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CONDOMINIO COLUPPI-6 APPARTAMENTI DI STORIE E DI SESSO-CAPITOLO II-

By 16 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Continuiamo il giro dello stabile: al piano terra sulla sinistra ci sta Michelone un ragazzo alto quasi due metri,figlio di ZiaCarla una vecchia battona dei viali D. che quel ragazzone stupido e nervose fosse veramente figlio di Don Alfonso molti dubitavano,primo fra tutti Serrano stesso che non notava in lui i tratti tipici della stirpe,ma ZiaCarla lo aveva giurato e spergiurato e giurato di nuovo e alla fine Don Alfonso aveva creduto alla versione della puttana. Michelone era un vero minchione. Poco vispo,passava il suo tempo al computer e in pizzeria con gli amici,non aveva un lavoro stabile e campava di furtarelli,truffe,robe da poco con quei disgraziati dei compari sua della pizzeria e coi soldi che gli passava la madre,che ancora a 50 anni faceva la vita ricevendo in casa vecchi pensionati arrapati,dottori del posto e verginelli. Michelone qualche ragazza se l’era pure trombata: Geg&egrave,una troietta da scuole private che faceva pompini deliziosi, Marisa la figlia del pizzaiolo,una rompi cazzo che però amava prenderselo nel culo(pratica che Michelone amava più di tutte,gli piaceva mettersi dietro una bella fighetta e ravanarle per bene il culo col suo grosso cazzo)e Sabrina,una sua quasi cugina,Jennifer e Susy,la figlia di un capetto del quartiere che una volta aveva minacciato il ragazzo a lasciarla stare e lui,vigliacco e cagone,non l’aveva più chiamata. Infine ClarissaMaria,la sua ragazza attuale. 23 anni,culo ritto,tette rifatte,vita di vespa,faccia da troia,rossetto ciliegia,occhi bistrati,neo finto sul labbro, Michelone se la chiavava da qualche anno e le faceva regali costosi che non si poteva permettere. La scopava nel culo,perché lei diceva che non le piaceva davanti. In realtà davanti si prendeva le minchie di Saro,Nino,Rubb&egrave,Joe,Diego,Antonio,Saverio..perch&egrave una figa così,dall’animo puttanesco come Zia Carla mica poteva trombare con uno solo come lui? E ZiaCarla che aveva riconosciuto il telento della ragazza le consigliava la strada della escort di alto bordo e intanto le copriva le uscite agli occhi del figlio. ClarissaMaria si faceva sbattere da Joe? Lei diceva che la ragazza stava al mercato con lei. Si faceva montare dal toro di carne di Robb&egrave e Diego assieme? ZiaCarla spergiurava che Clarissa stava a casa a studiare. Nino si faceva la fidanzatina del figlio in macchina sotto il cavalcavia? E lei giurava che stava al cinema con l’amica Silvia. Saro si faceva ciucciare la cappella e le palle dalla bocca di ciliegia di ClarissaMaria? E ZiaCarla asseriva che l’aveva vista tutto il giorno al bar con Silvia e Regina. Michelone pensando che la madre non potesse mentire si fidava di Clarissa che intanto la dava a mezzo quartiere.
Le corna di Michelone erano enormi. Adesso &egrave in casa a leccarsi di fronte allo specchio di camera. Poster alle pareti. Il golfo. Napoli campione d’Italia. Una sua foto con Clarissa alle giostre di A. (la stessa sera che lei,dopo essersi fatta riaccompagnare e concessa una sega veloce in macchina al fidanzato con la promessa che il giorno dopo le avrebbe portato quella maglietta di D&G che le piaceva tanto,si era fatta chiavare da Saro sulla sella di una vespa in un giardino vicino alla superstrada. Indossa camicia e cravatta,pantaloni scuri,pare un figurino. La madre lo bacia e gli dice di andare,&egrave tardi. ‘Comporti bene con zio Tonino,fallo divertire,portatalo a cena e fatti dare qualche soldo..’
‘Ma che palle! Tonino &egrave un tale strazio,parla solo di Napoli e di come da giovane ha conosciuto Totò. &egrave palloso”
‘Vai,lo sai che non può guidare,portalo fuori,3 ore passano in fretta e ci rimedi due soldi”
‘Dov’&egrave Clarissa,oggi non mi ha chiamato sul cell. e su face book era sconnessa’mannaggia..quella lì..ha sempre idee in testa..
