Dopo il regalo consumato il giorno di Natale tra Daniela e suo padre Martin tra le mura di casa di Daniela mentre i parenti erano a casa dei genitori di Paolo a festeggiare insieme, Daniela vuole ripetere quell’avventura ma non sa come dirlo a suo padre, come approcciarsi. Inoltre vorrebbe parlare con lui per sapere come si sente dopo Natale dato che non avevano avuto occasione.
Successe un giovedì mattina in cui sua madre non era a casa. Preso coraggio e alle 10 Daniela arrivò dai suoi. Suo padre era solo come immagina e sapeva che gli doveva parlare, così fece accomodare sua figlia in sala.
“Guarda che nn ti devi preoccupare, volevo parlarti perché avevo voglia di vederti da sola senza nessuno e senza fretta.” disse Daniela e si sedette sulle ginocchia del padre. La gonnellina che aveva indossato è salita subito mostrando che aveva le autoreggenti. “Volevo ringraziarti per come questi anni mi hai fatto da padre, anche se non lo sei biologicamente. Mi hai cresciuta, rispettandomi e volendomi bene. Lo so ma ora da te voglio di più, molto di più.” e l’ha baciato in bocca. Daniela sentiva che non rispondeva molto ma poi ha prima sentito sotto di se indurirsi il suo cazzo e la sua bocca si è aperta in un lungo bacio.
Da quel momento le parole sono sparite ma i fatti hanno preso il sopravvento. Daniela ha iniziato a sbottonargli la camicia, eccitata dalla visione del suo torace ha preso a leccargli i capezzoli, poi si è abbassata e gli ha tolto i pantaloni e le mutande e ha presa in bocca il suo bel cazzo. Martin era fermo quasi passivo. Poi ha iniziato ad accarezzare la testa della figlia, i capelli, l’ha alzata e l’ha spogliata. Una volta nuda ha preso a baciarle i seni, a succhiarli mentre una mano la accarezza sulla fica e due dita sono entrate dentro. Daniela non ci poteva credere ma ha avuto il primo orgasmo solo sentendo le sue dita. Poi il padre è passato a baciarle la fica e lei si è aperta a quella bocca spingendo la sua testa sopra alla fica. Ha continuato a godere anche quando il padre è passato a leccarle l’ano.
Erano sul divano e Daniela ha notato, dalla porta finestra, il vecchietto vicino di casa che guardava verso la loro direzione. Guardandolo capì che sarebbe dovuta andargli a parlare ma la cosa non le dispiaceva più di tanto.
Martin si riportò sulla bocca della figlia che poté sentire il proprio sapore nella sua bocca. A questo punto prese il suo cazzo durissimo in mano e se lo sono avvicinò alla fica. “E’ questo quello che vuoi?” le chiese il padre e lei con un lungo “Sii” si impalò quasi da sola. Quando era tutto dentro la ragazza scoppiò in un lungo orgasmo. Fu scopata tanto, per lungo tempo e quando il padre volle sfilarsi per godere sentì dire “No, riempimi. Voglio sentirmi tutta tua.” solo un ma riuscì a dire. Daniela mentre lo teneva infilato sentì tantissimi schizzi riempirle l’utero godendo tantissimo. Rimase dentro di lei muovendosi lentamente. Infine si è sfilato e Daniela gli prese il cazzo in bocca succhiandolo e pulendolo dei loro umori.
Rimasero un po’ abbracciati mentre gli diceva “Voglio essere anche la sua amante. Puoi prendermi sempre ogni volta che vuoi.” Lui la ascoltava per poi baciarla in bocca.
Era quasi mezzogiorno e le disse che doveva uscire che dopo l’avrebbe portata a mangiare fuori con lui. Così si è rivestito e uscì.
Per il resto della giornata si comportò come al solito anche quando andarono a fare un giro, insieme alla madre di Daniela e sua moglie, guardandole le gambe in macchina.
Daniela si ripromise di parlargli e sperava non solo quello.
Capitò qualche settimana dopo quando Daniela chiamò suo padre per un problema con il rubinetto della cucina e per dedicare una giornata a lui.
Martin arrivò puntuale a casa della figlia quella mattina. Sapendo cosa voleva e la baciò sulle labbra. “Sei bellissima. Quel body ti nasconde ma ti mostra”. e lei gli disse che era quello che voleva. Quando il padre andò sotto il lavandino Daniela si portò sopra di lui.
Data la corta e ampia gonnellina le si vedeva bene la fica coperta solo dal body. “Sei proprio una maialina.” le disse. “Tu finisci il tuo lavoro che qui ci penso io.” rispose Daniela. Così si apri sotto il body e si abbassò sul suo viso. Dopo aver sentito la lingua del padre passare fra le labbra umide e socchiuse si rialzò e con lentezza si spogliò con lui che la guardava. Al che Daniela gli disse “Devi lavorare. Non ti distrarre penso a tutto io.” e un attimo dopo aveva in bocca il suo bel cazzo duro e scappellato. In quel momento si stupì come il padre si riuscito a finire il lavoro.
Gli ridisse di non muoversi e da gran puttana quale era appoggiò il suo buchino al cazzo scendendo senza fermarsi finché si trovò seduta su di lui. Avevo tutto il suo cazzo nel culo. Si toccò il clitoride e sono venne subito.
“Sei proprio porcella. Hai anche il culo ben addestrato. Mio genero ha proprio una moglie troia.” e prese ad incularla da sotto. Almeno per 20 minuti le preso il culo per poi inondarlo di sborra mentre la figlia veniva senza toccarsi.
Rimasero così un po’ allacciati mentre lo baciavo in bocca. Infine si sfilò o meglio Daniela si rialzò e con la mano sotto gli face vedere quando la sborra cadeva e se la mettevo in bocca.
Martin si rialzò e Daniela lo preso in bocca per pulirlo dei propri umori.
Rimase duro così andarono a letto per una scopata veramente interminabile dove Daniela venne due volte, l’ultima mentre le riempiva la fica di sperma e lei che gli diceva che era sua.
Decisero di andare fuori a mangiare tanto la madre era con la zia. Prima di uscire Daniela si cambiò, preferendo una gonnellina un golfino scollato e gli immancabili tacchi al body trasparente e gonna. Durante il pranzo parlarono della situazione.
Daniela gli disse “In famiglia tutto deve rimanere perfetto. Non voglio che mamma ne soffra ma fuori sarò per te un’amante porca e sempre pronta. Amo Paolo come tu ama Simona (mamma di Daniela). Questo però non ci impedirà di essere dei veri porci.” Martin condivideva con la figlia e più volte le toccava sotto la gonna dove ero nuda. Erano di nuovo eccitati tanto che la passeggiata in pineta durò poco. Infatti Daniela si ritrovò appoggiata all’albero con suo padre da dietro che la scopava. Poi la fece voltare e riprese a scoparla tenendole una gamba alzata e con lei abbracciata a lui ricambiando il bacio e venendole dentro.
Daniela in quel momento si sentiva veramente la sua amante.
Si salutarono davanti a casa di lei sapendo che la sera si sarebbero visti a casa loro.
Il tempo di lavarsi e vestirsi e andò a casa dei suoi ricordandosi che dopo cena di passare dal vicino di casa.
La cena trascorse tranquilla come il resto della serata. Sua madre non sospettò nulla e non si accorse di niente e suo padre per tutto la cena sorrideva complice ogni volta che incrociava lo sguardo della figlia.
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Se la protagonista della storia dovesse rileggere questa storia può scrivermi a affafina@virgilio.it perché l’altra mail l’ho cancellata.