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Racconti Erotici Etero

Caffeina per il pomeriggio

By 7 Novembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

-Versami un caff&egrave

Lei era così, le sue giornate non si misuravano ad ore ma a caff&egrave. Potevi incontrarla per un caff&egrave, o andare al mercato con lei, a comprare caff&egrave.

-&egrave una brutta giornata per me

Mentre le versavo il caff&egrave importato dallo Yemen, nella mia cucina, lei lo guardava, e si preparava a fare altrettanto con i suoi sentimenti. Voleva riversarli.

-Vorrei parlartene hai voglia

Non mi guardò negli occhi mentre lo diceva, li guardò solo dopo aver preso la bustina di zucchero. Che bella era. Era di discendenza nobile.

-Oh scusa ho sporcato con lo zucchero

Era bello guardarla, era distratta, il mondo intorno a lei era solo un contorno. Aveva altro in mente. Lo zucchero era allegramente sparso

-Sono circondata da negatività

Mentre lo diceva raccolse la tazza calda tra le sue mani. Il calore della tazza sembrava che le stesse dando il conforto e l’energia per continuare. Inspirò profondamente e drizzò i piedi sulla sedia, e poi si rilassò

-La gente mi divora, sono come cavallette

E prese il primo sorso di caff&egrave. Anzi no, lo stava bevendo tutto. Capii che non ne beveva da molto tempo. Strano…

-Versami un caff&egrave

Mi piaceva riguardare quella scena, c’era tutta lei in quello che faceva, e il come lo faceva. Come se la stessi guardando nel profondo degli occhi

-Sono delusa dalle persone tutte

Fissava il liquido nella tazza, come per contare quanti sorsi sarebbe durata la sua storia. Era nero come la notte, amaro come la morte e caldo come l’inferno

-Ti ho mai raccontato la storia di Luca?

Mentre lo diceva le sue labbra prendevano il primo sorso di caff&egrave. Mi accorsi che non aveva messo lo zucchero in quella tazza. Subito dopo il sorso, il suo volto fece una smorfia di dolore, di amarezza.

-Scusa le smorfie ho dimenticato lo zucchero

Le scese una lacrima, non mi guardava. La fece cadere nella tazza, e la agitò lievemente. Che ragazza strana.

-Caspita scotta il caff&egrave mi fa quasi piangere

Andai a sedermi vicino a lei, le presi la tazza dalle mani. La posai sul tavolo. Lei mi abbracciò, dimenticò la storia. Mi diede il suo bacio dal sapore amaro, e facemmo l’amore, lentamente, fino al caff&egrave della sera.

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