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Questa è una storia vera o almeno chi l’ha scritta ed inviata mi ha detto che era vera. L’ha inviata a me chiedendomi di ‘pubblicarla’ per lui facendo alcune correzioni,da lui condivise,sulla traccia da me già utilizzata. Scriverò in prima persona, come fossi io il soggetto principale, per dare le migliori sensazioni e spiegazioni. Le località ed i nomi seppur ben identificano la realtà della vicenda sono fasulli. Ho 54 anni e vivo ad Alessandria e sono coniugato con Francesca che ha 51 anni portati divinamente( non ne dimostra più di 40). Ha tutto bello,dai capelli ai piedi con tutto quello che c’è di mezzo. Siamo sposati da 22 anni e non abbiamo figli. Lavoriamo ambedue, lei è una part time. Penso si possa dire che siamo una bella coppia: simpatica, accettata, con pochi problemi economici e lavorativi. In tanta positività comprendo anche la nostra intesa sessuale; non siamo mai stati degli assatanati del sesso ,ma non lo negavamo. Ne parlo un po’ al passato poiché negli ultimo anni , sara’ la consuetudine, i nostri rapporti sessuali sono scesi al minimo sindacale e forse anche al di sotto. A me ciò non pesa, a lei? Leggendo e rileggendo gli scritti di autori di questo bellissimo sito mi sono venute fantasie ‘indecenti’ su mia moglie ,fantasie che a lei (il suo nome è Francesca) non posso per educazione e cultura raccontare ed allora’.. Ho voglia di vederla fare l’amore con un altro per vedere si le sue reazioni,ma soprattutto per vedere le mie. Sono in uno stato di confusione,vorrei’ma ho paura. Ne ho parlato via e mail con un amico telematico : mi sono convinto ed ho agito. Ve la faccio breve. Attraverso uno dei siti specializzati ho contattato un bull che abita a Milano e mi sono incontrato con lui. Mi è piaciuto, a parole (è poi sempre da verificare )mi dava le garanzie in termini di presenza,educazione,pulizia, e ci siamo organizzati. Lo avrei presentato a Francesca come un vecchio amico di gioventù incontrato per caso a Milano che avrei invitato a cena da noi se per caso fosse passato da Alessandria. I nostri accordi su quanto avrebbe potuto fare con mia moglie erano molto liberi. Poteva fare tutto quello che voleva e che mia moglie,ignara,gli avrebbe concesso. Mi chiese se mia moglie potesse restare incinta .Gli dissi che pensavo di no perché tempo addietro Francesca mi disse che le probabilità che rimanesse incinta erano bassissime e che potevo venire in lei. Pero’ ??? Ho chiesto per me solo alcune cose -doveva scoparla nel nostro letto matrimoniale ( c’era un motivo,avrei con una telecamera fissa nascosta filmato tutto ed inoltre avevo la possibilità di vedere senza essere visto) -doveva sverginarle il suo splendido culo ( a me per un motivo e l’altro,quando avevo la verve, non l’aveva mai dato e sono convinto che li sia vergine). Arrivo’ quel giorno. Avvisai mia moglie che un vecchio amico sarebbe passato a salutarmi e che l’avevo invitato a cena, mia moglie sempre disponibile si disse ben contenta di conoscerlo ed organizzo’ la cena, io pensai al vino. Eravamo vestiti in modo informale;mia moglie aveva una ‘comoda’ gonna al ginocchio ed una camicetta. Cesare(il suo nome) si presento alle 21.00 e galante porto’ a mia moglie uno splendido mazzo di fiori Mi resi conto che fece una buona impressione ed anche a lui mia moglie piacque molto(mi fece un occhiolino di compiacimento,ma non avevo dubbi in merito) I soliti convenevoli,i ricordi comuni(concordati),un fresco aperitivo e dopo un’ora eravamo al tavolo per cenare in una piacevole armonia. La cena si stava svolgendo simpaticamente, pensavo io a mescere il vino e con giocheria alle proteste a turno di Francesca o Cesare ed anche mie: basta vino e troppo’ continuavamo a bere. Prima che la cena finisse,mia moglie stava servendo il dolce,accadde quando concordato .Lo squillo del mio cellulare. Ho detto :è mia madre cosa vorrà a quest’ora..e finsi di parlare con lei. Spensi il cellulare con una imprecazione,dovevo andare subito da lei perché non trovava e non capiva quali documenti dovesse consegnare per la visita medica del giorno dopo e dovevo andare subito da lei ad aiutarla poiché l’appuntamento era alle 08.00 della mattina dopo e non avremmo avuto il tempo per prepararli il mattino successivo. Dissi vado subito,conto di tornare tra