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Racconti Erotici Etero

Al parco dei divertimenti

By 16 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Era la metà di agosto, faceva un caldo torrido, afoso e decisi d’istinto che il giorno dopo sarei andato in un famoso parco dei divertimenti alla ricerca di una buona dose di refrigerio e di divertimento.
Partii molto presto la mattina in modo da essere già in coda per l’orario di apertura e così fu: alle 9.20 ero sul posto ‘ apertura prevista dieci minuto dopo. Mi guardo un po’ intorno per vedere se ci sia qualche ragazza da sola con cui tentare un’approccio ‘ ma niente da fare, niente di particolarmente interessante.
Passate un paio d’ore mi ritrovo in coda ai ‘tronchi’ un’attrazione simile alle montagne russe ma che al posto dei classici carrelli, ha dei tronchi scavato al cui interno trovano posto tre persone disposte una davanti all’altra. Stava per arrivare il mio turno quando, da dietro, una voce femminile attira la mia attenzione e mi chiede se può salire con me ‘ D’istinto mi giro per risponderle in modo affermativo e mi trovo davanti una ragazza alta si e no un metro e sessanta, capelli biondi lisci lunghi, occhi azzurri e un corpo niente male, con tutte le curve al posto giusto, età indefinita (comunque intorno ai 25) ‘ Ovviamente accetto! Mi chiede di salire davanti ‘ Le regole dell’attrazione sono che ci si deve ‘abbracciare’ al passeggero davanti e la cosa non può che farmi piacere ‘ Una volta preso posto a bordo, rispettando le regole, mi abbraccio a lei, avendo cura di non abbracciarla né troppo alto, né troppo basso.
Appena partiti, senza dire una parola, prende le mie mani e se le posiziona sul seno ‘ non porta reggiseno e le sue tette sono piuttosto piccole ma assolutamente sode e piacevoli al tatto, probabilmente una terza scarsa. Gioco forza che comincio delicatamente a palpargliele fino a che il mio fidato amico comincia a svegliarsi e a premere in maniera imbarazzante contro il suo sedere. A questo punto lei che fa? Comincia puntellarsi con i piedi sul fondo del tronco e spingere indietro per aumentare il contatto ‘ e così, poco prima di iniziare il discesone che ci avrebbe fatto attraversare un lago, decido di abbassare le mani alla ricerca della sua micina ‘ cosa che sembra gradire.
Attraversando in velocità il lago d’acqua un muro d’acqua ci si ribalta contro lavandoci, letteralmente, dalla testa ai piedi e una volta scesi mi accorgo con estremo piacere che la sua canotta bagnata lasciava trasparire il suo bel seno.
‘Piacere’ dissi ‘ non ci siamo ancora presentati, io sono Stefano e tu’
‘Ginevra’ rispose prontamente lei.
Trascorremmo tutta la giornata andando su e giù per tutte le attrazioni del parco e chiacchierando del più e del meno, fino a che giunta l’ora di chiusura decisi di tentare il tutto per tutto: ‘io sono qui in macchina, ti serve un passaggio per tornare?’
La risposta non si fece attendere e fu alquanto maliziosa ed allusiva ‘e dove mi porteresti, visto che non mi hai neanche chiesto dove abito?’
Il gioco si stava facendo interessante e ribattei deciso ‘prima potremmo mangiare una pizza insieme, poi potremmo fare quattro passi lungo la spiaggia e poi potresti venire in campeggio con me ‘ ho una tenda comodissima, spaziosa ed un fantastico materassino a due piazze ”
‘Aggiudicato!’ mi disse ‘ ma prima fammi avvisare casa che tornerò domani mattina’.
Dopo la telefonata, mi disse di aspettarla un attimo che sarebbe andata in bagno a cambiarsi ‘ ‘non posso certo uscire così come sono ”; detto fatto, sparì in bagno per una decina di minuti ‘ ne uscì una donna completamente cambiata, in meglio, irriconoscibile: miniabitino nero in tessuto elasticizzato, aderentissimo, con un generoso decolletè davanti mentre dietro si presentava con tutta la schiena nuda aperto fino a vedere il perizoma che faceva capolino, un bel paio di sandali con un discreto tacco e i capelli, tirati indietro a coda, un trucco leggerissimo intorno agli occhi ‘ era uno spettacolo della natura. Ovviamente non indossava reggiseno.
