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Racconti Erotici Etero

Cosa può succedere se si sbaglia numero di cellulare

By 3 Febbraio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Il mio numero di cellulare lo hanno molte persone, da quando è comparso in un volantino pubblicitario di una festa che ho organizzato. Un giorno mi arriva un sms da un numero che non conoscevo dove c’era scritto: ‘Ho avuto un contrattempo, ritardo un’ora, aspettami!’.
Io rispondo che avrei aspettato volentieri, ma non sapevo a chi e dove dovevo aspettare.
Mi arriva un secondo sms: ‘Non mi prendere in giro, ci vediamo alle 19:00 allo scoglio!’.
E’ vero che era estate ma non sapevo di che scoglio si parlasse, ne chi era a scrivere, non volendo essere invadente e continuare una conversazione con una persona che non conoscevo gli dico che sicuramente stava sbagliando persona, gli scrivo il mio nome e gli dico che sono Siciliano.
Per tutta la giornata non ricevo più nessun messaggio. La sera vado a letto e quasi quando stavo per addormentarmi mi arriva un altro sms: ‘Scusa per oggi, mi sono resa conto solo dopo di aver sbagliato numero, comunque mi presento, mi chiamo Gabriella e sono della Sardegna’, io le rispondo che non deve preoccuparsi dell’errore, può capitare a tutti e le auguro la buona notte, lei mi risponde dicendomi: ‘Buona notte! Un bacio’
L’indomani mattina mi arriva un altro sms: ‘Buon giorno! Come hai passato la notte?’
Questo sms mi sorprende tanto, non pensavo che ci sarebbe stato un seguito, le rispondo che l’avevo passata bene, e le chiedo di parlarmi un po’ di lei dato che non ci conosciamo, mi avrebbe fatto piacere sapere qualcosa in più. La sua risposta non tarda ad arrivare, mi dice che ha 23 anni, alta 1.68 m, fisico nella media, bruna con gli occhi castani, quindi mi chiede di descrivermi, io gli dico di avere 26 anni, alto 1.78 m, peso 85 Kg, castano con occhi castani. Infine le chiedo se è fidanzata.
La sua risposta è: ‘NO! Mi vedo con un ragazzo, ma sto per troncare il rapporto! Tu invece sei fidanzato?’ Io le rispondo di no!
Iniziano tutta una serie di sms in cui ognuno scrive all’altro cosa cerca nelle persone dell’altro sesso, da li a breve cominciamo a descrivere nei dettagli il proprio partner ideale e cominciano i commenti sul fatto che l’altra persona possa o meno essere il partner ideale.
La sera l’ultimo sms che ricevo dice: ‘Sei una persona molto intrigante, mi piacerebbe conoscerti di persona, ma io non posso venire da te, perché non vieni qualche giorno in Sardegna?’
Io non rispondo, mi piglio la notte per pensarci, non l’avevo mai vista neanche in foto, non sapevo nulla di lei tranne quello che mi aveva scritto, non stava correndo un po’ troppo? Non sapevo cosa rispondere, ci avrei pensato un po’ su, con questa decisione da prendere mi addormento.
Erano le 7:00 e mi arriva un sms, era lei, mi chiede se avevo passato bene la nottata e perché non le avevo risposto alla domanda della sera prima, io senza pensarci ancora su, le rispondo che il mese dopo sarei andato, se le andava bene sarei stato da lei 4 giorni.
‘SIIII!’ è la sua risposta. Allora io le chiedo informazioni su cosa avremmo fatto e dove avrei dormito, mi dice che preferiva prendermi un albergo a Oristano, lei abitava in un paese a 10 minuti di distanza, così saremmo stati tranquilli senza gli occhi addosso di chi la conosceva. Per me era pure meglio, avrei avuto i miei spazi e se non mi sarebbe piaciuta mi sarei fatto 4 giorni di vacanza.
Nei giorni seguenti gli sms erano sempre più frequenti, si parlava di tutto e io ne approfittavo per farle domande anche molto personali, ho cominciato dal chiederle come le piaceva vestirsi (pantaloni, felpe e scarpe da tennis nel periodo invernale che sostituiva con pantaloni, magliette e infradito in estate), le ho detto che secondo me non si vestiva in maniera molto femminile e la sua risposta è stata che non vuole essere importunata quando cammina per strada, le chiedo se era successo e lei mi dice che le succede tutte le volte che mette una camicia, così le chiedo come mai solo con la camicia e lei mi risponde che ha un seno abbondante, normalmente mette maglioni larghi, ma quando mette la camicia si vede molto e camminando viene spesso importunata, non posso fare a meno di chiederle la misura, la sua risposta che mi lascia senza parole è ‘La sesta!’.
Allora comincio a fantasticare, cerco di immaginare questo enorme seno, lo comincio anche a desiderare, chissà come sarebbe andata quella vacanza, i miei sogni su di essa cominciano a diventare sempre più erotici, poi si trasformano in sogni porno! Ormai non vedo l’ora di partire, anche se non so cosa mi aspetta.
Il tempo passa e finalmente arriva il giorno della partenza, prendo la nave che porta in Sardegna la sera in modo da essere la al mattino.
Una volta sulla nave le chiedo come ci saremmo riconosciuti, come si sarebbe vestita.
