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Racconti Erotici Etero

Anime dannate 26 Mandingo

By 14 Febbraio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Paolo, era disteso sul suo divano letto che fumava una malboro.
Era un giorno che non faceva sesso e già si sentiva super eccitato.
Doveva solo scegliere che priorità dare agli ultimi eventi.
Luisa, la riteneva una preda facile, ormai succube, essendo innamorata.
Patrizia, era più recalcitrante, ma, ormai, era troppo ricattabile, aveva
superato una dura lezione, Mandingo l’aveva lacerata e lui l’aveva domata per
bene, era meglio lasciarla stare ancora qualche giorno, che si riprendesse
fisicamente.
Teresa, era ancora sconvolta.
Doveva trovare un modo per farla venire nel suo bilocale,
Se fosse riuscito a farle un video, sarebbe stata completamente sua.
La chiamò
Non rispose. Se l’aspettava.
Mando un SMS.
– Si tratta di tua figlia! Meglio per te se mi chiami, se no, succede un
casino!
Dieci secondi dopo suonò il cellulare.
– Cosa c’entra mia figlia con noi?
– Ho un video di lei che se la fa con due uomini.
– Non ci credo!
– E meglio per te se ci credi e vieni a prenderlo, se no va sui siti porno.
Paolo, si ricordò delle foto scattate, ne scelse una dove si vedeva solo
Luisa
che gli succhiava il sesso e la spedì a Teresa.
– Se non vieni per le quattro da me, te la sputtano per bene.
Teresa, guardò e sconfitta si buttò sul divano.
Non sapeva come o per che lui avesse una foto di quella indecenza su sua
figlia, ma, non poteva fare altro che andare a cercare di riprendere tutto
quello che poteva.
Sapeva il rischio che correva, ma, decise che era giusta andare.
Paolo, chiamò il suo uomo di fiducia;
– Mandingo, ti voglio qui per le tre e mezzo.
Non attese risposta, non c’era bisogno.
Mentre aspettava le quattro rifletteva sul suo piano.
Teresa, era l’unica che poteva sopportare il sesso di Mandingo, aveva avuto
un
figlio e era propensa a sacrificarsi per la figlia, sarebbe stato proprio un
bel filmino.
Alle quattro, Teresa suonò, andò a aprire paolo, fece finta di essere da solo.
Lei, si era vestita normalmente, aveva messo una tuta da ginnastica che
niente
lasciava all’immaginazione di una donna sensuale, ma, Paolo sapeva che tasti
toccare, ricordava bene la trasformazione che aveva avuto una volta scaldata.
Teresa, andò direttamente al problema,
– Dammi il video!
Lui sorrise;
– Sai benissimo che c’&egrave un prezzo da pagare.
Lei fraintese;
– Quanti soldi vuoi?
Lui fece uno sguardo serio e la penetrò con gli occhi facendola rabbrividire.
– Lo sai che non voglio soldi.
– E allora cosa vuoi?
– Lo sai.
Le prese la mano destra e la portò sul suo sesso duro.
– Ti devo dire altro?
lei era tutto un fuoco, il viso sembrava un camino acceso
Si sentiva ancora tutta rotta per il sesso fatto il giorno prima.
Con paolo, aveva fatto cose che in venti anni di matrimonio, mai, aveva
pensato di fare.
Sei un porco!
Si era mortificata per tutta la notte pensando di essere una puttana e ora,
era li.
Rossa come un peperone al pensiero di quello che aveva fatto con quel
ragazzo,
stava accarezzando il sesso di lui.
– Non possiamo…
– Tu lo fai per una giusta causa, io lo faccio per che sono così e tu mi
intrighi molto.
La portò sul divano e la mise a sedere.
In quella posizione, lei, aveva il viso a altezza sesso.
Lui la guardò, lei capì, le mani cercarono e liberarono e pochi secondi dopo,
una mano sulla sua nuca dettava legge.
Si trovò a cercare aria, lui le dice va cosa fare, lei eseguiva.
Paolo, era certo che la figlia fosse la scusa giusta per farla venire e che
poi lei si sarebbe liberata dei suoi pregiudizi, andò a controllare tra le
gambe di Teresa, se il suo ragionamento filava.
La mano destra lasciò la nuca e scese sotto la tutta, trovò il pube e come
immaginava, forzò un fiore dischiuso e bagnato.
Un leggero fremito e un gemito leggero all’intrusione
Tutto, era come doveva essere.
Adesso, doveva prepararla per bene, dilatarla il più possibile, per quanto
