui l’avrei scopata anche dietro, rompendole il culetto vergine che avevo cercato più volte senza successo di violare, ma con il quale non ero mai riuscito ad infilare altro che il mio dito.
Avevamo scopato a lungo. E aveva goduto moltissimo quando dopo averglielo dato per bene e a lungo alla pecorina ho puntato la mia cappella gonfia contro il suo culetto vergine.
‘No ‘ti prego ‘ho paura ‘mi farai male”
‘Rilassati Cinzia ‘lascia fare a me ‘ brava così ‘ ora spingi verso di me’ brava ‘ piano piano ‘ecco ‘così’.’
‘Ahhh ‘fermati ti prego”
Ci ho lavorato per almeno una decina di minuti forzando sempre leggermente ma inesorabilmente il suo culetto vergine. Lo volevo. E volevo che in questo modo si ricordasse per sempre di me e del mio cazzo.
Era voglia di possesso insomma. Di rendere per sempre mia una donna che avevo incrociato casualmente e che mi ero scopato per bene nelle ultime due settimane.
Una donna che forse non avrei più rivisto.
‘Ecco ‘così’ sta cominciando a piacerti ‘brava ‘ apriti con le mani ‘brava così’ guarda che puttana sei diventata ‘ ora vuoi che Giorgio ti rompa il culo vero? ‘vero che lo vuoi ‘.’
‘Si fallo ‘scopami anche nel culo ‘.ma ti prego ‘ahhhh’.ahhhhh’
Il suo urlo di dolore sottolinea il momento in cui affondo pienamente dentro di lei con tutto il mio cazzo. Resto fermo immobile dentro di lei perché cominci ad abituarsi al mio palo e con una mano le cerco il clitoride e la fica.
La masturbo per darle ancora più piacere.
Quando sento che si rilassa inizio a pomparla con dolcezza ma inesorabilmente.
‘Così ‘ prendilo tutto Cinzia’ inizia a piacerti vedo ‘ ti piace il mio cazzo che ti sfonda il culo ‘ che ti riempie ‘ senti quanto ti stai bagnando”
Le porgo le dita da succhiare e riprendo a masturbarla conl’altra mano mentre pompo con piu forza.
‘Lo stai prendendo tutto nel culo ‘il mio grosso palo tutto nel tuo culetto’ ora sei completamente mia ‘ non ti dimenticherai più di me e del mio cazzo ‘ godi puttana ‘godi ”
‘Si si ‘ancora ‘mi stai sfondando ‘.dio che bello ‘.godoooo’.’
Finii venendole nel culo e urlando tutto il mio piacere.

I saluti furono un pochino difficili.
Con un breve momento di intimità al bar della spiaggia in cui mi disse tutto il suo ringraziamento per come l’avevo fatta sentire in quelle due settimane e tutto il suo dispiacere di tornare alla routine familiare.
‘Non siamo molto distanti’.ci vedremo ancora vero?’
E in effetti qualche volta ci incontrammo ancora negli anni seguenti.
Andai parecchie volte da lei a Roma e lei torno due volte al mare per delle brevi vacanze.
Ma la cosa che cambiò totalmente il nostro rapporto capitò tre anni dopo.

(continua)
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Con Cinzia le cose continuarono per oltre 3 anni.
Nulla di particolarmente ‘asfisiante’.
Ci si sentiva al telefono e quando si poteva si organizzava.
Io scendevo da lei a Roma e mi fermavo qualche giorno.
Per quelle giornate lei si organizzava con la copertura di un paio di amiche complici e riusciva a stare con me a lungo e spesso anche la notte.
In alcune occasioni sono tornati al mare da noi per dei brevi periodi di vacanza.
Il marito non sospettava di avere corna così ben ramificate.
Tutto funzionava per il meglio.
Fu in occasione di una di quelle vacanze che capitò l’episodio che cambiò le cose tra noi.

