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Racconti Erotici Etero

Dulcis in fundo

By 2 Febbraio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Non lascio il miglior boccone per ultimo, mai. è quasi diventata una filosofia di vita quella che mi porta a dare il morso più consistente all’inizio, quando il palato è ancora fresco per capirne integralmente il sapore e goderne.
Quante volte da bambina mi è caduto il gelato proprio un istante prima di poter assaporare sulla punta della lingua il gusto preferito dopo aver mangiato il meno gradito?
Quante volte il bignè in cima alla fetta di torta, lasciato da parte come ultimo boccone a completamento di una degustazione eccelsa, è finito tra le grinfie dell’amichetto o del fratellino di turno in un attimo di distrazione?
E oggi? Quante volte si è atteso l’ultimo istante dei saldi per comprare il proprio abito preferito’ quello in fondo al negozio’ e pensare ‘faccio un giro prima e poi, dulcis in fundo, prendo l’abito che c’è in fondo e vado a provare tutto in camerino’? E vederlo svanire all’ultimo istante, nell’ultimo esemplare, molto probabilmente della propria taglia, tra le grinfie di una ignara acquirente che dirigendosi verso le casse lo pagherà e lo tratterà come un qualsiasi altro abito del suo armadio?
Ecco’ io non credo al dulcis in fundo. è una filosofia di vita per me.
Il dulcis viene adesso. Poi, in fundo, viene quel che resta.

