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Racconti Erotici Etero

Casi della vita

By 2 Dicembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Spesso la vita riserva delle sorprese alcune piacevoli altre meno, sicuramente quello che mi &egrave capitato ultimamente &egrave da annoverarsi tra quelle piacevoli.
E’ necessario però fare un passo indietro ed arrivare agli anni del liceo.
In quel periodo ero per così dire un po’ sfigato, alto ed allampanato, brufoloso e decisamente bruttino, avevo poche chance con le ragazze.
Inoltre ero additato come secchione per cui di male in peggio.
In effetti ero molto bravo a scuola ed avevo ottimi voti, ma non perché fossi sempre sui libri a studiare, ma perché avevo una dote naturale che mi dava la possibilità di assimilare quello che studiavo in breve tempo.
Però le etichette che ti danno i ragazzi sono difficili da togliere.
Nonostante questo però ero molto ricercato perché, sempre disponibile, aiutavo un po’ tutti, soprattutto alcune ragazze che per ottenere quello che volevano mi facevano un sacco di moine ma una volta ottenuto non mi cagavano più.
Una di queste, in particolare, era la più bella della classe e forse anche della scuola ed immancabilmente mi ero preso una cotta colossale per lei che non mi filava neppure di striscio se non per qualche favore scolastico.
Alta 1.73, coi capelli castani chiari lunghi fino a metà schiena, fisico da modella coi seni non grandi ma sicuramente alti e sodi ed un culetto che faceva girare anche i sassi.
Diana, questo era il suo nome, era la regina incontrastata della scuola sempre seguita da un codazzo di ragazzi che si contendevano i suoi favori.
Lei, benché fosse una ragazza molto intelligente, faceva la stupidina con tutti, la classica bella oca.
Io ne ero perdutamente innamorato ma lei neppure mi vedeva, e si ‘accoppiava’ coi ragazzi più fighi della scuola.
Quando finì la scuola non la vidi più.
Poi il brutto anatroccolo si trasformò, non certo nel bellissimo cigno, ma sicuramente in un uomo piacente ed interessante, praticai anche dello sport che tonificò il mio fisico ed all’università mi laureai col massimo dei voti.
Ed ora torniamo ai giorni nostri.
Attualmente sono il direttore di una filiale di un’importante banca.
Un giorno, uscendo dal mio ufficio, vidi una splendida donna che parlava con uno degli impiegati, mi soffermai a guardarla e non so perché mi sembrò di averla già vista.
Ormai il colloquio stava volgendo al termine e poco dopo la vidi uscire.
Sempre con quella sensazione di deja vu mi avvicinai al mio impiegato.
‘Ciao Livio’.chi era quella signora?…cosa voleva?!’
‘Ciao Roberto’..quella?…….&egrave la signora Gioberti’.&egrave qui per un prestito’.ma non ha molte garanzie!!’
‘Gioberti!……Gioberti?….. e di nome come fa?’
‘Diana’..Diana Gioberti!!….bella donna vero?’ disse Livio facendomi l’occhiolino.
Intanto mi si era spalancato davanti tutto il mio passato scolastico, ma certo Diana Gioberti la più bella della scuola, il mio primo amore, una stronza pazzesca!!
‘Roberto?…..Roberto?’
Assorto nei miei pensieri mi ero come estraniato.
‘Si scusa”dunque dicevi che non ha molte garanzie!’
‘Veramente in realtà non ne ha proprio!!’
‘Cio&egrave?’
‘Non lavora, &egrave sposata ma non ha reddito, non ha appartamenti intestati’.!’
‘E quanto vorrebbe?’
‘30.000’!!…comunque te ne avrei parlato!!’
‘Caspita!!…….si certo’..ascolta prendo in mano io la situazione’.dammi l’incartamento’.le hai dato un appuntamento?’
‘Si’.per domani’dovrà portare dei documenti!’
‘Perfetto’.quando arriva la fai accomodare e vieni subito ad avvertirmi!!’
Livio fu ben felice di assecondarmi perché gli toglievo una bella castagna dal fuoco.
L’indomani la signora arrivò puntualissima.
