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Racconti Erotici EteroTrio

Al prossimo aperitivo

By 10 Febbraio 2023No Comments

Un giovedì sera in una stanza d’una chat spunta Lucia: “Vedi, al momento le comunico che dopodomani mi vedrà presto nella metropoli, volesse il cielo, no è meglio che attenda, però cazzo, sciupare e sprecare un’occasione così francamente mi rompe seriamente”.

Sandra: “Diamine, pure lei mi sembra che sia propensa a vederci, a questo proposito coinvolgo Piero, perché anche lui mi sembra sia seriamente interessato nei confronti di Lucia, in tal modo facciamo un bel triangolo”.

Piero: “Non credo di sbagliarmi, eppure queste due femmine hanno realmente esigenza d’essere aiutate. Se aspetto loro passerà il convoglio e non lo acciufferò giammai. Immediatamente espongo loro una proposta come si deve, uno stimolo sensazionale”.

Lucia: “Sandra ascolta un istante. Io tra qualche giorno transiterò nei paraggi della tua cara metropoli per un’opportunità lavorativa. Senti un poco, t’andrebbe se ci conoscessimo sorseggiando un analcolico davanti a uno stuzzichino prima dell’ora del banchetto serale?”.

Vedete, badate bene, che cosa penserà al momento di me? L’abituale tentativo che con la scusa dell’analcolico brama di scoparsela.

Sandra: “Perbacco, eppure mi sta sollecitando, che cosa elaboro adesso? Guadagnare tempo o affermo e rivelo di sì in brevissimo tempo? Al momento domando che cosa ne pensa Piero”.

Piero: “Lucia ti ha invitato? E tu ambiresti che capitassi pure io? Molto bene, dimmi luogo e orario?”.

Lucia: “Al momento non replica, sono certa, lo sapevo, secondo me si è sentita maltrattata. Ci risiamo, il consueto comportamento gretto e meschino. Dunque, vediamo un po’ come ne verrò fuori?”.

Sandra: “Certo che mi va Lucia, perché sarà fantastico. Che cosa ne dici, se ci fosse anche Piero?”.

Piero: “Io incrocio le dita e spero, visto che due donne così simpatiche e smaliziate non le avevo mai incontrate”.

Lucia: “Ha detto sì, che bello, ha detto sì. Va benissimo anche con Piero. Dove ci vediamo?”.

Sandra: “In Piazza del Municipio alle sette al Bar dell’Angolo, va bene?”.

Lucia: “Perfetto, Piero lo avvisi tu?”.

In seguito come concordato, mercoledì sera in Piazza del Municipio al Bar dell’Angolo.

Lucia: “Ciao carissima, sei uno splendore”.

Sandra: “Ben arrivata, anche tu però sei magnifica. Ciao, ti presento Piero”.

Piero: “Molto lieto, hai fatto un buon viaggio?”.

Lucia: “Sono proprio contenta, siccome era da tanto tempo che anelavo conoscervi”.

Sandra: “Questa me la scoperei a occhi chiusi, anche se non sono mai stata con una donna. La gioia è anche mia”.

Piero: “Allora, bevande analcoliche per tutti? Servitevi al buffet, mentre io dico al barman di prepararli”.

Le dicerie, le insinuazioni e i pettegolezzi d’ogni sorta si confondono mescolandosi opportunamente spuntando a ragion veduta qua e là assieme alle tartine e ai bicchieri, fino a quando Piero propone e insiste di voler continuare la serata da lui, finché un mercoledì sera in casa di Piero la faccenda prende una piega inaspettata.

Piero: “Cazzo, due deliziose fregne da sballo nella mia abitazione e tra l’altro pure ben disponibili e inclini a spingersi più in là del tracannare, perché se fortuitamente mi avessero riferito e preventivato una faccenda simile, io non ci avrei in nessun caso sperato né supposto. Loro due s’assomigliano parecchio visto dato che sembrano sorelle, però non lo sono. Lucia è magnifica, siccome i suoi occhi chiari fanno opposizione ai suoi capelli scuri, poi ha due seni che sono davvero una scultura. E’ tutta la serata che i suoi capezzoli bramano e frugano cercando di sfasciare la camicia per spuntare all’esterno. Sandra è pressappoco così come Lucia: ha i capelli neri e gli occhi scuri con un seno però un po’ più piccolo, io spero che il Prosecco che le ho a stento versato nei loro calici le sciolga e le sguinzagli a dovere”.

Lucia: “Devo ammettere che l’appartamento non è niente male, per davvero. Il ragazzo ha una buona tendenza estetica, sì, perché l’arredamento è sobrio però risulta anche elegante, dato che non manca niente. Pure lui è certamente avvincente e intrigante, proporzionato nella maniera appropriata da non rivelare abilmente quella quantità minima di trippa, inoltre è piacente e con un bella grazia, perché secondo me sa stare molto bene in compagnia del sesso femminile”.

Sandra: “Che cosa faccio, incomincio io a sondare il terreno oppure aspetto? Questi due sembrano non finire mai di discorrere, anche se con una donna non ci sono mai stata. Aiuto, il panico adesso è attuale, è vero”.

Piero: “Io m’avvicino a Lucia, ecco. Una mano dietro le spalle, l’altra sulla coscia. Lei non dice niente perciò continuo verso la fenditura della blusa e la smuovo un po’. L’epidermide è liscia, adesso le tiro su la sottana, in tal modo mi rendo conto se ha il reggicalze oppure se indossa le calze autoreggenti”.

Lucia: “Finalmente Piero si è deciso. Da non credere, però, che stretta ardente e robusta, mi auguro che sia in tal modo pure il suo membro. Sandra però mi sembra impacciata, in quanto dovrò agevolarla e prestarle aiuto, da ultimo non ha mai avuto l’occasione di rimanere con una donna, in quel momento mentre Piero m’accarezza io l’avvicino a me e le accarezzo il collo”.

Piero: “Finalmente, anche loro si stanno lasciando andare. Lucia, fa’ piano altrimenti mi stacchi il braccio, però la cappella comincia a ingrossarsi”.

Sandra: “Ecco il momento, bravo Piero che rompi il ghiaccio. Lucia è veramente stuzzicante e vederla tra le sue braccia mi eccita.

Piero: “Quanto sono seducenti le donne quando s’accarezzano, tenuto conto che lo fanno con una grazia e con una leggiadria, per il fatto che noi uomini non potremmo giammai raggiungere. Improvvisamente mentre lei scende verso il collo, io finisco il controllo sotto la sottana. Reggicalze bene, e che pelle anche qui. Che cosa faccio? Aspetto a spostarle le mutandine o m’intrufolo subito sotto?”.

Lucia: “Piero, spero tu voglia fermarti e non strapparmele, giacché avverto che inizio a infradiciarmi. Io devo trattenermi e restare distesa al momento, anzi, adesso sfibbio la blusa di Sandra, visto che così è enorme”.

Sandra: “Diamine, che spicco di gambe che possiedi Lucia. Ti dirò che pensavo potesse eccitarmi tanto la visione d’una donna. Che cosa fai adesso? Attenzione che pertanto rischi se schizza fuori tutto d’un colpo”.

Piero: “Mamma mia però, che grosse tette. Io sposto l’altra mano e sbottono la camicia di Lucia, certo che è molto più piccolo di quello di Sandra, tuttavia è grazioso ugualmente”.

Lucia: “Non riesco a tenerlo tutto tra le mani. Complimenti a madre natura. Piero bravo, visto che che i miei capezzoli stavano per esplodere”.

Sandra: “A confronto di tette però vinco io, anche se il tuo mia cara devo riconoscere che è proprio bello. Adesso provo anch’io a sciogliermi, così poso la mano sull’altra coscia di Lucia”.

Piero: “Stando in questa posizione è malagevole, a questo punto sarà meglio liberarci e sgombrare tutta questa mercanzia che abbiamo sul dorso, pertanto le slaccio la blusa”.

Lucia: “Sì Sandra, dai così, brava lasciati andare, Piero aspetta che t’aiuto”.

Sandra: “L’ho compiuto, ho toccato delicatamente una femmina, visto che non è poi così viziosamente scorretto”.

Piero: “Bene, immediatamente il reggiseno e appresso la sottana, perché io nel frattempo mi levo la maglia”.

Lucia: “Quattro mani per me, che incanto. Io vi aiuto, mi sollevo la sottana, dato che in tal modo cade meglio”.

Sandra: “Lucia è veramente una graziosa e incantevole donna, quell’insenatura mi conquista e m’invoglia assai, adesso gliela bacio”.

Piero: “Che foga, appena nuda s’avventa su di lei, io termino di svestirmi, per il semplice fatto che se attendessi a lungo rimarrei avvolto con gli indumenti per tutta la serata”.

Lucia: “Sì dai, baciali ambedue e sfiorali con la lingua, sì così, dai fammi godere”.

Sandra: “Incredibile, perché nessuno immaginerebbe né supporrebbe che sia io quella con in bocca le tette di un’altra femmina, in quell’attimo cerco di denudarmi pure io, perché qui inizia a sentirsi il caldo”.

Piero: “Amico mio tu sei sei già pronto, visto che ti esaminò giacché sei dritto e duro per far godere le mie amiche. Aiutami Sandra, perché così facciamo prima”.