Lei mi dice che per l’occasione si sarebbe messa un jeans bianco e una camicia rosa (negli ultimi giorni l’ho molto stuzzicata dicendole che la volevo vedere in camicia), contentissimo le rispondo che così vestita l’avrei riconosciuta di sicuro e che io ero vestito con un pantalone blu e una polo bianca.
La nave si avvicina al porto, finalmente attracca e io scendo, lo sguardo è già alla sua ricerca tra la folla che c’è al porto cerco di trovarla, dopo un poco vedo una ragazza che dall’abbigliamento e dal seno non può che essere lei e mi avvicino, anche lei fa lo stesso, la guardo dalla testa ai piedi, è davvero una bella ragazza, ha un bel fisico e la camicia esalta un seno davvero enorme, ha due bottoni sbottonati e quindi si riesce a vedere una scollatura da paura. Appena arriviamo uno di fronte all’altra prima ancora di salutarla le esclamo: ‘Complimenti!’ lei arrossisce un po’, mi ringrazia e ci salutiamo, mi dice che ha la macchina posteggiata poco distante da li e ci incamminiamo, lungo la strada per qualche secondo regna il silenzio, poi rompo il ghiaccio dicendole: ‘Non mi avevi detto di essere così bella! Ti faccio di nuovo i complimenti!’
Gabriella: ‘Mi stai facendo vergognare! E poi non è vero che sono così bella! Sono normale! Invece sei tu a essere davvero carino!’
Anch’io la ringrazio. E continuando a camminare mi giro di tanto in tanto a guardare la sua scollatura, mi piace da impazzire, infatti subito mi inizia un’erezione, io faccio l’indifferente sperando che non se ne accorga. Entriamo in macchina e dice che mi avrebbe portato a fare colazione in un bar sulla spiaggia, io accetto e mette in moto.
Continua dicendomi che era contenta che sono venuto, anche se non sapeva cosa aspettarsi, ma ora che mi ha visto lo è ancora di più, anche perché si era fatta l’idea che io non fossi molto bello ma l’avevo intrigata così tanto che, mi voleva conoscere lo stesso, ma adesso che ero li si era resa conto che le piacevo e quindi era davvero molto contenta. In quel momento mi monto un po’ la testa, comincio a immaginare come avremmo trascorso la giornata e che lei o prima o poi ci avrebbe provato con me (lo so sembra strano che dico così ma io porto sempre a fare il primo passo la donna, mi piace far così e diciamo anche che ci sono sempre riuscito). Le chiedo cosa l’aveva colpita di me, dato che è una ragazza molto bella e secondo me aveva già molti ragazzi che gli giravano intorno, quindi non capivo perché aveva voluto che io andassi con il rischio anche che non le piacessi.
Mi spiega che è vero che è molto corteggiata, ma ogni volta che si mette con qualcuno è sempre sfortunata, lei si innamora e poi le cose non vanno come devono e si lasciano, è già successo 3 volte ed ha sofferto davvero tanto. Questa volta non si voleva fare fidanzata ma passare delle belle giornate con un ragazzo senza pensare al loro futuro insieme, quindi non le interessava molto la bellezza ma voleva un ragazzo che la sapesse far felice per qualche giorno, in fondo sarebbe stata libera di far ciò che voleva, dopo che lo conosceva poteva anche dirgli che non le piaceva e ognuno sarebbe andato per la propria strada. Anche adesso che mi aveva visto, non sapeva come sarebbero andati questi giorno e come ci saremmo trovati insieme ma questo non la preoccupava perché si sentiva libera di far ciò che voleva.
Mentre parlava siamo arrivati alla spiaggia, parcheggia e scendiamo dall’auto, io le vado affianco e mi fermo per togliermi le scarpe, lei aspetta che io mi rialzo e si abbassa verso di me, la camicia si allarga e lascia in bella vista il suo enorme seno, tenuto da un reggiseno bianco ricamato, io lo fisso senza distrarmi un attimo, lei toglie le scarpe, si rialza, mi guarda e dice: ‘Mi sa che ti piace tanto il mio seno, è da quando mi hai visto che non perdi l’occasione per fissarlo!’
Le chiedo scusa, ma le ammetto che non riesco a farne a meno, è troppo bello, non ne ho mai visto uno così da vicino.
Ci sediamo in un tavolino del bar, una di fronte all’altro, c’è davvero molto caldo tanto che le propongo di andare a mare uno di quei giorni, lei ammette che ci aveva già pensato, e sicuramente lo avremmo fatto. Ordiniamo due caffè freddi e due brioche, nell’attesa ci guardiamo il panorama, la spiaggia è molto affollata, tantissima gente è in acqua, fa davvero molto caldo e il mare è favoloso, liscio come l’olio.
Non posso non notare il gran numero di ragazze in topless, in neanche 100 metri ce ne sono una decina, lo faccio notare a Gabriella e lei mi dice che in quelle zone è una cosa normale, molte ragazza prendono il sole in quel modo, le chiedo se lei lo avesse mai fatto, mi dice di si, ma solo quando c’è poca gente, il suo seno non passa inosservato come quello delle ragazze che stavo vedendo io, quindi si vergognava ad avere lo sguardo di tutti gli uomini di sopra.
Effettivamente non le si può dare torto.
