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Racconti Erotici Etero

Chi trova un amico, trova un tesoro

By 5 Febbraio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Sara era una bella ragazza, alta, occhi azzuri e capelli bruni, seno formoso e un sedere tondo e sodo.
Non vedeva Marco ormai da 8 anni; lei al tempo ne aveva solo 9 e si ricordava di pensare al suo amico, che ne aveva 16, come ad un fratello maggiore. Le faceva piacere tornare a vederlo dopo il suo trasloco in occasione di quel ponte.
Era una mite serata primaverile e Sara indossava una maglietta attillata e dei pantaloni lunghi. Arrivata sotto casa dell’amico citofonò e aspettò. Dopo pochissimo una voce cordiale la fece salire al terzo piano. Le aprì la porta un ragazzo alto, muscoloso, capelli mossi vestito con jeans e canottiera. La canottiera, che non nascondeva i suoi possenti pettorali rivelava l’assenza di peli del ragazzo. -Marco! Come stai?- -Tutto bene grazie, entra!- Sara entrò e appoggiò la borsetta sul tavolino nell’ingresso e la valigia per terra. – Com’è la vita dell’universitario in casa da solo?- -All’inizio molto scomoda, ma poi ti abitui e ci sono un sacco di vantaggi, vuoi qualcosa da bere?- Mentre Marco andava a preparare il cocktail alla fragola per l’amica esaurirono i convenevoli di rito.
Spesso, durante il dialogo Marco non riusciva a distogliere gli occhi da quel seno eccezionale e, quando Sara si alzava, ne approfittava per guardare il sedere. -Ti sei fatta proprio una bella ragazza!- -Grazie, ma neanche tu ti sei lasciato andare, anzi! non ti ricordavo così muscoloso…- -Sono 6 anni che faccio palestra ormai, i risultati sono questi! Piuttosto, scusami se mi permetto, ma il tuo seno è così perfetto che sembra finto!- -Lo prendo per un complimento! Ma ti assicuro che non mi sono rifatta niente!- Continuarono a parlare del più e del meno, Marco non beveva niente e Sara si fermò dopo due cocktail. -Marco hai più fatto quel corso di massaggi?- -Certo che l’ho fatto, e tutti quelli che hanno assaggiato le mie mani sono rimasti molto favorevolmente impressionati!- -Posso chiederti come favore di farmi un massaggio prima di andare a dormire che 7 ore di treno mi hanno sfiancata?-
Marco accettò la proposta, le fece vedere il letto che aveva preparato per lei e le disse di stendersi, senza maglietta, lì mentre prendeva gli oli per il massaggio. Tornato la trovò a petto nudo con la schiena verso l’alto. Il sedere era veramente perfetto. Fece colare dell’olio e iniziò a massaggiarle la schiena avvicinandosi spesso tanto al seno quanto al sedere. -Sara, sulla schiena ho finito, girati che ti massaggio davanti- Sara, un po’ titubante all’inizio, pensò che dopotutto erano così tanto in intimità che non c’era nulla di male nell’acconsentire e obbedì mostrandogli delle linee mozzafiato. Marco fece colare dell’olio in mezzo ai seni e iniziò a spargerlo sulla pancia e intorno ai capezzoli. Sara era estasiata dai movimenti fluidi delle mani del carissimo amico sul suo seno e cercava di ricordare l’ultima serata passata in armonia con il suo ex ragazzo, che aveva lasciato 5 mesi prima, ma non l’aveva massaggiata tanto bene. Dopo qualche minuto -Sara vuoi che ti insegni i rudimenti del massaggio?- Sara accettò volentieri, si alzò e lasciò che suo l’amico si levasse la canottiera per poi sdraiarsi. Aveva un fisico spettacolare: i pettorali definiti, tondi, abbondanti e gli addominali scolpiti facevano del suo amico Marco, insieme al viso caratteristico, un ragazzo estremamente bello. -Per prima cosa, ti suggerisco di sederti sopra i miei addominali così arriverai comodamente a tutto il petto e poi ti consiglio di rivestirti se non vuoi che passi tutto il tempo a guardare il tuo bellissimo seno!- -Se non ti dà fastidio io rimarrei senza reggiseno e maglietta così ti sarà più comodo dopo continuare a farmi i massaggi!- detto questo si sedette sull’addome dell’amico e cosparse di olio i suoi pettorali. Iniziò a muovere le mani come le mostrava suo cugino ma la posizione era scomoda, avrebbe preferito avere il sedere più indietro, si spostò un po’ ma la cintura del cugino la infastidiva molto. Decise di chiedergli il permesso di toglierla e, dopo averlo ottenuto e averla levata, si sedette appena sotto la vita del cugino. Marco che con quel seno davanti faticava a resistere, quando sentì il bellissimo sedere della cugina strusciare sul suo pene cedette e lasciò che si gonfiasse. -Marco, sento qualcosa che si muove là sotto!- disse con un risolino tra il divertito e l’imbarazzato -Scusami Sara, ma tra il tuo seno davanti agli occhi e il tuo sedere proprio lì sopra non sono riuscito a restistere- -Non ti preoccupare, anzi, mi fa piacere vedere che nonostante non abbia il ragazzo da 5 mesi io sia ancora attraente!- disse con aria ironica, ben conscia del suo fascino -Piuttosto tu come sei messo a donna?- -Ci siamo lasciati da un paio di mesi, era troppo gelosa!- -E in due mesi non hai trovato una ragazza nonostante tutto quel che hai lì? Sembra davvero grande! Posso farti una richiesta un po’ strana? Posso vedere quanto è grosso?- -Solo se mi fai verificare che il tuo seno sia vero!-
