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Racconti Erotici Etero

Due giovani matricole

By 8 Giugno 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Salve a tutti,
ho deciso di scrivere questa esperienza per potervi rendere partecipi di una incredibile storia capitatami un paio di giorni fa e che rimarrà per molto tempo credo nella mia memoria.
Sono uno studente di economia fuoricorso,mi chiamo luca, ho 29 anni sono un normale ragazzo mediterraneo bruno e sportivo. Come tutte le mattine ero in facoltà per studiare. Quel giorno c’era una particolare confusione dovuta al fatto che ormai sono gli ultimi giorni di lezione e un po’ tutte le aule e le biblioteche erano stracolme di gente. Dovetti accontentarmi di un posto in una auletta molto piccola dove di solito non c’&egrave nessuno ma che quel giorno era già in parte occupata oltre che caldissima.
Cosi cominciai a studiare, nel banco di fronte al mio c’era un gruppo di 4 ragazze curatissime e di quelle un po’ snob che dopo una rapida occhiata capii essere del primo anno o comunque non avranno avuto più di diciotto diciannove anni. Essendo giugno e facendo realmente caldissimo erano vestite se così si può dire con abiti più adatti ad un villaggio di mare che ad una facoltà universitaria.Una di loro infatti portava una magliettina leggerissima che metteva in evidenza dei seni acerbi ma sicuramente sodi e pantaloni di lino bianchi dai quali faceva inevitabilmente capolino un perizoma lilla, era bruna con dei lunghi capelli lisci, non magra ma molto alta;un’altra biondina più piccoletta ma con un culetto incredibile tondo e leggermente sporgente un viso bellino, capelli lisci con una frangetta molto curata indossava dei pantaloni a pinocchietto ed una maglia a righe con un profondo scollo a v. Una terza indossava una gonna di quelle ampie e lunghe ma in compenso aveva una tshirt bianca e corta che inguainava un seno incredibile, direi una quarta o forse una quinta. L’ultima una brunetta con degli occhi verdissimi scura di carnagione aveva invece pei pantaloncini bianchi cortissimi in pratica delle culotte che mettevano in risalto delle cosce abbronzate, liscissime e apparentemente morbidissime, sopra invece aveva una classica lacoste blu che lasciava libera la pancia. La loro presenza senza dubbio pregiudicò di non poco il mio studio. Avrei voluto cercare di conoscerle ma il fatto che fossero così piccole seppur maggiorenni mi tratteneva un po’. Ascoltando di nascosto i loro discorsi mi resi conto che non parlavano d’altro di vestiti, parrucchieri, vacanze e inevitabilmente ragazzi. La ragazza con le tette enormi era quella che parlava di più e così potei capire che da qualche settimana usciva con un tipo che sebbene non le piacesse aveva un ‘fucile’ (sue parole testuali) che era uno spettacolo e che ‘sparava così forte che sembrava una doccia’. Le altre la ascoltavano a bocca aperta e facevano continui apprezzamenti sulla sua fortuna visto che due di loro erano single e la terza fidanzata con un pivello. &egrave inutile dire che questi discorsi stavano facendo salire la mia eccitazione in maniera mostruosa. Preferivo tuttavia non fare mosse azzardate ed essendo inoltre molto timido rimasi in silenzio ad ascoltarle. Dopo un paio d’ore decisero di fare una pausa caff&egrave e sigaretta e quindi si alzarono per andare al bar. Prima di uscire dall’aula però si avvicinarono a me e mi chiesero se potevo dare una occhiata alle loro borse perch&egrave si sarebbero assentate una mezz’oretta. Mentre la biondina con il culo bellissimo mi parlava vedevo le altre tre che ridevano di nascosto. Non ci feci più di tanto caso e cosi si allontanarono. Spinto dalla curiosità dopo essermi assicurato che nessuno mi vedeva mi avvicinai al loro banco per sbirciare un po fra le loro cose e vedere a che corso appartenessero, quali lezioni stessero studiando. Cominciai ad aprire i