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Diario di Elisa

By 10 Giugno 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Elisa, e come mi ha consigliato la mia terapeuta scrivo questo diario per raccontare ciò che mi &egrave successo, lei dice che mi aiuterà moltissimo per superare il trauma’..lo spero vivamente!!!
Ho 20 anni e quello di cui vado a scrivere &egrave successo pochi mesi fa era l inizio dell’ estate ed io ero in vena di fare nuove esperienze’. I miei amici mi descrivono spesso come una bambolina e io ci gioco volentieri sopra’. Sono ‘alta’ 158cm capelli lunghi rossi chiari, delle dolci lentiggini sul viso che mi danno un aria infantile, snella di corporatura e con un sedere modellato perfettamente, di seno aim&egrave una seconda’ nel complesso appunto una bambolina’.
Avevo sempre avuto delle storie con alcuni coetanei conosciuti a scuola o a giro nella mia città e sempre storie semi serie tipiche di quell età, creandomi così una nomea di ‘ragazza seria’ che si mi piaceva’ma non mi ‘realizzava’ del tutto ecco’.
Ecco quindi che verso i primi di giugno in una notte calda e afosa rimasta sola in casa più per noia che altro vado su internet su in sito di chat erotica’
-dai Elisa che ti frega fatti due risate’.smetti di essere così noiosamente seria’..-
Mi dissi tra me e me mentre accedevo e seguivo i vari passaggi per registrarmi, appena entro vengo ubito attaccata da messaggi di ragazzi foto inviate e richieste di guardare mentre loro si’. Segavano per me’ e cose simili’.
Anche se mi ero sempre considerata più porcella di quello che le mie azioni avevano dimostrato, mi sentii un po’ in imbarazzo da quelle richieste così esplicite’. Ma pure già leggermente eccitata’.
Indosavo vista la calura solamente una canottierina leggera e un paio di slip’ alla vista di un ragazzo che in cam si stava masturbando velocissimo la mia mano scivolava sulle cosce’.
Non che non ne avessi ami visto uno’anzi’. Ma mai avevo vsto un ragazzo farsi una sega’ el a cosa mi stava eccitado, vedevo solo la sua mano e’la sua considerevole mazza’..
Dopo u po’ mi arriva un messaggi
-ti piace guardare e porcellina’-
Non mi sentii di mentirli in quel mometo’.così iniziammo a scriverci mentre lui rallentava il movimento, mi chiese di desccrivermi un po’ o mandarli una foto per godere di me’insomma una chat normale erotica’.mi stavo eccitando moltissimo.
Dopo un po’ viene fuori che non viviamo molto lontani, siamo della stessa città anzi, e qui che inizia la mia disaventura purtroppo ma mai lo avrei potuto immaginare, presa dalla curiosità li chiedo di mostrarmi la faccia, non lo conosco ovviamente, &egrave più grande di me direi sui 30, ma la cosa che mi colpisce &egrave la sua bellezza e si ok’anche il suo cazzo duro mi rimane impresso’. Insomma dopo un oretta a chattare( continuiamo anche dopo che entrambi siamo venuti’.) arriva la fatidica domanda’.
-che ne dici di vederci una volta?-
Rimango ferma per un po”. Per tutta la sera mi ha dato quella sensazione piacevole di sicurezza e fiducia’.
-si’..-
Mai avrei pensato a cosa potesse portare quele due semplici parole’..
Decidemmo di incontrarci la sera dopo nella piazza principale e ci scambiamo i numeri di cellulare per essere certi di riuscire a beccarci’lo saluto e mi avvio verso il letto che ormai si erano fatte le 2 dii notte.
Mi sdraio ma ancora eccitata non riesco a prendere sonno, l amia mano scivola sul mio seno scoprendo i capezzoli duri e sensibili, con l’ altra mano scivolo in mezzo alle gambe’.
Due dita che scivolano sopra le mutandine(ancora umide da prima) non so come mai sarà stata l’ora tarda e la voglia acumolata durante quel periodo ma prendo il cell e cosa mai fatta prima mi faccio una foto alla fighetta umida e alle due dita che scivolano sulle grandi labbra e la invio al numero che mi aveva dato lui poco prima’. Sempre più eccitata da quello che stavo facendo aggiungo una piccola postilla’.
-visto che tu non avevi visto nulla’.-
Titubante con una mano pigio il pulsante per inviare mentre con l’ alta pigio un ben altro bottoncino’. Gemendo vedo la scritta invio in corso’..godendo di quello che stavo facendo’.
-mmm brava elisa’ora si che ti prenderà per una maiala!!! Mmmmm’ –
BING sms arivato’&egrave lui ovviamente, senza fermarmi lo apro, solamente uno smile di risposta occhiolino’.
E in quel momento vengo con un piccolo urlo sulla mia mano’. Mi addormento pensando a quanto sarà lunga la giornata successiva già vogliosissima di vedere come proceerà questo mio ‘esperimento’ se solo avessi saputo’..

Per suggerimenti o commenti…. fantasia83xxx@yahoo.com Capitolo2
Mi sveglio la mattina dopo, una bella domenica di sole a quanto riesco a vedere attraverso le imposte, appena mii giro e il mio sguardo cade sul pc spento sulla scrivania’.mi ritorna subito in mente quello che avevo fatto la sera prima, il mio primo pensiero’
-sei una pazza Elisa!!!-
Poi passandomi le mani sul viso’..sento ancora l’odore dei miei umori sulle dita’..mi sento meno pazza di colpo’.ancora nel dormiveglia mi ritorna davanti agli occhi l’immagine di quel suo cazzo mentre era intento a menarselo per me, quel pezzo di carne durissima leggermente curvo con una vena, che anche attraverso la cam’mi pareva pulsare’.
-dai Elisa riprenditi ora’-
Mi faccio forza, passo dal bagno per darmi una rinfrescata ( volevo evitare di far sentire ai miei i miei ‘profumi’ mentre facevo colazione’)
Rimango a guardarmi un po’ allo specchio, il mio corpo non ha nulla da invidiare a parecchie ragazze della mia età, apparte il seno piccolino, ma che comunque risulta ben equilibrato con il mio fisico ridotto’.poi girandomi un po’ di traverso, b&egrave il sedere poi non me lo cambierei proprio con nessuno ehhehehe dico tra me e me con un sorriso’.un sorriso incorniciato da occhi marroni chiari, i miei capelli ramati e qelle lentiggini di cui vado tanto fiera e che mi donano quell’ espressione innocente che ha già fatto impazzire più di un ragazzo’.
Con un espressione felice e sorridente scendo di sotto in cucina’
-Eccola qua finalmente!!! O che succede??? Hai una faccia così allegra stamani’che progetti hai per oggi ?-
Mi chiede allegramente mia madre, a quanto pare la sua uscita di ieri sera con quel suo ‘amico’ era andata bene’.e sono sicura che tra un po’ me ne parlerà’. Anche troppo conoscendola!!!
La giornata passa stancamente il caldo si fa sempre più insopportabile, da una parte non vedo l’ora che arrivi la sera per avere un minimo di refrigerio’dall’altra sono spaventata da quello che mi aspetta’.la sua immagine ritorna spesso davanti ai miei occhi’e lo sguardo cade sul cell più speso del normale temendo un suo messaggio.
Avevamo detto di trovarci in piazza verso le dieci, ma alle otto e mezza ancora non avevo ricevuto nessuna conferma o disdetta, non sapevo cosa fare ero tesissima e nervosa, alla fine mi chiudo in bagno e inizio a preparami ugualmente (tra l’altro avevo detto a mia madre che uscivo con la mia amica stasera e sarebbe stato strano se non lo avessi fatto alla fine’)
Mi trucco in modo delicato non voglio esagerare e quindi alla fine ne viene fuori quasi un acqua e sapone’.  rimasta comunque soddisfatta del risultato vado in camera per vestirmi e pure qui rimango fedele alla linea, indossando un jeans stretto e una camiciola larga perfetta per la sera comunque calda, carina si ma decisamente non da far prendere un infarto a chicchesia ‘.
Saluto in casa rapidamente e scivolo fuori dalla porta, con il cuore che inizia a battere forte, non ero mai andata a quel genere di appuntamenti, e non sapevo cosa aspettarmi’..mentre prendo il tram per arrivare in piazza guardo il cellulare’niente!
-stai a vedere che mi tira il bidone sto segaiolo di merda’.-
Mentre il tram prosegue la sua corsa salgono un paio di ragazzi della mia età, uno di loro inizia a guardarmi insistentemente, ed io un po’ tra l’offesa e l’orgogliosa ( e si mi piace attirare le occhiate anche se non faccio molto per provocarle’. Mi fa sentire desiderata e MI PIACE) guardo fuori dal finestrino, controllando ogni tanto nel riflesso se continua’..
Scendo dal tram alla mia fermata incrociando il suo sguardo, un bel ragazzo comunque’.
-dai Eli cavolo che non ti pare di aver già abbastanza carne sul fuoco per oggi’.- ridacchiando come una ebete scendo e mi avvio verso la piazza.
Arrivo stranamente puntualissima e mi avvio verso la statua nel mezzo della piazza, magari per l’ora ancora presta, non ci sono i soliti gruppetti di ragazzi a bere e a chicchierare seduti sulle scale del monumento mi ritrovo quindi tutta sola come una scema li in piedi’.
BING
Faccio quaasi un salto per aria dallo spavento, mi &egrave arrivato un messaggio sul cel’lo prendo dalla borsetta e guardo, &egrave lui’..
-sei arrivata?-
Un po’ indispettita da quel messaggio strano, rispondo concisa
-io si-
BING
-immaginavo che fossi tu’ti vedo’-
Inizio a girarmi intorno a guardare ma non vedo nulla, le solite macchine parcheggiate, alcune coppie che escono dai ristoranti’un paio di barboni che non mancano mai’ma di Marco nessuna traccia’ sapere che &egrave lui ora a vedermi e io no, mi da una strana sensazione che non riesco nemmeno a descrivere per bene, mi sento osservata, vulnerabile ( si lo so &egrave strano ma mi dava quella sensazione) ed eccitata leggermente’.
BING
-da come parlavi ieri sera mi aspettavo un altro abbigliamento’carina la camicetta comunque’.e pure tu’-
-E che cavolo ma allora &egrave qui veramente, non mi prende in giro, ma dove cavolo &egrave?? ‘
Penso sempre più nervosa,
BING
-fai una cosa per me?-
Pure le pretese cià questo ora’.
-dipende’poi ti fai vedere???-
Mi pento subito di quella risposta e do la colpa alla eccitazione che non &egrave proprio più lievissima come prima, riprovo le stesse sensazioni che la sera prima mi hanno portato a fissare questo appuntamento’
BING
-fai passare un dito sulle tue labbra’.-
Rileggo due volte il messaggio, non ci posso credere!!! Leggermente arrosita mi sa comunque sto al gioco’
Faccio scivolare il mio indice sulle labbra in modo (almeno dal mio punto di vista) assai sbarazzino tirando il labbro inferiore leggermente verso il basso’. Per poi farlo scivolare un secondo dentro la mia bocca quai fosse un piccolo pene da leccare’.. non so perché ma mi inspirava quel gioco che stava facendo con me,per un secondo poi lo ritraggo di scatto imbarazzata dallo spettacolo che stavo offrendo.
BING
-mmmm porcellina ti ho vista sai’. Ora girati e fai finta di raccogliere un oggetto da terra’.-
-accidenti a te’..- penso ma pure questa volta faccio come mi ha chiesto, mi giro e guado per terra distrattamente, poi come se avessi visto chi sa che cosa’ mi chino piegando solo leggermente le ginocchia, posso praticamente vedere i miei jeans stretti che scivolano giù mostrando il fil del tanga nero che indosso ( e si, nella scelta dell’intimo non ero stata così candida come per il resto’. Tanto se fosse arrivato a vederlo ‘ avevo pensato) e come prima che mi ero praticamente spomiciato il dito, vengo presa da una ispirazione ( quel gioco nuovo mi piace..)
Mentre cerco per terra il nulla assoluto, faccio prendere un leggero movimento circolatorio al mio sedere’sorridendo pensando all’effeto che facevo’. Eccitante ne ero certa’

BING
-brava elisa’.segui la luce ora se mi vuoi trovare’.-
Interdetta non capisco bene cosa voglia dire riprendo a girarmi a destra e a sinistra per capire’finch&egrave non vedo una macchina parcheggiata propro di fronte a me a una decina di metri sfanalare’.penso tra me, – si &egrave proprio posizionato bene per lo spettacolo’-
Mi avvio titubante, un po’ arrabbiata per lo scherzetto che mi ha fatto, ma in fondo dai, io lo avevo spiato tutto il tempo ieri notte, rra una piccola vendetta da parte sua e in fondo’non mi &egrave dispiaciuto troppo.
Mentre mi avvicino faccio caso alla macchina, non che sia una esperta ma una Porsche &egrave sempre una Porsche’ma chi cavolo ho incrociato??? Anche se mi pare un po’ sbruffone’.ma oramai’.
Gli ultimi tre passi sono infiniti mi pare, sento i suoi occhi su di me fissi anche se non riesco a vederlo dentro la macchina, &egrave stranissimo mi sento quasi spogliata mentre cammino, mi aspetto che apra la portiera ed esca ma invece abbassa solamente il finestrino dalla parte del passeggero che &egrave proprio quella da dove arrivo io,
-Ciao Elisa che bella che sei’-
Ma guarda te questo’.
-ciao’.-
-mi chiamo Marco S’..-
Appena sento il cognome capisco il perché della machina, ovviamente non li conosco, ma sono una delle famiglie più ricche della città’
-ciao marco’ma perché non esci e andiamo a bere qualcoa che dici?-
-no Elisa mi dispiace ma non sono questi i miei programmi’. Sali in macchina, che, fidati ti porto in un posticino assai più bello di questo e che sono sicuro che non conosci’-
Ormai sono arrivato al finestrino e mi affaccio (non so perché ma mi appare nitida in mente l’immagine di una prosituta di strada che tratta il prezzo della prestazione’) dentro &egrave completamente buio a ammalapena riesco a vedere il suo viso’bellissimoooooo ‘dai elisa che te frega ormai sei in ballo e pure tu lo vuoi!!- penso tra me’
-ma che bellissimo viso che hai, sai avevo timore che fossi una cicciona bruttissima visto che non mi mandavi nessuna foto di te ieri notte, apparte questa’-
Dice girando verso di me il cellulare dove era ben visibile la foto della mia fighetta scattata ieri’ormai inizio ad essere bagnata decisamente mi sa…
-ok dai’.voglio fidarmi di te marco, poi insomma la tua famiglia &egrave abbastanza conosciuta in città’andiamo dai ‘ gli dico mentre apro lo sportello, pensando che in una macchina del genere non ci ero mai salita’faccio per entrare quando grazie alla luce automatica che si era accesa, con un piede già dentro mi cade l’occhio’.aveva l’uccello già duro e fuori dai pantaloni!!!!!
Ora decisamente arrossata in viso mi scappa un urletto di sorpresa
-ahhahahahahahah proprio la reazione che mi ero immaginato cara’..visto che ti era piaciuto tanto volevo fartelo rivedere subito’.per essere certo che tu mi riconoscessi” hahhahaha-
In effetti lo avevo guardato a lungo ieri notte’.ma una sensazione di fastidio per la sua sfrontatezza si stava impossesando di me, e rimango bloccata in quella posizione, una gamba dentro una fuori e lo sguardo sul suo cazzo’.e che cazzo’. Leggermente più piccolo di come lo avevo immaginato, probabilmente la cam ingrandisce boh’ ma comunque assai considerevole’e decisamente con una grande circonferenza
-e dai ely che fai ora ti spaventi? Preferivi un mazzo di rose?-
– hem b&egrave’no ‘ma’-
Balbetto confusa, poi con un risolino più isterico di quello che pensavo entro in macchina e mi siedo sul sedile’comodissimo!!!
Capitolo 3
-eccoci qua elisa cara’.e ora????- faccio appena in tempo a pensare , che noto il movimento di Marco, il suo braccio scatta in avanti rapido e deciso, non riesco a trattenere un sussulto che fa scuotere tutto il mio corpo, lui sorride e con un dito sfiora un bottone’..
Questa volta la vibrazione c’&egrave, il motore si accende di colpo
-non eri mai salita su una macchina come questa e?-
La sua domanda mi fa riprendere, il dover rispondere ad una domanda così semplice mi dà la possibilità in pratica di resettare il cervello’.
-‘si’cio&egrave no!! Scusa’no, non ci ero mai salita.. pensavo servissero le chiavi per accendere una macchina’fai te ehhehehe’-

