Ci siamo sentiti due giorni dopo al telefono, avevo voglia di vederla ancora. Il cellulare squilla una, due, tre volte; penso che non mi voglia sentire dopo quello che è successo la sera precedente. Va bene, era la mia prima consegna con scopata, ne terrò ricordo. Passa una mezz’ora e suona il mio telefono. è Laura, mi dice che era ancora al lavoro e che non ha potuto rispondermi. Le chiedo come sta e cosa farà per la sera. Mi dice che non ha nessun programma. Le chiedo se è d’accordo che vada da lei finito il lavoro per una cena veloce. Lei mi chiede: ‘solo per una cena veloce vuoi venire?’ le rispondo: ‘dipende da cosa ha in mente la mia bella cuoca’ e ridendo ci salutiamo. Manca poco meno di un’ora alla chiusura e poi la rivedrò.
Arrivo a casa sua puntualissimo già pregustando la cena e anche qualcos’altro. Suono e subito la porta si apre. Salgo le scale ed entro. La chiamo: ‘Lauraaaa’. Dove sei?’, lei mi urla: ‘sono in cucina, sai bene dove è’. La raggiungo in un battibaleno. Entro e resto bloccato sulla porta della cucina. Farfuglio un: ‘non sei bella, sei solo magnifica,”. Laura indossa una mini stratosferica, delle ciabattine e una maglietta bianca. Mi avvicino e la bacio sulla guancia. Si volta e mi getta le braccia e con la sua bocca va a cercare la mia. Un bacio profondo è il suo bentornato a casa. Mi sussurra sulle labbra: ‘mi sei mancato, volevo chiamarti ma non ne avevo il coraggio, per fortuna mi hai chiamato tu’. Le accarezzo la schiena e sento che non indossa il reggiseno, la mano scende verso la mini, lei sorride e mi dice: ‘non ho messo niente per te’. La mia mano scende verso il suo stupendo culo e le dico: ‘quasi quasi mangio questo questa sera’; ‘dipende da come lo vuoi condire’ e scoppiamo a ridere. Ci sediamo a tavola, ha preparato un veloce piatto di pasta. Le chiedo: ‘perché non vieni qui in braccio a me?’, rilancia: ‘vengo in braccio a te solo se anche tu ti togli gli slip’, detto fatto e mi trovo nudo, lei si alza, si toglie con grazia la maglietta e si siede sulle mie gambe. Ci imbocchiamo a vicenda e le nostre mani vanno a fare conoscenza con i corpi. Le cerco i capezzoli che subito si induriscono sotto i miei polpastrelli. Lei con la mano va a cercare il mio cazzo che spinge sulle sue chiappe belle sode. Interrompiano il nostro breve pasto e ci baciamo ancora, le lingue guizzano a cercarsi, le nostre labbra sono incollate, le mani corrono sui nostri corpi sempre più accaldati. Con la mano le apro le cosce e le sfioro la sua bella fighetta già bagnata. Le dico: ‘mangio questa mi lasci?’ lei sorride e mi dice: ‘questa sera però stiamo comodi’. Si alza e mi conduce in camera, dove il letto è già pronto per accoglierci. La faccio distendere e non resisto oltre e mi tuffo tra le sue gambe. Inizio a lappare a lingua larga la sua bella fighetta depilata già grondante di umori. Le sue mani si attaccano ai miei capelli e mi guidano a darle il massimo piacere. La sentivo muoversi sotto di me, la figa grondava sempre più, Laura urlò un: ‘siiiiiiii godo, ancora ancora’.’, le misi dentro due dita nella figa mentre tra le labbra stringevo il suo clito dandogli dei colpetti con la punta della lingua. Non resistette molto, mi inondò la bocca di umori che avidamente bevvi. Le gambe che mi tenevano stretta la testa cedettero di colpo e lei stremata dall’orgasmo quasi svenne . Le gambe che mi tenevano stretta la testa cedettero di colpo e lei stremata dall’orgasmo quasi svenne’.. con un filo di voce mi dice: ‘mai nessuno mi aveva fatto così, scusami’ io le dissi: ‘scusa di cosa, è stato bellissimo vederti godere così sotto la mia lingua’. Laura si nascose il viso con le mani e si mise a piangere. Mi sdraiai accanto a lei e tirai sopra i nostri corpi le lenzuola e la strinsi a me.
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‘.. continua a breve
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono