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Racconti Erotici Etero

Amanda

By 2 Novembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Amanda

Una sera; un ritardo in ufficio a combattere con delle pratiche urgenti ed ecco Anna per la via , i negozi chiusi e pochissimi passanti. Ha telefonato al figlio per rassicurarlo del ritardo ma questi l’informa che rimarrà a dormire a casa d’un amico, per via della preparazione al compito in classe di latino. Tanto meglio, l’averlo fuori per studio non le dispiace affatto e, poi, non dovrà cucinare una volta rincasata. Il tempo &egrave grigio come dopo un temporale. Ella procede spedita verso l’automobile che ha parcheggiato più in la . Giunta all’altezza d’una palazzina residenziale, un po’ appartata, di fronte alla quale si trova l’auto, d’improvviso, si sente afferrare da dietro alla vita e spingere decisamente in una specie di garitta che fiancheggia l’ingresso. Due braccia salde la tengono ferma contro il muro, poi una mano sale a tapparle la bocca perché non urli.
Impotente, soverchiata dalla massa dell’assalitore avverte l’altro braccio raggiungere l’orlo della sua gonna a cercare di tirarla sui fianchi. Presa dal panico, tenta di divincolarsi, di scalciare, ma il corpo che la schiaccia contro il muro &egrave massiccio e le impedisce di trovare scampo. Anna sente vicino alle orecchie, sul collo il fiato ansante del suo aguzzino ed una voce roca che farfuglia.’ Non voglio farti male’.se stai buona e mi lasci fare non ti accadrà nulla’ Ma ella, ha ancora paura e insiste nel tentativo di liberarsi,
Allora l’assalitore la costringe con più forza contro il muro e serra la bocca con maggior vigore, seguitando, per quanto lo consente l’aderenza dei due corpi, a riavvolgere la gonna verso l’alto.
Non deve essere la prima volta che l’uomo si trovi in quella situazione: ha, infatti, malgrado la difficoltà, quasi raggiunto il suo scopo e si accinge a strappare gli slip per denudarla . Quando questo accade, egli torna a ripeterle di star calma mentre avvicina il membro alle natiche della sua vittima.
Al contatto del glande, Anna si sente perduta ed in cuor suo, quasi si rassegna alla violenza e smette ogni resistenza.
L’uomo si accorge della cosa e le dice :’ se vuoi girarti possiamo farlo meglio e se mi prometti di non gridare tolgo la mano dalla tua bocca, d’accordo?’ Ella fa un segno affermativo e si appresta a voltarsi, quand’ecco che due mani , forti e nervose, si richiudono sulle spalle dello stupratore e lo allontanano di forza dalla sua vittima.
Anna si trova, così libera e con i vestiti in disordine mentre più in la sente inveire quello che &egrave intervenuto a liberarla :’ Brutto figlio di puttana fatti avanti che ti spacco in due’ e facendo seguire alle parole i fatti ecco tempestare lo sbalordito assalitore, con schiaffi e pugni, tant’&egrave che questi, vista la mala parata , s’affretta a fuggire.
