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Racconti Erotici Etero

Breve, intenso, grande amore

By 4 Marzo 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti! Sono un po’ emozionato perchè è il primissimo racconto erotico che scrivo… e dovrei presentarmi un po’! Sono un ragazzo di 24 anni, un bel ragazzo a parere di molte. Sono alto circa 1,83 cm, fisico molto atletico, magro, con le spalle e i pettorali molto ben sviluppati, capelli e occhi castano chiaro. Sono un po’ vanitoso e cerco di far risaltare al massimo la mia immagine con un look sempre ricercato, alla moda, che esalti il mio fisico e le mie qualità. I miei punti di forza sul gentil sesso sono, escludendo l’aspetto fisico, una voce particolare, calda e seducente e uno sguardo molto penetrante. Con questo mio racconto vorrei raccontare una vicenda accadutami negli scorsi mesi che mi ha profondamente colpito.
All’inizio dell’estate scorsa stavo attraversando un brutto momento personale. Da qualche mese il mio grande amore, Valentina, mi aveva lasciato dopo più di un anno per mettersi con un ragazzino deficiente che avrei avuto tanta voglia di ammazzare di botte. Lo sconforto e la mancanza di una presenza femminile nella mia vita mi gettò in un periodo un po’ buio nel quale, disilluso da qualunque valore nella vita, persi molte amicizie, il mio lavoro e sostanzialmente me stesso. Passata la ferita iniziale, volendo ricostruirmi una vita,essendo un grande appassionato di moda e avendo una presenza particolarmente carismatica trovai lavoro in una boutique di abbigliamento di lusso e mi ritrovai a lavorare in uno di quei centri outlet che negli ultimi anni si sono molto diffusi anche in Italia, grazie ai prezzi accessibili e alla qualità dei capi in vendita. Il mio negozio era particolarmente elegante e mi ritrovai a lavorare in una realtà dove i maschietti come me erano una minoranza, la maggior parte delle commesse dell’outlet erano ovviamente ragazze, chi più chi meno carina. Nel mio negozio, devo ammetterlo, lavoravo con due delle più belle ragazze dell’outlet, ed una in particolare era diventata davvero il mio sogno erotico, apparentemente impossibile. Claudia era una bellissima ragazza di 20 anni, con i capelli neri, abbastanza corti ma curatissimi, un viso angelico e, soprattutto, un corpo che per me era il massimo della femminilità e dell’erotismo, magro, sexy e con un seno davvero ben fatto, grande e terribilmente attraente. Ero sicuro di piacerle almeno un po’ a sua volta, ma conviveva già da tempo con un ragazzo a cui sembrava legatissima, e in quel momento oltre ovviamente al bisogno di sesso sentivo anche la mancanza di un rapporto affettivo che lei non avrebbe mai potuto darmi. Inoltre avevo paura che, dovendo lavorare insieme tutti i giorni per molte ore, qualunque tipo di contatto avrebbe molto complicato la nostra situazione professionale. Purtroppo il resto dell’outlet era popolato per lo più da ochette che magari ogni volta che passavo si giravano a guardarmi, ma non avevano niente che reputassi interessante e non approfondii mai una vera relazione. Un giorno, durante la pausa pranzo che passavamo sempre all’outlet, venne la sorella di Claudia a trovarla, Liz, e passò l’ora che avevamo libera con noi due e con un nostro collega di un altro negozio mentre mangiavamo un panino. Beh, Liz mi stregò anche più di Claudia. Era una bellissima ragazza di 23 anni, bionda e con i capelli leggermente piu lunghi di Claudia, un fisico da dea e lo stesso seno che tanto attraeva tutti i maschi verso la sorella. Io, le ragazze e l’altro collega scambiammo quattro chiacchiere facendo ovviamente qualche battuta e qualche complimento verso le due fanciulle, e programmammo la serata per andare a ballare (ahimè latino che odio) con altri colleghi. Liz non diede particolare confidenza e disse che sicuramente non sarebbe venuta, visto che anche lei conviveva da anni con un ragazzo piuttosto geloso.
