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Racconti Erotici Etero

come ho tradito mia moglie

By 17 Aprile 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Come ho tradito mia moglie

Lo so,non si deve fare, &egrave un classico letto e riletto quello di andare con la moglie del tuo migliore amico.
Ma che ci devo fare, quando la vedo, mi sale il sangue al cervello; divento geloso di una donna che non mi appartiene.
Da quando ho assaporato il suo corpo e apprezzato il suo modo di fare l’amore, non riesco più a togliermela dalla testa.
Quella sera, maledetta e stupenda sera, non la dimenticherò mai più.
Lei venne a trovarci verso le cinque del pomeriggio: di solito a quell’ora io non sono a casa mentre mia moglie si.
Caso vuole che le apro la porta e lei, bella come sempre, mi lancia il suo sorriso ammaliatore insieme a uno sguardo mozzafiato; &egrave vestita con un vestito aderente, che, mette in evidenza, il suo seno e il suo spettacolare sedere.
La faccio entrare, ci scherzo come faccio sempre, battute sul sesso, su come potrei saltarle addosso approfittando del fatto che siamo soli, che mi annoio, che così potrei passare un’ oretta da favola…
E lei che fà?
Si alza viene verso di me e mi dice;
– Visto che abbiamo poco tempo, &egrave meglio che ci muoviamo…
Le sue mani vanno verso i miei calzoni, li slaccia e mi bacia.
Io sono ancora incredulo: solo il calore della sua bocca mi riporta alla realtà.
Il mio sesso ha reagito prima di me.
Ha già capito cosa lo aspetta e subito si &egrave gonfiato al tocco delle sue dita…
Vedo la sua bocca lasciare la mia e scendere piano.
La sua lingua lascia una scia sui miei capezzoli, poi, bacia il mio ombelico e arriva ai miei peli.
Le labbra si appoggiano sul glande, mentre le mani mi accarezzano le palle.
percepisco il calore delle sue labbra.
La bocca si stringe attorno al mio membro e comincia a fare un lento su e giù: sento le palle contrarsi dalla pelle d’oca che questa situazione mi ha creato.
Sono appoggiato al tavolo con le mani e, con l’inguine proteso verso questa demoniaca donna.
Sono talmente preso da questa fellatio, che solo ora mi accorgo che non l’ ho ancora toccata.
é lì vestita e piegata sul mio fallo.
Vedo solo la testa e penso a quanto ben di Dio c &egrave sotto quel vestito.
Le vene del mio membro pulsano forte.
Capisco che se non la stacco in fretta dal mio sesso, non potrò più fermarmi.
Le metto le mani sulla nuca e le dico di fermarsi.
Lei per tutta risposta, mette le sue dita tra le mie e aumenta il ritmo stringendo ancora di più le labbra.
Adesso &egrave tardi…ormai sono troppo avanti.
Il mio sperma esce e cercare la sua gola.
Sento i miei gemiti.
Il mio bacino spinge freneticamente verso il suo corpo.
Lei continua imperterrita a tenermi dentro di se…
Le mie gambe tremano negli ultimi spasmi di quel piacere infinito, poi, mi abbandono sul pavimento.
Lei mi guarda con occhi soddisfatti.
Lascia il mio sesso svuotato, inerme e sale a baciarmi.
Il bacio che mi dà &egrave un bacio di passione.
le sue mani giocano col mio cazzo: lo accarezzano.
Io le slaccio i bottoni del vestito e le tolgo il reggiseno;con la lingua vado a cercare i suoi capezzoli, punta estrema di una terza ben fatta.
Adesso, sento i suoi gemiti, mentre con la mano sono tra le sue gambe.
Le mie dita cercano il suo slip, sento che &egrave bagnato, lo sposto e comincio a penetrarla con due dita.
I miei denti mordono dolcemente i capezzoli…
I suoi gemiti di piacere sono una delizia per le mie orecchie.
Le dita sono entrate senza fatica, hanno aperto una porta schiusa: tutti questi giochi hanno risvegliato il mio membro che piano si irrigidisce.
Smetto di baciarle i seni; la prendo in braccio e l’appoggio sul tavolo.
Le alzo il vestito sino all’inguine, con un movimento deciso, le strappo lo slip.
Le guardo la strisciolina di peli al centro del suo pube, ben curati, esteticamente perfetti.
Vorrei entrare in lei col mio sesso e cominciare a godere di quel corpo così incredibile, ma con uno sforzo, mi fermo e con la bocca vado a cercare i suoi umori.
Sento le sue mani prendermi la testa e spingermi verso il suo fiore oscenamente aperto.
Senza più ritegno, mi spinge dentro di se e comincia a gridare frasi convulse.
Io so come farla venire…tocco i tasti giusti.
Lei accavalla le gambe dietro la mia testa, mi obbliga a entrare il più possibile e così, mi immergo tra i suoi flutti.
I i suoi umori mi travolgono, come le sue grida, poi, sento i tremiti crescere e la sento esplodere.
Quasi un pianto di felicità, mentre mi tiene dentro di se.
percepisco i muscoli vaginali rilassarsi e le gambe perdere forza.
Io continuo a leccarla come fosse un gelato.
La sento dirmi di smettere, dirmi che mi vuole dentro…la sento togliere le gambe dalla mia schiena e dischiudersi per ricevermi.
Il mio membro che ha sofferto nell’attesa, cerca il suo premio.
Mi alzo, lei lo prende in mano e lo dirige verso il suo pube; io vado a cercare le sue labbra e contemporaneamente entro in lei.
Le forzo dolcemente la bocca e la fica.
Sento i suoi gemiti di piacere sbattere contro la mia lingua e sento il suo corpo adattarsi a quella deliziosa intrusione.
Il tavolo bagnato dai nostri sudori le permette di ancheggiare con quel suo bel sedere.
Le mie mani sono adesso sulle sue natiche e palpeggiano la pelle.
Il mio cazzo sta perdendosi dentro la magnificenza di quella vagina.
Le spinte sono sempre più decise, fino a sentire le mie palle toccare il suo inguine.
Le nostre voci crescono come il nostro piacere.
Stacco la mia bocca da lei, voglio guardarla mentre sto per venirle dentro.
Vedo le sue natiche sobbalzare sotto le mie spinte’
Le tette, seguono il corpo e si muovono in modo erotico come un ballo proibito.
Il ritmo &egrave arrivato al suo culmine…
I miei affondi,sono di passione e insieme ci lasciamo travolgere dai nostri corpi.
Lo scambio di umori &egrave uno scontro di vita che presto vorrò ripetere, con questa forza della natura che mi ha stregato il cuore…

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