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Racconti Erotici Etero

Blow up

By 21 Marzo 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono nel dehor di un bar, faccio un tiro di sigaretta, un sorso di birra fresca, la pelle si gode l’ultimo sole dell’estate e aspetto.
Sul tavolino posacenere in vetro, una tovaglia orribile, due scatole e una sedia vuota, odio aspettare, rimedio all’imbarazzo con il cellulare guardando cose inutili e nonostante questo mi accorgo che sei arrivata solo quando sposti la sedia per sederti, alzo lo sguardo, sorrido, hai una camicietta blu con il collo a V, e una gonna dello stesso colore, stai benissimo, altri intorno buttano occhiate fugaci verso di te,
un altro sorso di birra e la scocciatura di prima è già volata via.
‘ciao’
‘ciao’
‘sei imbarazzata?’
‘No”
‘Io un po’ si, ma ho una sospresa, anzi due’
indico le due scatole sul tavolo
‘Ora ne puoi scegliere solo una’
hai uno sguardo quasi interdetto ma ti piace giocare, allunghi la mano verso la scatola alla mia sinistra
‘Occhio a quale scegli, deciderà come andranno le cose’
fermi un attimo la mano, mi guardi negli occhi, rispondo al tuo sguardo
‘mica mi morderanno no?’
‘dipende da te’
sorridi, sai il fatto tuo, prendi la scatola che avevi già scelto e l’avvicini
‘forza, solleva il coperchio’
faccio un tiro di sigaretta mentre mi godo la tua faccia quando scopri il contenuto.
‘mhh, una macchina fotografica, ma è per me?’
‘no, è mia ma tu hai appena deciso di essere il soggetto’
‘spiegati’
‘io faccio il fotografo, ho un piccolo studio qua dietro, sono un professionista, non posso regalarti quella macchina ma posso regalarti delle foto’
rimani stupita, non sai bene come prenderla, ti appoggio la mano sul tuo braccio,
‘facciamo così, tu mi regali la possibilità di farti delle foto e in cambio tu puoi chiEdermi un favore, quello che vuoi, è un gioco prendere o lasciare’

Apro la porta dello studio, è piccolo, scuro, è solo una stanza con in fondo un limbo e qualche luce, alla parete sinistra c’è uno specchio e un tavolino, tu entri, mi precedi e noto che non mentivi, hai veramente un culo stupendo, mentre esplori la stanza metto su un po’ di musica