loro quaderni e vidi che effettivamente stavano frequentando il primo anno. Quando aprii il quaderno della biondina con i pantaloni a pinocchietto ebbi quasi un arresto cardiaco: nascoste tra le pagine c’erano delle foto che la ritraevano al mare e mentre le prime erano normali foto in cui in pigiama sorrideva e faceva linguacce con le amiche alla fine ce ne erano alcune in cui era completamente nuda piegata a pecorina mentre con entrambe le mani la brunetta dagli occhi verdi le allargava le chiappe mettendo in evidenza un buchetto del culo strettissimo e una fichetta con delle labbra molto pronunciate. Richiusi subito il quaderno e ritornai al mio posto con una spaventosa erezione. Dopo un pò rientrarono sorridendo e inaspettatamente mi chiesero se potessi spiegarle alcune cosette del loro esame visto che sicuramente avevo più esperienza di loro. Risposi ovviamente di si e mi avvicinai al loro tavolo. Si presentarono subito. La ragazza con le tette grandi era Claudia, quella alta con i capelli lunghi Giorgia, la biondina Francesca e quella con i pantaloncini Valeria. Dopo il chiarimento mi ringraziarono calorosamente e con una insperata confidenza Claudia e Valeria mi abbracciarono e mi diedero un bacio sulla guancia. Mi fermai un pò a parlare con loro e mi raccontarono di essere amiche da diversi anni e di conoscere tutto l’una dell’altra e di essere disposte a tutto pur di aiutarsi a vicenda. Mentre dicevano questo scoppiarono a ridere rumorosamente. Continuammo parlare fin quando verso le due di pomeriggio Claudia e Giorgia dissero di dover andar via. Valeria e Francesca invece si guardarono negli occhi e sorridendosi maliziosamente risposero che loro avevano bisogno invece di studiare ancora per togliersi alcuni dubbi. Le due amiche ci salutarono e visto che nell’auletta non c’era ormai più nessuno dissero che ci chiudevano la porta così non ci disturbava nessuno. L’affermazione mi lasciò un po’ perplesso visto che faceva un caldo pauroso e a quell’ora la facoltà era deserta ma non ci feci caso. Dopo un quarto d’ora vidi Valeria e Francesca venire verso di me.
– Sai sei stato così gentile con noi stamattina che vorremmo ringraziarti.
– Ragazze per così poco, vuol dire che la prossima volta mi offrirete un caffe con voi al bar invece di lasciarmi da solo a studiare’.
Le due ragazze si guardarono e vennero a sedersi sulle mie gambe. Vedevo la cosce nude di Valeria che erano uno spettacolo e sentivo il culo di Francesca che si sfregava sulla mia gamba.
– in realtà avremmo voluto invitarti con noi al bar ‘ disse Valeria mentre si allisciava i capelli con una mano facendo tintinnare il braccialetto di pomellato che aveva al polso- ma sai noi siamo un po’ birichine e volevamo farci desiderare un po’ e vedere se ti interessavamo. Così ti abbiamo osservato da fuori e abbiamo visto che come pensavamo hai dato una sbirciatina alle nostre cose’.
Sentii improvvisamente un fortissimo imbarazzo e contemporaneamente una fitta al cazzo che me lo fece diventare duro all’istante.
– avevamo lasciato delle nostre foto e abbiamo visto che le hai notate ‘.spero ti siano piaciute’- disse valeria mentre con disinvoltura appoggiò la sua mano sul mio cazzo stringendolo con forza.
Non capivo più niente sentivo solo il cuore battermi fortissimo. Non dissi una parola. Valeria mi cominciò a massaggiare velocemente il cazzo da sopra ai pantaloni , Francesca in un secondo si era tolta i suoi pantaloni e rimasta in perizoma si mise a cavalcioni della mia gamba sfregandosi lentamente e guardandomi negli occhi in maniera porchissima. Non resistetti molto e allungai una mano sulle coscie di Valeria palpandole con decisione fino ad arrivare al bordo dei pantaloncini che le tolsi in un secondo. Cominciai allora a massaggiarle le chiappe bagnate di sudore inserendo di tanto in tanto un dito fra le labbra della sua fica che trovai completamente fradicia.
