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Racconti Erotici Etero

Anime affini da 30 e lode..

By 26 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho avuto una grandissima voglia di te sin dal primo momento che ti ho conosciuta. Ho subito letto nei tuoi occhi una passione e un desiderio superiori, diversi dalle altre, e questo mi ha sempre affascinato di te. Ci siamo conosciuti così, un po’ per caso ma un po’ anche perché mi avevi colpito, con quel nome così particolare ma eloquente.

Parlando gli argomenti in comune sono diventati sempre di più, crescevano di pari passo a un desiderio che è sempre stata la costante del nostro rapporto. Con te è sempre stato qualcosa di diverso. Anche la tua paura, le tue remore dovute alle esperienze passate, erano un qualcosa di diverso che ti rendeva ai miei occhi speciale. Il tempo ha sciolto il ghiaccio della tua resistenza, così come lo ha fatto la mia voce la prima volta che ci siamo sentiti, ricordi? E la seconda mentre eri là in mezzo ai monti? Ma soprattutto, ricordi quando per la prima volta la mia voce ti ha fatto godere? Non mi escono dalla testa i tuoi gemiti di piacere. Però non bastava, non poteva bastare, era ora finalmente di dare un corpo a un’idea meravigliosa.

E dopo mille dubbi finalmente quel giorno è arrivato. Ci siamo caricati di emozione nell’attesa, col timore divenuto prima ansia ma poi sempre più voglia di vivere queste emozioni. Mai come con te non sapevo l’incontro come sarebbe andato eppure ero convinto di volerlo. Perché dietro la grande attrazione è nata una bellissima amicizia, un capirsi al volo sempre, uno scambiarsi battute da far ammazzare dalle risate senza un perché. Abbiamo capito col tempo che non ci siamo cercati, ma che le nostre anime si sono trovate. Perché sono anime affini. E per me sei 30 e lode in tutto e per tutto. E così il cuore mi batteva contento mentre camminavi verso di me quel giorno, con quel sorriso dolce e altrettanto felice, ma velato di un genuino imbarazzo.

Ho immaginato tante volte il momento in cui ti avrei abbracciata, ma quando è arrivato è stato ancora più bello. è stata questa una costante del nostro primo incontro. Aver sognato, voluto, pensato ogni momento, eppure essere riusciti a viverlo con naturalezza, scoprendo che dal vivo era decisamente tutto più meraviglioso. Seduti al tavolino di quel bar ci siamo raccontati una volta di più, presi dai sorrisi emozionati e da un timore che è scemato col passare dei minuti. Eravamo le persone vere che avevamo conosciuto, non c’è che dire.

L’attrazione era forte, la sentivo sin da quando ho iniziato a carezzarti la mano e tu non l’hai ritratta. La tensione erotica saliva, fino a che non ho più potuto resistere. Ti ho baciata, ed è stata una vera rivelazione. Tutto avrei potuto immaginare tranne che il tuo bacio fosse questo, invadente, corposo, penetrante, voglioso, stupendo. Da subito non ne ho potuto fare a meno. Così come del tuo collo, che ho preso a succhiare con grande avidità. La voglia era enorme, il tuo corpo, fresco e provocante, era lì per essere divorato dalla passione. Non potevamo stare lì, dovevamo andarcene in un posto più tranquillo.

Ora i tuoi dubbi erano fugati, avevi anche tu un’incontenibile voglia di me. I momenti prima di chiudere il mondo fuori sono stati divertenti, quasi di imbarazzo. Per te questa era in tutto e per tutto un’esperienza nuova. Appena giunti nel nostro nido però la passione ha preso il sopravvento.

