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Racconti Erotici Etero

acquazzone

By 6 Dicembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Ottobre comincia a portare quella difficoltà di comunicazione tra gli esseri viventi ma non certo tra me e Claudia che continuavamo le nostre chiacchierate con infinità spensieratezza e simpatia; diverse volte lei mi aveva detto quando la sarei andata a trovare a pranzo da lei e la mia intenzione era quella di rinnovare quest’incontro; le dissi che da lì a una settimana sarei andato a trovarla ed eravamo contenti di rivederci: il mercoledì successivo andai al lavoro da lei che era molto carina con dei jeans e una maglietta molto attillati e i capelli legati per evitare il fastidio durante il lavoro; mi salutò con un bacino e chiacchierammo 5 minuti prima che arrivassero le 12,55; uscimmo dal suo ufficio per andare al suo luogo gastronomico di pausa pranzo; parlavamo del più e del meno tranne in un momento che guardandola le dissi:
– Dio ti benedica Claudia’.con questa maglietta ti vedo che hai due bei seni’.con due capezzoli che prenderei volentieri a morsi
– Ma sei matto? Parla piano dai che qui mi conoscono’.
– Si parlo piano ma sai che solo a guardarti mi viene voglia di spogliarti tutta’..
– Dai non mi far diventare viola’.mangiamo
Sorrisi e diedi ad Claudia un buon appettito ricambiato con un bellissimo sorriso; dopo un quarto d’ora avevamo già finito quando le proposi di andare a fare una passeggiata: uscimmo da lì, la invitai a salire in macchina e ci recammo verso il mare’.era una giornata non proprio bella infatti aveva cominciato a piovere ma a me la pioggerella mi piaceva’.scendemmo dalla macchina facemmo un centinaio di metri e cominciò un bell’acquazzone’.non sapevamo più dove ripararci quando passammo da un foro di una rete all’interno di uno stabilimento chiuso’..non c’era nessuno per fortuna e con la sorte che ci aiutava ci riparammo sotto il tetto delle cabine del posto; Claudia aveva la maglietta bagnata e si vedevano bene le aureole dei capezzoli; mi avvicinai a lei, aveva i capelli bagnati che le donavano insieme ai suoi occhi un aspetto fantastico’le presi le mani e le portai vicino al muro’mi appoggiai letteralmente a lei e cominciai a baciarla’.la mia bocca era attaccata alla sua, la mia lingua perlustrava ogni millimetro della sua e la assaporava; la tenevo per le mani impedendole dei movimenti e il mio bacino si era infilato tra le sue gambe’.la baciavo sul collo sulle labbra, dappertutto, preso da un raptus di desiderio’.nel movimento scivolammo sulla maniglia della cabina che ‘pericolosamente’ si aprì’.ci tenemmo in piedi per miracolo ma ora eravamo dentro”.la presi con vigore, le sfilai la maglietta bagnata e il reggiseno’..il suo seno libero mi provocava desiderio incontrollato, il mio cazzo era sempre più duro come alla ricerca della sua preda’.spingendo sui pantaloni voleva essere liberato; la presi sotto le braccia alzandola e posandola su un piano abbastanza profondo con le gambe penzoloni la ripresi a baciare vigorosamente’.erano le 13,30 ma non stavamo badando molto all’orario di lavoro’.le sfilai i pantaloni facendola rimanere in perizoma ‘le feci scivolare il sedere ancora un po’ verso me’..mi sfilai i pantaloni e i boxer’.rimasi con il mio sesso tra le mani’.lo guidai verso la sua fica’.mi piaceva il gioco’tenendolo in mano lo guidavo e con la punta scansavo il lembo del perizoma’.ora la cappella era a contatto con le grandi labbra e cominciai a solleticarla sul clitoride’.la mia cappella decisamente ingrossata le stuzzicava il clitoride dall’alto in basso e viceversa’.mentre guidavo il mio cazzo con una mano con l’altra la penetravo con un dito e ogni volta che lo tiravo fuori lo succhiavo con vigore; Claudia mi disse:
– Sei veramente un porco’.sei un maiale’..ma mi piace da morire’.mmmmm si dai ‘continua’..
– Ti piace, vero? Voglio vederti venire’.lo voglio
Ogni tanto aveva un sussulto soprattutto quando invece di solleticare e basta le facevo entrare la cappella dentro e la facevo fuoriuscire’.era un gioco sadico ma

