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Racconti Erotici Etero

Brasile-Germania 1-7

By 31 Luglio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Morgana e Daniele non avevano gradito l’assegnazione del turno di notte fatta dai capi un mese prima per quel 7 luglio.. c’era la possibilità che l’Italia giocasse una semifinale mondiale e gli orari delle partite erano un po strani visto il fuso orario.
Tuttavia gli azzurri erano usciti molto presto dalla competizione e la partita di quella sera sarebbe stata Brasile Germania.. una bella partita che poteva essere vista serenamente anche sul pc dell’ufficio via internet.. tanto non c’era vero lavoro da fare se non quello da gestire eventuali emergenze di ordini, che erano molto improbabili.

‘Chi vince?’ chiese distrattamente Daniele mentre trafficava sul proprio pc. Era vestito abbastanza sportivo, jeans scuri e una camicia su cui aveva comunque messo una cravatta. La giacca era finita direttamente sull’appendiabiti, di certo non sarebbe servita.
‘Ovviamente il Brasile!!’ rispose lei sorridente subito prima di bere un sorso d’acqua dalla bottiglietta. Anche lei, che di solito indossava tailleur, si era presentata in abiti più sportivi: jeans chiari e una maglia con leggero scollo tondo, bianca piuttosto lunga..le arrivava fin sotto il cavallo dei pantaloni. Quindi sportiva si, ma sempre castigata.. non si era mai presentata in ufficio in abiti succinti o con scollature audaci..mai sopra le righe sia per ‘decenza lavorativa’ sia per carattere, timido e tutt’altro che provocante. Lo scollo di quella sera non rientrava neanche nella definizione di scollatura..non si vedeva neanche l’inizio del canale del seno! Per di più aveva un seno medio, che una maglia così non valorizzava appieno..inoltre la maglia lunga voleva essere uno scudo per il sedere che i jeans avrebbero esaltato troppo. Ciononostante tutti apprezzavano la bellezza di Morgana. Fuori dall’ufficio le amiche piu care, che avevano ovviamente una maggiore cognizione di causa sulle sue fattezze fisiche, l’avevano soprannominata Pepa, per l’incredibile somiglianza con la protagonista di una famosa telenovela comprovata da alcune foto dell’attrice con quasi niente addosso trovate su internet.

‘Io invece dico Germania – ribattè Daniele – e secondo me darà al Brasile anche una bella lezione!’. ‘Stai scherzando! – disse lei tra il divertito e il piccato, avendo anche lontane origini sudamericane di cui portava il segno nella pelle liscia e leggermente abbronzata – il Brasile vince sicuro!’.
‘Ok..perché non ci giochiamo qualcosa?’ propose lui. ‘ Vuoi scommettere?? E cosa?’ chiese lei incuriosita.

‘Ho un’idea..’ rispose lui sibillino, con un sorriso sulle labbra..
‘E in cosa consisterebbe questa scommessa? – chiese Morgana – guarda che non voglio giocarmi soldi!’. Daniele non aveva programmato nulla ma la mente si era messa in moto così rapidamente da farlo quasi vacillare. ‘Molto meglio.. ci giochiamo..i vestiti!’. La ragazza ebbe la reazione che era lecito aspettarsi. Sgran’ gli occhi e divenne rossa.

Si conoscevano ormai da un paio d’anni e condividendo la stanza si erano conosciuti a fondo anche se solo all’interno dell’ufficio. Paradossalmente questo aveva permesso loro di raccontarsi anche aspetti più personali della vita. Lui ad esempio le aveva raccontato le vicissitudini con la sua ragazza, fino a rivelarle che si erano lasciati per via della sua passione per il naturismo, che la ragazza non condivideva. E così Daniele e Morgana avevano spesso finito per affrontare anche quell’argomento piuttosto imbarazzante. Senza troppi tab’, lui le aveva chiesto se aveva mai provato o desiderato farlo, e lei altrettanto serenamente gli aveva confidato di averci pensato qualche volta ma senza volerlo fare davvero per via del suo essere molto pudica. ‘Non hai mai fatto neanche topless?’ le aveva chiesto una volta, e lei aveva detto di no, che in 25 anni in topless l’avevano vista solo i suoi due ex fidanzati, e solo in situazioni intime ovviamente. Daniele invece a 26 anni aveva fatto naturismo in molti posti.. prima di tutto a casa, dove amava stare in libert’.

‘Dai sarà divertente!’ la incalz’ lui. ‘E cosa proporresti, sentiamo un po?’ domandò lei tradendo un pizzico di curiosità tra le pieghe dell’imbarazzo. ‘Tu hai detto che vincerà il Brasile..ok..se vince il Brasile io resto nudo fino a fine turno’. Significava, ammesso che non andassero ai rigori, quattro d’ore circa. ‘Io invece – continu’ lui sorridendo – ho detto che secondo me la Germania stravincer’.. se sarà cos’ sarai tu a restare nuda!’. Lei sembrò pensarci. ‘Ma scusa..sbaglio o così la scommessa è sbilanciata a mio favore?’. ‘Esatto – confermò Daniele – d’altronde per me pensare di rimanere nudo è meno preoccupante che per te, come puoi immaginare..e comunque resta la possibilit’ che non vinca nessuno di noi’. La realtà era un’altra, ma Morgana era troppo intelligente per non capire almeno in parte le vere intenzioni di Daniele. ‘Io sarei più portata a dire che è una scusa brillante per farti vedere nudo da me.. sappi che anche in quel caso non ci sarebbe un seguito..sessuale!’.

Daniele non avrebbe certo rifiutato un simile epilogo, ma non era il suo obiettivo, almeno per ora, così decise di essere sincero fino in fondo. ‘Tranquilla, il mio unico fine è darti la dimostrazione che rimanere nudi non è così brutto. E poi la situazione può anche essere divertente, spogliarsi qui in ufficio intendo. E farlo per via di una scommessa lo è ancora di più..e in ogni caso io sono davvero convinto che il Brasile non vincerà!!’. ‘Beh..non nego che è un’idea sfiziosa, ma io rischio di dover fare qualcosa che non voglio fare, diversamente da te..’ replicò lei. ‘è vero, ma la tua percentuale di rischio può essere molto bassa, dipende da quanti gol decidiamo che dovrebbe fare la Germania per farti perdere la scommessa – chiar’ Daniele – per cui la vera domanda è se ti darebbe così fastidio vincere la scommessa..’.

Era stato molto chiaro, ma lei senza problemi esplicit’ il concetto. ‘Mi stai chiedendo se per me sarebbe un problema vederti nudo?’. ‘Essendo possibile, direi che è essenziale saperlo!’. Lei rispose senza quasi riflettere. ‘Beh, se mi desse fastidio potrei sempre evitare di guardare!’. ‘Ed eviteresti davvero di farlo?’ la incalz’ lui. La risposta di Morgana contribuì ad innalzare il livello di eccitazione che aveva assalito il ragazzo in modo quasi inatteso, perché gli conferm’ di avere davanti una ragazza seria, intelligente ma anche capace di giocare quando i confini del gioco erano ben definiti. ‘Non sono ipocrita.. ti ho già detto di non aspettarti un seguito e so che rispetterai questo limite perché sei un bravo ragazzo..ma detto questo, puoi stare certo che se perderai la scommessa difficilmente riuscirò a trattenermi dal guardare quello che immagini, perché non sono abituata a questo tipo di non-abbigliamento!’.
In quel momento erano di scena gli inni, e con grande tempismo Daniele sent’ sotto gli slip un perfetto alzabandiera…
Era intrigata dalla situazione, inutile negarlo a se stessa. Daniele aveva praticamente dichiarato di essere pronto a spogliarsi davanti a lei con la scusa di quella scommessa così sbilanciata a suo favore ‘sacrificandosi’ per provare a condurla verso la via del naturismo.. e lei stava per accettare quasi senza colpo ferire, perché tutto sommato non aveva quasi niente da perdere. Dirgli apertamente che, se avesse vinto, avrebbe guardato il suo pene era stato un modo indiretto per volgere a suo completo favore i termini della scommessa, perché lui avrebbe fatto carte false per perderla..e adesso era il momento di sferrare l’attacco.