circa un’ora e mezza,. Cesare fece il gesto di alzarsi dicendo vengo via con te, gli dissi no stai tranquillo.Finite la cena , ti saluto al mio ritorno e fingendomi irritato con mia madre uscii da casa. La mia casa è un appartamento al primo piano di un condominio ed ha un ingresso di servizio che porta alla zona notte. E’ composto da cinque locali( due camere da letto , studio,soggiorno, cucina abitabile, 2 bagni completi di doccia etc ) con la zona giorno ben separata da quella notte. La nostra camera da letto e’ la stanza più tranquilla e defilata ,ha il bagno personale mentre l’altro bagno era egualmente contiguo e lo teniamo chiuso a chiave poiché inutile. Ve lo dico: avevo fatto un foro ,ben occultato, che dal secondo bagno permetteva di vedere cosa succedeva in camera da letto. Uscii da casa e rientrai velocemente dall’ingresso di servizio e mi infilai nel bagno(mi ero organizzato :avevo lasciato ‘aperte’ le due porte interessate) e mi disposi ad aspettare il seguito. Guardavo impaziente l’orologio ,non trascorsero più di dieci minuti quando sentii rumori di passi e voci. Erano loro, mia moglie,in mia attesa,gli stava facendo vedere il nostro appartamento. Entrarono nella nostra camera da letto,io ero già piazzato ed avevo già avviato la registrazione. Mia moglie era davanti Cesare ,di fianco al letto ,quando improvvisamente lui l’abbracciò stringendola a se’. Lei seppur sotto sotto l’influsso dell’alcol cercò di fare resistenza , ma lui la spinse e caddero insieme sul letto. Fu una lotta,breve ma intensa finché lei stanchissima, sconfitta,si arrese rimanendo immobile, a pancia in giù, sotto lui. Cesare approfitto’ della sua passività, le alzò la gonna sulla schiena e le strappò gli slip,lasciandola a culo nudo. Poi fece pressione allargandole le gambe, con maestria si slaccio’ i pantaloni facendo uscire il suo uccello. Ero in posizione un po’ defilata, non potevo vedere bene, mi sembrò un uccello un po’ più grande del mio, ma non di tanto ,certamente era un bel paletto rigido , rigido. Lo strofinò un po’ tra le sue morbide chiappe e infilò la mano sotto lei a toccarle/masturbarle/aprirle la figa e poi puntò la punta all’ingresso della figa e comincio’ a spingere per entrare in lei. Fece un po’ di fatica perché lei non era abbastanza bagnata e poi perché mia moglie tentò, senza successo, un’ulteriore resistenza. Infine colsi dalla espressione, sia di Cesare che di Francesca ,che era entrato tutto in lei. Iniziò la monta. Disteso su lei per tenerla ferma ,con il contatto profondo del pene inserito in lei ,comincio’ ad andare su e giù. Dopo pochi minuti la passività di lei si dissolse,comincio’ a gemere di piacere ( dopo lungo tempo scopava e lui ci sapeva fare) Cesare allora cambio’ e con attenzione si tolse i vestiti ,senza interrompere il coito, rimanendo nudo e poi le tolse la camicetta. Quando la senti’ ‘partita’ si interruppe un attimo per farle scendere e togliere la gonna. Fu davvero un attimo poi.. Si aggancio con le mani alle sue tette portando il suo uccello più a fondo che poteva .Mia moglie non partecipava (ancora),ma non si sottraeva. Vedevo il suo godurioso sguardo. Cesare cambio’ ancora, la fece mettere alla pecorina e continuo’ a pistolarla ,ma adesso poteva con le dita toccarle l’orifizio anale. I piacere che mia moglie stava provando le impediva di comprendere cosa lui stesse facendo.Si intinse il dito negli umori della figa e poi glielo ha infilato nel culo cominciando un’ opera di lubrificazione ed allargamento(non si era dimenticato il suo impegno) . Ad un dito riusci’ con fatica ad aggiungerne parzialmente un altro finché non decise che fosse sufficiente poi’la fece ancora mettere distesa bocconi sul letto Lei sembrava una bambola di pezza che puoi usare come vuoi. La scopo’ ancora’ un po'(attenzione la vicenda sembra duri ore in realtà saranno trascorsi dall’inizio non più di 10-12 minuti) e fece scivolare il glande all’ingresso del buco inviolato che era parzialmente lubrificato. Si appoggio’ con l’uccello su lei ed utilizzando il proprio peso riusci ad infilarne una meta’, in un sol movimento,nell’agognato condotto. Lei fu presa alla sprovvista e non pote’ opporsi, caccio’ un urlo,solo parzialmente mitigato dalla mano di Cesare davanti alla sua bocca ,da far rabbrividire. Cesare le disse:zitta troia,voleva farti il culo