Livio, come d’accordo, la fece accomodare in sala d’aspetto e mi venne ad avvertire.
‘Roberto!….&egrave arrivata”.che donna!!’ continuò ammiccando.
Diana si era preparata con cura nel tentativo di sedurre il povero Livio perché le concedesse il prestito, era in quell’età in cui la bellezza e l’arte della seduzione si fondevano in un mix esplosivo.
Indossava infatti un tailleur con una gonna molto corta ed aderente, che metteva in risalto la curva dei suoi glutei, e la giacca con un profondo scollo a V che mostrava chiaramente la mancanza di reggiseno, un paio di calze color carne e le scarpe col tacco a spillo vertiginosamente alto completavano l’opera.
I lunghi capelli sciolti sulle spalle ed un leggero trucco davano il tocco finale.
Indubbiamente era una gran bella donna e sapeva di esserlo, inoltre si capiva che era abituata ad ottenere quello che voleva.
Non aveva però fatto i conti col sottoscritto che aveva in mente ben altro epilogo.
Mi ero già documentato e sapevo molte cose, per esempio che era sposata con un facoltoso imprenditore di parecchio più anziano e che aveva già una figlia di 19 anni che, a quanto si diceva, non aveva visto di buon occhio il matrimonio del padre.
‘Bene’.adesso la lasciamo li per un po’ a scalpitare’diciamo una ventina di minuti’poi la fai entrare’.ok?
‘Va bene capo!!’
Dal mio ufficio potevo vederla senza essere visto e notai subito l’aria delusa nell’apprendere che sarebbe stato il direttore a seguire la sua pratica.
Dopo un quarto d’ora non riusciva più a stare seduta e camminava impaziente avanti ed indietro.
Poi finalmente Livio le disse di seguirla e la portò da me.
‘Prego signora si accomodi’.gradisce qualche cosa?!’
‘No grazie’.va bene così!’
‘Grazie Livio puoi andare!!’ dissi all’impiegato che ci lasciò soli.
Iniziai a sfogliare la sua pratica mentre lei era sui carboni ardenti, era ovvio che non mi avesse riconosciuto, ero molto cambiato dai tempi del liceo.
‘Vedo che ha chiesto una bella somma!!’
‘Si’.ne ho bisogno!!’ si era già data la classica zappa sui piedi ammettendo di averne bisogno.
‘Però’..vediamo’!’
‘Però?…cosa scusi!’
‘Vede lei non ha un reddito’.non ha beni immobili”quindi non ha nessuna garanzia che possa restituire il prestito!!….forse potrebbe garantire suo marito”!!’
‘Non &egrave possibile’cio&egrave”mio marito non sa nulla del prestito’.&egrave una cosa privata!!’
‘Capisco!!……..ti sei cacciata in qualche guaio?’
Ero passato al tu.
‘C’come scusi!!’
‘Senti Diana sono abbastanza esperto per capire quando una persona &egrave con l’acqua alla gola’.e tu sei una di queste’.quindi giù la maschera e dimmi tutto!!’
‘Ma come si permette’.poi chi la autorizza a darmi del tu!!’
Non era cambiata molto sempre stronzetta ed arrogante.
‘Possibile che non mi riconosca?…….guardami bene”..facevo i compiti per te al liceo!!’
Restò a bocca aperta non so per quanto tempo.
‘Tu’..tu”..Roberto Falcis’.ma certo”..non ti avrei mai riconosciuto!!’
In un attimo riprese il controllo di se, sicuramente pensava a come mi aveva manipolato durante gli anni della scuola e sperava di fare lo stesso, infatti cominciò ad essere più civettuola spostandosi in punta alla sedia fece scivolare verso l’alto la già corta gonna mostrandomi il pizzo delle calze autoreggenti e, sporgendosi mi mostrava abbondantemente il seno attraverso la scollatura.
‘Spero che sarai così gentile da darmi una mano!!’
‘Certamente’..ora vediamo di mettere a posto le cose’..ma’..!!’
‘Ma?!’
