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Racconti Erotici Etero

Catherine la giovane stagista francese.

By 25 Febbraio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Alcuni anni fa, mia figlia più grande Marta si recò in Francia, per la precisione in Provenza, per una vacanza studio, in quell’occasione conobbe Catherine che aveva qualche anno più di lei, divennero molto amiche durante quella vacanza, amicizia che continuò dopo la sua partenza attraverso mail e telefonate, ogni tanto mia figlia si recava nella sua città, ospitata a casa di Catherine. Mentre spesso fummo noi ad invitare Catherine in Italia, quando venne per la prima volta rimasi subito colpito dalla sua bellezza, 21 anni, non molto alta, classico nasino alla francese occhi color nocciola capelli biondi, un bel seno florido e un culetto sodo, insomma una gran bella ragazza. Rimase nostra ospite per circa 2 settimane, oltre ad essere molto bella ebbi l’occasione di scoprire che era anche molto intelligente e molto più matura delle ragazze della sua età, parlava perfettamente l’italiano in quanto frequentava la facoltà di lingue, ed era appassionata come me di cinema e libri, conosceva molto del nostro paese, ne era attratta in quanto di origini italiane, conosceva la nostra letteratura, compresa quella contemporanea e conosceva perfettamente il nostro cinema dal neorealismo di Rossellini sino al cinema di Davide Ferrario, oltre a queste passioni condividevo con lei la passione per la Francia, era innamorata del nostro paese quanto amava la sua nazione, con la sua meravigliosa cucina, la splendida Parigi, l’assolata Provenza, tra noi c’era un feeling intellettuale molto forte. Ci fu tra noi, un vero e prorpio scambio culturale, infatti ero più attratto dal suo intelletto che dal suo splendido fisico, mia moglie era gelosa di lei, in quanto molto bella, ma Catherine era soprattutto molto intelligente, sempre al suo posto, mai maliziosa, vestita sempre in maniera molto casta, jeans e magliette e mai indossate in maniera volgare, anche se da molti discorsi che faceva, pur rimanendo sempre piuttosto ermetica, si intuiva che era una ragazza anche “matura” sessualmente. Naturalmente anch’io rimasi al mio posto, non potevo certo provarci con un’amica di mia figlia, senza dimenticare che ha quasi 20 anni meno di me. Per cui il nostro rimase un rapporto platonico senza andare al di là di una bella amicizia.
Alcuni mesi fa, mia figlia Catherine si trasferì nella nostra città per motivi di studio, in quanto doveva migliorare ancora la conoscenza della lingua e della cultura italiana, trovò una stanza in affitto con altre studentesse universitarie. Dopo alcune settimane mia figlia mi chiese se potevo fare un favore a Catherine, vista la mia ammirazione che avevo per lei non potevo che accettare, mi chiese se la sua carissima amica poteva svolgere uno stage presso l’albergo in cui lavoro, le risposi che non ci sarebbero stati problemi, visto che sono il direttore della struttura, e la proprietà mi da carta bianca nella gestione del personale. Marta era al settimo cielo e la chiamò immediatamente per comunicarle che avevo accettato la proposta, quella stessa sera Catherine venne a casa nostra per discutere i dettagli della cosa. Parlammo approfonditamente dello stage, che tipo di lavoro avrebbe dovuto svolgere, la durata dello stesso ed altri aspetti tecnici, pensavo di affiancarla alla mia, preparata ed esperta addetta al front office. Il giorno successivo comunicai all’ufficio personale di iniziare le pratiche burocratiche per poter assumere Catherine come stagista.