‘Sta al mare da Marzia. Te l’ho detto. Non ti preoccupare..tornerà alle dieci. Lo giura. Dopo andrete a prendere il gelato assieme.
Clarissa invece si stava facendo chiavare da Riccardo,un avvocato che le aveva rimediato zia Carla,un signorone distinto e la sera avrebbe inventato una scusa per quel cornuto del fidanzato per essere libera di andare a farsi una sveltina con Rubb&egrave e la sua mazza tanta.
‘Ok,vado,ma solo per ‘sta volta’uggiaa,mammà’!’
‘Vai,vai..vattinne’vattinneeeeee’

Sopra Michelone,ZiaCarla e la bagascia di Clarissa,abitano Ciro e Masolina. Questi sono una coppia ordinaria almeno nella forma,ma come tutti i discendenti Coluppi erano come segnati dal sesso. Modesti lavoratori campavano con poco. Senza figli,erano anonimi e senza frivoli per la testa almeno fino a un paio di anni fa. Per via di alcune perdite nel soffitto e nelle tubature del bagno,avevano dovuto far effettuare dei lavori. Si rivolsero alla ditta che fece loro il minor preventivo, una ditta di NP che inviò due operai: Silviuccio e Ammar. Il primo piccolino,peloso e che parlava poco e pareva avere in bocca una cimice di metallo,l’altro un africano di trentanni alto,robusto,belloccio. Fecero i lavori,ma con calma e a metà il preventivo lievitò per via che erano venute fuori delle magagne al soffitto e robe così. Ci volevano altri 600 e. più le spese. Masolina disse allora che non potevano pagare oltre quanto stabilito e Silviuccio non fece una piega,tornò con Ammar fino a quando non ebbero ultimato i lavori concordati,quindi lasciò tutto come stava e se ne andò. I coniugi protestarono ma i due andarono via: muri rotti,soffitto scrostato.
Una settimana dopo Ammar si presentò alla casa di via O. e disse che per pochi euro(300+spese)in più avrebbe potuto finire lui venendo il sabato. Masolina propose di farsi furbi:dissero al nero che avrebbero pagato i 300 e+s. a Ammar e poi,a lavoro fatto,gli avrebbero dato solo 200 e. che erano quelli che avevano a disposizione. Così lo avrebbero fregato e avrebbero avuto il lavoro gratis. ‘E se si arrabbia?’ ‘Minacceremo di chiamare gli sbirri:chillo nero &egrave di sicuro senza permesso di suggiorno..’ disse Masolina.
In 5 sabati,Ammar da solo riparò tutto e mise ogni cosa a posto. Presentò un conto di 430 e. ‘Tienni e vattinne’! Fece Masolina con i 2 pezzi da 100 in mano.
‘Scherzate?’
‘Più nu tenemo. Vattinne..va..
‘Ma voi siete degli sciagurati morti di fame..io vi denuncio..
‘Statte zitto-intervenne Ciro-che sennò chiamiamo gli sbirri e ti rimandano in africa o da dove vieni:Congo,Senegalle’
Ammar gli mollò un manrovescio: ‘Imbecille,IO HO IL PERMESSO DI SOGGIORNO E VIVO IN ITALIA DA 16 anni’
Ciro volò sul divano tenendosi la mascella dolorante.
‘Brutto Caprone’fece Masalina,ma anche lei si beccò un schiaffo e arretrò di 2 metri.
‘Sentitemi:deficenti. O mi date gli altri 230 e.,brutti pezzenti o vi riempio di botte,ora!’
‘Nu li teniamo’ sibilarono entrambi impauriti.
‘Cacciateli!’
Tirano fuori pure gli spicci sotto gli scapaccioni di Ammar che faceva volare Ciro da una parte all’altra della casa,ma rimediarono solo altri 30 e.
Ammar sbuffò. Si inviperì. Colpì Masalina al culo e mollò uno schiaffo a Ciro che lo fece volare a terra di nuovo.
