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Racconti Erotici Etero

Carmen, la prima esperienza.

By 26 Ottobre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Carmen oggi compie diciotto anni, raggiungendo la tanto attesa maturità.
E’ fidanzata con Marco, di ventidue anni.
L’ha conosciuto a scuola, lungo i corridoi, forse durante la pausa o un’ora buca.
Fatto sta che, comunque, i due si sono piaciuti fin da subito e come poter invidiare il caro Marco!
Carmen, pur avendo appena diciotto anni è già sviluppata: E’ alta un metro e settantadue centimetri, bionda naturale tendente al rosso, un bel viso con forse il naso un po’ curvo ma comunque piacevole, delle leggere lentiggini sugli zigomi e delle belle labbra carnose che più volte son state baciate dal suo fidanzato e che mai, mai hanno sfiorato l’intimità di un uomo.
Carmen, oltre ad avere un bel viso ha anche un bel corpo: una terza di seno, soda e abbondante, con capezzoli piccoli e rosei che molto spesso, durante le ore di ginnastica in estate, spuntavano curiosi dal tessuto delle magliette leggere, distraendo i suoi compagni. Ha un paio di cosce ben tornite, un ventre piatto e, avendo i fianchi un po’ larghi, possiede un sedere ampio e sodo, di certo non un mandolino ma comunque piacevole.

Come vi dicevo, oggi Carmen compie diciotto anni e come quasi tutte le ragazze stasera l’attende una festa memorabile con gli amici e qualche parente.
In questo preciso istante, Carmen ha tirato su le spalline dell’abito che indosserà alla festa: bianco, con una profonda scollatura sulla schiena che si ferma poco sopra il sedere, con la gonna ampia a balze che le lascia scoperte le cosce, tanto siamo a Giugno e non fa proprio freddo.
Ai piedi ha deciso di mettere delle semplici scarpe bianche con il tacco, niente calze, solo una semplice cavigliera in argento con un piccolo cuoricino, regalo del suo fidanzato.

Ora è salita in macchina, ha accavallato le gambe e guarda fuori dal finestrino mentre attende di arrivare al luogo della festa, la villa del suo ragazzo.
C’è da dire che Carmen non ha più il papà, ed il suo fidanzato si occupa di lei cercando di non farle mancare nulla.

Arrivata alla villa, sente già la musica e la voce degli invitati che, al suo ingresso, la applaudono. La sua migliore amica, Chiara, le va incontro e la abbraccia, ma Carmen con lo sguardo cerca solo il suo Marco.
Marco infatti è lì, dietro tutti gli invitati, e le sorride.

I due si incontrano al centro del giardino, e parte un lento. Si danno un bacio, si abbracciano, e come estraniati dal mondo iniziano a muoversi seguendo la musica di sottofondo.

M: Auguri amore…
C: Grazie, grazie per tutto quello che fai per me…

Poi, dopo i vari convenevoli, foto di rito con parenti ed amici, balli di gruppo e torta, la festa giunge al termine e la villa pian piano si svuota, e al suo interno rimangono solo Carmen, Marco, e la mamma di Carmen, in quanto Marco per varie vicissitudini familiari non ha più nessun rapporto con i genitori.

C: Mamma vai a letto, sei distrutta. Noi stiamo ancora un po’ qui a parlare.

Dice Carmen, rivolta a sua madre che un po’ intontita dal sonno va a dormire in camera sua.

Ora i due sono abbracciati sul divano nell’ampio salone, l’aria serale è fresca e ancora carica di gioia.
Si baciano, lei lentamente gli sale in braccio e gli sbottona la camicia, baciandogli il petto.

M: Amore, cosa fai?
C: Tu ti sei impegnato tanto per rendermi felice, ora io voglio provare a rendere felice te. So che non me l’hai mai chiesto per rispettarmi, ma ora che sono maggiorenne mi sento pronta.

Detto ciò, lei gli da un bacio sulle labbra e, lentamente, scende con i baci lungo il corpo del ragazzo che, ad occhi chiusi, sospira leggermente.
Le mani delicate di Carmen ci mettono poco a sbottonare la cinta dei pantaloni del suo fidanzato, ed in un attimo questi vengono tolti, così che lei ora si trovi davanti solo i boxer neri del ragazzo.

Accarezza il suo membro, già duro e gonfio d’eccitazione, lo guarda e gli sorride.
C: Ti sei eccitato amore, non vedevo l’ora

Marco mugugna a fatica qualcosa, accarezzandole i capelli.
Ora anche i boxer volano via, e il membro duro e pulsante del ragazzo è davanti al viso di Carmen.

C: E’ così… così… grosso…

Infatti Carmen, allungando la mano, si rende conto che con una sola non riesce ad impugnare l’asta, vedendosi costretta, quindi, ad impugnarla con entrambe.
Ora muove entrambe le mani, con delicatezza, lungo l’asta, e il movimento porta il membro del ragazzo alla massima erezione.

Le labbra di Carmen si avvicinano alla cappella, con le dita fa scorrere la pelle in modo tale da scoprirla e, con un po’ di delicatezza vi pone un bacio, proprio sulla punta.
Un brivido le percorre la schiena, solleva lo sguardo e vede il proprio fidanzato ad occhi chiusi, con la bocca leggermente aperta, che cerca di resistere.

I baci ora si fanno numerosi, coprendo tutta l’asta e i testicoli e poi, con la lingua, va a percorrere interamente l’asta rendendola lucida di saliva.
Apre la bocca, Carmen, leccando la cappella, per poi imboccarla e iniziare a succhiarla come meglio può.
Man mano che passano i secondi, inizia a prenderci gusto la ragazza, eccitandosi nel sentire le pulsazioni della cappella a contatto con la sua lingua calda.

Non gli sta facendo un semplice pompino, lo sta amando come meglio può, e tutto ciò le piace.
Lo masturba piano con la mano, continuando a succhiare la cappella e, di tanto in tanto, lecca l’asta.

Il ragazzo, resosi conto di essere arrivato al fatidico punto di non ritorno, cerca di liberarsi dalla presa
M: Amore, sto per venire..

Carmen, però, lo trattiene con tutte le sue forze, fino a quanto i lunghi e copiosi getti di sperma non le riempiono la bocca, gonfiandole le guance. La quantità impressionante di sperma eruttato dal membro del ragazzo, le ha riempito non solo la bocca ma anche il viso e i capelli, scivolandole poi sul collo e sporcandole il vestito.

Mentre il membro perde la sua durezza, il ragazzo può notare come le guance di Carmen si siano sgonfiate e, sbalordito, cerca di capire dove sia finito tutto lo sperma.

M: Amore hai…
C: Ingoiato, sì. Che male c’è? Ti amo, e accetto tutto di te.

Ora i due sono sotto la doccia, probabilmente stanotte faranno l’amore insieme per la prima volta, ma tutto ciò non fa parte di questa storia che vi ho raccontato.
Sono un povero narratore, e il mio lavoro, per oggi, è concluso.

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