-fa un bel effetto e?-
Intanto il mio cervello ha elaborato un po’ la situazione, da sola, con uno sconosciuto, in una macchina da corsa e il suo cazzo a 50cm praticamente da me’. una silenziosa e ingombrante presenza’.
-direi che ha parecchi pregi questa macchina si’.dove mi porti se posso saperlo’-
-nella tana del lupo’dove sennò???? Ahhahaah ti porto nella nostra casa in collina’.vedrai che ti piacerà!!!-
Mentre lo dice appoggia la sua mano dal cambio alla mia coscia’..sfiorando il jeans, mentre le punte delle dita sono già pericolosamente sul mio interno coscia’.
-ma con queste belle gambe non usi le gonne?-
Rimango impassibile alla sua carezza, stava succedendo quello che in fondo avevo cercato ed iniziato la notte precedente’proprio quello che fino ad allora avevo sempre fantasticato da sola in interminabili ditalini notturni’e non solo’ ;-) m ora, era realtà!!! La sua mano mi stava palpeggiando ormai palesemente la coscia, mi aveva fatto dare spettacolo in piazza’ed io’.ero bagnata ed eccitata!! Ma non riuscivo a scuotermi del tutto’
-gonne? hem in realtà preferisco portare degli shorts’ sai non ho le gambe proprio lunghissime’.-
Cerco di uscire dall’ imbarazzo con l autoironia, sempre stata una delle mie armi’.in quel momento approfittando del primo tratto rettilineo che trova in uscita dalla città, affonda sul pedale del gas’.una accelerazione fortissima che in pratica mi schiaccia e blocca contro il sedile e mi leva il fiato!!
-ti piace la potenza ely’.?-
-cavoli forte questa macchina!!!ma a quanto può andare???-
-non parlavo solo della macchina’.- dice mentre spostandosi un po’ col bacino sul sedile fa oscillare il suo cazzo ancora dritto(anche se leggermente meno rispetto a prima) in mezzo a noi’.non posso non far cadere lo sguardo su di lui”
-mmmm già’- faccio ora guardandolo in modo teatrale, sento la sua mano che sale e scende completamente ormai sull’ interno coscia, dandomi piacevoli sensazioni soprattutto quando arriva a sfiorarmi là’..
-mi sa che lo spettacolino che hai richiesto in piazza abbiamo avuto un effetto immediato e?…-
-mmm si dai non sei stata male, diciamo che ti sei impegnata e?…..ma scusa, credevi che il passaggio in macchina sarebbe stato gratuito??? Eheheheheh’..-
A questo punto un po’ più rilassata, faccio una faccia da finta tonta'(o forse da pesce lesso dipende come viene in genere’)mi porto un dito alle labbra e lo mordo delicatamente sulla punta, come se fossi concentrata a pensare’..
-mmmm e come potrei pagarlo questo ‘.biglietto?-
Mi prende la mano libera e se la porta dove vuole lui’.mi tira la mano deciso ma non velocemente, mi pare che passino delle ore’.poi il palmo caldo dellla mia mano prima lo sfiora’poi lo tocca decisamente’ ed infine, come ovvia conseguenza del movimento intrapreso lo stringe in un morbido abbraccio’.ho il suo cazzo nella mia mano, mentre procediamo a circa 130kmh su una strada provinciale’.e il brivido mi piace!!
E sentire il suo cazzo duro stretto dal mio pugno’.oltre a piacermi.. mi eccita decisamente!!!
Faccio scivolare lentamente la mano verso il basso’.prendo confidenza con quel palo di carne’lo voglio imparare a conoscere’lo avevo ben visto ieri ma adesso’.mmmmm’..mentre risalgo un piccolo gemito, quasi un solo un respiro scappa dalle labbra di marco, mentre lo risalgo fino alla cappella, portandomi dietro la sottile striscia di pelle in punta’. Non &egrave lunghissimo, ma quello che mi colpisce &egrave la circonferenza!!! Anzi mi intimorisce’.
-incomincio a capire credo’..-
Dico mentre mi avvicino con il viso alla sua cappella’..
Me lo guardo mentre mi avvicino’ in genere non mi fa impazzire ‘il pompino”ma adesso ho prorio voglia, sento quasi il bisogno di’.leccarglielo’e non solo!!
Li bacio la punta mentre la mia mano continua a salire e a scendere lentamente, apro le labbra succhiandoli ora la punta della cappella’aiutandomi con la lingua’lo sento gemere ora distintamente’.senza preavviso alcuno apro la mia bocca, e discendo velocemente fino a circa metà della sua mazza, risalgo e riparto all’attacco quassi con foga non mi controllo
-mmm ah!!! Ma che brava che sei Elisa mmmmmm non mi ero sbagliato su di te mi sa’brava porcella’mmmm-
Sentirlo chiamarmi così proprio come mi sentivo in quel momento, mi eccita ancora di più’mi stacco un attimo dal suo cazzo, portandomi dietro un filino di saliva’continuo a segarlo intanto dandoli credo una discreta visione di me’..
-mi sa anche a me sai’che non ti sei sbagliato’.. quanto manca per arrivare?-
-mmm due curve e ci siamo’.-
Senza aggiungere altro con la mano mi spinge di nuovo verso il basso, e in fondo’.quello che volevo sapere me lo ha detto’.sento una discreta pressione sulla mia testa, mi mette un po’ in difficoltà’sento sbattere il suo cazzo dentro la mia gola praticamente’ma mi andava bene così’..mentre mi stavo facendo praticamente’.soffocare sull’altare del suo cazzo’
Una frenata pazzesca, gomme che stridono, io che vengo slanciata verso l’avanti, il suo cazzo che mi esce dalla gola(non so perché ma &egrave un ricordo tutt’ora vivissimo in me’) un colpo fortissimo contro il volante e uno sul fiancoschiena sono rintronata e urlo dal dolore’la macchina mi pare ferma anche se mi gira un po’ tutto’.non riesco a capire nulla, vedo solo lo sportello che si apre e l’immagine di un uomo incappucciato e con una pistola in mano’.poi svengo, tutto diventa nero’ e da qui che la mia disaventura inizia veramente’partito tutto da una serata trasgressiva e porcella scelta d a me, voluta da me’.a questo’.
Capitolo 4
Buio’. Non so dove sono’. Sento delle fitte lungo il fianco’cerco di scuotermi’il dolore &egrave persistente ma non fortissimo, &egrave più forte la tensione di non sapere dove sono, mi viene da piangere quasi, cerco di mettermi seduta, mi scappa un gridolino acutissimo, quando nel buio completo sento qualcosa che mi trattiene la caviglia destra, da quasi seduta cm’ero, il mio sedere scivola su una superficie liscissima, sono completamente disorientata, cerco di fare un respiro profondo e raccogliere le idee.
-Ok Elisa’.dove sei??? Cazzo!!!- un altro respiro profondo’.
Allora alla caviglia mii accorgo di avere una specie di fune molto fine che mi tiene ferma, indosso ancora i jeans stretti e la mia camicetta’. Sento tastandomi il corpo un piccolo bernoccolo dietro la mia nuca ( il volante probabilmente) mentre sul fianco credo di avere dei lividi, sento male quando ci passa la mia mano’.
-Se ti volevano fare del male lo avrebbero già fatto no Ely? Cosa faccio ora? Mi faccio sentire o faccio finta di essere ancora svenuta’.oppure..-
La mia progettazione delle azioni future vene interrotta da un fortissimo fascio di luce che invade la stanza!!
Mi copro istintivamente gli occhi offesi da tanta luce in un solo colpo
-Tòh guarda’la tua troietta si &egrave svegliata visto? Anche se non &egrave che mi sembrava ti interessasse molto e stronzetto???-
In controluce riesco a vedere Marco con le mani dietro la schiena legato e con alcuni chiari segni di copli ricevuti sul viso, dietro di lui l’uomo che mi era apparso poco prima di svenire’sempre con la pistola in pugno!!!
-ma cosa succede?? Dove sono??? ( nel frattempo avevo capitoo che ero in un bagno dentro una vasca da bagno ((grandissima come non ne avevo mai viste))ma ugualmente mi sentivo persa)-
-hahahah tranquilla troietta’ ora ti spiego tutto’. Vuoi sapere?-
-”.io’.si’- riesco a balbettare mentre mi sono data una rapida occhiata, apparte alcune di macchie di fango sui pantaloni e un leggero strappo sulla spallina direi di essere a posto in fondo’.sono stata fortunata’
-allora io e i miei amici’-
_cavolo non &egrave slo quindi’- penso al volo
-avevamo deciso di fare una visitina alla casa del tuo fidanzato’.sai per prendere in prestito magari alcuni quadri, un po’ di gioielli, alcuni oggetti vari e magari un po’ di contante’..-
Sull’ultima parola da una gomitata nei reni di Marco che si piega dal dolore dato da quel colpo’
-Poi continuiamo il discorso e stronzetto’..- lo dice con un sorrisetto quasi sadico che mi fa venire i brividi, e dire che mi non mi era parso così pericoloso sino a quel punto’.
-poi ecco voi due avete deciso di fare una capatina quassù.. cambiandoci decisamente i piani, facendoli diventare così per dire ‘ un po’ più elaborati ecco’.-
-come ti senti?-
Vengo presa alla sprovvista da questa domanda su di me’. Istintivamente faccio ripassare lo sguardo su di me, sul mio corpo soffermandomi ora un po’ di più sula mia caviglia legata alla doccia da uno spago probabilmente preso in cucina, a ribadire effettivamente la loro sorpresa del nostro arrivo’
-mi fa male il fianco, ma per il resto abbastanza bene’.-
Poi presa da un coraggio inaspettato che ho però assecondato subito’
-ma guardate che io con Marco non c’entro mica nulla, &egrave la prima volta che lo vedo, non lo conosco!- riesco a dire di un fiato
-Ah si??? Sei una bella troietta allora!!!-
Faccio una faccia stupefatta alla sua affermazione, ma cosa dice ma se nemmeno mi ha mai vista!!!
Vita la mia faccia probabilmente lui incalza’
-hahahaha lo abbiamo capito sai che gli stavi facendo un bel pompino!!! Ahahahahha e venivate qua per giocare a monopoli vero?????- mi dice con un sorriso beffardo’.mi riorna in mente l’immagine di me che succhiavo con foga il suo uccello duro’.. divento istantaneamente rossa in viso, apro la bocca come ribattere ma niente esce dalle mie labbra’
-hahahah ecco proprio così eri mi sa’. Con la bocca aperta a succhiare il cazzo di sto sfigato’.-
Probabilmente attirati dalle nostre voci e dalle risate del mio ormai lo posso dire.. rapitore’. Arrivano altri due uomini
-allora si &egrave svegliata?- dice una voce in chiaro avvicinamento..
-si sta pure bene dice-
-perfetto, allora qua abbiamo finito direi, carichiamoli sul camion e partiamo come da programma allora dai-
A questo punto si affacciano alla porta gli altri due, sembrano tutti e tre abbastanza giovani, tutti e tre paiono molto forti fisicamente, altro per colpa dei passamontagna non posso capire, solo che sono tutti e tre armati’.
-si la porto qui’.-
Dice il primo avvicinandosi a me con dei movimenti decisi e precisi libera la corda che mi bloccava,
-dai ora collabora un po’ ok? Tirati un po’ su e metti le mani dietro la schiena che mica mi fido tanto di te’-
Mi dice tornando a darmi la prima impressione di non estrema malvagità’. Cerco di tirarmi su, ma colpa una fitta al fianco e la superficie liscia’scivolo ancora, finendo in qualche modo praticamente in ginocchio dentro la vasca’porto dietro la schiena le braccia come da lui richiesto’.
-hahahah ma allora sei proprio una zoccoletta’guardate questa come si &egrave messa!!!-
Dice mentre inizia subito a legarmi le braccia dietro la schiena, effettivamente non faccio una bella impressione’sono in ginocchio con la testa praticamene a pochi millimetri dal pacco del mio rapitore’.oramai mi ha legata accompagnato dalle risate dei suoi amici, sono sempre più rossa’alla fine lo fa’lo sapevo che sarebbe successo, me la ero praticamente cercata’.appoggia il suo pacco sulle mie labbra, porta una specie di tuta’in pratica sento strofinare sulle mie labbra il suo cazzo’.
-avete visto lo dicevo io che le piaceva fare i pompini’. Hhahahahah-
Deridendomi si allontana da me’e con uno strappo deciso rompe del tutto la spallina della camicia, che cede istantaneamente rivelando alla vista di tutti il mio seno destro coperto da un reggiseno nero’.scoprendo allo stesso tempo pure le loro intenzioni per me’ che non parevano per niente positive’.poi mi prende da sotto una spalla e di forza, ma senza alcun sforzo apparente in pratica mi solleva in piedi aiutandomi ad uscire dalla vasca’.
Sono ora in piedi ma probabilmente ero stata svenuta a lungo, oppure credevo di essere più in forma di quello che ero veramente, sta di fatto che mi cedono le gambe, e mi piego un po’ sulle ginocchia che si allargano’mi tiene praticamente lui in piedi’
-allora troietta riesci a camminare? O ti devo portare in spalla io???-
Poi la paura prende il sopravvento, vedo la sua mano con la pistola che si avvicina proprio li’in mezzo alle mie gambe leggermente larghe’appoggia contro i jeans la canna della pistola non forte ma deciso’la sento contro la mia fessura’.mentre mi guarda dritto negli occhi’..
-non darmi troppo problemi tu ok? Che ancora dobbiamo capire cosa fare di te ok?-
Mi sento di nuovo svenire, debole in modo assoluto, la paura che mi attanaglia attraverso la punta della pistola che mi pare ruoti adesso tra le mie grandi labbra’ stimolandomi palesemente attraverso i pantaloni stretti che per fortuna indossavo ancora!!! L ‘ultimo pensiero prima di scivolare ancora in un mondo di tenebre’intervallato solo da alcuni fugaci momenti di luce in cui mi trovavo legata su una specie di furgone’ con vicino alcuni sacchi e quella che sembrava il mi bottino del colpo alla villa, poi nulla’ buio ed incertezza sul mio futuro’.buio’.
Capitolo 5
Un colpo forte, un urto’ mi risveglio, probabilmente &egrave tata una buca sulla strada, e non pare l’unica’mi sento sballonzolata a destra e sinistra, anche se mi hanno legata al cassone del furgone su cui ci hanno caricato, ho le braccia indolenzite, visto che me le hanno legate strette, distese all’altezza delle spalle, praticamente mi hanno messa ‘in croce’ anche se almeno con il sedere poggiato, ma sento una certo formicolio lungo le braccia che la dice lunga sulla circolazione del sangue in esse’.
Cerco di prendere confidenza con ciò che mi circonda’una gran confusione di borse e oggetti vari’e poi vedo lui, la causa della mia disavventura, marco come me &egrave legato dall’altra parte del furgone, e sembra abbia ricevuto un trattamento fisico ben più duro di me’.ma non riesco a dispiacermene troppo onestamente, in fondo manco lo conosco e mi ha messo in questa cazzo di situazione!!!
-hey!!! Marco’.hey!! ci sei?? Sei sveglio’?-
Lo vedo che gira la testa verso di me, lentamente’ha la faccia coperta dai colpi ricevuti, immagino che abbia cercato di ribellarsi in qualche modo, non so’.
-Marco tutto bene??- (che domanda scema’..)
-Ma sai almeno chi sono e cosa vogliono adesso da noi???- ( questa già mi pare più pertinente’)
-Elisa’mi dispiace’.no non li conosco assolutamente, credo vengano da fuori a giudicare dal loro accento, mi hanno svaligiato la casa da cima a fondo, si erano organizzati bene, e ora chiederanno un riscatto alla mia famiglia sicuramente’.cosa vogliano da te’. Onestamente non lo so proprio’-
– Ma i tua pagheranno presto vero??? Avete tantissimi soldi lo sanno tutti!!!-
Più che una domanda era una speranza’.
-Si cio&egrave credo di si’. Che pagheranno’lo spero’-
Non lo sentivo per niente sicuro’e la cosa mi fece molto preoccupare, poi la nostra prima occasione di comunicare un minimo almeno venne interrotta dallo stridere dei freni del furgone hc epoco dopo con qualche sobbalzo si ferma’.
Viene tirato il telone posteriore, riesco ad intravedere per un momento una notte stellata, fronde di alberi intorno a noi e quelle che mi paiono delle colline’niente altro niente luci’.
-ma ben svegliati cari’..-
&egrave una voce nuova probabilmente uno dei due complici che sono arrivati alla fine nel bagno della villa,
-in forma il nostro principe azzurro?? Heheheheh-
Ovviamente Marco era tutt’altro che in forma’
-e la nostra cara porcellina come sta??-
Vedo solo i suoi occhi che mi fissano’ provo un timore istintivo verso quel uomo’.non riesco nemmeno rispondere alle sue sciocche domande, non che, probabilmente, fosse interessato ad una mia risposta’.
Si avvicina ancora a me, inizia a controllare le funi che mi legano ( che cazzo vuole mò questo???ancora più strette magari’.penso)
Poi lentamente entrambe le mani risalgono in contemporanea le mie braccia lasciate nude fino alle spalle dalla camicia’.e da un lato la pelle nuda arriva ben più in là’.sento i brividi che mi procura quel tocco delle sue dita sulle mie braccia, &egrave arrivato alle spalle’scivola lentamente ora con le mani a coppa sul mio seno, stringendolo leggermente soppesandolo quasi’sono come bloccata mentalmente in quel momento, solo una espressione di montante paura si tinge sul mio viso
-piccoline’.ma giuste per una bambolina porcella come te e??-
Anche lui mi ha identificato per quella che ( a mio parere) ero’ma questo in quel frangente non &egrave che me lo fece divenire più simpatico, anzi’..
-hahahhaah beccata!!!-
Mi dice con una fragorosa risata, lascia le mie tette con una mano e risale verso il mio viso, iniziando a disegnarne i contorni con un dito’lo sento ruvido che scivola sul mio mento, lungo gli zigomi per poi scendere attraverso la retta via del mio naso sino alle mie labbra ( in quel momento leggermente tremolanti per la paura la situazione nel suo complesso, mi sento vicina alle lacrime che ricaccio con forza)
Lentamente sento il suo dito che si fa strada tra le mie labbra, sento subito un forte sapore, non credo che l’igiene sia il suo passatempo preferito’.
-mmm che belle labbra che hai’.approposito ma tu un nome lo hai o ti dobbiamo chiamare sempre troietta? Come preferisci ovviamente, questo lo lasciamo scegliere a te’.-
La forza con cui ha pronunciato ‘ questo’ esclude praticamente che io abbia voce in capitolo su una qualunque altra cosa’..
-ely’ mi chiamo Elisa’-
-brava troietta’.. lo dirò ai miei amici’. Hahahahahaha-
Avverto solo una frazione prima quello che sta facendo con la mano sul mio seno’con rapidità tira fuori dalla difesa del reggiseno una mia tetta ( dalla parte ovviamente in cui la spallina aveva ceduto’) mettendolo completamente a nudo’.
Fa passare due dita intorno al mio capezzolo che causa la tensione accumulata, reagisce subito mettendosi in mostra ( già il seno &egrave piccolino e proporzionato, mentre i miei capezzoli una volta drizzatisi…. diciamo che mi hanno sovente messo in situazioni scomode’ mentalmente li maledico per l’ennesima volta per quanto siano sensibili’)
-mmmm brava elisina mia’..-
-allora tornado a noi, siamo entrati da poco nel nostro ‘piccolo podere’ tutta la terra qui intorno ci appartiene e la nostra casa si trova proprio nel centro’un posto assai tranquillo per decidere il da farsi di voi due’tutto chiaro no?-
Senza aspettare nemmeno una risposta si sposta ora verso Marco iniziando a slegarlo’
-sapete io e i miei amici quando vi abbiamo gentilmente fatto accostare’ci siamo fatti delle grasse risate vedendo lo stronzetto qua con il suo cazzo duro fuori dai pantaloni’.t piaceva il pompino e amico??-
Dice deridendo Marco ‘
-b&egrave ecco però ci sembrava una cattiveria averlo interrotto sul più bello’-
Mentre lo dice spinge verso di me Marco, con strattoni decisi’
-quindi abbiamo deciso che adesso tu Elisa’finisci quello che stavi facendo! Va bene cara?-
La sua domanda con la conseguente richiesta mi lascia allibita, anche se in fondo me lo aspettavo almeno come genere di richiesta diciamo’.
-io ‘ma ‘no!! Ma se nemmeno lo conosco praticamente!!-
Cerco di ribellarmi alla situazione, anche se mi rendo conto che difficilmente avrò successo’.
-&egrave una tua scelta Ely’o lo fai perché lo vuoi’o lo fai perché’lo voglio io!!-
-tu intanto tirati giù i pantaloni subito!!-
Marco non si può dire che resista tanto davanti alle richieste dell’ uomo incappucciato’. Si tira giù insieme i pantaloni e le mutande in un colpo solo’.che gliene frega a sto stronzo tanto!!!
Mi cade subito l’occhio sul suo cazzo depilato’ma questa volta pare che si sia ritirato’non &egrave decisamente baldanzoso come lo avevo visto sino a quel momento’ e pure l’altro se ne accorge subito’
-hahahah mi sa che ti dovrai pure mettere d’impegno sai cara’.allora cosa hai deciso??-
Il suo tono secco e brusco mi risvegliano subito’ b&egrave alla fin fine già glielo stavo facendo’.e poi onestamente ho paura di scoprire cosa potrebbe succedere se non lo facessi, insomma non ho molte via di uscita’
-hem'(cerco di schiarirmi la gola) ok’ lo faccio’ anche se’-
-scelta giusta’ e pure posizione giusta direi’. Stronzetto avvicinati dai’. Mettiglielo in bocca e non ti provare a tirarlo fuori finch&egrave non le hai lasciato un ricordino in quella bocca’.ci siamo intesi??-
Marco non se lo fa ripetere due volte e mi avvicina alle labbra quel suo ‘vermicello indifeso” mi vergogno come mai prima , seminuda, legata in balia di chi sa che gente, chi mi fissa mentre a pochi millemetri dale mie labbra chiuse’ho un cazzo che dovrei leccare e succhiare da lì a poco’..
-allora troietta non ti piace più succhiarglielo? Senza quel macchinone non c&egrave la giusta atmosfera forse’.-
Timidamente apro le labbra, mentre marco me lo fa scivolare sulle labbra, sento il suo odore ben più acre di prima, immagino che la tensione lo abbia fatto sudare’tiro fuori la punta della lingua e li sfioro la cappella, non posso fare altro visto che ho le braccia immobilizzate’.cerco di afferrarlo con le labbra, poi tenendolo dentro per la cappella inizio a succhiarglielo un po’ più decisa’.
-brava’ricordati che ora che lo hai preso in bocca finche non sborra non ne esce più!!! Hahahhaha-
Solo l’idea già mi fa quasi venire i conati’.non &egrave mai stata una cosa che ho fatto volentieri e che in realtà era successo veramente pochissime volte’. Tant&egrave che comunque continuo nel mio lento lavoro di labbra e hem’fiato’.sento che qualcosa cambia’inizio a sentire come prenda vita inesorabilmente, sento il suo cazzo che inizia a farsi largo dentro la mia bocca, ogni volta che le mie labbra scivolano verso il basso la sua cappella si fa più grossa’ oramai &egrave praticamente come me lo ricordavo’.anche se le sensazioni che provo io al momento sono diametralmente opposte’.vista la mia posizione riesco a malapena a muovere la testa su e giù di qualche centimetro, dopo poco Marco ormai con il suo uccello bello tosto’inizia a venirmi incontro nei movimenti, mi trovo legata seduta con (sto stronzo) che mi spinge per fortuna abbastanza lentamente il suo cazzo dentro la bocca’..cerco di fare più movimento possibile con le mie labbra intorno al suo cazzo, lo voglio stimolare al massimo! Perché so che una volta che sarà venuto almeno finirà’..
Mentre lo succhio non riesco a non guardare verso lo sconosciuto in piedi’.che mi fissa interessatissimo mentre succhio a forza quel cazzo ormai divenuto così grande che mi fa dolere la mascella!!
-brava troietta mi piace come ti impegni continua così brava’-
Lo vedo che si passa una mano sui pantaloni’. &egrave eccitato!!!
Strabuzzo gli occhi quando me ne accorgo, quella specie di tute che sembrano portare tutti non nasconde assolutamente nulla alla vista”ha una erezione decisamente’gigantesca’..Marco completamente perso dentro alla mia bocca a quanto pare’ chiude gli occhi e preso dalla foga inizia a infilarmi il suo cazzo sempre più giù, non riesco a starli più dietro con i movimenti della mia testa, sento dei piccoli conati, ho difficoltà a respirare’spero solo che venga veloce!!!!ho la bocca piena del suo cazzo quando con un gemito un rantolo ed una ultima spinta profonda si ferma gemendo’.schizzandomi in bocca tutto il suo sperma!!!mugugno cercando in qualche modo di scostarmi di farlo uscire’ma lui preso dall’orgasmo sembra nemmeno accorgersene, mentre inizio a buttare giù la sua sborra’.lo tira lentamente fuori.. lasciandomi sporca in faccia di tutto e di più’..con una gran risata, il nostro ‘guardiano guardone’ gli assesta un colpo al ginocchio che fa subito cadere Marco per terra e con movimenti rapidi lo lega e lo blocca’.poi corre fuori, non prima di avermi guardata ben bene in faccia, con le lacrime che mi bagnavano la parte alta del viso’e lo sperma che mi sporcava intorno alla bocca e al mento’.con un sorriso salta fuori e…
-Hey Gianni, avevi ragione tu hahhaaha! Lo ha fatto di sua spontanea volontà hahahahah e glielo ha succhiato da dea!!! Hahahahaha-
– Adesso &egrave ancora sporca di sbora la troietta uno spettacolo hahahhaahhahah-
Sento gli altri che da davanti ridono insieme al loro complice, mentre un rivolo di sperma mi scende lungo il labbro, non riesco a liberarmi da quel acre sapore che odio!!!
-Dai ripartiamo portiamoli a casa, sono curioso da quello che deciderà LEI’. Per ora ci siamo divertiti sufficienza per ripagarci del viaggio’.-
Con forti scossoni ripartiamo, marco che evita di guardami , di guardare come mi ha conciato’.mentre io ragiono sulla situazione, su chi sia ‘Gianni’ e soprattutto su quel ‘lei’ che ho sentito debole ma distintamente”
Capitolo 6

Ormai iniziavo a non sentire più le braccia da quanto mi facevano male, mentre purtroppo il sapore di sperma nella mia bocca era decisamente forte e fastidioso, come pure le tracce sul mio viso che si erano seccate’.
-cazzo ma almeno un fazzoletto per pulirmi un pochino’- penso scordando per un momento la mia condizione di assoluta immobilità’