donna, non sarebbe stato facile subire mandingo.
Guardò la telecamera e sorrise, le tirò giù la tuta e la mise in primo piano,
con le dita andò a cercare la clitoride e iniziò la preparazione.
Le fermò la bocca e uscì da lei.
– Ti dico io quando riprendere, adesso allargati e lascia che io ti senta
godere.
Lei, eseguì
Lui toccò i punti giusti, Teresa, aveva gli occhi chiusi e le cosce aperte al
massimo per farlo muovere meglio.
Sentiva crescere il caldo.
Quel demonio la stava facendo godere di nuovo.
Cominciò a tremare.
Paolo strinse la clitoride;
– Muovi il culo, mi piace vederlo ballare!
Lei eseguì, cominciò a dondolare il sedere a destra e a sinistra, mentre le
dita aravano il suo piacere, senti che lui smetteva;
– Ti prego, non ti fermare adesso.
– Tranquilla, avrai il tuo orgasmo, Prendimelo in bocca adesso!
Lei scese vorace a cercare il sesso e lo ingurgitò famelicamente, proprio,
mentre qualcuno le prendeva le gambe, le bloccava e subito dopo forzava il
suo
lago.
Le sembro di morire per il dolore, avrebbe voluto urlare, ma la bocca era
piena e la testa bloccata.
Sentì una pressione enorme e qualcosa che la dilatava e in quel momento,
venne…
Urlò e godette.
Poi, il godimento finì e il dolore rimase;
Guardò Paolo;
Con il pensiero cercò di fare capire a Paolo il suo stato in quel momento,
cercò di parlare con gli occhi, mentre le labbra continuavano a dare piacere;
‘ Ti prego fermalo, mi sta ammazzando.’
Lui cercò di tranquillizzarla per quanto possibile
– Rilassati, allargati al massimo, cerca di aiutarlo…
Teresa, aveva provato a liberarsi, ma, tutto, era inutile.
La bestia dietro di lei stava cominciando a danzarle dentro, urlò alla prima
spinta, Paolo, sapeva come zittirla.
Sussurrò;
– Pensa al video di tua figlia.
Si portò verso di lei con il sesso;
– E adesso finisci quello che avevi iniziato!
Nella stanza tornarono solo rumori di gemiti e sospiri.
Mandingo, la scopò per minuti e minuti, lei, oramai, era solo una bambola
inerte, Paolo aveva avuto il suo piacere.
Stava guardando la donna piegata con quel sesso enorme che la gonfiava a
dismisura le grandi labbra.
Era venuto da poco, ma, si stava eccitando di nuovo, guardò verso la
telecamera e sorrise;
– Girati e mettitela sopra.
Mandingo eseguì. Non gli sembrava vero che il suo capo le facesse scopare una
puttana bianca.
A lui, era assolutamente vietato incularle, era troppo grosso e i danni
sarebbero stati troppi e di solito, non poteva neanche davanti, solo in rare
occasioni gli era stato permesso.
Si mise a sedere e la spinse piano sul suo sesso, facendola gemere ancora.
Teresa sembrava svenuta, il collo dondolava a ogni spinta.
Paolo guardò truce mandingo;
– vediamo se &egrave svenuta davvero…
fece un cenno al nero, il quale, la fece piegare tenendola stretta.
– Così l’ammazziamo, esci e tienila bassa!
Paolo, la guardò ammirato, in quella posizione, lei svettava col sedere alto,
vedeva le grandi labbra arrossate e straordinariamente dischiuse.
Si posizionò e senza lubrificare o preparare, entrò!
– Un urlo forte e niente altro.
Lui cominciò a sodomizzarla con colpi secchi;
– Dai Teresa, dovrai abituarti a queste cose e rise.
Mandingo, era eccitato da morire, le poggiò il sesso sulle labbra e andò
vicino all’ orecchio di lei;
– Sarà meglio che mi fai venire con la bocca e cerca di fare un pompino con i
fiocchi, altrimenti, dopo al suo posto mi metto io…
Teresa, non aveva più lacrime,, guardò l’enorme sesso davanti ai suoi occhi e
cercò di prenderne il più possibile, il solo pensiero di lui nel suo sedere,
l’aveva convinta a fargli un bocchino eccezionale.
Subì paolo e fece venire mandingo.
Un ora dopo, veniva riportata a casa con la macchina di Paolo, era
impossibilitata a camminare dal dolore, l’aiutarono a mettersi a letto, Paolo
si avvicinò;
– Troverai le scuse giuste e pensa positivo, hai salvato tua figlia dalla
stessa
fine…

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