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Racconti Erotici Etero

8. UNA SFIDA ECCITANTE

By 25 Settembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Daniel accende il computer, accede alla posta elettronica e legge il messaggio di Lucia.
“Ore 21. Stanza 84 dell’hotel Bersaglio, via Torino 12. Abbigliamento formale, cravatta camicia bianca. Preparati…”
Chissà che cosa avrà pensato di speciale Lucia. Questo pensiero accompagna Daniel per tutta la giornata, in ufficio al lavoro, durante il pranzo veloce con un paio di colleghi, la sera in auto al ritorno, a casa durante la cena. Sotto la doccia, Daniel è tentato di masturbarsi, per placare un po’ l’eccitazione che l’attesa aveva creato ed anche per evitare di arrivare all’appuntamento troppo carico. Ma l’idea lo abbandona subito, in realtà quel gioco è bello così, con tutta l’aspettativa che comporta e comunque Daniel si trova in vantaggio, visto che Lucia è capitolata durante la prima sfida. Forte di questo pensiero, Daniel comincia a vestirsi scrupolosamente, convinto di poter tenere testa a qualsiasi tipo di seduzione.
Alle 20 e 30 sale in auto e con tranquillità raggiunge l’albergo indicato nella mail. Il portiere gli porge la chiave della stanza con un sorriso malizioso.
Daniel sale con l’ascensore al terzo piano ed entra nella stanza numero ottantaquattro; l’ambiente è accogliente, letto basso e rotondo in mezzo alla stanza, copriletto e tende rossi, due candele accese al centro di un tavolino, dove giace una busta rossa.
Daniel apre la busta e legge il biglietto ripiegato all’interno: “Resta vestito, siediti sul letto, apri il primo cassetto del comodino, prendi la sciarpa di seta bianca e bendati gli occhi.”. Daniel, un po’ perplesso, esegue l’ordine. Seduto su quel materasso morbido, con gli occhi chiusi, comincia a pensare, ad immaginare; trascorre qualche minuto, la porta si apre ed entra qualcuno, una donna, a giudicare dal rumore sottile dei tacchi sul parquet. Poi silenzio. Daniel cerca di carpire ogni più piccolo respiro, il fatto di essere bendato, acutizza i suoi sensi.
Ad un tratto avverte un conturbante profumo al muschio bianco, la donna si siede accanto a lui sul letto e con le dita comincia ad accarezzargli il collo, le spalle larghe, il torace; Daniel resta immobile, non muove un solo muscolo, si lascia tastare ed accarezzare, deciso a non reagire. La donna avvicina il viso a quello di Daniel e gli sfiora la guancia con un bacio; il profumo della donna è davvero inebriante, le sue labbra a contatto con la pelle di lui, sembrano carnose e morbide. Ma Daniel rimane immobile ed impassibile. La donna si alza e gli si mette davanti, lo invita ad alzarsi dal letto, gli allenta e gli sfila la cravatta e comincia a sbottonargli la camicia lentamente; poi gli denuda il torace, lo accarezza, facendo una leggera pressione con le unghie e comincia a sfiorarlo con piccoli baci.
Daniel resta fermo e lascia che la donna continui a sedurlo, sentendosi sicuro di riuscire a resisterle. Gli sembra veramente un gioco da ragazzi continuare a rimanere impassibile, dato che non gli viene permesso nè di vedere nè di toccare la donna. Ma l’immaginazione a volte gioca strani scherzi e quando Daniel avverte un tocco diverso sulla sua pelle, un tocco morbido e caldo, immagina la donna che sta strusciando il proprio seno nudo sul suo torace. Daniel sente sulla sua pelle i capezzoli della donna inturgidirsi notevolmente e quel contatto imprevisto fa crescere in lui la voglia di afferrare quel seno sodo e di succhiarlo avidamente. Pensiero pericoloso. Daniel comincia a sentire il sangue affluire al suo membro, la donna procede nella sua opera di seduzione, baciando Daniel sulla bocca, piano, cominciando poi a leccargli le labbra ed a mordicchiargliele lievemente.
Daniel tenta di resistere, ma l’insistenza della donna e la pressione di quei seni schiacciati contro il suo torace, lo spingono a rispondere al bacio. Il bacio, quanta passione in quel bacio, le lingue si intrecciano, velocemente, la voglia sale, ineluttabile, la voglia di accarezzare quel corpo di donna. Mugulii di piacere, Daniel stringe i polsi della donna e la bacia con trasporto, le bacia la bocca, il viso, il collo, vorrebbe calarsi la benda dagli occhi, ma sa che le regole del gioco non sono quelle e sa che, scoprendosi gli occhi, la magia di quell’attimo svanirebbe.
