Skip to main content
Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

Dominazione a Roma

By 17 Aprile 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Sono sceso dal Frecciarossa a Termini e mi sono diretto verso la fermata dei taxi con passo deciso…

Alla fermato mi sono imbattuto con una bellissima ragazza, davvero splendida. E’ biondo scura, proporzionata e con un culo da paura. Avrei voluto addentarlo subito.

Quelle gonna corta con le calze velate… wow…

 

Guido: “Piacere Guido…”

Francesca: “Piacere Francesca…”

 

Con un giro di parole montiamo sullo stesso taxi perché siamo diretti nella stessa zona, tu scendi prima a casa.

Ci diamo un mezzo appuntamento per un caffè nel primo pomeriggio per sdebitarsi del passaggio.

Dopo una riunione di fuoco di un paio d’ore e un toast del cazzo prendo un altro taxi e mi dirgo verso casa di Francesca.

Arrivato sotto casa tua con un giro di parole ho evitato la portinaia molto fastidiosa e sono riuscito ad arrivare davanti alla tua porta di ingresso in pochi minuti.

 

Ho suonato il campanello, quegli attimi sono stati interminabili, ma il rumore dei tacchi sembrava scandire un tempo accelerato:

Hai aperto la porta e non hai trovato davanti il tuo fidanzato, il fidanzatino cornutello, ma bensì il tuo compagno di taxi  in giacca scura, camicia chiara leggermente aperta sul collo, jeans e scarpe sportive ai piedi.

Tu sei ancora vestita come prima in scarpe classiche con il tacco, calze autoreggenti velate bianche (le avevo intraviste prima quando eri salita sul taxi) una minigonna elegante e non troppo corta, molto professionista in carriera e un maglione dal collo particolare e fasciante.

Iniziamo a parlare del più del meno e mi viene il dubbio di associare una compagna di scrittura erotica… ma non ci penso più di tanto….

Guido: “Ciao Francesca eccomi sono arrivato trovarti è sempre valido il caffè”

Francesca: “Guido? Milano? ….chi? ”

Guido: “Si Guido, oggi il taxi”

Francesca: “Ah Guido, ciao sei tornato ottimo!

Guido: “ho piacere di conoscerti meglio mi hai colpita davvero stamattina, posso entrare?”

Francesca: “Dai entra…. Ma facciamo i bravi!” (peccato che il sorriso ti tradisce)

Sapevo perfettamente che il tuo ragazzo sarebbe arrivato nella prima metà del pomeriggio, me lo avevi detto prima, ma sei uno spettacolo con un sorriso malizioso abbinato alla faccia sbalordita per la mia presenza che ti turba.

 

 

Il tuo sguardo da porca farebbe eccitare anche i sassi, i tuoi occhi da cerbiatta già li immaginavo che mi guardassero mentre mi avresti spompinato il cazzo.

Eri a casa ed essendo professoressa stavi correggendo i compiti dei tuoi studenti e chissà quali studenti… chissà quante seghe e ditalini per te.

 

Francesca: “ Allora Guido, cosa posso fare per te? Che piacere rivederti da stamattina, hai qualcosa di particolare che altri non hanno. Hai pranzato? Posso offrirti da bere qualcosa?”

Guido: “Tu sei speciale e sei ancora meglio di oggi. Ho già mangiato un toast al volo sul treno, ma ho una grande fame… vorrei dei ditalini al sugo, o meglio bagnati e colanti… hai in casa qualcosa del genere? Posso togliermi la giacca?”

 

Dicendo cosi senza aspettare la tua risposta mi lavai la giacca e stavo già sbottonando la camicia e jeans

 

Francesca: “Cosa?! Sei impazzito? Questo mi fai impazzire perché corrisponde al mio aspetto da troia che cerco di nascondere ma che non posso fare a meno. Non ti vergogni di nulla e sei diretto!”

 

Ormai nudo, senza niente addosso solamente un Rolex, semi sdraiato sul divano, stavo lentamente menandomi il cazzo guardandoti voglioso ne tuoi occhi mentre tu sbalordita e arrapata ti avvicini a me.