Francesca si accovacciò fra le mie gambe spostò la mano di Valeria e mi tolse con decisione pantoloni e boxer insieme facendo scattare fuori il mio cazzo teso come mai in vita mia. Non so come ma nel giro di pochi minuti avevo una ragazza giovane e porca a pochi centimetri dal mio cazzo che ne annusava l’odore passandoselo sulle guance e sotto il naso mentre con l’altra mano fece uscire le sue tette dalla maglia; contemporaneamente stavo massaggiando con violenza e passione il culo, la fica e le cosce di una brunetta bellissima. Non capivo più niente. Ero in trance. Quelle ingenue matricole mi stavano schoccando. Il silenzio era quasi irreale si sentivano solo i sospiri di valeria ogni volta che le passavo la mano sulla figa. Franceca dopo essersi coccolato e annusato il mo cazzo per bene lo alzò verso l’alto e tirando fuori la lingua comincio a leccarmi le palle, stuzzicandole con l’unghia bianca e curatissima del suo indice mentre con l’altra mi segava lentamente. L’amica nel frattempo dopo essersi tolta anche la maglietta mettendo in evidenza due tette fantastiche che fino ad allora non avevo notato, salì in piedi sulla mia sedia con le gambe larghe e dopo avermi tirato la testa all’indietro scese lentamente con la fica sulla mia faccia. Non attesi un secondo e cominciai ad affondare la lingua dentro quella fichetta così giovane e stretta.la afferrai con tutte e due le mani per i fianchi e cominciai a leccarla con sempre maggior impeto; mentre piegava le cosce in un lento sali e scendi, come a voler decidere lei i punti dove essere leccata, le passavo la lingua dalla figa al buco del culetto che aveva un odore pazzesco di sudore e altro. Questo odore incredibilmente eccitante unito alle leccate di palle e alla sega che stava facendo Francesca mi portarono senza acorgermene alla prima sborrata che colpi la Francesca proprio in faccia. Tuttavia lei non si scompose e dopo aver raccolto tutto con due dita dalla sua faccia disse:
– scusami non ho mai provato ad assaggiare della sborra, Claudia che l’ha provata dice che &egrave molto buona e se non ti dispiace questa volta la voglio proprio bere- e cosi dicendo la portò in bocca e la mandò giù.
Valeria nel frattempo aveva preso a sfregarsi sempre più velocemente sulla mia faccia e all’improvviso gridando mi bagnò letteralmente la faccia con un abbondante liquido denso e appicicaticcio. Finito di godere con una inimmaginabile tenerezza scese nuda com’era fino a sedersi sulle mie braccia, mi abbracciò e mi leccò via tutta quel liquido con leggerissimi colpi di lingua.
Francesca intanto ci guardava ed essendo l’unica a non aver goduto ,scherzando colpì con un paio di schiaffi il culo dell’amica dicendole ‘ e brava la mia amichetta, prima sborra tutta sola soletta e poi si tiene stretto pure il nostro nuovo amichetto. Spostami ed anzi aiutami a fare tornare bello duro il nostro fucile che ho in mente qualcosa. Cosi le due amiche ridendo si tolsero anche scarpe e reggiseno e insieme mi sdraiarono su di un tavolo. Erano uno spettacolo. Cominciarono a leccarmi dalla testa ai piedi fino a che arrivarono entrambe al mio cazzo che nel frattempo aveva ripreso il suo massimo splendore. Io ero steso e loro si misero in modo tale da rivolgere i loro culi verso di me. Francescsa pompava il cazzo risucchiando di gusto tutta la saliva che si creava e le gocce di sborra che ogni tanto uscivano dalla mia cappella, Valeria invece mi massaggiava le palle giocandoci con la lingua. Ogni tanto provava a prenderle in bocca ma essendo la prima volta che faceva questa operazione, come lei stessa mi disse quasi scusandosi, mi faceva un po’ male. Intanto io continuavo a massaggiare i loro splendidi e arrapantissimi culi non trascurando di penetrare leggermente le loro michette. Dopo un quarto d’ora pensai che era ginto il momento di far godere la Francesca quindi le scostai entrambe e dopo aver messo la biondina stesa puntai il mio randello verso la sua piccola fighetta. In quel momento Francesca si rialzò e valeria mi fermò
– aspetta un attimo, non possiamo.
– Ma come , pensavo volessi prenderti la tua parte di piacere?- risposi un po’ sorpreso
– Perdonaci, lo so che non ci crederai ma siamo entrambe vergini. Lo so che ti sembrerà strano ma noi non abbiamo mai preso un cazzo e non abbiamo intenzione di farlo ancora’
Rimasi qualche secondo in silenzio ma il mio cazzo non ne voleva sapere di perdersi una scopata del genere, ne le due ragazze sembravano contente di finire senza aver ancora goduto un’altra volta. Continuavano infatti a massaggiarsi le patatine e a guardarmi con un sorrisetto porchissimo.
