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Racconti Erotici Etero

Beba

By 2 Luglio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Beba.

Per la verità il suo nome &egrave Barbara.
Ma così mi &egrave stata presentata da amici comuni nel foyer di un teatro milanese.
Faceva coppia con un tipo molto più anziano di lei.
Il classico ‘buon partito’ per una donna in carriera.
Ricco, brillante, cinquantenne preso dal lavoro e dall’ossessione di mostrare i simboli della sua ricchezza e del suo potere. Tra cui, ovviamente, rientrava anche lei.
Aveva una conversazione brillante dominata dalle sue ‘erre’.
Quella sera mi colpirono soprattutto i suoi occhi neri.
Grandi e particolarmente luminosi, sotto un paio di occhiali dalla montatura leggerissima.
Lunghi capelli lisci neri e un viso molto affusolato completavano il quadro.
Le labbra, carnose e piuttosto grosse, facevano pensare a qualche aiutino.
Poco da dire, comunque, una donna brillante e carina.
Tornando in sala ebbi il tempo di scambiare due battute con il mio compagno di serata.
‘Decisamente stuzzicante vero? ‘non certo carinissima ma”
‘Secondo te quante corna si ritrova l’ingegnere?’
‘Dici?’

La rincontrai per caso qualche mese dopo.
Avevo accompagnato i miei genitori al mare e avevo deciso di rimanere per il weekend.
Ci siamo praticamente scontrati in un minuscolo forno dove entrambi eravamo entrati per fare provviste di focaccia.
‘Ma guarda ‘ tu sei”
‘Si ciao ‘come stai.. certo che mi ricordo”
‘Che ci fai qui?’
‘Quest’anno ho convinto l’ingegnere ad affittare una villetta e penso proprio che ci passerò l’intera estate”
‘Sicura? Se sei così nera a fine maggio come ti ritroviamo a settembre”
Indossava solo un pareo bianco e dei sandali con un tacco piuttosto alto per aggirarsi nelle stradine del paesino.
Sotto il pareo si intravedeva la sagoma di un costume che sicuramente non copriva molto.
La invitai a prendere un aperitivo al bar della piazzetta.
La prima impressione della sera a teatro venne subito confermata.
Sapeva conversare. Forse con la tendenza a parlare un po’ troppo ma, in compenso, sapeva essere brillante e sprizzava simpatia.
E al primo aperitivo seguì il secondo. E poi il terzo.
Intanto mi raccontava della sua vita.
Aveva solo 29 anni e dopo una laurea in filosofia era saltata da un lavoretto all’altro, fino all’incontro con l’ingegnere.
Stava con lui da quasi tre anni.
‘Mi sembri molto contenta di questa vita”
‘Non mi posso certo lamentare ‘ non mi fa mancare proprio nulla e, a suo modo, mi vuole bene.. e poi’ ho molto tempo libero”
Forse non era quello che voleva dirmi. Ma mi torno’ subito alla mente la battuta del mio amico la sera a teatro.
” tempo che una donna colta intelligente e carina come tu sei non faticherà certo a riempire”
‘Assolutamente no’ anche se ‘da quando lui lunedi’ &egrave partito non faccio altro che fare la lucertola in spiaggia”
‘Decisamente si vede proprio”
‘Facciamo due passi .. se stiamo ancora qui finisce che mi ubriaco’se ti va ti mostro la nostra casetta..’
‘Volentieri”

Ci inerpichiamo per le stradine del paese e mi prende sotto braccio.
‘Tra vino e tacchi se non mi reggo a qualcuno finisce che mi ritrovo per terra”