 

Francesca: “allora  vorresti che cosa? Dei ditalini bagnati e colanti?”

 

Davanti a me, divarichi le gambe e mi guardi profondamente negli occhi e arrapata sollevi la tua minigonne, afferri i lembi degli slip e li fai lentamente scendere girandoti e mostrandomi il tuo splendido culo con una fichetta rasata e già umida….

All’altezza delle ginocchia i tuoi slip cascarono a terra per gravità li sfili prima un piede e poi l’altro piede fasciati dalle decolletè con un tacco 10, almeno.

Quello slippino mi ha reso il cazzo di marmo, i cm svettano in mezzo alle mie gambe e sono stretti tra la mano destra, il glande è già rosso e pulsante.

Il tuo piede destro infila sulla punta lo slip sul tappeto del salotto, al bordo del divano, lo alzi fino a porgermelo di faccia…

 

Francesca: “usa questo per menarti il cazzo, è più bello da vedersi e poi i 2 profumi si mescolano subito.”

 

Io zitto a bocca aperta per la tua esibizione non perdo tempo e inizio a segarmi con lo slip solamente dopo averlo annusato e leccato.

Tu nel frattempo da troia sfili il maglione e poi ti rivolti e abbassi la zip della minigonna che casca inesorabilmente ed impazzisco!!!!!!!!!!!!!

 

Guido: “Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ahhhhhhhhhhhhhhhhhh”

 

Inizio a godere a pieno!

Sei solamente con il bra, autoreggenti e scarpe, in quell’attimo sei statuaria davanti a me come una divinità greca. Porti un dito alla bocca e comincia a leccarlo mimando un bocchino da paura…..

Non resisto mi avvicino per leccarti la fica rasata, sto per afferrarti per il retro delle cosce e mi allontani di botto…

 

Francesca: “è casa mia e cucino io… anzi ti cucino io!”

Guido: “siiii dominatrice ti voglio così!”

 

Vengo sbattuto sul divano, alzi una gamba e la pianti sul mio quadricipite, tacco compreso, non sento il dolore perché mi sbatti  in faccia la tua passera e infili dentro un dito….

 

Francesca: “ecco che i ditalini sono pronti!!”

 

Ti penetri lentamente e poi sempre più velocemente sembrava una danza per mano.

La mia sega è poco ritmata praticamente interrotta per via dello spettacolo fantastica che eccita, fa godere alla vista e può creare infarto.

Prima un dito e poi fino a quattro il tuo profumo domina e il sound della fica fradicia masturbata rompe il silenzio salotto..

Usi l’altra mano per allargarti la fica e  infilare l’altra mano comodamente … non resisto e riprendo a segarmi….

Sposti il tuo piede più dal mio quadricipite ai testicoli… siiiiiiiiii godo…

 

Ahhhhhhhhhh godo per come mi schiacci le palle e poi strusci la scarpa……. Ahhhhhhhhhhhhhh

 

Non resisto, ti afferro e ti sbatto a pecora sul divano, in un attimo la mia nerchia affonda nella tua figa grondante e inizio a stantuffare. Su e giù con ritmo crescente schiaffeggiandoti il culo e facendoti saltare il reggiseno e lasciandoti in calze e scarpe.

 

Guido: “Ahhhhhhhh siiiiiiiiiiiii uhhhhhhhhhhhh, dai troia giù che sei mia!!”

Francesca: “Puttaniere che non sei altro… sfondami! Sfondami come sempre hai desiderato!”

Guido: “si troia così, cosììììì!”

Francesca: “Fammi quello che vuoiiiiiiiiiiiiii ahhhhhhhhhhhh”

Guido: “siiiii facciamo quello che voglio”

 

La foga è a livelli irraggiungibili, ti giro e ti prendo in braccio e ti sposto sul tavolo, sbatto a terra un po’ di roba, ma ti sdraio sui compiti di classe dei tuoi studenti… divarichi le gambe e me le appoggi sul spalle e fatta ormai sei tutta da sfondoare…

 

Guido: “siiiiiiiiiiiiiii vaiiiiiiiii troia, prenditi il cazzo!!!!”