‘Non sperare di ottenere qualche cosa solo mostrandomi le cosce o facendomi intravvedere le tette!!’ restò di stucco ‘Questa volta dovrai darmi ben altro!!’ rincarai la dose
‘Intanto mi devi raccontare il perché ti servono i soldi’poi vedremo il da farsi!!’
La delusione si dipinse sul suo viso ed ebbe un moto di stizza, poi la ragione ed il bisogno ebbero il sopravvento.
‘Mi ricattano!!’ disse lapidaria.
‘Immaginavo una cosa del genere’chi e perché!’
‘Non so chi siano esattamente”’il perché’..perché ho tradito mio marito!!’
‘Come &egrave successo?’
‘Le cose tra noi non vanno molto bene’.cio&egrave lui mi vuole bene ma mi trascura un po”poi non facciamo quasi mai sesso’lavora sempre!!’
‘Ok capisco’..la solita storia’.e come ci sei cascata?’
‘Lui &egrave un bel ragazzo’..’giovane ed aitante”non volevo ma poi ho perso la testa’.ma &egrave successo una sola volta!!’
‘E’ stato sufficiente”..per incastrarti’..ovviamente non si &egrave fatto più vedere’..giusto?’
‘E’ vero’.&egrave sparito!!’
‘Come si chiama?’
Silenzio, sembrava imbarazzata.
‘Non dirmi che non sai neppure il nome?!’
‘No’non lo so’.non me lo ha detto!!’
‘Ti facevo più intelligente!!’ la insultai poi proseguii ‘Fa nulla’.vediamo’.avrai delle foto’.fammele vedere!’
‘Ma’non so”!!’
‘Non fare la stupida’..se vuoi che ti aiuti devi darmi ascolto’..e fare tutto quello che ti dirò’..d’accordo?………d’accordo?’ insistetti.
‘Si’.va bene!!’ poi tirò fuori una busta con una decina di fotografie molto eloquenti, che la ritraevano in atteggiamenti proprio inequivocabili.
Lei nuda mentre si fa baciare, poi mentre succhia il cazzo del giovane, poi mentre si fa scopare a pecorina e via dicendo.
Fortunatamente il fotografo oltre ad immortalare Diana fece l’errore di fotografare anche il volto del ragazzo, probabilmente erano alle prime armi come ricattatori.
‘Sei fotogenica!!’ risi ‘Bene queste le tengo io’.ho degli amici che potrebbero toglierci dagli impicci!!’
‘Ora ascolta bene quello che ti dico”’.i soldi te li do io’.’.non mi sembra il caso di mettere la banca nei casini’.però” dissi tirando fuori dal cassetto della scrivania un pacchetto coi 30.000′.
‘Però!!’ mi chiese con ansia
‘Però voglio togliermi qualche soddisfazione e tu sei perfetta!!’
‘Cosa significa?’
‘Significa che mi restituirai il denaro a modo mio”sarai a mia disposizione diciamo”.per 30 giorni!’
‘Un mese?….ma sei matto!!’
‘Non ho detto un mese ho detto 30 giorni’.non &egrave detto che avrò bisogno di te tutti i giorni’.quando avrò bisogno ti chiamerò e tu dovrai obbedire!!’
‘Un altro ricatto!!’
‘No non &egrave un ricatto’..&egrave un modo per restituire il denaro senza’..lavorare!!!….puoi sempre chiederli a tuo marito!!……e poi credo che ti piacerà quello che ho in mente!!’
Non aveva molta scelta, i soldi erano sul tavolo e con quelli avrebbe risolto il problema, poi avevo notato che mi guardava in modo più interessato da qualche minuto a questa parte.
‘Va bene accetto!!’ disse sospirando.
‘Perfetto’..adesso mi dai un piccolo anticipo!!’ mi alzai e mi misi proprio di fronte a lei slacciandomi la patta dei pantaloni ed estraendo il cazzo che si era già indurito al solo pensiero che finalmente quella splendida donna sarebbe stata in mio potere.
Quello che le mie compagne di liceo si erano perse era il mio cazzo che già allora era di buone anzi ottime dimensioni, solo nessuna aveva voluto approfondire il discorso.
Così Diana si trovò davanti al viso un bel cazzone di 25 cm per 18 con una bella cappella turgida.
