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Racconti Erotici Etero

a bordo piscina

By 7 Ottobre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Girl: La giornata &egrave caldissima oggi così scelgo di fermarmi nella bella piscina dell’hotel. Ho un bikini veramente minimo che copre come può le mie forme. Mi sdraio in un punto a bordo vasca non particolarmente affollato’ mi guardo intorno e vedo famiglie’ pochi uomini soli, anche se certi mariti sarebbero da provare’ mi stendo e mi passo la crema da sole su tutto il corpo con gesti lenti e accurati.. mi accarezzo la pelle senza pudore e intanto continuo a guardarmi intorno’ il sole risveglia il desiderio sessuale dicono’ voglio comunque rilassarmi e riposare’
boy: Mi domandavo se avrei incrociato quella fantastica ragazza italiana che avevo visto alla reception ed ora &egrave li, sdraia al sole sul lettino lungo la piscina…
Il mio intuito non sbaglia quasi mai quando si tratta di individuare cavalline da monta, già averla vista vestita in quel modo a fare il check-in ha aiutato ma ora… Ha scelto la piscina che &egrave riservata al silenzio per esibirsi, per lo più sono coppie di una certa età, gli uomini sono tutti con le mogli e se la stanno mangiando con gli occhi… E come minimo sarà già bagnata… Meglio per me.. Nessuno potrà avvicinarsi troppo…
Certo &egrave fatta veramente bene… Ha due tette, sarà una quarta, che sembrano stiano per esplodere contenute a fatica da quel mini bikini, e non parliamo di quello che pezzettino di stoffa che le copre, (si fa per dire) la figa…
Voglio osare, metterla alla prova, vediamo cosa succede entrando in piscina ed uscendo davanti a lei, con il mio costume slip, che non nasconde in nessuna maniera i miei 20 cm che stanno crescendo… Fortuna vuole che il lettino accanto al suo sia libero… Ci provo…
Ho avuto ragione… Appena sono uscito dall’acqua lei ha aperto leggermente le gambe così ho potuto vedere la figa gonfia che si ritrova.. Ho fatto anche bene ad indugiarle davanti, so che ha guardato bene il mio pacco anche se indossava gli occhiali da sole…
Ora devo solo continuare a pensare alle sue tette ed aspettare che il mio amico si mostri…
G: Un uomo mi passa davanti appena uscito dalla piscina’ avrà quarant’anni ed ha un bel torace villoso’ sono quei peli forti che ti fanno il solletico e che mi fanno impazzire quando me li strusciano sulle tette o meglio ancora più in giù, quando mi accovaccio a gambe aperte mettendo la fica in faccia al mio uomo’ mi intriga mentre mi osserva’ allargo le gambe e il triangolino degli slip si tende ancora di più sul mio monticello gonfio’ha un bel pacco pieno dentro i suoi slip e cammina con calma davanti a me finché non si siede nella sdraio al mio fianco’
B: Sono sdraiato accanto a lei, e certo, non ho bisogno di pensare alle sue tette, sono li a pochi cm da me…. E fanno diventare di marmo il mio amico… Ha un pancino piatto, e con quel mini bikini che indossa, fa intravedere il suo monticello, e da quello che vedo sembra quanto meno curato….
La fortuna mi assiste, un cameriere viene nella nostra direzione e casualmente si ferma fra i nostri lettini, così anche lui mentre ci parla la può mangiare con gli occhi…
Questa intrusione mi aiuta, lei si muove nella sua direzione e dopo che io ho ordinato un moijto mi rivolgo a lei chiedendole cosa potevo offrirle da bere.
