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Racconti Erotici Etero

Colazione a letto

By 15 Gennaio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

“Quando entrano i ladri in casa non &egrave mai una bella esperienza…” Questo frullava nella sua testa in attesa del sonno, soffermando lo sguardo sul soffitto. L’orologio proiettava l’ora di un rosso acceso, quasi fastidioso… Erano le 3 o quasi, mancava poco all’alba che avrebbe significato un’altra mattina in facoltà, tra libri, compagni di scuola e dibattiti sportivi di fronte alla macchina del caffé. La sua ragazza dormiva, accanto a lui in tutta la sua nudità, come era solita fare, lasciando scoperto il suo seno prosperoso e il suo scrigno, alla mercé dei suoi occhi.
Un istinto lo pervase ma preferì rinunciare, infastidito dal solito rumore proveniente dalla stanza accanto, o forse solo frutto della sua mente…

Un’ora palindroma decise a farlo alzare… erano le 5 appena suonate, passò la sua mano tra i capelli cercando di dar loro un ordine e s’infilò in bagno, l’acqua della doccia, bollente avrebbe forse allontanato i suoi pensieri nefasti e rallentato il battito del suo cuore…

Scivolò in cucina nella penombra regalata dalle persiane ancora serrate, accese il fuoco e preparò una sana colazione come gli era stato insegnato. Compose un delizioso vassoio, decorandolo con una rosa e tornò al piano di sopra, a svegliare la sua principessa. Trovato un minimo spazio sulla panca adagiò il vassoio, e come era solito fare s’intrufolò nella parte di letto occupato dalla compagna, iniziando una dolce tortura fatta di baci, carezze e piccoli tocchi furtivi con la lingue nel suo collo… Lei adorava questo dolce risveglio, contenta del fatto che un simile trattamento la portava sempre verso la ricerca di una soddisfazione sessuale… Senza aprire gli occhi si girò verso di lui scostando di poco le gambe per permettergli di assistere meglio allo spettacolo, una sua mano indagatrice frugava dispettoso sul bocciolo di quella rosa di carne, facendo aumentare il battito cardiaco, la respirazione, ora affannosa e il desiderio…

Lui prese velocemente quel poco di crema ai mirtilli rimasta in frigo e la passò velocemente sul suo seno, soffermandosi sui capezzoli rosei, i quali, al contatto con la fredda gelatina s’inturgidirono all’istante. La sua bocca asportò velocemente il succo, ripetendo il gesto ancora e ancora…
Lei, fradicia di piacere, prese allora il solito bicchiere colmo di succo d’arancia: era come un segnale in codice, voleva dire “&egrave il momento”, e lui obbediente si mise davanti al suo scrigno scoperto e profumato pronto a ricevere il nettere della spremuta di frutti. Versò delicatamente parte del succo sul suo ventre, che scivolò veloce verso il pube per essere dunque raccolto dalla bocca di lui, mischiando così frutta e umori… Il desiderio di fare l’amore era quasi secondario, appagare i bisogni in questo modo era per loro mille volte più gradevole della classica penetrazione, anche se, travolti dal piacere quella mattina non riuscirono a farne a meno. Con l’orgasmo si diradarono le paure, le ansie e anche Morfeo non tardò a far loro una visita…

Lord
(dedicato alla mia stella)

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