‘Allora mi pare che manchi un elemento fondamentale – disse lei – e cioè quanti gol dovrebbe fare la Germania, ammesso che vinca, affinché io debba pagare il mio pegno!’. ‘Che ne dici di 4?’ propose lui. ‘Sei pazzo? Solo 4?? Allora vuoi fregarmi, sei tu a volermi vedere nuda!! Niente da fare, rischio troppo!’ rifiutò lei. ‘Cosa?? Ma allora non ti fidi tanto del Brasile! Dai è una semifinale mondiale, penso che neanche si sia mai verificato uno scarto del genere! E poi un minimo dovrai rischiare anche tu no?’ si giustific’ Daniele. ‘No io non devo rischiare – scherz’ lei – il naturista sei tu! Facciamo che la Germania deve vincere facendo almeno 6 gol.. e comunque se devo pagare pegno mi spoglio in bagno, non davanti a te ok?’. Era una precauzione inutile perché il Brasile non avrebbe mai perso prendendo così tanti gol, lo sapeva anche lei da semplice amante delle partite della nazionale.

‘Vabbe..ho capito..allora visto che parliamo di una possibilità su un milione che tu perda la scommessa alziamo almeno un po il tiro..facciamo 7 gol.. ma devi spogliarti qui con me in stanza, senza inibizioni come una vera naturista..e come farò io se perdo..’.

Morgana aveva ottenuto quel che voleva..rischio quasi inesistente per lei e possibilità concrete che si dovesse spogliare Daniele, ferma restando la terza opzione (la vittoria della Germania con meno di 7 gol segnati) in cui nessuno sarebbe rimasto nudo. Doveva ammettere che la remota possibilità di doversi spogliare davanti a lui era sufficiente a darle un certo brivido, anche se era ovvio che non si sarebbe mai concretizzata. E quel brivido si aggiungeva alla eccitante curiosità, del tutto inattesa fino a mezz’ora prima, di passare le 4 ore di lavoro restanti con un collega nudo accanto..

‘Andata!’ accettò lei stringendogli la mano. Nel frattempo, la partita era già iniziata..
Daniele era molto sportivo e amante del calcio. Di partite ne aveva viste tante, sicuramente tutte quelle degli ultimi tre mondiali.. e non ricordava un solo caso in cui una squadra blasonata come il Brasile era stata totalmente in bal’a dell’avversario dai primi minuti..specialmente in una semifinale! La Germania aveva iniziato con un primo gol quasi fortuito, ma a quel punto i brasiliani avevano smesso di giocare..non c’era voluto molto ad arrivare al 3 a 0.. una ventina di minuti che erano stati sufficienti a determinare già, con ragionevole certezza, la prima finalista. ‘Non è possibile’ continuava a ripetersi incredulo, sorridendo perché la squadra per cui aveva deciso di tifare stava confermando di essere la più forte.

Al terzo gol tornò a farsi sentire la voce di Morgana, che lo fece uscire dalla trans agonistica ricordandogli che in ballo c’era anche qualcos’altro..qualcosa di più intrigante. ‘Ma che cavolo sta succedendo?’ disse con voce stridula. ‘Ehm..credo che la Germania stia asfaltando il tuo Brasile’. In quel momento i tedeschi misero a segno il quarto gol. ‘Noooo non ci credo!Che umiliazione!!’ comment’ sincero Daniele, mentre la tv inquadrava i tifosi sudamericani in lacrime’. ‘No sono io che non ci credo!’ ribattè la ragazza.

Non dava l’idea di essere preoccupata, non ancora per lo meno, ma non stava andando sicuramente come aveva immaginato..come avevano immaginato per la verità!. ‘Temo che in questo momento le probabilità di successo nella nostra scommessa siano almeno uguali!’ giudic’ a ragione Daniele. Se il Brasile poteva vincere segnandone 5, poteva ben darsi che la Germania segnasse ancora!

Daniele prov’ per un attimo ad immaginare l’inimmaginabile.. Morgana che perdeva la scommessa e che pagava pegno. Lui era abituato ai nudi femminili, ma solo di donne viste o conosciute nelle spiagge riservate, dove era andato prima con la ragazza (suo malgrado, fino a quando non aveva deciso di lasciarlo per quel motivo) poi da solo, trovando le amicizie sul posto .. ma ora la situazione era diversa e molto più intrigante, perché Morgana era una conoscente, per certi versi un’amica pur avendola frequentata solo sul posto di lavoro. Non aveva la minima idea di come fosse realmente sotto i vestiti e questo lo incuriosiva…certo era una bella ragazza ma era difficile indovinare gli aspetti più intimi perché non vestiva normalmente in modo da esaltare le forme. La misura del seno ad esempio..una seconda? una terza? Di più gli sembrava difficile, si sarebbe comunque notato..poi certo bisognava vedere anche la coppa.. per non parlare d’altro..la cura sotto gli slip ad esempio! Poi l’atmosfera particolare dell’ufficio deserto contribuiva ad alimentare quelle sensazioni..e l’esser passato dalla certezza di non vederla mai nuda alla concreta possibilit’ che accadesse gli aveva dato il colpo di grazia dell’eccitazione.

Non si stupì quindi di sperare ardentemente che la Germania non si accontentasse.. e, proprio in quel momento, il Brasile subì il quinto gol…
Morgana pass’ tutto l’ultimo quarto d’ora del primo tempo e parte dell’intervallo al telefono con i genitori. Volevano accertarsi che fosse tutto a posto, visto l’orario del turno. Li tranqullizz’ ricordandogli che era con Daniele (loro l’avevano conosciuto una volta in ufficio) e che stavano vedendo la partita. Il padre, accanito tifoso del Brasile, si lasciò andare ad uno sproloquio contro i giocatori e l’allenatore. ‘Mi ci gioco i vestiti che tanto quelli l’ non si dimette!’. Le venne da sorridere, pensando che lei se li era giocati davvero i vestiti..e che forse avrebbe dovuto toglierli davanti al suo collega..

Dopo la telefonata and’ in bagno a rinfrescarsi un po..purtroppo di notte l’aria condizionata non veniva accesa e quella sera, a dispetto di una strana estate, faceva molto caldo. Quando tornò dal bagno, il secondo tempo era già iniziato. ‘Pensavo ti fossi dileguata!’ scherz’ il ragazzo. ‘C’ho pensato in effetti!’ ridacchi’ lei dopo essersi accertata che il risultato non fosee cambiato. ‘Tranquilla..ancora 5′ conferm’ lui. Poi Morgana gli raccontò l’episodio al telefono col padre e ci risero su insieme. ‘Comunque non siamo ancora a 7 – lo ammon’ – e secondo me per rispetto i tedeschi non infieriranno’. Non ne era così convinta in realtà. ‘Può darsi! Ma io adesso ci spero in un altro paio di gol!’ ammise lui.

Come dargli torto? Morgana lo punzecchi’ comunque. ‘Ma scusa non eri tu a volerti spogliare?’. ‘Beh si, ma evidentemente il destino vuole diversamente.. ehi ma non è che poi ti tiri indietro?’. Non era da lei venir meno ad un impegno, anche se si trattava di una scommessa fatta per gioco. ‘Me lo consentiresti?’ domandò comunque. ‘Non osare chiederlo..perché potrei vacillare e accettarlo ma mi mangerei le mani subito dopo!’ ammise lui sorridendo. Questa risposta le confermò le buone intenzioni del ragazzo, che non l’avrebbe mai forzata a fare qualcosa che non voleva. ‘Tranquillo..i pegni vanno pagati..piuttosto non potremmo rivalutare i termini della scommessa?’ propose. ‘No no.. a giochi quasi fatti?? Impossibile! Ma sentiamo..cosa avresti voluto proporre?’.

