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Racconti Erotici Etero

7 – Forica: festa di capodanno

By 17 Novembre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Gli incontri a tre si erano rarefatti a causa del ritorno a casa il marito di Bianca.

Qualche volta lei non andava di sera a lavorare in negozio e lo passava con noi. C’eravamo organizzati, debbo dire anche bene, tanto che avevamo il tempo di uscire a vedere le vetrine dei negozi ed incontrare amici comuni.

Tutta bella gente con cui era piacevolissimo stare insieme ma che sessualmente o erano repressi o allupati oppure erano ‘soddisfatti’ della donna che avevamo.

Tutti ignoravano che avessimo un menage a tre.

Il Natale lo passammo ognuno a casa sua. 

Io chiedevo a Forica di poter vedere i suoi genitori ed anche i fratelli e le sorelle. Ogni volta era un diniego senza motivazioni. Eppure il Natale sarebbe stata un’occasione buona, invece niente. Ci rimasi male.

Tralasciai la questione pensando che prima o poi sarei ‘entrato in casa’.

Lei era la più piccola di sette fratelli.

Ci organizzammo per passare con amici l’ultima notte dell’anno e non potevamo non invitare anche Bianca ed il marito.

Io ero molto elegante, avevo l’abito nero e loro erano più strafighe che mai. Forica era la fine del mondo e tutti i maschi se la mangiavano con gli occhi, Bianca accompagnata dal marito, anche lui elegantissimo, era splendida.

Le donne avevano indossato quanto di più femminile si potesse avere.

Gonne nere lunghe con lo spacco, giarrettiere intravviste, calze autoreggenti di gran classe, sandali a tacco altissimo da 15 con zeppa e laccetti alla caviglia e sulle dita. Niente reggiseno e ampia scollatura con collane d’oro al collo di una delle due donne, collana di perle l’altra. Preziosissimi bracciali e anelli con brillanti per Bianca. Forica niente bracciali ma anello con una perla alle mani ed orecchini di perle in tono con la collana.

Il trucco sul viso metteva in evidenza la sua bellezza.

Il brindisi di mezzanotte per dare il benvenuto al nuovo anno è stato accompagnato da un bacio profondo di Forica mentre Bianca, ad un primo bacio di cortesia sulle guance davanti al marito, ne ha fatto seguire uno molto speciale quando il marito si dette da fare con le danze.

Ed ecco la sorpresa!

Ballavamo tutti e accadde che io e Bianca ci ritrovammo per un ballo lento.

“Anno nuovo, vita nuova!” esordì 

“Amore mio, non ho avuto le mestruazioni in questo ciclo. Ho fatto il test di gravidanza che mi ha detto essere incinta”

“Sono felice come non mai”

Mi venne naturale dire “questo figlio di chi sarà?”

“E’ il tuo, amore grande!”

“Che bell’inizio d’anno. Anno nuovo vita nuova!” Dissi

“Ora che dico a Forica”

“Ci penso io” rispose “Le dirò che è figlio di mio marito così come in effetti sarà. Ma solo io e te sappiamo di chi è. Mi hai ingravidata e sono al settimo cielo. Voglio che mi veda crescere il pancione. Poi mi dovrai abituare ad allargare la figa in modo che il bimbo passi. Voglio un figlio a tutti i costi ed è bello che sia il tuo. Mi eccita sapere che ho un figlio dentro di me fatto con un giovane amante e bello come non ne ho mai avuto. Questo è un figlio dell’amore. Mi vorrò vedere” – proseguì – “nel crescere la pancia, toccarmela e poi fare tanti giochini erotici con te. Non ti piacerebbe?”

“Certo!” risposi distrattamente.

Temevo di perdere Forica, il mio grande amore.

“Ora vado a dirle della novità” continuò Bianca. 

Si allontanò da me e si diresse di lei che ballava e rideva con altre persone.

“Forica, vieni con me ti devo dare una notizia” disse prendendola per mano.

“Dove mi porti?”

“In un angolo più tranquillo”

“Dimmi che c’è?” chiese Forica

“Sono felice, anzi strafelice, perché sono incinta!” esordì Bianca

“Incinta? Gravida? Sono felice per te. Di chi è il figlio? Non mi dirai che ….. Ricordati che ti se fatta montare da Angelo senza protezione. Tuo marito lo sa?”

