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Da amante virtuale a…

By 16 Maggio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Eccomi tornata dopo molto tempo, è stato un anno importante, è nata la mia terza bambina quindi sono cambiati i ritmi famigliari ed inizio solo ora a respirare, riesco a ritagliarmi momenti miei ed alcuni di questi dedicarli anche alla scrittura di un nuovo racconto che dedico a S. che, come è accaduto per il racconto della webcam, mescola realtà e fantasia… Sono sempre io, Giorgia, la mammina e mogliettina (quasi) fedele, non ho mai tradito mio marito nella realtà, mentre qualche scappatella virtuale, aimè, me la sono concessa, qualche volta anche con tanto piacere per me e per il mio “compagno” di turno. Tra questi spicca S., uno dei pochi lettori con cui ho mantenuto un rapporto quasi costante, abitiamo abbastanza vicini, circa 30-40 km di distanza, quindi il pensiero dell’incontro è sempre stato forte sia da parte mia, ma soprattutto da parte sua… Lui molto disinibito, direi anzi proprio un porco, fin dal primo giorno si è presentato mostrandomi il suo gran bel cazzo, niente di enorme, non me ne voglia, ma decisamente bello per fattezze e per una signora cappella che solo vederla ti viene l’acquolina in bocca…mille volte mi ha chiesto di incontrarlo e per mille volte ho sempre declinato l’invito, anche se qualche volta ci sono andata molto vicino. Premetto, io ho visto tutto di lui, anche il suo bel viso perchè, seppur sposato, non ha mai avuto problemi a mostrarsi, forse per la fiducia che ha sempre riposto in me o forse perchè traditore seriale, non so, mentre lui ha solo visto….parti di me…si, questi sono i miei tradimenti, piccole parti, alle volte moooolto intime, di me…solo con tre persone sono arrivata ad un tale rapporto di intimità, sia fisica, che mentale, quindi, anche se ci fosse stato un incontro casuale, lui non mi avrebbe mai riconosciuta…e questo incontro casuale c’è proprio stato…
E’ una soleggiata domenica pomeriggio di inizio aprile, sto passeggiando con tutta la mia famiglia nel centro della città in cui lui vive; poi, arrivati ad una famosa gelateria, vista l’ora della merenda e il caldo esagerato per la stagione, ci rifugiamo ad un tavolino sotto gli ombrelloni nella bella piazza centrale…tutto benissimo, clima piacevole, bambini contenti, gelato fantastico, ma…cazzo…è lui, abbasso istintivamente lo sguardo come a proteggere il mio visto, se mi becca sono nella merd….ehi no…lui non sa chi sono…bene, sono salva, e con me il mio matrimonio; mio marito è tremendamente geloso e se sapesse cosa faccio dalla mia parte della tastiera, mi mollerebbe in tronco, ne sono certa. Anche S. prende posto ad un tavolo con la moglie ed il figlio di 5 anni se non ricordo male; caspita, è proprio bello, dal vivo forse è anche meglio che in foto, sarà perchè per la prima volta lo vedo tutto vestito e posso concentrarmi solo sui sui bei lineamenti fini, i suoi capelli castani chiari molto corti, i suoi occhi di cui non vedo da qui il colore ma che so con assoluta certezza essere verdi come il mare in certi tratti…wow…l’emozione, non lo nego, è forte, ma devo stare calma, non posso rischiare di essere scoperta a fissare quello che agli occhi di mio marito è uno sconosciuto, mi farebbe una scenata qui davanti a tutti, e non credo sarebbe bello rovinare la nostra bella domenica. Però alla mente non puoi porre barriere, anzi, più le dici di non pensare ad una cosa e più lei, anarchica com’è, va a posarsi proprio lì dove il tuo raziocinio non vorrebbe…ed è inutile dire dova la mia mente va a parare in quel momento: proprio in mezzo alle sue gambe, dove so esserci un bellissimo cazzo venoso, nodoso, e una cappella tonda, rossa, grossa, succulenta, proprio il contrario, aimè, del cazzetto (S. lo sa) minuscolo di mio marito…mmmm…sento che inizio a bagnarmi tra le gambe, anche non volendo la mia figa ha una vita propria, mi faccio schifo per quello che sto facendo: li con mio marito e i miei tre cuccioli a mangiare un gelato, e il mio unico pensiero è si di leccare, ma non certo la coppa che ho davanti: la mia bocca è avida di quel bel pene che so nascondersi sotto quei pantaloni di stoffa leggera…mi do della troia, cerco di concentrarmi sul mio bimbo che si sta sporcando la maglia di gelato, ma niente, non c’è molto da fare…S. mi sta fottendo la bocca da distante