– una soluzione noi ce l’avremmo-
dissero insieme e senza darmi il tempo di chiedere loro quale fosse Valeria fece mettere Francy a quattro zampe e cominciò a passarle la lingua nel solco del culo. Lo faceva con una passione incredibile. Le teneva allargate le chiappe sputava con delicatezza sul buco del culo dell’amica e poi con la lingua leccava tutto. Aveva gli occhi chiusi. Ogni tanto con un dito abbronzato che risaltava nettamente sul culo bianco di Francesca cercava di entrare ne buchetto, poi si fermava lo passava dentro la fichetta a raccogliere del liquido vischioso e ci riprovava. Dopo qualche minuto di questo trattamento riuscì ad infilare tutto il dito nel sederino di Francesca che la pregava di non smettere. A quel punto ero arrivato al limite e avvicinandomi a Valeria mi feci prendere in bocca il cazzo teso allo stremo, per bagnarlo un po’ e quindi lo posizionai sul buchetto della biondina. Cominciai a spingere con decisione ma il buco era veramente stretto. Quindi Valeria continuò per un pò a provarci lei con le dita e riuscì a inserirne due insieme. In quel momento mi guardo come a volermi dire di provarci ora. Tolsi la sua manina dal culo bianchissimo di Francesca e senza darle tempo di pensare le spinsi tutto il cazzo dentro. Francesca tirò fuori un gridolino portando una mano a trattenere il mio cazzo ma non si mosse. Aspettai un attimo e cominciai a muovermi lentamente dentro lei. Il buco era molto stretto e quindi feci segno a valeria di leccare il mio cazzo mentre entrava e usciva. La brunetta senza dire una parola incominciò a leccare il mio cazzo e il culo dell’amica fin quando non raggiungemmo un buon ritmo. Francesca intanto si massaggiava furiosamente il grilletto e spingeva il suo culo fantastico verso di me. Il mio cazzo sembrava enorme per come allargava il buchino della biondina, ma lei non sembrava affatto avvertire dolore anzi continuava a muoversi avanti e indietro ansimando affannosamente fino quando una contrazione violenta del suo buchetto mi fecero capire che era arrivato forte e travolgente il suo orgasmo. Le sfilai il cazzo da dentro e continuai a massaggiarle la zona fra la fica e il buchetto sin quando dopo qualche minuti il suo respiro non si calmò e lei non si girò con una espressione appagata e rilassata. Valeria che aveva assistito all’inculata dell’amica osservando sempre da vicino la penetrazione del mio cazzo nel buchino dell’amica era ancora in quella posizione solo che, cosa che non avevo notato mentre mi facevo l’amica, con la sue splendide mani abbronzate e affusolate si stava sgrillettando e torturando un capezzolo. La guardai in faccia e notai che guardava ipnotizzata il mio cazzo ancora durissimo dato che non ero venuto. Lei per un attimo chiuse gli occhi poi muovendosi lentamente si girò a pancia in giù e inarcando la schiena continuò a masturbarsi. Ero a pochi centimetri, capii al volo i suoi desideri e lentamente la afferrai per i fianchi e portai la mia bocca a baciarle il sederino. Mi piacevano da morire le gambe liscie abbronzate e perfette di valeria che ogni volta che passavo vicino alla sua patatina con la lingua mugolava qualcosa che non capivo. Fu lei allora che con un filo di voce mi disse ‘ ti prego non ce la faccio più mettimelo in culo anche a me- non ci pensai due volte passai un paio di volte la mia lunga sul suo buchino che a differenza di quello di Francesca era molto più scuro ed elastico, notai che si contraeva e si rilassava in continuazione ed aveva un fortissimo odore di sudore e cacca ma questo mi diede una eccitazione ancora più forte e quindi senza perdere tempo mi misi su di lei e la penetrai con dolcezza ma senza pause. Quando fui dentro totalmente a differenza dell’amica , Valeria non grido anzi immediatamente comincio a muoversi velocissimamente. Volevo vederla bene mentre godeva quindi la feci mettere a faccia in su e continuai a pomparla mentre le continuava a massaggiarsi la fica. dopo un paio di minuti valeria tirò un gridolino acutissimo prendendomi per le natiche mi spinse completamente dentro il suo culo e mi tenne fermo per almeno un minuto. Aveva gli occhi chiusi la bocca aperta e la fronte piena di goccioline di sudore , mi sfilai dal suo buchetto, le uscii una piccola puzzetta, lei arrossi ma rendendosi conto che ancora non ero venuto mi prese il cazzo in mano e comincio a segarmi fino a farmi sborrare una quantità impressionante di sperma che le imbrattò completamente le tette e il pancino abbronzato. Con un dito raccolse tutto e anche lei lo portò alla bocca e lo ingoiò. Dopo due minuti di immobilità il cellulare di Valeria trillò fortissimo nell’aula rompendo quel silenzio incredibile; lei rispose subito ‘ Claudia non ho fatto una foto ma il mio sederino non &egrave più quello di una ragazzina’- e scoppiò a ridere come una bambina’

Spero che questa avventura vi sia piaciuta. Credo che non sia finita lunedì o quantomeno cercherò di incontrarle di nuovo.
ingcaldo@hotmail.it

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