“Si. Lo sa ed è molto contento che sia riuscito ad ingravidarmi. Si era messo in testa di essere sterile”

“Stai tranquilla! Il figlio è di mio marito ma vorrei che continuassimo a vederci ed amarci come fino a pochi giorni fa” proseguì Bianca.

“Mi lasci così sorpresa che non so che dire. Ne riparleremo. Hai detto qualcosa ad Angelo?” continuò Forica

“No. Non ancora. Vuoi che lo faccia io o lo fai tu?”

“Lo farò io” concluse Forica dando un casto bacio all’amica e toccandosi in apparenza candidamente il seno.

Le due donne tornarono a ballare e divertirsi.

Durante la festa ci comportammo come tutti gli altri. Ci divertimmo e facemmo in modo che gli amici non capissero che il menage era a tre.

Il marito di Bianca ci invitò a casa alla fine della festa ma declinammo l’invito dandoci appuntamento per l’indomani sera a casa loro.

Bianca mi salutò e nel baciarmi le guance mi disse a voce bassa “Ciao papà”

Io quella notte dormii a casa di Forica.

Spogliatasi dall’abito apparve il suo splendido corpo.

Portava il completino intimo sexy formato da micro perizoma di pizzo color vinaccia che le copriva a mala pena l’ingresso della figa lasciando vedere le grandi labbra ed accentuava i meravigliosi glutei. Le autoreggenti alte, colore nero, finissime e molto chic, regalo di Bianca per Natale, avvolgevano le gambe, i sandali con i tacchi a spillo che tanto le piacevano, i gioielli con le perle completavano la sua figura.

A vederla somigliava ad una gazzella.

Le sue mammelle erano sempre tonde e perfette. Il profumo di donna era ineguagliabile.

Si stese sul letto.

Nel frattempo io mi ero tolto la camicia ed indossavo ancora i pantaloni dell’abito di gala.

“Vieni qui vicino” mi disse Forica “Voglio farti i miei speciali auguri. 

“Anche io” replicai. 

Ci baciammo e ribaciammo senza scambiarci parole alla luce tenue dell’abatjour.

Fu naturale abbracciarci e toccarci.

La sensazione di toccarla con la lingerie indossata fu meravigliosa.

Lentamente ma con decisione le carezzai le mammelle, le spalle, i glutei e scesi fino alle caviglie dove trovai il laccetto delle scarpe.

Con voci sussurrate ci dicemmo “Auguri, amore grande, buon anno. Io impazzisco per te. Voglio essere sempre tua e sempre la prima nei tuoi pensieri”

“Ti amo così tanto che non ho parole per descrivere quanto sia grande e quanto sia innamorato di te” risposi.

“Bianca mi ha detto che è gravida e che il figlio lo ha fatto con il marito. Pensi che sia vero?”

Facendo lo gnorri risposi “Non sapevo che fosse incinta. Ora sarà contenta perché ha realizzato il suo desiderio. Se il figlio fosse stato il mio come ti saresti comportata con me e con lei? Mi avresti lasciato?”

“Vedremo la pancia di Bianca crescere e sarà bello. Chissà se potremo giocare ancora con la sua fighetta e se potrò ancora leccarla, diventerà una figona. Circa il fatto che il figlio sia del marito sono contenta. Se fosse stato tuo lo avremo allevato insieme ed avremo, di fatto, sposato Bianca. Certo è che lei per stare qui avrebbe dovuto divorziare dal marito dicendogli la verità, cioè che si era fatta scopare da te e che il figlio non era il suo.

Continuò 

“Dimmi! Il clitoride cresce quando si è gravide? E la figa come fa ad allargarsi? C’è una ginnastica apposita?”

Mentre diceva queste parole le avevo messo la mano destra sotto il delicatissimo e piccolissimo perizoma e stavo iniziando a masturbarla.

Cercava di reagire ma il piacere stava crescendo.

Le levai il perizoma e voltatasi verso lo specchio scese per mettersi il cazzo nella figa.

I tacchi alti le consentivano di muoversi senza difficoltà. Io stavo sotto.

La collana di perle e gli altri gioielli le davano un’aria di gran figona che per la voglia urgente di scopare non aveva avuto il tempo di levarli. 

Si toccava il clito e si inarcava sempre di più. Mugolava, ansimava, si toccava le mammelle si tirava in avanti i capezzoli.