e lui nemmeno lo sa…guardo mio marito, lui e il suo smartphone sono impegnati a seguire le partite di calcio, cosa vuoi che si accorga di quello che gli capita attorno? quando gioca la sua squadra uno sconosciuto potrebbe venire li, scoparmi sul tavolino e lui non batterebbe ciglio, povero scemo, si merita una lezione… così prendo coraggio e con esso anche il mio smartphone, vedo che S. ha in mano il suo quindi spero che possa leggere la mail che gli sto mandando…nessun testo, nessun riferimento, solo la foto di lui che sta mangiando il gelato con la sua famiglia, più un piccolo smile che fa l’occhiolino. Mando la mail ed aspetto, per un paio di minuti lui sembra non leggere, poi lo vedo mentre sgrana gli occhi, alza lo sguardo e cerca di capire da dove la foto sia stata scattata…questione di pochi istanti, poi per la prima volta vede Giorgia, non le mie tette, il mio culo o la mia fica, ma Giorgia…mi vede tutta, dalla testa ai piedi…sembra stupito ma lo vedo sorridermi, evidentemente gli piace quel che sta vedendo e il mio ego vola…non mi sono mai ritenuta una gran gnocca, anzi, tendo sempre a sottovalutarmi, ma quando un uomo ti guarda come S. mi sta guardando in questo momento, non puoi non sentirti la più figa e desiderata donna al mondo…la mia figa se ne accorge prima della mia mente e sento un calore divampare dal mio inguine…eccoci, per la prima volta mi mostro completamente ad un mio amante, anche se virtuale. Lo vedo scrivere al cellulare, così controllo la mia casella postale, dopo qualche secondo vedo una sua mail in cui mi dice che sono davvero stupenda, meglio di come finora mi aveva immaginata, e che tra qualche minuto mi aspetta nel bagno delle femmine, se ovviamente mi va…io mi stupisco di me stessa, non gli rispondo nemmeno, guardo mio marito ancora immerso nei suoi importanti pensieri calcistici e gli dico che vado in bagno, poi mi allontano dal tavolino guardando S. e lo vedo mettersi una mano in mezzo alle gambe come a sistemarsi il cazzo che è già attivo. Cosa cazzo sto facendo??? Ma sono forse diventata pazza? scopare con uno semisconosciuto in un luogo pubblico con mio marito e la mia famiglia a pochi metri da me???? eppure non mi fermo, la mia vagina sta guidando i miei movimenti, che passo dopo passo mi conducono al bagno delle signore, bene, non c’è nessuno, mi infilo dentro e socchiudo la porta in attesa del mio stallone. L’attesa è interminabile, sono agitata, impaurita, penso persino di uscire e far finta che sia stato solo un sogno…ma mentre ci penso si apre la porta, é S. che mi guarda per due secondi e poi mi abbraccia e mi dà un bacio in cui ci mette un sacco di lingua, io apro la bocca per riceverne quanta più possibile, per leccarla con la mia; un bacio così appassionato non lo ricevevo da anni ormai. Le nostra labbra continuano a cercarsi, le lingue si intrecciano, i denti mordono tutto quello che trovano, le mani si fanno audaci ed iniziano ad esplorare tutto quello che incrociano: faccia, spalle, braccia, petto, gambe, inguine…io arrivo al suo cazzo ormai duro come il marmo, lui infila le sue sotto la mia gonna, sposta le mutandine e dopo meno di un minuto dal nostro primo bacio, sento il suo indice e il suo medio che che si intrufolano tra le mie grandi labbra ed iniziano a scoparmi a fondo, facilitate dalla quantità assurda di liquidi che la mia figa sta producendo. Si stacca dalle mie labbra, mi alza la magliettina leggera, mi abbassa il reggiseno e le tette che tanto ha agognato durante le nostre chattate sono li, a pochi centimetri dalla sua avida lingua…inizia a leccarle, succhiarle, mordicchiarle in alternanza, sembra uno che che non mangia da giorni di fronte ad una tavola imbandita, me le succhia e lecca come a volerle divorare, mentre le due dita continuano a stantuffarmi la figa…l’eccitazione è già alle stelle, il primo orgasmo mi sconquassa e mi fa cedere le gambe, ma lui, un bell’omone di quasi un metro e novanta, non fa fatica a sorreggermi con la mano piazzata sul mio inguine e l’altra con cui mi strizza il culo. Mi riprendo un attimo e subito voglio ringraziarlo, mi abbasso staccandomi a malavoglia da quelle due dita che in pochi secondi mi hanno regalato uno degli orgasmi più potenti della mia vita, ma la troia che è in me è affamata di cazzo, agogna quella cappella rossa e gigante: gli slaccio la cintura, sbottono il bottone e abbasso la