Morgana non ci aveva pensato e improvvis’. ‘Potresti consentirmi, ammesso che io perda, di mantenere reggiseno e slip!’. Lui fu convincente nella risposta. ‘Secondo me sarebbe peggio per te.. la biancheria intima è un abbigliamento più sexy della completa nudità secondo me.. pu’ stimolare di pi’ le fantasie di un maschio!’. ‘Allora solo topless?’ ribattè lei sempre improvvisando. ‘E pensi che ridurrebbe il tuo imbarazzo? Hai detto che non l’hai mai fatto!’. ‘Beh dipende da cosa potrei tenere sotto..i jeans ad esempio’. ‘Una donna in topless con i jeans per me è molto sexy!’ la informò. Morgana ripens’ a molte campagne pubblicitarie con modelle che indossavano solo i jeans e dovette ammettere che forse Daniele aveva ragione.

Era assurdo ma il modo per lanciare meno segnali sessuali era proprio quello di spogliarsi completamente, evitando qualunque tipo di vedo-non vedo. Ed era abbastanza coerente col concetto di naturismo. ‘Ok – accett’ – quindi devo solo sperare che la Germania si fermi..’.

Un quarto d’ora dopo i tedeschi segnarono il sesto gol…
Cavolo! Ne manca solo uno adesso!’ sentenzi’ Daniele mentre vedeva Morgana mettersi le mani sui capelli in un gesto di quasi-disperazione. ‘Dai è uno scherzo??’ riuscì solo a dire. ‘Si ho pagato tutti i giocatori del Brasile per vederti nuda..mi è costato tanto ma ne varrà sicuramente la pena!!’ disse ridendo. ‘Scemo – lo apostrof’ con un mezzo sorriso – sei sicuro di non voler cambiare i termini della scommessa?’. Lui rispose sinceramente. ‘Adesso proprio no!! E poi ero serio quando dicevo che la nudità totale può essere meno imbarazzante per entrambi, una volta rivelata’.

Si lasciò poi andare ad una considerazione più piccante. ‘D’altronde se così non fosse i maschi nelle spiagge nudisti avrebbero sempre il… beh..hai capito..’. ‘E non è così?’ chiese lei apparentemente sorpresa. ‘Ma certo! – chiar’ lui – dopo un po ci si abitua..non sarebbe neanche sostenibile averlo sempre duro!’. Si accorse di aver usato un termine forse eccessivo e si scus’. ‘Non preoccuparti – lo rassicur’ Morgana con una strizzatina d’occhio ma arrossendo anche un po – sono pudica ma adulta! E scusami adesso però la domanda mi viene spontanea..se vi capita cosa fate?’.

Daniele si stupì di quella domanda, ma lo ritenne un modo per non pensare al possibile settimo gol. Non le chiese spiegazioni, anche perché non gli dispiaceva entrare in quei discorsi con lei, e le rispose. ‘Beh dipende dai contesti..per la mia esperienza il più delle volte semplicemente non ci si fa caso perché è una cosa naturale..si continua a fare quello che si stava facendo. L’importante è che uno non voglia mettersi in mostra!’. ‘Capisco – rispose lei annuendo – dipende però anche se le donne si scandalizzano!’. ‘Beh certo – ribattè lui – ma anche loro sanno che può succedere..poi dopo la prima volta anche le donne della comitiva, se sei in comitiva, non ci fanno più caso, al massimo ci si scherza su’. ‘Si, immagino che sia così, annuì ancora Morgana.

Il discorso si era fatto più caldo e Daniele aveva dovuto reprimere una certa eccitazione dedicandosi alla partita. Ma mai, prima d’allora, un gol, neanche della sua squadra del cuore o in una finale mondiale gli aveva provocato un’erezione.. ci riusc’, senza che lui potesse impedirlo, il settimo gol della Germania, che arrivò nel giro di qualche minuto..
Mentre Daniele continuava a ripetere ‘non ci posso credere’, ma senza fare commenti sulla scommessa vinta, Morgana pensava al pegno che di l’ a qualche minuto avrebbe dovuto pagare. Ma se all’inizio aveva escluso un’ipotesi del genere, e nel corso della partita si era quasi disperata rendendosi conto che forse avrebbe dovuto farlo, adesso che ne era certa sentiva qualche brivido percorrerla, e forse quei discorsi sul naturismo di poco prima avevano accentuato il tutto.

Se all’inizio della serata era stata stuzzicata dall’idea di vedere Daniele nudo, adesso il pensiero che fosse lei a doversi spogliare la preoccupava si ma al tempo stesso la eccitava anche un po. Come avrebbe fatto? Sarebbe riuscita davvero a togliersi tutto..ma proprio tutto con lui lì a fianco? Cercò ancora un appiglio, sperando quasi di sentirsi rispondere di no. ‘Senti Daniele io…’. ‘Non te la senti’ la interruppe lui apparentemente già rassegnato. ‘Beh è vero.. però voglio rispettare i patti.. solo che non sono sicura di riuscire a stare nuda tutto il tempo! Dammi una possibilit’ di tenere su qualcosa!. Lui sorrise. ‘Il mio discorso sul meglio nuda che vestita sexy non ti ha convinta eh?’.

In realtà era assolutamente d’accordo, ma stava prevalendo il pudore di superficie. ‘Facciamo così.. – propose lui – mancano 5 minuti ormai.. se il Brasile segna un gol, puoi tenere un indumento’. ‘Cioè vuol dire che posso evitare di spogliarmi completamente?’. ‘No – chiar’ lui – altrimenti non pagheresti il pegno intero – diciamo che almeno devi stare nuda il tempo necessario per una classica pausa caffé con me qui al distributore.. dopodichè potrai tenere un indumento.. va bene?’.

Era una proposta che la soddisfaceva in pieno. Ormai non poteva negare di volersi davvero spogliare davanti a lui per sapere cosa si provava a stare nuda di fronte a qualcuno che non fosse il proprio uomo, per verificare se quel senso di libertà tanto decantato da Daniele fosse vero.. ma forse non era pronta restare nuda per le restanti 4 ore del turno..così la proposta del collega levdava una piccola speranza in quel senso.

Restava la curiosità di vedere lui nudo che probabilmente non sarebbe stata soddisfatta, ma chissà, magari in futuro.. ‘Ok!’ accett’.

‘Bene..vediamo come va a finire questa partita..’ Neanche il tenpo di dirlo ed il Brasile segn’ il gol della bandiera. ‘Lo sapevo che non dovevo darti nessuna chance!!’ disse Daniele tra il serio e il divertito. ‘Adesso ho pagato io tutti i giocatori tedeschi per far fare un gol al Brasile!! commentò divertita.

Il triplice fischio dell’arbitro sancì il termine dell partita. ‘è finita – sentenziò Daniele – la scommessa è vinta da me!’. ‘Purtroppo si..e credo sia inutile rimandare ciò che non è possibile evitare…’ rispose lei con un sorrisetto.

Non sapeva se era davvero pronta.. ma adesso era certa di voler provare quel brivido..
Se aveva avuto qualche dubbio sulla reale intenzione di Morgana di rispettare i patti, Daniele dovette ricredersi. La cosa più stupefacente fu la naturalezza con cui la collega-amica pagò il suo pegno. Diede avvio all’azione con.un sospiro accompagnato da un mezzo sorriso, poi si sedette sulla sedia della scrivania a fianco a Daniele, di quelle da ufficio, e si chinò per slacciare e sfilare gli stivaletti estivi. ‘Penso che non avrei mai immaginato di fare una cosa del genere’ disse. Parl’ per tutto.il tempo e questo la rese ancora più sexy perché esprimeva naturalezza..come se si stesse denudando nello spogliatoio femminile della sua palestra intenta a parlare con le sue amiche del più e del meno.

Si rialz’ in piedi, sollevò un po la maglia in vita scoprendo per un attimo l’addome, poi portò le mani ai bottoni davanti dei jeans e li slacci’. Li abbass’ stando in piedi, ancheggiando per aiutarsi mentre li tirava verso il basso. Quando furono a terra sollev’ i piedi uno alla volta e se ne liberò. ‘Credo che non tifer’ mai più per il Brasile in vita mia.. – borbott’ – ma tu credi che l’allenatore si dimetter’?’. Nel parlargli si voltò verso di lui offrendogli lo spettacolo frontale delle sue gambe nude, ad un paio di metri di distanza. La maglia copriva fin dove sarebbero arrivati degli shorts, per cui Daniele ammir’ quelle gambe affusolate, lisce e lievemente abbronzate con grande ammirazione. ‘Non saprei’ rispose distrattamente.

