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Racconti Erotici Etero

addio al celibato

By 7 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono in strada che sto pensando al mio futuro con Matteo.
Mi ha chiesto di sposarlo dopo sei anni di fidanzamento e devo dire che la sua proposta, pur facendomi sentire molto felice, mi ha fatto anche pensare a quanto poca esperienza ho del sesso.
Ciao a tutti sono Fabiola e ho 24 anni, il mio unico e solo ragazzo &egrave stato Matteo, siamo innamorati da sempre, forse da troppo, sta di fatto che sono qui che mi rosico le mani al pensiero di quello che non conosco.
Con Matteo il sesso &egrave sempre normale: sento che gli voglio bene ma a letto non vedo i fuochi d’artificio, leggo di storie piene di passione e vedo film incredibilmente eccitanti e non mi riconosco nel nostro rapporto.
Così ho deciso che prima di dire di si al mio lui, voglio provare una esperienza con un altro uomo.
La mia scelta non &egrave stata difficile: c&egrave un ragazzo che lavora dal mio fornaio che tutte le volte che mi vede, mi lancia occhiate di desiderio e mi fa un sacco di complimenti sul mio fisico.
&egrave un tunisino di quelli che hanno voglia di lavorare e a parte il fatto che &egrave sempre sporco di farina, mi sembra molto carino.
Entro, lo saluto, ascolto i suoi soliti complimenti e alla sua solita richiesta di uscire, quasta volta gli dico di si.
Vedo la sua faccia incredula, mi guarda con aria sognante(forse pregustando già quello che avverrà)e mi dice se posso seguirlo nel retrobottega, che mi deve fare vedere una cosa.
Lo seguo. sono curiosa, passo accanto al proprietario e vado nel retrobottega con il tunisino.
Appena varcata la soglia, lui mi appoggia alla parete e comincia a palparmi.
Sono senza fiato, non mi aspettavo tanta passionalità e velocità nei fatti, sono vestita con una gonna e un pullover, molto normale e senza niente di erotico sotto, ma a lui basta, non ha bisogno di fronzoli, gli basta il mio corpo per farlo eccitare.
Sento il suo desiderio spingermi sul bacino da sotto i calzoni, sono un po titubante, pensavo di fare una serata con questo ragazzo e di provare emozioni nuove, quello che sta succedendo, mi preso alla sprovvista, ma il gonfiore che sento tra le gambe del ragazzo, mi sta eccitando.
Mi sento baciare e stringere le tette con forza e mi sento allargare le gambe.
Sento che non ho paura, anzi, comincio a sentire le mutandine bagnate mentre mi sento alzare le gambe.
Una mano si muove tra le mie cosce e mi sposta lo slip, sento le dita che mi frugano e cominciano a infilarsi dentro la mia fessura così poco esplorata e sfruttata.
Penso a Matteo sempre gentile e delicato, faccio confronti e quando sento il membro del tunisino che mi penetra, mi viene istintivo farlo anche sulle misure.
Sicuramente quello che mi sta scopando in questo momento &egrave un cazzo grosso e duro, con una voglia bestiale di fare all’amore.
Mi sento sconquassata dalle spinte, mi sbatte contro quella parete come una troia.
Non c&egrave amore: &egrave solo sesso, non &egrave quello che volevo, non volevo solo fare un confronto e allora smetto di pensare e mi lascio andare, stringo le gambe attorno al suo corpo e appoggio le mie mani sulle sue spalle.
Sento il mio sedere che sbatte contro il muro e poi comincio a sentire il piacere crescere in me, lui mi bacia per non fare sentire di là quello che succede.
Io godo nella sua bocca e accetto volentieri i suoi assalti, lui adesso mi sposta e mi sdraia sul tavolo della farina, mi mette sul bordo e ricomincia a scoparmi
Si capisce che &egrave molto che non scopa, questo mi eccita, chiudo gli occhi e aspetto il suo sperma.
Mentre sono lì che aspetto, sento dei passi leggeri, apro subito gli occhi e vedo il proprietario che si dirige verso di me, vorrei scappare, ma la situazione &egrave troppo compromettente e, sono io che ho voluto andare nel retrobottega.
Vedo il proprietario slacciarsi i calzoni e mettermi il cazzo in mano , poi lo sento dire;
‘Dai troietta fammi divertire’
Sono sconvolta dalla piega che sta prendendo quella mia voglia di trasgredire, ma ormai non posso fare altro che eseguire, così comincio a fare una sega al proprietario, mentre il tunisino mi scopa sempre più selvaggiamente.
Mi sento tirare giù dal bordo del tavolo e girare, vedo il proprietario mettersi a sedere al mio posto e dirmi;
‘Adesso succhiamelo fino alla morte’
Se penso che a me non piace neanche …
Il tunisino intanto, mi allarga le natiche e mi dice;
‘Che bel culo che hai…adesso lo facciamo come piace a me e alle donne tunisine’
Sto per dire che non l’ho mai fatto, quando vengo riempita dal cazzo del proprietario, il quale comincia a scoparmi la bocca come se fosse una fica, dietro mi sento allargare e comincio a sentire la pressione del tunisino.
Sono con le mani appoggiate al tavolo con un cazzo in bocca e uno che si fa spazio nel mio sedere non più vergine: il tunisino pensa solamente al suo piacere, mi stà sodomizzando senza pietà e le mie urla finiscono su quel cazzo che mi trovo in bocca.
Sento il fiotto che mi riempie la bocca e lo sperma vischioso che a fatica ingoio, dietro sono lacerata dai colpi violenti che il tunisino mi da.
Finalmente anche il tunisino scarica le sue palle e mi riempie l’intestino dandomi un ultimo colpo che mi spacca in due l’anima.
Sono lì che piango e mi rivesto e mi odio per quello che ho fatto, solo per sentirmi più realizzata.
I miei sogni più intimi si sono infranti contro quei due cazzi violenti e mentre esco scappando senza guardarmi attorno, penso a Matteo così dolce e gentile che mi ha chiesto di sposarlo e, ancora una volta mi maledico per la mia voglia di provare nuove esperienze prima del matrimonio…

scrivetemi…
fantasypervoi@libero.it

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