Intanto arrivano i caffè e le brioche, le cominciamo a mangiare e il mio sguardo viene catturato dalle sue labbra, fino a quel momento non le avevo notate, ma sono davvero carnose e di un colore abbastanza vivo anche se non aveva rossetto, la guardo un po’ e dopo alcuni morsi, il mio pensiero comincia a volare via e senza accorgermene comincio a immaginarla con il mio pene tra le sue labbra, che pensiero eccitante, ma dopo poco vengo interrotto dalle sue parole: ‘Come mai mi stai fissando la bocca? Cosa c’è che non va?’, a quel punto mi imbarazzo, non so cosa dire, l’unica risposta che riesco a dare è: ‘Hai delle labbra molto belle, ti guardavo per questo!’. Lei si mette a ridere e continua a mangiare.
Appena finito ci dirigiamo verso la macchina, mi dice che mi avrebbe accompagnato in albergo, mi avrebbe dato il tempo di farmi una doccia e poi prima di pranzo sarebbe passata a prendermi per mangiare insieme. Intanto avrebbe dovuto sbrigare delle faccende. Appena arrivati davanti all’hotel prima di farmi scendere dalla macchina mi dice: ‘La camera te l’ho scelta io, ed è il mio regalo per ringraziarti di essere venuto, spero ti piaccia e spero che la sfrutterai appieno!’.
Le sue parole mi sembrano un chiaro invito’ , le rispondo che dopo averla vista le avrei mandato un sms per dirle cosa ne pensavo, mi avvicino a lei per salutarla e lei mi da un bacio sulle labbra, si allontana subito e mi dice a dopo.
Scendo dalla macchina ed entro in hotel. Mi presento e gli dico che mi avevano prenotato una camera, mi rispondono che era la 333, l’unica del terzo piano, non potevo sbagliare. Prendo l’ascensore, arrivo al piano e mi trovo davanti alla porta della stanza, la apro immediatamente, sto morendo dalla curiosità.
Appena entro resto davvero estasiato, è una camera abbastanza grande con davanti un finestrone che dà su una grande terrazza, sulla destra un letto matrimoniale fuori standard, infatti è circa 3 metri per 3 metri, non ne avevo mai visto uno così grande, dal lato sinistro una televisione da 42′ in alto e uno specchio che prende tutta la parete, tutto il pavimento è di marmo bianco lucido, apro la porta del bagno e con mio gran stupore mi appare davanti una gigantesca vasca ad idromassaggio, tutti i sanitari sono coperti da cuscini di peluche, torno nella camera e vado verso il terrazzo, anche questo è stupendo, è grande una cinquantina di metri quadri, vicino alla ringhiera che è totalmente trasparente vi sono 2 sdraio con un materassino sopra, dall’altro lato vi è un tavolo con 4 sedie, il tutto è di legno. Da questo terrazzo c’era una splendida visuale, si vedeva tutta la spiaggia e il favoloso mare.
La stanza era davvero fantastica, chissà quanto stava spendendo Gabriella, stava davvero facendo una pazzia, mi viene in mente la frase che mi aveva detto, ossia di sfruttarla appieno, diciamo che anch’io ho la stessa speranza, mentre faccio questi pensieri, mi viene un’idea, prendo il cellulare e le scrivo il seguente sms:
.
Mi risponde che per lei va bene e che sarebbe arrivata verso le 13:00.
Io chiamo alla reception e chiedo di ricevere il pranzo in camera per 2 persone, il menù sarebbe stato:
Gamberi in salsa rosa
Pennette allo scoglio
Involtini di pesce spada e gamberoni
Ananas
Babà con la panna
Da bere: Acqua, vino bianco e limoncello
Ho chiesto espressamente che di vino ne avrei voluto 3 bottiglie, e doveva essere leggermente frizzantino. Doveva essere da me tutto alle 12:50.
Io mi preparo e sono pronto in largo anticipo, sono molto ansioso, non vedo l’ora che arrivi Gabriella. Alle 12:50 arrivano 3 camerieri con tutto il necessario per apparecchiare e per mangiare, mi portano anche un piccolo gazebo montabile dicendomi che sicuramente avrei voluto pranzare fuori e quindi ne avrei avuto bisogno perché c’era troppo caldo.
Fanno appena in tempo a sistemare tutto ed ad andarsene che bussa qualcuno, era sicuramente lei, vado ad aprire.
Appena apro la porta resto senza parole, la guardo dalla testa ai piedi, è uno spettacolo, abitino nero corto fino a meta coscia, aderente fino a sotto il seno e poi partivano 2 triangoli che sorreggevano le due tette e si legavano dietro al collo, sul fianco ricamata una rosa rossa, ai piedi dei sandali con dei tacchi da circa 10 cm. Capelli legati dietro la testa a coda di cavallo.
Mi avvicino per darle un bacio e lei ancora una volta me ne da uno sulle labbra e poi mi dice: ‘Mi fai entrare o devo restare qui sulla porta?’, mi rendo conto che ero rimasto un po’ imbambolato, così mi riprendo e la faccio accomodare, le dico che il pranzo era pronto e avremmo cenato nel terrazzo, ma prima avrei voluto farle qualche foto, lei acconsente, io la faccio avvicinare alla ringhiera del terrazzo, prendo la macchina fotografica e comincio a farle, inizialmente la prendo da lontano così da inquadrare anche tutto il panorama, poi mi comincio ad avvicinare sempre più da vicino, concentrandomi sulla sua persona, fino a farle alcuni primi piani in cui si evidenziava il suo viso e il suo seno. Prima di posare la macchina fotografica le chiedo di girarsi di schiena e guardare il panorama, in questa posizione la fotografo da dietro e di lato, devo dire che col soggetto che stavo fotografando mi sono venute delle splendide foto.
