Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Arianna ed il cambio itinerario

By 21 Settembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ibiza, che bello, si va ad Ibiza.
La mia amica Arianna finalmente si &egrave convinta a fare una vacanza insieme, ci conosciamo da una vita, abbiamo condiviso il racconto di ogni nostra esperienza anche quelle più segrete.
Arianna &egrave una bellissima ragazza di 30 anni, alta 1,68 cm, con una bella terza di seno, capelli castani molto mossi e lunghi fino a metà schiena, con delle meches bionde.
Il sedere &egrave la classica ciliegina sulla torta. Un vero spettacolo.
Il periodo fissato per la partenza &egrave la prima settimana di agosto.
Siamo entrambi impazienti di partire, quando qualche giorno prima di partire mi telefona Arianna:
– Ascolta, avrei pensato una cosa.
– Cosa Arianna?
– Non mi convince troppo il posto dove vuoi andare.
– E fammi capire perché?
– Perché hai scelto una struttura nudista e non so se mi sento pronta per questo tipo di esperienza.
– Ma che fai ti vergogni di me?
– No, mi hai visto tante di quelle volte nuda! Ma con te &egrave una cosa, con tanta altra gente non so!
– Quindi cosa hai deciso di fare?
– Ho cambiato destinazione.
– Come hai cambiato destinazione? E dove andiamo?
– Andiamo in Austria in una beuty farm. Fresco, passeggiate nei boschi, relax, saune e massaggi.
Ero allibito, che due palle! Cosa avremmo fatto una settimana in montagna?
– Quindi già tutto definito?
Difficile nascondere che la delusione ha preso il posto dell’entusiasmo, ed Arianna lo intuisce.
– Non sei contento?
– Bh&egrave, devo essere sincero?
– Certo come sempre!
– Non tanto, ma va bene! L’importante &egrave riposarsi. Quando si parte?
– Sempre il primo di Agosto! Non ti preoccupare di divertirai lo stesso. Ti mando la mail con i dettagli del posto dove andremo. Ci vediamo stasera! Ciao
– Ciao
Termina così la nostra telefonata, accendo il pc, scarico la posta e quello che trovo &egrave peggio di quello che mi aspettavo! Andremo in un paesino di 3000 anime tra le alpi del tirolo austriaco e la città più vicina dove poter trovare un po’ di divertimento &egrave Innsbruck che dista circa 80 km.
In conclusione meglio mettersi l’animo in pace e vedere cosa offre questa struttura.
Effettivamente c’era di tutto, dalle saune, ai bagni turchi, piscine, scivoli, percorsi per escursioni, ottima cucina e ottime referenze lasciate in giro sulla rete dai villeggianti del posto.
Resto però colpito da un commento lasciato da una coppia di siciliani.
‘Bellissimo posto, peccato per il centro benessere dove &egrave vietato l’ingresso con il costume’.
Vietato l’ingresso con il costume? Bisogna approfondire questa cosa.
E i commenti sul corretto uso della sauna, sulle tradizioni tirolesi, ecc. ecc. confermano quanto mai immaginavo di trovare, e cio&egrave, il centro per quanto riguarda le saune &egrave naturista!
Arianna evidentemente non deve averlo saputo, altrimenti sarebbe stato lo stesso andare ad IBIZA!
Ho preso di corsa il telefono in mano, in una frazione di secondo ho composto il numero di Arianna e nella frazione successiva ho pensato:
– Cavolo non devo dirle niente! Altrimenti va a finire che si cambia nuovamente destinazione oppure non si parte proprio.
– Pronto!!! Pronto!!! Ma sei impazzito?
– No scusami!
Invento una palla.
– Volevo scusarmi per prima, ora che ho visto la struttura su internet ne vale davvero la pena!
– Ok non ti preoccupare.
Il viaggio &egrave stato lunghissimo abbiamo impiegato ben 9 ore per giungere a destinazione senza fare troppe pause.
Per fortuna che siamo partiti di notte per evitare caldo e traffico e alle 11 siamo già nella nostra camera.
Evidentemente ci hanno pensato moglie e marito, infatti anche se richiesti da Arianna troviamo un bel letto matrimoniale invece di due letti singoli.
Prima novità nella nostra amicizia, non ci era mai capitato di dormire nella stessa camera e non ci era mai capitato di dividere lo stesso letto.