La vidi spalancare gli occhi per lo stupore e poi accendersi un lampo di libidine.
‘Avanti’..fammi vedere quello che sai fare’.sei bellissima’.spero che tu sia anche brava!!’
Punta sul vivo prese il cazzo con una mano per saggiarne la consistenza ed iniziò a segarmi lentamente, poi avvicinò le labbra e le appoggiò sulla cappella baciandola e subito dopo sentii la sua lingua guizzare sul meato.
‘Mmmmmh’..siiii!!’ gemetti
Cominciò a leccarmi la cappella tutt’attorno per poi scendere a lambire l’asta fino alle palle, su e giù seguendo il movimento della mano, poi prese le palle in bocca succhiandole a turno.
‘Brava’si’così’continua!!’ la incitai
Poi notai che si era infilata una mano sotto la gonna scostando il perizoma ed iniziando a masturbarsi.
‘Che bel cazzo’.bello grosso!!’
‘Ti piace vero?….pensa cosa ti sei persa al liceo!!’
Imbocco la cappella infilandosela fino all’esofago ed iniziando a succhiare come un’idrovora mentre la lingua non smetteva di solleticarmi il filetto.
‘Sei brava”molto brava”.oooh’siii’continua!!’ le misi una mano dietro la nica dandole il ritmo del pompino ma senza forzare.
Me lo lavorò a lungo con perizia portandomi più volte sull’orlo dell’orgasmo ma fermandosi in tempo appena prima della sborrata, voleva gustarsi quel cazzo fino in fondo.
‘Scopami Roberto’.mettimelo dentro’.non resisto più’.scopami forte!!’
La feci alzare e la misi a pecorina sulla scrivania sollevandole la gonna sul culo restando in ammirazione di quell’opera d’arte naturale.
‘Hai un culo favoloso’ma ci sarà tempo!!’ era una promessa.
‘Dai scopami!!’
Le strappai il perizoma ormai zuppo e le infilai tutto il cazzo nella figa bollente.
‘Aaaaaahhhhh’.siiiiii’siiiiiiiiii!!’
Le dovetti mettere una mano sulla bocca altrimenti sarebbero arrivati tutti gli impiegati a vedere chi stavo sgozzando!!
Comincia a scoparla con tutta la rabbia accumulata in tanti anni di umiliazioni affondando fino all’elsa ed estraendolo quasi del tutto.
Lei rispondeva colpo su colpo e si vedeva che le piaceva da morire.
‘Senti come ti scopo’.prendilo tutto bella troia’..ti scopo fino a domani!!’
‘Si’scopami sfondami’..aaaahhh’che cazzo siii!!’
Però tutta la libidine accumulata prese il sopravvento ed arrivai al punto di non ritorno.
‘Vengo’.sborro’.ti riempio!!’
‘Si riempimi’..godo’.vengo anch’io’siiii’.godoooo!!’
Le riempii la figa di sperma bollente mentre sentivo gli spasimi della sua vagina stringermi il cazzo come se volesse mungerlo.
Poi mi accasciai sulla sua schiena esausto.
Restammo così per alcuni minuti mentre il cazzo si afflosciava all’interno della sua figa scivolando fuori.
Ci alzammo abbracciandoci.
‘Baciami’.Baciamo Roberto!!’ poi incollò le sue labbra alle mie in un bacio sensuale e denso di significati.
‘Penso che sarà un piacere restituirti il denaro!!’ mi sussurrò ad un orecchio.
‘Lo penso anch’io!!…ora vai a ripulirti un po”li c’&egrave il bagno!!’ quando tornò continuai il discorso interrotto.
‘Quando avverrà la consegna?’
‘Domani’..mi hanno detto di mettere il denaro in una cassetta della posta in via”..!’
‘Bene’..farai esattamente come richiedono,,,,poi vedremo!!’
‘E noi?’ era impaziente.
‘Pensi di liberarti per il fine settimana?’
‘Si”mio marito &egrave fuori per lavoro e la mia figliastra &egrave con amici!!’
‘Perfetto!!….ti farò sapere!!…ora vai”ciao Diana!!’