Adesso ci spostiamo e andiamo verso il tavolo, la precedo, le sposto la sedia e l’aiuto ad accomodarsi, appena si siede io vado al mio posto di fronte a lei e mi siedo. Prima di scoperchiare i piatti e incominciare a mangiare stappo la prima bottiglia di vino e riempio i 2 bicchieri, lei mi dice di versarne poco a lei perché non lo regge tanto, ma le rispondo che decido io, lei non si deve preoccupare. Prendiamo i calici in mano e gli propongo di brindare a noi 2 e ai 4 giorni che trascorreremo insieme, io bevo tutto il bicchiere, lei solo metà.
A quel punto li riempio di nuovo e scoperchio i piatti con l’antipasto, aspetto che sia lei ad assaggiare per prima, la fisso, la vedo sorridere, a questo punto anch’io comincio a mangiare, devo dire che sono davvero buoni, le chiedo se le stanno piacendo e mi risponde di si, appena finiamo l’antipasto beviamo un altro po’ di vino, mi alzo, vado al tavolinetto in cui vi erano le altre pietanze e prendo la pirofila con la pasta, riempio prima il suo piatto e poi il mio, mi risiedo per mangiare e lei mentre che la fisso negli occhi accavalla le gambe, già il vestitino da quando era seduta le era salito e la copriva appena, appena ha accavallato le gambe, quella che stava sopra è rimasta scoperta fino quasi al sedere, è troppo bona, mi sta cominciando a fare impazzire davvero.
Il pranzo continua, i toni si fanno sempre più allegri, aiutati anche dal vino, passiamo al secondo e stappo anche la seconda bottiglia di vino. Il caldo si fa sentire e il vino fa il suo effetto, quindi ne approfitto e sbottono gi ultimi 2 bottoni della mia camicia, lei mi guarda e sorride senza però dire nulla, la guardo mentre sguscia i gamberoni, è molto brava , li comincia a mangiare e mi dice: ‘Questi gamberoni sono dolcissimi, e si sposano molto bene con il vino, ma non posso esagerare, rischio di perdere il controllo di me stessa! Anche se forse è questo quello che vuoi, dato che non perdi occasione per riempirmi il calice.’
Le rispondo: ‘Non voglio che tu perda il controllo, ma solo che ti sciolga un po’, e penso che ci sto riuscendo! Che ne dici se aspettiamo un po’ per il dolce? Ti vorrei fare qualche altra foto mentre sei qui seduta al tavolo in questa posizione e sorseggi il vino!’
Lei annuisce e io riprendo la macchina fotografica.
Le faccio varie foto da varie angolazioni, sia mentre ha il calice in mano, sia mentre sta bevendo, è fantastica, mi sta facendo eccitare da morire, sta incominciando a divertirsi e a seconda la posizione in cui mi metto per fare la foto lei si sposta in modo che sia il più sensuale possibile, tanto che il vestitino le è arrivato all’inguine e mentre mi metto quasi frontale a fare la foto, mi blocco, la guardo attentamente e mi accorgo che non ha nulla sotto il vestito, tra le gambe si nota un inizio di peli rasati, lunghi (anche se non vedo bene) qualche millimetro. In questa posizione le scatto diverse foto e cercando di non farmene accorgere le faccio alcune foto con lo zoom inquadrando bene le sue parte intime, ho fatto diverse foto alle sue cosce accavallate col vestitino altissimo e l’inizio dei peli della sua vagina che si intravedono.
A questo punto la faccio alzare e le dico di distendersi sulla sdraio, ne avrei fatte delle altre. Senza aggiustarsi il vestito, posiziona la sdraio perfettamente orizzontale e ci si stende sopra a pancia in giù, con le braccia piegate che le sorreggevano la testa e sorride. Io scatto tantissime foto, girandole intorno, non sapevo se scattarne di più frontali, in cui lei mi mostrava il suo viso e le sue splendide tette che in questa posizione sembravano ancora più grandi, oppure più dal di dietro in cui lo spettacolo che si vedeva non era da meno, il vestitino così alzato non riusciva a coprire completamente il sedere e quindi lo spettacolo era stupendo.
Il mio cazzo diventava sempre più duro ad ogni foto, era troppo provocante, la mia eccitazione saliva sempre più.
Non so quante foto ho fatto, ma erano davvero tante, quindi le dico che era giunto il momento del dolce, le chiedo se lo voleva portato sulla sdraio o tornava a tavola, lei alzandosi mi dice che sarebbe tornata al tavolo, questa volta lungo il tragitto si abbassa il vestitino riportandolo alla posizione normale, si accorge che l’ho vista e mi dice: ‘Questo vestito è un po’ corto, e si alza senza che me ne accorgo, stavo per rimanere nuda!’.
Non so perché ma non penso che stava rimanendo nuda per caso, è evidente che gli piace provocarmi, ma neanch’io sarò da meno, voglio che sia lei a fare il primo passo’ Quindi senza risponderle vado a prendere i piattini con i babà, le porgo il suo e cominciamo a mangiarli, lei lo rompe con la forchettina e si mangia i primi bocconi, io invece comincio a mangiare la panna prendendola con la forchetta, quando era quasi finita mi avvicino con la testa al piatto e comincio a leccare l’interno del babà fino a ripulirlo dalla panna, lo lecco lentamente in modo da essere sicuro che lei mi stia guardando e non smetto finchè non l’ho ripulito per bene, a questo punto le dico: ‘Mi piace tanto mangiarmi prima la panna e poi il resto del babà, e questo è l’unico modo per pulirlo bene’.