Francesca: “Sfondami come ci siamo sempre detti……..ahhhhhhhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, daiiiiiii cosììììììììììììììì”

 

Ho afferrato un evidenziatore che ho trovato sul tavolo, lo unisco al mio cazzo e lo pianto nella tua figa sempre più aperta e colante!!!!

 

Francesca: “ahhhhhhh uhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh….  Ma daiiiii è l’evidenziatore di Stefy, una mia studentessaaaaaaaaaaaaaaaa”

Guido: “meglio quando se lo ficcherà lei nella sua figa saprà della tuaaaaaaa toooooooooo siiiiiiiiiiiiii puttana che non sei altrooooooooooooooo”

 

Non resisto a sentire i tuoi gemiti e perfido ti caccio un paio di dita in bocca…. Urli di più e le lecchi …. Slurp slurp…

 

Guido: “sei una puttana e ti meriti di tutto, l’evidenziatore lo devi prendere nel culo….”

 

Ti ho ficcato senza pietà l’evidenziatore nel culo e continuo a penetrarti… sempre forte!!!

 

Francesca: “ no ho bisogno di un altro cazzooooo dobbiamo diverticiiiiiiiiiiii…”

Guido: “siiiiiiiiiiiii okkkkkkkkkk ahhhhhhhhhhhhhh”

 

Mi hai sbattuto fuori sia me che l’evidenziatore, a fatica ti eri rimessa in piedi e mi ha portato in cucina…dove hai afferrato un grande dildo nero….

 

Francesca: “Scopiamo anche con il mio amichetto…”

 

Ti sei chinata e infilato il dildo nella fica ed hai iniziato a spampinarmi il cazzo di marmo, lo leccavi sapientemente in maniera prima delicata e con un crescendo di passione inimmaginabile. Godevi del cazzo finto e del mio… slurp slurp.

 

Mentre godevo delle tue leccate ho notato che sul tavolo c’era un tubetto di panna monatata, quello dalla forma fallica che piace tanto, e una torta di pan di spagna ricoperta di panna, probabilmente stavi preparandola prima che arrivassi.

Non ci ho pensato un secondo di più ho afferrato il tubetto e ho iniziato a ricoprirmi il cazzo di panna e riempire la tua calda bocca vogliosa e ti sei infilata nuovamente il cazzo in bocca che unito alla panna ha creato una miscela di bianco; sembrava un mare di sperma.

 

Ti ho alzata e appoggiata al tavolo dove ho incominciato a ricoprirti il tuo corpo di panna: partendo nuovamente la bocca, poi le tette, la pancia, la figa e le cosce  ricoperte gia dalle calze

Ho assaggiato i tuoi capezzoli, morsicandoli e leccandoli avidamente. Mi sono schiacciato a te come un sandwich sporcandoci totalmente di panna.

Continuando a leccarti tutto il corpo da dietro ho affondato una mano nella torta strappandone un pezzo per portelo alla bocca. Non ci siamo bloccati e come animali l’abbiamo addentato! Dei veri selvaggi…

 

Ti sei girata e ti sei messa a 90 e in modo selvaggio a affondato una tua mano nella torta, spargendo panna montata e pan di spagna ovunque, hai preso un po’ di torta e l’hai spalmata sul tuo magnifico culetto e poi l’hai nuovamente su quel che restava della torta dicendomi: “

 

Francesca: “Aprimi il culo!”

 

Così dicendo ho preso il tubetto di panna, l’ho svuotato sul mio cazzo e addosso al tuo orifizio..

In un attimo…

 

Guido: “toooooooooooooohhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiii così!!!!!!!!!!!”

Francesca: “dai stallone, forza!”

Guido: “Prendilo tutto!!!”

Francesca: “ahhhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”

Guido: “uhhhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiii ohhhhhhhhhhhhh cosìììììììììììììììì”

Francesca: “vedraiiiiiiiiiiii quanto mi vorrai dopooooooooooooo siiiiiiiiiiiii sfondami , sfondamiiiiiiiiiiiiiiiiiii”

Guido: “di piùùùùùùùùùùùùù cosìììììììììììììììììì”

Francesca: “ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh hhhhhhhhhhhhhhhhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”

 

Hai preso d’impulso il dildo e te lo sei messa in fica come se non ti bastasse il mio cazzo eri davvero infoiata! Una vera puttana!