Si avvicina e mi fissa con i suoi grandi occhi neri.
‘Sei davvero bella sai? ” le passo una mano sulla guancia e sul collo’
Le dita arrivano al nodo che tiene legato il pareo.. glielo sciolgo’
I capezzoli sono dritti sotto il minuscolo costume bianco che copre il suo seno piccolo ma che sembra davvero molto sodo.
‘Che succede qui sotto?’
‘Non penserai di essere eccitato solo tu vero?’
‘Qualcosa ti fa pensare che io lo sia?’ ‘allunga una mano e cerca il mio cazzo duro sotto i pantaloncini da mare’
‘Anche se fai l’indifferente da mezz’ora ‘&egrave difficile non vederlo sai?’&egrave duro ‘e sembra anche piuttosto ben messo”
‘Assaggialo ”
‘Devo farlo?’
Mentre lo dice scivola lungo il mio corpo ‘ si inginocchia tra le mie cosce’ arretro un po ‘ per appoggiarmi al muretto di sasso ‘ lo libera facendolo scivolare di lato sotto i pantaloncini’ e inizia a spompinarmi ‘accompagnando i movimenti della bocca a quelli delle mani’.
Si vede quanto le piace spompinare’ succhia il cazzo con molta calma ma gustandoselo centimetro dopo centimetro’
La lingua accarezza la cappella scorre lungo l’asta mentre mi fa sentire le sue labbra’forse rifatte ma sicuramente decisamente piacevoli’
Infilo un piede tra le sue cosce e inizio a masturbarla cosi”
Mi spompina a lungo’con calma e evidente gusto’
‘Se continui cosi’ mi farai sborrare ”
‘Mi piace un cazzo che mi riempie la bocca ‘voglio berti tutto ”
‘Vieni togliamoci di qui’ entriamo in casa”

Mi prende la mano e mi guida ancora per qualche minuto fino ad arrivare al cancello di una casetta di sasso con un piccolo prato intorno.
‘Entra .. tra l’altro &egrave decisamente più fresco che fuori”
La seguo. Il culetto &egrave davvero ben modellato. E il perizoma infilato nel solco tra le due natiche lo rende ancora più stuzzicante.
Sculetta sino al soggiorno e mi fa accomodare sul divano.
Cerco di toccarla e di baciarla ma mi blocca.

‘Fermo ‘ho lasciato una cosa in sospeso’.’
Si inginocchia tra le mie gambe e mi abbassa i calzoncini.
Riprende esattamente da dove si era interrotta in strada’ succhiandomi il cazzo con passione.
Lo prende addirittura con due mani mentre infila la lingua tra le mie palle’mentre le prende in bocca una dopo l’altra’poi ritorna ad infilarsi tutto il cazzo in bocca’ facendoselo scivolare sino in gola’

Cerco di muovermi nella sua bocca, ma mi fa capire che preferisce fare tutto da sola’ riesco solo ad accarezzarla tra i capelli mentre mi spompina e a strusciarle un piede sulla fica ‘le scosto il perizoma e la sento fradicia’

Succhiare il cazzo le piace da impazzire ‘e lo sa fare davvero bene ‘ accarezzandolo e stringendolo con le mani mentre spompina ‘bagnandosi per il piacere di averlo in bocca e tra le labbra ‘

Cerco di trattenermi il più a lungo possibile per prolungare al massimo il piacere che mi sta dando’ ma so che tra poco le riempiro’ la bocca e la faccia di sborra’

Penso che sia giusto farglielo sapere ‘voglio che sia lei a scegliere dove riceverla’

‘Ssii ‘continua’ sei fantastica ‘ dio come mi stai succhiando il cazzo’ sto per scoppiare ‘ ‘

Vengo copiosamente ‘ due ‘tre ‘quattro schizzi’ tutti nella sua bocca ‘lo sfila per gustarsela meglio’se lo passa sulle labbra ‘lo lecca ‘ un ultimo schizzo le arriva sul viso ‘e capisco che lo apprezza anche cosi”.

‘Adoro succhiare il cazzo’ &egrave la cosa che più mi fa impazzire di un uomo ‘ mi piace sentire quanto posso far godere un uomo con la mia bocca’ sentire come me la riempie di sborra”
‘E sei davvero fantastica ”
‘E’ solo perché mi piace troppo”
‘Spero di essere all’altezza allora’ e di farti godere quanto tu hai fatto godere me ”
‘Hai dei dubbi?… credo proprio che con quel cazzo che hai ci riuscirai ‘ E’ largo .. e so che mi saprai riempire per bene ‘ e dopo quel che ti ho fatto anche a lungo”

La bacio e inizio ad occuparmi di lei.
Credo di essere riuscito abbastanza bene ad essere all’altezza’

richardoit@gmail.com

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