Nell’attesa chiacchieriamo un po’… Ci presentiamo, scopriamo che entrambi siamo soli, che le nostre camere sono sullo stesso piano. Mentre parliamo, lentamente porto una mano sul pacco e lo strizzo un po’ spudoratamente… Per poi spostare la mano, e con piacere noto che ha osservato attentamente la scena.. Nel frattempo il cameriere ci ha portato i nostri drink e durante il brindisi, a causa della mia enfasi nello scontrare i bicchieri, un po’ di aperitivo le finisce sul seno, costringendomi “involontariamente” a guardarle ancora più da vicino…
G: Dallo scontro il moijto ghiacciato mi schizza sulle tette e scende giù nell’incavo del mio seno fino ad arrivare all’ombelico’ &egrave un fiotto gelido che mi accende’ il ragazzo davanti a me si scusa, mortificato, anche se ‘ dal movimento che vedo dentro al suo costume ‘ vedo che apprezza la scena’ gli dico che non &egrave nulla e afferro la fetta di lime dal suo moijto e comincio a succhiarla guardandolo fisso negli occhi, agguantando la fetta la con le labbra e leccandola piano’ facendola entrare e uscire quasi fosse la simulazione di un pompino’ vedo che il suo slip &egrave al limite della tenuta e comincia ad occhieggiare qualcosa’ mi accorgo intanto che i miei capezzoli mi si sono immediatamente inturgiditi e tendono i triangolini del mio bikini’ lo osservo’ gli dico che ho troppo caldo e che vorrei tornare in camera a rinfrescarmi’ dicendoglielo mi accarezzo il seno e continuo a guardarlo negli occhi’ lui mi osserva e sembra intuire’ mi alzo e con lo sguardo lo invito a seguirmi’ forse quando ero sdraiata non vedeva il mio tanga: il mio sedere &egrave praticamente nudo e solo un piccolo filo mi taglia in due le natiche’ alzandosi vedo la sua erezione: nonostante il costume scuro si vede tutto’ sento già il suo pelo ispido su di me’ e mi eccita da morire quel suo petto irsuto’ cammino controllando con la coda dell’occhio’ indosso un pareo leggerissimo e trasparente fatto di pizzo bianco che valorizza ancora di più i miei glutei’ spingo la porta della camera e sento il suo calore alle mie spalle..
B: Lo spettacolino che ha messo su con il lime &egrave stato il colpo di grazia… Adesso il mio amico &egrave più duro della pietra, e quasi mi strozzo quando con la scusa del troppo caldo, indirettamente, mi invita in camera sua… Non ci potevo credere….
Solo dopo ho capito il perché del suo sorriso quando le chiesi se potevamo fare il giro della piscina per recuperare le mie cose, del suo fare lento e fissarmi negli occhi mentre si legava quel pareo, poi, ho capito…. Quando mi ha dato le spalle, devo ammetterlo, sono rimasto alcuni secondi a guardare quel culo, praticamente nudo e praticamente perfetto a pochi passi da me… Ho dovuto far appello a tutto il mio autocontrollo per non saltarle addosso li davanti a tutti, devo giocarmi bene le mie carte, dopo tutto ho la possibilità, di averla per una settimana…. Mentre facevamo il giro della piscina, erano palpabili gli sguardi su noi, prima sui lei, poi su me e capivano, e grazie a lei ho potuto notare che mentre i mariti guardavo lei un paio di mogli, con mio sommo piacere, hanno osservato me…
Da li arrivare in camera fu un attimo…
