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Racconti Erotici Etero

Amore folle – parte quinta

By 25 Gennaio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano passati molti anni da allora, molti anni ormai la separavano dal suo primo vero amore..travolgente..folle..e che l’avevano portata sin sul marciapiede per la disperazione per aver perso così Manuela..già, la sua amata Manuela..niente aveva più saputo di lei..e forse in cuor suo niente voleva più sapere..ora viveva con un ragazzo che non amava ma che la faceva sentire protetta..non sapeva niente del suo passato..per lui era l’immenso..nei suoi occhi c’era l’amore ma lei non lo amava e mai lo avrebbe amato..a volte lo vedeva come un amico..poich&egrave conoscendo il vero amore poteva giudicare questo come qualcosa di molto lontano..il suo lavoro le portava via tutto il tempo, lavorava come promotrice di prodotti informatici..spesso le era capitato di avere storie di sesso con i suoi clienti..e sapeva bene che l’arma che celava tra le cosce..era potente..poteva piegare anche i clienti più restii a comprare..e col tempo aveva imparato ad essere eccitante..pur non spogliandosi troppo..certo le sue cosce erano un bel biglietto da visita..e i suoi sorrisi ammalianti..le sue movenze feline…in parte i rapporti sessuali consumati di nascosto la ecciavano molto..spesso le era capitato di farlo sulle scrivanie..e mentre tutti lo sognavano molti potevano realizzarlo con lei..
i suoi colleghi la adoravano e come non poteva essere altrimenti..ma per lei erano solo carne..e niente di più, in cuor suo li odiava, poich&egrave a letto mentiva..carne su carne..ma il divertimento era scaricarli..farli soffrire..spietata e forte..non potevano poveri illusi non innamorarsi di lei..e se provavano a prenderla con la forza per ribellarsi al suo potere..lei si lasciava montare come la peggiore delle puttane..ma alla fine vinceva lei..poich&egrave il suo corpo era il veicolo del piacere..lei era la regina del sesso..
le lacrime però la colpivano nelle notti di luna..quando non c’era nessuno accanto a lei..sola..tra le lenzuola vuote sotto raggi di luna..e il suo cuore si lasciava andare al pianto di non poter essere amata e di non sapere più amare..come una prigioniera del tempo..chiusa nel castello dei suo sogni che ormai sono lontani..
la primavera &egrave polline nel vento, petali spostati dalla brezza..e la sua pelle sfiorata dall’aria del mattino..accarezzata dal tepore di un bagno caldo..quando l’acqua l’avvolge..come la pioggia incessante gonfia i fiumi che a loro volta possono portare via sogni..speranze e a volte la vita..ma lei &egrave come la natura..imprevedibile..fino a diventar follemente folle…

quella lettera giunse un mattino qualsiasi…

Ciao Monia..sono Manuela..forse non ti ricordi di me..ma ti sto pensando e cosi ho avuto voglia di scriverti..di farti sapere che sto bene..e che non ti ho mai dimenticata..mi spiace di essere andata via senza salutarti e senza assaporare ancora una volta le tue labbra..chissà ora che fai..come sei..se mostri ancora le tue splendide cosce..se sei immamorata di un altra o di un altro non so..so solo che ti amo ancora..che ti vorrei..so quando ami la luna e stanotte c’&egrave la luna piena..e niente..ti stavo pensando..vorrei che mentre leggi questa lettera tu possa spogliarti..perch&egrave sai..dovresti leggerla nuda..sai che il tuo corpo nudo &egrave il più bel vestito che tu possa indossare..quindi se stai leggendo fallo..

Monia si spoglia sdraiata sul suo letto..

ora vivo a Parigi..non ci crederai, non ci crederai parlo anche un po’ di francese..sono felice si, sono stata con una ragazza per un po’ di tempo..ma non sono mai riuscita ad amarla quanto ho amato te..con questo non voglio importi la mia presenza..le mie parole sono solo un piccolo pensiero come un piccolo bacio sulle tue dolci labbra..ho paura che tu possa bruciare questa lettera..forse mi odi e non potrei biasimarti..ora ti lascio e scusa se ti ho infastidita..se ho disturbato la tua vita..ciao e un bacio dove ti mglio credi..ti amo

alzando lo sguardo Monia si accorse di avere le lacrime agli occhi..in suo pugno di impatto si chiuse schiacciando il foglio e con rabbia lo gettò contro il muro..si voltò con la faccia sl cuscino e inizio a piangere..ma si sentì ancora sua..nuda sul suo letto..sfogatasi si addormentò..
il giorno dopo si concentrò sul lavoro per dimenticare o meglio per non pensare..ma non si sentiva più così forte e sicura di s&egrave, non riuscì a piazzare niente..si cheideva come potesse una lettera cambiare tutto e fara ripiombare in quelle sensazioni..orribili l’amare una donna che non c’&egrave, l’amare una donna così bella da farti impazzire..da renderti un oggetto senza più anima..ma forse le lacrime sono solo un riflesso..solo uno stupido riflesso..forse l’amore nemmeno esiste, chi lo sa, ma le porte possono lasciare il vento a soffiare altrove e così si sentiva più forte e in un altra vita sarebbe saltata su un aereo per andare da lei ma non lo avrebbe fatto questa volta..
salve signorina
salve sono venuta per mostrarle i nostri prodotti
be signorina davanti a me vedo un gran bel prodotto
ma come si permette?!
era solo un complimento..non crederà che quella minigonna la rende cosi professionale?
beh
beh niente..perch&egrave non mi fa vedere meglio il prodotto..e si spogli
lei &egrave un pezzo di merda..io la denuncio..
su..Monia..la conoscono tutti nel ramo..si levi quei vestiti..
non capiva perch&egrave avesse sempre dovuto recitare la parte di chi non cede tanto alla fine tutti potevano averla..e la eccitava che le venisse ordinato si spogliarsi..peccato non sapessero che era lei a decidere si spogliarsi..solo una persona aveva quel potere..solo lei poteva spogliarla..solo lei poteva ancor amarla..e nel suo cuore si promise di non pensarla ancora..

due giorni dopo..

il viso di Monia &egrave riflesso sull’oblò dell’aereo per Parigi..lo sguardo sognante di chi rivuole indietro il suo cuore..

to be continued…

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