Skip to main content
Racconti Erotici Etero

A casa degli zii

By 4 Febbraio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Per motivi di lavoro i miei zii facoltosi avevano affittato nella mia citta’ un villino.
Zona elegante, con ampio giardino, 2 piani, terrazzini, balconi vari, perfino una piscinetta con fontana, e l’arredamento interno, con mobili antichi classici rococo’ e tanto altro. Wow!
Avevano affidato a me e alla mia ragazza il compito di curarla quando erano fuori, innaffiare le piante far prendere aria qualche spazzata etc
Ma dalla prima volta che vedemmo quegli arredi interni, retro’ classici liberty demode”. cominciammo a pensare ad una cosa sola.
Intanto era un tetto sopra la testa per 2 fidanzatini senza casa propria e giaciglio privato, e stabile. In piu’ il look particolare stimolava le nostre fantasie piu’ naturali e ..culturali . .
Per cui il primo week end sicuramente libero dalla loro presenza vi andammo con le migliori ‘peggiori- intenzioni e tutto l’armamentario.
Macchina fotografica, valigione con vestiti, occorrenti per trucco, tante idee bislacche e tanta voglia particolarmente vogliosa.
In pratica mettemmo su un set cinematografico, e facemmo tutta una serie di foto porno in una location da bordello di inizio secolo (ecco cosa ci ricordava!!) secondo una precisa scaletta-sceneggiatura ma anche seguendo l’estro del momento.
Cominciammo ad orientarci nel villino via via che la nostra voglia giocosa e perversa cresceva e prendeva possesso della casa.
Materia prima ce n’era, posti e arredi per le foto ‘ attrezzi-attrezzo del fotografo’ e modella, giovane, ben disposta, simpaticamente intrigata eccitata e gasata dal gioco.

Cominciammo dapprima con l’esplorare e violare tutti i buchi e tutte le stanze per prendere le misure entrare in confidenza con le scenografie ed eccitare sempre piu’ la nostra voglia perversa e giocosa. Il mio cazzo e il mio obiettivo doveva essere sempre in tiro e se la mente non era lucidissima le pose comunque venivano provate con cura e l’armamentario ben riscaldato .
Poi cominciammo con scattare le foto piu’ pensate , dal personal book alle scenografiche, volevo dire scenografie ma la fica c’entrava proprio’
E cosi” guepiere e biancheria intima d’epoca, Lei mezza nuda con addosso solo reggicalze calze e con una collana di perle grandi al collo, velata e scosciata
o vestita da gran dama sopra e gran porca sotto, lei avvolta dalla tendona di raso da cui usciva una tetta e una coscia’

E poi ancora lei in reggiseno e mutandine che mi frusta il culo esposto, poi me lo lecca perversa stringendomi le palle pendenti, poi sul divano
da sola a cosce larghe a masturbarsi con un fiore nella fica'(o quasi, un fiore)
occasionalmente raggiunta da me e costretta ‘si fa per dire- a prendermelo in bocca, ‘lei alla pecorina stiracchiata tra cuscini sul divano in pelle,
con le gambe spalancate oscenamente seduta o impalata sul mio cazzo senza volto che me la scopo a gambe sollevate a V tenendola per le caviglie sul letto di ottone o in cucina’ in tutte le posizioni’

E appena ottenuta e mantenuta una posa arrapante e fantasiosa, esposimetro, ferma cosi, spippettata per mantenere l’erezione, Autoscatto-e via.
E ancora, sempre piu’ eccitati e compenetrati nella cosa e nella casa’
Giu’ nella cantina rustica’ sulle scale a 4 zampe ‘Tra oggetti e arredi d’arte’
‘su un biliardo immancabile in una casa come quella’.

Ogni tanto (ogni poco..) ci concedevamo un po’ di strapazzo libero e violento tanto per tenere alta la tensione e non perderci in pose troppo studiate’

Poi di nuovo ”nel gorgo del peccato” e nel vortice del gioco, con lei truccatissima con veletta e cappellino col mio cazzo in bocca, lei nuda io vestito con un vecchio smoking rimediato ad hoc, come un cliente frettoloso con una prostituta
ben retribuita , senza tempo da perdere in inutili preliminari,
lei vestita da signora vogliosa io elegante o nudo come uno schiavo gigolo’..

Immortalavamo anche i momenti di pausa, lei seduta sulle scale in camicetta sbottonata e mini sollevata fino alle cosce, a fumare e aspettare il cambio di scena e di posizione’ teneri e complici ‘non tanto, teneri’

Utilizzammo anche la piscinetta’umidi e tumidi non solo per l’acqua, non ancora per altro’

E infine verso sera ormai alle luci del crepuscolo’, io mi posi nudo ed eretto davanti a lei in ginocchio finalmente pronta a farsi immortalare in azione spermatica e non solo piu’ in citazione erotica, stavolta solo con una catenella moderna, fotografata inquadrata vista ma soprattutto vissuta mentre le sborro in faccia come a una moderna fica , tale e quale ad una antica sgualdrina, dopo averla vestita come una mignotta e trattata come una troia’

Poi via con l’ultima impillicciatura ai cuscini del divano buono un po’ umidiccio ,e una passata veloce di straccio in giro’

Rivedemmo a casa le foto molte delle quali in un bianco e nero classico e demode’
tutte stampate da noi, Tutte ok perfettamente vintage, specialmente le piu’ kitsch.
Tutte buona la prima tranne la sborrata’ luce troppo scura o sborra troppo chiara’. o forse alfine troppa voglia di porre fine a quella tortura di dover comunque rimandare il gran finale, troppa per essere anche lucidi non piu’ come modella e fotografo ma ormai solo giovani e gaudenti’.

Oddio, tecnicamente e visivamente tanto male non me la ricordavo, quella sborrata sulla sua faccia di modella interprete troia professionale, ma’
Per la buona VENUTA del servizio e completezza del SERVIZIO’

Nessun problema, buona scusa per tornarci ,PRESTO , SUBITO, a replicare tutto o in parte-
Alla luce di candele e al lume della nonna aggiungemmo una buona alogena.
Stavolta in primissimo piano, mirai sul viso che aveva ancora tanta sborra da ricevere e non sugli ambienti che avevano gia’ dato, autoscatto a 10 secondi, sega rapidissima e sborrata in faccia non d’annata ma magari dannata’.
Peraltro, per dovere di professionalita’ e per il bene del servizio/servizietto curai di tenere tutti i monili in mostra sullo sfondo ma soprattutto la sua faccia da giovane troia in bella vista’

I miei zii hanno soggiornato in quella casa davvero troppo poco’. Ma quel bordello penso non sia stato mai chiuso, ne’ che sia mai tornato cosi’ attivo come quella volta.
””.

Leave a Reply