da quando ti ho vista .Ormai sono dentro di te .Se ti agiti e peggio; vienimi incontro piano ed io cerco di farti meno male possibile. Lei diceva no no no ,ma lui non mollava ed alla fine ,ancora, cedette lei . Fu un specie di lenta pausa, Cesare muoveva in lei l’uccello con circospezione ,lei cercava con piccoli di movimenti di favorire la sua completa entrata. Poco tempo e lui era completamento nel culo di mia moglie Ci fu una nuova fase di assestamento, Cesare ricomincio’ il suo su e giù,questa volta nel culo, entrando fino in fondo per poi uscire quasi completamente. Poi fece la prova,fece uscire l’uccello del tutto , lo vedevo completamente, e glielo reinfilava fino in fondo. Ormai il condotto era dilatato. Poteva entrare ed uscire quando voleva. Allora si dispose meglio, le mise un cuscino sotto la pancia e tenendole le tette con le mani ricomincio’ ad incularla, con sua e mia grande soddisfazione. Soddisfatto passo’ al bis :un po’ di affondi in culo, un po’ di affondi in figa. Cio’ ‘risveglio’ mia moglie che se in culo sentiva poco piacere, in figa certo godeva. Le diede una bella ripassata in culo e di seguito si alzò dicendola stai ferma o si vedeva bene il buco del culo oscenamente aperto. Prese una piccola macchina digitale e le fotografo’ il culo come suo ricordo per lo sverginamento effettuato. Ritorno’ da lei che lo attendeva prona,ferma ,e l’atto sessuale continuo’. Penso che Cesare fosse al limite La girò supina e si calò su lei mettendoglielo in figa e disteso su lei le catturo’ con la propria la lingua e continuo’ a chiavarla ,ma voleva ancora’.. Le fece alzare le gambe intorno ai suoi fianchi per avere a disposizione anche in questa posizione i due orifizi e anche cosi la scopo’ e l’inculo’. Poi si arrese. Si distese su lei tenendole le gambe ben allargate e mise le mani sotto il suo culo per entrare piu’ profondamente che poteva nella su figa e poi allungandosi uni’ la lingua alla sua. Fu un crescendo, continuo’ a chiavarla fino a portarla ad un favoloso orgasmo. Lei grido’:vengo. Lui le reinfilo la lingua in bocca, che lei catturo’, le entro’ un ulteriore paio di volte, irrigidì il suo corpo scaricando tutto lo sperma accumulato dentro la sua figa. Poi fece lentamente dei su e giù finché il suo uccello non si fu parzialmente ritirato. Si alzo’, riprese la macchinetta e scatto’ alcune foto a mia moglie con le gambe aperte, dalla cui figa scivolava verso il basso lo sperma del suo amante. Poi esausto si lascio’ cadere accanto lei. Lei sazia ancora in uno stato di piacere, da lungo tempo dimenticato, stava immobile in silenzio.. Cesare guardo’ la sveglia sul comodino e le disse:prima che torni tuo marito ci vuole ancora una mezzora,fammi un bel pompino ed io ti prometto che dopo oggi,se tu non vorrai,non ti incontrerò più Lei non disse nulla, sembro’ pensare,poi si piego’ verso lui e glielo prese in bocca. Gli fece un pompino fantastico, arrivo’ a prenderglielo tra le sue splendide tette facendogli una spagnola mentre con la lingua leccava e succhiava anche qui fu un crescendo. Lui cercava di rallentarla,ma mia moglie lo spinse ben disteso sul letto si impossesso del suo uccello e ,aiutandosi con una mano che carezzava i coglioni ,gli fece profonde succhiate facendolo sparire quasi completamente in bocca per poi farlo ricomparire. L’unica cosa che Cesare pote’ fare fu di poggiare le sue mani sulla testa di mia moglie, quasi a dettare i tempi del pompino ,ma non fu cosi’,questa volta si arrese lui. Al momento della sborrata le impedì,inarcando il corpo verso l’alto e tenendola giù la testa con le mani,di sollevare la testa obbligandola a bere tutto il suo sperma(quello rimasto dopo la scopata). Poi la fine. Si alzarono e si rivestirono io ne approfittai per uscire dall’appartamento. Attesi cinque minuti e poi suonai al campanello manifestando il mio rientro. Mi accolsero sorridendo,in salotto,vestiti di tutto punto. Mi scusai con Cesare per la mia necessaria assenza e lui ricambio’ con un sorriso dicendo che mia moglie era stata un’eccezionale ospite. Qui fini’ la serata. Cesare ci salutò ed andò. Dimenticavo al momento della loro goduta anch’io,per conto mio, ero venuto,Eravamo tutti soddisfatti Tra Cesare e mia moglie Francesca continua/continuerà????? Spero d’aver descritto bene quanto a me raccontato. A tutti tanto piacere.