‘Tu prparami un caff&egrave e tu prendi tutta gli attrezzi da lavoro e caricali sull’ape.&egrave parecheggiata a qualche isolato di distanza. Farai un po’ di attività fisica.sei molle come una lucertola.!’ Ordino quello e loro,dopo essersi guardati fra di loro,fecero come richiesto. Quando Ciro fu partito per il primo carico. Ammar ordinò a Masalina: mentre il caff&egrave bolle,slacciami le scarpe e fammi un bel massaggio ai piedi,mi si gonfiano sempre quando lavoro..’
‘Ehi,nu ti stai allargando troppo???…io nu sono mica la tua serva’chiedilo a quella negra di tua mogl’
Ma non finì la frase che una manata di Ammar gli fece volare la faccia dall’altra parte.
‘Lo diventerai!sbrigati!’
Masalina impaurita fece come richiesto. Preparò caff&egrave e massaggiò i grossi piedi neri di Ammar. Erano enormi e odoravano di nero e di sudore. Provò ribrezzo ma dopo due scapaccioni di Ammar cambiò atteggiamento e ci dette dentro con più devozione. Mentre quello beveva rilassato e lei massaggiava i suoi piedi,si chiese come fosse il cazzo di Ammar. Gigante? Lei aveva conosciuto solo cazzi piccoli:prima quello del suo fidanzato,Pinella,un pianta guai del rione D.,che teneva una minchia fine fine,lunga ma come insensibile e poi quella di Ciro,suo marito,che di minchia manco la teneva da quanto era piccola. Proprio allora rientrò Ciro. Spossato e sudato. Quando vide la scena,sboccò: ‘Chi fai, strunza? E tu bastardo’ma anche lui ricevette un malrovescio che smontò ogni replica.
‘Da ora in poi le cose cambiano in questa casa. Io sono il vostro padrone fini a quando non pagherete il debito. Tornerò qui ogni sabato a rilassarmi e a farmi servire come un pascià! Intesi??’
‘Ma noi..- scapaccione alla Masalina che aveva parlato.
‘Tu finisci di caricare l’ape e torna su con 2 birre. Tu, prendimi un cuscino e accendi la tv,voglio bere in pace. Per cena prendete qualcosa giù al bar,non mi fido di una coppia di imbranati come voi. Vi insegnerò a cucinare qualche piatto africano” e rise di gusto.
Il sabato dopo tornò e mise le cose ancora più in chiaro.masolina si curava dei suoi piedi stanchi,del caff&egrave,dei cuscini,delle patatine,ecc. ciro andava su e giù a comprare birre fresche,pistacchi,a giocare la lotteria,ecc. per cena preparavano cose che piacevano a lui. Ammar mangiava in salotto,loro due facevano da camerieri e si dividevano le briciole dal suo piatto. I coniugi presero a fare quello che veniva ordianto loro prima relicando,poi a suon di schiaffoni e pedate nel culo obbedivano e basta. Dopo qualche sabato erano ormai giunti alla routine. Avevano pensato di chiamre gli sbirri e rivelare tutto,ma avevano paura di Ammar e poi si abituarono a quello stato di cose e in fondo piaceva loro. Masalina si stava innamorando di lui,lo vedeva forte,deciso,duro e sognava il suo cazzo nero,Ciro,che era sempre stato un minchione senza palle aveva uno scopo nella vita e si sentiva più libero ad obbedire a Ammar di quanto non si fosse mai sentito prima.
Un sabato Ammar venne solo dopo cena,a tarda notte. Si fece aprire.piombò in camera da letto dei due.
Ringhiò: ‘Tu TROIACCIA,vieni qui e fattelo sbattere dentro,ne ho voglia da tutta la sera e quella bagascia di mia moglie rompe il cazzo con le mestruazioni e tutto quanto..sono un uomo e voglio la mia figa’muoviti’tu vammi a prendere una birra in frigo e poi torna a goderti la scena..cornuto!!!’