Stupendosi ancora della naturalezza dei suoi gesti, la vide afferrare i lembi bassi della maglietta incrociando le braccia per sollevarla e sfilarla dalla testa. ‘Mio padre dice di no e mi sa che ha ragione..dovrebbe vergognarsi non credi?’. Finita la frase, Morgana era rimasta in reggiseno e mutandine blu. Daniele la squadrò incredulo. Era uno schianto. il reggiseno a coppa aveva dei ricami che esaltavano il leggero effetto push up. Stim’ una terza taglia, forse una seconda abbondante, ma a prescindere dalla misura era perfetta su quel fisico così snello. I fianchi risaltavano sotto a un girovita da vera modella, altro che impiegata!! E poteva solo immaginare il sedere…
Schiocc’ le dita per risvegliarlo. ‘Ehi..ma non è che adesso ti stai vergognando tu??’ chiese prendendolo un po in giro. ‘Ma no.. – si riprese – figurati.. pensavo che un tipo del genere non si dimette di sicuro!’. ‘A questo pensavi eh?’ commentò lei con un sorrisetto malizioso, al quale lui rispose con un una risata d’intesa.

Morgana si sedette poi con un tonfo, roteando la sedia da ufficio in modo da posizionarsi di fronte a lui, sempre alla stessa distanza. Sbuff’ e si portò le mani dietro la schiena. Daniele sentì un delicato clic e cap’ che il reggiseno era sganciato. ‘Ad ogni modo il Brasile ha mollato già dopo il primo gol – commentò mentre abbassava le spalline – Non si affrontano così le sfide non credi?’. Lui rispose cercando di nascondere il suo vero stato d’animo e la direzione del suo sguardo, fisso da un po sulle mani della ragazza che erano sulle coppe com ultimo sostegno del reggiseno ormai sganciato. ‘Giusto..’.

A quel punto lei lo sorprese con una battuta non casuale. ‘Le sfide vanno affrontate di petto, non trovi?’ Nel mentre Morgana tolse il reggiseno restando finalmente in topless. Non si copr’ i seni con le mani li lasci’ liberi di respirare e di essere guardati. Non avevano bisogno di sostegni, erano seni perfetti con dei capezzoli perfettamente proporzionati. Il fatto che non fossero troppo grandi contribuiva a dare quella sensazione di resistenza alla gravità.. e Daniele era certo che fossero anche duri come il marmo.
Morgana sostenne coraggiosamente lo sguardo fisso del collega e anzi riprese a parlare del più e del meno per attenuare la solennità erotica di quel momento..e perché non aveva finito.

Si alzò di nuovo dalla sedia e portò le mani sui fianchi afferrando gli slip.
‘Però devono giocare la finale del terzo posto vero? – disse abbassando gli slip come se nulla fosse – io credo che a questo punto però preferirebbero andarsene in vacanza!’. Il suo pube ben curato, con una strisciolina di pelo centrale era in bella vista, mentre Morgana faceva cadere gli slip liberandosene come aveva fatto con i pantaloni. Li raccolse e li accatast’ con tutto il resto. Daniele la ammir’ in tutta la bellezza di quel colorito un po mulatto, non dovuto all’abbronzatura visto che, ora poteva dirlo, non c’era alcun segno bianco di costume. I seni ingranditi dalla posizione chinata lo eccitarono completando la sua erezione. Il suo sguardo scorreva su di lei senza limiti. ‘Ti dispiace se rimetto le scarpe?Mi fa un po schifo camminare scalza su questo pavimento’.’ chiese alla fine. ‘Certo che no..non vale come indumento tenuto tranquilla’ cerc’ di sdrammatizzare lui.

Morgana si sedette e chinandosi di nuovo indossò gli stivaletti ‘Bene.. – disse poi alzandosi e rompendo gli indugi – che ne dici di prendere quel caffè?’. Era incredibile..completamente nuda davanti a lui, tranne che per gli stivaletti che le conferivano una ancor maggiore sensualità, non si copriva in alcun modo!

‘Certo andiamo’. disse alzandosi. ‘Credo.che debba offrire tu – scherz’ Morgana – perché non saprei dove tenere le monetine!!’. Si mosse anche per prima regalandogli, come se non bastasse, la visione di un sedere a mandolino che definire solo tonico sarebbe stato ingiusto..
Daniele aveva chiaramente sub’to il colpo. Non si aspettava che lei si spogliasse con tanta naturalezza.. e per la verità lei stessa ne era rimasta stupita! Si era lasciata guidare dalle sensazioni del momento, dall’eccitazione e dall’imprevedibile desiderio di mostrarsi che le era salito durante la partita. ‘Ti vedo un po stordito’ lo prese in giro mentre lui inseriva le monetine nel distributore. Lui si girò sorridendo verso di lei e le squadr’ soprattutto seno e pube. Decise che sarebbe stata molto diretta.. in fondo il pudore poteva accantonarlo per una volta visto che era con il suo collega a prendere un caffè..completamente nuda!!

‘Si è vero – ammise lui – ma non capita tutti i giorni una situazione del genere! E poi sono rimasto stupito del tuo modo di gestire la situazione..’. ‘Lo so..ma ho pensato che prenderla così di petto, come ho detto prima scherzando, era l’unico modo per non tirarmi indietro’. Daniele ritirò il caffè dal distributore e porse il bicchiere a Morgana. Ma in quel frangente si dimenticò di guardarla in viso. ‘Ehm..io sarei un po piu in alto!’ gli disse sorridendo per metterlo un altro po a disagio. Solo allora lui rialz’ gli occhi. ‘Scusami, è che.. faccio ancora un po fatica a distogliere lo sguardo da.. beh dalla tua presa di petto!!’. Lei ribattè subito: ‘mi pare che ogni tanto scendi anche piu giù..ma capisco che è normale all’inizio, in fondo ne avevamo parlato, anche se nell’ipotesi contraria’. ‘Già è vero.. comunque questa penitenza l’hai affrontata da vera naturista quale non sei! – si compliment’ lui evitando commenti sul suo aspetto fisico.

Mentre Daniele inseriva di nuovo le monetine pee il suo caffè, Morgana sbirci’ le parti basse del ragazzo in cerca di qualche segnale di apprezzamento, che le sembr’ di scorgere sotto ai pantaloni. Questo non fece che accrescere la sua curiosità. ‘E poi mi aspettavo – aggiunse lui mentre recuperava il bicchierino dal distributore voltandosi di nuovo verso di lei – che ti saresti coperta durante questa pausa caffè!’. ‘Ma scusa, hai detto che avrei potuto tenere un indumento solo dopo questa pausa..’ comment’ lei dubbiosa. ‘Si si.. intendevo dire che avresti anche potuto coprirti in qualche modo meno ortodosso..non so, con le mani ad esempio’ chiarì lui.

Morgana elaborò in mezzo secondo un siparietto che era certa lo avrebbe fatto vacillare.. e non esit’ a metterlo in pratica. ‘Ah certo.. ci avevo pensato, ma poi mi sono ritornate in mente le tue parole sul fatto che la nudità può essere meno sensuale del vedo e non vedo’. Bevve il caffè, pos’ il bicchierino, sollevò le braccia e si copr’ i seni con le mani. Non soddisfatta, li strinse e li sollev’ un pochino guadagnando una mezza misura in più, l’equivalente dell’effetto del suo push up. ‘E quindi ho ritenuto che così avrei solo peggiorato la situazione..’ disse riferendosi al modo in cui si stava coprendo. Lui annu’ sorridendo, con gli occhi fissi sulle sue tette. ‘Senza contare che mi sarei dovuta anche coprire sotto, e sarei stata anche ridicola!’ aggiunse mentre cercava, in modo volutamente maldestro, di incrociare le gambe per coprirsi la zona pubica. Come era ovvio, l’attenzione del ragazzo si spostò li in basso e lei lo evidenziò. ‘Dai tuoi sguardi deduco che avevo ragione!’ commentò sorridendo.