Mi fa entrare, sempre languida, e mi dice che posso versarmi accomodarmi nel salottino e versarmi da bere mentre lei vuole si fa una doccia’ la doccia della camera &egrave visibile da dove sto seduto’ &egrave a pochi passi da me’ la osservo sfilarsi il reggiseno e sorridere nel gioco di specchi riflessi’ due seni sodi e grossi si palesano su un corpo esile e ben scolpito dalla palestra’ il triangolino sotto &egrave più discreto e nei movimenti che fa non vedo bene quello che nascondeva’ mi alzo con il bicchiere e mi avvicino silenzioso alla doccia’ lei &egrave già sotto l’acqua e si fa accarezzare dalla schiuma bianca’ mi avvicino ancora e mi tolgo la maglietta.. sono in costume alle sue spalle mentre lei, beata, si fa coccolare dall’acqua calda’ &egrave uno spettacolo questa donna! Il suo culetto a mandolino &egrave adesso attraversato dalla schiuma del bagnoschiuma e sembra un fiotto di sborra… come uscita dall’estasi guarda fissa verso di me con un sorriso e mi invita ad entrare nella doccia’
In un secondo le fui addosso abbracciandola e facendole sentire la differenza di fisico’ lei mi abbassa il costume e facendolo scendere fa uscire il mio amico in tiro’ Con un braccio le cingo la vita e avvicino il suo bacino verso di me, iniziando a strusciare il mio amico sul suo culo per farle sentire quanto &egrave duro. lei accompagna quel dolce movimento muovendosi su e giù, strusciando il cazzo fra le sue chiappe di marmo’
Le mie mani si dedicano allora a quelle immense tette….. le afferro per palparle appieno, poi inizio a giocare con i suoi capezzoli, ruotandoli leggermente, tirandoli, pizzicandoli, mentre le davo lievi baci che partivano dal collo e sulle spalle profumane… Una mano, scende poi diretta in mezzo alle gambe, scivolando piano lungo l’addome e infilandosi verso quel monte proibito e penetrandolo con due dita… Era un lago di umori… Andai avanti per un po’…. La portai al limite del primo orgasmo e mi fermai.. Rifeci questo giochino diverse volte fino a che non la feci venire tremando… la girai verso di me, e dopo averla fissata a lungo negli occhi la baciai a lungo, le mie mani si muovevano ovunque, la guardai con un sorrisetto beffardo’ mi muovevo sulla sua bocca, sull’orecchio, sul collo, sempre più giù, nell’incavo dei seni’ afferrai le tette con le mani e mi portai entrambi i capezzoli in bocca, li succhiavo, leccavo, mordevo, poi, continuando a scendere fino alla pancia e all’ombelico, mi trovai inginocchiato davanti a quel meraviglioso confetto di carne.
Le divarico le gambe e me le metto in spalla, puntandola contro il muro, sbattendomi letteralmente in faccia la sua fica. Il gioco era interessante: farle sentire la mia faccia avvicinando la bocca senza fare nulla, una bella leccata, poi una seconda, ed poi un ritmo regolare, e ad ogni colpo dedicavo un’attenzione particolare al suo clito’ lo succhiavo forte, lo mordevo, gli davo colpetti, ci giocavo, le allargai le labbra con le mani e la penetrai con la lingua… Continuai fino a che non mi esplose il suo secondo orgasmo in bocca, la ripulii tutta, poi mi alzai difronte a lei… Le sorrisi e capii’
G: Questo sconosciuto era andato direttamente al sodo.. mi piace regalare spettacoli da far sborrare la gente nelle mutande.. la sua lingua &egrave capace e veloce’ sa bene come far godere una donna’ e i capezzoli sono letteralmente il mio punto debole’ e mi ha munto come una mucca’ oltre ad avermi letteralmente fatto gocciolare’ &egrave qui ai miei piedi e io sono nuda ed eccitata’ si alza e comincio a baciarlo premendo il mio grosso seno contro di lui mentre allungo una mano verso il suo grosso cazzo incandescente che comincio a massaggiare per la sua lunghezza’ la