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Racconti Erotici Etero

Ci sono storie che non dovrebbero mai essere raccontate

By 20 Gennaio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

In questa notte di tempesta vi voglio raccontare una storia’anche se ‘
Ci sono storie che non dovrebbero mai essere raccontate,
come ci sono notti che non dovrebbero mai essere vissute,
e vite che non dovrebbero essere chiamate tali’
questa &egrave la storia di Raven di come le nostre vite si siano incrociate, di come le nostre anime si siano intrecciate e di come una notte ci siamo perduti, l’un l’altra e anche l’uno nell’altra’.
La nebbia novembrina &egrave fredda sul mio viso, mi fa pensare a quanto soffrirei nel ritrovarmela appiccicata addosso se fossi ancora viva’.invece ora non &egrave che un velo fresco sulle mie gote ancora arrossate dal nutrimento’
Mi muovo lenta come in una dimensione ovattata attraverso le viuzze strette che sembrano quasi volere inghiottire il freddo della notte e me. Non &egrave vita la mia &egrave un non vita, di un essere dannato che non ha mai amato tanto la vita come ora’.
Vedo un movimento in lontananza, non capisco bene se si tratta dell’ombra di un nemico o di una semplice preda’
Decido di appostarmi e di valutare con calma la situazione.
I miei occhi lentamente mettono a fuoco fra la fitta nebbia una figura dal passo quasi strafottente nei movimenti, che si avvicina baldanzosa ad un’altra.
E’ un attimo e poi’.per un momento le loro ombre si fondono e un tonfo conclude la loro unione. Solo la figura che si era avvicinata quasi scherzosamente resta in piedi, guardando in alto’.vedo che apre le braccia con un movimento fluido come se restasse in attesa di una punizione divina’ne ho viste di stranezze in vita mia ma questa le batte tutte, sta a vedere che abbiamo il Redentore fra di noi’ Purtroppo amici dovete sapere che i vampiri altro non sono che creature dannate che una volta erano uomini, erano mortali’e come i mortali sono strani’beh ecco lo sono appunto anche i vampiri’non sai mai cosa puoi trovare!!
Sono curiosa ‘.vorrei strisciare accanto al muro per giungere a vedere meglio’ma decido che &egrave più interessante avvicinarmi in modo rilassato e menefreghista, del resto sono un potente vampiro, mica una ragazzetta impaurita’già! ( sperem!)
Me lo ripeto ancora una volta, perché quella figura cosi spettrale che sembra pregare che i cieli la inghiottano &egrave davvero inquietante, eppure stuzzica in un modo perverso la mia curiosità’.Mentre mi avvicino al mio obbiettivo, sento quasi una violenta emozione pervadermi’ ci sono sorprese che non ci aspettiamo..MAI ne da morti ne da vivi e seppure il nostro cuore non batta più ci sono momenti in cui siamo più vivi dei vivi.
Alla fine si volta, ci guardiamo’.&egrave un vampiro, indubbiamente! I suoi occhi sono verdi come la giada. Sembrano quasi opachi nella loro smisurata grandezza.
Ci fissiamo per un attimo e il primo pensiero mio &egrave di mettere mano alla spada, sento che le mie dita, seppur involontariamente hanno un guizzo, ma porto la mano alla cintura invece che dietro alla schiena, e vedo in lui, come in uno specchio la stessa identica reazione.
Per un istante quasi mi fa tenerezza, così in ginocchio’ soppiantata subito da un guardingo sguardo che gli lancio. Mi aspetto che dica qualcosa come ‘chi sei’ e già sto formulando nella mente una risposta di tutto rispetto’.quando improvvisamente la sua espressione strafottente, spiazzandomi, cede il posto ad un’espressione di dolore, cade in ginocchio e mormora piano
‘ aiutami ‘.
Mi avvicino e seppure per un attimo io creda che potrebbe essere una trappola, le mie gambe non esitano’
Vedo, con la coda dell’occhio, che la sagoma accanto a lui &egrave un mannaro, ormai morto, ma quando i miei occhi si posano nuovamente sul vampiro non posso non notare che del sangue scuro fuoriesce dal suo petto intridendogli gli abiti, fino alla gambe di’. Morte’quel sangue viene dal suo cuore’
Mi domando come abbia fatto a sopravvivere se la ferita &egrave cardiaca’.ma mi avvicino a lui’&egrave una notte fuori da tempo’e le gambe quasi mi tremano’
‘Sei ferito al cuore come &egrave possibile’.?’
Ma lui non parla e i suoi occhi si fanno liquidi’mi porge una pergamena, prendendola da una sacca appesa alla sua cintura, con movimenti resi pesanti dalla sofferenza’.
