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Racconti Erotici EteroTradimento

Chiara, la moglie infedele (fantasia)

By 14 Gennaio 2020No Comments

Premessa: È un racconto di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono frutto dell’immaginazione dell’autore o sono usati in maniera fittizia. Qualsiasi somiglianza con persone, vive o morte, accadimenti o località realmente esistenti è puramente casuale.

Era un mercoledì di metà luglio, pomeriggio inoltrato, la gente usciva dai vari uffici. Chi andava a casa, chi incontrava la sua fidanzata, e chi invece non seppe che fare. Verso sera decisi di andare in zona P.ta Ticinese, zona della movida di Milano. Il LifeCafé Pub era un locale affollato persino di mercoledì sera. Conoscevo quel pub un paio prima, quando una mia amica fece la sua festa di laurea e da allora ci andavo varie volte a bere birra, così feci amicizia con la barlady di nome Chiara.

Chiara, una ragazza, 30 anni di età, capelli neri, ma lisci come la seta, occhi neri, una seconda abbondante di seno. Verso l’ora di chiusura del pub, stavo sul marciapiede aspettando Chiara che usciva, avevo in mente di scambiare due parole con lei e magari anche farmi fare un pompino. Chissà quanti cazzi avrà già preso, pensai nella mia testa. Solamente verso le 3,00 del mattino, la vidi uscire, si fermò all’angolo, con calma feci finta di passare di lì per caso.

io: “Ciao Chiara!”
Chiara: “Ciao! Ancora in giro?”
io: “Sì, non sono l’unico. Giusto?”
Chiara: “Sto aspettando mio marito Daniele”
io: “Ah, hai un marito. Non lo sapevo”
Chiara: “Ho anche un bimbo. Ovvio che non lo sapevi, ci conosciamo appena”
io: “Bé certo! Fortunata te”
Chiara: “Guarda, sinceramente mi manca il sesso. Con Daniele ormai è diventato tabù”
io: “Ah ok”
Chiara: “Sono molto annoiata sessualmente, io e lui ormai lo facciamo una volta a settimana, se va bene. Sai guardo spesso gli altri ragazzi nel locale, e penso a qualche mia fantasia”
io: “Ascolta, tra quanto arriva Daniele?”
Chiara: “Non lo so, aspetta che lo chiamo”
io: “Ok”

dopo circa trenta secondi, Chiara mi dice che arriverà tra trenta minuti abbondanti. In quel momento colsi la palla al balzo e le chiesi se voleva salire da me a bere qualcosa. Le avevo detto che abitavo in zona.

Era tanto che non si lasciava stringere da qualcuno. Fu lei a trascinarmi verso il corridoio, verso la camera da letto, senza mai smettere di baciarmi. Fu lei a sbottonarmi la camicia e a slacciarmi la cintura dei pantaloni. Mi strinse di nuovo forte, Chiara stava provando un emozione forte, si ricordò quando era una ventenne, quando scopava con tanti maschi. Io non potei nascondere la mia eccitazione, e lei se ne accorse quando mi abbassò la cerniera e i pantaloni scivolarono a terra. “Wow! Che bel cazzo che hai!” – disse Chiara

In quel momento, misi le mani ai bottoni della sua camicetta, La camicia si aprì lentamente e le scivolò lungo le spalle; il reggisenò cadde leggero sul pavimento. Quei bei seni sodi, i capezzoli eccitati, successivamente le tolsi le mutandine, portava un perizoma di colore nero, la sua figa era rasata.

“Dai leccamela, non resisto più” mi disse ad alta voce. Le leccai la sua figa, già fradicia di umori. Continuai per alcuni minuti, lei stava già urlando di piacere. Successivamente Chiara portò la sua bocca al mio cazzo e fece un pompino da vera troia. Il mio cazzo si infilò nella sua bocca calda, ero in paradiso. Poi continuò con un movimento lento, prima sull’asta, poi la lingua intorno alla cappella e poi di nuovo tutto il mio cazzo nella sua bocca calda.”Dai troia! Succhia!” e lei continuò a succhiare il cazzo per qualche minuto.

Successivamente Chiara si mise a pecorina, e le affondai il cazzo nella sua figa. Diedi dei colpi decisi e lei urlò diverse volte di piacere, la sua figa era un lago, potei notare che venne diverse volte.

“Mettimelo nel culo! Sai Daniele non vuole ha paura di farmi male, dai spaccami il culo!” – mi disse

Mentre stavo affondando il mio cazzo nel suo culo sodo, un buchetto caldo ed accogliente, lei gridò, lanciò un urlo di goduria. Spinsi diverse volte, in modo violento il mio cazzo dentro il suo culo, glielo stavo spaccando. “Dai rompimi il culo!” Qualche minuto dopo, le dissi che stavo per venire, allora lei mi disse di venire dentro alla sua figa, tanto prende la pillola, disse. Venni dentro di lei, potei sentirlo e lei urlò di piacere. Più tardi, stavamo sul letto ancora abbracciati e a baciarci. E mi confessò che era da tanto tempo che non si divertiva così. Mentre stavamo per rivestirci, notai che non si lavò la figa, le chiesi il motivo e lei rispose che quella notte voleva fare sesso con Daniele, così le avrebbe fatto sentire il sapore di un vero maschio che sa far godere una donna.

Appena scendemmo in strada, vidi suo marito con la macchina davanti al LifeCafé Pub, noi eravamo a circa 150 mentri. Ci baciammo ancora, e Chiara, mi lasciò un biglietto fra le mani.

“Chiamami, possiamo stare sul retro del locale la prossima volta. Baci”.

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