Lei mi guarda e mi sorride, io continuo dicendo: ‘Peccato che sia finita, era davvero buona, la mia lingua l’ha gustata tanto e lei è una buon gustaia’.
Finiamo di mangiare, verso un bel bicchierino di limoncello e lo beviamo, a quel punto le chiedo se le va di distendersi sulle sdraio per digerire un po’ e prenderci il sole, così ne approfittavamo anche per abbronzarci un po’. Lei annuisce con la testa.
Mentre ci avviciniamo alle sdraio io mi tolgo prima la camicia e poi i pantaloni, rimanendo in boxer, mi giustifico con lei dicendo che da vestito non mi sarei abbronzato, noto che dopo poco il suo sguardo cade sul rigonfiamento dei boxer, effettivamente il mio cazzo era un po’ teso anche se non al massimo e quindi era in bella evidenza. Mi distendo sulla mia sdraio per primo a pancia in su.
Anche lei si distende nella stessa posizione, dopodiché si scioglie il vestitino da dietro il collo e se lo abbassa fino a sotto l’ombelico, come immaginavo non aveva reggiseno, quindi finalmente mi sta mostrando le sue tettone, che sono grandi, e molto belle! Vorrei tanto avere accanto a me la macchina fotografica, avrei ricominciato il book fotografico. Intanto lei mi dice: ‘Anch’io mi voglio abbronzare, spero non ti dia fastidio che resto in topless?’
Rispondo: ‘Certo che no! Mi fa solo piacere, non capita tutti i giorni di poter ammirare delle tette come le tue, e noto con grande piacere che sono anche molto sode!’. Mentre parlo è inevitabile il mio pene continua a crescere e a diventare duro, i boxer si gonfiano sempre di più, distolgo lo sguardo dalle sue tette e la guardo negli occhi, non c’è dubbio mi sta fissando il cazzo, finalmente le mie provocazioni stanno facendo il loro effetto, anche se non so quanto riesco ad aspettare, anche lei mi sta provocando tanto e ho una voglia incredibile di scoparla. Devo abbreviare i tempi altrimenti le salto addosso. Allora mi viene un’idea e le dico: ‘Il sole è davvero forte, mi sa che rischiamo di scottarci, ci dovremmo passare la crema protettiva, se vuoi prendo la mia e te la passo anche a te!’
Lei mi risponde che è una buona idea, e che se a lei la crema la passavo io, a me la passava lei. Io naturalmente accetto.
Vado a prendere la crema, la faccio mettere a sedere, mi dispongo dietro di lei a gambe divaricate e comincio a passarle la crema nelle spalle, con le mani le accarezzo la pelle lentamente, voglio passarle questa crema senza fretta, è il mio momento per farle aumentare il desiderio, dalle spalle continuo a passarla sulla schiena, scendo sempre più in basso, appena finisco con la schiena passo alle braccia, prima uno e poi l’altro, a questo punto devo passarla sul davanti, ma non la faccio girare, sono io ad allargare di più le gambe, avvicinandomi a lei, fino ad appoggiarmi alla sua schiena con il mio petto e il mio cazzo si appoggia al suo fondo schiena, lei si irrigidisce un attimo, non si aspettava questa mia mossa, ma continua a non dire nulla, io mi metto altra crema sulle mani e comincio a passarla sulla parte anteriore del collo, poi scendo sulla parte alta del petto, continuo a scendere allargando le mani sul laterale del suo corpo, appena sono sceso quel tanto da non toccarle il seno ritorno sul davanti, le passo la crema sulla sua pancia , ha un addome davvero piatto, nonostante sia seduta, a questo punto mi rimaneva solo il seno, mi rimetto altra crema nelle mani, appoggio le mani subito sotto il seno e lo comincio a massaggiare da sotto, dal centro verso l’esterno, sono davvero enormi, le mie mani compiono delle ampie rotazioni sulle sue tette , la massaggio per bene, ad ogni passaggio sento i suoi capezzoli diventare sempre più duri e dritti, ormai la crema è stata passata per bene ma non smetto, non mi era mai capitato di avere tra le mani un seno così bello, le mie mani lo massaggiano bene, è molto sodo , dopo un poco anziché massaggiare le tette ognuna con una mano, le metto tutte e due su quella destra, finalmente la catturo tutta, le mie mani seguono le sue curve e pizzicano il suo capezzolo, dopo almeno 10 minuti cambio tetta e lo stesso trattamento lo faccio anche sull’altra. A quel punto noto che lei si era lasciata andare la sua testa si era chinata all’indietro e si era appoggiata alla mia spalla, teneva gli occhi chiusi e il suo respiro aumentava d’intensità, anche perché sentiva il mio cazzo che premeva sul suo fondoschiena durissimo.