cappella &egrave lubrificata e grossa’ limoniamo a fondo mentre stringo bene la sua asta’ mi abbasso verso questo trofeo e comincio a leccarlo piano con la punta della lingua, quasi fossi una gattina che lecca il suo latte’ le mi labbra poi baciano avidamente la sua cappella e la ingoiano piano’ scopare dentro di me questo pezzo di carne duro e palpitante’ la mia lingua lo impasta per bene nella bocca’ scotta da quanto &egrave rovente’ ‘ha un buon sapore il tuo cazzo’ gli dico guardandolo fisso negli occhi’ &egrave in estasi e mi guarda con gli occhi semi chiusi’ ‘continua, non ti fermare’ mi dice con un filo di voce spezzata dal piacere’ e io mi rituffo a ingoiare quel pesce tanto grosso’ mentre con due dita mi massaggio il clitoride’ ad un certo punto mi alzo in piedi e mi dirigo verso il terrazzino ancora gocciolante’ lui non capisce e mi guarda stupito mentre lo osservo con la coda dell’occhio’ cammino lentamente fino ad aprire la porta finestra’ il terrazzo ha un parapetto di vetro e, anche se siamo molto in alto, si vede potenzialmente tutto’ vedo che &egrave sull’uscio col cazzo in tiro esitante se uscire o meno’ lo afferro per l’uccello e delicatamente lo invito ad uscire’ io faccio bella mostra di me con i miei seni al vento’ sotto di noi a un tot di piani c’&egrave la piscina con tutte le famiglie a guardare’ e se solo alzassero la testa vedrebbero me appoggiata al parapetto con le mie tette in mostra’ sono lì appoggiata a novanta gradi col culo ben in mostra verso il mio focoso sconosciuto, mi giro e gli scambio un sorriso molto malizioso’
B: Chissà se far bene i pompini &egrave una sua dote naturale, oppure &egrave dato dalla pratica, ma onestamente non mi interessa, so solo che adesso sono io a godermelo.
Quando si &egrave staccata mi ci &egrave voluto un po’ per realizzare, e mentre si dirigeva al terrazzino mi sono voluto gustare in pieno lo spettacolo che mi si presentava.
Oltre che porca, gli piace dare spettacolo, sarà accontentata. Come mi ha afferrato per il cazzo ho deciso cosa fare.
Appena varcata la soglia del terrazzino punto diretto alla sua figa. Entro in un colpo, &egrave un lago… Le mie mani scorrono lungo i fianchi afferrandola per le tette.. Ed iniziò a mungerla bene.. Le strizzo le palpo le tiro, per poi passare a giocare con i capezzoli… Lentamente iniziò a scoparla.. Prima lento, poi affondo secchi e decisi poi veloce.. Me la prendo comoda, non deve venire subito.. L’idea che ci possono vedere mi elettrizza, e mi piace. Mi diverto a martoriarle i capezzoli, ho visto che impazzisce… Iniziò a strizzarli bene, ed iniziò a scoparla veloce… Resiste poco, e viene reggendosi al balcone per non cadere…
mi inginocchio dietro di lei, ed iniziò a leccarle figa e culo, la scopo con due dita mentre la lecco, poi iniziò a stimolarle il culetto.. Entrò piano, prima un dito, poi due… Poi quando &egrave lubrificato ben bene mi alzo e punto la cappella sul suo buchino. Piano piano entro, vederla così esposta mi manda in tilt… L’afferro salda per i fianchi ed entrò tutto in lei….. Mi muovo veloce, quel culo &egrave un calamita per le mie mani, le di diversi sculaccioni, e sembra apprezzate… Continuo fino a che non viene, nuovamente.
Faccio appena in tempo a rendermene conto che vedo un bambino che ci osserva e poi chiamare la mamma, sono lesto a rientrare con lei, dopo tutto, farci cacciare il primo giorno non mi pare il caso.
La libero, e poi mi stendo sul letto….