‘Ciao Roberto!!’ disse baciandomi ancora una volta sulle labbra.

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Ovviamente non avevo nessuna intenzione di perdere 30.000′ per scoparmi una troia.
Avevo alcuni ‘amici’ a cui avevo fatto dei favori e mi rivolsi a loro.
Inoltre avevo una mezza idea su chi fossero i colpevoli e volevo verificare.
Il giorno successivo Diana fece tutto quello che le era stato ordinato dai ricattatori che, poco dopo, si presentarono a ritirare il denaro.
Quello che non sapevano era che ad attenderli c’erano i miei amici che li presero e li impacchettarono portandoli in un capannone fuori città.
Recuperarono il denaro, le fotografie e i negativi e furono molto persuasivi nel convincere i due a rivelare il nome del mandante e soprattutto nel convincerli a smettere col ricatto.
Seppi quindi che il mandante, ovvero la mandante era la figliastra di Diana.
Naturalmente non dissi nulla a Diana in merito al recupero del denaro e le telefonai.
‘Pronto?!’
‘Ciao Diana!’
‘Ciao Roberto!!’ rispose cinguettando
‘Tutto risolto ho i negativi e le copie delle foto!’
‘Meno male”..allora sono tranquilla!!’
‘Si tesoro ma ora veniamo a noi!’
‘Venerdì sera per le 20.00 mando l’autista a prenderti, indosserai gli abiti che ti farò recapitare nel pomeriggio!!’
‘Ok sarò pronta’.ma dove mi porti?’
‘Sarà una sorpresa”.ti piacerà!!’
Il venerdì, nel primo pomeriggio un corriere portò un pacco a casa di Diana, che impaziente lo aprì immediatamente.
Il pacco conteneva un bellissimo abito da sera in seta di colore rosso, con le spalline strette ed un profondo scollo sia sul davanti che sulla schiena ed uno spacco laterale inguinale, un paio di calze autoreggenti e le scarpe col tacco a spillo di 13 cm con l’allacciatura a schiava.
Allegato vi era un biglietto.
”Ciao Diana, sono sicuro che l’abito ti starà benissimo, indossalo ed attendi l’autista, ovviamente non dovrai indossare altro che non sia nel pacco, inoltre farai tutto quello che ti verrà richiesto a prescindere da chi sarà a chiedertelo!!”
Diana si preparò con cura, andò dalla sua parrucchiera poi un bagno caldo con oli profumati ed una serie di creme per rendere la pelle liscia e setosa.
Nonostante il palese ricatto di Roberto era rimasta affascinata dal vecchio compagno di scuola e poi il suo modo di scoparla l’aveva fatta godere come mai le era successo.
Era eccitata come una ragazzina al suo primo appuntamento nonostante i suoi 38 anni e le numerose esperienze, sentiva che con Roberto sarebbe stato diverso.
Alle 19.30 era già pronta ed iniziò a camminare nervosamente nell’attesa dell’autista che comunque arrivò in perfetto orario.
Senza una parola l’uomo la fece salire sull’auto e partì fermandosi poco dopo in un capannone apparentemente abbandonato.
‘Scenda signora”devo controllare una cosa!!’
Diana scese un po’ intimorita ma ricordò che doveva assecondare qualsiasi richiesta di chiunque.
‘Sollevi il vestito!’
Diana sollevò il vestito fino all’inguine.
‘Bene vedo che ha rispettato le regole’.niente intimo’.ora mi faccia un pompino!!’ continuò tirandosi fuori il cazzo
‘C’cosa?’
‘Ha fatto la brava fino ad ora”su faccia quello che le dico!!’
L’uomo aveva un bel cazzo già duro e si stava segando lentamente.
Diana non sapeva che fare ma la curiosità di sapere come sarebbe andata a finire la convinse a collaborare.
Prese il cazzo dell’uomo tra le labbra ed iniziò uno dei suoi favolosi pompini.
‘Mmmmmhhh’.bravissima’che bocca”..&egrave nata per succhiare il cazzo!!’
Nonostante l’umiliazione Diana cominciava ad eccitarsi, si sentiva una puttana e la cosa non le dispiaceva.