Dopo circa una mezz’ora di strada, durante la quale il mio sedere &egrave stato messo a dura prova da un numero indefinibile di buche’ sento il furgone rallentare e poi fermarsi , ho solo il tempo per iniziare ad avere paura di ciò che mi attende che salgono tutti e tre sul cassone chiuso, Marco tanto per cambiare viene scaraventato giù di peso finendo sdraiato per terra, non lo vedo ma lo sento imprecare’
-Ben ti sta bastardo!!- penso tra me e me, io invece vengo presa in consegna dal mio primo aguzzino, quello che secondo me &egrave ‘Gianni’, o almeno così io ho deciso’.e vengo ad onor del vero trattata decisamente meglio dello ‘stronzetto’ come lo chiamano loro, mi slega e mi da un minuto per muovere le braccia indolenzite, ma poi con mio stupore mi fa girare e me le porta dietro la schiena con l’evidente intenzione di legarle nuovamente’
-no’ ti prego’ non mi dovete legare ancora, dove vuoi che vada tanto!! per piacere’- aggiungo con una voce bassissima di preghiera,
-tranquilla non ti lego stretto questa volta’.hehehehehe-
Gianni ( come ho deciso di identificarlo arbitrariamente) come sempre mi dà quella sensazione mista di cattiveria e non’.ma comunque alla fine non fa mai niente di realmente buono o caritatevole per me’
Difatti dopo poco mi ritrovo di nuovo legata, anche se effettivamente, non stretta come prima’solo i polsi vengono infatti fissati’ poi con delicatezza mi solleva e mi fa scender coi piedi per terra’
Giro la testa istintivamente intorno per orientarmi’ma scopro solo di essere in aperta campagna a notte fonda’.riesco a malapena ad intravedere un bosco che pare sterminato a poche centinaia di metri dalla casa, in cui brillano alcune lampadine al piano terra’.
Vengo presa in consegna dal terzo tipo con cui ancora non avevo avuto nulla a che fare, il quale inizia a spingermi ‘invitandomi’ a camminare verso la porta d’ingresso.
Sento le gambe che si ribellano, ad ogni passo traballante &egrave come se venissi trafitta da aghi ghiacciati nelle cosce’ma un braccio forte mi sostiene e incurante delle mie grida e proteste’mi fa arrivare sino alla porta che apre di scatto,
-HEYYY siamo tornati!!! Con due sorprese per te!! Vieni!-
Immagino di stare per incontrare la famosa ‘lei”.e quando si apre la porta davanti a noi, non rimango quindi sorpresa di vedere una donna apparire’ma del tipo di donna’si!
Mi ero creata onestamente l’immagine di una vecchia grinzosa, o al massimo di una cicciona dallo sguardo cattivo, quella che mi si para davanti invece &egrave una donna intorno ai 2530 anni, coi capelli lunghi e ricci di un biondo sporco, dal fisico decisamente robusto, ma per la muscolatura che deve avere, pare una ragazza abituata a lavori manuali e di fatica, delle spalle larghe da cui partono due braccia che potrebbero quasi stare addosso ad un uomo ( ok magari uno gracilino’ma era per intendersi ecco’)
-Finalmente siete arrivati ragazzi!! Mi stavo quasi preoccupando’..che sorprese avete portato??-
Dice mentre mi inquadra meglio, notando subito ovviamente il mio abbigliamento e il mio stato’.
-e questa chi &egrave??? Che mi avete portato una prostituta trovata per strada??? ‘
Il suo tono di voce e il modo autoritario con cui si rivolge al mio accompagnatore non mi danno certo una fiducia maggiore per ciò che mi attende’.
-aspetta, guarda qua prima..-indica Marco steso per terra in un angolo legato come un salame’.
– lui &egrave il figlio del riccone stronzo da cui abbiamo fatto spesa’.di sicuro qualche soldino in più lo ricaviamo no?-
-COSA???? ‘
Grida irritata decisamente, facendo strasfigurare il suo volto dalla rabbia, quasi ho paura che voglia colpire il mio rapitore il quale continua a portare il passamontagna anche in casa.
-ma lo sai almeno che casini porta un rapimento??? E i rischi??? Mi mettete sempre in queste situazioni del cazzo’.e quella troia là chi &egrave??? La nipote di Mubarak magari????-
Adesso ‘il terzo’ si ritira leggermente indietro dopo la sfuriata presa, dimostrando rispetto per la ‘donnona’
-avevamo pensato che’.-
-ecco il solito vostro errore!!! Pensate’.-
Dice sfrezzante
-Si ecco’lei era la sua troietta’li abbiamo beccati mentre lei li faceva un pompino in macchina’lui dice di non conoscerla nemmeno praticamente’hem e lei conferma’-
-di bene in meglio’.&egrave mi spieghi cosa me ne dovrei fare??? Almeno ammettilo che l’avete portata per voi cazzoni costì!!-
‘terzo’ sta per ribattere, quando torna la sua voce autoritaria e decisa’
-per ora portala di sopra nella stanza'( e girandosi verso di me) degli ospiti’.-
-che ora devo pensare a questo stronzo qua’.-Lui vedendo quella via di fuga apparirli davanti non si fa certo pregare, mi riprende per una spalla e mi trascina via, mentre sto arrancando sulle scale’
– e che nessuno di voi la tocchi finch&egrave non decido cosa farne capto!!!-
E un secondo dopo’.
-Per ora intanto mettila seduta’sai cosa intendo no?-
Un sorriso compare tra le pieghe nere del passamontagna, che mi fa accapponare la pelle’
-hehhehehe si credo proprio di avere capito a che cosa ti riferisci’.-
Dopo poco mi fa entrare in ciò che credo diventerà la mia dimora almeno per questa notte’sembra una normale camera da letto in realtà, niente sbarre alle finestre, un letto un armadio insomma niente di strano’
Mi prende e mi fa sedere sul letto, mi sento assai felice che gli sia stato detto di non toccarmi in quel momento!!!poi senza rudezza, ma solo decisione, mi fa girare prima su un fianco per poi, facendomi ruotare mi mette in ginocchio sul letto, prima mi fissa le braccia dietro la schiena legandole fra di loro a metà schiena praticamente, ignorando di nuovo le mie suppliche’
-non posso toccarti troietta, ma non credere per questo che ti farò stare comoda’-
-ma perché??? Ma che cosa vi ho fatto di male io???-
– per colpa tua si &egrave incazzata’..- ribatte lui senza alcunissima logica apparente’
_e si prorio una mia scelta si’.- mi viene quasi da ridere mentre solo oso pensarlo’
Soddisfatto da come mi ha legato le braccia, mi prende di peso'(evidentemente i miei 48kg non lo infastidiscono più di tanto..)e mi gira sulla schiena, grido quando con tutto il mio peso mi appogio sulle braccia bloccate e già indolenzite, quando con sommo terrore lo vedo che inizia ad armeggiare con la chiusura dei jeans’. Terrore misto ad rassegnazione si impossesano di me’.in un baleno mi tira giù tutto sia i pantaloni che, probabilmente strappandole, le mie mutandine preferite’.
-ma guarda che bella figheta liscia liscia che ha la zoccoletta’-
Dice mentre mi scruta attentamente, poi come se nulla fosse mi mette a sedere su una sedia, facendo passare le braccia dietro alla spalliera, costringendomi così ad innarcare la schiena ed ad assumere una posizione tutt’altro che comoda’prende poi a legarmi le gambe alla sedia, la posizione risultante e ovviamente assai scomoda e’oscena’ritrovandomi con le gambe allargate e il petto proteso in avanti’
Sento le gambe si legate, ma stranamente libere di muoversi, penso subito ad un gesto di carità (mi sono ricreduta così tante volte dopo’.) vedo che posso addirittura alzarmi leggermente, e mentre cerco di muovermi leggermente per trovare una posizione più comoda mi sento sollevare’. Le corde alle gambe mi permettono di alzarmi di quasi 10 cm, anche se non sarebbe decisamente la posizione che definirei più comoda’mi tiene così e lo sento che mi passa dietro le spalle’dopo poco sento una mano che inizia ad armeggiare in mezzo alle mie gambe’
-Heyyyyy ma che fai’.no no no ‘ tentavi inutili ma istintivi di ribellarmi alla situazione, a quel tocco strano e freddo che sento intorno alla mia fessurina, e si’ mi sta infilano qualcosa, di stretto e allungato, ma non &egrave un dito lo sento freddo’e la mia fighetta &egrave decisamente poco collaborativa, come me che cerco di dimenarmi il più possibile’ poi con un grido di dolore entra dentro, pochi centimetri si insinuano dentro di me, &egrave un oggetto duro e cilindrico, per fortuna non tanto grande’poi con un altro movimento rapido una volto accortosi di averlo inserito lo appoggia sulla sedia sotto di me procurando un suono secco e forte’come di un incastro ben preciso e fermo’.
Poi sempre tenendomi sollevata..
-Allora cara Elisina’ questo &egrave il nostro personale pensierino per augurarti la buona notte’ guarda’-
Guardo verso il basso e ora capisco bene’. Ha applicato alla sedia una specie di giochino erotico’una specie di cono girato, la cui punta entra in me’partendo fine’ma allargandosi considerevolmente fino alla base’.
-ora o ti lascerò qua per stanotte’divertiti..-
Appena mi lascia, ovviamente rimane li a guardare la scena’a gustarsela’.il porco perverso!!
Mi ha fatto sedere a gambe larghe sopra a sto cazzo di imbuto praticamente, che mi entra nella figa!!!!
Con un discreto sforzo, usando in pratica solo i muscoli delle cosce riesco a mantenermi sollevata ma mi appare subito chiaro che lo sforzo richiesto &egrave notevole!! Lo guardo con aria interrogativa
-hahahah ti piace la nostra ospitalità?? Le famose comodità della vita in campagna’hahahhahah-
-buona notte’-
E se ne esce lasciandomi così sola in quella situazione’.
Le mie gambe dopo pochi minuti iniziano già a tremare ed a cedere lentamente’ lo sento che mi apre, mentre mi entra dentro dopo pochi centimetri mi sento già piena’ho le gambe doloranti dal viaggio, sono stanchissima, disorientata’spaventata e ignara del mio futuro’.costretta a subire questo supplizio, cerco di risollevarmi ma solo per cedere di nuovo sopra alla mia sedia.. penetrandomi sempre più profondamente, combatto resisto’ ci provo!! Con tutta me stessa’. Ma’non ci riesco!! Scivolo inesorabilmente, non voglio, ma mi entra dentro, lentamente ma inesorabilmente mi riempio da sola la figa con questo lo giocattolo’o sono io direttamente il loro giocattolo oramai’non so più niente, quando con un forte respiro e gemito scendo del tutto facendolo entrare completamente nel momento che le mie chiappe nude si appoggiano sulla sedia’. Un altro gemito quasi di piacere mi sfugge quando rilasso i muscoli’..chiudo gli occhi per cercare di abituarmi un minimo, di calmarmi’ quando incredibilmente, scossa dagli eventi, mi addormento’legata e seduta’con quel gingillo infernale dentro alla mia vagina’.
BAHM!!!!
Un colpo secco e forte mi ridesta dal sonno agitato che mi aveva accompagnato nella notte, mi ricordo di avere intravisto le prime luci dell’alba in una delle molte volte in cui mi ero risvegliata durante la notte.
Gli occhi si sbarrano all’istante, vedendo davanti a me la ‘donnona’ che mi scruta da pochi metri’.
-Ma ben svegliata elisa’..h dormito bene??-
Mi chiede mentre si china un po’ per guardarmi ben bene la mia fighetta’.che oramai avevva completamente inglobato dentro di lei l’appendice della sedia’..
-hahahahah ma guarda questa’.hahahhaha-
Non capisco cosa possa aver visto per farla ridere in questo modo, e ne ho decisamente paura!!!
In più sono sempre più imbarazzata da questa estranea che mi sta guardando la vagina da così vicino e così intensamente!!!
-Che cosa avete deciso di fare?? Cosa volete da me???-
Cerco in questo modo anche di sviare la sua attenzione da ciò che stava fissando’.
-eh? Cosa?- era completamente rapita dalla vista della mia fighetta’.
-ancora non lo so’.ma dimmi cara’.hai goduto tanto stanotte e?-
Apro la bocca esterrefatta dalla domanda,
-Cosa ma perché?? Chi??-
-hahahah cara’.hai bagnato tutta la sedia piccola troietta e manco te ne sei accorta’hahahahah sei incredibile!!!-
-comunque &egrave ora che tu ti faccia un bagno adesso che fai schifo proprio-
Mentre si china per slegarmi le gambe’poi prendendomi da dietro le spalle mi tira su di forza, non ha la forza degli altri uomini ma la mia impressione di ieri notte non era sbagliata per niente, mi sento sollevare velocissima verso l’alto e’.
-AHHHHHHHHHHAAHHHHHHH!!!- in un istante sento una sensazione di vuoto dentro alla mia vagina, un vuoto dolorosissimo che mai prima avevo provato a questi livelli!!! Gli occhi quasi mi escono dalle orbite mentre cerco di riprendere fiato e controllare le reazioni del mio corpo’gemo fortissimo’
-mmmmmmmmmmmmmmmhhmmmm’..-
Una sensazione fortissima che m sconquassa completamente da dentro, mi si piegano le gambe, mentre pudicamente porto le mie mani a difesa della mia vagina, da cui decisamente contro il mio volere escono dei rumori’assai e decisamente imbarazzanti’.
-hahahahaha sei proprio uno spasso!!! E pensare che ieri Matteo non ha certo esagerato con il divaricatore’.hhahaha ne ho una certa scelta sai’..-
Condendo quella frase minacciosa con un sorriso gelido’. E non sarà l’unica cosa gelida di quella mattinata’.
Vengo portata giù nell’aia dove già mi stanno aspettando gli altri, questa volta tutti a faccia scoperta, non so perché ma non mi pare per niente una cosa positiva’.alla fine ne avevo visti pure io alcuni film di rapimenti’.e mai i rapitori si facevano vedere in faccia, mai!!!!
Ma come al solito i miei aguzzini non mi lasciano il tempo assolutamente di pensare o di ragionare sui cambiamenti che avvenivano’. Da dietro arriva Gianni, che mi strappa con forza la camiciola larga di dosso rimango così solo con il reggiseno indosso, sotto gli sguardi divertiti di tutti’cerco di coprirmi per quanto possibile con le mani, lasciando però sempre qualcosa disponibile ai loro sguardi sempre più vogliosi’ giro praticamente su me stessa finch&egrave sulla schiena’.una botta fortissima faccio praticamente un salto in aria gridando con tutte le miei forze!!! Un getto forte di acqua gelata mi ha colpito sulla schiena nuda, istintivamente mi giro vero la minaccia e mi ritrovo davanti a me la donnona che ridendo sguaiatamente mi spara (nel vero senso della parola) addosso l ‘acqua usando un tubo gigantesco che sicuramente useranno per pulire le stalle o so io che cosa’ in mezzo secondo mi ritrovo completamente fradicia da capo a piedi, il getto mi sta spingendo indietro con forza, scivolo, e infine cado per terra dopo poco per fortuna la pressione dell’acqua diminuisce’.e termina in un rivolino che esce dal tubo sempre puntato verso di me’.
-che vi avevo detto ragazzi??? Se ci si possono lavare i maiali pure le maiale non lo disprezzano come doccia’.hahahahah-
-hahahaha e si hai proprio ragione’. Hahaha mi pare proprio che le sia piaciuta ahhahahah-
Inizio a tremare dal freddo, sono completamente fradicia, mi guardo’tutta nuda per terra tremante, scossa da brividi violenti e con la pelle arrossata dove il getto d’acqua si &egrave soffermata più a lungo, il mio reggiseno strappato via si trova mestamente a qualche metro da me in una pozzanghera gigantesca d’acqua’.dove ho il sospetto rimarrà per sempre’. Istintivamente mi ragomitolo su me stessa in posizione fetale’.e inizio a piangere’..
-ahhahahah adesso ho deciso cosa fare di te sai Elisa? Hahahhahaha-
Capitolo 8

Nuda e bagnata pe terra in mezzo all’aia alzo leggermente la testa per scoprire che cosa avevano deciso di fare di me’..tremo sena ritegno sia per la tensione che per il freddo che mi attanaglia’