Quella sera, al ritrovo davanti al locale si presentò a sorpresa anche lei con la sorella, avendo ottenuto una particolare serata “libera” dal ragazzo, ed entrammo tutti insieme in circa una decina di persone, di cui tutte ragazze a parte me e l’altro mio collega. Il locale era uno dei più famosi della città, ma a dirla tutta era un buco e la sala principale suonava solo latino, che a me non è mai piaciuto e anche Liz non mostrò particolare apprezzamento. Io e lei andammo soli nell’altra sala, piu o meno deserta, lasciando gli altri ai loro balletti. Fu un colpo di fulmine, anzi lo fu dal primo momento che la vidi qualche ora prima a pranzo. Liz era bellissima, seducente, in breve la conquistai con la mia simpatia e, dopo tanto tempo, mi aprii un po’ con un’altra donna. Le raccontai della grande delusione avuta dalla mia ex, con la quale avevamo preparato anche un’imminente convivenza, e del periodo di sconforto che seguì. Lei dal canto suo viveva da 5 anni con un ragazzo ma le cose non andavano bene.. Tuttavia si sentiva un po’ in colpa anche solo per essere seduta a parlare con me, soprattutto con la sorella nell’altra sala. Passarono minuti, ore, passammo tutta la notte a chiacchierare e ad aprirci. Le chiesi almeno un bacio per coronare quella magica serata. Le stringevo e accarezzavo le mani, lei era un po’ nervosa all’idea, e poi accadde spontaneamente. Ci baciammo, seduti in un separè, lei aprì la bocca e immediatamente le nostre lingue si cercarono ed accarezzarono dolcemente. La strinsi a me, non pensando piu a niente, nè alle mie delusioni con le donne, ne alla sua noiosa convivenza. In quel momento eravamo solo noi, attrattissimi l’uno verso l’altra, a baciarci, stringerci, a respirarci l’anima e bramando il vero amore. Dopo qualche minuto ci fermammo. Liz era piuttosto eccitata ed emozionata e me lo confessò chiaramente, ma si sentiva terribilmente in colpa per il suo ragazzo ed inoltre si era fatto piuttosto tardi e dovemmo unirci agli altri. Prima di rincasare, quando gli altri amici se ne andarono, riuscimmo a fermarci ancora qualche minuto nel parcheggio a baciarci, lei si strinse forte a me e soprattutto strinse il bacino contro il mio, il nostro desiderio era alle stelle, ma dovemmo fermarci e tornare, temporaneamente, alle nostre noiose vite….
I giorni che seguirono furono di puro amore ed eccitazione. Mi sembrò di essere tornato un ragazzino, ci telefonavamo spesso (lei sempre di nascosto in orari strani) e ci mandavamo molti sms pieni di desiderio… Lei era attratta dalla mia simpatia, dal mio sguardo a cui dedicò svariati messaggi, dalla mia presenza, e per me era lo stesso… per quei pochi giorni fummo un’anima sola, e giurammo di non dimenticarci mai qualunque cosa sarebbe accaduta. E poi una mattina successe. Ci incontrammo in casa mia, entrambi avevamo il giorno libero e il suo ragazzo lavorava… Avevamo parlato tanto nei giorni precedenti, era il momento dell’amore… La portai a casa mia lontano da sguardi indiscreti, ci sdraiammo sul mio letto ed iniziammo a baciarci. Non concedo facilmente il mio amore, a differenza magari della maggior parte dei miei coetanei e soprattutto delle mie coetanee senz’anima e in calore, ma ero completamente stregato da lei… I nostri baci si fecero in fretta molto caldi, stavo assaporando le bellissime labbra, la dolcissima lingua e l’anima di quella bellissima ragazza. Lei era sotto di me, io sopra di lei, immediatamente allargò le gambe attorno al mio bacino, e continuammo a baciarci con questa fortissima passione. Di minuto in minuto le nostre azioni si fecero ovviamente più audaci. Iniziai a baciarle i capelli, il collo, le orecchie (che sono una zona estremamente erogena per una ragazza se baciate nel modo giusto, le faccio letteralmente impazzire dal desiderio). Liz prese l’iniziativa, mi strappò letteralmente via maglioncino e maglietta, ed io feci lo stesso. Rimasi un attimo ad ammirare lo spettacolo… Le dissi che aveva un magnifico seno… anzi due tette da paura! Iniziai a concentrarmi solo su quelle, gliele toccai dolcemente, facendo particolare attenzione a stimolare nel modo giusto i capezzoli che erano già molto duri. Su uno dei capezzoli mi avvinghiai, baciandolo e leccandolo, con la mano invece continuavo a stimolare l’altro seno. Piano piano scesi con la mano in mezzo alle sue gambe, slacciai i suoi jeans e iniziai a toccarle la passerina e il clitoride… Liz impazzì letteralmente, ci togliemmo tutto quello che avevamo ancora