Si mise una mano tra le cosce per masturbarsi.
‘No!!….non si tocchi non le &egrave permesso’.continui a succhiare”..dai che sto per godere’siiiiii!!’
Diana accelerò il ritmo finché sentì i primi fiotti direttamente in gola.
‘Beva’.beva tutto’.così’.mmmmh’siii!!’ non aveva mai smesso di darle del lei, buffo se si pensa a cosa stavano facendo.
Poco dopo si ricomposero e l’autista la fece nuovamente salire in macchina e l’accompagnò ad un vicino aeroporto turistico.
Si fermarono ai piedi della scaletta di un bellissimo aereo privato dove c’ero io che aspettavo.
‘benvenuta’.fatto buon viaggio?’ le dissi guardando l’autista che mi fece un impercettibile gesto d’intesa.
‘Ottimo grazie’..hai del personale altamente qualificato!!’ rispose Diana che evidentemente stava al gioco.
‘Vieni’dobbiamo partire’.tra poco saremo a Vienna!!’
‘A Vienna?…..bellissimo!!’ sembrava una bimba che andava al luna park.
Dopo che ci fummo accomodati ed allacciati le cinture partimmo.
Quando fummo in quota mi avvicinai a Diana che mi fece posto sul divanetto.
‘A Vienna saremo ospiti del presidente della ””.Bank &egrave un weekend d’affari ovviamente ma”.come ben sai affari e sesso vanno molto spesso a braccetto!’
‘Già”la mia presenza qui ne &egrave un esempio lampante!!!’ in effetti non aveva tutti i torti.
‘In questi incontri ognuno porta una o più donne, di solito mai la moglie, tranne un paio a cui piace portare la consorte!!’ continuai
‘Mio marito non mi porterebbe mai”.però so chi porterebbe!!’ disse sarcastica.
‘Io non sono sposato”quindi porto te!’
‘E se fossi tua moglie”mi porteresti?!’ mi chiese accarezzandomi una gamba pericolosamente vicina all’inguine mentre premeva il seno sulla mia spalla.
‘Ho idee particolari sul sesso”.e mia moglie dovrebbe essere mia complice”per quello non mi sono ancora sposato’..non ho ancora trovato la donna giusta!!’
‘Non hai risposto alla mia domanda’.mi porteresti?’
‘Si’.ti porterei!’
‘Allora perché non dire che sono tua moglie’..l’anello c’&egrave!!’ disse sorridendo e mostrandomi la fede al dito.
‘Buona idea”.ci avevo pensato ma non credevo che avresti accettato!!’
‘Allora d’accordo amore’.maritino mio!!’ sussurrò dandomi un bacio.
‘Potremmo cercare di affiatarci un po’ che ne dici?’ le dissi ricambiando il bacio e mettendole una mano tra le cosce.
Lei non rispose ma spalancò le gambe per favorire la mia esplorazione.
Trovai la sua figa completamente fradicia e non faticai ad infilarle due dita dentro.
‘Mmmmh’.mmmhh’ssiii!!’
Le tolsi il vestito lasciandola con le sole autoreggenti e mi tuffai con la lingua sul suo clitoride già turgido.
Non era completamente depilata, un curatissimo triangolino di pelo castano le ornava il monte di venere rendendola ancora più desiderabile.
Iniziai a leccare quella figa che tanto avevo sognato durante le mie masturbazioni adolescenziali, succhiando tutto il dolce nettare che ne fuoriusciva.
‘Siii’.oooohhh’che lingua’.amore’.leccami’leccami!!’
Mentre la suggevo le infilavo un dito nell’ano per saggiarne la ricettività e potei constatare con piacere che il buco cedeva facilmente.
La leccai a lungo facendole raggiungere un paio di orgasmi mentre continuavo ad infilarle le dita in culo.
‘Godo’..vengo amore vengoooooooo!!!!’
Ormai le dita erano tre e le rigiravo senza fatica.
‘Adesso te lo infilo nel culo”amore’..te lo allargo bene!!’
‘Siii’.dai scopami il culo!!’