-allora troietta sei curiosa??? Hhahahhhhahaha-
Una risata generale s leva da quel gruppo di 4 persone che mi guardano dall’alto.
-vedi hai due scelte davanti a te, la prima, la più difficile probabilmente’.come dire’b&egrave lo avrai notato che noi ci divertiamo diversamente dalle persone normali diciamo’sai com&egrave vivere quaggiù in campagna’.abitudini divere dalle vostre ecco’.diciamo che dovrai assecondarci nelle nostre richieste e giochi’soprattutto nei giochi direi!!! Hhahahah, ti &egrave chiaro cosa intendo no troietta???- mi chiede quasi gridando’.
-signora’. (non sapevo assolutamente come rivolgermi a lei ) credo di ‘si’.e la seconda???- chiedo presa da una speranza’questa era la più difficile in fondo’..
-hehehehe brava Elisa’.ovviamente non sarà per sempre, ma finch&egrave ne avremo voglia noi ecco’mentre la seconda’.. e che vai insieme a Marco’come preferisci’..-
Mentre lo dice gira la esta verso il bosco’i miei occhi non riescono a crederci, non realizzo per un po”vedo solo in mezzo al prato una piccola zona di terra smossa di recente’..le risate che iniziano ad innalzarsi mi danno la cruda conferma’.marco era proprio lì’.
-sai lo avevo detto io che un riscatto era complicato e rischioso da portare avanti’.allora cosa mi dici cara?-
Mi guarda decisa con una freddezza che non credevo potesse esistere!!!
-anzi non mi dire nulla, ma se decidi di accettare la prima scelta’.inizia a toccarti ora, davanti a tutti !!-
Il mio tremolio iniziava a diminuire, il sole mi stava asciugando e riscaldando’loro si erano stretti in cerchio intorno a me, vedo Gianni che si tocca da sopra i jeans il suo cazzo’che pare già duro’gli sguardi di tutti sono su di me’giro la testa per un attimo verso il prato’.ma devo scostare lo sguardo subito di scatto!!!
-che cazzo di situazione Elisa’che cazzo di situazione’cazzo!!!!- vorrei gridare la mia disperazione ma niente riesce ad uscire dalla mia bocca, mentre il cervello inizia a fumarmi cercando di trovare un’alternativa’che non esiste e lo so bene, ormai in realtà lo sapevo che sarebbe finita così’solo che non lo avevo coscientemente accettato’mentre ancora penso la mia mano come se lo avesse deciso lei in autonomia’scivola sulla mia coscia, mi siedo sul sedere con le ginocchia alte e le palme dei piedi appoggiati a terra, ho lo sguardo fisso per terra, mentre allargo le gambe leggermente’giusto per far appoggiare tutta la mi amano sulla mia fighetta'( mia?…) ed inizio lentamente a muovere un dito lungo lo spacco’scivolo sempre più dentro con facilità essendo li ancora decisamente bagnata dalla doccia di poco prima’sfiorando poi il mio clitoride una calda sensazione di piacere inizia a salirmi dalla pancia’che si libera in un lievissimo gemito che fugge dalle mie labbra’.appena accortamene alzo lo sguardo nervosa’avevo notato un silenzio strano intorno a me’..come se fossi sola’invece no, apro gli occhi e sono tutti li ancora a guardarmi e a sorridere’sorridono pieni di gioia, una gioia malvagia però’. Gianni ormai lo ha tirato fuori e se lo mena lentamente guardandomi! Mi fermo così a guardare la scena’.vergognandomi da morire!!
-hahaha brava Elisa, hai la fatto la scelta migliore e più divertente!!!! Pr noi almeno hahahahah-
Dice Gianni che mi pare il più felice di tutti’.e pure assai dotato a giudicare dal cazzo che si sega palesemente eccitato e grosso’ma non al culmine per intenderci’
-Farò’quello che voi…volete’- riesco a dire con voce tremante che quasi non riconosco come la mia
-questo &egrave certo piccolina, intanto continua a toccarti da brava’-
Mi sento ordinare( di questo si trattava un ordine’era ovvio) da dietro.
Torno subito a muovere il dito dove lo avevo lasciato, intorno al mio clitoride’. Allargando u n po’ le gambe’
-mm’però non fatemi del male vi prego, sarò brava’.- ancora parole che non avrei mai pensato di dire e che non volevo dire’ma he uscivano dalla mia bocca, mentre mi toccavo davanti a tutti’.
-brava troietta mi piace come ti stai comportando’ma adesso abbiamo del lavoro da svolgere, per oggi starai in camera’ad aspettare che torniamo’-
-Gianni la porti tu e? hahahahahah- dice indicando il suo cazzo fuori dai pantaloni’
-ma vedi di fare presto tra poco dobbiamo partire mi raccomando!!-
Non se lo fa ripetere due volte, mi prende per un braccio e mi tira su di peso,
-vieni cara andiamo subito subito’hahahahhahahah- vengo come sempre spinta e tirata verso la destinazione’solo che questa volta sono nuda e le sue mani finiscono ovunque’mi palpeggia senza ritegno, ogni tanto sento il suo cazzo durissimo ormai sbattermi con le cosce’arrivate alle scale fa salire me per prima’ dopo due scalini sento il suo medio’entrarmi di colpo dentro la mia fighetta, fino in fondo1! Rimango bloccata per questa intrusione violenta e inaspettata’un urlo forte esce dalla mia bocca’
Dalla sua una risata’.
-ahhahah Sali Sali troietta!!!- dice ruotando il dito dentro di me, sento le sue nocche schiacciate contro le mie natiche, e il suo grosso medio da contadino che mi sconquassa dentro, il suo polso inizia quasi a sollevarmi da terra’.
-AH AHAHHHHH fermo!!!!…-
-su su Sali troia hahahhaha-
quasi sulle punte dei piedi ormai riesco a darmi una spinta in alto’faccio quelle scale velocissima con quel suo dito che mi solleva praticamente il sedere’.urlando e ‘ gemendo’.
Arrivati nella camera mi fa butta sul tappetto in mezzo alla stanza, e va a prendere delle corde, lo guardo sempre più terrorizzata sia dal suo sguardo’che da quella bestia che li svetta n mezzo alle gambe’. E quello di Marco lo credevo grosso’. ‘in ginocchio cara’.-
Questa volta non oppongo resistenza e mi metto come credo mi voglia, in ginocchio e co le mani incrociate dietro la schiena’ un risolino mi conferma che avevo intuito bene’e le corde che sento un istante dopo stringermi le braccia’.levano ogni residua speranza’ sento mentre mi lega il suo cazzo sbattermi contro la nuca’.e poi non credo a caso la sua cappella colpisce prima i mio orecchio, poi lo sento prima vicino all’occhio e poi alla guancia’ mi sta picchiando con il suo cazzo duro!!!
Mi viene davanti’sorride’ho la sua cappella davanti alla faccia’ non so perché ma socchiudo le labbra’.un istante dopo sento la sua cappella premerci contro!! Mi costringe ad aprire la bocca, mi fa entrare solo la cappella’ed io inizio a succhiargliela piano piano’lui &egrave immobile ora’lentamente aumento il ritmo ma rimanendo quasi immobile con la testa per paura di ‘svegliarlo”.
-mmmmm brava troietta lo sapevo che succhiavo bene’mmmm mi piace’..purtroppo dobbiamo fare veloce ora’quindi faremo così’tu continua a succhiare così e muovi un po’ quella testa brava maialina così’mmm proprio così’.-
Io avevo iniziato subito a fare quello che mi chiedeva in tempo reale praticamene’non sapevo nemmeno io perché’. Mi venne così’. Ora in pratica con le labbra scivolavo dalla punta del suo cazzo fino a circa un paio di centimetri dietro la sua cappella ( che non era proprio piccola’)’ lo vedo che chiude gli occhi, e inizia a farsi una sega’si stava facendo una sega velocissima mentre io ero li a ciucciarglielo, che continuavo come lui mi aveva chiesto inesorabile a succhiarglielo mentre scivolavo con le mie labbra’avevo già da un po’ individuato nella mia bocca il suo liquido presparmatico’dal sapore fortissimo che mi aveva quasi fatto venire i conati’ora vederlo che si segava’quasi io non ci fossi’che fossi solo un appendice’ non quella che aveva il suo cazzo in bocca!! Ero più come’un fazzoletto che sta li per non sporcare per terra’non riesco a non pensare a quell’analogia’.mentre lui iniziava a gemere sempre più spesso’la sua mano era velocissima’sento la cappella dentro la mia bocca iniziare a pulsare un attimo’.poi me la spinge ben dentro la bocca e con un urlo liberatore mi scarica in bocca tutto il suo sperma’.caldo e denso’mi riempie la bocca con un primo schizzo fortissimo che sento distintamente colpirmi il palato seguito poi da altri più piccoli’fino a riempirmi la bocca completamente!!! Muove il suo cazzo dentro la mia bocca ora’facendomene ingoiare contro voglia un bel po”poi esce fuori’lasciandomi ad annaspare per riempire di nuovo i miei polmoni di aria, mentre dalla bocca mi cola un rivolo di sperma e saliva’.
-Brava Elisina’hai del potenziale’- mi dice mentre si pulisce sulla mia faccia la cappella ancora sporca di sborra’. Dopo un lavoro approssimativo ma a quanto pare sufficiente per la sua idea di igiene’ mi lega le caviglie e blocca ad un’altra corda precedentemente preparata che scende dal soffitto le mie braccia già legate’e così mi lascia, nuda’in ginocchio sul tappeto’con la faccia nuovamente imbrattata di sperma’e quel sapore schifoso in bocca’provo a sputare una volta rimasta sola’ma il sapore forte del suo sperma non voleva andarsene’e ora’chi sa per quanto tempo dovrò rimanere qua legata’chi sa per quanto’.
Capitolo 9
visto che mi hanno svegliata prestissimo la mattina, e da quello che ho capito dovevano svolgere delle mansioni ( che con la grandezza della loro fattoria di sicuro non erano cose da poco’) mi aspettavo di rimanere da sola per un bel po’ di tempo’. La cosa positiva era che il tappeto su cui erano poggiate le mie ginocchia era abbastanza alto, così che la posizione non risultava estremamente comoda’ripensando poi a come avevo passato la notte’era tutto oro colato praticamente!!!
Al momento la cosa peggiore non era tanto l’essere legata’cosa alla quale mi stavo’abituando’. Ma il sapore dello sperma in bocca!!! In vita mia avevo fatto pompini a dei ragazzi ovviamente, il primo che avevo da poco compiuto i 15 anni, con il mio fidanzatino dell’epoca, nel bagno durante una festa di compleanno di un suo amico, ma solamente in un paio di occasioni mi erano venuti direttamente in bocca!! Nemmeno mi considero brava nell’ attività’.cio&egrave faccio il mio per carità, ma decisamente non mi metto a fare pazzie come se ne vedono nei film porno dove lo ingoiano fino a soffocare’cosa che invece pare piaccia ai miei aguzzini!! Insomma per me si &egrave sempre trattato di un qualcosa da fare’come preludio ad un rapporto completo, possibilmente assai dolce!!! Altri tempi mi viene da pensare e ‘quasi da ridere.
Rimango così assorta nei miei pensieri i sulla nuova situazione che stavo affrontando che dal movimento della luce sul pavimento realizzo che devono essere passate alcune ore ormai dalla loro partenza’così che i miei pensieri scivolano su ciò che sarà’.. un brivido mi attraversa il corpo nudo e legato’.
Le ore passano’.
Mezzo giorno ormai &egrave stato decisamente superato’silenzio in casa assoluto’
Il caldo nella camera inizia ad essere opprimente, dalla finestra chiusa entrano con forza i raggi del sole, che colpiscono in pieno il mio corpo, ai lati della finestra pendono laconiche due inutili tende, che atro non fanno che ingrandire le mie pene’ nemmeno un alito di aria fresca, nessun riparo e nessuna via di fuga’.
Come di colpo scorgo sulla mia pelle le prime perle di sudore’. Mi sto cuocendo a fuoco lento ma pur sempre cuocendo!!
Dopo un calvario durato forse 2 ore, ma per me un’eternità, vedo a fianco di me una striscia d’ombra che si avvicina, finalmente una delle tende a deciso d rendersi almeno parzialmente utile!! Cerco di spostarmi il più possibile verso quella zona agogniata!! Scoprendo che anche se solo parzialmente e in modo assai rapido, legata, sono in realtà bloccata nello spazio di pochi centimetri!!!non posso che aspettare che la natura faccia il suo corso’lento’..
-DOMANI ME LE FACCIO CHIUDERE CAZZO!!!- come un fulmine nel mio cervello scatta la certezza di essere ancora loro prigioniera il giorno successivo’. Parte piano, le labbra che tremano, gli occhi che si fanno lucidi, ‘sento’ le lacrime formarsi, la prima che scivola giù’.lungo la guancia’un rantolo, un singhiozzo , e mi lascio completamente andare, lacrimoni che scendono copiosi, singhiozzi interrotti da silenziose urla di rabbia!! Finch&egrave stremata continuo a piangere piano rilassando tutti i muscoli, afflosciandomi dentro le corde, che prima mi bloccavano ora invece mi sorreggono’.
Ormai si &egrave fatta sera, mi sono un po’ ripresa diciamo, inizio a sentire forti i morsi della fame, visto che in tutto il giorno non avevo ricevuto niente da mangiare!!
Una macchina che si avvicina’ la porta che sbatte’ voci di sotto’ sono tornati!!!
Dopo pochi istanti sento dei passi che salgono al primo piano’.la porta che si apre’
Mi si para davanti quello che mi ha fatto fare il pompino a Marco sul camion’apre la porta, si ferma e inizia a fissarmi’.per un secondo cerco di mantenere lo sguardo, ci riesco!! Ma per un secondo’. Sapermi completamente alla loro merc&egrave, legata e nuda davanti a lui’abbasso gli occhi e guardo verso il pavimento’.si avvicina a me a passi lenti, non ho il coraggio di alzare lo sguardo ormai &egrave a mezzo metro da me, silenzio’.
La sua mano si avvicina al mio seno, il palmo lo ricopre per intero, fa scivolare le dita per tutta la sua lunghezza terminando con una specie di pinza formata da 4 dita sul mio capezzolo! Lo tira lentamente ma inesorabilmente, la pelle intorno inizia a tendersi’
-mmm e si lo dicevo io che avevi proprio dei bei capezzoloni grossi e duri’.-
Parlava e tirava sempre di più, ormai iniziavo a sentire un dolore nascente al seno sinistro
-dimmi troietta i tuoi ragazzi te lo facevano questo??-
Il tono che aveva usato’.pretendeva una mia risposta!
-‘.no’aihhhh’ no non me lo facevano, non aaahh mmmmh non così forte’-
Il ghigno della sua faccia mente inizia a torcerlo intorno ad un dito, stirando all’inverosimile il capezzolo mi produce un brivido gelido di paura e’un acuto grido di dolore!!!
Dal piano di sotto:
-FRANCESCO HAHAHAHHAH NON LA DISTRUGGERE!!!! GIA PRIMA DI CENA’. HAHAHAHAHAHAHA-
Grida divertite di’.Matteo direi il ‘terzo’ e più grande del gruppo.
Anche Francesco ( ormai inizio pure a conoscerli per nome’) si mette a ridere alle parole del suo amico’. E mentre si apre i pantaloni’
-TRANQUILLO MAT TRANQUILLO HHHAHAHAHAHA ‘
Quasi non lo sento urlare i miei occhi sono fisi sulle sue mani che aprono i jeans sporchi di terra, li lasciano scivolare insieme alle mutande’ e poi rapidissime si poggiano sulla mia nuca, portandomi la faccia a strofinare contro il suo pene semieretto’.
-ricorda quello che hai deciso stamani Elisa’ di assecondarci in tutto…e io ora voglio che tu me lo succhi! &egrave chiaro??-
Ho il naso schiacciato sul suo bassoventre, mentre la mia bocca viene strusciata a forza sulle sue palle e lungo la sua asta’. Completamente glabro’anche se si sente che &egrave appena tornato da una giornata di lavoro intensa’.mi allontana un minimo la faccia dai suoi genitali per permettermi di rispondere e riprendere fiato’.
-‘come desideri’- a questa formula avevo pensato e ripensato durante la giornata, decidendo di mostrami il più collaborativa possibile, magari avrei ottenuto qualche confort maggiore’e ne avevo bisogno decisamente!!!
La sua risposta &egrave piantarmi la bocca sulla sua cappella spingendola contro (all’anima del trattamento migliore pensai’) altro non mi rimane che aprire la bocca’e accoglierlo per quanto possibile dentro di essa!!
In ginocchio nuda legata con un cazzo semieretto ficcato in bocca’.inizio a muovere la testa su e giù lentamente, facendoli sentire la lingua girare intorno al suo cazzo, risucchiandolo ritmicamente’. L’effetto del mio operato non si lascia attendere, lo sento indurirsi, lo sento che mi riempie sempre di più oramai faccio fatica a trattenerlo dentro!! Le pompate diventano più lunghe mentre faccio scivolare le labbra lungo oramai una mazza notevole pure questa’..
-Guardami troietta, voglio vederti gli occhi!!-
il mio universo era solo quel pezzo di carne da far godere’ora invece lui mi chiedeva di prendere contatto con la realtà intorno a me’ lentamente alzo lo sguardo’incrocio i suo occhi verdi ( in un’altra situazione avrei detto bellissimi probabilmente) il suo cazzo ormai &egrave durissimo’ c guardiamo mentre glielo succhio, posso immaginare la scena che lui vede, la sua cappella che appare per un attimo per poi venir risucchiata del tutto dalle mie labbra, aperte intorno al suo cazzo, le mie guance che un po’ si infossano mentre succhio con decisione’. Le sue mani a bloccarmi la testa, a controllarla nei movimenti’a comandarla’. Decidono di fermarla’ immobile’. Senza interrompere lo sguardo per un istante, io ho troppo paura in quel momento per farlo’ lo sento affondare, la sua cappella stanca della punta della mia linguetta ne cerca il fondo’raggiunge il palato’strabuzzo gli occhi ( altro non posso proprio fare in quella situazione) mi sento soffocare! Mi sento soffocare da un cazzo duro che ormai mi entra in gola!!!! Gemo o i conati voglio tossire con tutte le mie forze ma non posso ormai ho praticamente tutto il suo cazzo piantato dentro!! Sento delle lacrime uscire dagli occhi, mentre inizio a divincolarmi con forza, una paura incontrollabile, quella di non avere mai più accesso all’ossigeno!!! Finch&egrave con un grugnito lo estrae di colpo!!!
-AAAAHHHHHHHHHH- prendo aria a pieni polmoni e tossisco fortemente nello stesso tempo praticamente, finendo in bellezza con dei forti conati di vomito’.
-mmmm come primo assaggio non &egrave male’mi sa che nessuno ti aveva mai sfondato la gola hahahhaha e ho il sospetto che non &egrave l’unica cosa’.- Dice mentre mi palpa una chiappa a piene mani’.
-ci vediamo dopo cena cara”..ah! ma tu hai fame?-
Mi chiede poi con una voce fintamente angelica’.
-io’si ne avrei molta’.-
-mmmmmmm’.- fa pensieroso’
-ok dai direi che va bene, ma’.- e qui mi si ferma quasi il cuore’
-si mangia seduti mica in terrra come le bestie’o le troiette’ – aggiunge sarcasticamente’.
E indica con un dito la sedia dove avevo passato la notte precedente’.
Capitolo 10

Per un momento ero stata praticamente certa che mi avrebbe fatto sedere proprio come l’ultima volta’.ripiena diciamo’. Invece no, vedendo la mia faccia probabilmente un po’ sconvolta, ha iniziato a deridermi’che pensavi che ti facevamo mangiare per terra come le bestie???? Siediti e aspettami’. Le sue parole e soprattutto la sua risata ancora mi risuonavano in testa quando era tornato con una speccie di tavolino da campeggio con sopra un piatto di pasta e un bicchiere d’acqua!!! Mai avrei pensato che mi potessi tanto rallegrare a quella vista’..
Ora ho finito di mangiare’.non sono legata per la prima volta da due giorni praticamente, e ne approfitto per muovere le braccia, non ho il coraggio nemmeno di alzarmi dalla sedia per sgranchirmi le gambe’.
Aspetto il loro ritorno in questo modo’so per certo che ritorneranno”
Passi’.
Scale’decisamente sento passi sulle scale’.
E a pochi passi chiunque sia,
Arriva lo vedo’&egrave Gianni, allora credo che sarà lui il primo’ormai sono rassegnata su questo punto’sono il loro giocattolo’lo so’e so anche a che gioco vorranno giocare’.
-Ciao Elisa’mangiato bene?-
-‘si’. Grazie’-
-bene bene, ti vogliamo mantenere in forma sai, con quel bel corpicino da bambolina porcella’.-
Mi dice mentre la sua manao sfiora il mio seno, mentre mi gira intorno, rimango ferma quasi senza respirare con tutti i i sensi tesi allo spasmo’
Quando mi &egrave dietro la sua mano inizia a stringere la tetta sinistra’realizzo di essere nuda comletamente’e senza logica mi vergogno e arrossisco, ma non muovo un muscolo’.la mia mente &egrave come per conto suo, slegata dal corpo.
Dopo avermi girata intorno completamente, poggia a coppa le mani su entrambe le tette, stuzzicando con le dita i capezzoli’.
Mi guarda negli occhi’
-slacciami i pantaloni e inizia a succhiarmi l’uccello, ORA!-
Il suo modo brusco e deciso non mi lascia nessuna via di fuga, il mio corpo si aziona subito, le mie piccole mani sono già alla sua patta, le mie dita agiscono sulle dita velocissime’.gli tiro giù i pantaloni’ha le mutande gonfissime’.da sotto alzo lo sguardo verso di lui, il suo sguardo duro mi intimorisci’Gianni ha queste sue due facce, gentili e’.malvagio, non ho punta voglia di stare con il secondo, so cosa vuole, me lo ha detto assai chiaramente’ glielo devo prendere in bocca’.ORA!!….
Tiro giù le mutande rapidamente, il suo cazzo in tiro viene tirato giù dalle mutande, torna subito su di colpo davanti al mio naso’.
Apro la bocca e lo ‘accolgo’. Prima che possa tornare in giù una volta per il movimento a pendolo!!
Le mie labbra si chiudono in un colpo solo intorno alla sua cappella, avendo le mani libere questa volta, mi viene naturale cercare di prendere in pugno il suo cazzo.. con la mia piccola manina’ non riesco a stringerlo completamente, inizio con una lenta sega mentre glielo succhio’ mi vedo dal di fuori per un secondo, una ragazzina nuda su uno sgabello che succhia e sega un cazzo ad uno sconosciuta’le sue mani non si sono mai staccate dalle mie tette, e iniziavo a sentire come i capezzoli reagivano’ingrandendosi sempre di più’come purtroppo sapevo, era una parte in cui ero molto sensibile da sempre, difficilmente resistevo quando arrivavano a sfiorarmi i capezzoli nei miei trascorsi passati’
-mmmmmm brava troietta, hai capito cosa devi fare’.non era difficile vero?-
Faccio segno di no scuotendo la testa e mugugno una specie di no, avendo la mia lingua intorno alla sua cappella gonfia’. Lo sento che inizia a spingere un po’ il suo cazzo in profondità, lentamente lo fa muovere attraverso le mie labbra, riempiendomi col suo sapore e con il suo bastone’.
-mmmmmmmm-
Geme piano a occhi chiusi assaporandosi il mio pompino lento’.chiudo gli occhi e continuo’.
-Mettiti un po’ per terra và Elisa su su!!-
Vengo presa alla sprovvista, apro gli occhi vedendomi Francesco davanti con l’uccello in mano’
-ti piace proprio fartelo succhiare te e Gianni???-
-hahahaha e si’- girando lo sguardo verso di me’- poi sta qua lo succhia benissimo!!! Hahahahah-
Lo dice mentre la metà del suo cazzo era dentro la mia bocca creandomi difficoltà a respirare ormai’
-TROIA IN GINOCCHIO ORA!!!-
Salto quasi in piedi dallo spavento per l’urlo di Francesco che stava alle mie spalle, per poi praticamente cadere sulle ginocchia, che mi trasmisero una fortissima scossa per il dolore del contatto col legno del parquet’
-due cose Elisina’.- dice questa volta più tranquillamente Francesco, -non mi piace se esiti ad un mio ordine diretto, o di quello dei miei amici ovviamente’-
Mi viene un piccolo brivido’quando mi accorgo di aver lasciato sfuggire, nella foga , l’uccello di Gianni che difatti mi guarda non proprio amorevolmente’
E difatti subito dopo,
-E poi perché hai smesso di succhiare il suo cazzo??? Te lo a chiesto lui forse???-
Avvicino subito le labbra alla sua cappella, dove erano ben presenti le tracce della mia saliva precedentemente lasciata’.
-questa cosa dovremo cambiarla’.- insiste lui
-senza smettere di ciucciare’mettiti a 4 zampe forza’.-
Esito’ma solo una frazione di secondo, lo stringo in bocca con le labbra, alzando gli occhi verso di lui, guardandoli il cazzo come se fosse la cosa più importante del mondo’porto indietro prima una gamba e poi l’altra, sostenendomi con le braccia, la mia altezza non mi aiuta certo!! devo praticamente stendere completamente le braccia per arrivare all’altezza del suo cazzo tenendo allo stesso tempo il sedere sollevato, e lui di certo non mi aiutava stando completamente eretto, con un certo ghigno sulla faccia’.
-risali fino alle palle, voglio che le tue labbra le tocchino!!-
Strabuzzo gli occhi, cerco di pregarlo con lo sguardo’ma inizio a risalire’ lentamente tendendo il collo e le braccia, lo sento che mi entra dentro’la cappella che sfiora ormai il palato, mi sento che divento rossa in faccia dallo sforzo, non riesco a salire di più il suo cazzo poi sempre spingermi per terra impedendomi di risalire’ sono piena di lui’ma solo a due terzi della strada’
-ma guada te che troia questa!!! &egrave già bagnata!!!! Hhahhahah-
In quel istante sento il suo dito che entra nella mia figa’.e si ‘.mi accorgo di essere bagnata veramente, sento il dito che scivola dentro di me senza alcuna difficoltà’.
Sono sorpresa , non me ne ero assolutamente resa conto!!!