Francesca: “siiiiiiiii di più! Tutta piena!!!!! Vengooooooooooooooooooooooo”

Guido: “troia godi vengo anche ioooooooooooooo”

 

Sono uscito da te e tu ti sei girata e allungata e mi hai finito con i piedi un indimenticabile footjob che ti ha inondato le calze di sperma caldo…

 

Guido: “ohhhhhhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”

Francesca: “siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”

 

Sempre da troia non ti eri neanche tolta il dildo ed eri venuta praticamente contemporaneamente.

Ma senza che ci accorgessimo di nulla, il caos della scopata ci ha distratti totalmente dal resto della casa e non ci siamo accorti della presenza pietrificata del tuo fidanzato.

Io di primo impatto rimango impietrito e l’erezione sembra svanire…

 

Francesca: “Coglione cosa fai li impalato?”
Guido: “ma chi cazzo è?”

Francesca: “è il coglione del mio fidanzato zerbito, su stronzo pulisci e fai gli onori di casa.

Federico: “Certo amore e non voglio neanche sapere chi sia questo”

Francesca: “stronzo è Guido del taxi, comportati bene e salutalo. Per favore Guido, insultalo e dominalo non merita altro questo coglione!”

Guido: “è un vero piacere, Federico pulisci la ragazza subito altrimenti ti inculo con il tubo della panna!”

 

Cosi dicendo Federico ha leccato un po’ della mia sborra calda dalle calze e te l’ho riversato nella tua bocca.

Io non potevo credere alla visione che avevo davanti e non so come mi sono ritrovato a segarmi.

 

Francesca: “che puttaniere che sei Guido, non ti fermi davanti a nulla” (Slurp slurp…  roteando la lingua e leccando il dito)

Guido: “non capita tutti i giorni di trovare una situazione simile… Federico, pulisci bene e poi facci il caffè”.

Federico: “cosaaaa’?” (replicava piangendo)

Francesca: “si fai gli onori di casa, per ora ha solamente sfondato la tua donna è il minimo”

Federico: “io me ne vado non posso stare qui…”

Francesca e Guido (in coro): “ma dove cazzo vai?”

Federico: “Ok resto, andate pure di la che ve lo porto”.

 

Dalla cucina ci spostammo in bagno senza sistemare nulla della cucina, tanto ci avrebbe pensato Federico e ci facemmo un ottima doccia scopando nuovamente come se prima non fosse successo nulla.

Sembravamo due che ci conoscessimo da una vita.

Finita la doccia uscimmo baciandoci in continuazione, io mi rivestii, Francesca no, rimase nuda e trovammo Federico in piedi ad aspettarci per il caffè, per altro ottimo.

Francesca e Guido: “grazie stronzo, ma è una merda”

 

No se la meritava una soddisfazione.

Francesca mi accompagno alla porta e mi diede un ennesimo bacio,

 

Francy chiuse la porta ed io scesi le scale del palazzo signorile per prendere un taxi diretto alla stazione.

Un’oretta dopo ero appisolato sul Frecciarossa per Milano e sento squillare  il telefono … drin drin

 

Guido: “Pronto…”

Francesca: “Ciao Guido, sono Francy, ti ho rubato il numero e mi sono permessa di telefonarti…”

Guido: “ah ciao.”

Francesca: “Sono qui con Federico che sta pulendo veramente bene, io mi sto masturbando per te”.

Guido: “che troia…”

Francesca: “si proprio una troia perché Federico non mi scoperà ma sarai tu a scoparmi settimana prossima a Milano… Ciao”

Guido: “Ciao…”

 

Non ho potuto evitare di alzarmi ed andare a segarmi alla toilette con la certezza che sia davvero Francy, la scrittrice del sito…  Roma, Professoressa, Bionda, 155 cm più o meno ci siamo….troia con un coglione di nome Federico…

 

Leave a Reply