Lucia: “Se ti fermi ti picchio. Tu lecchi che è una meraviglia. Sarà l’abitudine al cazzo, però la tua lingua mi fa delirare di brutto”.

Sandra: “Quante ne hai svestite bell’uomo, io sono già disarmata e scoperta. Dai cambiamo di posto un attimo, visto che comincio a essere scomoda”.

Piero: “Che meravigliosa fica con quel poco di lanugine rimasta dopo la rasatura. Io vi condurrò sul scendiletto, di questo andare resteremo senza dubbio più confortevoli. Lucia si sdraia sul dorso, Sandra è sopra di lei, nel momento in cui io mi dedico interamente alla fica di Sandra”.

Lucia: “Meglio distesi sì, ma facciamo in fretta. La fica è inzuppata, io sto sragionando, sto ammattendo, vi voglio totalmente, fatemi sentire la vostra presenza, esplorate tutto il mio corpo”.

Sandra: “Che bello, la tua lingua Piero è realmente un autentico balsamo per la fica. Dai, allargala bene e succhiatela tutta, perché mi fai ammattire. Io succhio ancora i seni di Lucia, ciononostante voglio sentire la fica bagnata di un’altra donna”.

Piero: “Io succhio e lecco e sono pieno dei suoi fluidi, però che deliziosi, dal momento che ho ogni volta adorato il sapore della fica. A dire il vero no sono state molte quelle che ho assaporato, questo è vero, però tutte mi sono piaciute nonostante le sapidità diverse. Sandra si è lasciata andare completamente, giacché sta penetrando la fica di Lucia con le dita”.

Lucia: “Godo con la sua lingua e ora con le sue mani nella fica, però ci sa fare la giovane, è assai avveduta ed esperta, quasi certamente ne trae dimestichezza e padronanza con sé stessa”.

Sandra: “Io devo dissuadermi e fermarmi, altrimenti godo spontaneamente. Sì, posso farcela, però la lingua di Piero mi fa farneticare, io godo procurandomi un bel ditalino”.

Piero: “Perdiana, sul momento in questo modo, in tal caso è realmente infervorata. Io la lascio godere bene, perché è lei è all’altezza ed è pure degna, dopo forse tento di mettere in atto il mio piano, facendomi rendere il servizio”.

Lucia: “Tenera la ragazza, al suo primo orgasmo per l’esperienza nuova. Complimenti a Piero, visto che l’ha fatta godere per bene, adesso però ho voglia di cazzo”.

Sandra: “Grazie, che bello, adesso ti bramo, distenditi qui che con Lucia ti spediamo in paradiso. Io ti lecco le palle, a lei lascio per adesso l’asta”.

Io devo ammettere e riconoscere pienamente e dirvi delle vostre innate doti, aggiungendo una riconoscenza particolare lodando e osannando le vostre lingue, in quanto le sento adulare, lambire e lusingare integralmente il mio portento offerto per voi. Al momento io serro le pupille, giacché non voglio conoscere né tanto meno sapere chi delle due giovani si dedica con portento alla cappella e chi si rivolge a meraviglia ai testicoli, sennonché attualmente le lingue sono concentrate sul cazzo contendendosi il frenulo, frattanto che gareggiano astutamente e maliziosamente davanti al mio viso.

Lucia: “Buono e benfatto il cazzo di Piero, non è tanto grande, ma è davvero ben proporzionato”.

Sandra: “Siamo fameliche e ingorde ambedue. Mi raccomando, nessun millimetro del cazzo di Piero deve essere tralasciato. La sua lingua è come se fosse sempre stata mia. Sì dai, girati e fattela leccare, perché lui è bravissimo”.

Piero: “Questo è il secondo giro di fica, buona come l’altra, anche se con un sapore più aspro e piuttosto speciale. Io te la lecco senza risparmiarmi, perché voglio bere tutto il tuo succo, successivamente mi dedico anche al buco del didietro”.

Lucia: “Bravo così, anche il didietro, vedo che ci sai proprio fare. Sei fantastico, visto che pare che tu abbia adulato e lambito fighe per tutta la tua esistenza. Sì, non posso più frenarmi né rimandare, godo pure io”.

Sandra: “Sì, sbraita decisa, io frattanto ingerisco del tutto il cazzo di Piero”.

Piero: “Queste due giovani femmine sono completamente fuori di senno. Io stacco quasi a fatica Sandra dal mio cazzo, la colloco nella posizione della pecorina, Lucia s’infila sotto di lei per leccarle le tette, mentre io entro nella fica di Sandra e comincio a penetrarla”.

Lucia: “Enormi e buone, questo loro saltellare mi fa impazzire, spero di non soffocare”.

Sandra: “Spingi forte dietro e lecca davanti, le donne ci sanno fare, che cosa mi sono persa attualmente”.