——— FINE PRIMA PARTE———-
Capitolo 10 seconda parte
Un fermo immagine’..
Una ragazzina giovane, completamente nuda, a 4 zampe, con la testa irata verso l’alto allo stremo.
Un uomo sui 40 che da dietro infila il medio nella sua fighetta, un altro, sui 30 questa volta, con un uccello considerevolissimo praticamente in punta di piedi che infila in bocca alla ragazza il suo cazzo, i suoi capelli ramati che le cascano sulle spalle e sulla schiena, il suo seno giovane che vince la forza di gravità, e due capezzoli che svettano dalle sue dolci colline’..
Le prime lacrime iniziano a scivolare lungo le guance arrossate a causa di quel cazzo che mi impediva di respirare e che anto fastidio mi provocava’..ma che sapevo di dover ingoiare tutto, la mia punizione’
-hahahahah proprio una mignottina abbiamo trovato!!! Mmmmm senti come lo succhia’-
Dice Gianni a Francesco,
-mmmmm mi sa che hai ragione’.ora la voglio assaggiare un po”.-
Mentre lo dico sento che si muove dietro di me’.
-Gianni dai per favore, collabora un po”voglio che tiri in su questo suo culetto la nostra piccola Elisa’.
Mettiti comodo e fattelo succhiare’-
Dopo uno sguardo di intesa mi tira fuori il suo cazzo, tossisco all’istante ed ho sinceramente paura di rimettere la cena’ma sono felicissima di poter di nuovo respirare’pensando che ero arrivata poco oltre la tre quarti’mi faceva comunque paura’.passano pochi secondi di relativa tranquillità’
-allora troietta che aspetti????tira su il sedere che voglio vederti la tua figa aperta e begnata!!!-
Mentre io abbassavo la testa verso il pavimento rimanendo sempre come loro mi avevano detto’alzo contestualmente il mio sedere ( di cui tanto fiera andavo) verso la faccia e lo sguardo smanioso di Francesco’..e a quanto pare non solo’.
Tempo zero sento il suo cazzo sfiorarmi la fighetta’.mi pare gigantesco più di tutti!!! Non lo posso vedere e questo aumenta solo la mia ansia!!mi irrigidisco mentre lui lo strofina voglioso contro di me’spinge’
Pianissimo, ma sento che si vuole far strada in me!!!
-ahaaaaaaa!!!!- un grido di spavento misto a dolore mi scappa fortissimo, sento tutti i muscoletti della mia vagina che combattono contro quella introduzione, come se mi squartassero sento il suo cazzo duro e gigantesco che mi entra dentro, un dolore che mi sconquassa dentro completamente’
-bada cara che se non ti rilassi un po”.ti farà malissimo!!! A me non importa ahhahaha ma non vorrei ferirti’.-
In effetti mi accorgo di essere tesissima dal quelle parti’-dai elisa rilassati hahahaaaaaa cazzo che male!! Ma quanto &egrave grosso!!!aaaaaaahhhhhhh- penso’o ci provo’
Per fortuna che ero bagnata’lentamente ma molto lentamente inizio ad abituarmi alle sue dimensioni, nel senso che non mi pare più di venire sventrata con una spada gigantesca a solo con un coltello’.il suo cazzo guadagna centimetri su centimetri costantemente, lo sento che mi entra’che mi riempie’.sono sicura, grosso così solo nei film porno ne avevo visti!!! Finch&egrave prima con un grugnito, poi con il tocco dei suoi testicoli contro le mie chiappe’non mi indicano che siamo arrivati a fondo corsa’..
Mi pare di impazzire, così impalata da questo cazzone da dietro!!! Ovviamente Gianni a sto punto si risveglia’e con un ghigno si siede sul tappeto proprio davanti a me, aprendo le gambe con il suo cazzo puntato verso la mia faccia ‘. Tenevo gli occhi socchiusi dal dolore’.
-ora da brava’- indicandomi il suo uccello ancora drittissimo’ avvicino la mia testa verso il suo cazzo, per farlo ovviamente mi sposto in avanti’facendo scivolare fuori un pezzo del cazzo che ho piantato nella mia figa!! Un senso di vuoto mi assale subito facendomi mugugnare’..appena le mie labbra arrivano ad aprirsi intorno alla sua cappella’.con un movimento deciso da dietro riguadagna subito la posizione!!! Aveva aspettato apposta di sicuro che lo prendessi in bocca’.il colpo che mi ha dato di reni mi spinge in avanti di forza, facendomi ingoiare di colpo quasi un terzo del pene che mi entrava dalle labbra, con la bocca così ripienata, ne escono solo dei goffi rantolii e piccoli colpi di gola’ ma i miei occhi se avessero potuto sarebbero usciti dalle orbite!!!! Ero allo spiedo’.come molte volte avevo visto su internet’.e che avevo sognato’.ma in quel momento’un grandissimo dolore!!!
Inizia a muoversi lentamente uscendo per la metà della sua lunghezza, per poi rientrare dentro di me lentamente questa volta’ e pure io seguivo più o meno lo stesso ritmo spompinando l’uomo seduto di fronte a me’.ch si godeva i miei gemiti soffocati, la vista della mia faccia dolorante e perduta’. e ovviamente il pompino che gli stavo servendo ben bene’.ad ogni colpo il suo cazzo mi sbatteva contro la gola’
Lo tira fuori lentissimamente ‘.cosa vuole fare’.no no ti prego!!! Mi stavo abituando un minimo’e lui forse lo ha notato’.
PLOPF!
La sua cappella gigantesca &egrave uscita dalla mia figa, che immagino decisamente deformata al momento’sento un lieve bruciore dentro’.
BAMH!!!!
Me lo pianta di colpo dentro tutto quasi fino in fondo per poi uscire quasi del tutto e rientrare’veloce’.con forza’.. non riesco quasi a tenermi vista la posizione ed ad ogni affondo rischio di soffocare per il cazzo che mi entra in gola!!!
Mi prendi i capelli lo sento’.
Li tira indietro, con decisione come fossero le rendini di una cavalla’. E proprio come una cavalla da domare inarco la schiena, tirata a forza indietro’.con la bocca finalmente libera’e pure la gola’ un urlo liberatorio esce da me, mentre contemporaneamente cercavo di respirare’inizia ormai a ‘cavalcarmi’. Con ardore mentre io urlo dal dolore di venire presa così da quel cazzo ben aldilà di ciò che avevo mai provato’vedo la mano di Gianni che si avvicinano al mio seno’ ben in sua vista ora grazie alla nuova posizione che ho assunto’. Me li prende entrambi tra le dita e inizia a tirarmeli.. a storcerli’ aumentando decisamente il mio dolore!!
-ahhhahaaaaaaaaaaa- grido forte’.
-non ci posso credere sta troia ha dei cazzo di capezzoli drittissimi!!! E sono pure fantastici!!!-
Grida praticamente Gianni al suo collega’.intento a sfondarmi di forza!!
-bene bene’sai come si divertirà Letizia’. Hahhaahah e pure la sua fighetta stretta stretta’mmmmm’ &egrave una goduria da sfondare!!!-
-i miei maledetti capezzoli’ mi avevano tradito di nuovo’ma questa volta’avevano rivelato il mio stato di eccitazione’.pure a me stessa!!!!
E piano piano’oltre ai rumori causati dal dolore che provavo’in forma di lievi gemiti’ne uscirono altri causati dal calore che iniziavo a sentire sempre più distintamente nel basso ventre’.

Arrossisco”

Mentre’.

Inizio piano piano a godere’.
Capitolo12

Erano andati avanti un bel po’ entrambi’.uno a sfondarmi la figa con una forza inaudita, l’altro a divertirsi a levarmi il fiato’ il suo cazzo duro mi era entrato completamente in gola alcune volte, portandomi più volte vicina a rigettare’avevo la faccia stravolta, i capelli scompigliati all’inverosimile’ lacrime e saliva bagnavano il mio viso dolce’la mia fighetta emetteva rumori fortissimi a causa delle pompate che la dilatavano all’inverosimile’.mi hanno sfondata’con rabbia e forza’tenendomi completamente sotto il loro controllo’.mi ero bagnata come mai’.e fitte di piacere erano passate attraverso il mio corpo, anche se decisamente loro non fecero nulla per me’anzi’. Mi umiliarono e maltrattarono a loro pieno piacimento’.non dico che mi era piaciuto’ma credevo fosse assai peggio’subii quella violenza, il mio fisico ne uscì dolorante e malridotto’.ma la mia il mio spirito ne fu danneggiato molto meno, e di questo non avevo una risposta esauriente da darmi’.

Vengo svegliata con un calcetto tra le costole’
-Ahhhiahhhh!!-
Un grido più per lo spavento che per un reale dolore, ho dormito sul tappeto completamente nuda’.addosso ho ancora lo sperma che mi &egrave stato donato la sera prima’. Ne sento l’odore sui miei capelli’in bocca’. E la pelle sul mio seno mi regala una sensazione appiccicosa’.fin da subito sento un forte bruciore venirmi dalla mia fighetta arrossata’.
-Noi dobbiamo andare a lavorare lontano pure oggi, mettiti a pecorina che ti devo legare, avanti!-
Dolorante e rintontita dal sonno ancora, riesco a raggomitolarmi su un fianco prima, per poi lentamente tirarmi su’mettendomi come aveva chiesto, due rapidi calcetti alle braccia mi spiegano la variante richiesta’. In pratica mi trovo con i polsi attaccati alle ginocchia’ inizio da subito a vacillare un po’ in avanti avendo difficoltà a mantenere il baricentro in equilibrio’ con le solite manovre esperte vengono fissate da due corde proprio in questa posizione’
Di certo la gentilezza non &egrave la prima qualità di Francesco’come ha ampiamente dimostrato la sera prima rischiando di soffocarmi più volte per il suo piacere’.e pure oggi in quanto a delicatezza nei miei confronti non scherza’. Una volta ultimato di controllare che le core siano strette mi dà prima un forte ceffone sul sedere che quasi mi manda a sbattere con il viso contro il pavimento’per pi prendermi tra due dita il mio capezzolo estro strizzandolo e torcendolo fino a farmi urlare dal dolore!!!
-proprio belli sti capezzoli troiettina mia’.-
-hai la fighetta tutta rossa e infiammata ancora’..dobbiamo porvi rimedio sai, stasera ti servirà ancora’. Hhahahahahhahaha!!-
Ovviamente le sue preoccupazioni sono più che altro per se stesso che per me’. Il bastardo, dopo che con un urlo avverte i suoi degni compari che avrà bisogno di altri cinque minuti, lo sento alzarsi e armeggiare un attimo nel mobile posto alle mie spalle’. Vedo apparire davanti ai miei occhi i suoi piedi, alzo lo sguardo’vuole che veda cosa sta facendo’. E la cosa mi preoccupa!!
Tiene un dildo di gomma nera tra le mani, di una misura ‘umana’ per fortuna, lo cosparge completamente di una qualche crema da un tubetto’
-questa mia cara, ti aiuterà a calmare il bruciore’e per essere sicuro che si spanda per bene’direi di applicarla in questo modo’- dice facendomi vedere bene la crema sul dildo’.
-concordi vero?- le solite domande accompagnate dal solido sorrisino sadico e stronzo!!
-‘.va ..bene, gr..azie’.-
Si sistema alle mie spalle, spingendomi la testa contro il pavimento’così completamente esposta e bloccata lo sento che avvicina alla mia fighetta dolorante la ‘medicina’ un contatto freddissimo e umido mi assale, la punta &egrave già dentro’probabilmente era ancora un po’ dilatata da ieri e pure la crema aiuta la penetrazione’ alcuni gemiti iniziano ad uscire dalle mie labbra soffocate dal tappeto che mi preme contro le labbra’una volta inserito quasi tutto inizia a farlo ruotare lentamente dentro, praticamente masturbandomi’se non fossi stata così tanto irritata sono sicura che avrei avuto un orgasmo nel giro di pochissimo tempo con questo trattamento’.
-piace e baldraccona??? E questo invece, anche se non necessario’prendilo come un mio personale gesto di cortesia per te’..-
Sorpresa da queste parole cerco di capire a che cosa sottintenda che’.ZACK!!! mi infila un altro dildo, questa volta decisamente più piccolo tipo un dito diciamo nel mio sedere!!! Pure questo innaffiato abbondante crema precedentemente
-AAAAAHHHHHHH!!!!!!!!!!CAZZOOOO!!!!-
-HAHAHAHAH arriverà anche quello tranquilla’.ahahhahahaha- tra la sorpresa e il dolore di essere stata violata nel mio buchino così di colpo mi era scappato un urlo abbastanza forte’.
– e ora per completare l’opera’..-
Mentre lo dice mi fissa prima un collare di cuoio sul mio collo, inizio ad aver paura’
Sulla parte posteriore &egrave fissato un anello in acciaio’.
Mi spinge entrambi gli ‘accessori’ quasi completamente dentro i miei buchi, facendomi gemere e dolere insieme’.soprattutto il mio ano’ assolutamente non abituato a subire questo genere di trattamento!!!
Poi fa passare prima un pezzo di stoffa sopra ai due falli di gomma, bloccandola con una corda, la quale dopo un complicato giro di intrecci e nodi viene fissata all’anello del collare in tensione’.
Ora mi &egrave chiaro il suo scopo’li ha bloccati dentro di me e allo stesso tempo ogni volta che muoverò la testa in avanti’.in pratica li spingerò un pezzetto in avanti dentro di me!!!!! Sfondandomi da sola’.
La prova della mia intuizione la ottengo subito’quando una mano mi spinge lievemente la testa in avanti’li sento spingere entrambi dentro di me!!
-mmmmm mi pare di aver fatto un discreto lavoro visto il tempo a mia disposizione’. Heheheheheh
Divertiti cara’e rilassati’.HAHHAHAHAHA, quando torniamo stasera ci divertiamo un po”.sei felice Elisa???-
Non riesco nemmeno a rispondere, concentrata come sono sulle sensazioni nuove che provo’la crema fresca dentro ai miei buchi’ quei cazzi in gomma che mi riempiono, quella assurda e scomoda posizione a cui sarò costretta chi sa per quanto’.
-ti ho fatto una domanda Elisina’voglio che ora annuisci’su su’..-
Il bastardo’ma il suo &egrave un ordine diretto, a cui ormai sono abituata a reagire quasi in automatico’
Muovo quindi due volte la testa su e giù nel normale gesto di muto assenso’sentendo istantaneamente le spinte provocatemi da quella corda tesa’
Le sue risate mentre scende le scale mi rimangono impresse, risate di disprezzo e puro godimento del mio dolore….