La sento finalmente in mio podere e decido di sferrare il colpo di grazia. Le do un bacio sulla guancia e le dico: ‘Con la parte superiore del tuo corpo ho finito, adesso ti passo la crema nelle gambe’. Mi alzo, la faccio distendere sulla sdraio, le tolgo i sandali, metto altra crema sulla mia mano destra, la sinistra la metto dietro alla sua caviglia e le alzo la gamba spostandola un po’ verso l’esterno, quindi comincio a passarle la crema cominciando dal piede, la guardo in viso e noto che continua a tenere gli occhi chiusi, a questo punto il mio sguardo viene catturato dalla sua fica, e si in questa posizione era tutto ben visibile, era una fica molto curata, era circondata solo per 1 cm da peli, che come avevo intravisto prima sono cortissimi, solo qualche mm, tutto il resto è ben depilato, la fica luccica al sole, questo mi dà la conferma che la sto facendo eccitare, così non perdendola di vista neanche un secondo continuo a passare la crema sulla gamba, risalgo fino al polpaccio, poi arrivo al ginocchio e quindi alla sua coscia, la massaggio sia avanti che dietro, e continuo a salire. Più salgo più i miei movimenti rallentano, fino ad arrivare all’inguine li la mia mano si sofferma, metto dell’altra crema e massaggio per bene sia davanti che dietro, sento che lei ad ogni mio passaggio con la mano contrae i muscoli, ma non dice una parola, a questo punto le distendo la gamba e prendo l’altra, alla quale riservo lo stesso trattamento. Quando arrivo all’inguine, anche questa volta prolungo il massaggio, ruoto di più il polso e con le nocche della mano sfioro ripetutamente le sue labbra che sono tutte bagnate. Solo a quel punto distendo nuovamente la gamba e le dico di aver finito, in quanto l’unica parte in cui non ho passato la crema era il suo sedere perche lei è a pancia in su, adesso me la deve passare lei a me, quindi mi distendo sulla sdraio a pancia in su e la guardo’
Lei riapre gli occhi, mi fissa e si alza, io pensavo si rivestisse prima di iniziare a passarmi la crema, ed invece si abbassa e si sfila totalmente il vestito, rimanendo completamente nuda, il suo corpo al sole rispende complice anche la crema, sempre fissandomi negli occhi mi dice: ‘Non aveva senso restare vestita, come avrei fatto ad abbronzarmi?, Adesso girati, la crema te la passo prima sulla schiena!’.
Sta continuando a provocarmi, vuole vedere se riesco a resistere ancora, ma io non cedo e mi giro a pancia in giù. Lei si avvicina, allarga le gambe e si siede a cavallo su di me, sento la sua fica calda e bagnata appoggiarsi alla mia schiena, le sue mani cominciano a passare la crema nelle mie spalle, per far ciò abbassa il suo corpo e sfiora con i capezzoli le mie spalle, sta portando la mia eccitazione alle stelle, il cazzo è durissimo e mi fa male perché compresso tra il mio corpo e la sdraio. Il suo massaggio è ancora più lento di quello che gli avevo fatto io, le sue mani toccano ogni centimetro delle mie spalle e della mia schiena, mentre mi massaggia noto con piacere che non è solo la mia eccitazione ad aumentare ma anche la sua, infatti dalla sua fica escono sempre di più i suoi umori che inumidiscono la mia schiena. Dopo qualche minuto, solleva il suo corpo dal mio e si alza in piedi rimanendo a gambe aperte sopra di me, quindi mi invita a girarmi per passarmi la crema sul davanti, detto fatto, sono a pancia in su, la guardo subito tra le gambe divaricate, la sua fica è messa bene in mostra, ha le labbra di colore rosa intenso e tra esse sono evidenti i suoi umori che la bagnano e la fanno luccicare. Attende un po’ che io la guardassi per bene, poi si abbassa su di me per sedersi, facendo attenzione ad appoggiare le sue labbra precisamente sul mio pene. Subito sento il mio boxer bagnarsi e il mio pene comincia a pulsare, non mi era mai capitato ma sto per venire con il mio cazzo ancora dentro i boxer, non riesco a trattenermi, l’eccitazione è troppa e dopo un forte sospiro vengo!
Lei mi guarda, sorride e mi dice: ‘Sei davvero un osso duro, mi sono dovuta impegnare davvero tanto per farti venire senza spogliarti, lo sai che stavo rischiando di venire prima io, complimenti! Adesso che ho raggiunto il mio obbiettivo continuo il massaggio con la nuova crema!’.
Così dicendo si rialza, mi sfila i boxer, raccoglie tutto lo sperma che gli è finito sopra, e lo comincia a spalmare sul mio petto, come se fosse la crema per il sole, appena lo spalma tutto, si risiede con la sua fica sul mio pene che era ancora duro, le sue labbra erano messe come se lo abbracciavano, abbassa la testa e comincia a leccarmi tutto il petto, la sua lingua percorre ogni centimetro del mio petto e lo ripulisce per bene dallo sperma, poi si rialza mettendosi col culo a ponte e la sua lingua va scendendo sulla mia pancia, fino ad arrivare nei pressi del mio cazzo, ma si ferma poco prima, proprio nella zona in cui era rimasta ancora una gran quantità di sperma, la ripulisce per bene, quindi si ferma e si rialza dritta davanti a me. Mi guarda nuovamente negli occhi e mi dice: ‘Adesso basta giocare, facciamo sul serio’.
