Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Asia ed il sogno dei cento giorni

By 16 Dicembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Arrivammo a casa di Manuel circa due ore dopo la fine delle lezioni di sabato. Quell’anno eravamo rimasti in pochi nella nostra classe, da 30 che eravamo al ginnasio, eravamo rimasti solo in 14. Le femmine erano la maggioranza, 9 contro solo 5 maschi. Ovviamente la sfiga volle che più della meta fossero cesse e solamente 3 ragazze erano particolarmente carine. Asia, la più bella, con dei capelli neri che non andavano mai oltre le spalle, era molto magra e di questo ne risentiva il seno che era una seconda scarsa. Il suo punto forza era il suo sedere, perfetto sotto ogni punto di vista, sodo, ben bilanciato con il resto del corpo, e come dicevamo noi maschi, aveva un “culo a mandolino”. Costanza invece, seppure non avesse un viso altrettanto grazioso compensava con un seno che era a dir poco fuori dalla norma, infatti aveva una sesta e per gli stessi professori era complicato concentrarsi sul suo viso. Serena poi aveva il viso piu bello di tutte, degli occhi verdi, dei capelli castani lucenti e delle leggere lentiggini su un viso e su una pelle quasi olivastra. Fisicamente non era messa bene come le altre due ma nonostante avesse un sedere abbastanza grosso e un seno di seconda misura faceva comunque la sua figura. Io mi chiamo Matteo invece, la crescita per fortuna mi ha fatto smaltire quei chili di troppo che avevo accumulato negli anni delle elementari e una costante attività fisica mi avevano fatto diventare un cristone di un metro e novanta, capelli biondi occhi azzurri e un pene che ha sempre fatto il suo figurone dati i 21cm di lunghezza. Avevo più volte tentato durante il liceo di rimorchiare Asia ma più che farmela annusare non mi aveva concesso nulla. Così eravamo partiti e certamente non mi aspettavo nulla di tutto quello che poi sarebbe successo.
Entrati nel casale di manuel ci sistemammo nelle stanze e dopo esserci rinfrescati uscimmo in giardino e noi ragazzi iniziammo a giocare calcio mentre le ragazze parlavano tra di loro. Notai che il magnifico trio mi stava guardando e intanto sghignazzavano e parlavano tra di corona non vi prestai attenzione. Arrivata la sera dopo esserci fatti tutti una doccia raggiungemmo le ragazze che intanto si erano gentilmente proposte di preparare la cena. La cena trascorse piacevolmente e tra scherzi e aneddoti. Immancabile sul tavolo il vino prodotto dal padre di Mirko, il mio migliore amico. Tutti ne andavamo pazzi e come era abitudine a fine cena eravamo tutti alquanto brilli. Nonostante ciò manuel propose un torneo di vodka pong, un gioco pressoché uguale al birrapong fatta eccezione per il fatto che nei bicchieri non vi era birra bensi vodka. Man mano che tutti iniziavamo a bere l’atmosfera deterioro in un clima che difficilmente so definire ma ricordo che tutti quanti avevamo lasciato andare i nostri freni inibitori e se all’inizio della vacanza mai avrei pensato di scopare con Asia, quell’idea non riuscii più a togliermela dalla testa. Terminato il gioco Serena propose un classico gioco della bottiglia ma le altre ragazze erano troppo stanche e idem due nostri amici così rimanemmo a giocare solo in 6, il Trio delle meraviglie e Mirko,Manuel ed io. Noi tre ci guardammo increduli, i nostri sogni si stavano realizzando, Mirko infatti stravedeva per le tettone di Costanza, Manuel voleva assolutamente avere il culone di Serena e io, be’ io volevo Asia. Sia Mirko che Manuel erano riusciti a pomiciarsi i loro obbiettivi mentre io e Asia ancora non eravamo capitati. Ad un certo punto Manuel giro la bottiglia che finalmente indicò Asia e di li ad un secondo le mie preghiere furono ascoltate e la bottiglia indicò me. Cercai di non dare a vedere la mia eccitazione ma facendo finta di niente mi alzai e mi diressi verso di lei. Nel momento che stavo per avvicinarmi alle sue labbra la sentii bisbigliare:
“se stasera non mi scopi sei il solito coglione” e prima che potessi riprendermi mi afferro e mi inizio a baciare così convulsamente che gli altri dovettero interromperci. Dopo poco decidemmo che era meglio smettere di giocare e rientrammo a casa. Io andai in bagno per pisciare e per fare mente locale su quale metodo attuare per chiavarmela e mentre ero assorto nei miei pensieri non sentii la porta aprirsi e quando mi girai mi trovai Asia davanti. Rimasi immobile, mi aveva preso alla sprovvista e prima che potessi dire qualcosa mi guardo negli occhi e mentre lo faceva mi abbasso i pantaloni e senza staccare lo sguardo da me si inginocchio davanti a me tenendo il mio cazzo tra le sue mani. Inizio a muoverlo lentamente e sempre fissandomi inizio a leccare l’asta dalla base fino alla cappella e quando arrivo li mi sentii morire, ero totalmente in sua balia e mai avevo provato una sensazione del genere. Dopo aver passato la lingua sulla cappella per un Po, apri le labbra e ingoio quasi meta del mio uccello e inizio a stantuffarmelo dapprima lentamente e poi velocemente con la mano e con la bocca. Stavo esplodendo e avere lei che ancora non smetteva di fissarmi mi stava facendo impazzire al che misi le mie mani dietro alla sua testa ed iniziai a scoparmi la sua bocca finche non esplosi in fiotti di sperma che lei accuratamente ingoio senza battere ciglio e mi ripulì la cappella da quello che era rimasto. Come si era inginocchiata così si tiro su, mi bacio e mi prese per mano accompagnandomi nella sua stanza. Passando vidi che sia manuel che mirko ci stavano dando entrambi dentro e fui contentissimo per loro. Arrivati in camera lei si sdraio sul letto e guardandomi mi disse:
“ora tocca a te”
E così si sfilo i pantaloni e le mutandine e rimase con la passera all’aria. Senza farmelo ripetere mi lanciai su quel bellissimo capolavoro e presi a baciarla tutto intorno alla vagina finche non iniziai a leccare convulsamente. Lei inizio a diventare un lago e quando vidi spuntare fuori il clitoride presi a succhiarlo con decisione mentre lei inizio ad ansimare tirandomi i capelli. Di li a poco i suoi umori si riversarono fuori come un fiume in piena e lei raggiunse un orgasmo di proporzioni epiche. Io ormai ci avevo preso gusto e così mentre presi a baciarla iniziai a levarle i vestiti rimasti e lei fece altrettanto con me. Pensavo che le sue ette non avessero niente di particolarmente eccitante ma invece mi sbagliavo. Erano piccole ma avevano dei capezzoli enormi che subito presi a succhiare mentre lei tornava a genere dal piacere. Appena il mio cazzo ritorno duro come il marmo lei mi sali sopra e giusto il tempo di mettere il preservativo e le fui dentro. Si muoveva come una persona a cavallo, e io di mio assecondavo i suoi movimenti mentre lei iniziava ad ansimare chiedendo sempre di più
“si matteoo, oh si, che cazzo che hai, si più veloce, così sii, siii o siiiii scopamiiiiii”
E io di mio obbedivo e stantuffavo più che potevo ma prima che potessimo venire me la tolsi da sopra’
“Asia te lo devo dire, sono 5 anni che sbavo dietro al tuo culo, io non sarò soddisfatto finche non ti avrò inculato!”
Mi aspettavo uno schiaffo od un vaffanculo invece lei si mise a 90 e guardandomi mi disse
“e io sono 5 anni che aspetto che tu lo faccia”
Non me lo feci ripetere due volte, mi posizionai dietro di lei e prima con un dito, poi con due e infine con tre iniziai a fare spazio per il mio cazzo, quando vidi che era pronta appoggiai il mio cazzo sul suo sfintere e premetti la mia cappella’
“fai piano ti prego, sei il primoo”
Dicendomelo mi fece eccitare solo di più e con una decisa spinta di bacino le fui dentro tutto in un colpo
“cazzoooooooo che maleeeee sei uno stronzo matteooooo”
Non ci feci caso a presi a pomparle il culo con tutta la forza che avevo e se prima le faceva male adesso iniziava a godere e mi incitava a sfondarle il culo. Pochi minuti dopo venne di nuovo copiosamente in un orgasmo che penso sentirono tutti quella notte e io la seguii pochi secondi dopo riempiendole la pancia di sperma. Esausti ci abbracciammo e pochi minuti dopo ci addormentammo. Tornati a roma decidemmo di far finta di niente con i rispettivi partner anche se qualche volta torno a chiedermi di sfondarle il culo e io non ho mai rifiutato.

Leave a Reply