Erano passati tre mesi da quando Cesare, con la mia virtuale collaborazione, riusci’ a farsi mia moglie . L’unico cosa strana che posso raccontare è che da quella sera Francesca, mia moglie, non mi chiese più di Cesare :se lo avevo ancora incontrato?Se sapessi qualcosa di lui’insomma nulla. La capivo. Anche se a se stessa non poteva negare che quanto avvenuto, anche se contro la sua volontà, le fosse piaciuto ,non poteva accettare di avermi tradito. Si sentiva in colpa e cercava di dimenticare. Ma dopo tre mesi Cesare si rifece vivo. Mi telefono’ un pomeriggio che ero al lavoro ; ero sorpreso dalla sua telefonata ,ma ascoltai quanto proponeva. Mi disse che l’esperienza con mia moglie gli era piaciuto a molto e che voleva ripeterla. Ai miei dubbi sulla possibilità di creare le premesse per un nuovo incontro con lei rispose di non preoccuparmi della cosa, aveva i mezzi per superare il problema. Mi aveva telefonato per due motivi :il primo e’ che non voleva fare le cose a mia insaputa visto che era stato merito mio per quanto avvenuto; il secondo motivo è, che per realizzare quanto voleva, aveva ancora bisogno della mia collaborazione. Collaborazione che sarebbe stata ben ripagata perché avrei visto ancora mia moglie fare l’amore con lui e sapevo quanto mi sarebbe piaciuto fare il guardone. Ed inoltre, se la cosa mi era piaciuta la volta precedente questa volta mi sarebbe piaciuta ancora di più. L’importante era che gli creassi l’occasione d’incontro al resto avrebbe pensato lui. Ero un po’ perplesso,ma lo cosa mi incuriosiva ed intrigava. E poi, avevo visto quanto era piaciuto a mia moglie. Mi convinsi velocemente e chiesi cosa potessi fare. Mi disse :è molto semplice , dovrai dire a tua moglie che mercoledì prossimo,o altro giorno che vuoi,non sarai a casa la sera. Inventati la scusa che vuoi ,l’importante è che io abbia il campo libero.. Ci accordammo per il giovedì successivo. Il giorno dopo dissi a Francesca che il giovedì sera sarei tornato a casa per ‘cambiarmi’ e che poi sarei uscito per una pallosa cena di lavoro. Francesca non trovo’ nulla di strano su quanto dissi poiché, purtroppo, spesso per lavoro sono fuori casa. Quella sera passai da casa mi cambiai e verso le 20,00 salutai con un bacio Francesca dicendo che sarei tornato verso mezzanotte ed uscii. Fuori,vicino casa, mi aspettava Cesare. Dissi :tutto ok, dammi cinque minuti, poi vai’.. Approfittai dei cinque minuti per ‘riprendere’ la posizione occupata la volta precedente e mi disposi, con ansia e curiosità, ad attendere. Passarono esattamente cinque minuti quando sentii il suono del campanello d’ingresso ed udii mia moglie recarsi all’ingresso. Sono convinto che pensava che fossi io che tornavo a riprendere qualcosa dimenticato. Deve essere stata grande la sua sorpresa quando aperto si trovo’ avanti Cesare. Sentii il volume della sua voce alzarsi: cosa fai qui? Cosa vuoi? Vattene! Mio marito sta tornando a casa dal lavoro e non gli farà piacere vederti’e cosi’ via. Insomma, era irritata e spaventata e voleva cacciarlo. Udii la voce di Cesare, aveva un che di sorriso: non scaldarti tanto so che tua marito , stasera, è fuori a cena. Lo so poiché ho parlato oggi pomeriggio a telefono con lui, ed allora sapendoti sola ho pensato di farti una sorpresa. Mia moglie sempre più arrabbiata reagì: ma quale sorpresa ,vattene !Non voglio più vederti. Cesare sempre più sicuro disse: prima di mandarmi via guarda queste foto. Cadde il silenzio. Mi ricordai di quelle foto che Cesare aveva fatto durante il precedente incontro. Era quelle che gli stava facendo vedere? Dopo, il