, mi avvicino a un piccolo frigo, tiro fuori una bottiglia di prosecco, ti offro un bicchiere ‘questo aiuta a sciogliersi’
lo prendi, inizi a sorseggiarlo
‘è che non pensavo di dover venir fotografata’
‘ma è successo’
prendo la macchina, ti faccio una foto a bruciapelo, mentre sorseggi
‘visto non succede niente’
sorridi, hai un bel sorriso, ti scoli il bicchiere
‘e va bene allora giochiamo’
TI metti le mani dietro alla testa guardi in basso, sei in posa, ti fotografo, ti parlo
‘ora guardami, guarda in camera’
hai uno sguardo penetrante, impassibile
‘sei perfetta, ma puoi essere di più, girati’
continuo a scattare, imprimo quel didietro stupendo che hai nella macchina
‘io non ti conosco, ma conosco i tuoi desideri, qui ora tu sei la regina, puoi fare quello che vuoi, quello che desideri’
allunghi le mani sul tuo corpo, salgono i brividi sulle mie dita
‘dentro questa macchina ci sono gli occhi di tutti gli uomini, puntati solo su di te, solo per vedere te, guardami’
ti giri, c’è un fuoco nei tuoi occhi, mi avvicino, continuo a scattare, le tue mani continuano a muoversi dalle tue gambe fino alla vita, sei sexy e lo sai, continuo ad avvicinarmi, sono oramai a pochi cm dal tuo viso
‘voglio vedere tutto di te’
l’aria fra di noi è fuoco, ti togli la camicetta, sotto non hai niente, le tue tette sono piccole ma tutt’altro che indifferenti, vorrei toccarle e morderle, uso la macchina come se fossero le mie mani, ti fotografo fino all’ombelico, come sei ti accarezzassi
‘stenditi’
ti sdrai con la schiena all’in giù, mi sdraio davanti a te, ti fotografo la gonna, ti fotografo sotto la gonna
‘non risparmiarti, voglio vedere come sa divertirsi una regina’ la tua mano arriva in mezzo alle tue gambe, si muove sul tuo perizoma, inizi a masturbarti davanti a me, godo lo spettacolo, vedo il tuo piacere, lo tocco con gli occhi, lo brucio con la voglia dentro di me, continui a toccarti, mi alzo in piedi, sono sopra di te mentre tu sei presa dall’incantesimo osceno, mi metto in ginocchio, all’altezza della tua pancia e fotografo la tua faccia gonfia di piacere ‘fammi vedere come godi, guardami, oltre questo obbiettivo c’è il tuo Cesare, c’è il tuo Lorenzo che ti stanno guardando e poi’ poi ci sono io’ lascio cadere la macchina a terra, ti prendo con le dita dietro alla testa e ti bacio ferocemente, la mia lingua si muove con tutto l’eccitazione che ho raggiunto fino a questo momento, inizia dalla tua bocca, passa dal tuo collo, arriva alle tue tette, ai tuoi capezzoli, li mordo, li tocco, ci gioco, e dentro di me penso solo a quanto ti voglio. Rialzo il viso, sono ancora su di te, io sono in ginocchio e tu tra le mie gambe, ti guardo negli occhi e mi sbottono i pantaloni, non smettiamo mai di guardarci, neanche quando il mio cazzo è fuori dai boxer in un erezione che continua crescere solo per merito tuo, sono sempre fisso sui tuoi occhi mentre le tue mani lo prendono con forza, c’è troppo desiderio per le carezze, non ci sono preliminari, io ti desidero da quando ti sei seduta al tavolino e ora che le tue labbra sono sul mio cazzo non smetterei di gauardarti per niente al mondo, ti muovi lenta ma profonda, nella tua bocca provo picchi di piacere incontenibile e te lo comunico con il verde dei miei occhi.
Sei brava, sei sexy, ma non è così che deve finire, una come te si merita di meglio’ ti allontano la testa e mi alzo in piedi, ti aiuto ad alzarti, ti prendo con forza per la vita, ti giro, ti metto le braccia sul tavolino, mi chino, raccolgo la macchina fotografica e ti guardo da dietro, piegata a 90, hai un bel perizoma ma non mi interessa più, ora voglio solo te.
Lo sfilo con poca eleganza, mi alzo e infilo il mio cazzo dentro di te, scivolo facilmente nel tuo calore e un’ondata di piacere ci abbraccia assieme, sei irresistibile, comincio a muovermi e solo in quel momento tu alzi lo sguardo e vedi lo specchio, vedi te mentre vieni presa da dietro su un tavolino, la regina delle foto che si gode il suo più dolce desiderio’ hai una smorfia di godimento, si avvicina l’orgasmo di entrambi, ti tengo i fianchi, ti guardo negli occhi mentre sta per arrivare su entrambi, vedo l’attimo prima di esplodere, vedo l’esplosione, vedo gli ansimi tutti sul tuo viso mentre veniamo sommersi entrambi dal piacere.

‘Ma le foto poi cosa te ne fai?’
sei sulla porta, purtroppo già vestita
‘te le mando via mail’
sorridi, fai due passi e poi ti volti
‘cosa c’era nell’altra scatola?’
‘se vuoi scoprirlo dobbiamo vederci di nuovo’
chiudo la porta, sorrido e mi allontano nel buio della stanza.

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