Mi tolsi i pantaloni ed il cazzo balzò fuori duro da impazzire.
Le alzai le cosce sopra le mie spalle e puntai decisamente la cappella sul suo buco del culo iniziando a spingere.
‘Mmmmmhhh’siii”inculami”mi piace!!’
Non mi feci pregare ed affondai fino alle palle con un’unica spinta.
‘Aaaaahhhh’.mi spacchi”.siiiiii’.sono la tua troia’sfondami ti prego!!’
In vita mia non avevo mai visto ne sentito una cosa del genere, e ne avevo scopate di troie.
Mentre le stantuffava l’ano senza pietà, allungando una mano sul pulsante chiamai la hostess, una bellissima ragazza bionda di origini statunitensi, che avevo precedentemente istruito.
Infatti si presentò completamente nuda se si eccettuano le calze sorrette dal reggicalze e le scarpe col tacco a spillo ed il foulard della compagnia aerea al collo.
‘Vieni Cameron”..fatti leccare la figa da mia moglie!!’ le dissi.
Subito si mise con la figa a pochi centimetri dal volto di Diana che senza batter ciglio cominciò a leccare con trasporto e perizia.
L’insospettabile signora della Milano bene si rivelava per quello che era in realtà, una gran troia che faceva pompini, scopava, lo prendeva in culo e leccava la figa come se fosse la cosa più naturale del mondo.
La mia donna ideale!!!
‘Mmmmh”..good”.yea”.lick my pussy……….brava….leccami…siiii!!’
Intanto continuavo a scoparle il culo estraendo il cazzo quasi completamente per poi affondarlo fino ai coglioni.
‘Leccala anche tu!!’ ordinai alla hostess che immediatamente obbedì.
Visione paradisiaca quella di due bellissime donne che si leccano a vicenda mentre una lo prende nel culo!!
Poco dopo entrambe ebbero il loro orgasmo ed io dovetti cedere al piacere inondando il buco del culo di Diana con una sborrata da concorso.
Era l’ora perché di li a poco saremmo atterrati a Vienna.

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Poco dopo l’atterraggio eravamo diretti verso l’abitazione del Presidente, una villa appena fuori Vienna, con una limousine a noi riservata.
Gli invitati erano già tutti presenti e quindi potei fare una specie di passerella mostrandomi in compagnia di una splendida donna e presentandola come mia moglie.
‘Lei &egrave sicuramente un uomo molto fortunato!!’ mi disse il Presidente mentre faceva il baciamano a Diana senza staccare gli occhi dal suo splendido d&egravecolleté.
‘Lei &egrave una donna veramente splendida!!’
‘Grazie sig. Presidente!!’
‘Franz’.cara solo Franz!!’
‘Allora’grazie Franz!!’
Poi ci presentò Edvine ‘sua nipote’ una ragazzina forse appena maggiorenne, molto carina in verità, ma che sfigurava nel confronto di ‘mia moglie’.
In tutto eravamo una quindicina di uomini d’affari ma non tutti con le rispettive compagne alcuni erano senza dama, ma in riunioni di questo tipo era normale che ci fossero più membri del sesso maschile.
Tra quelli accompagnati solo in due avevano in effetti portato le mogli, che conoscevo molto bene per averle ‘frequentate’ altre volte, una era una tedesca di nome Birgit, bionda alta almeno 1.85 coi grossi seni ed un culo spaziale, molto più giovane del marito, era molto portata per quei giochi di affari e sesso.
L’altra, Florance, era di origini francesi ed era l’esatto opposto, bassina e con poco seno anche se veramente molto graziosa, coi capelli neri a caschetto, anche lei come Birgit amava molto queste riunioni e seguiva spesso il marito.
Durante la cena parlammo di tutto tranne che di lavoro, di quello avremmo avuto tempo di discutere il giorno dopo, ed i complimenti per la mia bella moglie si sprecarono.
In realtà non eravamo molto preparati a rispondere a domande sul nostro matrimonio ma il racconto di alcuni episodi degli anni del liceo ci tolse dagli impicci.
