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Racconti Erotici Etero

Corsa preparatoria

By 21 Marzo 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Melissa la conoscevamo tutti nel nostro quartiere, lei faceva la modella. Si diceva che selezionava solamente i ragazzi più belli, oppure quelli che gli potevano far fare carriera. Per questo non l’avevo mai calcolata lei con i suoi capelli biondi e lisci, occhi azzurri, il suo seno e le sue labbra carnose, di sicuro non avrebbe considerato un falegname come me.
Non sono il tipico belloccio, dalla mia ho la determinazione e l’innato talento di far cadere le donne nella mia rete, per il resto mi arrangio.
In quel periodo stavo preparando la straMilano e tutte le sere andavo a correre, una sera nel parco dove finivano i 18km di corsa incontro lei le sta facendo una corsa leggera, una velocità per cui potevo rallentare quel poco per godermi il suo culetto ballerino. Indossava un paio di short grigi cortissimi e un top attillato, dalla mia posizione potevo vedere quel fantastico culetto costretto in quegli short fantastici. La visione dura poco, perche la raggiungo e la supero, mentre lo faccio sento lei che mi chiama… ” scusa, scusa!” io mi giro e mi fermo, e la guardo come per chiedere cosa volesse da me, “Scusami, tu abiti vicino a me vero?” io rispondo con un cenno lei continua “ti scoccia se facciamo la strada a tornare insieme, è venuto tardi e ho paura a rientrare da sola” io gli rispondo da bastardo, visto che da una come lei non potrei di sicuro avere soddisfazione “basta che tieni il passo, non posso abbassare la media!”
riprendo a correre, e lei dietro cerca di tenere il passo, arriviamo sotto il mio palazzo e mi fermo, lei si ferma e ansima perchè il passo che ho tenuto era decisamente spedito, mentre si piega sulle gambe posso ammirare il suo fantastico seno che fà capolino dal top scollato che indossa, me la rido sotto i baffi e chiedo ” tutto apposto? io i miei km li ho finiti ma se vuoi ti accompagno fino a casa”, lei mi guarda ancora tutta sudata e mi risponde “va bene”.
Mentre percorriamo la strada da casa mia a sua lei mi fa delle battute simpatiche, io gli rispondo a spizzichi e bocconi, voglio tirarmela un po. Arrivati sotto casa sua, mi chiede se voglio salire a bere qualcosa, io che per tutta la strada mi sono tenuto un’eccitazione dentro gli rispondo ” va bene, dai beviamo qualcosa” mentre saliamo in casa però il mio cazzo inizia a ingrossarsi, sarà la vista del suo culetto sudato negli short che sale e scende sulle scale, avrà gli slip? mi chiedo.
entriamo in casa, e lei mi fa accomodare in cucina, ci sediamo uno vicino all’altra e noto che il solco tra le sue gambe sugli short è completamente bagnato, come il top intorno al seno.
lei mi dici, “sai, sono stanchissima corri fortissimo, mi fa male pure la schiena!” e io gli rispondo “devi fare streccing prima e dopo la corsa, cosi non hai dolori” la prendo per mano e la porto sul tappeto in salotto e la faccio stendere, gli sfilo le scarpe e prendo una gamba inizio a fargli fare esercizi, alzare abbassare, lei sembra compiaciuta, ma io lo faccio per godermi la vista del suo solco ora ne sono sicuro non indossa nulla sotto gli short. Allungo le mani lungo le gambe massaggiandola piano, lentamente, lei non dice nulla e lascia che le mie mani passino su e giù…poi si tira quasi seduta allunga una mano su di me e l’appoggia sul mio pacco già duro, e mi dice maliziosa “direi che faccio sempre uno splendido effetto”, io passo le mani sul solco tra le gambe e ribatto “anche tu se fradicia! direi che anch’io faccio un ottimo effetto” cosi dicendo prendo gli short che lei si lascia sfilare, come immaginavo non indossa slip. Passo le mani lungo le gambe e prendo le caviglie le alzo mentre con la lingua mi abbasso e l’appoggio sul suo clito, la mia lingua inizia a giocare e leccare sapientemente, la sua figa depilata è spettacolare, anche se dopo una corsa mi inebria di un ottimo profumo, lecco e passo la lingua dal clito a scendere fino al buchino e mi insidio dentro, lei inizia a gemere e a emettere ansimi di godimento, ogni volta che emette un gridolino la mia lingua lavora con più insistenza. le si scopre le tette e inizia a giocarci, mentre lo fa sento il mio cazzo che aumenta ancora di volume quasi mi fa male.
Mi stacco e mi spoglio completamente nudo, mentre lo faccio melissa si masturba compiaciuta leccandosi le labbra. Io mi riabbasso su di lei e passo il mio pene lungo il suo solco facendolo bagnare dei suoi umori, lo tengo stretto in mano e lo passo sulla sua figa come se fosse un grosso dildo, lei inizia a implorare di averlo, e io continuo a giocare tra il clitoride e il suo buchino, quando la vedo con gli occhi pieni di eccitazione allora punto il mio cazzone e inizio ad entrare, la sento stretta ma non mi fermo voglio far sentire alla modella tutta la maestosità del mio cazzo. Spingo e lei grida si aggrappa a me e io non mi fermo lo sento che scorre ed entra con forza dentro di lei, il mio cazzo è come se facesse un tuffo in acqua da quanto è bagnata lo spingo e inizio un veloce e forte andirivieni, lei sente il mio cazzo e mi incita a darglielo di più e io non la deludo. Mi sazio passando la mia lingua lungo i suoi capezzoli e tenendoli tra le labbra e leccandoli forte, poi mi fermo mi stacco da lei, lei protesta, ma la prendo per i fianchi e la faccio girare passo un dito lungo la sua figa poi punto il mio cazzone nel suo buchino e senza chiedere entro con forza e decisione, lei emette un grido ma il mio cazzone è già piantato dentro di lei. Subito inizia a godere come una matta quasi come il mio pene ben piantato dentro il suo culetto, continuo a spingere senza fermarmi, mi concedo anche una sculacciata su quel culetto da modella e poi tra un suo urlo e l’altro io la riempio di calda sbora il culetto.
mi stacco, e gli passo davanti e lei avida inizia a passare la lingua lungo l’asta e a leccarlo tutto, lecca divinamente lo fa tornare duro in un attimo, passa la lingua sulla capella e per tutta l’asta giocando con una mano sui testicoli, apre la bocca e lo ingoia e io gli dò da bere in un’esplosione impressionante.Lei lecca via le ultime gocce dalla mia asta, ingoia e mi dice, “ora non ho più sete!”

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