Ora Anna si &egrave ripresa, ha cercato di ravviarsi le vesti e s’appresta a ringraziare il proprio salvatore che &egrave una donna! Ed anche bella! ‘Non so come ringraziarla, l’apostrofa, se non interveniva in tempo quel porco” ‘ Le avrebbe fatto la festa. Ma anche lei ‘non sa che &egrave pericoloso andare in giro da sola dopo le dieci’?!’ ‘Certo, ma stasera ho fatto tardi per lavoro e poi non credevo’.’. ‘Bene, adesso &egrave avvisata. Ma lei sta tremando. Venga, io abito qui al terzo piano, le darò un cognac per riprendersi e , quando si sarà calmata la riaccompagnerò alla macchina. Non si sa mai”.’ La ringrazio, ma non vorrei recare altro disturbo. E’ già tanto quello che ha fatto per me.’ ‘Non faccia complimenti , salga su e poi, deve rimettersi in ordine. Andando in giro in quel modo, rischia un’altra aggressione.’ Solo allora, guardandosi, Anna s’accorge, d’avere la gonna ancora su e lo slip strappato penzola malinconicamente tra le gambe. Si sente un po’ ridicola e mentre cerca di rassettarsi, decide d’accettare l’invito della donna. ‘Va bene, ma invece del cognac gradirei un t&egrave caldo , sa sono quasi astemia e devo ritornare a casa’ L’altra non risponde e la pilota con grazia verso l’androne. In ascensore, Anna ha modo di ammirare meglio la sua salvatrice che, nel frattempo si &egrave presentata. Si chiama Amanda, &egrave brasiliana , altezza sopra la media , sul metro e settantacinque, carnagione chiara ma abbronzata, capelli neri con riflessi ramati, lineamenti fini e regolari, trucco apparentemente semplice ma che ben sottolinea il taglio allungato degli occhi, di color verde, la bocca piccola con labbra ben pronunciate cui conferisce contrasto una dentatura bianca, messa in evidenza dall’abbronzatura. Il naso &egrave dritto e regolare ma l’insieme del viso ha un che di duro, nient’affatto sgradevole, ma deciso e determinato. Insomma una bella donna, vestita di nero in un abito che sottolinea il seno , probabilmente una terza, lasciato in vista da una scollatura generosa e la gonna, aderente che si ferma appena sopra il ginocchio. Le gambe, nervose e ben modellate sono inguainate in una calza di pizzo nero. Ma quello che più attrae Anna sono le mani dalle unghie laccate, lunghe ed affusolate con le vene sul dorso ben in vista, che esprimono forza e vigore . Del resto , si &egrave liberata dello stupratore con irrisoria facilità.
Giunte al piano, ella viene introdotta in un ambiente ampio e arredato con gusto : ‘ Si accomodi sul divano o dove preferisce, le farò una tisana con erbe delle mie parti, la rimetterà al mondo . Ma se permette le darei del tu: questo Lei mi sembra troppo formale.’ ‘Certamente, in fondo le sono debitrice’pardon, ti sono obbligata e desidero esprimerti tutta la mia riconoscenza’ . ‘ Non mi devi nulla, tu al posto mio avresti fatto lo stesso’. E sparisce in cucina. Dopo poco, ritorna recando un vassoio con due tazze, una teiera fumante ed una piccola guantiera con dolcetti di forma irregolare ma dall’aspetto invitante. ‘Adesso te ne verso un po’, devi berla calda .’ . Anna avvicina alle labbra la bevanda e facendo attenzione a non scottarsi ne trangugia un sorso: il sapore &egrave molto gradevole, con un retrogusto amaro , persistente che lascia la bocca vellutata . ‘Ti piace? ‘ le domanda l’ospite che, nel frattempo si &egrave seduta vicino e si &egrave versata una tazza di tisana . ‘Davvero buona’ sussurra Anna che non ha ancora smesso di essere agitata .Amanda se ne accorge e le si avvicina ancora di più: ‘Coraggio, le dice, ora &egrave tutto finito.’ Così dicendo le passa un braccio attorno alle spalle e cerca di rincuorarla. Ma ella continua ad essere scossa da un tremito represso e costante: l’esperienza deve averla provata e solo ora riesce a rendersi conto del pericolo che ha corso.