addosso. Io amo moltissimo i preliminari, e invece di penetrarla direttamente continuai a baciarla e a toccarle la passera, la volevo fare morire dal piacere e dalla voglia. Dopo qualche minuto mi disse che non poteva piu resistere, che mi voleva immediatamente… Provai a penetrarla, ma non entrò subito con facilità, penso anche perchè sono piuttosto ben dotato (mi vergogno un po’ ad ammettere che qualche volta sono stato a misurarmelo col righello al massimo dell’erezione e raggiungo i 19 cm!). Liz prese subito l’iniziativa, mi buttò giu sul letto, lei si mise sopra e iniziò a farmi un pompino che non dimenticherò mai, il migliore della mia vita, anche se durò solo qualche istante. Si prese in bocca la punta, massaggiandomela sapientemente con le labbra e la lingua, e con una mano fece su e giu per un po’… Si fermò dopo qualche istante e Liz, sempre sopra di me, si fece impalare e iniziò a muoversi. Voleva essere lei a condurre il nostro giochino! Io rimasi immobile per un attimo, mentre lei continuava a cavalcarmi, lentamente per i primi istanti… Ma volevo essere io il padrone della situazione. Iniziai a muovere io il bacino al posto suo, lei si fermò e mi fece fare. Ma volevo averla MIA completamente. Scambiai subito le nostre posizioni e mi misi sopra di lei nella classica posizione del “missionario”. La ripenetrai immediatamente e iniziai a muovermi secondo il mio ritmo, secondo le mie regole. Liz sembrò apprezzare e mi lasciò fare tutto. Se stando sotto di lei potevo avere una panoramica del suo stupendo seno, in questo modo sentivo mio tutto il suo corpo, tutto il suo spirito. Mi muovevo dentro di lei in una maniera che fa impazzire tutte le donne, e intuivo dalle sue espressioni quanto stava andando vicino all’orgasmo, accelerando il ritmo di conseguenza. Anche mentre lo facevamo continuavamo a guardarci negli occhi, entrambi desiderosissimi l’uno dell’altra. Mentre la penetravo, Liz inizio a toccarsi il clitoride anche da sola, mi disse che stava per venire… Stava per venire………..! Iniziai a sbatterla con forza, tutto dentro, tutto fuori, dentro fuori, dandole una spinta col mio bacino ogni volta che la penetravo interamente. Venne nell’arco di pochi minuti, smise di toccarsi il clitoride ed il rallentai un po’ il ritmo, ma ero ancora ben lontano dal raggiungere il mio orgasmo (sono per fortuna delle donne, e sfortuna mia aimè! molto lento nel venire). Appena l’effetto maggiore del suo orgasmo sembrò diminuire, ripresi a muovermi con lo stesso ritmo di prima… Lei mi disse che lo sentiva dentro di me, così duro… e io la sentivo così bagnata, così accogliente, adoravo il rumore che faceva la sua passera bagnatissima ad ogni mio colpo mi dava un senso di potenza… Poi iniziai ad essere stremato, avevo dato per lei tutte le mie energie… Mi decisi a venire anche io, per un breve tempo mi abbandonai all’egoismo maschile, dopo averla soddisfatta, aumentai il mio ritmo gradualmente fino a raggiungere il massimo del piacere e le venni dentro la passera in quantità inaudita… continuai a muovermi anche dopo il mio orgasmo per culminare il mio piacere e prolungare il suo, fino a quando fui completamente spompato e mi accasciai ansimante sul suo bellissimo corpo. Rimanemmo qualche minuto in intimità a scambiarci parole dolci, poi lei si rivestì, prima solo dell’intimo e poi, appena sarei stato pronto a continuare e ridarle tutto il piacere che voleva, si rivestì completamente perchè per i suoi orari si era fatto tardi.
Non rividi più Liz. Non se la sentiva di rovinare un rapporto e una convivenza di 5 anni per una scommessa con me, uno sprovveduto commesso di vestiti di lusso. Forse se avessi insistito avrei potuto conquistare completamente anche la sua anima. Il suo corpo l’avevo certamente conquistato, e sono sicuro che sia stata un’esperienza fortissima per entrambi… Ma probabilmente era giusto che andasse così e forse non avremmo mai dovuto iniziare niente… Più volte lei insistette di sentirci come amici, ma non la sentii più dopo che mi fece gli auguri di compleanno, non desideravo un’amicizia da lei… Può darsi che abbia mantenuto la sua promessa, e che io rimarrò sempre nel suo cuore qualunque cosa accada…
Beh, è il mio primo racconto, è una storia vera e spero vi sia piaciuta… Se così fosse continuerò a raccontare altre mie esperienze sotto forma di racconti… Gradirei moltissimo qualunque genere di commento, il mio contatto è d-fashion@hotmail.it

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