Senza troppi problemi Arianna mi dice:
– Bh&egrave, per me non &egrave un problema.
– Neanche per me.
– Ti considero un fratello.
Sorrido. La vedo spogliarsi e mettere i vestiti con cui aveva viaggiato su una poltrona. L’avevo vista nuda il giorno prima a casa sua al mare mentre l’aspettavo per la doccia e questa non era una novità, tanto che pensavo che volesse andare a farsi una doccia, invece, inizia a sistemare i vestiti. Mi butto sul letto e la osservo. Ero distrutto dai 700 km fatti alla guida e dalla nottata insonne tanto che dopo qualche minuto mi addormento.
– Ehi, dormiglione sveglia! Io ho finito, faccio una doccia e che ne dici di andare a farci una sauna così iniziamo a rilassarci?
– Per me va bene, fa subito che ho necessità di fare una doccia anche io.
– Non ti preoccupare sarò velocissima.
Sento l’acqua uscire ed inizio a spogliarmi. Entro in bagno, la trovo sotto la doccia. Faccio pipì, non mi vede. Anche questa sarebbe una novità. Non mi ha mai visto far pipì.
– Io ho finito. Mi passi l’accappatoio?
Le stendo l’accappatoio ed entro in doccia. Pochi minuti e sono pronto anche io per andare nel centro benessere.
Attraversiamo il passaggio interno e ci troviamo nel centro.
Una grande cartina illustra le varie attività da fare e in maniera evidente c’&egrave scritto che in ogni locale &egrave vietato l’uso del costume.
Arianna va subito a chiedere spiegazioni:
– Buonasera, parla italiano?
– Si Dame.
– Ma &egrave davvero vietato l’uso del costume?
– Ja!
E la signora in uno stentato italiano si mette ad elencare le regole di una sauna corretta e del perché &egrave vietato indossare il costume. In pratica a 90 gradi le tossine sprigionate dal tessuto sintetico del costume renderebbero la sauna una cosa nociva.
Arianna mi guarda.
– Che facciamo?
– Bh&egrave, non c’&egrave altro da fare. Ti fai coraggio, ti spogli e ci rilassiamo.
– Non vedo via d’uscita.
Entriamo nel centro, e c’erano delle mensole dove lasciare il costume. Ci spogliamo, ci rimettiamo l’accappatoio addosso e facciamo un giro di esplorazione.
– Che ne dici se cerchiamo un posto dove prendere un po’ di sole?
Dissi ad Arianna.
– Ma che sei matto? Che mi metto al sole nuda?
– Ma no, lo dicevo come primo impatto, va a finire che troviamo dei lettini dove stiamo solo noi o dove ci sono pochissime persone!
– Ah, allora penso sia un’ottima idea.
Ci incamminammo all’esterno. Lo spazio attrezzato con sdraio e lettini per prendere una bella tintarella integrale era davvero notevole. Trovammo due lettini dove praticamente non c’era nessuno e ci mettemmo a prendere il sole.
Eravamo davvero sfiniti, tempo 5 minuti ed entrambi ci abbandonammo tra le braccia di Morfeo.
Qualche ora dopo, per sbaglio aprii gli occhi e vidi che intorno a noi non c’era più un lettino libero, erano tutti completamente occupati.
Arianna dormiva di fianco, in posizione fetale con ano e figa bene in vista al resto delle persone presenti.
Erano le 19.00 avevamo dormito e preso il sole per quasi 4 ore ed era ora di tornare in camera per prepararsi per la cena.
Svegliai Arianna.
– Ehi dormigliona sveglia.
– Mmmh’ Altri 5 minuti!
– Arianna non siamo in camera!
Si stiracchiò, si mise a pancia su con le piante dei piedi poggiate sul lettino e le gambe molto aperte.
– Vedo che non ti vergogni più!
– Ma che dici!
Evidentemente non ancora si rendeva conto che era nuda davanti a tanti sconosciuti e con le gambe oscenamente aperte.
– Guardati intorno.
Avvampò! Divento rossa in viso.
– Cavolo me ne ero dimenticata.
Strinse le gambe e si rimise di corsa l’accappatoio.
– E pure tu invece di svegliarmi!
– Scusa, ma se ragioni bene sono stato io a svegliarti.
– Già vero! Basta per oggi. Andiamo in camera che ho fame.