eccitantissimo’le sfilai anche il perizoma’.e la sua fica era davanti a me’.mi inginocchiai trovandomela di fronte’.la feci scendere da quel piano ‘mi sdraiai..lei era completamente nuda’la feci sedere sopra il mio petto’avevo la sua passera davanti la bocca’cominciai quel lavoro di lingua sapiente’.la scopavo di nuovo con la lingua’.bevevo quel nettare, e con la lingua dura o a uncino le provocavo sussulti di godimento; anche Claudia era preda di una ferocia sessuale tale da farle prendere la mia testa e spingerla tra le sue gambe; ondulava con il bacino’.e spingeva fino a farmi infilare tutta la lingua dentro la sua fica bagnatissima’..mentre faceva ciò le stringevo le chiappe dure’.e giocavo con il suo forellino allargandole le natiche e infilandoci il dito indice fino a metà’a questo contatto lei ebbe un sussulto di godimento e mi venne in bocca’.bevvi tutto senza sprecare niente’.mi tirai su e la feci alzare rimettendola su quel piano”
– Claudia credo proprio che ti scoperò ferocemente
– Non aspetto altro’..dammelo’dammelo tutto
Ero eccitatissimo’.lei si avvicinò e mi poggiò le gambe sulle spalle; prese il mio uccello in mano e lo guidò verso la sua fica grondante di voglia’..a cappella entrò e diedi una spinta molto forte’.Claudia lanciò un lamento sostenuto e cominciai a muovermi decisamente’.il mio movimento era lento ma ad ogni spinta era un colpo fortissimo’.le mie palle sbattevano sulle sue chiappe e sentivo il caldo della sua passera; era un movimento duro preciso ma poi subì un’accelerazione’.quando la sentivo che mi spingeva verso di lei’cominciai a spingere più velocemente fino a quando Alessandra venne di nuovo con un urlo strozzato”allentavo i colpi ma non mi fermavo ‘anzi’.le feci scendere le gambe dalle mie spalle facendomi cingere la vita’.e così la scopavo ancora ma piano piano e con le mani giocavo con la sua fica che da lì a poco era di nuovo bagnatissima’.non solo…..all’improvviso mentre la penetravo cominciai a sollecitarle il secondo orefizio’.l’indice della mano destra aveva cominciato un movimento lento ma insistente verso la cavità posteriore’..volevo anche il suo culo’..con il medio cominciavo a seguire il percorso del buchino del suo culo’.entrato a metà mi fermai mentre continuavo a percorrere con il mio sesso la sua stupenda fica; feci entrare tutto il dito nel suo culo mentre Claudia confondeva dolore anale a godimento del suo sesso; presi un lento movimento con il dito mentre la scopavo fino a che lei non godesse di tutti e due gli orefizi’..la voltai con il viso verso la parete dove c’era uno specchio; lei davanti a me poggiata su quel piano ‘ci guardavamo nello specchio’.quando lo presi di nuovo in mano e lo infilai di nuovo tra le sue gambe accoglienti’..la sua fica era caldissima e mi mungeva il cazzo vogliosa di un altro orgasmo; ora il fatto di guardarci allo specchio ci eccitava ancora di più; la sua testa subiva le pressioni del mio bacino in un frenetico movimento in avanti e indietro’.Claudia stava godendo e io non ero da meno’.anzi’.le sue chiappe dure si muovevano con sfrenata passione venendoci incontro con sfrenati colpi di bacino;
– Cla’sto venendo ‘sto venendo’.sii’siii’.sto godendo’..sto godendo’..siiiii
– Dai ti sto montando’godi ‘.dai ‘.te lo spingo tutto dentro’.ora vieni dai dai’.così’.&egrave tutto dentro sempre di più’vieni ‘vieni’..lo senti com’&egrave duro?..prendilo tutto’.tuttooo
– Siiiiiiiiiiiiiiiii ‘..dammelo’..vengooo
Fu un orgasmo devastante mentre spingevo con forza e velocità’.ora però non vedevo l’ora di prenderla come dicevo io’.volevo il suo culo’lo volevo’..e dopo averlo esplorato con le dita, lasciandola in quella posizione con il culo ben in vista, afferai il cazzo con fermezza, lo diressi verso il suo forellino e mentre con la mano sinistra le divaricavo un po’ le natiche con la destra guidavo la cappella all’ingresso’.la punta stava entrando e lei cominciava a evidenziare i primi lamenti’..

