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Racconti Erotici Etero

Alessandra troia alla sua festa

By 19 Aprile 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao mi presento sono Luca, questi fatti che mi aprresto a raccontarvi sono successi la scorsa estate. Avevo ricevuto l’invito da una mia vecchia compagna di classe alle superiori, per una rimpatriata tra compagni di liceo.
Per me era un periodo non troppo felice con le ragazze, visto che faticavo a trovare una relazione stabile. Avevo compiuto 24 anni, alto un metro e ottanta, capelli neri, fisico atletico da nuotatore e una misura del pene che soddisfava molte ragazze 18.5 cm la lunghezza e 14 cm di circonferenza.
Stavo trascorrendo la giornata al computer per questioni di lavoro, quado una nuova Email mi giunge nella posta. Era un email di invito a una festa di rimpatriata mandatami da una mia ex compagna di classe al Liceo, quando lessi il nome rimasi quasi di sasso; era Alessandra. I rapporti tra me e lei si erano chiusi in maniera non troppo piacevole. Quano ci conoscemmo in prima superiore era la classica ragazza timida, con qualche chilo in più, sempre indaffarata con lo studio e senza una vita sociale.
Con il passare degli anni, tra diete varie e normali processi di crescita, era diventata una bella ragazza, alta 1.70 m portava ancora gli occhiali , capelli castani con le mesh, un culo un po’ rimasto pienotto nonostante le cure dimagranti e una seconda piena di seno. Già il suo seno, pur non essendo una misura eccezzionale, mi aveva fatto prendere un fissa per quella ragazza.
Una mattina a scuola dopo un torneo di pallavolo a cui la mia classe partecipò, stavo ritornando negli spogliatoi a cambiarmi, quando una visione mi cambiò il resto della giornata, la porta degli spogliatoi delle ragazze si era leggermente aperta per via del corrente d’aria, e ai miei occhi si presento una creatura fantastica, con le sole mutandine Alessandra, si era chinata a raccogliere la tuta ginnica che si era appena tolta e sfoggiava un tanga nero che faceva intravedere il solco della figa, ma cio che più mi fece eccitare fu la visione delle sue tette, una capezzolo piccolo e delicato roseo circondato da un areloa rosea molto eccitante che si addiceva perfettamente alla sua carnagione pallida.
Dopo pochi secondi mi resi conto che se mi fossi soffermato, le ragazze nello spogliatoio e sopratutto alessandra mi avrebbero potuto notare e prendere per il guardone di turno, perciò entrai velocemente nello spogliatoio di noi ragazzi e mi diressi in bagno, la vista di quel corpo mi aveva causato un’erezione incredibile, non mi era mai sentito il pene così duro e pulsante, non resistetti di più, chiusi il bagno a chiave e presi a masturbarmi pensando alla quella bella figa della mia compagna di classe, solitamente con la masturbazione duravo molti minuti, il desiderio per lei era così forte che venni dopo un minuto con una quantità di sperma che io stesso faticavo a credere di aver prodotto, 7-8 schizzi abbondanti uscirono dal mio pene, mentre immaginavo di riempire il bel visino della mia amica con il mio seme. I giorni che seguirono non riuscivo più a stare concentrato a scuola, ogni occasione in cui si alzava era proprizia per guardarle il culo o la scollatura, tornavo a casa il prima possibile, entravo in bagno e mi masturbavo, quando non restivevo più andavo direttamente nel bagno della scuola che era diventato un luogo quasi familiare, immaginavo di sbattere quella troietta al muro di sollvarle una gamba e di prenetrarla fino a farla ansimare. Nelle mie seghe c’era spazio solo per lei, quando pensavo ad altre ragazze, non riuscivo ad eiaculare la stessa quantita di seme, che producevo pensando ad Ale.
I mesi passarono e la fine dell’anno arrivò insieme all’esame di maturità, le prove scritte andorono a gonfie vele, e pure l’orale fu meno difficoltoso di quanto mi aspettassi. Stavo uscendo dall’aula quando incrociai Alessandra, era probabilmente il suo turno.
Ciao Lu, com’è andata ?
Io per la verità rimasi un attimo imbambolato, portava dei jeans neri e una camicietta bianca, che lasciava una scollatura generosa da cui si intravedeva anche il reggiseno color carne, in più con la giornata particolarmente calda, aveva il seno leggermente sudato, uno spettacolo incredibile, per quel giorno aveva scelto di farsi più mesh del solito e sembrava quasi una bionda naturale, anche sulle labbra non troppo carnose aveva fatto un buon lavoro con un rossetto rosso chiaro.
eeemm si si certo- risposi imbarazzato
Ok allora ci vediamo dopo come finisco l’orale
ok a dopo..
Entrò in classe, e chiuse la porta, decisi di aspettarla seduto li fuori, per potermela gustare più a lungo, visto che con l’estate alle porte le occasioni in cui avrei potuto vederla sarebbero state pocchissime visto la lontananza dei nostri paesi di origine. Però come ogni volta che incontravo Ale, mi venne il cazzo durissimo, mi passavano in mente tutte le cose più spinte da fare con lei.
Finalmente finì anche lei l’esame orale, mi alazai dalla sedia cercando di nascondere l’erezione… continua.

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