– Ok.
E ci incamminammo verso la nostra stanza.
E’ davvero bello prendere il sole in montagna, con 12 gradi di temperatura, all’ombra senti freddo, al sole stai di incanto e non sudi.
Il tempo di vestirci ed eravamo a cena. Ancora stanchi. Non c’era quindi altro da fare che tornare in camera ed addormentarci.
Rientrammo e come mio solito durante la stagione estiva mi misi sul letto nudo.
– Dormi nudo?
– Si Arianna, non sopporto il pigiama d’estate.
– Ah, ok nessun problema!
– Perché potevano essercene?
– Ma no! Che dici era una battuta!
– Tu come sei solita dormire? Sai ci conosciamo sotto tanti aspetti ma queste cose non ce le siamo mai detti.
– Hai ragione. Dormo in pigiama o intimo, dipende dal caldo. Ma oggi pomeriggio mi sono trovata bene a stare senza vestiti e vorrei passare così la settimana per la maggior parte del tempo.
Ero entusiasta di sentire queste parole. Mi sarei abbronzato né più e né meno come se fossi andato ad Ibiza.
Si spogliò e si mise nuda sul letto. Chiacchierammo un po’ e ci addormentammo senza accorgercene.
Non chiusi come mio solito la finestra, in modo da essere svegliato dalle prime luci dell’alba.
Ma non fui io il primo a svegliarmi.
– Ehi! Sveglia! Sono le 8! Andiamo a fare colazione! Ho voglia di fare una nuotata nuda.
– Bene!
Nel sonno mi ero coperto con il lenzuolo. Lo presi e lo lanciai in aria per dare energia al mio risveglio.
Vidi Arianna che mi fissava.
– Che c’&egrave!
Le chiesi.
– Ehm niente! Ma così non ti avevo mai visto.
Ed indica il mio pene nel pieno della sua erezione mattutina.
Le dissi:
– Bh&egrave, al risveglio &egrave inevitabile.
– Eh lo so! Ma su di te &egrave una novità. So che passa in una decina di minuti. Vado a fare una doccia.
– Vedo che sei informata.
Sorrise.
Cinque minuti dopo era di nuovo in camera.
Si tolse l’accappatoio di dosso dicendo:
– Ma quanto sole abbiamo preso?
– Non tantissimo, ma in montagna non so perché ma ci si scotta prima.
– Cavolo. Ed ora che facciamo?
– Ho io la crema con la protezione.
– Si quella ce l’ho anche io.
E dicendo così si girò. In camera c’era uno specchio ad altezza d’uomo. Si guardò dietro e vide che il sedere sembrava quello di un gibbone quanto era rosso.
– Cavolo, cavolo, cavolo. Ho le chiappe infuocate!
Si girò davanti e la situazione anche là non era delle migliori. Era completamente rossa, con maggior risalto sul monte di venere ‘ che aveva accuratamente depilato ‘ e sul seno.
Dissi:
– Ti spalmo un po’ di crema?
– Si dai, dove non posso arrivare io volentieri.
Prese la crema si spalmo per bene le gambe, le braccia, il petto, l’addome, il pube e parte del sedere.
– Non riesco ad arrivare sulla schiena e quasi su tutto il sedere hai visto?
– Si ho visto.
A dire il vero il sedere era quasi completamente incremato, ma il pensiero di poter toccare per la prima volta quel bel sederino faceva si che la mia erezione mattutina non scemasse.
– Allora come facciamo? Dissi.
– Resto in piedi, non mi va di sporcare di crema il letto.
– Ok, va bene.
Mi sedetti sul letto Arianna si mise davanti a me e cominciai a spalmarle la schiena. Dopo qualche minuto le stavo massaggiando le chiappe. Erano di un sodo da fare invidia ad una scultura. Spalmavo con entrambe le mani, forse con un po’ troppa foga che Arianna perse l’equilibrio e mi cadde addosso.
Nel cadere si ritrovò praticamente in braccio a me. Non era la prima volta, ma in questo caso eravamo nudi e il mio pene ancora eretto era a diretto contatto con la sua vagina.
– Ehm, scusami.
– Arianna non ti preoccupare.
– Che ne dici andiamo?
Disse con un velo di imbarazzo. Non risposi niente e mi guardai tra le gambe.