Daniel spinge la donna sul bordo del letto e la fa sdraiare, le si stende sopra e la bacia con foga, ovunque, ovunque riesca a farlo. La donna cerca di riprendere il controllo della situazione, e cerca di scostare il peso di Daniel da sopra il corpo. Lui si sposta e si sdraia accanto a lei. Ed ora i ruoli si capovolgono nuovamente, Daniel ormai sa di aver ceduto, e sa che ormai la sfida è persa, quindi decide di gustarsi quegli attimi di piacere.
La donna gli sale sopra a cavalcioni. Gli dà un bacio sulla bocca che lui ricambia con ardore e poi scende a baciargli il torace, ed a leccargli la pelle. Gli slaccia i pantaloni e glieli fa abbassare. La donna insiste a baciarlo, a toccarlo e ad eccitarlo. Con le mani gli tasta il membro costretto nei boxer, lo accarezza, aspettando di portarlo al massimo della tensione. A Daniel sembra di sentirlo scoppiare, vuole con tutto se stesso che la donna glielo prenda e glielo spompini tutto per bene. Così accade. Lei gli cala i boxer, lo stringe nella mano e comincia a masturbarlo lentamente, mentre Daniel ansima in preda all’eccitazione. La donna lo prende in bocca, percorrendolo su e giù con la lingua e massaggiandolo con le labbra carnose. Un pompino coi fiocchi, non troppo veloce, delicato, avvolgente, un’eccitazione unica. Daniel sospira, dimena il bacino per assaporare maggiormente il contatto della donna, accarezzandole i capelli ed immaginandola mora, abbronzata e procace. La sua immaginazione galoppa, fino a pensarla eccitatissima e bagnatissima, fino a desiderare spasmodicamente di entrare dentro di lei. La donna sembra leggergli nella mente. Staccando la bocca da lui, gli si cala sopra, guidando il cazzo con la mano e facendolo scivolare dentro. Il paradiso. Daniel si sente accogliere in quella fica calda, bagnata. Con le mani cerca il contatto col corpo della donna, le accarezza le cosce e si eccita ulteriormente tastando il pizzo delle autoreggenti. La donna si muove sinuosa sopra di lui, i movimenti del suo bacino mandano in estasi Daniel, che avverte i testicoli sempre più pieni ed il cazzo sempre più grosso e duro.
“Sììì, muoviti cosììì, sei fantastica…”, gli sembra quasi di scopare con la sua fantasia, perchè la donna non accenna a fare un verso, nè a dire una parola. Daniel sposta le mani lungo il corpo sinuoso della donna, salendo fino al seno, quel seno pieno e sodo che aveva scatenato la sua eccitazione; lo tasta, lo soppesa, lo stirnge, pizzicando i capezzoli prominenti. Tutto lo eccita fuori di misura, ogni cosa è lì per lui, per farlo godere e per dargli piacere.
La donna si muove, prima lenta e poi veloce, assecondando i sospiri di Daniel, muovendosi su e giù e poi roteando il bacino.
“Sììì, dai, daiii!!!”
Daniel sente il suo piacere salire, troppe le stimolazioni della donna per poter resistere oltre. Non ce la fa più, la voglia sale, è alle stelle ormai; sentendosi libero di sfogare tutta la sua eccitazione, in preda ad un orgasmo sconquassante, Daniel scarica nella donna tutto il suo seme caldo, accompagnando il piacere con urla ataviche.
La donna si sfila da lui, in silenzio si riveste e va via. Daniel avverte il rumore della porta chiudersi, si toglie la benda e rimane per un po’ sdraiato sul letto, con il cazzo fradicio e la curiosità di sapere con chi avesse scopato…
Squilla il telefono. Daniel solleva la cornetta e l’appoggia all’orecchio.
“Questa l’ho vinta io…ci si sente su internet, un bacio…”
Una mattina Daniel riceve un nuovo messaggio da Lucia:
“Ciao, Daniel. Per te ho preparato una cosa molto stuzzicante. Devi andare questa sera alle 21.30 al locale ‘Tana del lupo’ , non mancare!”.
