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Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

A volte si trova un tesoro pur non trovando un amico…

By 28 Ottobre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

LASCIATI TRASPORTARE DALLE PAROLE’BUONA LETTURA’

Ho un appuntamento con un mio amico per una commissione,mi reco presso
il suo ufficio situato in un palazzo dove ogni stanza ed ogni piano è
costituito da uffici tanto che a fine Agosto mi ritrovo in corridoi
con tante porte chiuse tra cui anche quella del mio amico.Penso: ‘sarà in
ferie ed avrà dimenticato l’impegno’.

Nei corridoi fa un caldo asfissiante,nervoso mi accingo a tornare
verso l’uscita ma passando davanti una porta aperta scorgo una
donna. Mi blocco sorpreso,pensavo non ci fosse davvero
nessuno,si accorge che la sto fissando e seduta alla scrivania mi
chiede:”Posso aiutarla?Si accomodi…”. Nel frattempo sento delle voci
provenire dalle stanze che confinano con il suo ufficio,saranno le sue segretarie
anch’esse al lavoro. Entro,mi diriggo verso di lei,mi guardo attorno,leggo
sulla sua scrivania un cartellino “Responsabile dell’ufficio…”
quindi è il capo,ma non continuo a leggere perché non mi interessa,ora guardo
lei,ha l’aria della donna in carriera,calcolatrice e sicura di sè.Mi
avvicino alla scrivania e inizio a dirle del motivo per cui mi trovo
lì,ma soprattutto la osservo,il volto truccato,gli occhiali da
maestrina,la camicia leggermente scollata ed
aderente da lasciar immaginare meravigliose forme,ma è seduta’non
vedo altro.

Mi chiede di chiudere la porta e di raggiungerla dietro la
scrivania,vuol verificare al computer se il mio amico è in ferie o
solo in ritardo. Appena aggirato l’angolo della scrivania mi posiziono
alla destra della sua poltrona. Lei è seduta ed io le sono affianco ma in piedi e
resto sorpreso da ciò che vedo. Ora posso vederla benissimo,ha una
gonna nera che non arriva al ginocchio,due bellissime gambe avvolte
dal nylon delle calze e piedi avvolti in scarpe col tacco che completano e
arricchiscono la bellezza delle sue caviglie e delle sue estremità.
Tutto ciò inizia ad avere uno strano effetto su di me,sono attratto da
ciò che osservo e lei sembra accorgersene,credo sapesse che sarebbe andata così da quando
ho varcato la porta,lei voleva questo!Con aria da finta ingenua
accavalla le gambe lasciando che la gonna si alzi ancor di più…’oh
dio…ha delle autoreggenti!!!’,sa bene che effetto possono avere su un
uomo. Poi finge di lamentarsi per il caldo (in un ufficio con aria
condizionata) e sbottona ancora la sua camicia,un solo
bottone ed è quello che segnava il limite tra il vedo/non vedo,ora
vedo,posso scorgere gran parte del suo seno e non riesco a credere di
vivere questa situazione surreale. Lei guarda dritto al computer,io non smetto di
ammirare la sua bellezza,le sue forme,il modo in cui è vestita,sono
sommerso da un’ondata di erotismo che mi eccita incontrollabilmente nonostante l’assenza di un contatto diretto tra noi.

Sono confuso,indeciso,forse imbarazzato,inizio a sentire il mio
pene inturgidirsi,lei si gira con grande sicurezza,il suo viso è a
pochi centimetri dal rigonfiamento nei miei pantaloni. Se ne
accorge,mi guarda con aria soddisfatta e maliziosa esclamando:”cosa c’è??Va tutto bene??Vuoi sederti??”(ma sa che sto
benissimo…è tutta scena…quel “vuoi sederti??” mi è suonato come
un’ imposizione) si alza e lascia che io mi sieda. Ora sono seduto
sulla sua poltrona,lei è in piedi davanti a me poggiata alla
scrivania ed il suo sguardo cade ad osservare la mia eccitazione,si
compiace del mio stato,sa di esserne la causa, e in un attimo si mette seduta sulla scrivania,apre le
gambe e poggia i tacchi sui braccioli della poltrona e mi dice:”ora
ti senti meglio?” ho solo la forza di fare un cenno che significa un
“si”.Dalla posizione in cui sono vedo le sue mutandine e sento l’odore della sua figa forse
già umida,immagino quelle labbra lucide di umori che vorrei
assaporare,leccare ed istintivamente mi muovo verso di lei ma mi
blocca puntandomi il tacco al petto ed esclama “Dovrai guadagnarti
ciò che vuoi!!!”.