Lei venne a casa da me nel pomeriggio e scopammo a lungo.
Col tempo e con l’intesa sessuale crescente tra noi era diventata decisamente più porca e il sesso ancora più piacevole.
Farle anche il culo era diventata un’esperienza consueta di ogni nostro incontro e anche quel giorno furono due ore di sesso molto intenso e completo per entrambi.
Anche per questa ragione decisi di rimanere in casa quella sera.
Divano, televisione, qualche libro’
Fu davvero sorprendente sentire suonare il campanello di casa verso le ventidue.
E fu ancora più sorprendente aprire e trovarmi di fronte agli occhi Elisabetta, la figlia ora 19enne di Cinzia.
‘Che ci fai tu qui?’
‘Al bar della spiaggia non c’eri e ho pensato di passare a trovarti ”
‘E come sapevi dove abito scusa?’
‘Fammi entrare offrimi qualcosa da bere e te lo spiego”
La ragazza era molto decisa e temendo che volesse creare qualche problema alla madre la feci accomodare.
La sua somiglianza con Cinzia era notevole: lo stesso viso e gli stessi capelli lunghi e sciolti, solo gli occhi erano diversi: molto più azzurri che verdi come la madre.
E poi lo stesso corpo magro e due tettine ancora più piccole di quelle della madre.
Diciamo che si era messa proprio in tiro per farmi questa sorpresa: un tubino nero con una gonna molto molto corta e un paio di sandali con un tacco di almeno 10 centimetri.
Cercai di fare conversazione mentre bevevamo due birre.
‘Sei molto sexy: hai in programma la discoteca o un fidanzato?’
‘Più la seconda della prima direi”
‘Ok’ e ora spiegami come e perché hai trovato casa mia”
‘Era un po’ che mi chiedevo perché ogni tanto noi si tornasse qui. Sai a me non piace proprio’ il mare &egrave bello ma divertimenti praticamente zero .. e non capivo la ragione. Poi qualche mese fa ti ho casualmente visto a Roma..’
‘A Roma? Ma cosa dici”
‘Tu non ti sei nemmeno accorto di me ma ti ho visto che attendevi il treno a Termini. La mia amica mi ha detto ‘guarda che figo quello ‘ ed eri tu”
‘E allora?’
‘Nei due giorni precedenti mamma era stata praticamente sempre impegnata.. lavoro fino a tardi, cena aziendale .. mi sono detta ‘ ma non sarà che ‘ E così oggi ho inventato una storia, sono uscita prima di lei, mi sono nascosta e’ l’ho seguita”
‘Scusa? Cosa?’
‘E così ho scoperto la ragione per cui noi torniamo qui: la mamma si fa sbattere da te’ devo dire che ha degli ottimi gusti”
‘Ma cosa stai dicendo?’
‘Su dai ‘ non serve a niente ..lo so che &egrave così’ ma non ti preoccupare’ non ho intenzione certo di dirlo a papà’ Scommetto che scopate insieme da quando siamo venuti qui la prima volta ”
‘Io e tua mamma siamo amici ”
‘Certo e io sono la fata turchina’ Giorgio dai lasciamo perdere le frasi inutili..’
‘Ok ‘quindi il discorso &egrave chiuso ”
‘Certo che &egrave chiuso figurati ‘se ti piace fai bene a scoparla ‘ e capisco che lei con papà non possa certo fare quello che fa con te ”
‘Bene ‘ e adesso puoi raggiungere il tuo fidanzato”
‘Non ce l’ho ancora”
‘Beh ‘sei molto carina credo tu abbia molte possibilità di scelta’ chissa quanti ti corrono dietro”
‘Davvero pensi che io sia molto carina? Non sono troppo magra?’
‘Ma va.. lo sei eccome’ e poi somigli tanto a Cinzia quindi &egrave ovvio che io ti trovi molto carina”
‘Ci facciamo un’altra birra?’
‘Poi basta però”
Mi racconta un po’ di stupidate: la scuola, le amiche, i coetanei ‘ Cose da ragazza insomma.
Il suo corpo &egrave più acerbo di quello di Cinzia ma &egrave davvero attraente.
E quelle gambe nude e abbronzate davanti agli occhi sono davvero una tentazione.
‘Hai davvero una gran bella casa sai?’
‘Ti piace? Vieni ti mostro il terrazzo e poi ci salutiamo ”
Usciamo e per la prima volta i nostri corpi si toccano.
Nulla di che, Solo un contatto tra le braccia ma &egrave sufficiente a elettrizzarmi ..
Le mostro il terrazzo e il panorama.
‘La scoperai anche qui immagino”
‘Si era detto discorso chiuso”
‘Infatti’
Si gira e mi si getta al collo. Le sue labbra cercano le mie. Sento la sua lingua.
Rispondo al bacio. E il mio corpo non resta indifferente.
Sento il cazzo spingere e una potente erezione.
Ora il bacio &egrave più intenso.
Le mie mani corrono lungo la sua schiena. Fino al suo culetto sodo da ventenne.
So che sto sbagliando, che sto facendo una cosa che non si dovrebbe fare, ma non mi fermo.
‘Ora si che sono sicura che ti piaccio’
Lo dice allungando una mano sui miei jeans. Accarezzando il cazzo duro.
‘Scopami ti prego’ lo voglio ‘ ‘
Si muove e mi guarda in un modo a cui &egrave difficile resistere.
Soprattutto se lei ti prende una mano e te la porta tra le sue cosce.
Soprattutto se lei slaccia i bottoni dei tuoi jeans e lo fa uscire.
Soprattutto se &egrave così bella’.