Come se avesse intuito tutto questo, Amanda le sussurra:’ Conosco un rimedio più efficace; vieni di la con me che ti faccio un massaggio e vedrai che ti sentirai subito meglio’. Detto ciò, la tira su e sostenendola la introduce in camera dove, ai piedi del grande letto, c’&egrave una specie di strapuntino ad altezza variabile, assai simile ad un lettino da massaggiatore. Anna continua ad essere scossa e non oppone alcuna resistenza quando Amanda le dice di spogliarsi e distendersi sul lettino. L’amica le porge un telo da bagno ed esce per permetterle di denudarsi in tutta tranquillità. Anna &egrave un po’ frastornata e si libera degli indumenti quasi meccanicamente: li raccoglie, infine e li depone su una sedia, avendo cura d’occultare gli slip orma ridotti a brandelli. Mentre sta per coprirsi con il telo ecco che l’ospite entra e la sorprende completamente nuda. Amanda ha uno sguardo d’ammirazione per quel corpo assai ben modellato e tonico e non nasconde il proprio compiacimento, suscitando un gesto istintivo di pudore nella donna che si affretta a coprirsi. ‘Ti vergogni?’ le domanda con mal celata ironia. ‘No” replica , tuttavia dal tono si capisce che non &egrave del tutto sincera. Amanda l’aiuta a distendersi a pancia sotto e a spostare il telo dalle spalle, lasciandolo solo dalla vita in giù. Poi, con studiata lentezza, apre un flacone di olio profumato che spalma sul busto di Anna ed inizia, con le sue belle mani forti, un massaggio assai energico, come se volesse impastare le carni dell’ospite. Sotto l’azione delle falangi energiche, la donna comincia rilassarsi ed a poco a poco abbandona lo stato di tensione in cui versava dal momento dell’aggressione. E man mano che il massaggio prosegue e le esperte mani si affannano sulle spalle , scendendo con moto rotatorio verso il bacino , ella si abbandona ad un senso di languore ed emette un sospiro di soddisfatta gratitudine. ‘Voltati’ le dice Amanda ed ella ha un piccolo moto di sorpresa, quasi di timore. Poi, il sorriso rassicurante dell’amica ed il recente benessere le suggeriscono di obbedire ed ella offre il seno nudo all’azione massiva delle mani. L’olio profumato evoca sensazioni di dolce torpore alle narici tremule di Anna, mentre le dita esperte vellicano, premono, disegnano arabeschi sulle mammelle sode , sul ventre ancora teso e contratto. Se ne accorge Amanda che dice:’Rilassati, adesso, lasciati carezzare e goditi il massaggio, non c’&egrave più pericolo’. Ella obbedisce perché sa che questo &egrave l’unico modo per togliersi di dosso la paura, mentre scivola lentamente verso una eccitazione senza ritorno. E si ritrova a sospirare sommessa, vergognosa , mentre le mani vanno e vengono sui capezzoli e le provocano onde di languore tra le cosce. D’un tratto, in prossimità d’ una emozione più violenta, Amanda interrompe il massaggio solo per scostare l’ultimo lembo di tessuto dal corpo nudo di Anna. Ella guarda interrogativamente l’amica che, a sua volta, ha un sorriso enigmatico stampato sul volto e la fissa negli occhi mentre sposta le dita dal ventre al monte di Venere, esercitando una pressione dei polpastrelli in prossimità della vagina . Anna non controlla più la situazione: non ha mai avuto una esperienza saffica, prima che Elena gliela carpisse ma al momento, attende con un leggero fremito della bocca, che il rito si compia che le dita dischiudano la conchiglia tra le gambe, violando la fessura delle grandi labbra ed affondando nella vulva carica d’umori.