I suoi liquidi scendevano abbondanti sulla mia verga e la lubrificavano. Con un gesto improvviso fece entrare il cazzo più in profondità e gemette ancora più forte. 

“Angelo, guardami, il mio grillettino ha voglia di essere toccato da te. Sto godendo tanto. Oh! Quanto ti amo! Mi sto guardando. Non smettere adesso, sto venendo”

Un urlo soffocato, uno spruzzo della sua figa, un inarcamento all’indietro ed ecco che Forica era venuta.

“Ora devi venire tu, devi inaugurare l’anno nuovo. Così verrai tutto l’anno fino al prossimo. È un segno di buon auspicio” Non credi?” disse

La voltai e la presi sollevandole le gambe inguainate. Il passare le mani sulle calze mi dette una scossa incredibile. Le tenni le gambe sollevate impugnando i tacchi dei sandali e le infilai il cazzo nella figa venendo anche io con uno spruzzo bianco sul monte di Venere.

Ci spogliammo gettando i vestiti a piedi del letto; nudi ed abbracciati ci addormentammo.

Ci svegliammo dopo mezzogiorno del primo giorno dell’anno.

“Buongiorno amore!”

“Buongiorno!”

Mi saltò sulla pancia e si stese su di me.

“Vogliamo iniziare l’anno scopando?”

“Se non ho altra scelta!” risposi

Mi baciò ancora e scese a leccarmi tutto il corpo.

“Hai un buon profumo di maschio”

“E tu di femmina”

Il cazzo diventò di nuovo duro.

Allargò le gambe. Si drizzò e se lo infilò nella figa.

Non resistevo più.

Iniziò a toccarsi il clitoride con una mano e con l’altra il seno destro allungandosi io capezzolo che diventò duro e lungo.

Sospirò ed allargando ancora di più le gambe ed aprendo i glutei scese sul cazzo fino ad arrivare all’utero che sentii chiaramente. Per poter prendere il cazzo completamente mise i piedi sulle mie gambe e le ginocchia sul letto. In tal modo si era riempita di me completamente.

Iniziò ad agitarsi ed a muoversi ritmicamente succhiandomi il cazzo come se fosse una bocca. Le pareti della vagina mi stimolavano ed eccitavano. Mi stava facendo una sega con la figa.

Mi baciava sulle labbra, sul collo e sulle spalle. Mi infilava la lingua in bocca ed andava a passarla con delicatezza sulle orecchie e sul collo continuando a riempirsi del mio cazzo.

“Ti voglio avere sempre tutto dentro di me. Ti piaccio?”

“Si, i tuoi movimenti mi stanno facendo impazzire e tra un po’ non tarderò a venire nella tua grande figa”

“Allora continuo finché non verrai”

Continuammo a muoverci fino a che lei con un tremito si chinò su me, allargando la figa più che mai.

“Ah! Vengooo! Si! Sto venendo, ti sto sbrodando il cazzo”

Rimase ad agitarsi su me, allungando le gambe in mezzo alle mie fino a fermarsi. Mi baciò e mi ringraziò facendomi ancora una volta gli auguri.

“Mi sei entrato fino in fondo. Non ti avevo mai sentito così in profondità. Mi hai aperto tutta. Sei stato fantastico. Mi hai distrutta”

“Tu vuoi venire?” disse Forica rilassandosi e respirando ancora affannatamente. 

“Certamente! “ risposi “Ma tu sei stanca e sei venuta prima di me”

“Ora ti faccio venire” disse riprendendolo dentro e sedendosi su di me.

“Riesci a vedere la mia figa?”

“Si la vedo e vedo anche il cazzo completamente dentro”

“Mi senti fino in fondo?”

“Si e mi eccita sentirti”

Il cazzo scivolò senza difficoltà nella figa e lei cominciò a muoversi impalandosi verticalmente.

Dopo pochi movimenti gli venni dentro allagandole la figa di sperma.

Giocammo per un’altra buona mezz’ora e ci levammo dal letto.

Telefonarono i suoi genitori per gli auguri e le chiesero di essere a pranzo da loro, anche tardivamente. 

Ci salutammo in ascensore dandoci un ultimo bacio e dandoci appuntamento per l’indomani. 

Io andai a casa dai miei per le stesse motivazioni.

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