La porto in casa e poco dopo siamo sul letto.
Sullo stesso letto in cui poche ore prima ho scopato per l’ultima volta Cinzia, sua madre.
Le sfilo il tubino e le bacio i capezzoli dritti su quelle tettine piccole e arrapanti.
Infilo una mano nel suo perizoma nero e trovo la sua fica.
Freme di piacere appena il mio dito le stuzzica il clitoride e poi scende tra le sue labbra strette.
Stringe il mio cazzo e lo sega in modo un po’ maldestro, da ragazzina inesperta.
‘Ma quanto &egrave grosso’ E’ bellissimo ”
Scendo per dedicarmi a lei ed inizio a leccarla.
Viene praticamente all’istante dopo pochissimi colpi della mia lingua.
‘Sei bravissimo ‘ &egrave splendido ‘continua continua ‘. Ancora’.’
Continuo fino a farla venire di nuovo.
E poi la bacio in bocca convinto che la cosa finisca con una sega un po’ maldestra e invece’.
‘Lo hai capito vero?’
‘Certo ‘sei vergine”
‘Scopami ti prego Giorgio’ scopami ‘ voglio farlo con te’.’

(continua)
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Sapevo che sarebbe stato uno sbaglio.
Ma sentire quella richiesta ripetuta fu una scarica di adrenalina pura che mi arrivò dritta al cazzo che già era durissimo.
Avevo nel letto una fighetta non ancora ventenne, splendida nella sua voglia di diventare finalmente donna, che mi implorava di scoparla e mi offriva la sua verginità.
E quella splendida ragazza era la figlia di Cinzia la moglie insoddisfatta che da tre anni mi scopavo con regolarità.
Cinzia mi aveva regalato la sua verginità anale proprio su quello stesso letto e ora sua figlia mi offriva la sua fica vergine.
Come resistere ad una situazione simile?
La bacio dolcemente e la accarezzo ovunque.
I suoi capezzoli sono drittissimi su quelle tettine così arrapanti.
Nella testa mi passano le immagini di sua madre che si fa scopare, che mi offre il culo vergine’
Nelle orecchie i mugolii di piacere, la sua voglia’ ‘Ti prego’scopami ‘lo voglio.. scopami”
Salgo sopra di lei che spalanca le cosce per accogliermi, la guardo negli occhi, il viso trasformato dalla voglia e dal piacere, mentre con una mano guido il mio cazzo all’imboccatura della sua fica vergine.
Con la cappella le separo le labbra della fica e inizio a farglielo sentire così, inarca la schiena dal piacere quando con la cappella gonfia e tesa inizio a masturbarle il clitoride.
La voglio fare bagnare per bene prima di darglielo per davvero.
Ogni volta che lascio il clitoride e infilo la cappella tra le labbra della fica lei alza il bacino a cercare il cazzo. Mi ritraggo.
‘Mi fai impazzire così’ ti prego dammelo’scopami’.’
Continuo a torturarla con la cappella facendoglielo solo assaggiare all’imboccatura della fica. Ora &egrave un lago. Ora &egrave pronta.
Le metto una mano dietro la testa. Apre gli occhi e mi fissa. Vogliosa.
Affondo dentro di lei dolcemente ma inesorabilmente.
Urla di dolore nel momento della deflorazione e mi conficca le unghie nella schiena. Mi stringe.
Resto immobile con il cazzo dentro di lei per qualche istante.
Poi comincio a pomparla con dolcezza. Lentamente e senza affondare completamente per non farle male. Inizia a gustarselo.
E’ fradicia e le pareti strettissime della sua fica stringono il mio cazzo.
Di nuovo nella mia testa la situazione che sto vivendo si mischia con quelle che ho vissuto con sua madre. La volta che Cinzia mi ha offerto il suo culo vergine e le infinite scopate che ci siamo fatti su questo stesso letto.
E ora Elisabetta’
‘Continua ‘ancora ‘così ‘.dio che bello ‘dio come &egrave grosso ”
So che la prima volta non deve durare a lungo, ma voglio che lei riesca a venire prima di smettere.
Le cerco il clitoride con le dita mentre continuo a pomparla dolcemente e poco dopo si abbandona al suo primo vero orgasmo.
Al suo primo orgasmo da donna.
Esco da lei e le salgo a cavalcioni sopra le tette.
Il mio cazzo &egrave striato dal suo sangue, capisco che non posso darglielo in bocca e allora mi sego davanti al suo viso.
Vengo copiosamente riempiendole la faccia di sborra e crollando poi sul letto al suo fianco.
Il seguito della serata &egrave solo affetto, baci e tenerezze. Confidenze, parole, promesse’
La accompagno a casa tenendola stretta e abbracciata lungo le stradine del paese.
Un bacio da fidanzati sotto le finestre di Cinzia che spero non sia affacciata e l’appuntamento per il giorno dopo in spiaggia.