Così dicendo si sposta, viene dietro la mia testa, divarica nuovamente le gambe, mi si mette di sopra al contrario, in modo da fare un bel 69, una volta distesa su di me non esita più e sento subito il mio cazzo dentro la sua bocca, io aspetto un attimo, mi sto godendo la visione di quella splendita fica da vicino, quindi inizio anch’io a leccarla, inizio con il clitoride che era già molto pronunciato e duro, poi comincio a leccarle per bene le labbra ed a entrare la mia lingua tutta dentro la sua fica. Intanto lei non è da meno, sento il mio cazzo entrare fino alla sua gola, la sua lingua che lecca la mia cappella e le sue mani che massaggiano i miei coglioni, passa qualche secondo, sento rallentare i suoi movimenti sul suo cazzo fino a fermarsi, e subito dopo viene, inondandomi la bocca dei suoi umori, devo dire che sono un po’ aspri, ma gradevoli, io non rallento, anzi intensifico la mia azione, mentre la lecco entro il mio dito nella sua fica, è molto larga e profonda, sicuramente è stata molto usata, appena il mio dito è tutto bagnato lo esco dalla fica e continuando a leccarla lo metto nel suo culo, lo inserisco di colpo, forse non se l’aspettava e irrigidisce le chiappe, ma subito dopo torna ad essere rilassata, solo a questo punto comincia nuovamente a pomparmi il cazzo, il mio dito lo muovo avanti indietro nel suo culo che sento sempre più largo, cosi oltre all’indice le metto dentro anche il medio, lei continua a pomparmi come se niente fosse, mi fa impazzire e io mi avvicino al secondo orgasmo ma cerco di trattenermi e di posticipare la mia venuta, ma dopo qualche minuto non resisto più, ancora una volta vengo in maniera copiosa, questa volta nella sua bocca, lei continua a pomparmi come se non se ne fosse accorta, ingoiando ogni goccia del mio seme, succhiava con estrema forza tanto da ripulirlo in pochissimo tempo.
A questo punto si ferma, lascia il mio cazzo, e io esco le dita dal suo culo, si alza e mi guarda, le dico: ‘Sei una ragazza fantastica, mi stai facendo impazzire, si vede che ci sai fare,che ne dici di spostarci dentro, qui fa troppo caldo e poi sul letto staremo più comodi’, lei mi dice di si ed entriamo.
Lei cammina avanti e io la seguo, appena vicini a letto lei si ferma appoggia le mani sul letto, si mette alla pecorina e mi dice: ‘Adesso che lo hai stuzzicato lo devi soddisfare!’.
Non mi pare vero, una ragazza che mi offre il suo culo senza fare obbiezioni, anzi pretende che glielo scopi. Appoggio le mie mani ai suoi fianchi, avvicino il mio cazzo al suo buco e lo spingo piano, anche se il suo buco non è vergine e lo avevo cominciato ad allargare con le due dita non volevo farle male, quando la mia cappella era dentro, affondo il colpo con più decisione e lo entro tutto, lei si contrae un po’, ma dopo qualche secondo mi dice che il suo culo è tutto mio, di scoparglielo per bene e di riempire tutto il suo intestino. Non mi faccio pregare, comincio a fare avanti indietro, il mio cazzo era rimasto teso ma aveva perso un po’ la sua durezza, ma dopo qualche colpo diventa nuovamente di marmo, io mentre continuo a scoparle il culo mi abbasso e con le mani prendo le sue tette penzolanti per la posizione, le stringo tra le mie mani, le palpo e poi le stringo di nuovo, pizzico i suoi capezzoli con le dita, la sento finalmente godere senza trattenersi, i suoi gemiti aumentano sempre di più, comincia a gridare dal piacere, e mi dice: ‘Me lo stai spaccando il culo, mi piace da morire, mi stai facendo sentire una gran troia che ha voglia di cazzo senza fine, ti voglio ovunque, spero che riuscirai a soddisfare tutti i miei desideri!’.
Le rispondo: ‘Non ti preoccupare, il mio cazzo è tutto tuo, se continui ad essere così brava a farlo restare sempre teso ti soddisferà e non ti deluderà!’. Mentre parlavo guardavo allo specchio, mi piaceva guardarla in faccia mentre parlava e vedere le sue espressioni mentre godeva. Continuo a spaccare il suo culo senza sosta e mentre lo facevo la sento venire nuovamente, emette un urlo liberatorio, la sua fica gronda di umori che bagnano il pavimento, ma io non rallento, volevo soddisfare la sua prima richiesta ossia riempirgli l’intestino del mio sperma. Sentirla continuare a godere e urlare mi avvicina sempre di più all’orgasmo, così mi rimetto dritto dietro di lei, lascio stare il suo seno che riprende ad oscillare ad ogni colpo, metto le mie mani larghe sulle sue chiappe e accelero la mia scopata, quando sto per venire, allo stesso istante in cui esce il primo schizzo di sperma le do un forte schiaffo sulla chiappa destra e la inondo. La guardo in viso e la vedo estasiata, sta godendo davvero tanto, esco il mio cazzo, la faccio sedere sul letto, mi avvicino e le dico di pulirlo, non volevo rischiare di fecondarla, dato che ancora la sua fica non aveva provato il mio cazzo e sono sicuro che lo desiderava.
La sua bocca accoglie il mio cazzo avidamente, più che pulirmelo sembrava mi volesse fare un altro pompino, ma nonostante ciò questa volta stava perdendo l’erezione, ero già venuto 3 volte e ricominciato senza tregua, lei se ne accorge e cerca di non farlo ammosciare, pompandolo con tutta la sua bravura. A quel punto le dico: ‘Gabry, non ti preoccupare, anche la tua fica verrà soddisfatta, lascia fare a me!’