Capitolo 13

Ero in quella posizione supina ormai da almeno un’oretta, fin da subito avevo sentito come, grazie probabilmente a tutta quella crema che aveva applicato, i due falli di gomma tendevano a scivolare lentamente fuori dai miei orifizi, soprattutto quello applicato nel mio sederino’per poi venir entrambi inevitabilmente rispinti dentro ad ogni pur minimo mio movimento!! Il mio ano era stato solo una volta violato, un annetto fa dal mio fidanzato, e solo con il suo dito una serata in cui eravamo entrambi un po’ brilli’ed ora era da più di un ora che lo avevo’farcito!!!
Dopo alcuni tentativi avevo visto che mettendomi con la fronte appoggiata sul tappeto e tenendo il sedere un po’ sollevato, riuscivo a mantenere una certa stabilità’.anche se come sempre la comodità non era di casa’cercai un attimo di riflettere su ciò che sapevo dei miei rapitori, volevo fare mente locale e cercare di trovare i modi giusti di parlare ed agire con loro’.
Gianni, era stato il primo che avevo visto’e il primo che me lo aveva fatto sentire’in quella vasca da bagno a casa di Matteo’era strano e ambiguo, aveva secondo me una natura gentile, ma riusciva a diventare sadico e bastardo proprio come i suoi amici’ soprattutto quando veniva preso dalla voglia e si eccitava. Aveva un discreto cazzo’direi intorno ai 22cm e ne avevo già assaggiato più volte il sapore’
Poi c’era Francesco, lo stronzo che mi ha fatto succhiare il cazzo a Matteo sul camion e che ieri notte mi ha sfondato con forza la mia fighetta’. Lui &egrave decisamente un sadico maledetto e mi fa paura seriamente!! Il modo gelido in cui mi guarda’il modo violento in cui mi tratta’.e poi’quel cazzo decisamente grosso con cui mi ha sfondata!!! Quello on &egrave un pisello ma un arma non convenzionale cavolo!! Dovrebbe avere un porto d’armi per andare in giro’..
-Cazzo se stai mea male Ely”- dico a bassa voce a me stesa mentre una risatina scappa dalle mie labbra’
Vabb&egrave almeno non ho perso del tutto il mio senso dell’umorismo’.per ora’.
Matteo più grande di tutti invece per ora mi aveva lasciato in pace non considerandomi praticamente’
Sembrava avesse un forte ascendente sul gruppo, secondo solo alla ragazza, che come lui per ora, non avevo praticamente visto’ma qualcosa mi diceva il momento sarebbe arrivato presto’e non sarebbe stato piacevole!!!
La posizione a cui ero costretta si stava rivelando sempre più scomoda, e dalle mie parti intime, uscivano rumori di sottovuoto causati dai continui micromovimenti dei due falli’una stimolazione continua e lenta che mi stavano portando ad uno strano stato di eccitazione’
-&egrave una reazione naturale del tuo corpo Elisa’non ne hai colpa’.- mi ripetevo cercando di calmarmi e controllarmi’cosa che mi riusciva sempre più difficilmente’me ne rendevo conto’
Sentivo come se lentamente da ‘brava ragazzina’ stessi subendo un radicale cambiamento in qualcosa di completamente diverso’qualcosa sempre più simile ad un animale’ad una cagnetta’.il modo in cui mi trattavano, gli ordini, il fatto di essere sempre legata e usata per i loro più spregevoli bisogni’. Lentamente ma inesorabilmente stavano facendo breccia nella mia psiche’.ed erano passati solo alcuni giorni’.una lacrima scendeva lentamente dai miei occhi bagnando le guance per poi terminare la sua corsa sul tappeto, che ormai era diventato il mio giaciglio’
Il sole era ormai alto e proprio come il giorno prima iniziava a mordermi la pelle nuda, cerco di spostarmi verso le zone in ombra’ad ogni mio movimento però sento entrarmi dentro fino in fondo i due cazzi finti!!
-o vengo bruciata dal sole’o vengo sfondata’che cazzo di sadici bastardi!!!!-
Anche se’questa mi pare una punizione migliore rispetto al giorno prima’.il mio corpo ormai si &egrave abituata a quei due ospiti che mi accompagnano’e anzi’.mi accorgo di non dispiacermene troppo in fondo’
Mentre realizzo questi miei pensieri’.inizio a vergognarmi di me stessa’non mi riconosco, ho difficoltà ad essere sincera con me’ sono stanca non mangio e vengo seviziata da giorni’sono debole’.mi dico per scusarmi’ma non mi convinco’ritorno a piangere’questa volta in modo copioso.
E così tra piccole crisi di nervi, riflessioni e momenti di piacere’passa molto lentamente pure questa giornata tormentata’. Vedendo il sole abbassarsi’inizio a temere sempre di più il loro ritorno!!
La scena si ripete come la sera precedente, verso il tramonto viene su uno dei miei aguzzini a liberarmi e a portarmi la cena, con la differenza che a questo giro si vengo slegata, ma lascia dentro di me i falli di gomma’.e il farmi sedere per mangiare’non &egrave propriamente una gentilezza!!!
Mi sento sempre più denigrata e derisa’
Mi viene imposto di rimanere seduta sula sedia sino al loro ritorno’. Sento dabbasso le loro voci e urla, mentre cenano’.diventando sempre più chiassosi.. immagino che la loro cena sia ben innaffiata dal vino, e le loro urla sguaiate non preludono proprio nulla di buono per me’non oso immaginare di cosa siano capaci se perdono quel poco di autocontrollo che hanno a causa dei fumi dell’alcool’.
-TROIETTA STIAMO ARRIVANDO!!!! PREPARATI’.-
Sento urlare da sotto’. Un brivido scuote il mio piccolo e nudo corpo’.mentre li sento salire le scale’. Una reazione che non riesco a controllare’.tremo tutta ora’e le lacrime scendono discrete sul mio viso’ cerco di fare un respiro profondo per controllarmi’mentre intravedo e loro sagome avvicinarsi alla porta della mia camera’.
Capitolo 14
Mi trovarono seduta sul mio sgabello come richiesto che tremavo come una foglia, con le guance rigate da lacrime ( che ormai scendevano a loro piacere dai miei occhi senza che ci potessi fare nulla) tutti e tre gli uomini mi guardavano in modo gelido e fermo senza proferire parola per un po”mentre i miei occhi impauriti passavano dalle loro facce al pavimento’
Poi Matteo presa in pugno la situazione entrando del tutto nella stanza e venendo verso di me a passi lunghi e decisi’
-bene Elisa’ questa sera abbiamo intenzione di divertirci un po’ con te’.fino ad ora siamo stati tranquilli devo dire, ma domani &egrave domenica e non lavoriamo’quindi’.oggi si festeggia!!! E tu sei invitata!!!-
Mi disse facendo ridere gli altri due, mentre arrivato alle mie spalle mi bloccava entrambi i polsi, e tirandomi poi le braccia in su storcendole dietro la schiena mi costrinse ad alzarmi se non volevo farmele rompere, dimostrandomi ancora una volta la superiorità fisica che avevano nei miei confronti.
-intanto andiamo a levarci questi gingilli che ti accompagnano da stamattina’.- spingendomi con forza fuori dalla stanza, costringendomi a camminare chinata in avanti velocemente, ad ogni passo sentivo dentro di me i dildi che si muovevano!! Gemendo e urlando arrivo in breve nel loro bagno’.non riesco a capire che cosa vogliano da me e perché siamo qua’.
Gianni intanto beve una bella sorsata di vino direttamente dalla bottiglia, mentre Federico armeggia con le corde che ancora tengono bloccati i miei’compagni di giornata’. Iniziando a liberarmi da loro. Levato l’ultimo giro di corda tiene ferma la striscia di stoffa con una mano per non farli uscire ancora.
-Immagino che tu non abbia mai fatto una cosa del genere sino ad ora’-
intendendo ovviamente il tenere per tutta la giornata qualcosa dentro i miei buchi per una giornata intera’
-quando li leveremo avrai sicuramente bisogno di svuotarti’-
disse sempre Matteo ridendo sodisfatto per quello che mi stava per accadere. Difatti appena la pressione delle corde si era allentata il mio corpo stava iniziando proprio ad avere questa reazione’sentivo uno stimolo fortissimo da entrambi i miei orifizi, e già iniziavo a vergognarmi da morire!! Sentivo spingere in fuori quei due cazzi anche se cercavo di evitarlo’.
-adesso voglio che te li tenga infilati dentro da sola con la tua mano, e ti metta a sedere sulla tazza del cesso, poi uno alla volta te li dovrai levare da sola, solo quando saranno entrambi fuori dai tuoi buchi potrai evacuare, &egrave tutto chiaro?-
mentre mi poneva la domanda inarcò ancora di più le mie braccia facendomi incurvare e gridare dal dolore!!!sembrava che le potesse rompere quasi fossero due ramoscelli secchi’
-ahhhhhh!!! Si’ho capito ‘.farò come mi hai chiesto’ AHHHH!!-
-bene sono nelle tue mani allora!! Vai!!-
Appena finito di dirlo quel bastardo lasciò la presa delle mie braccia e un istante dopo Federico lasciò invece la stoffa che bloccava i falli dentro di me, i quali iniziarono subito un rapido movimento verso la libertà, fuori dal mio corpo’
Feci appena in tempo portare entrambe le mie mani sulla base dei cazzi di gomma prima che letteralmente fossero espulsi dal mio corpo!! Sentivo i miei buchi spingere contro con una forza che non credevo possibile!!bruciavano e pulsavano mentre io gemendo feci uno sforzo grandissimo per rimetterli dentro’
-aaaahhaaaaaa non resisto!! Mi fa malissimoooooooo-
Gemendo e urlando arrivai sulla tazza, ormai la vergogna era passata’volevo solamente ‘liberarmi!!! Era una necessità impellente e non più procrastinabile stavo impazzendo!!! Così accovacciata sulla tazza con il sedere ancora sollevato allontano prima la mano che bloccava quello dentro la mia fighetta, inizia subito a scivolare fuori da solo, lasciandomi vuota dentro e dilatata’subito sento il bisogno di fare la pipì forte come non mai in vita mia!!! La mia vescica pare scoppiare!!cerco di controllarmi, mi era stato ordinato di aspettare che entrambi siano fuori dal mio corpo!!
-CAZZOOOOOOOOOOO-
Urlo con forza e rabbia mentre faccio uscire dal mio culetto vergine l’altro’ urlo dal dolore nel sentirmi dopo tante ore libera e vuota’mentre con uno scroscio incredibile e fortissimo da entrambi i miei orifizi esce tutto’. Sono seduta sulla tazza davanti a tre sconosciuti che mi guardano mentre’.piscio e cago con una forza che mi fa tremare le gambe!!!!
Mentre loro ridono forte e mi prendono in giro su quanto sia porca e quanto puzzo stia facendo!!!
Cazzo mi hanno fatto in pratica un clistere durato una giornata intera!!che cazzo si aspettavano???
Una volta finito di espletare i miei bisogni’vengo indirizzata verso la vasca da bagno per pulirmi da tutte quelle schifezze che mi avevano imbrattata completamente’ sono rossa fino alla morte in viso mentre mi lavo davanti a loro, che non mi lasciano nemmeno un attimo di intimità per riprendermi, anzi’mi intimano di pulirmi a fondo che non vogliono sporcarsi da li a breve’
Gianni se ne sta un po’ in disparte, vedo la sua mano che scorre lungo il suo pacco’vedo che già lo ha duro’mentre Federico ha preso il controllo del getto della doccia, armeggia un attimo con il doccino, per impostare il getto unico e diretto.
Ovviamente lo indirizza da subito contro di me con tutta la pressione dell’acqua! Per primo mi colpisce le tette, per poi scendere rapidamente sulla mia fighetta, con la mano libera mi fa girare su me stessa e mi piega a 90 gradi praticamente.
-tira su quel culo e apri le gambe Elisa!- il suo tono &egrave carico di rabbia’li offro entrambi i miei buchi’che lui inonda seduta stante! Sento il getto entrarmi in profondità, soprattutto quando con due dita poste all’estremità mi dilatano prima la vagina, dove il getto così diretto mi fa leggermente male, e poi l’ano’ mi sento ‘pulire’ dentro!!! Una sensazione che mai avevo provato, e che oltre ad un fortissimo imbarazzo, mi da quasi sollievo’oltre a solleticarmi incredibilmente!!!
-ciaff!!!- un colpo secco e la mia chiappa viene colpita d auna sonora sculacciata data a mano piena e ferma!!!
-AAAHHHHHHHH!!!- grido dolorante
Mi risponde la voce gelida di Matteo
-ho sentito che ieri avete praticamente fatto l’amore’..b&egrave oggi invece ci divertiamo un po’ di più!!!-
Dice ridendo e nello stesso tempo stringendo in una morsa ferrea la mia chiappa chiudendo la mano che vi era rimasta ben sopra’
Quell’immagine di un atto dolce che aveva associato a ciò che ero stata costretta a subire la sera prima, &egrave come una ondata di calore che assale il mio corpo, mi irrigidisco completamente, per un attimo la mia mente &egrave come se si fosse estraniata dalla situazione che mi circondava, giro la testa per guardare la faccia di Matteo, devo vederlo per essere sicura di aver capito bene….
La mia faccia viene investita dal getto dell’acqua bagnandomi completamente, la dirige ora sulla mia bocca, mentre la mano di Matteo mi stringe sulle guance facendomi aprire le labbra!! Tra le risate generali vengo quasi affogata da quel getto potente che non mi lascia respirare!!
-voglio puliti TUTTI i tuoi buchi prima di sfondarli!!!- grida Federico sopra i miei gemiti e tentativi di ribellarmi, per fortuna quella vera e propria tortura viene interrotta abbastanza presto, chiudono l’acqua e mi lanciano un piccolo asciugamano per potermi asciugare’.
-veloce poi ritorna in camera da noi’.-
Detto questo si allontanano tutti e tre, lasciandomi così la possibilità di riprendermi.
Inizio a far passare l’asciugamano sopra tutto il mio corpo, mi accorgo di tremare mentre lo faccio’
-forza Elisa’e riesci a soddisfarli poi ti lasciano in pace’.sarà solo un po’ più duro oggi ma in fondo non troppo diverso da ieri! E sei ancora viva’.-
Cerco di darmi forza in qualche modo, venendo al contempo ripresa dai dubbi sulle mie reali sensazione della sera prima’.
Respiro profondo’.primo passo’.
Tremo nel momento di varcare la soglia della camera, ho lo sguardo basso e le braccia a coprire le nudità del mio corpo, mentre il mio viso da bambolina viene illuminato dalla luce nella stanza risaltando le mie lentiggini e i miei occhi castani da cerbiatta’
Sono in semicerchio al centro della stanza’tutti e tre nudi’ai lati Federico e Gianni con i cazzi duri e le loro mani strette intorno a loro’.mentre Matteo’al centro’le mani sui fianchi’il cazzo ancora palesemente moscio’.ma palesemente grosso!!! Non riesco a distogliere lo sguardo se non dopo diversi secondi, e lo deve aver notato’ne sono sicura!!
-vieni qui troietta, avvicinati- altri tre passi tremolanti e insicuri’ e sono in mezzo a loro, in quel momento inspiegabilmente vengo assalita da un senso di vergogna nei loro confronti per lo spettacolo che avevo dato nel bagno’.divento completamente rossa, sento quasi il bisogno di scusarmi’mentre una mano mi afferra per un braccio e mi getta praticamente in ginocchio per terra in mezzo a loro.
Un braccio bloccato dalla presa ferrea di Matteo mi tiene mezza sollevata di traverso mentre cerco di trovare una posizione di equilibrio’ma non dura molto, difatti Gianni non attende molto, mi prende la testa e mi fa girare verso di lui’mi punta il pene eretto davanti alla bocca’.
-ora iniziano’.cazzo’.-
Riesco a malapena a pensare che la sua cappella cerca di farsi strada dentro alla mia bocca ‘
Lui a differenza del trattamento che avevo dovuto subire io poco prima, non aveva badato molto all’igiene’ vedo la cappella sporca di quel laniccio bianco schifoso’e appena mi entra in bocca un sapore disgustoso di sperma acre mi invade la bocca oltre ad altri sapori che non voglio riconoscere’anche se schifata da quel suo cazzo, inizio a pompare’le mie labbra scivolano lungo la sua asta, e come mi ero ripromessa in bagno, lo faccio anche con impegno’loro intanto si stringono intorno a me, una mano da dietro arriva diretta sul mio capezzolo, tirandolo fortissimo d’improvviso!! Facendomi urlare con il cazzo piantato in bocca’un mugugno ne viene fuori che li fa solo ridere’
-sei tanto sensibile qua e Elisina?- e nel mentre pure l’altro subisce una torsione in senso orario’.
-mmmhmmm ummpfffm’.- rumori gutturali e incomprensibili’
E loro ridono’la presa sulla mia testa diventa più decisa’mi blocca completamente ora.. fermando il mio movimento oscillatorio’ ed &egrave lui a questo punto che inizia a muoversi.. inizia a scoparmi la bocca!! Il suo cazzo scivola sulle mie labbra, mi entra sempre di più dentro.. la cappella tocca il finale del palato, cercando la strada per la mia gola’
Mentre sento come se mille mani mi stessero palpeggiando il corpo, le loro mani corrono ovunque su di me, velocissime’graffiandomi la pelle’mi maneggiano le tette’corrono lungo la mia fessura.. mentre ormai la mia bocca ha completamente accolto il cazzo di Gianni, il meno dotato dei tre, ma che comunque mi impedisce la respirazione!! Lo lascia dentro così per un po’ guardando i miei occhi sofferenti in ginocchio davanti a lui’dopo alcuni secondi lo fa uscire tutto di colpo, con la mia bocca che cerca avidamente aria, completamente aperta’
La testa gira in un istante! Ora sono davanti a Federico! nemmeno faccio in tempo a realizzarlo che ho il suo di cazzo in gola!!!
Anche lui mi tiene la testa bloccata, ma a differenza di prima, il suo cazzo entra ed esce con forza e velocità!! Mi sbatte i suoi 20cm di cazzo fin dentro la gola guardandomi e irridendomi con quei suoi gelidi occhi!!
Cerco disperatamente di ribellarmi e di spostarmi da quel supplizio ma tra la testa bloccata, e quella stretta al braccio ho serie difficoltà di movimento! L’unico reale risultato che ottengo &egrave duplice’ per prima cosa ottengo che la mano intorno al mio braccio si serri ancor di più entrandomi nella carne quasi!! E dall’altro lato’un ceffone raggiunge la mia guancia’lasciandola rossa e dolorante dopo un singolo colpo’
-ti vuoi ribellare Ely???- tuona Federico piantandomi le sue palle contro il mento’come se una spada mi trafiggesse la gola’ lacrime escono dai miei occhi arrossati, mentre cerco di riprendere la calma e stare quieta’&egrave l’unica via di uscita, lo sento’
-mmmmm’..meglio’.-
Dice mentre lentamente estrae il suo cazzo’salta fuori dalle labbra infine la sua cappella rossa’completamente bagnata dalla mia saliva in modo copioso’.tossisco e respiro affannosa, mentre due
Schiaffetti in rapida sequenza mi colpiscono le gote lentigginose’ e arrossate’.
-pompa zoccoletta-
&egrave Matteo che parla’mi giro lentamente verso di lui vedo il suo cazzo che penzola tra le sue gambe’&egrave si ingrossato ma ancora lontano dalla massima eccitazione’ma già impressionante!!!!
Mi fletto in avanti facendo quasi toccare terra alle mie tette, sinuosa come una gatta risalgo con la testa in mezzo alle sue gambe’apro la bocca’e in senso quasi verticale risalgo la sua nerchia’ non mi lascio distrarre dalla sculacciata che mi colpisce improvvisa, sono concentrata solo su quel cazzo’le sue dimensioni’mi sforzo di risalire più che posso’poi riscendo’.e come comandato’pompo’.
Mi accorgo che se mi concentro su qualcosa riesco a sopportare meglio ciò che mi accade’gli schiaffetti le sculacciate quelle dita che mi tormentano i capezzoli le mani che stringono e tirano le mie tette’
Ma sentire quel cazzo che mi cresce dentro la bocca’quello non posso fare a meno di notarlo’&egrave notevole, pare vivo da come pulsa, ed ogni volta che riscendo e risalgo guadagna in dimensione e sostanza’
Le mie man vengono portate a contatto degli altri due cazzi’inizio a segarli lentamente guidata inizialmente dalle loro mani’
Matteo a sua volta mi prende la testa, ormai sono tornata nella posizione iniziale, in ginocchio e con il busto eretto’e pure lui’mi blocca e mi guarda sorridendo’per poi iniziare a ridere quando sente che il suo cazzo sta per così dire entrando definitivamente in forma’.
Sono bloccata con la sua cappella dentro la bocca, le mascelle aperto allo spasimo per far spazio a quel cazzo che si troverebbe meglio dentro ad un film porno che in me’.quando inizia a spingermi contro la gola, indurendosi sempre di più’tossisco e gemo’mi pare di impazzire!!
A questo punto decidono di divertirsi ancor di più’a turno mi rendono la testa facendomi girare in tutte le direzioni, la mia bocca che viene scopata in rapida successione, un cazzo dopo l’altro senza uno schema logico, solo cazzi duri che mi penetrano la gola, la mia saliva che cola da tutte quelle cappelle, vengo presa in un vortice continuo dove solo ogni tanto ho il tempo prendere un mezzo respiro tra uno e l’altro’
Piango’urlo’tossisco’ pare che questo li ecciti solo di più’sono come sulle montagne russe, dove viene sbattuta da una parte all’altra in modo improvviso e rapidissimo, solo che qua non avevo nessuna sbarra di sicurezza’.
Federico soprattutto si diverte ad infilarlo tutto sino in fondo, mentre la proboscide di Matteo’pare hce mi debba rompere la mascella ogni volta’sono scossa da brividi, mi manca il respiro e ho dei fortissimi conati di vomito.. dalla mia bocca escono rumori fortissimi mentre mi scopano n questo modo, sono al limite!!mi pare che siano andati avanti una eternità quando mi concedono finalmente un momento di pace’
Un momento’.
Lo assaporo come non avrei mai creduto fosse possibile’poter respirare e far calmare i conati’mi pare di rinascere praticamente’.
Un momento, solo uno’.
Due mani sollevano il mio viso completamente imbrattato che ha pero ogni sembianza di dolcezza credo’
Federico fa scivolare la sua mazza su di essa, mi sbatte le palle in bocca, che prontamente risucchio dentro la mia bocca’la sua cappella mi arriva sugli occhi’geme mentre si strofina ora con rinnovata forza e velocità sulla mai faccia, facendo ogni tanto entrare la cappella tra le mie labbra’
Qualcuno da dietro porta una mano alla mia fighetta’sento il medio che scivola lungo il mio spacco.. arrivando fino al monte di venere’so di essere bagnata’lo sento come scivola liberamente’una scossa quando mi sfiora là’. Per poi entrare completamente in me muovendosi dentro e fuori’mentre il pollice si appoggia al mio ano iniziando un movimento circolatorio’.gemo mentre quel cazzo reso viscido dalla quantità di saliva raccolta dalla mia faccia mi punta dritta le labbra’ due dita mi stringono il naso’apro la bocca come reazione’e a quel punto in sincrono sia il cazzo che le dita di sotto entrano’. Tutte’fino al limite delle loro possibilità’.
Si sente solo il rumore della mia bocca aperta che viene sfondata rapidamente, mentre le due dita scivolano nelle mie cavità aperte’.

I miei polmoni gridavano in cerca di ossigeno, la mia gola era dolorante, il mio sedere veniva praticamente sollevato da quella mano che mi stimolava all’impazzata nella mia intimità’anzi.. NELLE mie intimità’
Come già detto il mio sedere all’epoca era ancora vergine’solo un dito per gioco col fidanzato’e ora invece venivo infilzata di buon grado con un pollicione da contadino!!!
Sentivo quelle dita callose e forti nelle mie cavità che quasi raschiavano dentro di me via la pelle’l’altro, credo Gianni, aveva deciso invece di tirarmi entrambi i i capezzoli verso il basso, per poi sempre tirando far fare un giro completo a 360 gradi alle mie tette storcendomi i capezzoli a dismisura’ero sicura che si sarebbero lacerati!!!!
-AHHHHHHHHHH AHHHHHHHH-
Un urlo di gola nel vero senso della parole esce fuori dalla mia bocca, nella quale ormai in moto continuo entrava il pisello lungo e stretto di Federico .
Non resisto quasi più, da tutto il mio corpo arrivano segnali di allarme e dolore al mio cervello, ho praticamente tutti i ‘nervi scoperti’ non riesco a fare fronte a quella quantità e intensità di stimolazioni diverse!!e come accade alcune volte sulle montagne russe, speri solo che prima o poi finiscano’ e ne trai pure un certo divertimento’
Un conato fortissimo mi colse a questo punto’.sembrava che dovessi soffocare da un momento all’altro ormai, completamente rossa in faccia per lo sforzo’altra piccola pausa’mi viene concessa’.
Sono nuda in mezzo a loro tre, inginocchiata in posizione fetale, i miei capelli scendendo nascondono la mia faccia arrossata mentre boccheggio’
-AHHHiAAAAhh!!-
Un grido fortissimo riecheggia nella stanza quando Matteo con una presa decisa afferra i miei capelli e inizia a tirarmi su fin in piedi!!
-ora siediti sopra al cazzo duro di Gianni’.come se fosse una comoda poltrona’vogliamo guardarti ben bene, quindi fai piano Elisa’-
Ancora ansimante vedo che lui si &egrave già sdraiato per terra dietro di me, il suo cazzo duro svetta in aria da solo pare una colonna che si erge verso di me.
Ancora con il fiato rotto, faccio lentamente passare un gamba sopra il suo corpo steso’
-cazzo-penso-&egrave quella sbagliata!!!-
Difatti avevo fatto passare sopra la gamba destra, in questo modo avrei dato le spalle a Gianni’ e soprattutto mi sarei dovuta impalare’mostrando a loro la mia figa!!
Non potevo più rigirarmi, dalla loro espressione compiaciuta mi era chiaro’
Mi videro mentre allargavo le gambe, lentamente entrambi si segavano guardandomi, videro svettare dal mio seno arrosato dai segni delle loro dita i miei capezzoli drittissimi, e mentre ormai già piegavo le mie ginocchia per scendere con il mio corpo, videro chiaramente le mie grandi labbra già aperte ben bene e la colata dei miei umori, il mio corpo aveva reagito in modo portentoso alle sollecitazioni’.
Con una mano vado alla ricerca del suo cazzo che ondeggia libero nella aria sotto di me’iniziando a scivolare lungo di esso con la mia manina’lo guido all’ingresso della mia patatina’.che accoglie in un umido abbraccio la punta della sua cappella quasi fosse una ventosa’la avvolge e pare voglia risucchiarla per intero’un gemito esce simultaneamente ad entrambi’mentre lo faccio entrare, facendo forza con le gambe metà del suo uccello mi entra dentro, inizio un lento movimento di Sali e scendi’una ondata di calore parte dal mio basso ventre’
-impalati’- il comando arriva con voce bassa quasi disinteressata’ a ricordarmi il comando originale’
Scendo tutta, sentendomi lacerare in profondità man a mano che mi entra dentro, inesorabilmente’ tutto’.
-ahhhhhhhhhhhh- gemo quando arrivo con le mie natiche al contatto della sua pancia! mi ha riempita completamente, rimanendo immobile per far abituare la mia fighetta alla presenza opprimente!!
Ero a gambe aperte, accovacciata sopra ad un uomo il cui cazzo mi entrava completamente dentro, sentivo il suo cazzo duro pulsare dentro la mia vagina, mentre le sue mani tornivano il mio sedere. Mentre davanti a me avevo due altri uomini che visibilmente eccitati guardavano la scena segandosi lentamente’due cazzi diversissimi tra loro, uno intorno ai 20 cm circa ma abbastanza fine, mentre l’altro’era una cosa incredibile, il cazzo di Matteo mi faceva semplicemente paura!! E vederlo mentre se lo menava davanti a me’mi dava la possibilità purtroppo di immaginarmi cosa avrebbe potuto farmi’.
Dopo pochi secondi di quiete in quella posizione, sento Gianni che irrigidisce i muscoli del suo corpo, e inizia a spingere il bacino verso l’alto contro di me, sollevandomi insieme al suo cazzo duro dentro di me’
Una due volte’
Il suo cazzo scorre dentro di me in profondità
Le sue palle sbattono contro le mie natiche’.per poi iniziare a sfondarmi aumentando il ritmo in modo indiavolato, il suo cazzo mi entra dentro velocissimo, la sua cappella si fa strada in me.
-AAAAAHHHHHHHHHH”-
Non posso fare a meno di gemere subendo quel trattamento’.appoggio i palmi della mano al pavimento appoggiandomi ad essi’mi trovo quindi seduta sulle ginocchia, con il corpo completamente abbandonato all’indietro e con la mia fighetta aperta sfondata a ripetizione’gemendo’..
Sento i miei umori colare fuori dalla mia fessura’
-Ely cazzo tra un po’ godiiiii!!!!- penso mentre assaporo quel cazzo in me’
Ma non ne ho molto tempo, difatti Federico approfittando subito della posizione (reverse cowgirl) che ho preso, si mette in piedi sopra alla mia faccia, avevo gli occhi chiusi, ma le sue palle che strusciano sulle mie labbra socchiuse mi riportano velocemente alla realtà’ non sono qua per godere ma per il loro solo piacere’.il mio era al massimo un effetto collaterale non richiesto’..
-mmmhmmmpff- ora mi schiacciava con forza le sue palle contro la bocca strofinandosi e sedendosi sulla mia faccia mentre da sotto Gianni mi riempiva senza sosta, mi sentivo completamente bloccata in mezzo a quei due caldi corpi che mi usavano per il loro piacere, gemiti e urla di godimento riempivano la stanza ormai.
La ormai ben conosciuta cappella di Federico puntava ora la mia bocca mentre il cazzo da sotto mi spingeva contro di essa con spinte sempre più forti e decise, mentre un suo dito strofinava il mio clitoride con foga. Gemo mentre inizio forzata a succhiare l’altro cazzo’
Matteo probabilmente stanco di guardare si avvicina e pretende una sega dalla mia mano’ le mani di Federico ora mi tengono la testa bloccandomi in quella posizione, i miei gemiti e urla li lasciano indifferenti come sempre, al massimo li eccitano ulteriormente’
Le mei labbra sono chiuse intorno ad un cazzo duro, la mia fessurina viene stimolata rapidamente sia esternamente che nella sua profondità, mentre con la mia piccola mano cerco inutilmente di stringere quel cazzo gigantesco’ rumori inequivocabili escono dalla mia figa bagnata, e gemiti dalla mia bocca riempita’
Dopo un grido più forte degli altri da parte di Gianni Federico si sposta da sopra di me, vengo sollevata e tirata via da quel uccello che mi sfondava, svuotata di lui’ per venir subito e a forza mandata con la faccia contro i suoi coglioni, sono la loro marionetta, al comando delle loro voglie.
Gianni stava per venire e voleva farlo dentro la mia bocca, vengo quindi messa a pecorina in modo da poterglielo succhiare mentre &egrave sdraiato sul pavimento’
-Fammi venire troia!!fammi godere con quella bocca da zoccola!!!-
Mi grida Gianni prendo completamente dalla foga del momento, la mia bocca si appoggia alla sua cappella, mentre con una mano gli stringo la base del cazzo segandoglielo velocemente, mentre succhio con foga’
I suoi gemiti mi indicano che la cosa li fa piacere decisamente! sento il suo cazzo pulsare dentro la mia bocca, sento che sta per venire’..
-ciaff ciaff- due rapidi e forti schiaffi calano sul mio sedere, gemiti soffocati dal cazzo in bocca’ sento la presenza di una cappella contro la mia figa’.strabuzzo gli occhi quando realizzo che &egrave quella di Matteo’ interrompo un attimo la mia azione su Gianni per paura di ciò che succede dietro di me’ le mani di Gianni vanno sulla mia testa spingendola verso il basso facendomi entrare in gola il suo cazzo, nello stesso tempo da dietro quel coso gigantesco cerca di farsi strada dentro di me’..mi pare di morire!!!!
Un conato di vomito mi prende forte quando Gianni urlando svuota l sue palle dentro la mia gola, mi pare che sia un litro di calda sborra a riempire la mai trachea e a farmi soffocare!!! Non posso fare altro che inghiottire il tutto’.mentre sento in modo devastante il cazzo gigantesco di Matteo entrarmi!!!
La mia testa viene lasciata libera’ inarco subito la schiena cercando di agevolare l’ingresso di quel serpente travestito da cazzo’sento le mie pareti vaginali che si dilatano terribilmente sotto lo sforzo, urlo come una dannata mentre inizia a stantuffarmi da dietro lentamente’ dalla ma bocca scende un rivolo di calda sborra’ ho gli occhi arrosati, il fiato corto’ sento le sue forti mani che mi stringono per la vita mentre sbuffando lo fa entrare in me’.dolore, mi sembra di venir sventrata, gemo e prego perché faccia piano!!
-E TROPPO GROSSOOOO NON RIESCOOOO AHHHHHA AHHHHHHHA!!!-
La sua sferzante risposta gela il mio sangue’.
-pensa quando ti sfonderò il tuo bel culetto’.- ponendo come accento uno sculaccione a mano aperta su quelle mie ormai martoriate chiappe’

