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Racconti Erotici Etero

Cristina amica giovane e separata

By 11 Aprile 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Cristina, giovane amica separata di 30 con bambino.
Frequentiamo la stessa palestra. Lei &egrave una morettina, minuta, capelli neri corvini, bel fisico longilineo e proporzionato. tanto bello che se fosse un po’ più alta sarebbe una figa da urlo.
E’ simpaticissima, sempre sorridente ma anche molto sola.
Sempre divisa tra lavoro e figlioletto di 4 anni. Quasi mai uno svago, ogni tanto riesce a lasciare il bimbo dai genitori che abitano a 50km in campagna.
Parliamo spesso, si sfoga e cerco sempre di invitarla per una cena, un aperitivo, ma quasi mai &egrave libera.
Un venerdì in palestra mi dice: “domani mattina porto Miche dai nonni, la sera sono libera”. “Bene allora vieni a cena con me?” “Ma certissimo, così mi svago un po'”.
Sabato mattina mi alzo come sempre un po’ più tardi, sbrigo le mie cose, vado a fare un po’ di spesa, mangio qualcosa di leggero, nel pomeriggio vado a fare una corsetta e verso le 18 mi preparo. Doccia, profumato, vestito bene ma casual e alle 19.30 vado a prenderla
Sale in macchina. jeans nero elasticizzato, camicetta sotto al golfino, pashmina al collo, scarpe tacco 8, capello bello liscio e lucente, trucco leggero senza rossetto. E’ ancor più bella del solito, curata ma non appariscente. Partiamo e raggiungiamo il ristorante. Mangiamo e chiaccheriamo bevendo una bella bottiglia di Gutturnio. MI racconta della sua vita, della difficoltà di essere una madre sola etc. La serata &egrave molto piacevole. La Cri mi piace tanto, tanto che quanto parlo o sto con lei mi passa sempre la ritrosia di trovarmi una donna fissa. Finiamo di mangiare, usciamo dal ristorante, facciamo un giro in auto e poi una passeggiata lungo mare. Si fa tardi, la riaccompagno a casa. Arriviamo sotto casa sua. “Perch&egrave non sali, ci beviamo un amaretto?” “certo molto volentieri”. parcheggio e saliamo a casa sua. Facendo le scale del portone non posso fare a meno di guardarla da dietro. Ha un bellissimo culetto e due belle gambine.
Saliamo in ascensore e poi entriamo in casa. Una casa carina, non grande, ma arredata con colori che la rendono calda e rilassante. Va in bagno e mi dice di prendere 2 bicchieri e ti versare quello che voglio. Ci sta un pochino, poi esce,. Io sono sul divano , si siede a fianco a me e chiaccheriamo, Usa un tono di voce basso, suadente. “Scusa mi tolgo le scarpe, mi fanno un po male i piedi” e rannicchia le gambe verso di se. Continuiamo a chiaccherare e vedo che strofina i piedi uno contro l’altro delicatamente. Allora continuando a parlare glieli prendo e comincio a massaggiarli. Passa poco tempo “Wow mi piace tanto, sei bravissimo” Si avvicina e mi bacia sulle labbra. Io ricambio e le nostre lingue si incontrano, si cercano, si rincorrono, si attorcigliano. L’abbraccio, poi finiamo uno sopra l’altra, io su di lei, la tocco, l’accarezzo, per un po’. Poi mi allontana e si alza in piedi, si spoglia. Via il jeans, via la camicetta, via il reggiseno, via gli slip. E’ nuda davanti a me, con le sue tettine da 18enne dai capezzoli scuri e duri, il suo ventre piatto, le sue gambe asciutte e snelle, la sua patata con un leggero ciuffetto sul monte di venere. La prendo per le chiappe e l’avvicino a me, seduto sul divano. Metto la testa sul suo ventre e inizio ad esplorare le sue labbra, il suo clitoride. Lei tiene la mia testa contro il suo pube e lo sporge verso di me per farsi leccare più in profondità. Viene e me ne accorgo perch&egrave sento invadere la lingua da più umori. Mi riallontana da lei. Mi spoglio, mi tolgo tutto. Lei si inginocchia, me lo prende in mano e se lo porta alla bocca. Mi da dei bacetti alla punta, poi qualche leccatina. “Cri non &egrave pulito, fammi dare una lavata veloce” Non risponde. Me lo scappella tutto e lo prende in bocca, va su e giù con la testa, la mano ferma. Le sue labbra copiano perfettamente la mia cappella. Sto per venire “Cri togliti che vengo, dai” Non risponde, non si toglie. Le sborro in bocca copiasamente e lei butta giù, ingoia. Mi sale in braccio e ci baciamo scambiandoci i sapori dei nostri orgasmi. Ci Baciamo come due ragazzini e ci tocchiamo. Mi ritorna duro e lei me lo prende in mano, si mette a cavalcioni su di me, se lo porta tra le labbra e cala sul mio cazzo. E’ caldissima, bagnata. Si muove piano e io le prendo le tettine e le succhio i capezzoli. Su e giù e le accarezzo il culo tondo e liscio come una pesca. Su e giù. “Sto per venire, sto per venire, vieni insieme a me ti prego” “Cri lo devo tirare fuori” “No no nella fica, nella fica, tranquillo” Si muove più veloce, io porto un dito al suo buchetto del culo, lei mi lascia fare, mi eccito. “Ah, ah , ah, ahhahahaah, vengo vengo vengo vengo” Qualche colpo ancora e mentre lei ancora geme vengo anch’io “Cri sborro, sborro tesoro sborro. Che fica meravigliosa, sborro” “Si si sborra, tesoro, sborrami la patatina, riempila, così così , sborra” ci abbandoniamo stanchi una sull’altro. Stiamo così un po’. Poi…”Dormi con me stanotte?” “Certo tesoro, certo” ci alziamo. Il tessuto del divano e macchiato dalla mia sborra colata dalla sua passera. Andiamo a letto, nudi, sudati, lei piena di me e ci addormentiamo abbracciati. Di notte lo faremo di nuovo e la mattina, mi sveglierà succhiandomi il pisello. La Cri potrebbe veramente essere la donna che mi fa cambiare idea sulla relazione stabile.

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