Mi affretto a leggerla’e capisco che devo riportarlo nel luogo indicato dallo scritto che mi ha consegnato, mi carico il vampiro in spalla, non &egrave pesante e comunque il potere che il dono oscuro mi ha concesso mi permetterebbe di sollevare pesi anche superiori senza alcuno sforzo’ sento che sta perdendo i sensi’
Dopo avere camminato per quasi tutto il resto della notte, arriviamo in una piccola radura, lui ancora &egrave svenuto’vedo la grotta indicata nella mappa abbozzata che ho fra le mani’entro senza esitazione anche perché il giorno sta giungendo’forse la compagna del mio fardello sofferente deve essere morto da tempo’.deposito il dormiente sull’altare’il sangue continua a scendere copioso’non so se le ferite al cuore si possano sanare ( in tutti i sensi) ‘ma so che se bevesse un po’ del mio sangue’forse si riprenderebbe’almeno un pochino’
Mi provoco un taglio sul polso con lo stiletto ‘e appoggio la mia ferita sulle sue labbra … I suoi occhi si aprono e si inchiodano nei miei, mentre beve e beve, con un’energia che non credevo piu possedesse’&egrave come un bacio sensuale e so che mentre beve da me puo’ abbeverarsi di stralci dei miei ricordi, di piccoli pezzetti della mia anima’&egrave come arrendersi all’ineluttabilità degli eventi’&egrave bellissimo e terribile al tempo stesso’
Restiamo nella grotta per parecchi giorni’io esco a cacciare e lui sembra riprendersi giorno dopo giorno, notti di storie raccontate e di omicidi sussurrati alle pallide luci di candele tremolanti’la nostra amicizia &egrave idilliaca, possiamo dirci tutto’cosi simili cosi diversi’Quante volte quello che pensavi sogno invece &egrave un incubo?
Eppure gli istanti creano istanti e le rime diventano storia, la storia romanzo e la carta.
I ricordi di quei mesi trascorsi con lui resteranno sempre vivi dentro di me, come una luce in una notte buia, rischiarano il mio cammino ogni giorno’.permettendomi di compiere un passo dopo l’altro seppure camminerò sempre sola, fra le ombre della notte, egli non lascerà mai il mio cuore’.ma’ora vi dirò cosa successe’
Le parole non sono solo parole e non mi illudo si tramutino nella mia realtà’. Forse potremmo restare insieme per sempre se solo smettesse di sanguinare’alcuni giorni va meglio altri va peggio, la ferita al cuore non si risana mai completamente’Raven mi spiega che la sua compagna una potente strega fece un incantesimo per proteggere il suo cuore dalla morte’.
Tutto ciò mi fa riflettere’&egrave come se la sua vita fosse solo l’immagine di un’illusione’un vampiro che non può mai morire’ma non può nemmeno vivere’il regalo di una vita ancora più eterne dell’eterno che trasforma l’eterno tormento in un tormento infinito’spesso l’amore fa compiere gesti incredibili che alla fine altro non sono che lo specchio della nostra egoistica voglia di non essere abbandonati’
Quella notte Raven era in forze’.mi accoccolai accanto a lui’e sentii i suo fiato freddo sul collo’mi volti e vidi i suoi occhi ‘potrei dirvi che vidi nei suoi occhi tutto ciò che cercavo, poiché fu cosi’poi egli mi prese le mani’e’desideravo quelle mani, quegli occhi, li avrei quasi divorati per sentirli parte di me’si alzò e mi trascinò in piedi con lui, ci guardammo negli occhi sempre’finch&egrave lui mi sfiorò le labbra con la lingua, accarezzandole lentamente, mentre io le socchiudevo persa in un sogno’
Poi morsicò piano il mio labbro inferiore’e il sangue prese a sgorgare, lo bevevamo entrambi baciandoci profondamente, le lingue intrecciate le nostre mani che febbrilmente ci spogliavano l’un l’altra’poi seminudi ci stendemmo sull’altare’
Il sangue colava dalla mia bocca lungo il mio collo fino ai seni’Raven mi mordicchiò i capezzoli ed io ansimai’era come se fosse il lamento di un animale’Io scesi con le mani sul suo petto, baciai la ferita che in quel momento non saguinava, poi leccai la sua pancia lentamente, le carni fredde e compatte, i muscoli che parevano scolpiti nel marmo, le mie mani pallide su quella carne fredda, morta eppure allo stesso tempo cosi viva, così pulsante’arrivai al suo sesso, con la mia bocca, e quando lo accolsi fra le mie labbra sentii un lamento sfuggire dalle sua labbra’: ‘ si ti prego ‘
Lo baciai con tutta la passione che potevo facendomi scivolare la serica asta fra le labbra e massaggiandola con la lingua fino a che Raven mi sollevò il volto con le mani e vidi i suoi occhi che ora sembravano quasi d’ambra’mi distese sull’altare sotto di lui’poi scivolò lento sopra di me’immaginavo che i nostri corpi, nudi e pallidi, visti dall’esterno potessero sembrare due statue animate. Pensai questo e poi più nulla quando sentii il suo membro entrare dentro di me con un violento affondo’le sue braccia attorno al mio corpo come a volerci tagliare fuori dal mondo’
