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Racconti Erotici Etero

Con Laura

By 3 Maggio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Perché a Laura, dopotutto, il cazzo piaceva. E sosteneva che il mio era il suo preferito. Così adesso seguivo quel suo bel culo abbondante ondeggiare, coperto del mio sperma, verso il bagno. Vedevo le gocce di seme brillare sulla sua schiena alla fioca luce che filtrava dalla finestra e riportarono la mia mente alla cavalcata appena conclusa. Ripensai alla sua calda e morbida figa che accoglieva il mio uccello duro, ai suoi gridolini estasiati mentre la scopavo tenendole le gambe appoggiate al petto, ai suoi lamenti soffocati mentre la inculavo e la masturbavo con le dita.
Laura aprì l’acqua della vasca e nel frattempo si sedette sul cesso a pisciare. Io mi accomodai sul bordo della vasca e la guardai in quell’atto per me così eccitante. Nonostante avessi appena sborrato non riuscii a reprimere una scarica di adrenalina a livello del bacino. Laura mi guardò maliziosa, sapeva che guardarla così mi piaceva. Mi chiamò a sé e, dopo aver messo una mano sotto al suo getto dorato, mi accarezzò il cazzo che pulsò istantaneamente.
L’acqua venne pronta e ci calammo nella grande vasca con le gambe incrociate. Sentivo i suoi piedi correre sul mio petto, scendere ad accarezzare la pancia e poi l’uccello. Mamma mia’ riusciva ad eccitarmi come nessuna al mondo!
Quando lo sentì di nuovo duro si tuffò come una sirena per un gran pompino in immersione. Ogni due o tre affondi, risaliva per respirare e poi giù ancora a succhiarmi. Che adorabile vacca!!!!
‘Aspettami.’ mi disse uscendo dalla vasca e dal bagno. Io mi rilassai a godermi il tepore dell’acqua e a sentire il cazzo che s’ammosciava un po’.
Laura tornò armata di un temibile strap-on colorato. ‘Adesso che sei bello rilassato dal bagnetto,’ disse, ‘vedrai come te lo gusti il giocattolone.’
Mi piaceva essere inculato dalle donne, lo preferivo rispetto al sesso con gli uomini. Mi piaceva succhiare dei bei cazzi reali, ma nel culo lo preferivo sormontato da un bel paio di tette.
Mi girai a pancia in sotto e sollevai le natiche, Laura vi si gettò in mezzo e iniziò a leccarmi. Non c’era bisogno di lubrificare perché già bello bagnato, ma lei adorava leccarmi il buchetto. Lo faceva prima di scoparmi ma anche nei nostri lunghi preliminari. Si metteva le mie gambe sulle spalle e mi slinguazzava il culo. E io godevo come un riccio in calore.
Poi sentii la punta dello strap-on appoggiarsi al buco e iniziare a spingere. Rilassai i muscoli e lo accolsi come meglio potevo. L’inizio &egrave sempre duro ma Laura sapeva come muoversi e mi penetrò fino alla cintura. Sentivo il grosso cazzo di gomma tutto dentro di me, fin quasi a togliermi il respiro. Laura cominciò a muoversi lentamente, a corti colpi via via sempre più profondi e lunghi. Man mano che m’inculava, il dolore lasciava il posto al piacere.
Potevo vedere la nostra immagine riflessa nello specchio del bagno. Sentii l’uccello tornare a farsi duro.
‘Andiamo di là.’ dissi tra un colpo e l’altro.
Laura si sfilò e sentii un gran vuoto dentro di me.

Tornammo in camera e Laura mi fece sdraiare sul letto, lei mi salì sopra offrendomi la sua figa calda e bagnata. Mi gettai a capofitto sulle sue grandi labbra e la leccai assetato del suo sesso. Lei fece lo stesso con la mia asta dura, regalandomi la doppia libido infilandomi di nuovo lo strap-on nel culo.
Si muoveva sul mio cazzo e spingeva il dildo in profondità. Io lappavo e leccavo, infilando più che potevo la faccia nel suo delizioso antro. Mi godevo ogni goccia dei suoi succhi, strofinavo il suo clitoride con la lingua. Leccare una bella figa calda e bagnata &egrave uno dei miei piaceri preferiti. Quasi quasi preferisco il 69 ad una cavalcata tradizionale.
Allungai la mano sul comodino e afferrai un altro vibratore, lo portai alla bocca e lo succhiai per riempirlo di saliva. Mentre lo strofinavo sulla figa di Laura sentivo le vibrazioni sulla lingua. Come avrei voluto un cazzo vero sulle labbra!
Mi feci bastare quello di gomma e lo spinsi nel culo della mia amante, che tremò di piacere e mi regalò una nuova onda salata.
‘Sei un porco!’ mi disse lavorando di più col suo dildo dentro di me. ‘Mi fai godere come una vacca.’ e tornò al mio uccello duro.
‘Dammi ancora la figa.’ le chiesi. Volevo scoparla fino a farla gridare e godere.
Sciogliemmo il 69 e Laura si sdraiò. Io scesi dal letto e la dirai a me. Le afferrai una gamba e strinsi l’altra tra le mie. L’avrei presa di fianco. Non trovai resistenza nell’entrare, aveva la figa in un bagno di libido. Sentii il cazzo avvolto nel suo caldo piacere. Presi a scoparla con velocità, affondando fin dove riuscivo, fino a toccarle il suo punto prezioso. Nel frattempo le leccavo il piede che stringevo a me.
Io sbuffavo, Laura gemeva e mi chiedeva di non fermarmi, sentivo lo sciabordio del suo sesso sotto i miei colpi. Mi teneva le mani sulle chiappe e mi tirava a sé. Sapevo che se fosse arrivata al buco del culo non avrei resistito oltre. Le sue dita graffiavano la mia carne, volevano raggiungere il mio fiorellino.
‘Lo sai che il culetto mi &egrave fatale.’ le dissi.
‘Lo so.’ rispose, ‘Ed &egrave proprio quello che voglio.’ Sollevò il busto e le sue mani trovarono quello che cercavano. Le sue dita accarezzarono il mio buchetto aperto. Una scarica di adrenalina corse lungo la mia spina dorsale.
‘Sto per venire.’ gridai mentre Laura sciabordava attorno al mio cazzo. Mi tolsi e presi a schizzare come un matto, le inondai la passera, le gambe, la pancia. Mi sembrava di non dover smettere mai più.
Quando alla fine le convulsioni scemarono crollai sul letto. Laura mi accarezzò il petto, la pancia, fino a giungere al cazzo, lo prese in mano e lo scrollò, poi lo pulì con la lingua mentre mi offriva il suo sesso coperto del mio seme. Allungai la lingua e raccolsi le gocce di sperma, le spalmai sul clitoride e respirai il suo caldo odore di eccitazione.
Tornò da me e mi guardò negli occhi prima di baciarmi ancora. La sua lingua saettava contro la mia e le succhiammo come in un doppio pompino.
‘Sei il mio porco preferito.’ mi disse.

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