G: Ci sa fare l’uomo’ non so nemmeno come si chiama ma conosco bene il sapore del suo cazzo’ entra e si stende sul letto lasciandomi gocciolante in terrazzo’ ho una gran voglia del suo cazzo’ e lui &egrave lì disteso con la sua asta in tiro’ mi avvicino al letto e ci salgo in ginocchio fino a mettermi a cavallo della sua asta.. avvicino la punta del suo membro alle labbra della mia fica.. gioco ad avvicinarlo e a sfiorarlo’. Ad ogni millimetro di carne che si tocca ho i brividi’ trattengo il fiato: afferro la sua asta con una mano e la accompagno dentro di me fino a farla sparire tra le labbra della mia fica’ entra come una lama calda nel burro: &egrave grosso e duro e lo sento sempre più in profondità’ ora il mio bacino &egrave a contatto con le sue anche, mi lascio trapanare dal suo cazzo’ &egrave la mia posizione preferita’ gli chiedo di strizzarmi le tette’ e subito obbedisce’ le massaggia piano’ le strizza sempre più forte’ afferra i capezzoli tra il pollice e l’indice e se li rigira’ e vedo che chiude gli occhi per assaporare quei movimenti dentro di me più interessanti di altri.. mi sento sempre più dilatata e bagnata’ e ad un tratto sento armeggiare alla porta qualcuno che tenta di aprirla’ con mia grande sorpresa entra un ragazzo del personale di servizio che mi consegna un abito che avevo fatto stirare’ lui si gela alla vista di noi due, io sorrido e il mio uomo anche si imbarazza un po” &egrave un bel tipetto sui trent’anni che si scusa subito’ gli faccio segno di avvicinarsi e di non preoccuparsi. Appoggia il vestito su una sedia e si avvicina al letto’ passo dopo passo vedo il suo uccello ingrossarsi dentro i pantaloncini corti bianchi della divisa’ ad un passo da me gli accarezzo il pacco e gli chiedo se gli piace quello che vede’ deglutisce a fatica e lo invito ad avvicinarsi ancora’ gli sbottono la patta con una mano e ne estraggo un piccolo dardo infuocato.. ho sempre un palo dentro di me ma ho una gran voglia di cazzo’ guardo l’uomo della piscina e gli chiedo sorridendo ‘non ti dispiace vero?” si alza e contemporaneamente io mi distendo a pancia in giù’ continua ad avere il cazzo dentro di me ma cambiamo posizione: ora sono stesa con le gambe aperte, il mio uomo e sopra di me e io avvicino la testa verso la patta del ragazzo dell’hotel e comincio a fargli un bel pompino’ ha il cazzo tosto e giovane’ forse non ha mai assistito a una cosa del genere’
B: Quando l’inserviente entra, ho un attimo di esitazione, mi stavo preoccupando per lei, anche se, presumo, qualcuno entrasse in camera nel cuore della notte e la sbattesse senza pietà, di certo non si lamenterebbe….
Ora sono io sopra, e mi godo la scena di quel ragazzetto che si sta facendo spompinare da questa bella puledrina della quale ignoro il nome, (ma che conosco molto affondo). Mi muovo lento, le faccio sentire tutti i miei 21 cm… Via via che il ragazzo si avvicina io aumento il ritmo, quindi lui si fa coraggio e per tenerle il cazzo in gola la afferra con entrambe le mani, dura poco e le sborra dentro e lei da brava ingoia tutto… Il ragazzo quasi si accascia, ha lo sguardo incredulo, presumo avesse solo sognato una cosa del genere. A per rivestirsi ma con un cenno gli dico di sdraiarsi sul letto.
Io mi metto le due gambe in spalla ed iniziò a sbatterla senza ritegno aggrappandomi a quelle due immense tette sode, fino a che non viene nuovamente…
Come viene esco immediatamente da lei, l’afferro per i fianchi e la impalo sul cazzetto del ragazzo… Io mi piazzo dietro di lei e con un colpo secco le apro nuovamente il culo.
Mentre i nostri cazzi le aprano figa e culo le nostre mani le tormentano le tette…. Andiamo avanti fino a che non veniamo tutti e tre quasi contemporaneamente. L’inserviente si ricompone velocemente e ci ringrazia, gli lasciò intendere che se terrà il segreto potremmo giocare nuovamente in tre, e per tutta risposta mi lascia il suo passe-partout.
Lei &egrave li, nuda e sfatta sul letto che sembra un angelo, io mi sdraio accanto a lei ed iniziò a baciarla teneramente… mi accarezza il cazzo moscio che non rimane indifferente’ lo bacia con la lingua e mi dice: ‘ne avrei voglia ancora’

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