Poi per un attimo spostò una mano a coprire l’inguine e con l’altro braccio tent’ invano di coprirsi entrambi i seni. ‘E dubito che se avessi fatto in quest’altro modo avrei ottenuto risultati migliori!’ sentenzi’ con un leggero sorriso. Poi lasciò cadere le braccia sui fianchi mostrandosi di nuovo senza pudore. Daniele era chiaramente stordito e non riusciva neanche più a fingere di non guardarla. ‘Non posso che confermare le mie stesse affermazioni!’ commentò lui cercando di ridestarsi. Bevve il caffè con gli occhi palesemente appoggiati sulle sue tette. Non ricevette nessun complimento esplicito, che sarebbe stato anche un po fuori luogo, ma Morgana era sicura di se e gli sguardi erano più che sufficienti.

‘Bene.. – riprese lei – credo che la pausa sia durata un tempo giusto no?’. Lui si affrett’ a confermare. ‘Senz’altro..e grazie per aver deciso di pagare la penitenza, sai che avrei accettato anche un rifiuto.. ma se capisco qualcosa di comportamenti umani, sono sicuro che non sarai più così contraria al naturismo in futuro..sembri molto portata a giocare con naturalezza con la tua nudità! Certo, prima dovrai misurarti con l’altra faccia della medaglia, cioè stare anche con altre persone nude..ma sei decisamente a buon punto! Dai, torniamo in stanza così decidi che indumento tenere!’. ‘Grazie Dani, in effettii sono trovata più a mio agio di quanto non avrei immaginato – rispose lei – ma non so se sarò davvero una naturista in futuro! Intanto.. dopo di te..’.

Lo invit’ con la mano ad avviarsi in stanza. ‘Prima le signore per galanteria..’ ribattè lui imitando il gesto. ‘Per galanteria o perché vuoi vedermi di nuovo il sedere? – commentò lei senza pensarci troppo – no dai scusami..mi sono lasciata un po trasportare dalla situazione goliardica!’. Lui sorrise. ‘Beh però hai indovinato le mie vere intenzioni!’ rivel’ lui con una strizzata d’occhio. ‘Ok..allora un premio alla tua sincerità!’ disse lei avviandosi per prima.

Morgana l’aveva sempre trovato molto simpatico..quella sera aveva avuto conferma di quella come di altre qualità di Daniele, come l’onestà e la correttezza. La serata che stavano vivendo era diventata tremendamente intrigante e Morgana in quell’istante decise che c’era un altro lato del suo collega che andava esplorato..e sapeva come fare..
‘Allora hai deciso nel frattempo che indumento vuoi tenere? – chiese Daniele al loro rientro in stanza – ma ricorda.. uno solo in base alla scommessa!’. Già aveva iniziato a rimpiangere la scelta di concederle quell’opprtunit’ sul 7 a 0.. soprattutto adesso che la vedeva nuda, davanti a se, ancor di più con quegli stivaletti ai piedi che la rendevano ancora più slanciata e sensuale. Si aspettava che scegliesse la maglia perché le avrebbe coperto tutte le parti intime..ma lei lo sorprese. ‘Si ho scelto.. e voglio tenere.. i tuoi boxer!’ amnumci’ con finta solennità. Daniele strabuzz’ gli occhi, decisamente confuso
‘Come scusa? i miei boxer??’. Poi credette di aver capito, e sorrise al solo pensiero. Le parole di Morgana non fecero che confermare. ‘Tranquillo non sono diventata feticista! è un modo per dire che mi gioco il.bonus per far spogliare te anziché per rivestirmi..’.

Sentirlo dire da lei era già di per se qualcosa di eccitante.. per non parlare di quanto sarebbero state intriganti le ore che li avrebbero separati dalla fine del turno.. e così lui si sentì autorizzato a chiedere spiegazioni. ‘Posso chiederti le motivazioni di questa scelta così inattesa?’. La serie che venne snocciolata da Morgana lo lasciò senza parole.
Beh -inizi’ – prima tu hai detto che ho avuto un buon impatto con questa mia prima piccola esperienza naturista ma che mi sarei dovuta misurare con l’altra faccia della medaglia.. così ho pensato che avrei potuto avere subito questa sfida grazie alla tua disponibilità! Secondo – continuò – ho pensato che sono stata nuda davanti a te una ventina di minuti e tu mi hai vista bene.. aspetta non è un’accusa! – precis’ quando lui fece per ribattere – era assolutamente normale e non mi ha dato fastidio, contrariamente a quanto io stessa avrei immaginato. Volevo solo dire che mi hai vista ormai e non è che coprendomi nelle prossime ore cambierà qualcosa.. quindi perché rivestirmi visto che fa anche caldo qui? Poi – prosegu’ ancora – c’è la par condicio da considerare.. tu mi hai vista nuda e io no? Non è accettabile!’.

Lui era sinceramente colpito. ‘Accidenti! è una decisione ben ponderata!!’. Si domandò se, tra le motivazioni non dette ci fosse anche un pizzico di curiosità di vederlo nudo..ma era qualcosa che di certo lei non avebbe ammesso a cuor leggero, anche se era da considerarsi assolutamente normale. ‘Quindi accetti? – lo incalz’ lei – in caso contrario sceglier’ di rimettermi la maglia. L’idea che lei potesse coprire il suo meraviglioso corpo lo port’ a rispondere immediatamente. ‘Certo che accetto!’.

Poi si rese conto della situazione in cui si trovava in quel momento. ‘Possiamo aspettare 5 minuti? domand’ Daniele. ‘E perché?’ chiese lei ignara. ‘Beh.. ecco…’ inizi’ titubante, ma fu Morgana ad esplicitare. ‘Ok capito.. ce l’hai..come abbiamo detto prima?’. ‘Si..’ conferm’ lui. La ragazza lo sorprese per l’ennesima volta, evidentemente per quella sera aveva deciso di accantonare il suo pudore. ‘Ma scusa, mi hai detto che è una cosa naturale..che ti capita ogni tanto quando fate naturismo.. e che il più delle volte ti comporti come se niente fosse no?’. ‘Si..se le persone con cui sto sono abituate e non si scandalizzano!’. ‘Beh – chiuse lei sorridente – io non sono certo abituata ma ho avuto due ragazzi quindi so di che si tratta! Per quanto mi riguarda non ci sono problemi.. come ti ho detto prima della partita, io non posso dire che non guarder’…e vale in ogni condizione!’.

Daniele sorrise di rimando e cap’ che era arrivato il suo turno..
Nuda davanti ad un ragazzo che stava per togliersi tutti i vestiti. Era un’esperienza che le era capitata solo con i due ragazzi con cui era stata..di certo mai con amico, men che meno con un collega. Ma adesso il meccanismo si era messo in moto, dalla scommessa a quello che ne era seguito.. e la cosa che Morgana trovava più strana era che si trovava a suo agio. Un po di imbarazzo si, ma neanche troppo visto che non era abituata a comportamenti naturisti..forse era predisposta e non l’aveva mai saputo prima.

Questi pensieri non le impedirono di osservarlo mentre si toglieva la maglia prima ed i jeans poi, in piedi davanti a lei senza false inibizioni, mentre raccontava che non avrebbe mai immaginato una evoluzione del genere in una serata di lavoro.
Poi si arrivò al momento clou. I boxer bianchi del ragazzo già delineavano o contorni della sua asta, palesemente rigida come lui stesso aveva confessato, rivolta a nord-est con la punta che deformava in modo quasi comico il tessuto. Morgana lo guardò con attenzione e curiosità perché le sembrava più grande di quelli che aveva visto in passato. ‘Sai una cosa? Hai proprio ragione, il vedo-non vedo può attirare lo sguardo perché incuriosisce!!’ comment’ candidamente per giustificare i suoi sguardi. Lui sorrise. ‘Lo dicevo con cognizione di causa! Anche se in questa condizione c’è ben poco spazio per l’immaginazione! – rispose scherzando – quindi tanto vale procedere subito..’.

