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Racconti Erotici Etero

Bambina…

By 18 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Bambina, sei stupenda.
Sei qui, davanti a me… mi chiedo a cosa ti serva quel vestitino, dato che non riesce a coprire del tutto il tuo corpo da favola. Quei seni gridano pietà, pregano di uscire fuori da quella scollatura. Così come quella bella cosa che hai sotto la gonna, ovviamente cortissima.


> le dico, seduto sul divano, pronto a godermi lo spettacolo.


Ti eccita il fatto che te l’abbia detto quasi come fosse stato un ordine. Me lo permetti solo perchè anche tu stai bruciando, come me…



Non sei veloce, affatto. Fai tutto con lentezza, fai scivolare le tue mani sui seni, ti accarezzi. Ti alzi lentamente la gonna, mostrandomi appena le mutandine, l’abbassi, la rialzi e te l’abbassi ancora, e di nuovo, senza mostrare nulla completamente. Sei una bambina cattiva, e mi piaci per questo.



Mi piace vedere come ti tocchi, mi fa venir voglia di alzarmi e prenderti, scoparti così, in piedi e all’istante. Ma no, voglio resistere. l’attesa rende sempre tutto più bello.

Fai cadere le spalline, delicatamente, quasi timida, mentre i tuoi occhi non si staccano per un solo istante dai miei.
Il vestitino ti scivola via, finendo ai piedi.
Io lo conosco a memoria il tuo corpo, ma non c’è nulla da fare. Sento qualcosa andare in fiamme nelle mutande, sono emozionato come se fossi un ragazzino alla sua prima volta.
Quel reggiseno ti stringe il petto, e quelle mutandine sono così piccole che a stento coprono quello che serve.
Sto per dirti “levatele”, ancora, come prima. Ma tu sei veloce, questa volta, almeno a parlare.


> sussurri, giocando con l’elastico. 

>
Ti stai per abbassare la mutandina…ma subito ti fermi.


>
Insisti.
Quanto sei cattiva..e quanto mi arrapi. lo so che è quello, che vuoi sentirti dire.

>
>
>
>

Mi alzo…forse la scopata in piedi si farà?



Mi avvicino a lei, è così piccola in confronto a me. Faccio per toccarla, ma lei subito si allontana, leggiadra. E nonostante l’aria giocosa, il suo volto è sempre serio e provocante. Ogni suo movimento è sexy, erotico. Gironzola per la stanza, attorno al divano, sfiorandomi.



Finalmente l’afferro per la schiena, stringo forte per non lasciarla andare via.
Le mie mani cominciano a frugare sul suo petto, avidamente, mentre prendo a baciarle il collo.

le dita scivolano sotto al reggiseno. Accarezzo quella carne, così calda, morbida e delicata. Le stringo i capezzoli, non è ancora arrivato il bello ma la sento già fremere. 

> le sussurro all’orecchio >. Scendo sul ventre, una carezza sull’ombelico, finchè non tocco il bordo delle mutandine. 
> le dico, infilando la mano sotto al tessuto. E’ calda. 
Le allargo le grandi labbra, so che le piace tanto quando lo faccio. SI sta facendo sempre più bagnata, lo sento… e sento il suo clitoride farsi gonfio.
Lei mi guarda, ha le guance rossissime. > mi supplica, e subito ci baciamo, mentre le mie dita si muovono veloci fra le sue gambe.


Sta godendo, e tanto. Se non la stessi reggendo forte si accascerebbe a terra per il piacere.
Comincio a masturbarla sempre più velocemente, il suo clitoride ormai è diventato enorme, e un liquido caldo mi bagna la mano.
Il suo volto è osceno, e io sento il cazzo che si fa sempre più duro.

> geme lei, a fatica. 
Infilo le dita, ed esploro quell’interno fradicio, mentre con l’altra mano continuo a scuoterle il clitoride. Dai suoi acuti capisco che si tratta di un piacere indescrivibile per lei.

>
Neanche a me.
Le faccio scivolare le mutandine a terra e le strappo via il reggiseno. La spingo di schiena, verso il muro, afferrandola per i polsi, e la bacio ancora una volta…si, mi permetto di essere un pò più violento. Ci uniamo in una vera e propria slinguazzata, che dalle labbra passa sui suoi seni, dove mordicchio i capezzoli, glieli lecco, glieli succhio come un poppante. 
Vado più giù e le alzo la coscia. Immergo la faccia lì, dove apro la bocca e faccio quello che devo fare.
La lecco, le succo il clitoride, e lei gode ancora, gode così tanto che ad un certo punto sento una strana ma ben conosciuta contrazione.
> grida, alzando la testa in alto. Sento un fiume di piacere bagnarmi le labbra. E’ così buono…

Mi distacco e la guardo.

E’ stupenda, tutta nuda, tutta sudata e ansimante appoggiata a quel muro freddo, con i capelli spettinati.
Non posso finirla qui proprio adesso, che ho l’uccello duro e affamato, non proprio adesso che lei è così bella. Mi apro frettolosamente la cerniera e lo caccio fuori.
Lei mi tira verso di se. Passa le mani sotto la mia maglietta, accarezzandomi gli addominali e il petto, dove mi stringe il capezzolo. Poi scende giù e lo afferra. 
Qualche colpo, una palpatina alle palle, ormai sofferenti per la troppa voglia, poi fa scivolare le mani sui miei glutei e attacca il mio bacino al suo, facendomi capire il suo desiderio.
La alzo per le cosce e glielo butto dentro, senza grazia. 



E’ viscida, si, come me l’aspettavo. Ad ogni movimento viene sbattuta contro il muro gelido di quella stanza e, da come gode capisco che non gliene importa nulla di ritrovarsi qualche livido sulla schiena. 
Mi piace sentire le sue gambe aggrovigliate attorno a me, e mi piace sentire quel bel culetto morbido sotto le mie dita ,mentre la reggo.

E’ leggera. E’ sensuale. E’ stupenda, ed è la mia donna.

Il mio bacino aumenta i suoi movimenti, di pari passo con i suoi gemiti peccaminosi.

Quando finalmente mi libero, un ululato di piacere si libera dalle mie labbra, mentre la riempio con la mia sborra calda…e a quanto pare quel calore la fa godere per l’ennesima volta.

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spero vi sia piaciuta questa storia, col punto di vista di un uomo ma scritta da una donna

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