Lo vedete quell’uomo spaesato seduto sulla panchina in quel giardinetto lì in fondo? Quell’uomo intorno alla 40ina che indossa un trench marrone?
è sposato da 8 anni e ha una bambina di 5 anni e mezzo. Il caso ha voluto che nel suo posto di lavoro venisse a lavorare una giovanissima segretaria, 19enne, fresca di diploma. Lui impiegato nel settore commerciale, lei segretaria del capo’ ovviamente raccomandata vista l’inettitudine.
Nulla di ciò che le viene chiesto le riesce degnamente, così la ragazza sfodera tutto il suo charme per riuscire dove l’abilità fallisce. Chiede informazioni in giro a colleghi e colleghe, come meglio può si fa aiutare e se non sa’ delega ad altri.
In capo ad un paio di mesi, riesce degnamente nel suo lavoro e i rimproveri rivoltigli dai colleghi diminuiscono. Sono principalmente le colleghe a protestare. Gli uomini tacciono, restano confusi dalla visione di questa giovane sottile e sensuale che si aggira da pantera tra gli uffici. Tra questi c’è il nostro uomo col trench marrone che si occupa del settore commerciale.
Non sa spiegarsi neanche lui come è stato possibile, da un paio di chiacchierate in pausa caffè si è finiti per lanciarsi provocazioni durante tutto il giorno e dopo sguardi e battutine varie, dopo atteggiamenti di sfida sempre più eccessivi’ sono finiti una sera col toccarsi nello sgabuzzino dell’ufficio. Lui le mette il cazzo in mano e lei, senza ritegno, succhia’ e succhia come nessuna, come neanche sua moglie ha mai imparato nei suoi 4 anni di fidanzamento più 8 di matrimonio. Le tasta le tette intanto, tette acerbe e dure, due capezzolini puntuti che lo invogliano a strizzare sempre più.
La tira su, la volta mani e faccia al muro, le cala in un colpo pantaloni e slip.
La infilza.
Si si, la infilza.
Con un colpo solo, forte, spinge dentro fino in fondo e pompa da pazzo, come fosse l’ultima scopata della sua vita. La sente venire e godere di continuo. L’afferra per il collo e la stringe un po’, a forti colpi la spinge verso il basso e capisce che lei ama una certa violenza nel rapporto.
Questa è una cosa che a lui fa impazzire.
Neanche una volta sua moglie ha accettato di essere quasi sottomessa nel rapporto’ ha optato sempre e solo per la dolcezza, per il ‘fare l’amore’ e mai e poi mai un po’ di sesso.
Sborra. Sborra che sembra un fiume in piena e mentre si riprende lei si ricompone e gli lascia in mano un bigliettino con il numero di telefono. Gli dice di richiamarla mentre lui ha lo sguardo sfatto di uno che è appena stato investito da un camion e ne è uscito indenne ma traumatizzato.
Quando finalmente si riprende e capisce, decide senza alcun dubbio di far uso di quel numero di telefono e da quel momento in poi scopano come cani in calore. Scopano in orario d’ufficio, scopano fuori ad ora di pranzo, scopano nell’auto di lui e in quella di lei. D’improvviso inizia ad avvertire casa di avere una serie di riunioni serali improrogabili ma in realtà scopano ancora.
Il nostro 40enne e la segretaria.
Lei è giovane, una ragazza dolce anche se così scatenata. Resta un po’ delusa dalla distanza che mette lui nel loro rapporto. Il nostro uomo specifica che non lascerà la sua famiglia, che adora sua figlia e sua moglie, che tra di loro è solo sesso seppur incredibile e meraviglioso. In realtà è già cotto come una pera ma il ricordo della sua famiglia lo fa sentire un verme, quindi alza paletti tra di loro. La ragazza ingoia il rospo da principio, poi accetta di buon grado perché lui la scopa sempre’ è sempre a sua disposizione e al contempo non le preclude altre possibilità.
I rapporti tra l’uomo e la moglie si incrinano, lei si lamenta del suo lavoro eccessivamente presente e della mancanza di lui da casa. I suoi lamenti sono continui’ inizia con lo sciopero del silenzio e conclude con l’andare un po’ di giorni da sua madre. Frattanto che lui si impegna a recuperare il rapporto con sua moglie e rinsaldare la sua famiglia, cerca di continuo la giovane segretaria che accetta di vederlo ogni volta di buon grado e lo svuota senza sosta. Lo priva dell’anima, gliela succhia via dal cazzo, e usa tutto il suo corpo e tutte le tecniche seduttive che ha a disposizione pur di soddisfarlo.
Lui non può più fare a meno di lei. La pensa e la desidera giorno e notte.
Così parecchie sere dopo, durante una furiosa litigata, l’uomo rinfaccia a sua moglie tutto ciò che lei non ha mai fatto per lui, l’amante che non è mai stata. Furente le dice che l’ha ben volentieri sostituita, che ha trovato una donna che finalmente sa farlo godere appieno. Raccoglie pochi panni, fa valige, infila il trench e la sua auto vola sulla strada. Telefona alla sua amante e le dice che ha qualcosa di importante da dirle. Gli risponde che ha qualcosa da dire anche lei, che la mattina seguente parleranno.
Mentre di notte si arrovella, disteso sul sedile reclinato dell’auto, il nostro 40enne attende un nuovo giorno pensando alla sua giovane collega e a quanto non può fare a meno di lei. Si, le aveva detto che tra loro non ci sarebbe mai stato amore, che non si sarebbero mai legati ma anche lei sentirà sicuramente ciò che sente lui quando fanno l’amore. Loro fanno scintille assieme!
Le chiederà di andare a vivere con lui’ adesso che è andato via di casa cercherà un piccolo appartamento e finalmente potranno aversi giorno dopo giorno.
E’ dulcis in fundo’ finalmente le confesserà quanto l’ama, che per quanto l’abbia rinnegato, lui l’ama.
Il giorno dopo, il nostro uomo avvolto nel suo trench le chiede di raggiungerlo di prima mattina in un giardinetto fronte stante l’ufficio in cui entrambi lavorano.
è seduto sulla panchina trepidante’ si alza appena lei, raggiante, gli viene incontro. è felicissima! Finalmente si è fidanzata col ragazzo che desiderava da una vita! è successo tutto negli ultimi giorni, quelli in cui non si sono visti’ per lui è scoccata la scintilla e adesso sono fidanzati! Per festeggiare andranno via per un paio di giorni, resteranno nella baita di montagna dello zio di lui dove potranno tubare indisturbati come due piccioncini’ .
Adesso che stanno insiene non vuole tradirlo’ è troppo infatuata di lui, vuole costruire qualcosa di serio, vuole che la loro sia una storia importante. Gli dice quindi che non si vedranno più, che infondo lui aveva ragione a dire che non dovevano innamorarsi l’uno dell’altra e infatti lei non è affatto innamorata di lui, lo considera solo un ottimo amico o meglio’ uno scopamico. Di cui però ormai non ha più bisogno.
Poi gli chiede cosa doveva dirle di così importante.
Lui glissa, inventa qualcosa’ le dice che l’avrebbe invitata in un ristorante importante ma visto che lei è impegnata non se ne fa nulla.
Tiene per sé tutta la sua sciagura matrimoniale visto che sarebbe inutile farsi compatire da una donna che non lo vuole. Rischierebbe di fargli pena o peggio disgusto.
Entrambi iniziano la propria giornata di lavoro, lei felice come una pasqua e lui col morale sotto i piedi.

Non siete ancora convinti? Volete altri esempi a sostegno della mia tesi?
Ebbene, allora vi farò contenti’ .