Daniel riflette un istante sul messaggio appena letto: la “Tana del lupo” è un locale di lap-dance, con ragazze di tutti i tipi e per tutti i gusti, e lui non è mai stato frequentatore di questo genere di posti; ma ora, rapito dal sensuale gioco con Lucia, non gli dispiace potervi entrare.
La giornata trascorre rapida fra un impegno e l’altro. Alla sera, Daniel torna a casa, consuma una rapida cena, si fa una doccia energizzante, si rade, sceglie un abbigliamento semplice e curato, sale in auto e si dirige con una certa curiosità al locale di lap-dance.
L’insegna gialla lampeggia luminosa, il parcheggio è semideserto; Daniel ferma la macchina ed entra nel locale, dove una musica molto sensuale ed un profumo molto particolare lo avvolgono. All’ingresso lo ferma una ragazza di bella presenza, minigonna nera, camicia bianca attillata e scollata, calze velate e scarpe nere con tacco vertiginoso.
“Mi dia pure la giacca, signore, è stato prenotato un tavolino per lei nella sala, l’accompagno, prego!”.
Daniel si toglie la giacca, la porge alla signorina e segue il suo passo ondeggiante. Le luci nella sala sono soffuse e la musica risulta ancora più avvolgente, che all’ingresso.
“Prego!”, dice la signorina, facendo accomodare Daniel ad un tavolino appartato, da cui si domina l’intero locale, palco compreso. La signorina si allontana con discrezione ed a Daniel non resta che sedersi per gustarsi lo spettacolo.
Il locale ha un’atmosfera estremamente avvolgente e, forse per il fatto che è semideserto, anche molto intima. Daniel vede una cameriera vestita come la signorina che l’ha accolto e la chiama per ordinare qualcosa da bere.
Guardandosi in giro, Daniel nota la presenza di diverse cameriere, vestite alla stessa maniera, che si aggirano con passo aggraziato e disinvolto per la sala, tutte molto avvenenti ed altissime sui loro tacchi vertiginosi. Daniel sente già l’eccitazione crescere solo per il fatto di trovarsi lì; comincia a sorseggiare il drink che la cameriera gli ha portato al tavolo, mettendosi comodo per gustarsi lo spettacolo che sta iniziando. La musica cambia, mentre una ragazza svestita in maniera molto povocante fa il suo ingresso sul palco. Si tratta di una ragazza mora, alta, bel fisico scultoreo, fasciato da un body di pizzo nero scollatissimo davanti e dietro, autoreggenti nere e tacchi alti e sottili. Un piacere vederla muoversi sinuosa al ritmo della sensuale melodia, estremamente seducente, mentre balla e si contorce intorno al palo, e provocante, mentre mima un amplesso aggrappandosi e strusciandosi alla pertica. Come rimanere indifferenti davanti a tanta avvenenza ed ad una simile spudoratezza? Daniel sente l’eccitazione aumentare, questa volta è completamente rilassato e non proverà ad opporre nemmeno un minimo di resistenza, decidendo di lasciarsi andare a qualsiasi sensazione la serata vorrà regalargli. Lo spettacolo continua, le creature sul palco si avvicendano, in maniera sempre più sensuale, l’atmosfera nel locale si fa più coinvolgente, e la luce nella sala si abbassa notevolmente, per dare risalto al palco ed allo spettacolo. Daniel, come gli altri avventori, è rapito dalle movenze seducenti di quelle ballerine, bellissime e disinibite. La fantasia di Daniel comincia a librarsi; sarebbe bello trovarsi al centro del palco, trasportati ed inebriati dalla musica, oggetto di attenzione da parte di quelle creature stupende; sì, essere al posto di quel palo e ricevere tutte le attenzioni, sentirsi circondare da braccia e gambe affusolate, sentirsi stringere in una morsa sensuale…Daniel è eccitato, lo spettacolo incalza ed anche le sue fantasie si fanno sfacciate. Si immagina su quel palco, attorniato da un gruppo di fameliche e procaci ballerine, che se lo contendono, che gli si strusciano addosso, che lo bramano, che lo baciano con bocche voraci ed assetate di sesso, che lo accarezzano con mani sapienti, che lo palpano dappertutto e lo desiderano.