Comunque cominciarono le battute sul sesso e le storielle piccanti mentre le mani cominciavano ad insinuarsi sotto le gonne e nelle scollature delle signore e anche qualche cazzo aveva già visto la luce manovrato da abili mani femminili.
E le più intraprendenti erano appunto Edvine, Birgit, Florance e naturalmente la mia bella compagna Diana.
Dopo la cena ci trasferimmo in salotto dove poltrone e divani di ogni tipo la facevano da padrone.
E proprio su questi divani che iniziò la festa vera e propria, Birgit fu la prima ad essere denudata e si trovò subito con un paio di cazzi da succhiare.
Subito dopo Edvine si prese cura del cazzo del Presidente che, nonostante l’età, sfoderava un bel cazzone di tutto rispetto che subito sparì nell’accogliente bocca della ‘nipotina’ mentre Florance iniziava a leccarle la fighetta.
La mia Diana fu subito circondata da un gruppo di tre uomini che cominciarono a toccarla dappertutto, mi guardò come se volesse ricevere il consenso di lasciarsi andare e ne fui lusingato e colpito.
Con un cenno del capo ed un sorriso le permisi di giocare con quegli uomini.
Ben presto il suo vestito cadde a terra e rimase con le sole autoreggenti e le scarpe mentre tre paia di mani vagavano per il suo splendido corpo.
Dal canto mio, fui subito assalito da Mirina una signora molto affascinante, con due tettone enormi, che subito si diede da fare succhiandomi il cazzo come un’idrovora per poi farlo sparire tra le tettone iniziando una spagnola da concorso.
Intanto non staccavo gli occhi da Diana.
Si era accucciata tra i tre sedendosi sui talloni col suo bel culo e a turno accoglieva i loro cazzi nella sua bella bocca.
Mi accorsi che ogni tanto mi lanciava occhiate e, vedendo che la guardavo, sembrava sorridere benché avesse la bocca occupata.
La bella tettona volle essere riempita di cazzo e l’accontentai mettendola a pecorina e stantuffandola mentre la tenevo per le tette sempre però guardando la mia bella ‘moglie’.
Dopo aver succhiato con abilità i tre cazzi uno degli uomini si era sdraiato sul tappeto attirandola a se e lei si era impalata sul suo cazzo mentre continuava a succhiare gli altri due.
Birgit nel frattempo era alle prese con due invitati che la prendevano contemporaneamente in figa ed in culo mentre il marito la guardava estasiato.
Il Presidente si era già svuotato i coglioni nella bocca della ‘nipotina’ Edvine che aveva tenuto in bocca tutto il suo nettare per poi passarlo in parte a Florance in un bacio saffico molto arrapante.
Insomma ognuno prendeva la sua parte di piacere.
Ormai Diana era stata presa anche dietro ed i due la stavano facendo godere molto intensamente anche se non mancava mai di lanciarmi delle occhiate eloquenti.
La mia partner era già venuta un paio di volte e quindi decisi che era venuto il momento di cambiare posizione, le sfilai il cazzo e mi sedetti sul divano accanto a Florance invitando la bella Mirina ad impalarsi sul mio cazzone.
Mentre saltava sul mio cazzone Florance si mise dietro di lei ed iniziò a masturbarle il culo con le dita inserendone subito due.
Pian piano leccava l’ano e le dita inserendole sempre più profondamente ed aumentandone il numero ogni volta finché riuscì a penetrarla con tutte, unite a mazzetto.
La troia urlava di scoparla nel culo di metterle dentro tutta la mano ed intanto non smetteva di andare su e giù sul mio bastone.
Lentamente la mano di Florance penetrò nel culo di Mirina che urlava di spaccarle il culo.
Ormai ero arrivato al capolinea ed iniziai a sborrare riempiendo l’utero della mia partner.
Anche i tre che erano con Diana iniziarono a venire ma fortunatamente si ritirarono in tempo andando a sborrare sul viso della mia compagna.
Quando si fu liberata mi venne vicina.
‘Amore’..ti voglio”andiamo in camera nostra!!’
‘Anche io ti voglio!!’
La presi per mano e lasciammo il gruppo che continuò l’orgia senza di noi.

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