– Ma cavolo stai ancora in quello stato. Ed accidenti quanto sei rosso anche tu. Mettiti la crema.
– Non ho voglia.
– Come non hai voglia! Che vuoi ustionarti? Io non mi rovino la vacanza per colpa tua!!!
– Allora come si fa?
– Al costo di mettertela io la crema, ma devi metterla.
Non mi aspettavo questa frase.
– Per me va bene. Accomodati.
E mi misi a pancia in giù.
Iniziò a spalmarmi la crema addosso. Partendo dalle spalle, arrivando alle braccia, scendendo ai glutei, per poi passare alla gambe.
– Girati.
Mi girai. Inutile ripetere che l’erezione non se ne andava. Del resto come farla andare via?
Mi mise la crema sul petto e con un sapiente massaggio la uniformò al corpo. Scese e senza farsi alcun problema mi mise la crema sul pube, sui testicoli, sulle gambe. Ma tralasciò l’asta.
Pensavo avesse finito, ma era ancora seduta su di me e non potevo alzarmi.
Repentinamente prese il mio pene in mano.
– E con questo cosa ci dovremmo fare?
Non sapevo cosa rispondere.
– Bh&egrave, metti la crema anche a lui e andiamo!
Ero rosso in viso e lei infierì.
– Questa &egrave una cosa scontata. Ma vuoi andare in giro con il cric alzato?
– No’
E nel frattempo anche il mio cazzo era completamente pieno di crema solare. Il massaggio era sapiente. Le mani delicate.
– Dai andiamo.
Dissi.
– Si adesso andiamo.
E continuava a massaggiarmi.
– Arianna per piacere fermati.
– Si adesso mi fermo.
E continuava a massaggiarmi.
– Arianna! Per favore.
– Si, certo per favore.
E continuava il suo massaggio.
– Arianna, falla finita, non mi sto divertendo.
– Si, certo, non ti stai divertendo.
E continuava a menarmi l’asta.
– Arianna’
– Zitto. Vuoi andare a prendere il sole?
– Arianna’ Siiiiiiiii
E venni tra le sue mani. Sorrise.
– Adesso possiamo andare.

Fine primo capitolo.
Incitatemi a continuare. Graditi soprattutto i commenti del gentil sesso ed eventuali parole in libertà su msn.
Contatto erosword@live.it
Scendiamo in piscina e facciamo una bella nuotata. Ormai Arianna non ha più inibizioni. Indossa il suo costume adamitico come la cosa più naturale al mondo.
Devo essere sincero il posto merita davvero ed il relax &egrave notevole. Passiamo un’intera giornata tra piscine, saune e sole.
E quasi sera.
– Arianna, torniamo in camera? Ci facciamo una doccia con calma ed andiamo a cena?
– Ok, va bene andiamo. Ho bisogno anche di mettermi un po’ di dopo sole.
Prendiamo le nostre cose e torniamo in camera.
– Ari, chi va per primo?
– Uhm, vai tu per primo. Io voglio buttarmi sul letto per qualche minuto.
Faccio una lunga doccia. Ripenso a quanto visto in giro nel centro e a quanto successo la mattina e ho una leggera erezione.
Mi metto a pensare ad altro e me la faccio passare.
Esco dalla doccia e trovo Arianna a pancia in giù sul letto. E’ più rossa di stamattina. Le osservo un po’ le natiche e la chiamo.
– Vedi che ho finito.
– Si adesso vado.
Va sotto la doccia. Nel frattempo accendo la tv e do un occhiata veloce alla pay-tv dell’hotel. Vedo che ci sono film hard ed erotici compresi nel prezzo della camera. Ero intento a leggere i titoli ed a vedere i trailer che non sento che era tornata Arianna in camera.
– Cosa fai?
Arrossisco.
– Ehm niente.
– Stai a vedere che film ci sono?
– Si.
– Io ho visto prima. Ce ne sono davvero tanti.
Non aggiunge altro ma sicuramente ha visto che trailer stavo guardando.
– Ti va di fare una cosa?
Mi chiede.
– Cosa?
– Ti va di mettermi la crema dopo sole? Io non ho voglia.
– Ok. Va bene.
E dicendo questo il mio pisello cresce leggermente di volume. Non sembra notarlo.
Si mette a pancia in su sul letto ed inizio il mio lavoro.