continua….. Capitolo 16

Ho in bocca il sapore forte di sperma di Gianni, con tracce sulla mia faccia di quello che non sono riuscita ad ingoiare, mi brucia da morire la gola per il trattamento violento che ha ricevuto sino a quel momento. Ma la mia attenzione &egrave tutta incentrata su ciò che accade alle mie spalle’
Quella cappella devastante mi sta’devastando!!! Prova ad entrami dentro, ma anche se bagnatissima &egrave già decisamente aperta la mia fessura non riesce ad accoglierlo completamente’la stanza ( o probabilmente tutta la casa’) risuona delle mie grida di dolore e protesta per quell’intrusione forzata, solo alcuni cm oltre la cappella sono riusciti a farsi spazio in me, Matteo lo fa a fatica scivolare dentro e fuori’ all’uscita mi pare che si crei il vuoto assoluto dentro di me mentre durante l’ingresso di quel turgido pezzo di carne’mi pare di vedere le stelle!! E tutte le galassie possibili insieme’.
-mmmmm cazzo se sei stretta troietta’.era da un sacco di tempo che non fottevo una ragazzina come te!!!-
Mi disse mentre il suo cazzo continuava a muoversi lentamente dentro di me scivolando per pochi cm dentro e fuori da me’appena sentiva che la mia passerina stretta li concedeva ( o anche no’) un millimetro lui subito lo riempiva, facendomi gemere in modo osceno, la mia faccia ora era appoggiata contro il tappeto, i cui soffici steli attutivano le mie urla e le spinte che ricevevo’stavo sicuramente dando uno spettacolo clamoroso agli altri due stranamente inattivi al momento, forse messi anche loro in soggezione dal cazzo gigantesco di Matteo che mi apriva’
-fammi un po’ vedere come siamo messe qua dietro’- il suo cazzo continuava in quella lentissima opera di adattamento a calibri pesanti entrando per un terzo circa in me, mentre appoggia un dito contro il mio ano’
-cazzo questo mi spacca in due!!!- &egrave il mio solo pensiero che mi ripeto di continuo mentre il suo medio entra dentro il mio sedere che incredibilmente lo accoglie senza troppe difficoltà’.
-mmmm strettina pure qui- dice ridendo beffardo’
Muovendosi dentro ai miei buchi lentamente e all’unisono’
-ora voglio che ti tocchi il clitoride Ely’mentre ti riempio’-
Il suo ordine &egrave chiaro e deciso, anche se espresso in tono quasi delicato’
Ero a pecora, con il sedere sollevato e la faccia sul pavimento’.lentamente senza muovermi avvicino la mano alla mia fighetta’con un dito trovo subito il mio bottoncino.. &egrave incredibilmente gonfio e’bagnato!! Un lago? A me pare un oceano laggiù’ inizio a stimolarmi come spesso ho fatto da sola nella mia stanza’la mia mano nel movimento avvolte sfiora il suo cazzo duro che intanto continua a sfondarmi, come il dito nel mio ano’ gemiti sempre più distinti escono dalle mie labbra, quella doppia penetrazione lenta che sto subendo e la masturbazione che invece mi sto donando’non lasciano decisamente il mio corpo indifferente’.i gemiti lentamente si mescolano a urletti di piacere mentre sento l’orgasmo sempre più vicino e inarrestabile!!! Accelero istintivamente il movimento del dito intorno al mio clitoride, Matteo lo nota subito’le sue spinte si fanno sempre più profonde mentre dietro’il dito’b&egrave ora ne ho due che scavano e ruotano dentro il mio ano’. Un calore fortissimo mi assale, inizio a tremare con tutto il corpo’ grido e gemo come mai prima’
-ahhhhh!!! Siiiiiii !!!! mmmmmm !!! aaahaaahhhh!!!- cazzo’. Sto godendo come una troia!! Non ci posso credere’sulla mia mano sento scivolare una colata lavica di umori vaginali mentre vengo sconquassata dai brividi di un orgasmo montante incredibile!!! Gemo e mi contorco mentre’le sue palle arrivano a contatto delle mie chiappe!! Godo in quel preciso momento’con tutto il suo enorme cazzo piantato dentro di me, e due delle sue dita nel mio inviolato buchino’godo’.come una pazza. Sconvolta da quelle penetrazioni estreme e dalla mia collaborazione’.
Sono con la faccia schiacciata contro il tappeto, ho i pugni stretti a forza’.ansimo’ il suo cazzo ancora piantato che si muove impercettibilmente’.ho goduto. Ho goduto con forza.
-te lo avevo detto che al mio cazzo non resiste nessuna!!- dice Matteo a Gianni come se ci fosse stato un discorso pregresso.
-effettivamente &egrave venuta come non credo mai in vita sua sta troietta- li risponde di rimando lui palesemente divertito dall’aver perso quella scommessa’
Sento quel portentoso cazzo duro dentro di me, le sue mani appoggiate al mio sederino, Gianni un po’ in disparte con il cazzo moscio che si gode la scena divertito, mentre Federico pare pronto per tornare alla carica’con il suo solito obbiettivo’.la mia morte per asfissia causata da un cazzo piantato in gola!!!
Lo vedo avvicinarsi con quel maledetto sorrisino sadico stampato in faccia, tenendosi con una mano il suo pisello dritto verso di me’
-vi’prego’. Basta, sono stremata’.vi prego’- dico a bassissima voce, ma abbastanza alta perché mi possano sentire e intendere, un rapido scambio di occhiate tra i mei carcerieri’
Una fragorosa risata’. E poi Matteo, iniziando un lento dentro e fuori nella mia passerina’
-non ci siamo Elisa’non ci siamo’. A noi di te non ce ne frega un cazzo proprio, ok? Noi ti scopiamo come e finché lo vogliamo’l’unica alternativa &egrave quella nel campo lo sai’.-
Un brivido di puro terrore mi scuote ripensando alla vista di quella mattina’
-quindi semmai devi sperare che non ci stanchiamo di fotterti!!!- dice giusto per chiarire il concetto con brutalità.
Nello stesso tempo ridendo Federico mi prende due ciocce di capelli tra le mani, formando quasi due treccine laterali da adolescente’. Ho un viso sfatto , gli occhi vacui, mi sento debole’.
-e quando mai mi stancherei io di fottere la bocca ad un visino come questo!!!- iniziando a tirare verso il suo cazzo la mia testa facendo presa sui capelli’in un lampo metà del suo cazzo sparisce dentro la mia bocca per farsi ciucciare ben bene la cappella, ma &egrave questione di un minuto’divaricando le braccia, tira le mie trecce lateralmente con forza, li tende fino a farmi male e urlare dal dolore!!allenta ma solo un minimo, per poi approfittare della mia bocca aperta per l’urlo, la sua cappella arriva subito al mio palato, entra ed esce velocemente, non cerca la profondità a tutti i costi, ma mi sta PENETRANDO la bocca alla velocità della luce!! Ed ad ogni affondo la mia testa si muove avanti e indietro facendomi soffrire a causa dei capelli tenuti tesi, amplificando così a dismisura la mia sofferenza e dolore’ urla strozzate e conati di vomito continui’

-nooo ti prego nooooo!!!- urlo nella mia testa quando sento che pure Matteo ha iniziato a muoversi con foga dentro di me da dietro’ mi sento dilatare’strappare dentro le mie carni mentre quel cazzo percorre dentro di me più strada di qualunque altra cosa al mondo!!!sembra che i due cazzi vogliano arrivare a toccarsi a metà del mio corpo da quanta foga entrambi ci stanno mettendo ora!!! La mia testa pare stia per esplodere!! Inizia a mancarmi seriamente l’ossigeno!! Mi sento malissimo! Proprio all’ultimo istante Federico mi libera la bocca per un attimo, ma già al secondo respiro mi rientra a forza strozzandomi in gola insieme anche quel tanto desiderato sospiro’ora mi tiene la testa direttamente, mi mette le palle sul mento, ho tutto il suo cazzo piantato dentro la gola, lo tiene lì, soffoco, lo sento completamente dentro di me, lo sento dentro la gola, la sua cappella gigantesca pulsa e strofina lentamente dentro di essa!! Un conato fortissimo mi coglie, cerco di trattenermi disperatamente!
Lo guardo implorante con gli occhi velati da lacrime, non resisto più un istante! Poi i colpi di Matteo da dietro mi spingono due volte con forza contro’una pausa e altre tre bordate mi fanno sbattere con forza contro Federico’altro conato’ i gemiti di entrambi gli uomini’sono senza aria, senza forze, e questo &egrave decisamente troppo forte, troppo repentino’.quel cazzo che si muove dentro la mia gola’. Vomito! Un singulto del mio intero corpo di una violenza tale dal liberarmi da quella posizione . riesco malapena a girare la bocca finalmente libera da quel pistone solo per venir immediatamente ripercorsa dall’intera mia cena’che fortunatamente non era abbondante, sporcando completamente il tappeto e pure il mio stesso corpo con alcuni schizzi del mio vomito, sono scossa da brividi fortissimi, mi sento debolissima, respiro e tossisco con la mia gola altamente irritata, gemo in cerca d’aria’ sono allo stremo e oltre’ uno schiaffo sulla guancia mi fa roteare la testa urlo di dolore e spavento.
-sei proprio una scrofa Elisa!! Cazzo che casino che hai combinato!!!-
Altri due schiaffi questa volta diretti però sul mio seno esposto’due colpi secchi precisissimi sui miei capezzoli che fanno incendiare dal dolore entrambe le mie tette, quei dolori forti ed intensi mi fanno riprendere più velocemente.
-o sai che domani dovrai pulire vero???-
Mi viene chiesto da due labbra sotto a a due occhi di ghiaccio’.

Un lieve cenno di assenso del mio capo &egrave la risposta’sono allo stremo sia fisico che mentale, vorrei solo potermi sdraiare e dormire’ ma i loro piani ovviamente sono diversi!!!
Ho in bocca ancora il sapore acido del mio rigetto, la gola in fiamme, le mie tette salgono e scendono velocemente per i miei lunghi e rapidi respiri’.cerco di controllarmi e riprendermi’
Poi di nuovo’.
Sento prima sulle mie labbra il sapore della cappella sporca e lurida di tutto di Federico’lo appoggia quasi a chiedere permesso’i miei occhi cadono su quell’asta dura bagnata dalla mia saliva e non solo’. Puzza incredibilmente e trovarmela sotto il naso’non aiuta proprio ovviamente.
Un moto di ribrezzo mi assale, ma la pressione sulla mia bocca aumenta di continuo, lentamente e con schifo estremo apro la bocca’ mi entra dentro’un sapore odioso mi pervade subito la bocca, mi riempie fisicamente!! Ho repulsione vero quel cazzo sudicio, e in più la mia gola ancora grida vendetta!! Gemo presa da altri conati, fortunatamente non così forti come prima ma’. Inaspettatamente mi prende una mano e la porta alla base del suo cazzo’ con un lento movimento mi fa capire cosa vuole da me’ inizio così a segarlo mentre li ciuccio quel compendio di sapori umorali che lui chiama cappella’ geme’
-mmmm che brava troietta’.-
Farlo venire il prima possibile &egrave la mia unica missione’.muovo la mia lingua intorno alla porzione di cazzo che ho in bocca scivolando un po’ con le labbra, lasciando il più del movimento verticale alla mia mano che sempre più velocemente risale la sua nerchia’.
– pare che Fede te la voglia far passare leggera alla fine la serata’. Mmmmm’. ‘ dice Matteo da dietro avvicinandosi a me.
-tanto abbiamo tutto il giorno domani per divertirci ancora’ adesso ho voglia di sborrare su questa zoccola….-
L’unica cosa che la mia mente riesce a registrare &egrave che la fine si avvicina’ dando nuova linfa ai miei movimenti’ ora davanti a me balla pure l’altro cazzo’ inizio prima a segarlo stupendomi di come la mia mano non riesca assolutamente a chiudersi intorno ad esso’ per poi iniziare a saltare da un cazzo all’altro con le labbra sempre segandoli velocemente, entrambi iniziano a tirarmi i capezzoli sempre di più avvicinandosi al loro piacere, soffro, li sento strapparsi, staccarsi dal resto del mio corpo, ma la mia mente &egrave concentrata solo a farli venire!! Gemiti e gridolini di dolore soffocati mentre loro ormai al culmine entrambi prendono di nuovo possesso della mia testa, Federico praticamente finisce la sega unendo le due mani intorno alla mia testa, muovendomela su e giù per il suo uccello, viene gridando forte sborrandomi in gola un fiotto bollente di sperma spingendo il suo cazzo dentro di me per costringermi ad inghiottire tutto’un solo istante dopo e la mia bocca viene riempita dalla cappella extra-large di Matteo.
-ora voglio che tu mi faccia venire sulla tua faccia, e sappi che ti arriverà un fiume di sborra addosso!!!- lo tira fuori e si mette le mani sui fianchi in attesa, il suo cazzo da Guinness che troneggiava eretto e libero davanti alla mia faccia’. Inizio a segarlo con entrambe le mani alternando rotazioni a decisi e rapidi Sali e scendi.
Lentamente la mia mente realizza quello che sta per succedere’ mentre passo ora ad una rapida sega tradizionale, lasciando la mia faccia proprio davanti alla sua cappella pulsante’i miei occhi vicinissimi vedono il buco in cima che prima pulsa e vibra rapidamente per poi aprirsi’.ma ugualmente non mi sposto di un millimetro, ho troppo paura delle conseguenze, e come aveva avuto ben cura di avvisarmi, un fiume di sborra mi invade la faccia!!! Il primo schizzo finisce proprio dalle parti dei miei occhi accecandomi, mentre sento poi i suoi continui schizzi ovunque’con un occhio chiuso dalla sua sborra’ il viso sporco della stessa materia in bocca sentori misti di sborra vomito e sporcizia, il corpo lucido dalla quantità di umori diversi mescolati su di esso’e il mio spirito ancor più straziato e spezzato termina quel mio maledetto venerdì sera.
Capitolo finale

Ormai mi trovavo in quella casa da parecchi giorni, decisamente più di quelli che mi sarei potuta augurare’il mio corpo ormai era segnato da vari lividi, soprattutto sulle braccia e sulle cosce le mie parti intime perennemente arrossate, e un dolore continuo alla gola ( che per assurdo stava diventanto sempre più insensibile durante altre attività meno consone’) mi facevano da compagnia perenne.
Dopo i primi giorni di grandi sofferenze e dolori qualcosa era scattato in me, avevo imparato ad estranearmi quando usavano il mio corpo per il loro sadico piacere, il dolore fisico prima e dopo ovviamente non diminuiva realmente, ma era l’unico modo per sopportarlo’inoltre’ alcune volte il mio corpo aveva ceduto’ facendomi provare degli orgasmi fortissimi e potenti che mi avevano sempre lasciata praticamente svenuta subito dopo’ era strano ma anche se mischiato con moltissima e perfida violenza a mie spese’godevo’ godevo nel venir maltrattata’ credo che se ne fossero accorti pure loro, e probabilmente era proprio questo uno dei motivi per cui ero ancora in vita’cercavano il mio limite’ormai andavano sempre meno a lavorare nei campi, la mattina in genere venivo svegliata da uno dei ragazzi che pretendeva un pompino’ e non era un dolce risveglio!! Poi avvolte mi indicavano la stanza di uno di loro, dove ero costretta ad andare a 4 zampe, con le ginocchia arrosate e graffiate che mi dolevano arrivare fino ai piedi del letto e infilarmi sotto le coperte per ripetere l’operazione di prima, in genere a questo punto tutta la casa era ormai entrata in azione’e sovente venivamo raggiunti da qualche altro membro’ a quel punto finivo praticamente sempre in ginocchio in mezzo ad una stanza ricoperta di sperma su tutto il corpo e i capelli con i miei orifizi offesi e doloranti.
Negli ultimi due giorni era iniziata una pratica nuova, era già capitato che mi facessero ‘la doccia’ di mattina nell’aia ma era sempre stato uno dei ragazzi o in gruppo, ora invece arrivava letizia a recuperarmi dalla stanza di turno, mi attaccava al collare, che mai mi era stato tolto, una specie di guinzaglio e iniziava a tirarmi con rude decisione noncurante se al momento ero in grado o meno di camminare a quella velocità’ con ulteriori danni alle mie ginocchia’ mi portava fuori lei da sola, mi legava ad un palo come si farebbe con un animale domestico e poi con calma e precisione mi prendeva di mira con il getto forte e glaciale dell’acqua’ di seguito ancor tremante venivo da lei fissata e legata nelle posizioni più assurde in attesa del loro ritorno per la seduta serale’che in genere era meno violenta ma se la prendevano con estrema calma i bastardi’ non avendo la televisione mi dicevano’
Da un paio di giorni la routine si era mantenuta relativamente stabile, e pure la mia’colazione di abbondante sperma’ si era svolta come da copione… solo dopo la doccia mentre Letizia mi stava riportando in casa &egrave cambiata la scena, arrivata vicino alle scale al posto di portarmi al piano di sopra, ha imboccato decisa verso la cantina, ormai eseguisco i loro ordini senza fiatare o esitare, ma ugualmente dentro di me si scuote qualcosa, tremo, e so che non &egrave solo colpa della doccia gelata e delle gocce di acqua che ancora ricoprono il mio corpo’
Vengo trascinata giù per delle scale buie e poi lungo un corridoio scarsamente illuminato in cemento grezzo che sta aggredendo e graffiando le piante dei miei piedi. Superiamo due porte chiuse alla terza la mia guida si ferma gira una chiave e mi fa entrare, &egrave tutto completamente al buio, lei &egrave dietro di me, sento che tasta al buio come se cercasse qualcosa, sento il collare tendersi, proprio come faccio io con tutto il mio corpo, sento il pericolo avvicinarsi ma ugualmente non posso e non riesco a fare nulla per prevenirlo, altro che non sia di cercare di rinchiudermi nella mia sfera di difesa più interna sperando che la tempesta passi senza lasciare troppi danni’ ma mi sento molto insicura e impaurita da questa situazione’me la ricordo vivida e ben stagliata nella mia memoria’