Dopo circa una settimana Catherine iniziò lo stage, il primo giorno fu molto, molto caldo e ricordo che eravamo in pieno inverno. Si presentò nel’hotel alle nove puntuali, indossava un tailleur nero con la gonna sopra al ginocchio, camicia bianca, calze a nere e tacco a spillo abbastanza pronunciato, capii subito che non avevo più davanti a me la ragazzina amica di mia figlia, ma c’era una splendida e provocante donna. La camicia attillata metteva in mostra la sua 4′ di reggiseno e la gonna abbastanza corta metteva in risalto il suo culo sodo e le sue splendide gambe. Se fino ad allora avevo apprezzato quella giovane donna per la sua simpatia e la sua spiccata intelligenza, in quel momento mi resi conto che era anche estremamente sensuale. Le feci i complimenti per il suo abbigliamento dicendole quanto era elegante, e lei ricambiò dicendo che non mia aveva mai visto in giacca e cravatta e che vestito elegante anch’io stavo molto bene, tutto si fermò lì naturalmente, come di rito le presentai l’impiegata che l’avrebbe affiancata nello stage l’affidai alle sue cure e ci salutammo molto cordialmente. A metà mattinata, in un momento tranquillo, feci convocare Catherine nel mio ufficio per chiederle come si trovava nel nostro albergo, lei si presento velocemente da me, la feci accomodare sul divano affianco alla scrivania, sedendosi la gonna risalì moltissimo scoprendo molto le sue gambe, quel movimento mi fece notare che non indossava collant ma che le calze erano autoreggenti, le proposi di prenderci un caffè, ma lei rifutò l’offerta, incominciammo a parlare di come stava andando il suo primo giorno di stage, mi disse che era molto felice di poter apprendere nuove conoscenze ed era anche molto felice di poter lavorare al mio fianco, questo mi lusingò molto e forse lasciava intravedere un certo interesse per me, in quanto al mio interesse per lei ormai era evidente, durante la conversazione anche se ero molto imbarazzato il mio sguardo indugiava sulle cosce e sul seno che spuntava da quella camicetta attillata, lei se ne accorse e sorrideva maliziosamente ogni volta che ciò accadeva, non sembrava a disagio in quella situazione, e tutto ciò mi fece eccitare e non riuscendomi a controllare, la desideravo da impazzire come da tempo non desideravo una donna, il matrimonio con mia moglie è da anni ormai in crisi e quella ragazza stava diventano per me una ventata di aria fresca, lei se ne accorse di sicuro perchè il suo sgurado cadde spesso sul mio pacco ormai gonfio, fu in quel momento che fece una cosa inaspettata, cercò di provocarmi ancor di più, si alzò e si sfilò la giacca, risedendosi ed accavallando le gambe fece alzare la gonna mostrandomi quasi interamente la sua coscia, tanto da mostrarmi non solo il bordo delle autoreggenti ma anche una parte della sua pelle bianchissima, inoltre, e fu per me veramente il colpo di grazia si sbottonò alcuni bottoni della sua camicettà mettendo in mostra il suo seno prosperoso. Eravamo arrivati al punto di non ritorno, quella ragazza che avevo considerato sempre irraggiungibile, ora era davanti a me vogliosa ed sicuramente eccitata, mi lasciai trascinare dall’impeto del momento, mi alzai e senza dire una parola andai a chiudere la porta a chiave, così nessuno ci avrebbe potuto disturbare, mi avvicinai a lei, la feci alzare e le sbottonai completamente la camicetta, lei non si scompose, anzi fu lei a che continuò quell’improvvisato streep tease sfilandosi prima la camicetta e poi la gonna rimanendo solo con perizoma, reggiseno, calze autoreggenti e tacchi a spillo, mentre la guardai eccitatissimo, le confessai di averla sempre desiderata anche se non mi ero mai accorto di quanto fosse bella e provocante, lei mi rispose che anche lei mi desiderava da molto tempo, ma che il fatto di essere il padre di una delle sue migliori amiche l’aveva sempre frenata nel prendere l’iniziativa e che in fondo lo stage fu il modo di crearsi l’occasione per strare sola con me, mi disse poi senza tanti indugi con quel suo meraviglioso accento francese, “dai prendimi, scopami, voglio essere tua!”