Sara non ci pensò due volte e lentamente slacciò i pantaloni del cugino e iniziò ad abbassarglieli, poco a poco glieli sfilò del tutto. Guardò affascinata quell’enorme rigonfiamento dei boxer neri dell’amico e non potè trattenersi dal provare il brivido di toccare un pene e glielo accarezzò, quasi sfiorato. Dopo fece entrare gli indici dentro i boxer lateralmente e iniziò a levare anche quelli, mano a mano metteva alla luce un pene abbastanza lungo ed estremamente largo, gonfio e duro. Dovette alzarsi in piedi per levargli del tutto i boxer. Vedere un amico così intimo completamente nudo sdraiato sul letto faceva uno strano effetto, ma vedere un ragazzo muscoloso, completamente senza peli, e con un bellissimo pene alzato lì in mezzo cancellava totalmente l’impressione di prima e la eccitava non poco. -Veramente un ragazzo bellissimo!- -Anche tu sei molto bella Sara!- -Ma come fai a dirlo che mi vedi solo a metà?-
Si rese conto solo dopo averlo detto di aver dato un ottimo pretesto a un amico a cui non era nelle condizioni di rifiutare niente per farla spogliare. Marco non si lasciò scappare l’occasione: la invitò a spogliarsi del tutto. Sara era molto indecisa ma dopotutto, lei non aveva un ragazzo da 5 mesi e Marco era eccezionale; lentamente si levò i pantaloni e il tanga di pizzo. Marco rimase stupito dalla bellezza di quella ragazza completamente nuda davanti a lui e non credeva possibile fosse quella bambina con cui giocava tanto tempo fa, e glielo disse. Poi Sara si risedette sui suoi addominali e avvicinò il petto all’amico per restituire il favore, egli poggiò prima una mano e poi l’altra sul suo seno e lo tastò, carezzò e toccò dicendo -Se ti fa piacere toccarmelo fai pure…-. Sara si girò e rimanendo seduta sui suoi addominali si voltò verso le gambe di Marco. Iniziò a massaggiargli il pene scivolando mano a mano con il sedere sul petto di Marco. Egli non si seppe trattenere e le chiese se le avrebbe dato fastidio se avesse iniziato a massaggiarle il sedere. Avuta risposta negativa iniziò a massaggiarlo. Iniziò a scorrere con le mani su quel sedere vellutato e sodo, tondo, proporzionato. Poi lo sollevò un po’ per vederlo meglio costringendo l’amica ad appoggiarsi con le ginocchia e con i gomiti sul letto. Si avvicinò con la bocca al sedere di Sara e iniziò a baciarlo e leccarlo, quando sentì che all’amica piaceva le iniziò a separare i glutei e a leccarle e baciarle l’interno. Sara intanto continuava a massaggiare il pene dell’amico. Quando lui la mise a quattro zampe su di lui, si ritrovò la faccia estremamente vicina all’enorme pene di Marco e quando sentì che la iniziava a leccare non seppe trattenere un fremito di piacere. Iniziò a sentire la lingua dell’amico esplorarla sempre più a fondo e decise di stare al gioco: mentre con una mano si reggeva, iniziò a lasciar cadere della saliva sul pene di Marco mentre con la mano libera gliela spargeva. Quando sentì la sua lingua infilarsi dentro il suo ano si lasciò andare, prese in bocca la cappella e senza succhiare iniziò a leccarla. Mano a mano che l’amico si faceva più ardito e la lingua entrava di più nel suo ano lei scendeva con la bocca sul suo pene. Iniziò a succhiare solo quando sentì che Marco le stava allargando il buchetto con un dito. Succhiava solo la cappella e come prima scendeva sempre più mentre il cugino decise di infilarle due dita anzichè uno. Era una sensazione strana, mai provata e si stava bagnando tutta, però era contenta perchè sentiva che l’amico era contento di come lei si prendeva cura della parte più importante del suo corpo. Dopo poco però Marco la levò da sè si alzò e la rimise nella stessa posizione di prima e si mise in maniera tale che il suo pene potesse entrare nel suo buchetto ormai rosso. Iniziò pianissimo. Entrava poco a poco e andava avanti solo dopo aver visto che la cugina si era abituata alla sensazione. Quando però tutta la cappella fu dentro diede un colpo di reni e, tra le grida della cugina, le sfondò il buco infilando tutto il resto in una botta sola. Per Sara fu terribile. La avvolse un dolore lancinante che poi però inizò a mischiarsi al piacere fino ad avere uno strano connubio dei due. Era eccitatissima. Marco si fece pochi scrupoli a continuare la monta con poca gentilezza; usciva quasi del tutto dal buco per poi rientrare di colpo, non gli sembrava vero di possedere una ragazza così bella e che aveva ancora il culo vergine. Sara intanto si toccava la clitoride e, prima di Marco, ebbe un potente orgasmo che bagnò un po’ ovunque. Marco, con le mani sul fondo della schiena di Sara, si dava da fare e scuoteva il letto con i suoi potenti muscoli. Sara gridava per il dolore e per il piacere mentre assaggiava questa nuova sensazione. Andarono avanti così fino a quando Marco non venne inondando il buco di Sara di una calda crema bianca. Ne gettò anche sulla sua schiena e, una volta svuotatosi del tutto, senza cambiare posizione sparse il suo sperma sulla schiena di Sara continuando a massaggiarla. Poi, ancora nuda, la fece sdraiare a letto, la rassicurò per il dolore che ancora sentiva nel culo e dopo essersi infilato al suo fianco le augurò una buona notte.

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