– Claudio ti prego non farmi male’.ahi’.ti prego fai piano’.continua ma fai piano
– Tranquilla ‘.farò dolcemente’.per ora’..
Fu così che mentre la cappella entrava piano piano ora la mia mano sinistra cominciava a solleticarla la passera per farla eccitare di più e contrastare la sensazione di dolore’.
La cappella era entrata a metà mentre la scopavo con le dita ed era di nuovo bagnatissima’.entravo e uscivo per quei pochissimi centimetri e quando rilassava i muscoli del sedere entravo ancora un po”ora la cappella era tutta dentro’.i suoi lamenti erano diventati piccoli gemiti’.le feci uscire di nuovo la mia punta’.e la reinfilai’.più volte per abituarla’.poi inserii ancora un po’ ‘ancora e poi ancora”e riuscivo’..ormai più della metà era entrato e riusciva’.la stavo scopando nel culo con molta delicatezza’.all’improvviso diedi un colpo facendolo entrare tutto
– Ecco tesoro’.ora &egrave tutto dentro’..vedrai ti piacerà
– Mmmm per ora mi piace ma non tantissimo’..fa un po’ malino
– Vedrai ‘..ora ti scoperò e ti farò godere come non hai mai fatto’.
Il movimento nel suo culo cominciò a essere costante; l’avevo presa per i seni stringendoli e il mio cazzo ora entrava e usciva come meglio non potesse; Claudia cominciò a gemere di piacere’.ogni tanto faceva qualche smorfietta ma ormai tutto deponeva a favore di un’altra fantastica cavalcata’..tenendola per le tette la inculavo senza tregua’le presi il viso e lo diressi verso lo specchio da sotto il mento
– Guardami mentre ti sto montando’.ti piace vero?
– Mmmmmm si dai ‘non fermarti’mi piace’.sto godendo di nuovo
L’intensità cresceva’.e di nuovo mi trovavo a spingere come un ossesso, senza sosta sbattendo sempre più forte con i testicoli sotto il suo sedere’.entrava tutto’tutto dentro, la presi per i fianchi e cominciai a spingere ancora più forte lasciandola a volte senza fiato; la riprendevo di nuovo sotto il mento dirigendole il viso verso lo specchio dicendole di aprire gli occhi e di guardarmi’..poi le infilavo le dita in bocca passandole intorno la lingua; sotto quelle spinte Claudia si abbandonò a un altro orgasmo mai provato da quella parte ma i gemiti e i respiri davano adito a qualcosa di meraviglioso’.per agevolarla la ripresi a scopare con le dita mentre il mio cazzo le devastava l’ingresso tra le natiche’..godette come presa da una droga folle’..quasi inebriata; ‘uscii da lei la misi seduta su quel piano e cominciai a menarmelo’.lo presi in mano e sentendo che stavo per venire aumentavo il ritmo del movimento della mia mano sul mio cazzo durissimo e pulsante; la presi dietro la nuca e reggendosi ai miei fianchi la avvicinai alla cappella’.le feci aprire la bocca’diressi la cappella vicinissima alla lingua ‘.me lo menavo a velocità impazzita quando venni godendo come pochi; le riempii la bocca del mio sperma caldo’..ne colò un po’ sulla cappella ‘.lei si inginocchiò e prese l’iniziativa andando a succhiare la cappella dal resto del mio seme ingordamente”’finimmo quella scopata con un respiro quasi mancante’la nostra passione era irreversibile”i nostri incontri non finirono lì”.

Morocchineri” Aspetto commenti dal sesso femminile’..e per chi volesse il mio contatto msn’.
morocchineri@hotmail.it mi trovate sempre di mattina e pomeriggio

P.S. grazie soprattutto a chi mi scrive”di cui non posso dare il nome pubblicamente per rispetto’.

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