. Non me lo feci ripetere 2 volte, la misi a pecorella appoggiata allo schienale del divano, mi inginocchiai dietro di lei, ed iniziai a leccare le cosce ricoperte dalle calze feci scorrere la lingua sino al bordo delle calze arrivando alla pelle nuda, ormai vogliosa ed eccitatissima, la lingua corre sino al perizoma ed iniziai a leccarla all’altezza della sua fica fradicia, poi le sfilai lentamente il perizoma portandolo sino alle cosce, iniziai a masturbarla da dietro con una mano infilandole 2 dita dentro con l’altra le stuzzicai il clitoride, lei iniziò a gemere di piacere, non contento le iniziai a leccare l’orifizio anale e mi accorsi di quanto lei gradì questo trattamento, continuai a leccarla e a masturbarla sino a quando attraverso i suoi gemiti di piacere mi fecero capire che era venuta. A quel punto le sfilai completamente il perizoma, mi alzai e le puntai il cazzo bello grosso ed eccitato nella figa, andai avanti e indietro prima piano e poi sempre più veloce, le spinte erano così forti che urlava dal piacere, tanto da temere che qualcuno ci potesse sentire, poi decisi di togliermi dalla figa, ormai il cazzo era ben lubrificato, visto che gradiva essere leccata nell’orifizio anale mi venne voglia di scoparla nel culo, mi disse che non era mai stata presa dietro e si oppose, allora desistetti nel proseguire e continuai a sbatterla ancora per un po’, ma poi la voglia di sverginarle il culo era troppo forte ” allora” le riproposi ” sei pronta per essere inculata?” ormai la voglia di farsi sfondare da quel meraviglioso cazzo aveva di fatto eliminato la paura del dolore che le avrebbe provocato, rispose senza alcun indugio “siiiiii dai inculami, ma mi raccomando fai piano” le tolsi il cazzo ricoperto dai suoi umori e lo appoggiai al suo orifizio, lentamente ma con forza lo spinsi dentro, la carne stretta pian piano faceva largo al cazzo, lei si lamentava a bassa voce di fare piano che le stava facendo male, allora fui ancor più delicato ma continuai inesorabilmente la penetrazione, una volta arrivato in fondo, iniziai a scoparla lentamente il dolore a poco a poco divenne godimento, me ne accorsi, perché i gemiti di dolore si trasformavano in urla di piacere e di incitamento “siiiiiii dai sfondami, sono tua , ohhhhh, spaccami in due ahhhhh” urlava talmente forte che con una mano sulla bocca fui costretto a far tacere…..
Anch’io stavo godendo, godevo da impazzire, ormai avevo perso ogni freno inibitore, “ti piace essere sfondata, troietta” le dissi elei rispose “siii mi piace essere la tua troia, spingi daiii ancora più forte”, cosi feci e nel frattempo, le misi una mano nella figa e la masturbavo, dopo un po’ tirai fuori il cazzo dal culo e la feci girare, la feci sdraiare sul divano le spalancai le gambe ed iniziai a scoparla nella figa ormai fradicia sempre più selvaggiamente, ormai la dolce Catherine non c’era più, c’era solo una splendida donna vogliosa di sesso, pronta a soddisfare ogni mio volere, quando stavo per venire, tirai fuori il cazzo e la feci inginocchiare e la obbligai a succhiarlo fino alle palle, lei ormai sempre più eccitata inizio a succhiarlo avidamente, poi le bloccai il viso ed iniziai a scoparla in bocca, lei con grande maestria ed abilità accompagnava i movimenti del cazzo nella sua bocca e muoveva la sua lingua in sincronia perfetta con i miei movimenti di bacino, mi stupì molto scoprire che così giovane sapeva usare così bene la lingua e la bocca, sotto quell’aria da ragazzina casta si nascondeva un esperta pompinara, dopo poco le venni copiosamente in bocca e lei come la più esperta delle troie ingoiò tutto e mi ripulì con maestria. Poi lei si rialzò e dopo esserci guardati intensamente negli occhi ci baciammo passionalmente, mi disse “mi sono innamorata di te, dal nostro primo incontro” io le risposi, “anch’io mi sono innamorato di te, ormai da molto tempo, ma non pensavo che saresti riuscita a farmi godere così tanto, non credevo, vista la tua giovane età che sapevi scopare in quel modo”. Scoprimmo non solo di amarci, ma oltre ad avere una perfetta intesa intellettuale avevamo anche una completa intesa sessuale. Quell’amore e quella passione che per anni abbiamo cercato di contenere, esplosero in tutta la sua irruenza.

franc.notte@yahoo.it

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