Parto dal dorso dei piedi, per salire lungo le gambe, la accarezzo delicatamente. Lei &egrave con gli occhi chiusi. Ogni tanto li apre, e le viene da ridere a vedere me che nudo sopra di lei le impiastriccio di crema doposole.
Arrivo all’inguine. Come la tocco ha un sussulto. Penso non sia il caso di metterle le mani sul pube. E vado oltre. Apre gli occhi e mi guarda stranita. Proseguo sull’addome, arrivo al solco dei seni. Evito di toccare anche quelli. Mi guarda e dice.
– Ok. Ma se devi farla una cosa devi farla bene.
Non le faccio aggiungere altro. Prendo il suo bel seno, che riempie ben due mani. Vedo che non &egrave eccitata i capezzoli non sono dritti. Con calma e delicatezza mi godo i suoi seni. La massaggio per lunghissimi minuti, per la crema &egrave ormai inutile continuare ma continuo lo stesso. Strano ma i suoi capezzoli non si svegliano. Strano ma riesco a controllarmi. Apre gli occhi mi guarda. Io continuo imperterrito. Lei continua a guardarmi ma adesso il suo sguardo &egrave diverso, quasi seccato. Mi fermo e dico.
– Dai girati!
– Si sennò manco per le 10 andiamo a cena.
Si gira e mi rimetto all’opera. Caviglie, gambe, interno coscia. Salto i glutei, velocemente la schiena e dico.
– Andiamo a cena?
– Scusa ma non mi sembra che hai fatto un lavoro completo. Manca ancora qualcosa.
– Cosa?
Le chiedo maliziosamente!
– Dai non farmelo dire!!!
– Certo che me lo devi dire.
– Allora, manca il sedere e manca la parte dall’altro lato del sedere.
– Comandi!
E scoppiamo a ridere tutti e due.
Inizio a toccarle il culo. Sodo, duro, bello, eccitante. Lo apro. Le osservo con attenzione l’ano. Noto la sua vagina lucida, bagnata, fradicia. Aveva resistito sino ad allora, adesso &egrave eccitata e non ce la fa più a trattenersi. E’ un attimo. L’erezione arriva prorompente.
– Girati.
Si gira. Mi vede con il cazzo dritto e completamente scappellato.
– Vedo che sei nel mio stesso stato.
Ridiamo. Un riso meno spontaneo. Ma ridiamo.
– Arianna, non avrei mai pensato di potermi eccitare con te. Ti consideravo come una sorella.
– Anche io. Sinceramente mi imbarazza tanto questa cosa. Ma non riesco a frenarmi.
Mentre diceva così avevo finito a metterle la crema sul pube.
Senza dire niente le infilo l’indice nella vagina.
– Ma che fai???
Mi dice non troppo sorpresa.
– Ti assaggio.
Avvicino il dito alla bocca fradicio dei suoi umori e lo lecco.
– E dimmi com’&egrave?
– Non l’ho bagnato bene.
Lo bagno nuovamente. E lo assaggio.
– Allora com’&egrave?
– Ma non riesco a capire.
– Allora perché non assaggi direttamente? Forse così &egrave più facile.
Rido. Scendo tra le sue gambe ed inizio a leccarla.
– Mmm. Allora dimmi. Mmm. Di che sa?
– Boh, non riesco a capire.
Invece capivo benissimo. Aveva un sapore dolcissimo ottimo.
– Fammi assaggiare allora.
Mi avvicino e faccio per baciarla in bocca.
Si sposta e dice:
– Non così!
Prende il mio pene in mano e lo strofina sulla sua vagina.
Si fa penetrare con la sola cappela.
– Ecco. Avvicinati alla mia bocca.
Mi avvicino ed assaggia.
– Vero non si capisce.
Lo riporta sotto. E si fa penetrare completamente.
Lo toglie nuovamente.
– Uhm. Non mi sembra male. Però ora sarei curiosa di capire il tuo di sapore.
Inizia a farmi un pompino. Senza interessarsi troppo a cosa piace ad un uomo, ma per puro piacere personale. Lecca, succhia. Vengo.
– Devo dire che hai un buon sapore. Andiamo a cena?

Fine secondo capitolo.
Con il primo davvero pochi commenti.
Lascio di nuovo il mio contatto.
msn o mail: erosword@live.it

Leave a Reply