E il giorno dopo si annuncia molto complicato.
La prima ad arrivare in spiaggia &egrave come al solito Cinzia.
Formalità, saluti da semplici conoscenti, battute sul mare e sul tempo.
Lei &egrave la solita. Arrapante ed elegante.
Non riesco ad immaginarmi la sua reazione quando lo scoprirà.
Perché se capisco qualcosa della psicologia femminile sono certo che Elisabetta farà di tutto per fare capire alla madre che si &egrave presa il ragazzo che la scopa.
A quell’età la competizione tra figlia e mamma &egrave molto forte.
E infatti arriva e mi raggiunge al bar. Si siede sulle mie ginocchia. Mi butta un braccio attorno al collo e mi bacia. Si comporta da fidanzata insomma.
Il suo culetto sodo stuzzica il cazzo sotto i pantaloncini.
Mi chiede cosa farò in giornata e quando le spiego gli impegni di lavoro che mi costringeranno a stare lontano dalla spiaggia mi strappa due promesse.
‘Fai un bagno con me però prima di andare e poi ‘stasera mi inviti a cena sul tuo terrazzo’Vero?’
La convinco a fatica a rinunciare al bagno.
‘Ho bisogno di parlare con Cinzia’ credimi &egrave meglio ‘ Ma stasera mi saprò far perdonare ‘.’

L’incontro con Cinzia avviene la mattina dopo.
Dopo una lunga serata con Elisabetta.
Cena romantica. Vino bianco e pesce al fresco del terrazzo.
E’ ancora più bella della sera prima. E soprattutto &egrave ancora più arrapante averla lì.
Facciamo sesso una prima volta sul terrazzo. Lei sopra di me. La gonna alzata in vita, il top che le copriva il seno abbassato.
Mi cavalca con una dolcezza estenuante. Lascio che sia lei a prendere confidenza con il mio cazzo; deve scoprire da sola come procurarsi il massimo del piacere.
La sua fica stretta e fradicia avvolge e stringe il mio cazzo e mi regala un piacere incredibile.
Gode con la testa all’indietro aggrappata al mio collo.
‘Sicuramente mia madre &egrave più brava di me ‘ ma voglio che mi insegni tutto..’
‘Sei bellissima e bravissima Elisabetta’.’
‘Dammelo in bocca ‘voglio farti un pompino ‘insegnami a farti godere come fa mia mamma’.’
In realtà servono pochi insegnamenti’
La ragazza impara molto in fretta e mi mangia il cazzo e i coglioni fino a farmi impazzire.
Vengo nella sua bocca e ingoia tutto senza perderne una goccia.
La bacio ‘. ‘vedi che sei bravissima ‘sei splendida anzi”
Prima di riportarla a casa scopiamo ancora. Sul letto questa volta.
E per la prima volta i miei affondi si fanno più profondi.
Per la prima volta continuo a scoparla a lungo dopo il suo primo orgasmo.