Appena completata la frase, portò le mani ai fianchi e, slacciandoli sopra, abbassò i boxer. Si chinò per sfilarseli e alla fine fu nudo, proprio come lei. Una volta liberato, il pene assunse la sua posizione eretta naturale, e Morgana potè notare quanto fosse tozzo. Non era solo più lungo di quelli che aveva visto, ma anche più largo. Lo guardò a lungo prima di rivedere il suo collega in volto. ‘Non te la prendere, io era stata onesta!’ si affrettò a dire. Ma lui sembrava abituato, forse perché un pene del genere attirava l’attenzione anche di ragazze più navigate. ‘Non ti preoccupare, è normale..io ancora faccio fatica ad abituarmi a quello che ho visto stasera!’ disse lui per stemperare il clima, lanciandole una palese occhiata alle tette.

‘Che ne dici di lavorare un po?’ propose lei con lo stesso intento. ‘Siamo qui per questo!’ rispose lui dimostrando ancora una volta che non intendeva chiedere di più a quella serata.
Si sedettero alle rispettive scrivanie affiancate, ma dopo pochi minuti Morgana si rese conto di essere ancora curiosa. Si voltò e abbass’ lo sguardo. L’asta non era eretta come prima, ma era appoggiata sulla coscia del ragazzo, con la punta rivolta verso di lei. Si domand’ se l’avesse mai misurato visto che appariva notevole anche il quel frangente. Daniele si voltò e lei non fece in tempo a fare la stessa cosa in tempo a girarsi per non essere vista. ‘Cos’è, adesso ti imbarazzi? – comment’ – hai detto chiaramente che avresti guardato l’, e non c’è bisogno che tu lo faccia furtivamente!’. ‘Sicuro? – domandò lei sorridente – non è che poi mi prendi per una maniaca?’. ‘

Facciamo così – disse alzandosi di nuovo e appoggiandosi con il sedere alla scrivania, semiseduto, in modo da essere ad un metro e mezzo da lei con il pene all’altezza del suo viso – così al massimo puoi incolpare me di essere un maniaco!’.
Lei lo guardò diretta, ancora più incuriosita dal fatto di vederlo in un’altra condizione. ‘Ehm..che ne dici di un altro caffè? – propose per cercare di togliersi da quell’impaccio – però stavolta offro io!’. Prese alcune monetine dalla sua scorta e si avvi’ passando accanto al ragazzo che la segu’ con lo sguardo. L’imbarazzo che l’aveva assalita negli.ultimi minuti la stord’ al punto da far cadere le monetine dalla mano. Si chinò per raccoglierle come avrebbe fatto normalmente..e solo dopo averle recuperate si rese conto dell’errore.. a 90 gradi Daniele non poteva non aver visto la sua zona più intima!

Si rialz’ girandosi verso di lui. ‘Credo di aver fatto una mossa azzardata!’ commentò sperando che lui si fosse distratto. Lo sguardo di Morgana cadde sul pene del ragazzo ed ebbe la risposta più sincera, oltre ad uno spettacolo inatteso di cui non perse un fotogramma. Il pene di daniele stava sollevandosi, crescendo in dimensione e durezza a rapida velocità, fino a tornare come l’aveva visto la prima volta, forse anche più eretto. Lui non si nascose. ‘Sarebbe inutile adesso dire che non ho visto niente quando ti sei chinata!’ scherz’ lui. ‘Beh dato quello che ho visto anch’io direi che siamo pari!’ rispose lei stando allo scherzo.

‘Spero che tu lo prenda come un complimento per quello che ho visto stasera…’. disse con tono più serio. ‘Certo..e lo gradisco molto..’ rispose lei maliziosa. ‘Davvero?’ chiese lui. Morgana lesse una speranza mei suoi occhi e volle essere totalmente sincera. ‘Si.. al punto che credo sia meglio rivestirsi perché tra un po guardarlo solamente non mi basterà più..’.
Lui sorrise e coerente con la sua onestà non diede l’impressione di volerne approfittare. ‘Beh se ti può consolare io credo che nel giro di un’ora al massimo ti avrei chiesto se potevo appoggiare le mie mani sulle tue tette come hai fatto tu prima..anche per pochi secondi!!’.

Una sonora risata di entrambi scosse il silenzio del corridoio. ‘Sul serio?’ chiese poi lei. ‘Si e no!! No, nel senso che non te l’avrei chiesto ma si, nel senso che sarei curioso di farlo!’ chiarì lui. ‘Allora fallo!’ disse lei d’impeto. ‘Come scusa? Ma non dicevi che…’. ‘Si – lo interruppe lei – ma mi fido di te, quindi puoi farlo.. ma solo se sei assolutamente certo di poterti fermare a questo..’. ‘Sei sicura?’ chiese ancora lui. ‘Dieci secondi.. e poi mi rivesto ok?’. ‘Ok’ accettò lui visibilmente incredulo. Lo era anche lei ma desiderava farlo.

Fu Morgana ad avvicinarsi, invitandolo ad iniziare. Lui le fiss’ i seni, poi sollevò le mani e ce le appoggi’, come a voler misurare le coppe, che si adattavano perfettamente. Li tast’ certo, ne valut’ la consistenza (di cui lei andava molto fiera), li masaggi’ con un movimento quasi impercettibile e dopo nemmeno i 10 secondi concessi si stacc’. ‘Wow – riuscì solo a dire – come il marmo!!’. Lei rise. ‘Grazie..anche per la precisione dei tempi!’. ‘I patti sono patti.. e poi meglio poco altrimenti non mi staccavo più!!’ rispose lui per sdrammatizare. ‘Vuoi fare altrettanto? aggiunse poi.

Forse poteva aspettarselo ma fu colta impreparata. ‘Con le stesse avvertenze..giusto per la par condicio!’ specific’ Daniele avvicinandosi di nuovo a lei forse per tentarla.
Semplicemente non resistette. Allungò la mano e cinse leggermente il pene del collega dalla base, accarezzandogli rapidamente anche i testicoli. Poi fece scorrere la mano chiusa lungo tutta la lunghezza dell’asta, fino ad accarezzare la punta. A quel punto strinse un po di più e torn’ giù fino alla base. Poi, complici la foga e l’eccitazione, la presa si fece ancora più salda ed il movimento dal basso all’alto e viceversa si ripetè per almeno 4 volte.

Quel movimento rientrava a pieno titolo nella definizione di masturbazione. ‘Ehm’ accenn’ lui con un colpo di tosse che la risvegli’ dalla trance. Forse erano stati trenta secondi. ‘Ops scusami..’ disse ritraendosi e lasciando la presa. Lui però sembrava preoccupato..e allora lei capì. ‘Ho esagerato..Stavi per venire??’ chiese apertamente. ‘STO per venire, ma non faccio in tempo ad andare in bagno!!’ chiari mentre si piegava leggermente per contenere l’impulso. Forse era un modo per dirle di allontanarsi ma non lo fece. Morgana si guardò intorno e vide il bicchiere del caffè di prima. Glielo porse. ‘Fallo qui!’ disse sentendosi a sua volta bagnata.

Lui non chiese conferme, era al limite. Prese il bicchiere in una mano e il pene nell’altra. Poi si chin’ a 90 gradi in modo che il pene fosse parallelo al pavimento..lo afferrò, diede un paio di colpi e fece sparire la punta all’interno del bicchiere. A quel punto si sentirono dei piccoli schiocchi della plastica del bicchiere. Era facile intuire che si trattava degli schizzi di Daniele. Lo osservò in viso nel mentre e pensò che in fondo era stata lei l’artefice principale. ‘Scusami’ disse lui alla fine. ‘è colpa mia..non ho rispettato i patti!’. ‘Ehm..senti ora vado a buttare questo e a sistemarmi un po..ok? Tu intanto ti puoi rivestire’. Era ammirevole. ‘Ok, a dopo..scusami ancora!’.