Accarezza la mia faccia col tacco,un chiaro invito,vuole che lo
lecchi ed io lo faccio,lecco le sue scarpe fin quando mi chiede di sfilargliele e continuo accarezzandole con la lingua i piedi mentre lei tocca il suo
seno e l’altra sua mano è tra le sue stesse gambe.Si tocca senza
togliere gli slip,non vuole ancora che io veda,vuol farmi soffrire.
Continuo a leccarla e lei sempre più spinge i suoi piedi nella mia bocca in cerca della
mia lingua,cosciente serva della sua eccitazione. Poi porta le sue estremità
tra le mie gambe a tastare la mia eccitazione dicendomi ‘liberalo’lo voglio!’ eccolo finalmente libero…lo osserva e poi lo afferra tra
i piedi ed io sento il loro calore e il dolce tocco del nylon che li
avvolge. Inizia un lento movimento su e giù con le sue estremità ,dire che mi
eccita è poco,mi fa letteralmente impazzire e sono preso da una voglia
incontenibile. Continua quel trattamento ancora un po’ ma poi vuole la
sua parte.

Scende dalla scrivania,si volta e alza la gonna fin dietro la
schiena,sposta le sue mutandine,vuole che lecchi il suo didietro,vuole
che lo penetri con la mia lingua ed io lo faccio la penetro anche con le
dita fin quando si sente ormai “pronta” ed afferra il mio cazzo sedendocisi
sopra dandomi le spalle. Si lascia penetrare,scende
lentamente assaporando quella sensazione di pienezza e pian piano inizia a
dar lei il ritmo a quella penetrazione saltando ed impalandosi sul mio
pene mentre con l’altra mano massaggia i miei testicoli e mentre che una mia mano
giunge a toccare il suo clitoride,la masturbo e
controllo la sua eccitazione,la sento godere ed
inizia ad ansimare pronunciando frasi sconce che non
sembrano sue,sento che sta per godere,sento i suoi muscoli irrigidirsi e così si abbandona ad un primo orgasmo che la travolge
e sfinita si ritrae stendendosi sulla scrivania. Ma non è
finita. Ora sono io a voler la mia parte. A vederla adesso sembra
disarmata,non è più la donna autoritaria e fredda di
prima,l’orgasmo sembra averla addolcita. La faccio voltare,siamo
entrambi in piedi e l’ afferro per la nuca baciandola mentre le mie mani
attraversano tutto il suo corpo. Inizio a sbottonale la camicia,la libero da quella costrizione e le
tolgo il reggiseno mentre con
dolcezza bacio il collo,le sue
spalle fin quando faccio in modo che si distenda sulla scrivania ed afferro i suoi
seni baciando e succhiando i suoi turgidi capezzoli,lei è di nuovo
eccitata ed io scendo ancora senza mai smettere di leccarla sfilando gonna
e slip. Finalmente ho raggiunto l’oggetto dei desideri,la sua
figa ed in un attimo,senza nemmeno pensarci la mia lingua è già lì a leccare i
suoi umori. Sento i suoi profumi e mi lascio inebriare,la sto
amando!

Mentre la mia lingua percorre il suo corpo una mia mano accarezza il suo seno,l’altra è
sulla sua bocca,mi lecca le dita. Voglio godere…non
resisto…allora prendo il mio cazzo e lo dirigo verso la sua
figa,voglio penetrarla,muoio dalla voglia di farlo. Lei lo
sa e mi lascia fare,vuole quel che voglio io e così la penetro con dolcezza. I miei
colpi sono forti,decisi,profondi ma dolci. Siamo eccitatissimi,una
posizione semplice,lui sopra lei sotto,ma ci permette di
baciarci,stare abbracciati ed incrociare i nostri sguardi
vogliosi. Siamo entrambi vicini all’orgasmo ed entrambi con la voglia
di volerlo raggiungere ma col dubbio di voler cristallizzare quel
momento e quelle emozioni ma alla fine inesorabile arriva il suo
orgasmo,urla tantissimo,il piacere la pervade e per un attimo
si sentono frasi e commenti che provengono dalla stanza delle sue
segretarie,avranno compreso cosa succede ed invidiose commentano e
sghignazzano. Anche io ci sono vicinissimo ma voglio che lei assapori
il frutto del mio godimento e mentre lei è ancora in preda all’orgasmo
sfila il mio pene raggiungendolo con la bocca ed in questo momento il
mio orgasmo si libera e fiotti del mio seme raggiungono il suo viso e
colano sul suo seno,altri finiscono nella sua bocca che sembra non
esser sazia continuando a succhiare il mio cazzo fino all’ultima
goccia.
Siamo sfiniti,mi da un lungo bacio e guardandomi negli occhi mi dice:
“il tuo amico non è mai stato qui…non è nè in ferie nè in
ritardo…semplicemente il suo ufficio è al piano di sopra…ma per
fortuna tu hai sbagliato piano!!!”
Resto per un attimo sorpreso,capisco che sapeva fin dal primo momento che avevo
sbagliato ma in fondo sono anche io contento d’aver sbagliato. Ci
ricomponiamo,lei si riveste ed ha ancora il volto segnato dal mio
seme e questo fa in modo che si senta sporca…troia…femmina…DONNA!!!

Ci salutiamo con la speranza di rivederci. Uscendo incrocio le sue
Segretarie che mi sorridono maliziose ma io ho avuto lei,il
meglio…sono appagato…vado via.

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