Daniel è perso nelle sue fantasie, come un adolescente, il membro duro per l’eccitazione stretto nei pantaloni, il desiderio di un corpo da baciare, da accarezzare, da possedere con vibrante passione. Non gli capitava da tempo di sentirsi così, col cazzo duro solo per aver visto delle donne, per quanto belle e provocanti; mai avrebbe pensato che il solo fatto di trovarsi lì, in quel posto, l’avrebbe fatto impazzire di desiderio. Ha voglia che una mano lo accarezzi, giochi con la sua virilità…gli sembra quasi di sentirla quella mano scorrere morbida ma decisa sul rigonfiamento dei suoi pantaloni…ma non si sta trattando di una fantasia. Daniel cerca di mettere a fuoco l’immagine davanti a sè, ma il buio non gli permette di riconocscere quel corpo di donna che ora gli è davanti, che lo inebria col suo sensuale profumo; Daniel sa solo che vuole abbandonasi al suo tocco fantastico, lasciarsi andare per assecondare la propria eccitazione. La donna lo accarezza, lo sfiora con le labbra, Daniel mugola di piacere, mentre in lontananza scorge le ballerine che si muovono sensuali sul palco. L’eccitazione è alle stelle, Daniel si trova lì, in un locale notturno per uomini, seduto ad un tavolino appartato, al buio, mentre le mani di una sconosciuta dai lineamenti sensuali lo toccano ovunque, senza lasciargli tregua. Gli sembra tutto talmente irreale, da non riuscire a reagire a quelle carezze ed a quegli stimoli sessuali; si trova lì, seduto, in balia dei movimenti sensuali della donna che ora si è messa seduta sopra di lui, a gambe aperte, che ora muove il bacino e struscia la sua fica sul suo cazzo chiuso nei pantaloni. Daniel non sa come reagire e rimane lì, ad inspirare il profumo di quella pelle sconosciuta, a sentire la pressione sempre più insistente di quel corpo sul suo cazzo duro, a godere della carezze di quelle mani affusolate, ad assaporare le labbra che si avvicinano insolenti al suo viso. La donna insiste, danza su di lui, si muove sensuale e felina su di lui, senza lasciargli tregua, senza permettergli alcun movimento…lui, Daniel, preda di una sconosciuta, immobile come quel palo in mezzo al palco, oggetto delle movenze erotiche di una ballerina…Il suo cazzo sempre più teso, la speranza di potergli dargli sfogo il prima possibile. Ma la donna continua a muoversi, a danzare eroticamente su di lui, incurante di quel bisogno impellente; la donna muove il bacino avanti ed indietro, roteandolo di tanto in tanto, simulando una penetrazione che non si sta verificando. Daniel avverte i grossi seni sfiorargli il viso ed il torace. La donna ci sa fare, la sua danza sta provocando sensazioni uniche a Daniel. I movimenti sono rapidi e lenti, decisi e delicati, la pressione sul suo cazzo duro è costante, non dimuinuisce e Daniel comincia a muoversi come può sulla sedia, per allentare la tensione dell’orgasmo che si avvicina. Nemmeno nei suoi più lontani ricordi di adolescente si rammenta di essersi sentito così, impotente, sottomesso, straordinariamente eccitato anche senza essere toccato dal vivo…Daniel sente il suo cazzo pulsare, muoversi autonomamente sotto i colpi di bacino della sensuale sconosciuta, sente l’eccitazione straripare, i seni sodi della donna sbattere contro il suo torace. Daniel non ce la fa più, non resiste, la conturbante danza lo portano ad un piacere esplosivo, incontrollato ed incontenibile, ad un orgasmo improvviso e prolungato, lì dove si trova, vestito, coi pantaloni ancora perfettamenti abbottonati.
La donna lo bacia, sfiorandogli la bocca con le labbra, si alza e si allontana. Daniel è stordito, beatamente stordito.
La ragazza che l’ha accolto all’ingresso lo raggiunge e lo invita ad alzarsi. Daniel è impacciato, cammina a fatica, sente i boxer ed i pantaloni fradici, ne sente la stoffa appiccicosa di sperma aderirgli addosso. La ragazza lo accompagna in un camerino vicino all’ingresso.
“Prego, si accomodi, dentro troverà l’occorrente che le serve.”
Daniel non capisce a che cosa lei si riferisca. Entra nello stanzino ed appesa ad un attaccapanni riconosce la sua giacca; sulla spalliera di una sedia sono ripiegati dei pantaloni ed in una busta ci sono dei boxer di cotone bianchi, con un biglietto: “Se sei qui, vuol dire che la serata è andata come ho previsto. Questi vestiti sono per te, cambiati. Spero che ti sia piaciuto…a presto! Un bacio. Lucia.”

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