Ci dirigemmo verso la pizzeria scelta ed ero eccitatissimo nel vedere che tutti gli occhi erano puntati su di lei, dai camerieri ai clienti del locale e non solo quelli dei maschietti ma anche quelli delle femminucce ‘ Dopo un’ottima pizza-birra-dolce-e-amaro conditi con abbondanti sguardi maliziosi da parte di entrambi ci abbandonammo ad una romantica passeggiata in riva al mare ‘ Tutto sembrava creato ad arte ‘ il cielo stellato, il mare leggermente increspato che ci accompagnava con lo sciabordio delle onde e la luna piena che donava una luce che rendeva tutto quasi surreale.
Fu nel bel mezzo di questa atmosfera che ci trovammo abbracciati quasi senza accorgercene in lungo intenso bacio in cui le lingue frullavano nelle nostre bocche in maniera vorticosa quasi ossessiva.
Le nostre mani, a loro volta erano impegnate in delicate quanto sensuali carezze sulla schiena dell’altro e devo ammettere che la schiena di Ginevra sembrava di seta per quanto era liscia e vellutata al tatto.
Una volta terminata l’esplorazione delle nostre bocche, comincia a dedicarmi al suo bellissimo seno decisamente proporzionato rispetto al corpo ‘ una seconda abbondante e soda con due capezzoli piccoli che cominciai subito a titillare con un abile gioco di lingua, alternando sapienti slappate a delicati morsetti ‘ in pochissimo schizzarono fuori che sembrava si volessero staccare dal corpo.
Il primo passo vero i nostri sessi, lo lasciai a Ginevra che cominciò a massaggiare il mio membro che ormai stava a stento nel costume ‘ e con un’abile mossa gli diede subito la libertà ma, prima di correre il rischio che pigliasse il volo per chissà quale destinazione, decise di ingabbiarlo nuovamente ‘ nella sua meravigliosa bocca!
Con la sua bocca, la sua lingua e dei movimenti lenti e studiati che manifestavano una certa esperienza Ginevra, cominciò a leccarmi tutto il mio membro, in lungo e in largo, passando per le palle con una lingua talmente agile che arrivò quasi fino all’altro buchino ‘ quando capì che stavo per venire cominciò un rapido gioco di mano indirizzandosi la cappella verso la bocca spalancata pronta ad accogliere gli schizzi con cui da lì a pochi secondi le avrei riempito la bocca.
Accolse tutto senza ingoiare e subito dopo si rimise il mio uccello in bocca e me lo succhiò tutto mentre lentamente cominciava ad ingoiare tutto il mio latte caldo ‘ Quando ebbe finito lui era pulito io ero sfinito, in estasi ma sfinito.
Subito incalzò ‘questo è solo l’inizio, adesso tocca a te farmi vedere se sari in grado di gratificare la mia fighetta ed il mio culetto e farmi urlare di piacere’ e mi lanciò un’occhiata a metà tra la sfida ed il malizioso.
Con estrema lentezza e delicatezza, mi abbassai e comincia ad accarezzarle le gambe dalle caviglie fino alle ginocchia e cominciavo a sentire qualche brivido che le agitava il corpo ‘ decisi dunque di cominciare anche a leccarle le cosce, sollevandole leggermente il vestitino fino ad arrivare al perizoma ‘ fantastico! Era di quelli con l’apertura anteriore ‘ pronti per l’uso senza doverselo sfilare né, tantomeno, scostare.
A quel punto allargai la fessura di stoffa già fradicia di umori e cominciai a leccarle una fighetta totalmente depilata che, merito degli umori che sgorgavano a fiotti aveva un profumo ed un gusto eccitantissimo.
Con il pollice comincia a masturbarla con un lento e profondo sue giù e intanto utilizzavo l’indice ed il medio per spalmare i suoi umori intorno all’altro buchino. Fu a quel punto che Ginevra estrasse dalla borsetta un piccolo vibratore circa tre centimetri di diametro per una decina di lunghezza.
‘Infilamelo dietro’ disse ‘visto che ti piace tanto il mio culetto e tienilo dentro con la mano che dopo voglio essere penetrata ‘ intanto lo preparo’
Senza farmelo ripetere eseguii l’operazione e continuai a penetrare la sua fighetta fradicia in maniera progressiva aumentando sempre l’intensità e il numero delle dita fino a penetrarla completamente con la mano chiusa a pugno. Una volta dentro, la aprii delicatamente e ripresi un profondo massaggio interno che la portò ad un orgasmo liberatorio che sfociò un un urletto strozzato per evitare di attirare attenzioni e sguardi indesiderati.