Morgana entrò in stanza rivedendo la scena nella sua mente mille volte. Era eccitata come non mai e decise che prima di rivestirsi avrebbe potuto regalarsi l’apice del piacere.. Daniele sarebbe rimasto in bagno almeno 5 minuti e per lei sarebbero stati sicuramente sufficienti visto che aveva rischiato di avere un orgasmo già in corridoio…
Daniele era ancora una volta stordito per quegli accadimenti. Morgana si era lasciata trasportare e lo aveva praticamente masturbato..lui non aveva resistito molto però, forse non aveva fatto una gran bella figura!. Ma ormai era andata cos’ ed era stato un momento intensissimo. Si sciacqu’ in fretta rimandando ad un momento successivo un lavoro più accurato e si diresse verso la stanza. La porta era socchiusa e non pens’ a bussare.

Quando apr’ si trov’ di fronte l’imponderabile. Morgana era semisdraiata sulla sedia, a gambe aperte. Una gamba era sulla scrivania, l’altra era allungata verso terra. Vide chiaramente che si stava masturbando con due dita e ansimava. L’altra mano massaggiava un seno. Sembrava sul punto di venire e così fu. Ma prima ebbe il tempo di accorgersi del suo ingresso..e del fatto che fosse rimasto li a guardare. Sgran’ gli occhi ma poi li richiuse leggermente e lanci’ un urletto più forte di tutti gli altri messi insieme. Non cerc’ di soffocarlo, anzi sembrò essersi lasciata andare totalmente.

Poi, mentre ancora ansimava leggermente, sorrise. ‘Che figura!!’ commentò. Rest’ comunque per una decina di secondi ancora consciamente a gambe aperte, poi si sedette composta e alla fine si alzò. ‘Sono imbarazzatissima.. e ti assicuro che non l’ho fatto apposta..pensavo di..si insomma di finire prima che tu tornassi ma poi ho perso la cognizione del tempo!.’ disse ancora. ‘Tranquilla – rispose lui – ti credo.. diciamo che questa serata ha avuto qualche evoluzione imprevista!’.

Lo sguardo basso di Morgana gli fece notare che aveva avuto un’altra erezione. Lui di contro le guardò le tette ‘Ci rivestiamo?’ dissero insieme. ‘è meglio..vado solo un attimo a sciacquarmi.. e tu rivestiti davvero, non fare cone me!!’. Risero entrambi e lui fece cone aveva detto la ragazza. Morgana tornò dopo qualche minuto già vestita. Aveva un altro abito, probabilmente lo teneva nel suo armadio personale. Era molto sbarazzino ed estivo, quasi un copricostume ma più elegante, con una cintina in vita, le arrivava poco sopra al ginocchio. Sopra aveva una scollatura appena accennata, molto casta.

Passarono le due ore successive a lavorare o a fingere di farlo finché venne l’ora di congedarsi. Erano le 4 del mattino circa.
‘Che fai ora?Vai a casa a dormire?’ chiese lei mentre spegnevano i pc. ‘A dormire si, ma non a casa, in spiaggia.’. ‘Ah..bello! Ti proporrei quasi di venire con te..peccato che non ho il costume con me!’ disse lei sinceramente. ‘Beh..se vuoi venire con me quello proprio non ti serve..’ commentò lu in modo sibillino. ‘Dai..vai in una spiaggia naturista?’. ‘Si.. ce n’è una non lontano da qui’. ‘Ok andiamo!’ accettò lei subito.

‘Sicura di essere pronta?’ chiese retoricamente, credendo che lei fosse più che pronta ormai. ‘Secondo te lo sono?’ ribattè lei. Abbassò una spallina, scost’ il vestito e mostr’ il meraviglioso seno nudo.. poi si sistem’ e alz’ la gonna mostrando il suo pube ormai non più segreto. Aveva deciso su due piedi di non indossare la biancheria intima! ‘E tu stavi uscendo così per tornare a casa?’. ‘Si.. anzi in realtà pensavo di andarci anche a fare la spesa più tardi..così..una sfida con me stessa!’.

Daniele a quel punto not’ che i capezzoli di Morgana spingevano sul tessuto del vestito disegnandosi in rilievo. Si era eccitata e valeva anche per lui. L’ennesima erezione che era stata capace di procurargli senza nemmeno impegnarsi troppo..roba da non credere! ‘Dunque pensi che questa serata di lavoro mi abbia cambiata abbastanza per permettermi una visita alla spiaggia nudista con te?’ disse con una maliziosa strizzatina d’occhio.

Non c’era bisogno di risposta.

Daniele le tenne la porta pensando che si prospettavano per entrambi tempi davvero interessanti…

‘Smettila di lamentarti, sono cose che capitano!’ consigli’ Morgana mentre l’autobus partiva. ‘E proprio oggi doveva capitare??’ rispose lui sbuffando. In effetti non aveva tutti i torti, bastava mettersi nei panni di Daniele per capirlo. Lei, travolta dagli eventi, aveva accettato di andare insieme alla spiaggia naturista che lui conosceva, quando fino al giorno prima non avrebbe detto di si neanche sotto tortura. La spiaggia era lontana e l’avrebbero raggiunta con la macchina di Daniele..se non avesse deciso di lasciarlo a piedi per colpa, aveva immaginato lui, della batteria. E così avevano dovuto rinunciare. Lei sarebbe tornata a casa con il solito autobus ma, visto l’orario ancora notturno ed il lungo tragitto il collega aveva deciso di accompagnarla. ‘Tanto dovrei comunque aspettare che apra l’elettrauto più vicino’ le aveva detto, e lei aveva accettato di buon grado.

La cosa più strana è che quel finale aveva deluso anche lei.. non sapeva se, da quel giorno dopo in poi, avrebbe mantenuto quell’audacia esibizionista o naturista che ancora sembrava dominarla dopo l’evoluzione della scommessa. Si guardò attorno e vide che erano praticamente soli su quei sedili affiancati, eccezion fatta per un ragazzo seduto una fila avanti. Era curioso verificare come le persone tendano ad ammassarsi anche quando c’è spazio!

‘Per fortuna non c’è gente a quest’ora’ commentò. Daniele rispose distrattamente. ‘Ti dà fastidio quando l’autobus è troppo pieno?’. Lei rispose e agì d’istinto, rendendosi conto che il vento nuovo che l’aveva trascinata nelle ultime ore non aveva per niente smesso di soffiare. ‘Di solito no..ma come dovresti capire, oggi è un po diverso..’. Mentre lo diceva, sollevò la parte inferiore del vestito e scoprì il pube nudo ricordandogli, se necessario, che non aveva indossato biancheria intima dopo il turno in ufficio. Fu incredibilmente eccitante farlo con quello sconosciuto davanti, nonostante la certezza di non poter essere vista. Daniele invece l’aveva guardata bene e si ridest’ dai suoi pensieri. ‘Già capisco..e questo mi fa sentire ancora più in colpa.. se la macchina non si fosse rotta adesso la staresti mostrando sulla spiaggia!’ commentò con un sorriso senza guardarla in viso.

Il tizio davanti si sistem’ sul sedile, e Morgana si chiese se avesse sentito. Questo le diede un’ulteriore spinta. ‘Se è per questo avrei mostrato anche altro!’ disse appoggiando un dito sulla scollatura della maglietta, facendola diventare più accentuata. Poi abbassò il sipario sui suoi seni, scoprendoli uno alla volta con gesti rapidi. Aveva tutte le parti intime a nudo..e un’eccitazione crescente.

L’autobus nel frattempo accost’ e fece l’ultima sosta urbana, dopodiché sarebbe entrato in un tratto di autostrada che di solito impiegava tre quarti d’ora a percorrere. Il tizio non si era mosso quindi Morgana giudic’ che sarebbe rimasto a bordo. Si preparò a coprirsi ma poi not’ che in attesa alla fermata non c’era nessuno..e decise di sfidare se stessa. Ma quando l’autista apr’ le porte, lo sconosciuto prese il suo zaino e di alzò. La prima cosa che fece fu guardare dietro di lui, nella loro direzione. E inevitabilmente le vide tutto, perché lei reagì coprendosi ma in ritardo.. poi si voltò e scese. L’autobus ripart’ prontamente.