silenzio, sentii la porta ‘ingresso chiudersi e ‘mi si fermo’ il cuore. L’ansia mi aveva preso il petto,cosa stava succedendo? Passarono solo pochi momenti quando sentii i loro passi e la voce di Cesare. Vedo che sei una donna intelligente e che capisci le cose al volo. Cosa direbbe tuo marito se vedesse queste foto?Non parli? Bene . L’importante e’ che tu faccio tutto ciò che ti dirò..poi se sarai brava deciderò cosa fare di queste foto,se darle a te o a tuo marito. Nel frattempo comparvero nel mio campo visivo. Lui parlandole l’aveva’accompagnata’alla nostra camera, dove sapeva che avrei potuto ben vedere quanto sarebbe accaduto. Per cominciare la prima sorpresa: lei era davanti a lui che le poggiava una mano sul culo dal basso verso l’altro e con prepotenza le palpava il suo splendido culo. Il viso di mia moglie era triste, aveva velocemente ceduto al suo ricatto e subiva. Cesare tronfio del suo potere sorrideva e disse: non prendertela, non fare cosi’ La volta scorsa ti è piaciuto, non puoi negarlo e vedrai che anche questa volta ti piacerà. Intanto per cominciare cambiati e mentre diceva questo le porse un sacchetto che teneva in mano. Lei lo guardò sorpresa: cos’è ?  Lui disse, sono i vestiti che piacciono a me e che voglio che indossi. Quando sarai pronta,ti do’ 10 minuti per cambiarti, torna da me. Ti attendo qui, e con un a leggera spinta la spinse fuori dalla camera. Rimasto solo Cesare si guardo’ intorno, sapeva che vedevo e che forse ascoltavo tutto, ma non sapeva dov’ero. Facendo un sorriso, ritengo a me indirizzato, inizio’ lentamente a svestirsi rimanendo infine nudo. Si distese poi sul nostro letto matrimoniale in attesa’.ed intanto si trastullava l’uccello preparandolo all’incontro con mia moglie. Come vi avevo raccontato la volta scorsa devo confermare che Cesare aveva un bel fisico.Un fisico tonico di chi dedica tempo alla cura della propria persona. Confermo anche la sua dotazione personale ;non era grande,ma lo si poteva definire un bel uccello. Temporaneamente ancora moscio ,ma pronto a’ I dieci minuti passarono lentamente , ma passarono, si sentì un tacchettio e poi comparve mia moglie. Più bella che mai e 

Cesare aveva buon gusto. Vi illustro la ‘foto’ che vedevo. Aveva una gonna blu,svasata a pieghe, che le cadeva sotto il ginocchio; si intravedevano calze di nylon grigie ed ai piedi scarpe di vernice nere con il tacco da ,occhio/croce,dieci centimetri; una camicetta semitrasparente che lasciava intravedere un reggiseno a balconcino nero. A completare l’opera (mi chiedevo perché) si era pettinata raccogliendo i suoi lunghi capelli verso l’alto. Era veramente bella e sexi. Notai il suo sguardo mentre guardava Cesare, nudo con il membro esposto alla sua vista, che si era sollevato leggermente sul letto . Cesare,come me,era estasiato. Disse: sei bellissima. Adesso girati e fatti vedere dietro. Lo fece. Le disse piegati un po’ in avanti e tira un po’ fuori il culo (che linguaggio ad affermare la propria dominanza) che voglio ben vedere quel ben di ..che hai. Lo fece. Il viso di Cesare esprimeva gioia e lussuria. Le disse: alzati e girati a me. E poi’alzati lentamente la gonna davanti. Lo fece.( che sorpresa per me ; con me non era mai era avvenuto,che scemo) Aveva reggicalze nere con slip neri Vidi l’uccello di Cesare avere un sussulto ed iniziare ad ergersi, ed anche al mio stava avvenendo la stessa cosa. Le disse : levati il reggiseno Lo fece Mi concentrai sulle sue splendide tette. Tonde e morbide, leggermente pendente,veniva voglia di mangiarle. Adesso levati gli slip. Lo fece. Che gran figa che vidi. Era mia moglie. Vederla cosi’ offerta, in quella mise provocante era per me sconvolgente. Che stupido ero stato,non avevo mai pensato che’ E adesso Cesare si sarebbe goduto quel ben di’.’ La fece salire in ginocchio sul letto dove lui si era seduto; il suo uccello ormai spiccava in tiro, lungo e duro. L’immagine che vedevo:lui seduto sul letto a gambe larghe, lei in ginocchio ai suoi piedi. Cesare allungo’ le mani poggiandole sulla testa di Francesca che costretta si piego’ in corrispondenza del suo uccello e capi’, non ci voleva molto, cosa lui volesse. Imbocco’ il suo uccello e comincio’ ,aiutata da lui che dettava i tempi appoggiandole le mani sulla testa, a fargli un sontuoso pompino . Lui le suggeriva cosa fare: succhia,lecca, piùin basso, anche le palle ,fammi vedere la lingua e guardami negli occhi mentre pompi. Per godere ancor più dell’atto prese in mano le sue tette e le manipolava ,tirandole a se’. Quali morbidezza nelle sue mani e con quale autorità le trattava La scena prosegui’ per alcuni minuti quando, soddisfatto, disse: per il momento può bastare. Passiamo a cose piu’ serie. Lei lo guardava piu’ umiliata che irritata, era in suo potere. La spinse indietro facendola cadere di spalle sul letto con le gambe aperte. Si poteva ammirare la sua bellissima figa circondata da una fitta lanuggine di peli neri ben curati. Con un movimento veloce Cesare si distese tra le sue gambe e’.inizio’ a leccarle la figa . La sua lingua andava su e giu’ nell’apertura soffermandosi sulla clitoride e poi si inoltrava piu’ a fondo che poteva, succhiava e leccava e aggiungeva le dita per carezzarla ,penetrandola in profondita’. Dopo breve, Francesca comincio’ a gemere ; il ‘ trattamento ‘ di Cesare faceva effetto . Comincio’ a muovere la testa, a dire no,no ‘ma intanto aveva poggiato una mano sulla testa di Cesare a spingerla verso la sua femminilita’ e con l’altra si carezzava il seno. Mulinava la lingua ai lati della bocca respirando in modo affannoso. E si poteva vedere come spingeva il bacino verso la bocca di Cesare che ormai era immerso nella sua figa. Era palese Francesca stava arrivando all’orgasmo, ed in infatti dopo breve la vidi sussultare e con un siiii prolungato da estasi manifestare il suo godimento, dopo di che si blocco’ esamine. Vidi Cesare alzare la testa, sorrideva;allora ti piace fare sesso con me? Dici no, ma sei una troia, ti piace come ti tratto e fare sesso.Tranquilla se non ci pensa quel cornuto di tuo marito ci penso io. Mi piace far favori ad una bella figa e poi (bastardo) se è la moglie di un amico ancora meglio. Francesca era in silenzio conscia di quanto avvenuto,non era riuscita ad opporsi e partecipando ,con l’orgasmo,non aveva piu’ nulla da opporre ai desideri di Cesare. E adesso toccava a Cesare . Si sedette ancora sul letto a gambe aperte e fece cenno a Francesca di sedersi su lui. Lei si alzo e si sedette su lui impalandosi lentamente sul suo uccello. Gli umori provenienti dall’orgasmo appena avuto l’avevano ben lubrificata e l’uccello di Cesare entro’ facilmente, sparendo tutto dentro lei.. Cesare avvicino’ il suo viso al suo fino al contatto delle bocche . Le loro lingue si unirono e inizio’un profondo e lungo bacio. Intanto Cesare aveva cominciato le sue spinte verso l’alto ed avevo chiara l’impressione che la cosa piacesse ad ambedue .Si anche a mia moglie(l’ex fedele).Erano due corpi fusi in uno. Dopo una decina di minuti, Cesare la fece mettere ala pecorina e ricomincio’ il suo stantuffare. Per comodita’ e piacere si era ancorato alle sue tette e dava profonde infilate. Vedevo il suo uccello entrare ed uscire dalla figa di mia moglie , sembrava un trapano al lavoro. Poi colse l’attimo e dopo l’uscita posiziono’ la punta dell’uccello sulla rosetta posteriore e favorito dallo stato di beatitudine di mia moglie diede un forte colpo inculandola a fondo. Francesca caccio’ un urlo , ma lui disse: zitta te l’ho gia’ fatto e comunque è gia’ dentro e riprese il suo e giu’. Quando ritenne che il foro fosse ormai ben percorribile usci’ l’uccello e glielo rimise in figa. Dava un po’ di colpi in figa e un po’ di colpi in culo fino a quando ,ormai stremato,le strinse forte le tette e tirandola se’ le spinse l’uccello piu’ a fondo che poteva in figa e venne. Vedevo il suo corpo contrarsi per l’orgasmo ed immaginavo la su sborra ‘correre’ nell’utero di mia moglie(fortuna che non è piu’ fertile,speriamo) Mia moglie lo senti’ venire,ed ebbi l’impressione che spinse indietro il culo per sentirlo ancor meglio il suo uccello. Cesare rimase fermo disteso su lei per poi lentamente tirarsi indietro. Vidi il suo uccello ricoperto di umori uscire quasi moscio e la figa aperta di lei su cui si vedeva il luccichio dello sperma. Ci fu un momento di silenzio poi lui riprese:visto vacca, la monta è terminata, ti è piaciuto? Chissa’ se ti ho meso incinta? E senza attendere la risposta continuo’ dicendole :adesso puliscimi l’uccello e fallo bene, solo con la lingua. Lei si giro’ ed inizio’ a fare quel che lui voleva; fu cosi’ brava nel suo lavorio di pulizia che lo riporto’allo stato di erezione. Cesare era felice. Hai visto come sei brava ? Sono di nuovo pronto, sei contenta? Continua mi piace e’. quella che era un’operazione di pulizia divento’ nuovamente un pompino. Mia moglie era entrata nella parte di troia e partecipava attivamente .Lo si poteva capire vedendo l’impegno che ci metteva mentre gli leccava e succhiava il cazzo e i coglioni ;inoltre con una mano si tittillava la figa, masturbandosi. ‘Lavorava’ con gioia curando i particolari;quando gli lecco’ le palle lui ebbe un guizzo di sorpresa,non pensava potesse essere cosi’ brava. Mi sembrava di vedere un film porno dove,purtroppo,l’attrice principale era mia moglie. Sembrava non avesse altro nella vita,ma io non ricordo una tale partecipazione con me. (Non mi pare il caso di descrivervelo,in quel momento anch’io avevo avuto una grande sborrata che mi aveva impiastricciato mutande e pantaloni). All’improvviso lui la stacco’ da se’,era nuovamente in tiro e ‘la mise supina e allungandosi su lei la penetro’ alla missionaria (forse voleva lasciarle un bel ricordo propiziatorio di futuri incontri). Francesca fu felicemente sorpresa della sua iniziativa e mise le gambe intorno alla sua schiena. Cesare la incalzo’ nei fatti e nelle parole. Nei fatti andando su e giu’ ad un ritmo incredibile. Nelle parole dicendole:ti piace? Ti piace il mio cazzo? Sei una troia, altro che signora per bene. Sei una zoccola. Su rispondi’ti piace come ti scopo? E lei , partecipante,si ,si,mi piace. Continua non ti fermare. E lui ancora:allora ti piace il mio cazzo? Fu un continuo domanda e risposta persino assurdo nella sua sequenza,almeno spero sia cosi’. Si mi piace. Lo vuoi sempre ? Si ,si tutte le volte che tu vuoi darmelo. La tua figa è mia? Si ,si. Solo mia? Si si . E tuo marito ? Cosa? Non gliela devi piu’ dare, e’ solo mia. Si faro’ quello che vuoi ,ma continua, sto venendo. Erano due ossessi,coinvolti in un frenetico amplesso. Non ci volle molto; mia moglie era ancora sotto l’influsso della precedente,interrotta, scopata terminata dall’orgasmo di lui. Si attacco’ se possibile ancor piu’ a Cesare . Le