Masolina che non vedeva l’ora si gettò ai piedi del padrone e gli tirò fuori l’uccello. Era come lo aveva sognato in tutti quei mesi: nero,grosso. Se lo ficcò in bocca e se lo stava mangiando coi denti se Ammar non fosse intervenuto con uno schiaffo a calmarla e a dirle di fare con calma. Anche Ciro obbedì e quando tornò con la birra Masolina stava spompinando Ammar come una vera troia arrapata. Dette la bottiglia al padrone e si mise in un angolo. Quello se la scolò in piedi mentre la troia ci dava sotto con il pompino. Quando ad Ammar sembrò il tempo prese la donna per i capelli la sbatt&egrave sul letto e glielo ficcò dentro. Quella urlò dal dolore ma presto il grido si trasformò in gioia. Ciro guardava. ‘Ecco come ci si batte una puttana come questa! Guarda e impara!’ ciro guardava ma anche imparando,un bestione di uccello come quello di Ammar mica lo possedeva.vedendolo all’opera,ciro quasi pensò che sarebbe stato bello farselo mettere al culo. Non gli era mai successo in vita sua ma quella situazione lo spingeva a pensare’
Rotto il ghiaccio sessuale, Ammar tornava ogni sabato. Ormai del debito nessuno dei 3 ci pensava. Masolina era una cagnetta tutta moine e docile nelle mani del padrone,stava ai suoi piedi ed era sempre pronta a prendergielo in bocca o in fica quando quello schioccava le dita e Ciro era stato promosso a tuttofare: puliva,rammendava la roba di Ammar(anche quella della famiglia che lui portava 2 volte alla settimana,per fare un piacere alla moglie..),lo serviva a tavola e al divano mentre guardava la tv,birra in mano,la moglie ai suoi piedi o con la bocca sul suo cazzo se gli andava. Anche Ciro oramai pensava solo al cazzo di Ammar dato che lo vedeva ogni pochino. Lui lo promosse a massaggiatore di piedi. Quindi a slinguazzatore di Masolina mentre quella lo sbocchinava ed infine ottenne di pulire i sessi degli amanti a fine sesso. Così Cirò assaggiò per la prima volta la sborra di Ammar e poteva leccargli la cappella per pulire. Lui non concedeva altro,ma Ciro volta dopo volta non desiderava altro. ciucciargli il cazzo. Impazziva di voglia. Ci perdeva il sonno. Poteva leccare e pulire ma poi Ammar lo spingeva via a pedate. Lui si fece più ardito ogni volta e indugiava qualche secondo di più a pulire,a leccare. Diceva che ne era rimasto ancora. Si beccava volentieri gli scapaccioni e le pedate di quello pur di tener in bocca più a lungo possibile quella verga gigante. Una notte chiese a Masolina di parlare a Ammar e convincerlo a fargli fare un pompino anche a lui. Quella dette di matto. Pensando che il marito volesse portargli via l’osso lo coprì di insulti,graffi e sputi e lo pestò coi tacchi di una scarpa. ‘Niente dirò!’ ma il sabato dopo Ammar scoprì come erano andati i fatti e chiamò Ciro.
‘Così,vorresti ciucciarmi il cazzo anche tu? Non &egrave vero?’
‘..sì”
‘Oh, bene. Ti accontento. Ma troppo facile ciucciare un cazzo così,tanto per diletto e poi io ho tua moglie per questo. Prima ti becchi la parte brutta della cosa: ti sfonderò il culo e poi con il cazzo pieno della tua merda e del tuo sangue ti lascerò leccarmi il cazzo’mettiti in ginocchio qui davanti a me’a 4 zampe,così..tu,troia fammelo rizzare che gli rompo il culo,questa sera’.
Ciro impazzi di paura,ma dopo due schiaffi e dopo che Ammar gli ebbe sventolato l’affare di fronte a viso dicendo: ‘Vuoi rinunciare a questo cazzone nero’??’ cedette. Si mise a culo dispoinubile al suo nuovo padrone e se lo prese in culo.
Impazzì di dolore e urlò tutto il tempo.
Sventrato,debole e devastato dal dolore svenne. Ma quando si riprese il cazzo nero,pieno di merda del suo culo,lo aspettava. Ciro aprì la bocca con gioia e se lo succhiò tutto fino alla fine.
Adesso,mentre noi osserviamo gli abitanti della casa di via O.con occhi privilegiati,Amman non &egrave in casa,Ciro &egrave in cucina a preparare la cena per Masolina che sta in camera da letto,nuda che legge una rivista. Tutto procede al meglio per loro.
All’ultimo piano di sinistra abita invece Addolorata che merita un’ultima storia a sé del tutto particolare.

Per commenti,critiche,suggerimenti: dorfett@alice.it

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