‘ raven’io”
‘ taci questa notte non ha tempo, questa notte &egrave soltanto una goccia di amore in un mare di sangue’
Poi si mosse rapido’lo sentivo percorrere ogni fibra del mio corpo’eravamo veramente una cosa sola..il suo cazzo era come se mi scavasse dentro’io lo accoglievo andando incontro ai suoi movimenti inarcandomi per sentirlo sempre piu in fondo, sempre più dentro’lui perso nei miei occhi mi portò le mani dietro alla testa come per imprigionarmi’mi sarebbe mancato il respiro’.se respirassi’
Ansimava come ansimerebbe un uomo, mentre io sentivo il mio corpo farsi liquido, e l’onda dell’orgasmo travolgermi con una violenza che quasi non ricordavo’.restò a lungo ancora dentro di me, affondando nella mia carne, strappandomi gemiti di piacere e qualche volta di dolore, poi mi morse la gola’io ero inerme sotto di lui, soggiacevo alla sua passione, in qualsiasi modo essa volesse mostrarsi’
Restammo abbracciati quella notte mentre le nostre ossa, imprigionate in corpi immortali seppur già morti, quasi dolevano per quanto appena accaduto’
La notte seguente tornando dalla caccia trovai Raven in semidelirio, la pozza di sangue sotto di lui enorme’.capii che era finita’
I giorni avevano lasciato il posto alle settimane e le settimane ai mesi’
E quella che mi sembrava una cosa idilliaca improvvisamente mi apparve per quello che &egrave: un’immane sofferenza per un vampiro che non puo’ morire, ma solo continuare a soffrire’.
Se fossi stata più forte non avrei avuto paura del buio, ma non del buio della notte bensì di quello che vive in me e che mi spinge a non cercare e a non farmi amare e di rifugiarmi in lui per sempre’ma ho amato quello che alla gente normale non parrebbe amore ma una parodia, una messinscena forse una parola una sensazione una frase e forse tutto di lui, dal sangue che sporcava gli abiti all’odore dei suoi capelli.
So, dentro di me, che gli dovrei dare la Morte, perché una morte sola &egrave preferibile a cento morti, a giorni interi di morte, ma la sua similvita mi riempie il cuore di gioia ogni giorno’e di morte ogni notte’
So che Sappiamo.
So che Sentiamo’.
Il nostro tempo sta per scadere’
Tenerlo in vita sarebbe come tradirlo’
Ci guardiamo e non sono necessarie le parole’i suoi occhi parlano per lui’
Nei miei sento solo le lacrime traboccare, cerco di svuotare la mente’ma come immaginare una vita senza il suono della sua voce?
Fuori &egrave iniziato un temporale, quasi una tempesta ‘.
Lo porto dove il bosco non &egrave fitto, lo sostengo ma lui stessa vuole camminare, seppure non lasci la mia mano nemmeno per un attimo.
Poi Si inginocchia’.solleva quegli occhi grandi’.e mi dice solo
‘ non dimenticarmi mai”.
Scuoto la testa’i nostri capelli sono incollati al corpo, l’acqua lava via le mia lacrime di sangue, che si mischiano a quelle del cielo’..mormoro ‘ mai’. E penso che non lo potrò mai fare’.
&egrave come se fosse un’altra me stessa quella che solleva la spada e la cala con tutta la forza della disperazione sul quel collo che ho desiderato, toccato, baciato, amato’. come se fosse un’altra me stessa quella che vede il suo corpo diventare cenere, finalmente’.e nel vento e nella pioggia scrosciante mi sembra di udire il suo spensierato sorriso’.come una carezza sulla pelle’.e nell’anima’

Alcune volte come in questa notte, mi sento sola’.non &egrave una solitudine normale ma &egrave la solitudine di chi sa che non potrà mai piu non provarla, poiché ha amato e ha vissuto qualcosa di cosi bello che qualsiasi altra cosa non sarebbe che una mera imitazione di una cosa cosi meravigliosa che non potrà mai essere ripetuta’.
Un sogno di morte e di sangue e di amore non può vivere per sempre, almeno non in questo mondo’. ora vorrei uscire alla pioggia, lavare il mio corpo con le lacrime del cielo, ancora una volta per sentire il sogno del tocco delle tue mani su di me ma soprattutto’. vorrei che tu fossi qui.

( commenti a ghost_of_winter@hotmail.it…i commenti sgradevoli riceveranno a casa la visita di un energumeno vampirico che pesterà a sangue il mittente….-mittente avvisato….mezzo….-)

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