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Racconti Erotici Etero

A forza di provare, prima o poi…

By 21 Novembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Un semaforo rosso, voglia di trasgredire, di stupire me stesso, guardo la ragazza alla guida della sua cinquecento fiammante, avrà un trentina d’anni, si sta colorando le labbra con un rossetto, faccio quello che non avrei mai pensato di fare, lascio il volante con la mano destra e.approffittando del fatto che si &egrave girata un attimo a guardarmi, mi metto un dito in bocca e mimo un coito orale.
La ragazza strabuzza gli occhi, arriva il verde e con quello, arriva anche il suo indice alzato, quello medio, quello che offende, gran sgommata e tutto finisce.
Come inizio giornata non &egrave male, ho appena preso un ‘ vaffanculo’ tra l’altro giusto.
Rifletto sul fatto e rido, vado con il pensiero ai miei scritti erotici, ai segreti strappati o letti sui siti, alla trasgressione delle donne, a noi maschietti diventati ormai tremolanti davanti a donne in carriera.
Il mondo sta cambiando, lo dicono tutti e io mi adeguo.
Non ho più voglia e neanche il tempo per corteggiare.
Diretto e sfrontato: prima o poi troverò quella che si metterà un dito in bocca invece di alzarlo al cielo, per farmi sapere che ha la stessa voglia in quel momento.
Solo sesso, quante volte si parla di tromba-amici, di sesso con sconosciuti.
Cinquanta sfumature di grigio a confronto della mia voglia erotica e fantasia mentale, mi sembra un racconto di topolino.
Il suono di un clacson, mi riporta alla realtà, in effetti, sto andando ai quaranta sulla tangenziale, troppo lento anche per i miei gusti.
Alzo la mano per dirgli di avere pazienza e per la seconda volta mi becco un dito medio verso il cielo.
‘Cazzo’, penso, sono solo le nove di mattino e sono già a due…
Un altro semaforo rosso, il secondo dito che ho beccato si affianca alla mia destra, dentro, una mora sui quaranta, tipica sposa che va di fretta con tutti i suoi problemi.
Mi guarda incazzata nera.
Adesso ci riprovo
La guardo inferocito e lascio scivolare il dito dentro le labbra, visto che ha fretta e sta per arrivare il verde, smetto e le urlo;
– Potresti fare questo invece di suonare il clacson a quest’ora!
Lei mi guarda incredula e poi comincia a ridere di gusto.
La reazione mi prende alla sprovvista, mi rilasso e comincio a sorridere anch’io.
Lei tira giù il finestrino e, mentre scatta il verde mi urla;
– Si può fare!
E parte lasciandomi interdetto al semaforo
Guardo il retro della sua volvo station wagon e cerco di raggiungerla, ho deciso di capire se ho capito bene.
La seguo per centinaia di metri poi chilometri, ormai siamo in periferia, ma non mollo.
Ancora qualche minuto e lei si ferma, mi guardo attorno, siamo al centro di villette in costruzione, probabilmente la crisi ha bloccato i lavori, il silenzio assoluto viene interrotto dall’aprirsi della sua portiera, due gambe infinite si appoggiano al terreno e camminano verso di me, la guardo estasiato, finalmente una donna cazzuta che sa quello che vuole e non si fa tanti problemi.
Faccio scattare la sicura e le permetto di entrare.
Mi guarda e non parla.
‘Sembrava più giovane’, penso, mentre, lei appoggia una mano sul mio evidente gonfiore e poi, cerca la cerniera per farla scendere.
‘Che fortuna, che dannata fortuna lo sapevo che dovevano esistere anche questo tipo di donne, le spregiudicate del sesso…’
Le labbra scivolano dolcemente sul sesso dandomi sensazioni forti, ci sa fare la ragazza, mi sta facendo un servizio con fiocchi e contro fiocchi e sa dove mettere le mani.
Le mie invece, vanno ad accarezzare i capelli e a cercare di dare il mio ritmo al suo impegno cercando di trasformarlo nel mio tempo ideale.
Vengo bloccato sul nascere.
Le sue mani afferrano le mie e le spostano dalla nuca portandole sui fianchi, per un attimo prende fiato e si stacca dal mio piacere, mi guarda negli occhi fulminandomi;
– Il gioco lo conduco io, se no, ti lascio in mezzo al guado delle tue voglie e sparisco all’istante!
Alzo le mani in segno di resa e lei, tranquillizzata, si riabbassa a finire il suo discorso privato con Lui.
Attimi travolgenti, tocchi deliziosi, precisi, coinvolgenti, sapienza pura.
‘Ma da dove &egrave uscita questo ben di Dio?’
Cerco di resistere provando a pensare a qualcosa di allegro, ma, &egrave troppo tardi, una stretta più decisa e prolungata, un vorticoso giro di lingua e Zac, sono finito.
Prendo fiato, lei si &egrave alzata.
La guardo ammirato e soddisfatto
Lei allunga una mano.
La guardo perplesso
– 100 euro, sono 100 euro.
Strabuzzo gli occhi, pochi secondi e come un ebete vado al portafogli, cerco una carta da cento, ne trovo due da cinquanta e gli e li allungo.
Lei li prende e se li mette dentro il reggiseno, apre la porta e esce, poi, mi fa cenno di tirare giù il finestrino;
– Se vieni stasera ai viali, te lo faccio per cinquanta, lo stesso prezzo che faccio agli altri.
Allibisco;
– E per che ne hai voluti 100?
– Vuoi mettere il gusto della sorpresa e la speranza di avere trovato una zoccola che te lo faceva gratis, magari anche una brava ragazza di famiglia che non vedeva l’ora di incontrarti. Sveglia bambolo, siamo nel 2013!
Sorride di gusto, mentre si allontana.
‘ Cazzo che giornata di merda oggi e sono solo le dieci del mattino’ penso, tirando su la cerniera e mettendo in moto la macchina
Parto piano e ripenso alla donna mora, mi sfugge un sorriso amaro.
‘Questa lezione mi mancava proprio, meglio tornare a scrivere e a fantasticare, li non ci sono limiti e costa sicuramente di meno.’

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