Questa volta era lei ad essere stremata e sfinita ma si vedeva dallo sguardo che era in estasi al settimo cielo.
Dopo qualche momento si ricompose e ‘tornò con i piedi per terra’ quasi si fosse svegliata da un bellissimo sogno e mi chiese ‘mi ricordo male oppure mi avevi proposto un comodo materassino a due piazze? ‘ non possiamo certo continuare nudi sulla spiaggia, giusto?’.
Senza dire una parola in più le diedi un bacio in bocca e ci avviammo alla macchina con una mano appoggiata sul sedere dell’altro come fossimo fidanzati navigati e in un batter d’occhio arrivammo al campeggio e ci infilammo subito in tenda ‘ Era la prima volta che ‘battezzavo’ quel meraviglioso materassino a due piazze.
L’ordine nella tenda di un maschio, per giunta single, non è certo notoriamente il massimo quindi dovetti dedicare ben dieci minuti a fare un po’ di ordine e dare un aspetto civile alla tenda, cosa che a detta di Ginevra, riuscì abbastanza bene.
Detto fatto ci trovammo completamente nudi sul materassino in un fantastico 69 con lei sotto di me: dopo qualche minuto trascorso in questa posizione in cui lei esplorava con lingua e bocca il mio amico e con il dito medio il mio buchino, le proposi di invertire la posizione; così mi ritrovai io sotto avendo a disposizione sia la sua fighetta che il suo buchino che volevo nuovamente sollazzare.
Ad un certo punto le vidi sfilare dalla borsetta un paio di guanti di latex nero lucido, lascia che li indossasse facendo finta di nulla e poi le chiesi con estrema naturalezza che programmi avesse, se stava pensando a qualche giochino particolare e lei candidamente rispose di sì ‘ma non pensare ai soliti giochi sado maso soft, se vuoi possiamo giocare anche un po’ così, ma ho un mente un altro giochetto che mi piace molto fare con i maschietti così focosi’.
All’improvviso si girò di scatto e mi tappò naso e bocca con entrambe le mani ‘ erano mani piccole, minute, avrei potuto ribaltare la situazione senza il minimo sforzo ma decisi di stare al gioco; dopo qualche minuto di tira e molla in cui alternava lunghe pressioni a brevi momenti per farmi respirare, decise che era ora di cambiare posizione così, dandomi le spalle si sedette sulla mia faccia e cominciò a masturbarmi fino a che non mi fece venire abbondantemente sulla mano destra.
A quel punto, si rigirò di scatto, mi tappò solo la bocca con la destra piena del mio sperma e mi ordinò di pulire perfettamente il guanto ‘ma senza ingoiarlo’ disse. Eseguii l’ordine e quando ebbi finito mi chiese di baciarla facendole ingoiare tutto quanto avevo in bocca.
Ci addormentammo subito dopo, entrambi sul fianco sinistro, lei davanti a me ‘ ci risvegliammo praticamente in quella posizione con me che le stringevo le tette e il mi uccello che, sveglio anche lui, cercava di crearsi una via attraverso le sue cosce. In quel mentre si svegliò anche Ginevra che, indossando ancora quei meravigliosi guanti, guidò il mio uccello verso la sua fighetta chiedendomi di penetrarla e aggiungendo ‘è stata un’esperienza meravigliosa, mi hai fatto provare delle emozioni che ricorderò per sempre ma voglio sentirti venire dentro di me prima di salutarti’.
Non aspettavo altro e cominciai a penetrarla con decisione in quella stessa posizione, non prima di averle sollevato un po’ la gamba destra.
Stava per raggiungere un orgasmo che rischiava di essere piuttosto sonoro ed imbarazzante essendo noi in campeggio così decisi di girarla, la misi appoggiata in ginocchio e la presi da dietro alla pecorina non prima, però di averle tappato la bocca con la mano destra mentre con la sinistra le stuzzicavo il seno e in quella posizione venni copiosamente inondandole la fighetta.
Facemmo una doccia insieme nel bagno dei maschi, correndo i rischi del caso e, dopo un’abbondante colazione la accompagnai alla stazione dei pullman.
Non volle darmi nemmeno il suo cellulare e mi salutò con appassionato bacio in bocca ‘ rimasi lì come un salame a guardare il pullman che si allontanava portando con sé la persona che mi aveva regalato una giornata di piacevole compagnia ed una notte di sesso tanto infuocato quanto appassionato.
I vostri commenti sono sempre graditi: il_feticista@hotmail.it

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