Incontro Cinzia la mattina successiva.
Mi accorgo dal suo sguardo che i sospetti che sicuramente le sono venuti vedendo la confidenza tra me ed Elisabetta il mattino precedente in spiaggia sono diventati certezze.
Probabilmente ci ha visti la notte precedente quando ho accompagnato a casa Elisabetta e ci siamo baciati a lungo prima che lei rientrasse.
Per fortuna siamo sul terrazzo del bar della spiaggia e non può urlare ne fare sceneggiate eccessive.
‘Stronzo cosa cazzo hai fatto a mia figlia?’
‘Cinzia calmati ‘ti spiego”
‘Non c’&egrave nulla da spiegare bastardo”
‘Ti aveva seguito a casa mia l’altro pomeriggio.. e mi aveva visto a Roma da te.. aveva capito tutto .. l’ho fatta entrare in casa per tranquillizzarla ‘ avevo paura che ti creasse dei problemi ”
‘Certo ‘ te la sei fatta per fare un piacere a me’Ti odio’.’
‘Non immaginavo certo quello che sarebbe successo ”
‘Come hai fatto a scoparti mia figlia stronzo? Non ha ancora 20 anni”
‘Veramente mi si &egrave buttata tra le braccia sai?’
‘Si si certo ‘immagino ‘hai il cazzo al posto del cervello tu’.’
‘E’ grande e ha fatto lei le sue scelte ‘.’
‘Possibile che tu non capisca ‘ &egrave solo una ragazzina in competizione con sua madre’ e ha dato la sua verginità a uno stronzo solo per farmi un dispetto..’
Perdo la pazienza e decido che il discorso debba chiudersi qui.
‘Allo stesso stronzo da cui ti fai sbattere come una troia da tre anni ‘e da cui ti sei fatta aprire il culo’ Non credo tu abbia molto da insegnare ne a me ne a lei sai?’
‘Ti odio ‘ vorrei non averti mai incontrato”
‘Oppure hai solo paura che non ti scopi più? ‘ che non ti dia mai più il mio grosso cazzo di cui non puoi fare a meno?… Dillo ‘hai paura che voglia solo lei’perché &egrave più giovane ‘ più bella ”
‘Se pensi di toccarmi ancora anche solo con un dito ti sbagli ‘ mi fai schifo..’
‘Ma cosa stai dicendo? Vuoi che ti faccia vedere se sei capace di resistere al mio cazzo?… Quella in competizione sei tu Cinzia’non lei”
‘Stronzo”
‘Ha fatto come te sai? Ha deciso che voleva me e il mio grosso arnese e si &egrave lanciata ‘ proprio come te si &egrave fatta scopare il primo giorno che &egrave stata con me ”
‘te ne sei approfittato”
‘Fattene una ragione Cinzia ‘ &egrave grande sa fare le sue scelte ‘ e non puoi certo dire che ha fatto delle brutte scelte ‘ mi conosci’
Piange. Nervosa e incazzata.
E mi dispiace profondamente averla messa in questa condizione.
Allungo una mano a cercarle il braccio. Si scosta.
‘Scusami davvero Cinzia ‘ non volevo farti male ”
‘Si e cosa ti immaginavi? Di scoparci tutte e due a giorni alterni? Oppure insieme sullo stesso letto ‘bastardo”
‘Finiscila dai”
‘Certo che la finisco stronzo ‘ ma non ti lascerò fare a Betta quello che vorrai’ tra qualche giorno ce ne andremo da qui ‘e non ci vedrai più ‘ stronzo ‘.’
‘Ti do solo un consiglio Cinzia’ non metterti contro quella ragazza.. non &egrave una bambina ed &egrave molto decisa a fare di testa sua’ Da parte mia ti prometto che non le farò mai del male ‘ E’ stato bello tra noi ‘ non rovinare tutto”
‘Si e cosa pensi? Che io possa stare bene sapendo che lei &egrave con te? Sapendo come la farai impazzire col tuo cazzo e come la lascerai quando non la vorrai più’ o come soffrirà ogni volta che scoprirà che scopi con altre?’
‘Fattene una ragione’ sono solo problemi tuoi ‘ vado da lei”
Mi alzo e la lascio ai suoi pensieri.

I tre giorni seguenti fino alla loro partenza furono piuttosto complicati.
Io ed Elisabetta abbiamo passato praticamente ogni momento insieme e Cinzia si &egrave fatta da parte e a smesso di crearle problemi dopo che la ragazza a muso duro le ha detto:
‘Tu rovinami la mia storia e io racconto a papa’ come e perché ho conosciuto Giorgio’ sei tu quella che più ha da perdere mamma”

Con Elisabetta &egrave stata una bella storia. Durata quasi due anni.
Ma troppo intima per essere raccontata.
Poi ognuno di noi due ha fatto altre scelte ed &egrave finita.
Non ho più rivisto Cinzia se non cinque anni dopo.
Sdraiata sul suo solito lettino in prima fila. Abbronzata come sempre.
Era sempre bella come il primo giorno in cui l’ho vista al mare.
Mi aveva perdonato.
Mi ha raccontato che più volte sapendomi con Elisabetta si &egrave masturbata desiderandomi ancora.
‘Per rispetto a lei non ti ho più cercato ‘ma ora che &egrave finita tra voi ‘E poi ora sono vedova non devo più nascondermi da niente e da nessuno’.’
Anch’io ho deciso di perdonarla e di non farle perdere l’occasione per farsi qualche altro giro sul mio grosso cazzo.
Non potevo però che trattarla come una troia e scoparla senza ritegno.

mrgeorgemilano@gmail.com

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