Piero: “Non ti mollo più, perché quando mi trovo tra le cosce d’una femmina dissipo quel poco di raziocinio che possiedo. Io conficco inarrestabile, in seguito con cautela, dopo di nuovo prestante, infine sguscio dalla fica e devio direttamente al didietro”.

Lucia: “Due dita nella fica di certo m’aiuteranno, perché voglio anch’io il suo cazzo, però saprò aspettare. Ecco che esce, ma che cosa fa? Entra nel culo così?”.

Sandra: “Io vengo di nuovo, che cosa mi succede, non fermarti ti prego. Per quale motivo vieni di fuori? Ah, adagio, il didietro è mio, ciononostante godo lo stesso”.

Piero: E’ aderente al punto giusto, incalzo come uno stantuffo, le sento godere sotto di me, mentre la cappella s’amplia ancora di più”.

Lucia: “Anche lei però è bella larga, in tal modo non le farà troppo male, magari l’aiuto e le lecco la fica”.

Sandra: “Sì bravo, continua, sei davvero fenomenale e strepitoso, perché lo sento dentro che è una meraviglia. Lui s’insinua pienamente, giacché sento i tuoi testicoli urtare su di me, la lingua di Lucia mi manda fuori giri completamente”.

Piero: “Porca puttana, mi stanno facendo venire. Ecco tutto per loro”.

Lucia: “Piero non ce la fa più e sborra. Che cosa? Bravo maiale, su dai spruzzale tutta la sborra su quella pelosa fica, per il fatto che colando si trascina i fluidi di Sandra e io li bevo tutti”.

Sandra: “bellissimo, caldi fiotti mi bagnano la fica, scendono sul viso di Lucia, dal momento che sembra sia passata una vita che non beve”.

Piero: “Adesso ci vuole un attimo di riposo, intanto continuate voi che io mi riprendo”.

Lucia: “Lecco tutta la fica, poiché la sborra con i suoi succhi ha un gusto splendido e superbo. Io non sono avara né egoista, però aspetta, vieni e leccami tutto il viso, perché ne ho anche per te”.

Sandra: “Io sono così prelibata, chi l’avrebbe mai summenzionato? O forse è tutto l’insieme. Malgrado ciò da quest’oggi le femmine diverranno per me bottino e cacciagione in ugual modo. Al momento sei tersa, torna a leccarmi tu”.

Piero: “Quanto sono meravigliose e sublimi, si leccano a vicenda come se facessero a gara a chi ne beve di più. La loro visione piace anche al mio cazzo, visto che incomincia a dare dei segni di risveglio”.

Lucia: “Tutto in quella fica, la voglio tutta, da sotto a sopra fino al buco del didietro, perché adesso è solamente mia e me la voglio godere”.

Sandra: “Continua ti prego, siccome Piero mi sembra che stia per reclamare nuovamente la sua parte”.

Piero: “Lucia è la mia attigua martire, io mi sdraio sul dorso e la faccio piegare sul mio membro a questo punto diventato compatto e sodo, mi spingo dentro nel didietro così Sandra potrà continuare a farsi leccare”.

Lucia: In conclusione la sua verga c’è pure per me. Io lo percepisco spingere dentro toccandomi le pareti della fica, Sandra è davanti, mi porge la sua fica, io non me lo faccio dire due volte e affondo la mia bocca”.

Sandra: “Bello, dai sì continua, lecca giusto il clitoride, che delizia, godo come non mai”.

Piero: “Lucia ha un buco del didietro straordinario, dato che lo vedo contrarsi con i miei movimenti nella sua fica, se attendi ancora un attimo poi riempirò anche lui”.

Lucia: “Incredibile come possa ancora godere. Io sono piena dappertutto e tutto in me gode”.

Sandra: “Voglio sentirvi godere ancora, scendo a leccarti i seni”.

Piero: “Eccomi bel culetto, lascio l’altra caverna per venire da te. Un attimo e ti sono dentro. Ricomincio a pompare. Dai leccagliela tutta, così viene completamente”.

Lucia: “I seni sì. Ti prendo una mano e me la metto sulla fica, perché voglio sentire tutto dappertutto”.

Piero: “Ecco, sento che ci sono di nuovo. Io estraggo il cazzo dal suo didietro e faccio roteare il pene su tutte e due, brave bevete, è tutta per voi”.

Lucia: “Che cosa non farei per un po’ di sborra calda, talvolta è meglio del miele”.

Sandra: “Peccato che sia già finita, io ne volevo ancora”.

Dopo un paio di minuti, Piero si rivolge alle due ragazze:

“Adesso per quando il prossimo analcolico?”.

{Idraulico anno 1999}

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