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Racconti Erotici Etero

Anna, inquilina del secondo piano

By 13 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa è una storia accaduta realmente, solo i nomi ed alcune circostanza sono, ovviamente, di fantasia.

Anna, la coinquilina del secondo piano.

Già da tempo la mia fantasia aveva lavorato molto su di lei; fin da quando il marito era ancora in vita. Ma con il marito avevamo avuto molti screzi, condominiali e non. Non c’erano, quindi, occasioni per fermarsi a dialogare.

Poi il marito, abbastanza giovane, morì.

Ho 45 anni, non posso definirmi ‘interessante’ dal punto di vista fisico, e questo Anna non me l’aveva mai nascosto: mi ignorava, in pratica.

Lei ha 58 anni, curata, non molto alta, bionda, e che dopo la morte del marito ha cominciato a curare molto di più il suo aspetto e ad apparire davvero una ‘bella donna’.

Il suo seno mi ha sempre fatto impazzire: nonostante l’età ben sodo, una terza/quarta, ma quel che più è intrigante è il suo sguardo; occhi quasi a mandorla, celesti, sguardo profondo.

Le avevo provate tutte: tener aperto l’ascensore quando la incontravo con le buste della spesa, offrirmi di cambiare la gomma all’auto quando la vedevo bucata, salutarla con un bel sorriso quando rincasava: tutto inutile, per lei sembrava io non esistessi!

Forse perché io, sposato con tre figli, non rientravo in alcuno dei suoi progetti affettivi o’ forse era troppo innamorata del marito, ma io sapevo che quando lui era in vita non perdeva occasione per allontanarsi qualche giorno ‘. chissà perché!

Finalmente un giorno vedo Anna chiacchierare con un’altra vicina di casa, parlavano di internet!

Rallento di proposito finché l’altra vicina non dice ad alta voce: ‘ecco, possiamo chiedere a Mario’; mi fermo di botto ed Anna, sollecitata dalla vicina, dice di non riuscire ad accendere neanche il computer, che lei non l’aveva mai fatto e che le sarebbe piaciuto curiosare su internet, ora che il figlio era partito per essersi trasferito con la famiglia e che lei era praticamente sola.

Risposi che sarei stato ben lieto di darle una mano raccomandandole di chiamarmi appena ne avesse avuta necessità.

La mattina successiva ero solo in casa; mia moglie al lavoro, figli a scuola ed io in un breve periodo di cassa integrazione.

Sento il citofono: ‘Scusa Mario, ti disturbo? Volevo approfittare per rimettere in funzione il mio computer’

‘Arrivo subito!’, risposi, e forse ancor prima che lei entrasse nel suo appartamento io avevo già infilato le scarpe con una velocità spaventosa.

Arrivato al secondo piano mi sorprese trovare la porta socchiusa, quasi a voler evitare che altri inquilini dello stesso pianerottolo potessero assistere al mio ingresso nel suo appartamento.

Busso appena, mi apre la porta e mi invita ad entrare.
Mi chiede se gradisco un caffè: ‘è fatta!’ penso!

Dopo il caffè accendiamo il computer e le insegno come ci si collega ad internet e come si ‘naviga’.

Lei, completamente inesperta, sembra non cogliere le mie indicazioni: motori di ricerca, posta elettronica, siti più interessanti dal punto di vista delle notizie, della cronaca, ecc’.

Mentre le indicavo come muoversi con il mouse, vedendola impacciata, fui costretto a ‘guidarla’ e, necessariamente, la mia mano si poggiò sulla sua che conduceva il mouse; sentii in lei quasi un brivido, ma la mia attenzione al pc non mi fece dare peso.

Dopo la visita di alcuni siti, senza guardarmi negli occhi, mi chiese: ‘va be’ sono tutti siti interessanti, ma sai, io vorrei approfittare del fatto che tu sia qui per conoscere qualche sito che ‘ ecco ‘. possa ‘ ehm ‘diciamo ‘. Uffa! ‘.far compagnia ad una donna vedova di 58 anni che vive da sola’!

Finalmente si girò per guardarmi negli occhi, erano lucidi, le era costata molto quella richiesta!

Abbandonando, ovviamente, ogni interesse ai siti internet, avvicinai le mie labbra alle sue e ci baciammo come forse non avevo mai fatto prima con nessun altra.

Le parole non servivano più: senza che le nostre bocche si staccassero neanche per un attimo lei si alzò e mi diresse in camera da letto trascinandomi a stendermi su di lei.

Terminato un lunghissimo bacio cominciai a toglierle la camicia e la gonna; le tolsi il reggiseno e presi a baciarle con voracità i capezzoli che, nonostante l’età, sembravano di una ragazzina. Contemporaneamente, con qualche difficoltà, le tolsi gli slip ed arrivai con le labbra a leccarla voracemente sentendo i suoi gemiti che mi facevano impazzire.

‘Questo non me l’ha mai fatto né mio marito né altri’, mi diceva mentre la leccavo, ‘ma è bellissimo!!!’ e mentre parlava la sentivo venire in un orgasmo che, confesso, neanch’io avevo avuto occasione di vedere in altre donne, tanti erano i sobbalzi dal letto che Anna mostrava.

‘Grazie Mario’, mi disse dopo l’ennesimo orgasmo, ‘ti voglio dentro di me, ma l’astinenza di tutti questi anni mi provoca forte stanchezza, dopo tutti questi orgasmi’.

‘Sono felice, comunque, di averti trovato; il citofono di casa tua funzionerà spesso, nelle prossime mattine’.

Stringendo il mio pene e baciandomi con molta passione mi diede appuntamento ai prossimi giorni, ma ‘.. non passò molto tempo!

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