cerniera, la sua erezione complica un po’ questi gesti, ma riesco ad estrarlo dai boxer, e così, dopo sue tre minuti dal nostro primo tocco reale, mi trovo con il suo cazzo che mi scopa la bocca, me lo caccia quasi fino in gola come fosse una figa da fottere, generalmente non mi piace così, preferisco essere io a leccare, succhiare, tenere le redini del gioco, ma lui non ci sta, ha un carattere forte, al limite del master e mi tiene la testa e col bacino fa un avanti e indietro forsennato, mi viene quasi da vomitare, ma mi costringo a non farlo, sono sua in questo istante e nulla mi impedirà di donarmi completamente a lui…l’eccitazione è sempre più forte, d’altra parte la situazione è coinvolgente: siamo in un luogo pubblico, non ci siamo scambiati nessuna parola, abbiamo pochissimo tempo visto che le rispettive famiglie ci aspettano, temo quindi che da un momento all’altro mi allaghi la gola con un ettolitro di calda sborra, e forse lo teme anche lui; per questo motivo si ferma, estrae il cazzo dalla mia bocca, me lo sbatte due tre volte in faccia e sulla lingua come se io fossi la più lurida delle puttane di strada, un semplice oggetto del suo piacere carnale (e a me la cosa non dispiace, anzi), mi fa sentire più viva di come mi sia sentita in 6 anni di matrimonio…mi alza, mi gira, non mi chiede nulla, sono sua e quindi non deve farlo e lo sa, mi costringe a chinarmi a 90 con le mani che mi sorreggono appoggiata al water, mi alza la gonna, non si premura nemmeno di abbassarmi la mutande, le sposta soltanto, non stiamo certo facendo l’amore, ci stiamo semplicemente accoppiando come farebbero due animali selvatici, non c’è spazio per la gentilezza, per il romanticismo, per l’amore…c’è spazio solo per il maschio alfa che vede la femmina del branco che più gli interessa e che monta a proprio piacimento, incurante di tutto quello che gli sta attorno…è questo il potere del maschio alfa, e mio marito, che di rango (e di cazzo) è di molto inferiore, deve solo star zitto e subire, cosa che fa benissimo continuando a seguire la sua squadra allo smartphone…è la selezione naturale. In un solo colpo mi affonda il cazzo fino alle palle e mi tronca il fiato, sento i coglioni sbattere sulle mia grandi labbra, e la cosa mi crea un nuovo orgasmo che tento di tenere interno alla mia mente, perchè se raggiungesse le mie corde vocali, mi farebbe urlare dal piacere che sto provando, quindi mi mordo le labbra quasi fino a farle sanguinare; come prevedevo, anche lui è al limite del godimento. Nelle nostre lunghe ora in chat, lui ha sempre sostenuto di volermi ingravidare, era una di quelle cose che lo mandava in estasi, darmi un figlio suo, e io, con lui ma anche con altri, che faccio della maternità il mio impiego e passione principale, l’ho sempre trovata una cosa molto eccitante: l’idea di farsi ingravidare da uno semi-sconosciuto e poi far riconoscere a mio marito il figlio che non è suo è sempre stato un motivo di grandissima eccitazione, con lunghe sessioni di masturbazione annesse, ma da qui a pensare di farlo effettivamente, di acqua ce ne passa…ma in questo momento, il mio pensiero non è certo riferirgli di non venirmi dentro, in questo momento il mio unico bisogno è prendere quanto più cazzo possibile, e lui me ne sta dando davvero tanto e con una foga che mio marito nemmeno ai tempi migliori aveva; per la prima volta da quando sto con mio marito e prima ancora fidanzato, mi sento davvero donna, femmina, quasi a livello animale, una puledra che viene montata dal proprio stallone, e come lo stallone monta la propria giumenta con lo scopo di ingravidarla, S. dopo pochi istanti mi scarica in figa una quantità industriale di sborra bollente, milioni di piccoli spermatozoi pronti a fecondare il mio uovo, ma non me ne frega molto, in questo momento mi sto godendo le sue ultime spinte, le più vigorose, mentre con le mani mi dà possenti manate sui glutei scoperti grugnendo in maniera animalesca tutto il suo virile piacere e in quel momento do libero sfogo alla mia goduria urlando tutto il mio piacere, incurante del contesto in cui ci troviamo…resta così fermo per circa un minuto, col cazzo ancora piantato nella mia figa grondante, entrambi ansimiamo felici, appagati, con il respiro che all’unisono scandisce il nostro essere un unico corpo, un unico piacere. Piano piano estrae la sua mazza ancora dura dalla mia vagina, mi