Come se avesse letto il corso dei suoi pensieri, la massaggiatrice vellica leggermente l’ingresso della vagina e, d’un tratto, affonda l’intero dito nel solco, provocando un singulto represso nella sua assistita ed un rossore diffuso sul volto trasfigurato dal piacere incipiente. Anna apre gli occhi e cerca ansiosa quelli della partner che , a sua volta, sorride e la rassicura, continuando il lento moto del dito. Va avanti così per qualche minuto ed alla prima falange s’ &egrave aggiunta una seconda a vellicare le pareti viscide della vulva; poi, come preda d’ improvviso ripensamento, Amanda smette di masturbarla e si china su di lei per prenderla in braccio, dicendole:’vieni, sul letto staremo più comode.’ Ella si lascia sollevare e sdraiare sul vicino giaciglio ed apre la bocca al bacio che l’amante le ruba, stringendola a se. Ora Anna non &egrave solo passiva, risponde alle carezze che una mano attiva le prodiga tra le cosce ed inizia la ricerca delle parti sensibili della donna, cominciando dai seni messi a nudo con l’aiuto di Amanda . Un capezzolo tra le labbra e le dita dell’amante sul clitoride, ella salpa verso i lidi consueti del piacere mentre un lieve fremito l’accompagna al- l’orgasmo incipiente. La brasiliana le si stringe sempre di più ed Anna , ormai preda del godere, cerca freneticamente di raggiungere la vulva dell’amica, facendosi strada tra le gambe , inguainate dalle calze autoreggenti. Quando la destra incontra l’orlo di pizzo, ella indugia sulla pelle tenera che prelude a più intimi contatti: carezza, vellica, avanza ancora e si blocca sul rigonfiamento del pube. ‘Ma” esclama interdetta, mentre la mano &egrave ormai a contatto diretto con un ‘fallo di normali dimensioni:’cosa succede’.fammi vedere!’ E così dicendo si scosta da Amanda, le sfila gonna e mutandine e ammira una verga in erezione che mal si concilia con l’aspetto femmineo del proprietario. ‘Si, sono un trans e non ho ancora fatto l’intervento’ .Delusa ?’ Anna non sa cosa rispondere , rimane lì interdetta . ‘ Un trans’.mi mancava!’. Poi subentra la curiosità ed ella accarezza l’asta che le sta davanti ed inizia a masturbarla . Lentamente , affascinata dalla inattesa rivelazione, guidata anche dalla leggera pressione che la mano sinistra del partner esercita sulla sua nuca, ella avvicina sempre di più il volto al pene e, con golosa lussuria, prende in bocca il glande paonazzo , cui dona una suzione costante, schiacciandolo tra la lingua ed il palato. La destra di Amanda continua a masturbarla con impegno: passa dal clitoride alla matrice, velocemente, avendo cura di sfregare opportunamente la massa rugosa della parete vaginale. Anna ricorda, d’un tratto, quanto le ha raccomandato Elena: di prendere in bocca il fallo, quasi per intero, dimodoch&egrave il glande vada a provocare un piacevole solletico sulla parte tenue del palato. Ora che può verificare , si accorge di quanto l’amica ne sappia più di lei. Quindi continua il moto altalenante della testa e vorrebbe condurre ‘Amanda fino all’orgasmo, ma questa ha già deciso altrimenti. Ferma, pertanto l’azione orale, sussurrando:’basta’adesso voglio scoparti!’ . Anna rimane stupita, ma quando il trans, le ingiunge di allargare le gambe, obbedisce e inarca la schiena per ricevere in grembo il fallo ben lubrificato. Ha un gemito represso quando la verga raggiunge il fondo ed inizia a coire, ne asseconda il movimento e si lascia trasportare dal ritmo dell’amplesso e dalle sapienti mani del brasiliano che titillano i capezzoli irti ed indugiano, alternativamente , tra le natiche della donna, vellicando la scura nocciola. I rantoli della femmina si fanno insistenti, man mano che la copula sale d’intensità ed alla fine si mescolano a quelli di Amanda che ha saputo far coincidere il tempo