(continua…) Nel caso in cui non vogliate condividere ciò che vi dico, cioè che il dulcis in fundo è una gran fregatura, adesso vi racconterò un’altra storia.

La vedete quella bella donna lì in fondo? Quella donna bionda e snella con cappotto turchese e lunghe gambe inguainate in collant neri che si infilano in alte decolté con plateau? Quella dal passo affrettato e lo sguardo accigliato?
Lo capite dagli abiti che è una donna di classe, ricca ma soprattutto’ brava. Bravissima nel suo lavoro.
Quella bionda perfetta con tanto di cartella in pelle nera, che corre frettolosa verso il suo studio e che porta con fierezza i suoi quasi 50 anni, ostenta nel suo passo un’incredibile rabbia.
Come può un ragazzino beffarsi di lei? Lei che ha costruito un impero? Che ha saputo schiacciare sotto i suoi piedi uomini che si credevano più forti e più furbi?
La nostra biondissima manager ha incontrato una sera di due mesi fa un giovane uomo in un locale ‘in’ della città. Tra fiumi di champagne e chiacchiere tra amiche, con un pretesto le si avvicina questo giovane bellissimo, poco più che trentenne. Con un’audacia sconosciuta ai suoi coetanei, la invita a ballare e pochi minuti dopo, colta dal fascino di questi profondi occhi azzurri da cerbiatto, la nostra manager si ritrova stretta nella calca a muoversi a ritmo di musica.
Il suo corpo, più nudo che vestito, si ritrova a strusciare contro quello di questo giovane così sodo e muscoloso. Ogni tanto le sfiora il sedere, le prende saldamente la vita e la stringe contro sé permettendole di percepire nello strofinio la sua forte erezione.
I due sudano, il trucco di lei si scioglie, le mani di lui si fanno bollenti e a tratti cercano varco tra i vestiti. Si ritrovano a pomiciare come due ragazzini nel corridoio buio sul retro del locale, poco importa se la brezza di ottobre penetra dalla porta di emergenza. Loro continuano a sentire caldo, sentono il fuoco dentro.
Lui le cerca le cosce, mette una mano nel mezzo e la risale al di sotto del corto vestitino dorato. Segue la scia di calore sempre più intensa e trova uno slip di velo che prontamente le sfila per poi addentrarsi in quella fessura liscia e bollente. Bagna delicatamente un dito nei suoi umori e poi lo sposta sul clitoride dove inizia un intenso massaggio. E’ così bravo che la nostra bionda cinquantenne comincia a mugolare mentre il corpo di lui le si appoggia addosso per nascondere ai vari fumatori che vi sostano cosa i due stiano facendo.
Allo stesso scopo, la bocca del giovane trentenne bacia quella della nostra bionda che tra le cosce si fa sempre più languida. Sulle dita la sente sciogliersi e venire’ gode di un orgasmo così forte da percepirlo lui stesso dalle forti contrazioni delle piccole labbra.
Il giovane toglie le dita dalla sua figa e le porta alla sua bocca per leccarle, lo slip di velo finisce nella sua tasca sinistra. Le chiede il numero di telefono e le dà il suo con la promessa che il giorno dopo si farà sentire.
Quando la nostra bionda manager torna al tavolo, le sue amiche iniziano a chiedere come avvoltoi cosa i due abbiano fatto e detto ma lei trattiene tutto e svela poco della serata.
Il giorno dopo il giovane la chiama.
Si si, è rimasto affascinato dalla bellezza della nostra manager e vuole rincontrarla! Così lei lo invita a casa sua per passare una serata tranquilla. Lo immaginate già come è andata la serata? Ovviamente hanno scopato. Hanno scopato ovunque, in ogni dove della bella casa che la nostra facoltosa donna manager ha potuto permettersi dopo anni di lavoro in cui ha surclassato uomini di ogni genere.
Lui? è il migliore tra tutti gli amanti che abbia avuto finora. Tra tutti i cazzi che ha visto, questo è quello più grosso e di belle fattezze che le è capitato, un po’ ricurvo, molto venato, una cappella che spicca rispetto all’asta per colore e per grandezza. E quando lo prende dentro’ che libidine provare a sedercisi sopra! Sente la sue fessurina strisciare contro quell’asta corpulenta, ogni vena le sfrega dentro, è un orgasmo già il semplice prenderlo tutto fino in fondo’ figurarsi metterlo al lavoro!
Il suo giovane amante dura a lungo ed è instancabile come e più di lei. Inoltre ha la giusta pazienza che dovrebbe avere ogni uomo e riesce con abilità a prenderla anche nel culo. La lascia infine con le gambe tremolanti e i suoi pertugi brucianti e arrossati. è innamorata!