E poi arrivò’ un colpo improvviso una frustata secca sul mio sedere nudo, già pesantemente segnato dai colpi ricevuti.
-cammina. Due passi.- e prima che potessi reagire altri due colpi sullo stesso punto inesorabili mi colpiscono facendomi gemere dal dolore’ questa &egrave Letizia, nei nostri precedenti incontri ho già dovuto subire la sua cattiveria purtroppo, a differenza dei ragazzi che godono nel fottermi con violenza, lei trova piacere nel infliggermi dolore, ancor di più se gratuito e dettato solo dalla sua lussuria.
Appena mi ritrovo circa a metà stanza si accende una luce sul soffitto, non vedo tutto perfettamente’ma capisco senza dubbi di sorta di essere nella stanza dei balocchi di Letizia’ corde catene fruste, anelli fissati al muro e al soffitto, strani oggetti di diverse forme in legno e acciaio sparsi un po’ ovunque, in un caos incredibile che non mi permette di capirne lo scopo’e credo che nemmeno lo vorrei in realtà’ già ho una paura silenziosa che mi attanaglia in questa beata ignoranza’
Come prima cosa mi porta vicino a quello che pare una specie di cornice in ferro, fissando tramite una cordicella il mio anello al collo alla sbarra superiore stesso destino dedicato ai polsi ugualmente bloccati all’altezza degli angoli della cornice, fissata a sua volta ad una specie di binario che correva in alto tramite una catena molto robusta, in modo che fosse possibile sollevare la cornice insieme ad una persona bloccata al suo interno’per ora la fa sollevare solo un po’ mettendo in tensione tutto il mio corpo, tenendomi in precario equilibrio sulle punte dei piedi.. sono proprio sotto al cono di luce della lampada mentre letizia inizia a girarmi intorno rimanendo sempre in quella zona di confine con l oscurità generale, impedendomi di vedere cosa facesse esattamente, i primi colpi mi presero alla sprovvista completamente il mio fianco il mio seno sono i suoi bersagli preferiti, con quel frustino mi lascia strisciate rosse ad arricchire la serie’gemo dal dolore e mentre sento la mia carne come bruciare laddove &egrave arrivato il colpo, con la paura di scoprire dove arriverà quello successivo’perché so che arriverà’ gira alle mie spalle’ due colpi di seguito fortissimi e a mano aperta sulle mie chiappe che sento subito divampare in un incendio e come delle braci ardenti iniziano da subito a scottarmi!!! Vederle così rosse e infuocate credo che abbia avuto un certo effetto sulla mia aguzzina’ difatti dopo poco ritorna al mio fianco, mi prende tra le dita alternando entrambi i miei capezzoli tirandoli e storcendoli’mi guarda negli occhi mentre lascivamente si fa passare la lingua sulle labbra’
-oggi mi voglio proprio divertire con te troietta’.-
credo che sia stato in quel momento che le prime lacrime siano apparse nei miei occhi’mentre vedevo lei bearsi del mio terrore palese’e giustificato.
Scivola sinuosamente in basso piegando le gambe con una fluidità inaspettata per quella figura comunque imponente e forte, mi afferra una caviglia e me la blocca alla parte inferiore della sbarra laterale, mi accorgo solo ora difatti che alla ‘cornice’ manca la parte inferiore, presentando invece alcuni particolari sul lato ed alle estremità che probabilmente presto mi saranno chiare’
Sento ora le sue mani che risalgono la mia pelle nuda accarezzandola quasi dolcemente, sento le sue dita scorrere lungo le mie gambe’una si ferma sulla coscia mentre l’altra risale il mio fianco fino al seno’ strofinando il mio capezzolo’
– Puzzi dello sperma dei miei ragazzi sai puttanella’. Ti ho vista mentre ti bagni succhiando i loro uccelli’-
La sua voce e stranamente calda, ma riesce ugualmente a gelarmi il sangue nelle vene’ forse non del tutto’ difatti il mio capezzolo tanto per cambiare inizia a gonfiarsi stimolato anche dalla lingua calda di Letizia’ che esplora, trovandola bagnata la mia fighetta con un dito’ e la risata che le scappa la dice lunga su quanto e come venga considerata da loro’
Si gira per prendere qualcosa’ senza lasciare la presa sul capezzolo’ poi mi passa un oggetto nero davanti agli occhi, prima troppo vicino perché io possa distinguere alcuna cosa, poi metto a fuoco.. &egrave una specie di molletta di ferro verniciata in nero solo che sulla punta si allarga leggermente riuscendo così a fare migliore presa’ rimanendo comunque relativamente piccola’ con mio grande terrore la sposta verso il mio capezzolo’un urlo di dolore nel momento che lo chiude intorno ad esso, sento come di averlo perso per sempre come se me lo stessero tagliando, staccando dalle mie carni, ho il respiro affannoso mentre riprendo il controllo, riuscendo piano piano a controllare il dolore, o aspettando che la zona diventi più insensibile’ sta di fatto che mi abituo lentamente’quando vedo la sua mano andare a sfiorare anche l’altro capezzolo’. Dopo nemmeno due minuti anche l’altra tetta aveva subito lo stesso trattamento’
-li avevi notati prima questi anelli cara?-
mi chiede mentre afferra e tira verso di se due piccolissime anelli fissati alla base delle due pinze’ ora sono entrambe le tette che mi pare vengano strappate dal mio corpo’ velocemente fa passare una cordicella negli anelli bloccandoci una palla di acciaio in modo che mi tiri entrambe le tette col suo peso’ un dolore atroce!! Soprattutto quando lei inizia a divertirsi’facendo prima oscillare lateralmente la palla, per poi sollevarla di pochi millimetri fermandola come a darmi un minimo di sollievo’ma appena vedeva i muscoli contratti del mio viso rilassarsi un minimo la lasciava ricadere di colpo verso il basso, strappandomi urla forti di puro dolore.
Piano piano scoprì che tendeva dopo una serie di passaggi violenti a lasciarmi per un breve momento in una determinata posizione, che ho chiamato ‘di riposo’ accorgendomi che in quelle posizioni riuscivo sempre a recuperare un po’ di energie’ ma sapevo anche che dopo poco si sarebbe inventata una nuova punizione per me, facendomi tremare dal timore dell’ignoto.
Dopo aver armeggiato un po’ con delle viti lungo le sbarre laterali mi mostra il primo ‘miracolo’ del suo marchingegno, poteva lasciandomi sempre bloccata impormi l’angolazione del mio corpo solamente bloccando a suo piacimento le sbarre laterali’ così mi ritrovai con il busto piegato a 90 gradi, godendo in questo modo pienamente della forza di gravità sul peso applicato alle mie tette, torturandomi anche con un movimento oscillatorio che per giunta era causato solamente dai movimenti liberi del mio busto’che quindi cercai di limitare al massimo!! Ma con scarsi risultati’
La qual cosa divenne ancor più difficile quando facendo scattare un meccanismo applicato alle mie caviglie in pratica mi forzò le gambe verso l’alto ma sempre lasciandole esterne al mio baricentro.. il risultato era praticamente di me sospesa in aria all’interno della cornice con le braccia a Y sopra le mie spalle, con il busto in avanti, e le gambe come se fossi seduta su un’invisibile motocicletta con le cosce divaricate e le gambe piegate indietro all’altezza del ginocchio’posizione che ho mantenuto per una eternità mentre le mie gambe e il mio sedere venivano frustate in continuazione, urla e gemiti erano ormai incalcolabili, e ogni volta che la frusta si esimeva dal graffiarmi le carni, riuscivo solo a percepire nuovamente il dolore che provavo alle mie tette.
Il mio sedere era in fiamme sentivo il caldo delle mie chiappe bruciarmi la pelle’Letizia stava riprendendo un po’ di fiato’ venendo a guardare la mia faccia rigata dalle lacrime e sofferente per i colpi ricevuti’ con perfida malizia mentre mi fissa va a dare dei piccoli colpetti al peso che mi martoria lasciandolo ondulare e strappare con maggior violenza e dolore da parte mia.
Ugualmente in un momento di apparente lucidità realizzo che mi sto bagnando in mezzo alle gambe’ stupendomi per l’ennesima volta dove il mio corpo mi potesse portare’
L a sua presa forte sui miei capelli mi costringe ad alzare la testa a guardarla negli occhi, uno sputo mi prende in piena faccia, e nulla posso fare per evitarlo’ poi con la mano libera prende uno dei suoi giocattoli’ a la forma delle picche sulle carte da gioco’ ma in 3D!! me lo strofina sulla faccia raccogliendo la sua saliva per poi forzarmelo dentro la bocca, non mi pare grandissimo rispetto a ciò che ho subito in quei giorni’ ma ugualmente mi preoccupa’ difatti poco dopo si porta alle mie spalle, facendo ruotare la mia posizione, ora la mia testa &egrave vicina al pavimento sgravandomi tra l’altro del peso dalle tette’ ma lasciando la mia posizione invariata, ora il mio sedere e i due buchini sono esposti e rivolti verso l’alto’ subito un dito percorre la mia fessura umida’una specie di assenso sfugge dalle labbra della mia torturatrice appena se ne rende conto’ mi bagna col polpastrello il buchino del mio sedere girandoci intorno’ sento che ci appoggia quel suo giocattolo’il mio respiro si fa intenso’rapido’ lo inserisce! Scivola per intero facilmente dentro di me’ ormai anche quella via era stata violata ampiamente per così dire’ un gemito quasi di piacere mi sorprende’mentre con estrema accortezza sento che mi infila rapidamente una serie di palline dentro la mia fighetta’ inizialmente donandomi anche un certo piacere… ma sempre di più e di maggiore grandezza’ oramai ero strapiena sentivo il mio ventre esplodere!! Quando con un sordo FLOPP le mie straziate grandi labbra si richiudono dietro l’ultima arrivata’ di un diametro che credevo incontenibile’
Sono bloccata lì praticamente senza fiato, ma ho superato la prova, difatti mi lascia qualche minuto per abituarmi alla nuova sensazione’ dolori fortissimi dalle mie parti basse che chiedono di potersi liberare’ me lo gridano’ ma non posso’
Poi l’inaspettato’ lo sento, o meglio, lo risento! Il giocattolo che mi ha messo nel sedere ha la capacità di gonfiarsi grazie ad una pompetta che ora Letizia sta azionando’ quello che prima era una costrizione passabile, accettabile’ora si stava modificando rapidamente, in un primo momento si era solamente gonfiato dentro il mio ano’ora la pressione esercitata lo faceva invece allungare in avanti’spaccandomi lentamente in due’ sentivo che ora esercitava pressione anche sulle palline che erano presenti nell’altro canale adiacente’stavo impazzendo dal dolore e urlavo cercando di dimenarmi, cosa che mi era permessa in minima parte.
Poi lentamente sento le palline che vengono tirate fuori, liberando quel tanto desiderato spazio dentro di me, sentirle uscire tirate lentamente ma costantemente’.mi fece avere un orgasmo incontrollabile e persistente, mentre il mio ano veniva aperto a condizioni mai lontanamente immaginate, lo svuotarsi della mia vagina di contro era una sensazione unica’ed insieme all’ultima pallina partì anche un getto dei miei umori come guidato nella forza dal mio urlo liberatorio di godimento massimo un getto potente e durevole’. Mi aveva portato molto rapidamente ai miei limiti’troppo rapidamente’
CAPITOLO FINALE-Seconda parte

Avevo le palpabre chiuse, la labbra aperte in un affannoso respiro ancora completamente sopraffatta da quel orgasmo che mi aveva distrutta pochi istanti fa.
Intravedo solo Letizia che sorridendo sodisfatta si avvicina a me per sistemarmi in una nuova posa’ svita e ristringe varie viti lungo la cornice che mi imprigiona lasciandomi in una specie di posizione fetale. Ho le gambe alzate e divaricate piegate alle ginocchia, ‘sdraiata’ sulla schiena con le braccia tese dietro le spalle, completamente vulnerabile e indifesa completamente.
Con un sorriso sadico e malvagio mi sferza con un frustino le piante dei piedi esposti alla sua voglia di procurare dolore e denigrare.
E’ come sentire la propria carne bruciare, non posso ne difendere ne spostare alcuna parte del mio corpo, e sono costretta pure a guardare mentre parte il colpo che mi ferisce, sentendo dolore già prima di ricevere il colpo. I colpi ora dai piedi si sono presi tutta la superficie del mio corpo, tutta la mia pelle’ ormai segnata da strisce rosse ovunque.
Quando vede che non riesco a trattenere le lacrime e urlo come una matta decide di darmi riposo.
Mi impongo di calmarmi e riprendere il controllo, mentre lei proprio davanti a me inizia a preparare il suo prossimo gioco, non parla con me, le piace bearsi del mio viso disfatto e del mio dolore, non le interessa altro che denigrarmi, lo sento.
Appena sposta davanti a me quel treppiede con quei tubicini che ne escono’capisco subito di che cosa si tratti, lo avevo visto in alcuni film porno… solo in quelli più spinti però.
Stava finendo di montare una specie di macchina idraulica, e il finto pene che montava in quel momento ( molto realistico e di dimensioni relativamente contenute) avevano uno scopo ben troppo chiaro purtroppo’
Lo appoggia all’ingresso della mia fessurina facendomi sentire il freddo corpo estraneo sfiorare le mie calde carni, un brivido mi percorre, cerco di dimenarmi , di liberarmi, ma i miei tentativi sono ridicoli agli occhi della mia aguzzina, la quale comunque guardandomi gelida prende in mano il peso tutt’ora attaccato ai miei capezzoli, ma placidamente appoggiato sul mio petto, e inizia a tirarlo verso l’alto, portandosi dietro con sé la pelle del mio seno martoriato’.
Dolore’
-ti conviene star ferma’ se non hai intenzione di farmi divertire ancora di più ovviamente’-
i miei movimenti si riducono velocemente ad un incontrollabile tremito continuo, ma Letizia pare sodisfatta’
Facendo ruotare una manopola mette in funzione il suo infernale giocattolo’sento la punta entrare’ avanza con una lentezza estenuante, entra un pezzetto in me, per poi tornare alla posizione di partenza in un baleno lasciandomi dentro un grande vuoto e togliendomi il respiro quasi dalla sorpresa le prime volte, prosegue con quei rumori meccanici e ovviamente con la relativa precisione a violarmi, tanto che ormai posso predire con esattezza tutte i suoi movimenti’ poi passa ad un ritmo più ‘naturale’ e sostenuto, lentamente inizio a sentire crescere in me l’orgasmo, e non posso fare nulla per evitarlo, il mio corpo risponde ad uno stimolo’ e lo stimolo &egrave potente.
Lei si posiziona proprio davanti a me, guardando la mia figa che viene aperta da quel cazzo finto, e la mia espressione sempre più gaudente’ inizio a gemere palesemente mentre lei ora varia il movimento del pistone che mi sta riempiendo’ senza mai mandarlo ad alte velocità ma variandone la profondità &egrave come se stesse ‘dando da mangiare’ all’orgasmo crescente in me’ facendolo diventare sempre più forte e potente. Lo sentivo, e anche lei lo vedeva avvenire.
Dopo circa un quarto d’ora di questo lento trattamento sono oramai prossima a cedere’ gemo di piacere fortemente, la mia linguetta esce fuori dalle labbra mentre godo’
Ma un istante prima che giungessi veramente al culmine, il pistone si ferma di colpo ed un colpo fortissimo mi coglie proprio sopra al mio clitoride gonfio ed esposto in modo osceno, sbarro gli occhi e il grido si tramuta immediatamente in uno di dolore.
La macchina riprende subito ora velocemente, si china un attimo per far cadere un paio di gocce di lubrificante sulla mia fighetta, in un attimo sono di nuovo lì’ a gemere come una cagnetta’
Il colpo arriva con perfida precisione e tempismo’ si sta divertendo a portarmi all’orgasmo per poi colpirmi con un frustino che ha una specie di piccola mano aperta sulla cima, con la quale mi colpisce con forza sul mio monte di venere’ procurandomi una scarica incredibile di dolore, solo poi per farmi di nuovo godere. La mia mente iniziava a farmi strani scherzi’ avevo paura del dolore conseguente, ma smaniavo dalla voglia di godere e tutte le volte mi dicevo che questa volta mi avrebbe finalmente fatta venire in un orgasmo liberatorio’ ma non succedeva mai!!!
Andò avanti per circa un’ora con quel trattamento, variando continuamente il modo in cui mi faceva penetrare, avvolte mentre mi guardava venire prendeva in mano il peso, così che potessi vederla sollevarlo lentamente mentre speravo di poter venire’ ogni tanto si ricordava pure del gingillo presente nel mio sedere’
A causa dei colpi ricevuti, dalla postura costretta e dagli umori che mi colavano ormai continuamente tra le gambe’ avevo tutti i muscoli indolenziti, il respiro affannoso e il corpo umido dei miei fluidi corporali’ ero sul punto di crollare veramente’
Lentamente lasciando tutto spento si porta vicina alla mia testa, e con un rapido movimento solleva una gamba e la fa passare sopra di me’ mettendosi a cavalcioni sopra la mia faccia’non porta più da tempo ne pantaloni ne mutandine’ vorrà prendersi il suo piacere con la mia lingua’ sta per terminare quindi forse’ ho resistito alla prova’ questo ed altri pensieri mi passano per la mente, mentre fa ripartire il meccanismo’ lo ha messo ad alta velocità e profondità’&egrave come essere cavalcate da un toro’ ormai con la mia fighetta arrossata e sensibile oltre misura ( fortuna che ha continuato a mettere sapientemente del lubrificante per tutta la ‘seduta’) e quella mia voglia misto a reale bisogno di godere’ mi ritrovo a guaire come la cagna in calore che mi aveva fatto diventare quella donna, ero distrutta completamente’ma anelavo sopra ogni cosa un orgasmo!! Le guardo la figa aperta sopra il mio viso, il suo dito che lentamente sfiora il clitoride’ non vuole essere leccata da me’cosa vorrà’ ahhhhhhh siiiii!!!! Inizio a godere come una pazza, sono in estasi sento il cazzo che mi sfonda mi fa godere in maniera incredibile, apro gli occhi un attimo per accertarmene’ma lei &egrave sempre ferma, il frustino fuori portata’ e praticamente io sto per esplodere’. Godo gemo e godo’.
Un liquido acre e caldo mi sgorga sulla faccia stravolta dall’orgasmo che stavo raggiungendo, le mie labbra sono aperte in un grido di piacere incombente’ e subito si riempiono della calda urina di Letizia.
Quella bastarda mi aveva pisciato in faccia direttamente, e dopo pochi istanti aveva pure indirizzato con maggior precisione il getto direttamente sulla mia bocca. Avevo il suo sapore dentro di me, la mia bocca gorgogliava invasa da quel orrendo getto di urina, cercavo aria, intanto lei continuava ad azionare quel palo meccanico che mi stava fottendo, ridendo come una matta mentre mi pisciava in bocca’. Soffro ed inghiotto’ schifata ed inorridita da quel gesto malvagio e denigrante.
Lentamente il pistone si ferma’lei si sposta per poter ammirare meglio lo spettacolo creato’
Una ragazza nuda incatenata e sospesa in mezzo alla stanza in una posizione decisamente oscena, un cazzo di gomma meccanizzato fermo all’ingresso delle sua vagina rossa segnata da colpi ripetuti, come del resto buona parte del suo corpo. Specialmente segnato era il seno condito da due pinzette ed un peso strette intorno a due capezzoli svettanti su quelle due dolci colline che erano stati i suoi seni’ ora trasformati in due zone rosse violentemente segnati dai colpi della frusta con in alcune parti tracce di sangue ove i colpi si erano accaniti con ancor maggiore forza’i capelli ricadevano sporchi e maleodoranti verso il pavimento, e dalle loro punte cadevano gocce di urina’
Ma lo spettacolo migliore per Letizia era sicuramente la sua faccia’ una faccia straziata dal dolore e dalla frustrazione, con gli occhi rossi e segnati da nervature rosse evidentissime, la faccia di una ragazza rotta’ piegata’ internamente.
-Sai che cosa ti manca ancora troietta?… un bel cazzo da succhiare’. Mmmmmmh’rimediamo subito!!-
un grido sale dalla cantina e raggiunge la casa in alto’ dopo pochi attimi appare alla porta Matteo, il suo fratello’quello con il cazzo da elefante’
si scambiano alcune frasi continuando a guardarmi e a ridere di gusto’ lui si avvicina poi a me per esaminarmi meglio, da vicino’ segue con un dito i contorni delle ferite più profonde o lunghe, come a ricordarmele una a una e per gustarne a sua volta il dolore provocatomi da esse.
Si diverte pure lui a tirare il peso del mio seno’ e mentre si sofferma a guardarmi da vicino, tanto da strofinare contro la mia pelle quasi il suo naso’ vedo che con estrema naturalezza Letizia si avvicina a lui mettendoli le mani dentro ai pantaloni della tuta, masturbandolo lentamente’ quel cazzo gigantesco’ il cazzo di suo fratello.
Lo faceva con dolcezza e naturalezza, più che altro un gesto di sottofondo tra loro due’ un gesto di amore fraterno a quanto pare tra di loro’
-GIRIAMOLA!!-
a questo grido gioioso di Matteo dopo uno sguardo d’intesa tra loro due iniziano le solite trafile in cui io vengo semplicemente mossa pezzo per pezzo senza possibilità di intervenire’ deduco dai loro discorsi come mi vogliono posizionare’ loro la definiscono la posizione della ‘vacca da monta’.
Mi bloccano la schiena parallela al pavimento, le braccia a croce distese sui lati, mentre mi lasciano una discreta libertà alle gambe, le quali poggiano sul pavimento bloccate da una corda che mi permette di muoverle un po”
In pratica apparte alcuni accorgimenti ero bloccata proprio come una giumenta quando deve accoppiarsi in un allevamento’
Intuisco poi che i loro piani sono cambiati, perché Matteo non viene di fronte a me’ma si posizione dietro di me’si posiziona come farebbe uno stallone’
Sento il suo cazzo pulsare e sfiorare la mia vagina’ la mano di Letizia ha fatto decisamente effetto’ lo sento aggirarsi dietro di me come una presenza minacciosa e opprimente, sento il calore pulsare dalle vene calde del suo cazzo’ un piccolo ghigno’ e sento tirar fuori il palloncino gonfio dal mio ano’ con forza e decisione, mi sento svuotare e strappare la carne del mio sedere nello stesso momento. Grido di dolore mentre un istante dopo sento la sua cappella appoggiarsi a quel buco violentato che &egrave il mio ano in quel momento, lo sento gonfiarsi e palpitare quasi fosse un’entità propria, movimenti ribelli subito sedati dalla lieve pressione di quell’enorme cappella sul confine del mio buchino’ sento che anche se aperto decisamente la sua cappella supera il diametro, e non di poco’
Lento inizia a spingere si aiuta col lubrificante gemo violentemente, mentre con gioia Letizia usando il piede nudo mette in oscillazione il peso che mi martoria ora come all’inizio il seno, si siede davanti a me e al fratello e inizia lascivamente a masturbarsi con la sua mano mentre si bea della sua creazione’ divisa tra umiliazione, dolore, negazione di se e non ultimo, una grande voglia di godere ecco cosa mi aveva fatto diventare, e ora se ne godeva come le piaceva, mentre il fratello si preparava a sfondarmi il culo’.
Le sue mani erano stratte intorno alla mia vita, un paio di sonori schiaffi avevano raggiunto le mie piccole chiappe con forza, mentre ora si stava concentrando su’ come incularmi.
Il mio deretano già pulsava provato dalla dilatazione estrema e prolungata che aveva appena subito’ma la sua cappella spingeva con decisione, per nulla disturbata dai miei movimenti di ribellione e repulsione o dalle mie urla di straziante dolore. Spingeva. Inesorabile.
Tenendomi ora più stretta sui fianchi sento che si mette in punta di piedi e inarca la schiena per aver una posizione di partenza migliore’ lo sento entrarmi dentro dritto come un fuso, si fa strada dentro di me come stesse realizzando un tunnel’un traforo di me’ Letizia difronte a me in estrema estasi si sgrilletta rapida gemendo felice.
Oramai la sua cappella &egrave ampiamente in me’ più lui entra, come per creare quello spazio in me che semplicemente non esiste per contenere quel pezzo immenso di carne travestito da osso in me, scorgono dai miei occhi lacrime infinite.
Poi un rumore forte e sordo irrompe con forza nella stanza, proviene da sopra. Sento Matteo fermarsi e cercare di capire cosa fosse successo, mentre Letizia pare più che altro infastidita dall’interruzione’
Poi un grido chiarisce cosa stava succedendo:

-POLIZIA!!!-

era la polizia che stava facendo irruzione in casa, alla fine a quanto pare il loro lavoro investigativo aveva portato all’individuazione del casolare in cui ci trovavamo, erano venuti per liberarmi!
Gli occhi di Letizia a sentire quel grido diventano grandi e rotondi, &egrave sbigottita semplicemente, subito rumori di confusione giungono dabbasso, passi in corsa che arrivano da tutte le parti, mi paiono vicini, credo di averli sentiti scendere le scale’ &egrave un istante, ho ancora il suo cazzo piantato nel sedere, sfruttando tutta la mia libertà di movimento e la rabbia accumulata in questi giorni, non ch&egrave la lussuria in una qualche maniera’ effettuo un movimento deciso e rapido.. facendomi entrare praticamente per intero tutto il biscione di Matteo dentro il mio sedere urlando come non credevo possibile e soffrendo oltre la soglia del dolore registrabile dal cervello il suo cazzo mi entra, spaccandomi definitivamente in due, completamente preso alla sprovvista Matteo prima geme per la penetrazione’ poi cerca subito di sfilarlo ormai conscio della situazione che si stava sviluppando di sopra, ma con sua grande sorpresa si ritrova bloccato.
Appena raggiunta la penetrazione massima possibile avevo con tutta la forza data dalla disperazione stretto i muscoli ben allenati da anni di attività sportiva del mio sedere, stringendo al suo interno quel cazzo gigantesco, non facendolo più uscire.
E fu proprio in quella posizione che pochi secondi dopo ci trovarono i primi poliziotti che irruppero nella stanza, lei in piedi ma senza pantaloni io bloccata nella posizione della vacca da monta’con il cazzo di Matteo dentro il mio ano’da cui usciva un rivolo di sangue, ero stata sfondata’ e lo avevo in fondo anche un po’ desiderato.

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