Esco il mio cazzo dalla sua bocca e lo faccio riposare un po’, nel frattempo la faccio distendere nel letto, mi distendo accanto, il mio braccio sinistro la circonda e la avvicina a me, e solo adesso, sono circa le 16:30 inizio a baciarla, la mia lingua entra nella sua bocca che ancora sa di sperma, mentre le dita della mia mano destra arrivano alla sua fica, allarga le gambe per facilitare la mia penetrazione, io alterno dei massaggi al clitoride alla penetrazione della sua fica con le dita, prima ne entro 2, poi 3 e infine 4, la mia mano è tutta dentro di lei che sta godendo più che mai, mi stringe forte e quando di tanto in tanto esco la mia lingua dalla sua bocca ne approfitta per sospirare e far capire quanto sta godendo, la mano è tutta bagnata, la esco e metto nella sua fica il mio pollice per poi mettere l’indice nel suo ano, angora una volta grida di piacere, continuo a masturbarla e baciarla per alcuni minuti, intanto il mio pene si sta risvegliando e riprende vigore, appena se ne accorge allunga la sua mano e comincia a masturbarmi, la lascio fare per un po’, ma quando il mio pene è di nuovo teso, la faccio distendere di schiena, mi metto a cavalcioni su di lei all’altezza delle tette tra le quali lo appoggio, lei subito le stringe attorno al mio cazzo e lo avvolgono completamente, quindi comincio a fare avanti e indietro, era la prima volta che mi piaceva così tanto una sega spagnola, naturalmente non poteva essere il contrario, con le tette che ha Gabry.
Aspetto che il mio pene arriva alla massima durezza e dimensione e le dico: ‘E’ arrivato il turno della tua fica, finalmente ti posso accontentare’.
Mi risponde: ‘Non vedevo l’ora, spaccami tutta e non ti trattenere, voglio che mi vieni dentro, tanto prendo la pillola!’.
Questa sua frase mi rende felice, cosi scendo dal letto, la tiro dalle caviglie fino a far arrivare il suo culo nel bordo del letto, alzo le sue gambe e le appoggio sulle mie spalle, appoggio il mio cazzo sulla sua fica ma non lo entro, lei mi guarda e mi dice: ‘Che stai aspettando, lo voglio dentro!’, io invece muovo la mia cappella sulle sue labbra, poi la comincio a strofinare con il suo clitoride, lei si contrae, vedo il suo desiderio aumentare, solo a questo punto tiro indietro il mio cazzo e la penetro velocemente, fino in fondo e resto fermo in questa posizione. Al momento della penetrazione emette un urlo e si irrigidisce, quindi si rilassa nuovamente. Sento la sua fica pulsare attorno al mio cazzo, senza tirarlo fuori lo muovo al suo interno, ha una fica bella larga e caldissima.
Poi comincio a entrarlo ed uscirlo, prima lentamente poi sempre più veloce, sta godendo senza freni, la sua fica è zuppa, dopo qualche minuto viene per l’ennesima volta, sta godendo come una maiala, la guardo in viso e vedo solo espressioni di piacere. Più la guardo, più la penetro e più il mio piacere aumenta, passano i minuti e le sue grida sono sempre più forti, mi dice che la sto facendo impazzire, che è la mia troia, mi implora di continuare a scoparla, di non rallentare il ritmo, mi chiede per l’ennesima volta di venirle dentro, di riempirla di sperma e io ho tutta l’intenzione di accontentarla.
Quando manca poco alla mia eiaculazione esco il mio cazzo, la faccio risalire più in su nel letto, le allargo le gambe, mi metto disteso su di lei e la penetro da sopra, in questo modo il mio cazzo arriva il più profondo possibile aiutato dal peso del mio corpo, e questo le provoca un piacere ancora maggiore, i miei colpi diventano molto forti e bruschi, lei grida ad ogni colpo, dopo qualche altro minuto dal mio cazzo esce nuovamente il seme che tanto aveva desiderato, la sua figa è totalmente allagata, era già piena dei suoi umori, adesso che c’è anche il mio sperma strabocca.
Rimango con il cazzo dentro, lei lo sente pulsare e anche la sua fica riprende a farlo, avevamo raggiunto un piacere senza eguali.
La guardo negli occhi, la bacio ed è un bacio lunghissimo, appena esco la lingua dalla sua bocca le dico: ‘Questo viaggio in Sardegna lo ricorderò a vita è ancora deve finire il primo giorno!’.
Mi risponde: ‘Non sarai solo tu a ricordarlo a vita ma anche io, la mia fica e il tuo cazzo! Considerando anche che dopo quello che mi hai dimostrato ci attendono delle giornate di follia unica e di godimento allo stato puro!’.
Io le do un altro bacio e mi distendo accanto a lei, dopo circa una quindicina di minuti in cui siamo stati abbracciati senza parlare mi dice: ‘Penso sia arrivata l’ora di una doccia, così abbiamo il tempo di farci una passeggiata e organizzare la nostra serata’.
Così si alza dal letto e va a farsi la doccia, io aspetto il mio turno e così ne approfitto per riposarmi un altro po’, mi attende una lunga serata.

Spero che questo racconto vi sia piaciuto, è una storia vera, nei prossimi giorni troverete la continuazione del viaggio. Intanto sono gradite le vostre impressioni al seguente indirizzo: ilpirata_2010@libero.it

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