‘Aveva sentito tutto’ dissero praticamente in coro. ‘Beh..quei discorsi avranno sicuramente acceso la sua curiosità!’ aggiunse lei. ‘Ti ha imbarazzato?’ chiese Daniele, e lei fece cenno di no. ‘E perché ti sei coperta?’ la provocò lui. ‘Ma..per decenza no?’. ‘Non eri mica indecente poco fa..anzi!’ giudic’ lui con una strizzatina d’occhio. ‘Era un vedo e non vedo.. per quello si notava!’ affermò lei scherzando, memore dei discorsi precedenti. Prese dalla borsa dei fazzoletti, si alzò e li posizion’ sul sedile, poi si sedette di nuovo, abbassò le spalline del vestito e lo sfil’ dall’alto. Lo cal’ giù e dopo aver slacciato la cintina si sollev’ quel tanto che bastava per sfilarselo del tutto da sotto. Nuda in autobus..mai e poi mai avrebbe immaginato di poterlo fare, per di piu con tanta leggerezza!

Daniele la squadr’ da capo a piedi. ‘Se invece il tizio mi avesse vista così, non ci avrebbe badato più di tanto no?’ disse scherzando. ‘Certo..gli sarebbe solo venuto un colpo! Accidenti..ho creato un mostro! Ma non hai paura che qualcuno ti veda??’ chiese lui forse addirittura preoccupato da tanto esibizionismo. ‘Se fosse stato così forse non l’avrei fatto.. ma lo specchio con cui l’autista guarda dietro è frantumato – rivelò indicandolo – e le macchine su questa superstrada sfrecciano al doppio della velocità del bus..dubito che qualcuno sia interessato ai passeggeri! Infine..l’autobus non farà fermate per tre quarti d’ora circa..’.

L’ultima frase poteva lasciare intendere che quell’ora scarsa avrebbe potuto essere vissuta in modo totalmente libero..e l’idea, come se ce ne fosse bisogno, la eccit’ ulteriormente. Per di più il ragazzo continuava a far saltare lo sguardo dalle sue tette al pube e vceversa. ‘Ma ancora non ti sei abituato?’ lo stuzzic’. ‘Temo di no’ ammise lui guardandola per una volta negli occhi. Poi fu lei a guardare altrove.. il rigonfiamento nei pantaloni di Daniele era inequivocabile e Morgana non si fece scrupolo di evidenziarlo. ‘Ho la sensazione che li sotto qualcuno prema per avere un po di respiro!’ commentò candidamente. ‘Pensi che dovrei concederglielo?’ domandò lui retoricamente. Senza colpo ferire, Morgana, che era dal lato corridoio, si sollevò e si sporse verso di lui. Mise mano al finestrino e lo spalancò. Durante tutta l’operazione il suo seno si appoggiò ripetutamemte al viso del ragazzo. ‘Credo che così sia più incentivato’. Non si riferiva all’aria ovviamente.

Daniele sorrise, mise mano ai pantaloni, li slacci’, poi si sollev’ leggermente e se li sfil’. Morgana vide subito che la punta del pene era gia fuori dai boxer, rigorosamente duro. ‘Avevo ragione!’ commentò ridacchiando. ‘Già..strano perché non c’era niente che potesse provocare una simile reazione!’ rispose sarcastico mentre sfilava anche i boxer. Li usò per evitare il contatto diretto con il sedile.

Morgana lo desiderava..e non fece nulla per nasconderlo. ‘Sai che in autobus è buona regola reggersi agli appositi sostegni?’ azzard’ guardandoglielo apertamente. Lui non poteva che essere entusiasta di quella ‘nuova Morgana’ e rispose per le rime. ‘Non so se è apposito..ma è a disposizione..’.

Morgana non se lo fece ripetere. Afferrò l’asta stringendola da subito con vigore e iniziando un massaggio. ‘Questo sedile però è un po duro..mi fai provare l’altro?’ disse ormai fuori controllo. Non attese risposta. Si alzò e si sedette su di lui. Senti immediatamente sulle natiche sode il suo grande membro di marmo. ‘Mmm.. questo e anche più duro..ma decisamente più gradevole..’ commentò strofinando ripetutamente il sedere sull’asta. ‘Ti dispiace se mi tengo anch’io ai sostegni?’ chiese lui anche troppo timidamente. Lei rise. ‘è obbligatorio!’ rispose dandogli via libera.

Daniele le copri le tette con le mani e stavolta le tast’ e le massaggi’ con impeto e trasporto. Giocò con i suoi capezzoli facendola gemere di piacere. Poi si sent’ pronta. Sollevò il sedere e iniziò a cercarlo ancheggiando. Sent’ la punta premere e fu semplice.. si sedette lentamente di nuovo sulle gambe di Daniele mentre penetrava dentro di lei. Non faceva sesso da qualche mese e fu trascinante, anche perché mai un’asta così grande era stata dentro di lei. Iniziò a cavalcarlo prima con movimenti lenti, per provare, poi con maggiore
veemenza.

Non si preoccuparono troppo di trattemere i mugolii visto che l’autobus era molto rumoroso. Lui continuava a strapazzarle le tette. Morgana volt’ leggermente il busto e lui subito iniziò a leccarle il seno piu vicino. Sent’ l’orgasmo salirle con impeto e trattenne un urlo mordendosi le labbra. A quel punto lui la afferr’ per i fianchi e la sollev’, uscendo da lei. Evidentemente anche lui stava per avere l’orgasmo.

‘Credo che anch’io…’ le confermò Daniele. Morgana ancora stordita scivolò indietro sulle sue gambe. Il pene si ritrovò schiacciato tra la bassa schiena di lei e l’addome di lui. Lei si strofin’ sentendone ancora più distintamente la durezza e così facendo fece capire al ragazzo che poteva lasciarsi andare. Lui la strinse ancora di più a se afferrandole di nuovo i seni. Morgana sentì un sospiro più forte e subito dopo dei getti caldi sulla schiena accompagnati da respiri profondi e un po soffocati. Erano venuti quasi insieme!
Dopo qualche momento lei si alzò, prese delle salviettine dalla borsa e si pul’ rapidamente. Le porse anche a Daniele, che fece lo stesso.

Nel frattempo Morgana si rese conto che il tempo era volato via velocemente e che stavano per arrivare alla fine della superstrada. ‘Sbrigati, dobbiamo vestirci..’ annunciò rompendo l’incantesimo. E fecero in fretta, soprattutto lei che non indossò altro che il vestitino di prima. ‘Alla fine il fatto che ti si sia rotta la macchina non è stato così negativo eh? Per entrambi intendo..’ disse a voce bassa. Lui riuscì a rispondere solo con un sorriso inebetito che la fece sorridere.

Morgana si alzò e si sgranchì un po camminando su e giu sull’autobus vuoto. Lui la seguiva con uno sguardo attento e con un’espressione strana. ‘Che c’è? chiese riavvicinandosi. Lui sorrise. ‘Beh..credo sia giusto che tu lo sappia.. quando sei da quella parte dell’autobus vicino al finestrone – spiegò indicandolo – in controluce il tuo vestito è molto ma molto trasparente! Di profilo si nota parecchio..’. ‘Stai scherzando??’ disse lei sorpresa. ‘No.. si vede proprio la tua sagoma, tipo ombra cinese.. e nella giusta posizione si riesce a capire quantomeno che non hai il reggiseno perché si intravedono i capezzoli..’ concluse. ‘Ma se resto qui vicino a te non si vede giusto? chiese lei con un’idea nella testa. ‘No..qui no..’ conferm’.
L’autobus raggiunse la fermata in quel momento. Una decina di persone erano in attesa. Morgana fece un sorriso e con una strizzata d’occhio disse ‘Tu non mi conosci..’. Poi andò proprio nel punto che Daniele aveva indicato poc’anzi.. e si piazz’ l’ mentre salivano a bordo gli altri passeggeri. Daniele lanci’ solo un gesto d’intesa, aveva capito al volo l’ennesima sfida con se stessa di Morgana per quel giorno..lui le avrebbe riferito l’apprezzamento dei maschi dell’autobus per quell’innocente spettacolo.

Lei invece aveva capito che con Daniele si sarebbe divertita molto..e forse quella sarebbe stata la sfida più grande di tutte.

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