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Racconti Erotici Etero

Città di notte

By 19 Febbraio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi sento avvolta da morbide ali che mi proteggono dal buio….
i colori cambiano intensità, i suoni risultano attutiti…. le luci della città sono coriandoli luminosi, invitanti come pianeti vergini da esplorare…
indosso vestiti scuri, per confondermi, ma non risultare inosservata agli occhi di coloro che animano la notte…. stivali di pelle col tacco a spillo, autoreggenti nere sulle mie gambe snelle, un abito aderente avviluppa il mio corpo modellandone le forme, i capelli lucidi sono raccolti in una coda perfetta, sugli occhi ho passato un sottile strato di ombretto scuro che ne mette in risalto la loro naturale intensità….
giro come un’animale affamato alla ricerca delle prede che sazieranno la mia bramosia, il mio desiderio di sentirmi viva…. le luci delle poche macchine che percorrono le strade rimandano la mia ombra argentea sui muri dei palazzi, che come un fantasma mi segue minacciosa… i miei passi veloci rimbombano nel silenzio della notte….
sorpasso un gruppo di persone intente a litigare davanti ad un locale notturno…. le strego con il mio odore di donna… le incanto con il rumore ipnotico dei miei passi…
mi fermo in una piazza illuminata, un alito di vento gelido mi corre lungo le cosce e si inoltra là, dove stasera ho deciso di non mettere niente se non il mio profumo, Eau de Cartier…
il silenzio ora è totale, interrotto solo dal battito del mio cuore…. un brivido… stringo i pugni fino a far diventare le nocche bianche… il freddo è pungente, è come se piccole dita mi solleticassero ovunque facendomi mancare il fiato…
ti vedo, ci separa un’elegante fontana….. gli schizzi e i giochi d’acqua non mi permettono di indovinare esattamente le tue sembianze…
inizio a percorrere il profilo della fontana muovendomi verso sinistra…..le mie dita sfiorano il marmo freddo…
tu ti sposti allo stesso modo, allontanandoti però da me… la nostra distanza sembra non diminuire… come due gatti, morbidi e sensuali prima di uno scontro, ci sfuggiamo per prenderci, ci studiamo da lontano in attesa della prima mossa dell’altro….
in una danza sensuale e diabolica i nostri passi sono gemelli… mi fermo e tu, come la mia ombra poco fa, ti fermi insieme a me….
una risata acuta rompe il silenzio e faccio fatica a riconoscere che è la mia….
mi abbasso verso lo specchio d’acqua rotto dalle increspature create dagli spruzzi, immergo una mano che poi porto sulle mie gambe… mi accarezzo fino a trovare la pelle nuda, dopo l’elastico delle calze… ovviamente la temperatura dell’aria unita a quella dell’acqua fa sì che tutto il mio corpo venga travolto da un fremito surreale…
in un secondo mi sei dietro, riscaldi il mio collo col tuo respiro, una tua mano sul mio ventre e l’altra sulla mia, vicinissima al fuoco che ora inizia ad ardere tra le mie gambe….
sei alto, più di me… e le tue mani sono così calde, vogliose…
non accenni a fare niente… te ne stai fermo, tenendomi stretta forse aspettando una mia reazione…
cerco di voltarmi per vedere il tuo viso, ma la tua presa è più forte della mia volontà…
sento il tuo cuore battere all’unisono con il mio… l’umido e il calore del tuo alito sulla mia pelle… mi abbandono completamente a queste sensazioni e quasi non mi accorgo che mi hai fatto abbassare la schiena.
appoggio le mie mani sulla fontana mentre le tue mi accarezzano, mi massaggiano, studiando le mie forme… spingi il tuo bacino verso il mio sedere… chissà se riesci a sentire le pulsazioni del mio desiderio come io sento le tue.
il tuo lungo cappotto di pelle ci avvolge e mi accarezza…. sento una tua mano farsi strada verso l’umido tra le mie gambe, accenno un inutile tentativo di fuga ma quando le tue dita mi toccano la forza abbandona completamente le mie membra per lasciare spazio ad una sensazione assai più piacevole…
sì, sono già bagnata e vogliosa del mistero che avvolge questa strana serata…
mi tocchi ma semza penetrarmi, dolcemente e perfettamente come solo io saprei fare, regalandomi sensazioni uniche… dimentica del luogo in cui ci troviamo i miei respiri si trasformano in mugolii di piacere sommessi che si confondono tra l’acqua che continua il suo percorso vizioso nella fontanta…
porti la mano che fino a poco fa mi ha provocato piacere alla mia bocca, senza pensarci lecco le tue dita bagnate dei miei umori, nel momento esatto in cui mi penetri senza preavviso non posso far altro che morderti, solo per un attimo, giusto il tempo di ricominciare a godere dei tuoi colpi lenti ma decisi…
nel frattempo continui ad accarezzarmi, la schiena, i capelli, il ventre, i glutei… hai mille mani su di me, ogni mia terminazione nervosa sta godendo delle tue attenzioni…
ti ritrai, forse per evitare di raggiungere troppo presto l’apice del piacere e ricominci a toccarmi… questa volta concentrandoti maggiormente sul mio sedere… entri ed esci dalla piccola apertura con le tue dita, allargandola sempre di più e inumidendola con la mia stessa linfa..
eppoi lo fai, entri dentro il mio culo e inizi la tua danza, mentre con una mano continui a stimolarmi il clitoride e con l’altra tappi la mia bocca dalla quale altrimenti uscirebbero urli di piacere… quello che provo è indescrivibile… stiamo galleggiando in un mondo nuovo…
ti voglio, ti ho sempre voluto… aldilà del tempo e dello spazio ci sei sempre stato… questi sono i pensieri che accompagnano il mio orgasmo…
mi fai alzare dalla posizione in cui ero e mi abbracci avvolgendomi con il tuo caldo soprabito, le tue ali…
il mio respiro è ancora irregolare, così come i battiti del mio cuore…
non ho ancora visto il tuo viso, ma so già che i tuoi occhi verdi riscalderanno il mio cuore e soddisferanno le mie voglie più ardite…

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