del climax con quello della sua amante. Poi, restano abbracciati per un tempo non breve, le bocche unite in un lungo bacio, finch&egrave il trans non decide di regalarle un’altra esperienza. Si stacca da lei, dicendo:’aspetta’adesso devi soddisfare la mia parte femminile’. Si avvicina al cassettone che si trova sulla parete di destra della stanza ed estrae un curioso aggeggio. E’ un itifallo in latice di robuste dimensioni con una appendice più sottile, posta sul retro di uno dei gambi e divaricata in maniera da essere introdotta nell’ano di uno degli utenti. Una cinta regolabile sostiene il tutto ed &egrave quella con cui Amanda fissa il gingillo alla vita della partner e , con cautela, infila il primo dei due membri nella vulva di Anna , avendo cura di lubrificare l’appendice con della vaselina quando la introduce nel retto della donna. Così trafitta, ella assiste alla preparazione dell’altro fallo :’ti prego, le dice il trans, mettimelo dentro lentamente’. E si gira per mostrare le terga ed accostare il membro posticcio al proprio ano. La donna inizia ad introdursi e nota, con malcelata meraviglia, che ad ogni spinta corrisponde un’onda di piacere ,quasi come se fosse a sua volta posseduta. Anzi, doppiamente posseduta in vulva e nel retto. Con le mani ella cinge i fianchi del partner per assecondarne il moto del va e vieni, per tutto il tempo dell’introduzione, poi essendosi lo spazio tra i due corpi ristretto, abbraccia Amanda accarezzandone con la sinistra il seno e con la destra afferra l’asta in erezione e la masturba dolcemente. Ed ancora, all’unisono, intonano il canto di chi , sulla strada d’Erice, conosce i misteri di Venere , nella sua veste più terrena e lubrica. Possente &egrave ora il moto che squassa, in egual modo, le viscere dei due amanti; dolci i baci che Anna riceve dal trans , il quale ruotando il volto, va ad incontrare quello di lei disfatto dai segni incipienti dell’orgasmo. Ancora ed ancora ed ancora l’itifallo s’affonda nelle carni , le mani vagano sulle zone erogene d’ambedue ed il pugno di Anna, stretto intorno al nerbo d’Amanda, riceve finalmente il fiotto di sperma che cola abbondante dal fallo placato. ‘Un po’ di tregua’ sussurra il brasiliano mentre si libera le viscere e scioglie la cintura per ritirare il dildo dagli antri dove s’era nascosto. Così i due si ritrovano abbracciati sul letto disfatto e cercano di recuperare le forze perdute gustando dei bombons che Amanda teneva sul comodino. ‘Buoni’cosa sono?’ domanda Anna , non credo d’averne mai mangiati prima : E dire che sono una patita del cioccolato.’ ‘ Sono artigianali, li fa una signora amica di mia madre, &egrave messicana, attenta a non abusarne, risponde il partner, non più di tre altrimenti ”. ‘Altrimenti?’ ‘Altrimenti rischi uno’sballo. C’&egrave del mescal, in piccolissime quantità , per rinfrancare lo spirito ed il corpo ma se se ne abusa può condurre ad uno stato di trance’. ‘Davvero? E che succede poi ?’ ‘ Non lo so , non ho mai provato: so solo che già un paio possono causare una persistente euforia, con la perdita dei freni inibitori: un po’ come una sbronza ma senza perdere lucidità’.’Però ‘ora mi fai preoccupare ne ho già mangiati due e devo guidare per tornare a casa. Se non ce la faccio dovrai accompagnarmi tu’. ‘Tranquilla c’&egrave ancora tempo e poi l’effetto non &egrave così in tutti i soggetti. In ogni caso non dura più di due o tre ore.’ . Senti, dice Anna, posso farti una domanda’ ‘certamente, di pure’ ‘mi dici perché ti travesti da donna? In fondo, non mi pare che come maschio tu vada male” ‘ma avrai pure notato che ho delle tendenze femminili. E poi, dopo che ho fatto l’intervento al seno e qualche ritocchino qua e la , mi pare di non essere una brutta donna. Certo, tu sei meglio:ecco perché ho tirato fuori i miei istinti maschili. Tutto sommato, potrei essere un bisex più che un trans” ‘ e come vivi questa tua particolare sessualità; voglio dire lo sanno dove lavori? A proposito, se non sono indiscreta, che lavoro fai? Non mi sembri uno che si ‘.’ ‘ prostituisce, dillo pure, non mi offendo. No niente di tutto questo: faccio il copywrighter, presso una casa editrice. I colleghi non sanno di me. D’altro canto il mio nome non &egrave Amanda, quello &egrave uno pseudonimo: mi chiamo Rosario Dos Santos, e può essere usato in ambedue i casi, proprio come me.’ Ma sui documenti risulterà..’ ‘ E’ facile alterare qualche dato e sul sesso chi ci fa caso. Tu, perché lo sai’ ‘ ‘ A proposito, non so proprio come ringraziarti ancora. Me la sono vista brutta con quell’energumeno’ ‘lascia perdere’..però, se proprio ci tieni un modo ci sarebbe’. ‘Dimmi’, ‘mettiti supina e lasciami fare’ . Anna obbedisce, curiosa di sapere cosa vorrà Amanda. Questa prende dal contenitore un cioccolatino e lo introduce tra le grandi labbra della vulva di Anna, la quale non trattiene un moto d’ilarità. ‘Aspetta e vedrai’ sussurra Amanda mentre si china a baciare l’amica tra le cosce. Ella inizia un cunnilingus, reso più ‘liquido dalla presenza del cioccolato che accenna a fondersi. La lingua del brasiliano compie acrobazie dentro e fuori di quel sesso che, forse per effetto di qualche ingrediente contenuto dal bombon, comunica ad Anna un vago solletico ed una voglia d’esser riempita. ‘Ti prego, fa qualcosa, mi sembra d’avere ‘., ho voglia ‘.prendimi!’ ‘ Si, stai tranquilla, ti piace l’effetto?’ ‘non so che mi prende ma non &egrave sgradevole’purché ti sbrighi a mettermelo dentro!’ ‘ Forse io non ti basterei, ma questo si’ dice il trans esibendo un fallo di latice di notevoli dimensioni, con il quale inizia a forzare lo scrigno . Anna si presta all’introduzione che procede molto lentamente, dando modo alla donna di godere del progressivo cedere delle mucose all’interno della vagina. Quando, infine, il fallo &egrave tutto dentro, Amanda aziona una piccola leva in cima dell’oggetto che inizia a vibrare e, contemporaneamente a coire , ritraendosi e allungandosi . Anna, preda delle sensazioni relative alla speciale copula, non si accorge che ora, il brasiliano si &egrave portato dietro di lei e, mentre con la sinistra, tiene pressato il dildo nella vulva, con la destra si &egrave lubrificato il pene e lo ha posto vicino al forellino dell’ano , cominciando a forzarlo. Ella, al momento, &egrave ben lieta d’essere oggetto di tante attenzioni e favorisce l’introduzione della verga , spingendo indietro il bacino, per quanto lo consente ‘l’ospite in vagina. S’abbandona, finalmente, all’abbraccio del brasiliano che non le risparmia niente, una volta conquistata la meta . Abbandona il fallo che lascia agire autonomamente e, con le due mani a coppa, ghermisce i seni dell’amante mentre aumenta progressivamente il ritmo dell’inculata. ‘Forza, dai ‘.affonda’così’.spingi ‘ delira Anna che, cacciando un urlo liberatorio, sente esploderle dentro l’orgasmo più sconvolgente che ricordi. Resta in deliquio a lungo ed ha un ultimo sussulto quando avverte che il partner le eiacula nel fondo del retto. Poi, una spossatezza s’impossessa delle sue membra ed Anna si appisola , poggiando la testa nell’incavo dell’ascella di Amanda in vicinanza del seno di quest’ultima. Ella dorme fino alle prime luci dell’alba, quando un raggio di sole la sveglia e la richiama alla realtà d’ogni giorno: deve tornare a casa, fare una doccia, vestirsi ed andare in ufficio. Così saluta con un bacio l’amante di una notte, indossa gli abiti della sera prima . avendo cura di lasciare gli slip strappati in bella mostra, sulla sedia.

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