gira, mi fa chinare e pretende l’ultimo servizio da parte mia, io docile apro la bocca e con la lingua gli pulisco la sontuosa cappella dalle tracce residue di sborra, poi prendo in bocca il cazzo tutto lucido dei miei umori e del suo sperma, mi sento una gran puttana, una donna sporca, una meretrice della peggior specie, e come spesso accade durante le nostre chat, dopo il piacere arriva il rimorso: la prima lacrima scende mentre ho ancora il suo pene in bocca, mi alzo, lui mi prende il viso per guardarmi negli occhi mai io sfuggo dal suo sguardo penetrante di quei profondi occhi smeraldo, mi faccio schifo, è così ogni volta, poi di solito passa, ma stavolta il limite è stato superato di chilometri, non so quanto questa pazzia segnerà la mia vita, anche se la mia figa appagata non sembra essere d’accordo con la parte più razionale di me; sono in subbuglio, una continua contraddizione tra soddisfazione e tristezza, tra piacere e rimorso, lui prova a baciarmi, ma io mi giro e faccio per rivestirmi. Ormai lui mi conosce, sa i miei stati d’animo, sa dei miei sensi di colpa, è conscio che dopo il piacere io cambio parere, ma che poi tornerò inesorabilmente da lui, quindi, senza proferire verbo, si alza i boxer, riallaccia i pantaloni e la cintura, ed in silenzio come è entrato in quel bagno, in silenzio esce. Io resto ancora un minuto, poi mi sistemo, la sborra esce copiosa dalla mia figa, cazzo, sono anche a metà mese circa, sono decisamente nei guai, domani dovrò sentire il ginecologo per farmi prescrivere la pillola del giorno dopo. Tampono con la carta igienica la sostanza bianca che continua ad uscire, ne metto un po’ sulle grandi labbra e alzo le mutande, poi la gonna, mi sistemo un po’ e mi do una sciacquata al lavandino, sono tutta rossa in viso, i miei capelli sono tutti spettinati e cerco in qualche modo di sistemarli, poi mi faccio coraggio ed esco… In quel momento sta uscendo dal bagno dei maschi uno ragazzo, mi guarda e sorride, probabilmente ha capito, probabilmente ha sentito, probabilmente si è masturbato, passo e lui mi palpa il culo, si, decisamente ha assistito almeno in parte…è un’umiliazione, ma me la merito, esco e torno dalla mia famiglia, in tutto saranno passati 10 minuti massimo, e come sospettavo, nessuno mi chiede qualcosa, così fingendo che tutto sia normale, continuo a mangiare il mio gelato ormai quasi sciolto, vedo con la coda dell’occhio che S. si sta alzando e con la moglie e il figlio si allontanano dalla gelateria senza degnarmi del minimo sguardo, d’altra parte non ho fatto nessuna resistenza, sono stata ai suoi voleri, mi sono fatta scopare e sborrare in figa senza nemmeno protestare timidamente, gli ho ripulito il cazzo e poi non ho voluto salutarlo, mi merito la sua indifferenza, mi merito di essere scopata come un animale, di essere trattata come un puro oggetto di divertimento, un buco da riempire del piacere personale, uno svuotatoio… Dopo circa 10 minuti anche noi paghiamo e torniamo verso la macchina, fingo divertimento e spensieratezza in quella che doveva essere una semplice domenica con la famiglia; ma nella mia testa c’è altro, come spesso accade il senso di inadeguatezza e i sensi di colpa pian piano scemano e lasciano il posto al senso di appagamento: una scopata così ci voleva proprio, visto che io non mi decidevo per paura di tradirlo, il destino è venuto in mio aiuto ed ha scelto in mia vece, portando da me il mio amante, ormai non più virtuale, chissà se ora che è riuscito nel suo intento mi scriverà ancora…tempo pochi istanti e la risposta alla domanda compare sul mio smartphone sotto forma di trillo: una mail… “Giorgia, sei una splendida puledra da monta, una femmina calda che non merita il cazzetto che ti sta accanto, ora che hai fatto il passo più difficile, incontrarci di nuovo sarà più semplice…ti darò un figlio, se non te l’ho già dato ;)  A presto e….grazie per il ricordo” di seguito c’è un allegato che apro, e in primo piano c’è il mio culo aperto, con buco del culo in bella mostra e il suo cazzo che mi trapana la figa…il bastardo ci ha anche fotografati…mmmm, sento già il senso di colpa affievolirsi e la mia figa reagire…domani andrò dal ginecologo……oppure no????
come al solito, vi invito a mandarmi commenti sulla mail (che mio marito non conosce) giorgy_80@yahoo.it ciao porcellini

fiz

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