Innamorata di questo giovane di quasi 20 anni meno di lei!
E’ innamorata del suo modo di fare l’amore e non vuole mollarlo più!
Inizia a frequentarlo con una certa costanza mentre lui la scopa ogni volta sempre al meglio. Lui fa il modello, è un ragazzo-immagine che lavora nei locali più alla moda della città. Non guadagna una barca di soldi ma è autosufficiente. Lei? Anche se così infatuata non vuole farsi fregare. Seppur sarebbe opportuno indagare meglio sulle intenzioni di questo giovane, il sentimento ha la meglio e lei tralascia ogni intenzione.
Più passa il tempo, più incontra punti in comune con questo ragazzo che le riempie la vita come nessuno aveva mai fatto prima. Neanche un mese dopo inizia a parlarne accuratamente con la propria migliore amica senza tralasciare alcun dettaglio sui loro focosi rapporti.
Alla domanda se ne è innamorata, la nostra bionda 50enne che-non-si-è-mai-fatta-fregare-da-nessun-uomo risponde ‘scherzi? è solo un bel giocattolino! il mio toyboy”. Ovviamente mente, sia mai che anche la sua migliore amica pensi che finalmente si è fatta incastrare! Però’ se la storia continua così’ ammetterà a se stessa il suo amore e, dulcis in fundo, lo confesserà prima a lei, che è sempre la prima a sapere tutto, e poi di comune accordo decideranno come dirlo a lui.
Con queste premesse, poco tempo dopo lo presenta alla sua migliore amica la quale lo ricordava vagamente dopo averlo visto di sfuggita nel locale in cui i due si erano incontrati. Lei era nel gruppo di amiche sedute al tavolo con la nostra rampante manager.
Si trovano immediatamente simpatici e l’atmosfera del pranzo durante il quale i due vengono presentati è molto gradevole. La nostra manager gioisce dentro’ piace anche a lei il rapporto di simpatia tra le due persone che lei reputa più care!
Dopo un po’ di giorni però, una settimana al massimo, il nostro 30enne sciupafemmine non si rende più molto reperibile e, dopo aver chiesto invano spiegazioni, arriva la telefonata dei due: il ‘toyboy’ e la migliore amica.
I due sono innamorati l’uno dell’altra e hanno deciso di andare a convivere insieme!
C’è voluto pochissimo per capirlo, il tempo di uno sguardo e due chiacchiere per innamorarsi perdutamente! Nessuno dei due avrebbe mai creduto di poter decidere così in fretta di fare un passo così importante ma l’amore li ha travolti! Dal canto suo, l’amica si scusa per averle tolto il giocattolo ma tanto lei ne aveva parlato come se fosse qualcosa di intercambiabile quindi se vuole solo scoparsi qualcuno possono tornare insieme nello stesso locale in cui aveva beccato il nostro 30enne’ .
La nostra rampante donna manager sbatte il telefono in faccia ai due, in fondo non hanno più niente da dirsi e lei si sente una gran cogliona fregata da un ragazzino e, peggio ancora, da quella che credeva una grande amica.
La notte passa nervosa e in preda a una rabbia che non sbollisce neanche il giorno dopo quando, vestitasi integralmente di nero e afferrato il cappottino turchese e la cartellina, si reca al lavoro e inizia a sfogare la frustrazione sui poveri dipendenti.
Si respira aria di arbitrario licenziamento nel suo ufficio’ .

Sapeste quante ancora posso raccontarvene! Lo vedete quel ragazzino a malapena 20enne sullo skate che corre lì, sul marciapiede? O la donna anziana col passeggino? E che dire del tizio fermo ad attendere in auto?
Anche quello lì, si, tutti.
Tutti fregati dal dulcis in fundo, tutti ansiosi di attendere l’ultimo istante, quello in cui si realizzerà perfettamente il proprio piano e ogni incastro combacerà perfettamente grazie all’ultimo pezzo che è fermo lì, in attesa che voi lo prendiate’ .
Mmmm’ fermo lì? Sicuri?
A me così non si è mai incastrato un bel niente ma beati voi che non arrancate mai, voi a cui nella vita tutto fila da principio a fine.
Io non credo al dulcis in fundo. Quando tocca a me godere, quando arriva finalmente il mio turno, qualcuno allunga la mano e afferra prima di me ciò che io ho atteso di prendere.
Ecco allora la mia filosofia nel cibo come nella vita: il miglior boccone lo voglio per primo.

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