loro bocche erano unite, Francesca si stacco solo un attimo per gridare : vengo’. Poi uni’ ancora la sua lingua alla sua e venne. Sentito il suo orgasmo Cesare rallento’ il suo movimento penetratorio e usci’ da lei. Si mise in piedi sul letto torreggiando sul suo viso. Le disse finisci la tua opera troia . Francesca si mise in ginocchio e riprese il pompino .Lo fece con passione; ormai era la sua amante e la sua schiava . Continuo’ finche’ lui non la interruppe . Le disse tira fuori la lingua e le appoggio’ l’uccello sulla lingua facendolo scorrere avanti e indietro nella sua bocca. Bastarono pochi scivolamenti;Cesare raggiunse un orgasmo devastante. I primi schizzi di sperma andarono in bocca a Francesca, i successivi furono da lui opportunamente indirizzati sul suo bel viso. Lei non si sottrasse anzi pareva godere di quanto stava avvenendo. Alla fine aveva il viso ed anche un po’ di capelli impiastricciati di sperma ,che bella troia. Cesare si riprese e le disse non ti muovere, prese la sua piccola digitale e le scatto’ alcuni primi piani a ricordo. Si alzo’ ,le disse:è tardi, devo andare e poi non vorrei che quel cornuto di tuo marito rientrasse presto stasera. Accompagnami alla porta e aggiunse (anche per me):ti telefonero”la prossima volta che ci incontriamo dovrai indossare l’intimo come adesso, solo che non dovrai mettere gli slip. Ai nostri incontri dovrai sempre indossare una gonna svasata e calzare scarpe con tacchi alti , cosi’, se avro’ voglia di scoparti non dovro’ fare fatica. Ti sollevo la gonna e ti scopo e se mi va ti inculo. E’ chiaro? Lei assenti’ con il capo. E lui insiste’, hai capito? Lo farai? Guardami negli occhi e rispondi! E lei, guardandolo negli occhi disse:si. A quella parola sentii una fitta al petto, ma anche uno strana sensazione di eccitazione al basso ventre??? Cosa stava e cosa mi stava avvenendo? Mi spostai per vedere l’uscita di Cesare da casa mia. Lei al suo fianco,lo accompagno’ alla porta indossando solo le scarpe con in tacchi ed il reggicalze con le calze. Il suo incidere sui tacchi le faceva ondeggiare il suo splendido culo incorniciato dal reggicalze. Era tondo, sodo ed invitante. Era davvero una splendida femmina da monta. Lui le teneva una mano sul culo ( in segno di possesso o affetto ?). Alla porta la tiro’ a sè e si scambiarono un lungo bacio, l’ultimo . Fu un bacio da amanti. Mia moglie si strinse a lui e parve offrirsi; poi lui usci’. Ed io??? A tutti tanto piacere

Dopo oltre trenta anni di felice matrimonio scopro attraverso un “amico” che mia moglie forse ,in parte, non fosse quella che avessi sempre pensato. Per anni avevo fantasticato su mia moglie per fantasie mai divenute realtà. L’età mi ha portato esperienza e saggezza,quello che da giovane non potevo avere. Ho avuto conferma di alcune sensazioni e mi son reso conto che spesso la gelosia è solo una brutta parola e convinzione. La vita non è infinita; apriamo la mente ed il corpo a tutto quello che ci può dare.

2 Comments

  • fbet fbet ha detto:

    Mamma com’è stato eccitante! Come vorrei poter vivere una esperienza del genere…

  • Smaliziato Smaliziato ha detto:

    Scusami, ma il protagonista ha accettato senzs battere ciglio che il bull, che aveva detto di voler solo fare il bis, diventasse l’amante e l’unico a scoparsi la moglie. Perché da questa situaxione lui viene tagliato fuori, visto che il bull alla fine non ha più bisogno di lui per scooarssela, e le ha probito di svopare col marito. Uno può essere guardone e cornuto e contenti, ma mi sembbra troppo

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