Finalmente oltre a baciarti ho potuto toccare quel corpo sinuoso e morbido che tante volte aveva animato le mie fantasie. E il desiderio cresceva e cresceva ancora. Ti ho spogliata lentamente assaporando ogni centimetro di te. Avevo voglia, voglia vera, che per me si traduce in primis in voglia di farti godere. Avevo sete dei tuoi umori e ben presto li ho cercati spostando lo slip, cercando di darti con furia passionale tutto il godimento che desideravi da troppo tempo. Lo sentivo che ti piaceva, lo percepivo e questo mi eccitava da morire. Dopo averti leccata per diversi minuti anche tu mi hai voluto, e mi hai cercato il cazzo, hai voluto sentire quanto fosse duro e voglioso di te. Era tutto per te. L’hai preso e l’hai ingoiato in un solo colpo. Lo pompavi con grande maestria e desiderio. Io non resistevo fermo però, e così continuavo a leccarti, a succhiarti senza sosta, per non lasciare intentato nemmeno un momento di tuo godimento. I preliminari lunghissimi che entrambi amiamo, questo crescere di emozioni e piacere donato e ricevuto. Abbiamo fatto una 69 dove le mie dita e la mia lingua hanno abusato del tuo sesso sempre più bagnato, mentre le tue labbra si stringevano gementi attorno al mio cazzo duro, poi mi sei salita con tutto il corpo sopra la bocca, dimenando il tuo corpo per ottenere uno sfioramento col clitoride più intenso. Godevi e godevi e non smettevi di farlo. Era il momento di entrarti dentro.

All’inizio non eri molto dilatata, per via della tua lunga astinenza, e così la penetrazione ha avuto quel minimo di resistenza che mi ha fatto impazzire, e che a te ha ricordato solo maggiormente quanto stavo entrando dentro. Mi sentivi tutto, mi sentivi durissimo e lunghissimo, mi volevi e non volevi smettere. Mi muovevo sempre con maggior vigore sopra di te, sentendoti che piano piano ti aprivi al piacere, con la mia bicca che non poteva fare a meno di consumarti il collo mentre ti penetravo. Scopavamo facendo l’amore. Poi sei salita sopra tu, e finalmente mi hai sentito dentro fino in fondo. Io potevo leggere il desiderio e il godimento dei tuoi occhi, potevo stringere e leccare quel seno morbido, potevo farti un gesto con la lingua per farti capire che volevo le tue labbra e tu ti abbassavi per baciarmi ancora profondamente, mentre sentivi dentro completamente il mio cazzo eccitato. Volevo portarti all’apice del godimento almeno quanto tu ci hai portato me, quando poi ti ho presa da dietro e ho iniziato a sbatterti con forza. Un orgasmo copioso e abbondante, che hai guardato quasi dispiaciuta per quanto avresti voluto berlo. Ma non era ancora il momento.

è stato meraviglioso, così come i baci e le carezze che ci siamo dati poi, rimanendo nudi su quel letto bianco, con te che mi hai detto che stranamente non ti vergognavi di essere nuda davanti a me e al mio sguardo vorace. Ci siamo divertiti davvero tanto, ma non potevamo essere ancora sazi, e dopo un po’ la voglia ha ripreso il sopravvento. E abbiamo ricominciato ancora così, con la potenza e l’invadenza dei nostri baci, ed è stato bello ricominciare coi nostri corpi già nudi, sentire la mia e la tua eccitazione che rinascevano direttamente a contatto con la pelle. Abbiamo usato anche il tuo giocattolino, che tu maneggiavi davvero ad arte, ed è stato un delirio scoparti con quello mentre me lo succhiavi. è stato godimento puro, e infatti il tuo orgasmo è stato forte a quel punto. Lo abbiamo rifatto, e stavolta ti sei messa sopra di me dandomi le spalle. Ti muovevi in modo divino, hai comandato tu la situazione. Il tuo corpo fremeva e a ogni spinta aumentavano i tuoi gemiti, quei suoni di godimento che sai quanto mi fanno impazzire. Lo vedevo benissimo entrare completamente dentro di te. Lo aiutavo appoggiandoti il pollice sul culo e spingendolo dentro. Questo essere presa, posseduta ti eccitava da morire, non riuscivi a fermarti, non volevi fermarti ed ecco che il mio controllo è sparito, e mi hai fatto venire in modo violento.

E dopo questo sesso intenso e molto perverso siamo tornati a giocare come i migliori degli amici, già pieni di voglia del prossimo incontro. Le fantasie da realizzare non mancano di certo. Sei speciale.

per chi volesse commentare, jaysole7911@gmail.com oppure su facebook aggiungete Il Sole di Tom, lì ci sono molti altri miei racconti…

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